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4 COSMONAUTICA-(giugno - luglio 2009) - Consorzio Nautica Pisana

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La crisi che stiamo attraversando deve<br />

ancor più stimolare iniziative politiche<br />

ed economiche per la Toscana e la sua<br />

costa, per rafforzare la buona posizione<br />

da essa raggiunta nel bacino del Mediterraneo.<br />

Un ruolo di questo tipo non può prescindere<br />

dalla presenza di adeguate ed articolate infrastrutture<br />

quali porti, interporti, ferrovie, arterie<br />

viarie, idrovie, unitamente alla valorizzazione<br />

Anno II N° 3 - Giugno - Luglio <strong>2009</strong><br />

EDITORE<br />

<strong>Consorzio</strong> <strong>Nautica</strong> <strong>Pisana</strong><br />

PRESIDENTE E<br />

DIRETTORE EDITORIALE<br />

Antonio Schena<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Mara Borsini<br />

redazione@consorzionauticapisana.it<br />

Aut. Tribunale di Pisa N° 16 / 08<br />

VICE PRESIDENTI<br />

Mauro Favati<br />

Roberto Lacorte<br />

CONSIGLIERI:<br />

Massimo Bacherotti<br />

Alessandro Capocchi<br />

Alberto Fontani<br />

Riccardo Giusti<br />

Emiliano Marchi<br />

Italo Novi<br />

Monica Panattoni<br />

PROMOZIONE E MARKETING<br />

Francesca Tiezzi<br />

marketing@cnpisa.it<br />

DIREZIONE, REDAZIONE,<br />

AMMINISTRAZIONE<br />

E PUBBLICITÀ<br />

via Della Foce, 2 Marina di Pisa (PI)<br />

Tel. 05034198<br />

www.consorzionauticapisana.it<br />

info@consorzionauticapisana.it<br />

PROGETTO GRAFICO<br />

mamadesignlab srl - Milano<br />

www.mamadesignlab.com<br />

STAMPA<br />

Tipografia Moderna - Navacchio - Pisa<br />

HANNO COLLABORATO<br />

A QUESTO NUMERO<br />

Domenico Lovisi<br />

Claudia Fachinetti<br />

Andrea Bartelloni<br />

Renzo Moschini<br />

Renzo Castelli<br />

Daniela Salvestroni<br />

Chiuso in redazione il 5 Giugno <strong>2009</strong><br />

magazine<br />

BARCHE E PORTI<br />

SULL’ARNO<br />

UN RITORNO AL FUTURO<br />

della costa quale piattaforma logistico costiera,<br />

con tutto quel che ne consegue in termine di<br />

traffico merci e di nuove rotte turistiche.<br />

Si tratta in definitiva di proseguire la strada<br />

tracciata dalla legge regionale del 2005 per il<br />

“Governo del Territorio” dalla quale ha avuto<br />

origine il “Progetto integrato Mare”.<br />

È proprio grazie ad un’intensa attività amministrativa<br />

e di governo locale che si è potuto<br />

concretizzare nell’area pisana un sistema integrato<br />

della nautica che fa perno sul Porto di<br />

Boccadarno, sull’area cantieristica del Canale<br />

dei Navicelli, sugli approdi e piccoli cantieri in<br />

Golena d’Arno, sulla prossima apertura dell’Incile,<br />

sulla foce armata dello Scolmatore.<br />

Oggi possiamo, a ragione, parlare di un Polo<br />

nautico pisano che con le sue 380 imprese per<br />

un totale di 2180 occupati, si inserisce a pieno<br />

titolo nel contesto più ampio del distretto della<br />

nautica toscana.<br />

Con il collegamento tra il Porto di Livorno ed<br />

il Canale dei Navicelli e di questo con l’Arno<br />

attraverso l’Incile, l’area assumerà anche un’interessante<br />

connotazione turistica.<br />

Il successo delle gite in battello effettuate sul<br />

Canale nel percorso da Livorno alla Darsena<br />

<strong>Pisana</strong> e viceversa, promosse in via sperimentale<br />

dalla Navicelli SpA con il concorso del<br />

<strong>Consorzio</strong> <strong>Nautica</strong> <strong>Pisana</strong> e con progetti di<br />

