Vol. 11 N° 3 - Salute per tutti
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È un prodotto galenico purtroppo non sempre<br />
re<strong>per</strong>ibile, come tale, nelle farmacie. Esiste<br />
attualmente un’associazione di codeina e<br />
p a r a c e t a m o l o (C o e ff e r a l g a n ® ) da utilizzare<br />
appunto quando i soli FANS non sono più eff icaci.<br />
Questa associazione è motivata dalla<br />
s i n e rgia d’azione fra i due principi attivi.<br />
Infatti, la giustificazione terapeutica di associare<br />
un analgesico non-oppioide (paracetamolo)<br />
ad un analgesico oppioide (codeina) è di<br />
a u m e n t a re l’efficacia analgesica agendo su due<br />
siti di azione diversi ma complementari.<br />
La posologia è di 500 mg di paracetamolo + 30<br />
mg di codeina 4 volte al giorn o .<br />
B u p re n o rf i n a<br />
La buprenorfina è un derivato semisintetico<br />
della tebaina. È circa 20-30 volte<br />
più potente della morfina, a parità di milligrammi,<br />
e la durata media d’azione è di circa<br />
6/8 ore. La buprenorfina si è rivelata utile in<br />
diversi tipi di dolore oncologico; gli effetti<br />
collaterali sono molto simili a quelli della<br />
morfina, anche se l’euforia è meno frequente<br />
ed i pazienti appaiono meno sedati che con<br />
la morfina. L’interruzione brusca della buprenorfina<br />
in pazienti dipendenti causa una sindrome<br />
di astinenza di grado moderato, che è<br />
certamente meno severa di quella che si<br />
osserva dopo l’interruzione repentina della<br />
morfina. È utilizzata in somministrazione<br />
<strong>per</strong> via sublinguale alla dose di 0.2-0.4 mg<br />
ogni 6-8 ore, con un’azione analgesica che si<br />
realizza in 15-45 minuti o in fiale da 0.3 mg<br />
<strong>per</strong> via ev. È disponibile il cerotto di buprenorfina<br />
a cessione lenta transcutanea<br />
(Trantec ® , Temgesic ® ) 35, 52,5, 70 mcg/h pari<br />
rispettivamente a 0,8 mg, 1,2 mg, 1,6 mg<br />
nelle 24 ore).<br />
Il cerotto di buprenorfina ha un inizio d’azione<br />
dopo 12-24 ore con una durata d’azione<br />
di 72 ore e raggiunge lo steady state dopo<br />
3 cerotti.<br />
Il cerotto di buprenorfina è indicato:<br />
nel dolore oncologico da moderato a<br />
severo, e nel dolore severo che non<br />
risponde agli analgesici non-oppioidi;<br />
può essere usato nei pazienti con insufficienza<br />
renale in quanto la principale via<br />
di eliminazione è quella biliare.<br />
Scripta M E D I C A<br />
<strong>Vol</strong>ume <strong>11</strong>, n. 3, 2008<br />
O s s i c o d o n e<br />
L’ossicodone cloridrato (OxyContin ® ) a<br />
rilascio prolungato è un oppioide forte, derivato<br />
semisintetico della tebaina, con affinità<br />
<strong>per</strong> i recettori mu, kappa e delta del cervello<br />
e del midollo spinale.<br />
L’ e ffetto terapeutico è principalmente<br />
analgesico, ansiolitico e sedativo.<br />
Ha un rilascio bifasico controllato (iniziale<br />
nei primi 37 minuti ed il resto dopo<br />
6 ore circa).<br />
Assenza di “effetto tetto”.<br />
Per os l’ossicodone è circa 7-9,5 volte più<br />
potente della codeina e 2 volte più potente<br />
della morfina (10 mg di morfina orale<br />
sono equivalenti a 5 mg di ossicodone).<br />
Biodisponibilità più prevedibile della<br />
morfina (12-65% morfina vs 60-87%<br />
ossicodone).<br />
È metabolizzato a livello epatico dal citocromo<br />
P 450 in ossimorfone privo di<br />
effetto farmacologico.<br />
La dose iniziale raccomandata di ossicodone<br />
è di 10 mg ogni 12 ore, che può<br />
essere aumentata del 25-50% giornalmente.<br />
Non producendo metaboliti attivi, a differenza<br />
della morfina, può essere un’alternativa<br />
in caso di insufficienza renale<br />
da lieve a moderata e di insufficienza<br />
epatica, ma il dosaggio dev’essere ridotto<br />
da 1/3 ad 1/2 della dose abituale.<br />
Di seguito (Tabella 3) vengono indicate le<br />
principali posologie degli oppioidi utili nel<br />
dolore da cancro.<br />
FA R M A C I A D I U VA N T I<br />
Con questo termine è indicato un<br />
gruppo eterogeneo di farmaci non analgesici,<br />
diversi <strong>per</strong> struttura e meccanismo d’azione,<br />
che vengono impiegati nel dolore da cancro.<br />
Essi sono ado<strong>per</strong>ati come co-analgesici in<br />
determinati tipi di dolore, nel trattamento di<br />
alcuni sintomi che frequentemente si presentano<br />
nei pazienti oncologici e nel controllo<br />
della componente psico-affettiva e comportamentale<br />
frequentemente alterata nel paziente<br />
con dolore da cancro.