escursioni che potranno inoltrarsi fino a Pisa,<br />

alla Meloria e alle spiagge del Parco di S. Rosso-<br />

REPORTAGE<br />

Rimessaggi e punti di approdo<br />

INTERVISTA<br />

Demanio idrico intervento dell’Assessore Picchi<br />

PERSONAGGI<br />

Intervista a Giovanni Arrivabene<br />

ECONOMIA E TERRITORIO<br />

Vie d’acqua le vie dell’oro ...<br />

EVENTI STORICI<br />

a<br />

54 Regata delle Repubbliche: Pisa trionfa<br />

BOCCADARNO PORTO DI PISA<br />

Lavori in corso ...<br />

BENESSERE<br />

Residence San Rossore un oasi di relax<br />

EVENTI<br />

Un Giugno di vela<br />

Tutti a Vela edizione <strong>2009</strong><br />

La Spezia celebra Marineria<br />

Corsi dello YCRMP:<br />

scuola di vela con istruttori FIV<br />

4<br />

8<br />

10<br />

12<br />

16<br />

19<br />

22<br />

24<br />

24<br />

25<br />

39<br />

39<br />

re, conferma questo interesse.<br />

Ne discende l’importanza del ruolo della nautica<br />

da diporto su acque interne per nuove<br />

occasioni di sviluppo, con l’utilizzo per scuole<br />

e famiglie di itinerari turistici volti alla conoscenza<br />

del Parco e delle zone limitrofe, ma<br />

anche interesse da parte delle grandi direttrici<br />

del turismo internazionale alla scoperta delle<br />

bellezze naturali ed artistiche della città di Pisa.<br />

Sarebbe anche opportuno completare l’offerta<br />

turistica con la pratica, lungo le rive fluviali di<br />

sport acquatici con la creazione di scuole di<br />

vela e di canoa.<br />

Ma per lo sviluppo di queste occasioni turistiche<br />

del tutto nuove, occorre prevedere e realizzare<br />

approdi e banchine lungo il corso dell’Arno e di<br />

altri corsi d’acqua come il fiume Serchio magari<br />

con l’utilizzo di Bateaux-Mouches sul modello parigino<br />

e che potrebbero benissimo anche essere<br />

usati come mezzo di trasporto urbano.<br />

È quindi auspicabile un progetto normativo di<br />

“navigabilità” delle acque interne, così come la<br />

Regione ha promesso di realizzare a breve, che<br />

abbia un contenuto “imprenditoriale” strettamente<br />

collegato alla promozione dello sviluppo<br />

del territorio, con particolare riferimento a quel<br />

tipo di “turismo lento” come quello fluviale, che<br />

consente di godere opportunità plurime e differenziate.<br />

Nuove sfide, quindi, e nuove possibilità, per rafforzare<br />

il legame tra turismo e nautica da diporto.<br />

Antonio Schena<br />

Presidente CNP<br />

FIERE E SALONI<br />

Parco libri, cresce la comunicazione ambientale<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

Aree protette e nautica<br />

AMBIENTE<br />

Progetto per gli accosti sul fiume Serchio,<br />

intervista al Sindaco Pardini<br />

In mare tra balene e delfini ...<br />

BENVENUTI A TERRA<br />

A pranzo da Poldino<br />

NORMATIVE<br />

Regolanento <strong>Nautica</strong> da Diporto:<br />

titolo II patenti nautiche<br />

MOSTRA MERCATO<br />

AVVISO AI NAVIGANTI<br />

Bocca di Magra porto canale ...<br />

EDITORIALE<br />

SOMMARIO<br />

26<br />

27<br />

28<br />

31<br />

32<br />

33<br />

37<br />

39


REPORTAGE<br />

MARINA DI PISA era un villaggio<br />

di pescatori quando nella seconda<br />

metà dell’800 un certo Signor Cec-<br />

cherini, di cui tutti parlano come<br />

se fosse vissuto ieri, dette inizio al-<br />

l’attività balneare e alla costruzio-<br />

ne di alcune villette lungo la strada<br />

litoranea.<br />

Romantica e naif, corteggiata dal<br />

mare più limpido, dai tramonti più<br />

caldi e dalle mareggiate più impe-<br />

tuose, Marina fu una delle tante<br />

muse di Gabriele D’Annunzio che<br />

la introdusse con successo nell’alta<br />

società. Poi le diverse fortune e gli<br />

stili di vita che cambiano ne decre-<br />

tarono il silenzio. Da qui è passata<br />

con poca convinzione anche l’era<br />

industriale, lasciando i suoi residui<br />

e prendendo, forse, più di quanto<br />

abbia dato. Poi di nuovo il silenzio<br />

e l’abbandono.<br />

Ma un discorso era rimasto in so-<br />

speso: la vocazione di questi luoghi<br />

e di questa gente per l’economia<br />

del mare.<br />

RIMESSAGGI<br />

E PUNTI D’APPRODO<br />

SULLA SPONDA DELL’ARNO<br />

IL CANTIERE FONTANI<br />

DANIELA SALVESTRONI<br />

Dalle barche storiche, costruite con i legni del Parco di San<br />

Rossore, alle attività commerciali, di rimessaggio e di servizi.<br />

Come gli eredi di oggi guardano alla nascita di “Boccadarno<br />

Porto di Pisa” e al futuro delle attività lungo il fiume.<br />

attività del Cantiere Fontani ha avuto<br />

L’ inizio prima dell’ottocento con la costruzione<br />

di barche in legno per “navicellai”<br />

e pescatori. Il “navicello” era un tipo<br />

di imbarcazione in uso dal 1500 fino alla<br />

seconda guerra mondiale per il trasporto<br />

fluviale di materiali pesanti, da cui ha<br />

preso il nome il Canale dei Navicelli. La<br />

famiglia, originaria della città di Pisa, per<br />

generazioni ha tramandato il mestiere<br />

di maestro d’ascia e il più noto è stato<br />

Odoardo Fontani, detto “pallino”, nato il<br />

31 maggio 1876, uno dei pochi eredi di<br />

quell’antica tradizione pisana.<br />

Per la costruzione di una barca si cominciava<br />

da un’attenta selezione del legname<br />

più adatto nei boschi del Tombolo e di San<br />

Rossore, che poi veniva tagliato nella segheria<br />

del Cantiere. Si passava quindi alla<br />

stagionatura del legno, che durava oltre<br />

un anno e che in genere avveniva all’aperto,<br />

ma che poteva anche essere immerso<br />

nelle acque del fiume Arno, se si trattava<br />

di una qualità più giovane. La fase successiva<br />

era la cottura delle tavole dentro le


vasche che contenevano l’acqua bollente<br />

per conferire l’elasticità. Infine aveva inizio<br />

la fase progettuale della barca, a partire<br />

dallo schema generale che veniva tracciato<br />

a terra oppure su tavole di legno, senza<br />

utilizzare il metro. Alle varie lavorazioni<br />

necessarie alla costruzione dell’imbarcazione<br />

contribuivano circa 15/20 addetti.<br />

Allora il cantiere sorgeva a Pisa in piazza<br />

San Paolo a Ripa d’Arno, come testimonia<br />

una vecchia foto del 1919 in cui è ritratto<br />

Odoardo Fontani con il figlio Carlo e un<br />

artigiano, e lì vennero costruite nel 1933<br />

le imbarcazioni per le Regate storiche di<br />

San Ranieri. Dal Cantiere Fontani uscirono<br />

anche un motoscafo e una barca da<br />

pesca, che allora a Pisa veniva chiamata<br />

“pattana”, per i Savoia, che all’epoca avevano<br />

la loro residenza estiva a San Rossore.<br />

Le pergamene conservate ancora<br />

oggi dagli eredi Fontani testimoniano i<br />

numerosi premi conquistati dal Cantiere<br />

in occasione dei concorsi che si svolgevano<br />

in epoca fascista per la barca più<br />

bella: le imbarcazioni da lavoro, adibite al<br />

trasporto merci e alla pesca, erano infatti<br />

adornate in modo speciale per partecipare<br />

alla gara. In seguito il Cantiere Fontani<br />

ha avuto altre sedi, prima lungo il Canale<br />

dei Navicelli, poi in Barbaricina e a partire<br />

dal 1960 nella Golena d’Arno, dove<br />

è stato il primo a insediarsi. Inoltre la famiglia<br />

era proprietaria di una ditta di costruzioni<br />

che alla fine degli anni ’50 venne<br />

incaricata della ricostruzione della Lega<br />

Navale, poiché era specializzata in lavori<br />

di escavazione e di costruzione sull’acqua,<br />

come quelli che aveva già effettuato sulle<br />

sponde del fiume Morto.<br />

Negli anni ’80 con l’avvento della vetroresina<br />

si è interrotta l’attività di costruzione<br />

di barche e ha avuto inizio quella<br />

commerciale, di rimessaggio e servizi.<br />

Oggi alla guida del Cantiere ci sono i cugini<br />

Renzo e Alberto Fontani con il socio<br />

Manrico Fiaschi. In un’area di oltre<br />

8.000 metri quadri, di cui 1.000 coperti,<br />

lavorano circa 5 persone specializzate<br />

non solo nel diporto, ma anche nell’allestimento<br />

di imbarcazioni e di battelli di<br />

professionali, come ad esempio i rib del<br />

9° Reggimento D’Assalto Paracadutisti “<br />

Col Moschin”, che hanno la loro base di<br />

addestramento a Marina di Pisa, dei Vigili<br />

del Fuoco di Pisa e di Livorno, dei Carabinieri<br />

di Livorno, della Provincia di Pisa,<br />

dell’Ente Parco M.S.M. Con la vendita di<br />

barche e gommoni fino 12 metri di varie<br />

marche (Capelli, Jeanneau, Marvel, Bsc,<br />

Nuova Jolly, Sacs, etc.) e la concessionaria<br />

esclusiva per Pisa e provincia dei motori<br />

marini Yamaha, il Cantiere si propone<br />

ormai da anni sul mercato nautico regionale.<br />

I problemi attuali sono dovuti alla<br />

crisi finanziaria, ma non solo. “Il mercato<br />

nautico – ci ha spiegato Alberto Fontani –<br />

come è noto, ha subito un rallentamento.<br />

Quest’anno abbiamo subito una flessione<br />

del 40% nella vendita di imbarcazioni,<br />

mentre fino al 2008 eravamo sempre stati<br />

in crescita. In generale però i problemi<br />

che incontriamo più spesso sono legati ai<br />

tempi tecnici di rilascio delle concessioni<br />

e dei permessi per la pianificazione e la<br />

programmazione necessarie alle sviluppo<br />

delle attività di livello. Sicuramente il nuovo<br />

porto turistico che sorgerà a Marina<br />

di Pisa avrà una ricaduta positiva sulle<br />

attività di rimessaggio e su tutte le altre<br />

del settore. Al contempo tutti i cantieri<br />

si dovranno adeguare al nuovo livello di<br />

gestione dell’immagine del comparto”.<br />

I progetti futuri del Cantiere Fontani riguardano<br />

l’ampliamento dell’offerta con<br />

l’acquisizione di altre strutture, una fase<br />

non ufficilizzata ma già in atto.<br />

Cantiere Fontani v.le D’Annunzio, 84<br />

Marina di Pisa – info@cantierefontani.it<br />

Maestri d’ascia al lavoro in un immagine del 1961<br />

(archivio Fontani)


REPORTAGE<br />

RIMESSAGGIO ANTONI<br />

POSTI BARCA<br />

Casa e lavoro sul fiume in attesa di piccole barche<br />

da pesca all’ormeggio, poi la nautica da diporto ha<br />

fatto crescere l’attività. “oggi abbiamo una clientela<br />

costante e siamo in linea con i vincoli urbanistici”<br />

L’attività di posteggio barche della<br />

famiglia Antoni ha avuto inizio sulla<br />

sponda sinistra dell’Arno nel 1968.<br />

Prima di allora la struttura era adibita<br />

ad abitazione e pesca. Fu costruita nel 1952<br />

da Nello Antoni con materiale di recupero,<br />

utilizzando soprattutto le tavole di legno<br />

delle cassette per le munizioni della Cmasa,<br />

Costruzioni Meccaniche Aeronautiche s.a.,<br />

lo stabilimento per la produzione di idrovolanti<br />

che aveva sede a Marina di Pisa. Prima<br />

di iniziare a costruire si dovette spianare il<br />

terreno, riempiendo le buche provocate dall’esplosione<br />

delle bombe in tempo di guerra.<br />

Antoni vi si trasferì da Marina di Pisa con i<br />

suoi otto figli, tra cui l’attuale titolare della<br />

concessione/rimessaggio, Romano Vittorio,<br />

nato nel 1938. All’epoca nella Golena d’Arno<br />

erano presenti solo cinque famiglie e gli Antoni,<br />

dopo un periodo in cui avevano dato in<br />

affitto il retone, iniziarono a ricevere le prime<br />

richieste di posti barca per le piccole imbarcazioni<br />

da pesca. Nel 1978 diventò un’attività<br />

vera e propria e per fare spazio venne deciso<br />

di buttare giù il retone. All’inizio si trattava di<br />

“barchetti” in legno, detti “chiattini” perché<br />

erano di sponda molto bassa (circa trentaquaranta<br />

centimetri), utilizzati per la pesca<br />

nel fiume Arno. Le imbarcazioni venivano<br />

trattate con catrame e pece per proteggere<br />

il legno e per garantire il galleggiamento,<br />

in quanto ancora non era entrata in uso la<br />

resina. A quell’epoca nel fiume in cui entrava<br />

l’acqua salata del mare venivano pescate le<br />

“cee”, i muggini, i ragni e d’estate anche le<br />

triglie. Dalla fine degli anni ’70 con l’avvento<br />

delle concerie a Santa Croce, che scaricavano<br />

nell’Arno i residui della lavorazione delle pelli,<br />

ha inizio la moria dei pesci che determina<br />

la fine della pesca, fortunatamente sostituita<br />

dalla nautica da diporto e dalla conseguente<br />

richiesta di posti barca. La storia della famiglia<br />

è testimoniata da Romano Vittorio Antoni,<br />

che con l’aiuto dei figli Massimiliano e Francesco,<br />

ha gestito nel corso degli anni l’attività,<br />

senza dipendenti; attualmente il titolare è il<br />

figlio Massimiliano.<br />

“La casa è stata costruita da mio padre Nello”<br />

racconta Vittorio Romano “e da noi figli con<br />

tavole di legno, che ci sono ancora, a cui nel<br />

tempo è stata aggiunta la muratura per evitare<br />

che entrasse il freddo d’inverno. La nostra attività<br />

come posteggio barche è sempre stata a<br />

gestione familiare e sempre per barche piccole.<br />

Anche oggi le imbarcazioni che ospitiamo sono<br />

di 7 metri al massimo. Dopo tanti anni siamo<br />

ormai conosciuti e quindi abbiamo una clientela<br />

costante, soprattutto di Pisa, Lucca e Firenze,<br />

anche se con un certo ricambio. Quest’anno<br />

però, ancor di più dell’anno precedente, la crisi<br />

Romano Vittorio Antoni con i figli<br />

Massimiliano e Francesco<br />

economica si è fatta sentire anche per noi e anche<br />

il protrarsi del brutto tempo fino al mese<br />

di aprile ha creato difficoltà, comportando un<br />

ritardo di quindici giorni nell’avviare l’attività.<br />

Non abbiamo problemi per quanto riguarda i<br />

vincoli urbanistici, perché rientriamo nelle fasce<br />

previste, e anche la questione delle concessioni<br />

sembra andare avanti positivamente: nel 2007<br />

abbiamo avuto il rinnovo da parte del Comune<br />

di Pisa e siamo in attesa di quello della Provincia.<br />

I limiti posti dalla concessione non ci consentono<br />

però ampliamenti, ma se sarà possibile ottenere<br />

l’autorizzazione dal Comune, vorremmo<br />

procedere al rinnovamento dell’abitazione”.<br />

D. S.<br />

Rimessaggio Antoni Massimiliano<br />

v.le D’annunzio, 236 - Marina di Pisa<br />

massimiliano.antoni@magnaclosures.com


MARINA NOVA PUNTO ARNO<br />

MARA BORSINI<br />

All’interno del numero 234b di viale<br />

D’Annunzio a Marina di Pisa lo<br />

scenario è simile a quello di altri<br />

rimessaggi che si trovano lungo la<br />

strada venendo da Pisa. Imbarcazioni<br />

in attesa che si apra la stagione,<br />

strutture per la manutenzione,<br />

manufatti. Nessuno in giro<br />

in questa mattina di metà maggio<br />

e di forte libeccio. Abbiamo un<br />

appuntamento e alla reception incontriamo<br />

uno dei titolari.<br />

Mauro Favati è un personaggio<br />

nella nautica pisana e figura di<br />

spicco sulla riva sinistra dell’Arno<br />

dove quasi cinquanta<br />

imprese offrono approdo, rimessaggio,<br />

rifornimento e assistenza tecnica a oltre<br />

3000 imbarcazioni. Appassionato di nautica<br />

fin da ragazzo ha svolto il servizio di<br />

leva come Ufficiale di Marina con specializzazione<br />

in immersione. Già funzionario<br />

alle dipendenze di una casa farmaceutica<br />

ha scelto, dopo alcuni decenni, di seguire<br />

il suo spirito d’impresa e la sua passione<br />

per il mare. Nasce così nel 1989 Marina<br />

Nova Punto Arno S.r.l. dalla fusione dei<br />

due omonimi cantieri già presenti in golena.<br />

“La nostra è considerata campione fra<br />

le aziende caratteristiche, tutte in forte<br />

riqualificazione, che in questo tratto del<br />

fiume offrono ormeggio sia in acqua che a<br />

terra per l’intera stagione.” Ci dice Favati,<br />

“il nostro cantiere è dotato di gru travel<br />

lift e gru stradale da 30 tonnellate. Abbiamo<br />

quattro dipendenti con un’alta specializzazione<br />

tecnica e la collaborazione di<br />

numerose ditte esterne per eseguire lavori<br />

di carenaggio verniciatura, manutenzione<br />

di vetroresina e rifitting in generale.<br />

Oltre ad offrire assistenza completa ad<br />

imbarcazioni a vela e a motore da nove a<br />

18 metri, curiamo la manutenzione di numerose<br />

barche da regata fino alla classe<br />

FAAR 40; un servizio di cui siamo particolarmente<br />

orgogliosi”. Mentre parla, Mauro<br />

Favati si appassiona, risponde alle telefonate<br />

che Silvia, efficiente e fedele segretaria<br />

gli passa, ascolta qualche interlocutore che<br />

entra nella stanza.<br />

- Non mi sembra che la vostra attività<br />

abbia qualche problema – osservo. “ Dal<br />

punto di vista imprenditoriale siamo riusciti<br />

a sostenere le difficoltà. Negli anni<br />

l’azienda ha diversificato gli interventi, elevato<br />

la qualità e l’offerta dei servizi, registrando<br />

una continua crescita. E qualcosa<br />

di meglio possiamo ancora fare. Lo sviluppo<br />

della nautica, in atto sul territorio, sta<br />

avendo risvolti abbastanza positivi, anche<br />

se i clienti di maggior prestigio chiedono<br />

servizi più raffinati che al momento le nostre<br />

strutture non sono in grado di offrire.<br />

Come dettato dalle nuove leggi vigenti abbiamo<br />

provveduto alla messa in sicurezza<br />

delle strutture, che hanno comportato notevoli<br />

investimenti e nel prossimo futuro<br />

sarà premura adoperarsi per il raggiungimento<br />

di ulteriori obbiettivi preposti. Ma<br />

abbiamo qualche problema nei rapporti<br />

con gli Enti che insistono nelle aree fluviali;<br />

avremmo migliori prospettive se ascoltassero<br />

con attenzione le aziende che creano<br />

opportunità di crescita e posti di lavoro<br />

per il futuro. Vede, io non sono più giovanissimo<br />

per questa attività che richiede<br />

tanta energia; a volte mi chiedo se ho ancora<br />

voglia di lottare. Ma quando parlo a<br />

mio figlio delle opportunità che tocchiamo<br />

con mano lui mi risponde: “se tutto quel-<br />

lo che succede qui capitasse a<br />

tanti giovani che hanno voglia di<br />

intraprendere e non riescono a<br />

entrare nel mondo del lavoro”<br />

marinanova@alice.it<br />

Mauro Favati<br />

contitolare di Marina Nova Punto Arno<br />

REPORTAGE


INTERVISTA<br />

GOLENA D’ARNO<br />

STABILITÀ D’IMPRESA<br />

RAGGIUNTA PER I RIMESSAGGI<br />

APPROVATO IL REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL DEMANIO IDRICO<br />

FRA LE NORME LA POSSIBILITÀ DI TRAMANDARE E VENDERE LE CONCESSIONI<br />

INTERVISTA A VALTER PICCHI,<br />

ASSESSORE ALL’AMBIENTE<br />

DELLA PROVINCIA DI PISA.<br />

Mara Borsini<br />

Nelle scorse settimane il consiglio<br />

provinciale di Pisa ha approvato<br />

il regolamento per la gestione<br />

del demanio idrico: il documento contiene<br />

le procedure per la concessione di<br />

aree demaniali (terreni, specchi d’acqua,<br />

scarichi idrici) e i criteri per la determinazione<br />

dei relativi canoni, compresi quelli<br />

per l’utilizzo di acque pubbliche e pozzi<br />

(a fini industriali, agricoli, sociali). Tra gli<br />

obiettivi principali che il regolamento si<br />

propone c’è quello di dare uniformità e<br />

garanzie agli occupanti della Golena d’Arno,<br />

oltre che una più equa distribuzione<br />

tra le attività produttive del territorio<br />

provinciale circa i canoni dovuti per i prelievi<br />

d’acqua: a spiegarlo è, per la stessa<br />

Provincia (che rilascia le concessioni at-<br />

traverso il dirigente del proprio Servizio<br />

difesa del suolo), l’assessore all’ambiente<br />

Valter Picchi.<br />

Assessore, fra le realtà più direttamente<br />

toccate dalle nuove disposizioni<br />

ci sono gli insediamenti<br />

lungo la golena d’Arno…<br />

“Uno degli aspetti di maggior rilievo per<br />

gli occupanti di quelle aree, a cominciare<br />

dai numerosi rimessaggi lungo il viale<br />

D’Annunzio, è quanto il regolamento assicura<br />

rispetto alla durata della concessione,<br />

che partirà ora da un periodo minimo<br />

di 6 anni (rinnovabile). L’atto del consiglio<br />

dispone inoltre che le concessioni già esistenti<br />

siano rinnovate, salvo verifica della<br />

sussistenza di condizioni non conformi<br />

alle norme”.<br />

Ma cosa succederà nei casi, fonte in passato<br />

di discussioni, relativi alle concessioni<br />

scadute?<br />

“Il regolamento stabilisce che il rinnovo è


garantito anche in quelle situazioni di occupazione<br />

senza concessione formale, ma<br />

risultante dagli atti trasmessi dall’Agenzia<br />

del Demanio (a patto che i canoni siano<br />

stati pagati per tutti gli anni dovuti): molte<br />

aziende si stanno già regolarizzando. Inoltre<br />

dovrà essere verificata la compatibilità<br />

dell’occupazione, tecnica e amministrativa,<br />

con i criteri per la riqualificazione<br />

anche sotto il profilo urbanistico della<br />

golena, fissati nel protocollo d’intesa firmato<br />

pure da Comune di Pisa, Ente Parco<br />

e Regione Toscana: i manufatti presenti<br />

devono essere non contrastanti con le<br />

esigenze idrauliche, con il rispetto delle<br />

distanze da strada e sponda e così via.<br />

Altro elemento di sostanziale novità è<br />

che sono previsti anche i subentri nella<br />

titolarità dell’area demaniale nei casi di<br />

cessione delle attività: insomma viene<br />

introdotta la possibilità di tramandare e<br />

vendere le concessioni”.<br />

Di fronte a occupazioni di aree demaniali<br />

senza concessione formale e senza le al-<br />

INCONTRI<br />

Valter Picchi in Golena d’Arno con gli operatori economici<br />

tre condizioni necessarie, invece?<br />

“In questi casi non viene riconosciuto alcun<br />

diritto: l’area sarà ritenuta libera e assegnabile<br />

secondo le procedure previste<br />

per le nuove concessioni, sempre se compatibile<br />

con quanto previsto dal protocollo<br />

d’intesa firmato con Comune di Pisa, Parco<br />

e Regione; altrimenti l’assegnazione avverrà<br />

dopo l’adeguamento dell’area agli strumenti<br />

urbanistici ed edilizi”.<br />

Il regolamento, sempre per quanto<br />

riguarda i rimessaggi, specifica<br />

anche che i canoni saranno dovuti<br />

solo per le aree effettivamente<br />

utilizzate delle sponde e dei pontili.<br />

“Ad eccezione delle domande già agli atti<br />

della Provincia, per le nuove concessioni<br />

di aree del demanio idrico saranno seguite<br />

procedure di evidenza pubblica, ovvero<br />

bandi, con offerte in aumento sul prezzo<br />

minimo prefissato”.<br />

C’è poi il capitolo delle cosiddette<br />

‘concessioni sociali’.<br />

“La Provincia si riserva la possibilità di<br />

destinare, con proprio atto, concessioni<br />

di aree demaniali per fini di pubblico interesse<br />

o di carattere sociale, ma anche<br />

per ormeggio delle barche da pesca, considerata<br />

la volontà dell’ente di agevolare<br />

il rilancio del comparto della pesca professionale,<br />

esclusivamente per i titolari di<br />

licenza residenti nella provincia di Pisa, o<br />

iscritti all’ufficio locale marittimo di Marina<br />

di Pisa, e che svolgono tale attività<br />

come unica fonte di reddito. Alle associazioni<br />

senza fini di lucro che si dedicano ad<br />

attività sociali rivolte a categorie protette,<br />

a bambini e ad attività sportive sarà applicato<br />

un canone ridotto del 50%”.<br />

INTERVISTA


PERSONAGGI<br />

10<br />

IL PORTO DI MARINA DI PISA<br />

E IL MONDO DELLA VELA<br />

PROSPETTIVE E OPPORTUNITÀ PER L’ECONOMIA LOCALE.<br />

GIOVANNI ARRIVABENE:<br />

LOGISTICA BUONA PER GLI EQUIPAGGI STRANIERI<br />

Giovanni Arrivabene al timone<br />

di Alejandra, un ketch di 43<br />

metri e 175 tonnellate che<br />

con 33 membri di equipaggio<br />

viene manovrato come se fosse<br />

uno sloop di 12 metri.<br />

Andrea Bartelloni<br />

Lo sport della vela vede un sempre<br />

crescente numero di appassionati<br />

che regolarmente, e queste pagine<br />

ne parlano con regolarità, partecipano<br />

a regate e frequentano le scuole di<br />

vela.<br />

Ma la vela d’altura presenta anche un forte<br />

richiamo per manifestazioni a carattere<br />

nazionale e internazionale apprezzate dai<br />

migliori brand che le utilizzano per veicolare<br />

i loro messaggi.<br />

La nostra realtà locale vede la presenza di<br />

velisti che hanno partecipato con successo<br />

a molti eventi nazionali e internazionali, dagli<br />

anni ottanta ad oggi molte imbarcazioni<br />

sono partite dalla golena d’Arno per confrontarsi<br />

con i migliori team del mondo,<br />

spesso con ottimi risultati.<br />

Alcune meritano di essere ricordate: Revolution<br />

e Team Revolution, Mozart, Nuova,<br />

Vlag, Etrusca, Uffa, Souvage , Serena, George<br />

and Allison, Asell e Testa e Lische, Magia Blu<br />

che hanno partecipato e spesso anche vinto<br />

importanti regate come : i Campionati Italiani<br />

di classe, il Trofeo Accademia, la Coppa<br />

Carnevale, la Giraglia, le TON Cup, Campionati<br />

Mondiali ed Europei ORC.<br />

Per non parlare di personaggi che hanno<br />

fatto e fanno ancora la storia della vela ai<br />

massimi livelli.<br />

Con Giovanni Arrivabene, tre titoli mondiali<br />

e cinque anni nella squadra olimpica della<br />

classe Soling, affrontiamo il tema delle opportunità<br />

che una nuova realtà come quella<br />

che sta nascendo a Marina di Pisa può offrire<br />

per l’economia locale.<br />

Arrivabene, lei che conosce i principali<br />

marina del mondo come vede<br />

la posizione di questo nuovo porto


in funzione di eventi velici nazionali<br />

o internazionali?<br />

Innanzitutto si ha la fortuna di poter usufruire<br />

di un campo di regata con condizioni<br />

favorevoli di mare e di vento, non per<br />

niente l’ormai consolidata manifestazione<br />

TAN del Trofeo Accademia Navale di<br />

Livorno posiziona le boe nello specchio<br />

di mare situato di fronte a Calambrone,<br />

dove si sono sviluppati giovani circoli di<br />

derive, catamarani e kitesurf.<br />

Gli eventi velici hanno sempre un<br />

contorno di iniziative che si appoggiano<br />

al territorio circostante,<br />

quali attrattive turistiche offre<br />

la nostra zona?<br />

Per attirare importanti eventi velici , oltre<br />

alle condizioni di mare e di vento è necessario<br />

offrire agli “ospiti” velisti e ai loro<br />

accompagnatori delle piacevoli opportunità<br />

per trascorrere i momenti a terra. Il<br />

territorio limitrofo a Bocca d’Arno offre<br />

molteplici servizi in grado di attrarre e<br />

lasciare un buon ricordo ai partecipanti<br />

delle regate: 2 campi da golf per un totale<br />

di 27 buche, il Parco Naturale di Migliarino<br />

San Rossore dove sono possibili passeggiate<br />

a cavallo e escursioni , le Terme<br />

di San Giuliano. C’è poi da considerare<br />

la vocazione enogastronomia dell’entroterra<br />

con S.Miniato in testa famoso per i<br />

suoi tartufi; e poi i monumenti, i musei di<br />

Pisa raggiungibili via acqua risalendo l’Arno<br />

…<br />

La collocazione del porto di Pisa<br />

vicina al nodo ferroviario e ad<br />

un aeroporto internazionale potrebbe<br />

avere la sua importanza?<br />

Certamente, per la buona riuscita di manifestazioni<br />

nazionali ed internazionali<br />

avere un aeroporto a soli 10 chilometri<br />

favorisce la logistica per gli equipaggi stranieri.<br />

Inoltre il nuovo porto sarà uno dei pochi<br />

nel Mediterraneo immerso in un parco<br />

naturale con un’altra caratteristica molto<br />

importante: pur non essendo presenti<br />

cantieri navali nei pressi delle banchine,<br />

sarà ugualmente possibile ottenere assistenza<br />

qualificata grazie ai numerosi rimessaggi<br />

presenti lungo la golena.<br />

Giovanni Arrivabene è skipper di<br />

esperienza e fama internazionali. Dal<br />

1984 ad oggi ha collezionato una lunga<br />

serie di vittorie in competizioni veliche<br />

di altissimo livello.<br />

Oltre alla partecipazione alla Squadra<br />

Olimpica Italiana/Classe Soling dal ’90 al<br />

‘94, spiccano nel lungo curriculum successi<br />

nel Campionato Mondiale 12 Metri<br />

e Campionato Mondiale Maxi Yacht; nella<br />

Maxi Rolex Cup (Mondiale Spirit of<br />

Tradition); nelle Regate di Portofino con<br />

il Maxi My Song LoroPiana; nella Classic<br />

Week Monaco–Montecarlo con Alejandra;<br />

nelle Vele Storiche di Viareggio; nella<br />

“Around the island “ di Hong Kong e,<br />

per tre volte nell’Antigua Sailing Week.<br />

Arrivabene è nato a Desenzano del<br />

Garda 47 anni fa e vive a Cascina in provincia<br />

di Pisa.<br />

Laureato in Scienze dell’Informazione,<br />

settore in cui è imprenditore, è uno dei<br />

più apprezzati timonieri ( ha timonato<br />

per dieci anni il Nyala di Bartelli-Prada)<br />

nel circuito delle barche d’epoca e<br />

di tradizione, che ama “agguerrire” con<br />

le più moderne tecnologie informatiche.<br />

In alto “Alejandra”, un ketch di 43<br />

metri e 175 tonnellate. Al timone della<br />

splendida imbarcazione Arrivabene ha<br />

raggiunto importanti traguardi.<br />

Giovanni Arrivabene<br />

11


ECONOMIA E<br />

TERRITORIO<br />

DOMENICO LOVISI<br />

12<br />

VIE D’ACQUA<br />

LE VIE DELL’ ORO<br />

Continuano le attività della Spa<br />

Navicelli di Pisa, la Società a partecipazione<br />

pubblica che gestisce<br />

il Centro Ricerche e Servizi per<br />

la <strong>Nautica</strong>. Tre le iniziative di rilievo<br />

che in questa prima parte<br />

del 200 hanno toccato temi o<br />

messo in evidenza aspetti da non<br />

TURISMO NAUTICO E SPORTIVO,<br />

UN’OPPORTUNITÀ DA COGLIERE E SVILUPPARE<br />

sottovalutare: la giornata di studi<br />

dal titolo “Le vie d’acqua: economia<br />

e paesaggio”, l’inaugurazione<br />

delle gite in battello sul canale<br />

dei Navicelli e il Seminario sul<br />

turismo nautico e sportivo. Filo<br />

conduttore degli appuntamenti<br />

proposti è l’acqua e il suo lega-<br />

me con il territorio. Acqua vista<br />

come elemento per la mobilità,<br />

utile per il trasporto di merci e<br />

persone, quindi motore di trasformazione<br />

del territorio e fautrice<br />

di opportunità e di sviluppo<br />

economico.


LE VIE D’ACQUA<br />

ECONOMIA E PAESAGGIO<br />

è stato il tema di una giornata di studi tenutasi<br />

a febbraio nella Sala Convegni della<br />

S.p.A. Navicelli . in via della Darsena a Pisa.<br />

L’evento è stato organizzato da ARSPAT<br />

(associazione per il restauro del paesaggio<br />

ambiente e territorio) in collaborazione<br />

con Navicelli di Pisa S.p.A. e ASSFORM<br />

(formazione ricerca e cultura ).<br />

Scopo dell’iniziativa è stato quello<br />

di prendere in considerazione e studiare<br />

le vie marine e fluviali, come elementi<br />

strutturali del paesaggio e strategici per<br />

lo sviluppo del territorio nel quale insistono.<br />

Anche in considerazione della<br />

sempre più pressante necessità di doversi<br />

misurare, nel terzo millennio, con le ineludibili<br />

esigenze ecologiche di risparmio<br />

energetico e di salvaguardia dell’ambiente,<br />

il trasporto di merci e turisti per mare<br />

o per reti fluviali si rivela uno dei sistemi<br />

più adeguati per rispondere a tali necessità<br />

e definisce un più corretto rapporto<br />

tra uomo e ambiente.<br />

Tra le vie d’acqua si colloca il Canale<br />

dei Navicelli a Pisa che se da un lato<br />

rappresenta un patrimonio esclusivo ricco<br />

di bellezze paesaggistiche, di significati<br />

storici e culturali del passato, dall’altro è<br />

anche occasione di sviluppo economico e<br />

strumento per far riscoprire alla città di<br />

Pisa le sue potenzialità di città marinara.<br />

L’incontro è stato anche occasione per<br />

lanciare l’idea di un futuro convegno internazionale<br />

sul tema da svolgersi a Pisa.<br />

Fra i numerosi partecipanti erano presenti<br />

operatori del settore, docenti universitari,<br />

imprenditori e rappresentanti delle<br />

istituzioni. Ha fatto da padrone di casa il<br />

Presidente e Amministratore Delegato<br />

della S.p.A Navicelli Ing. Giovandomenico<br />

Caridi. In apertura è stata proposta la visione<br />

di un filmato che ripercorre la storia<br />

del Canale dei Navicelli nato in epoca<br />

medicea come collegamento fra Livorno e<br />

Pisa, al quale ha fatto seguito l’intervento<br />

di Carlo Cesari, relatore per l’UNESCO,<br />

sul tema delle vie d’acqua come patrimonio<br />

mondiale sottolineando come i canali<br />

siano stati un sistema di disegno del territorio<br />

molto importante in Italia, riferendosi<br />

sia a quelli artificiali che naturali. “Anche<br />

percorsi naturali come i fiumi – ha detto<br />

Cesari - possono essere annoverati tra le<br />

vie d’acqua modificate dall’uomo; infatti<br />

anche l’Arno è stato trasformato dall’uomo<br />

in alcuni tratti. Le vie d’acqua vanno<br />

dunque iscritte nella lista dell’UNESCO<br />

per valorizzarle, controllarne lo sviluppo,<br />

verificare che abbiano un piano di gestione<br />

sostenibile e monitorare – ha concluso -<br />

gli impatti sul territorio che ne derivano”.<br />

Anche gli altri interventi hanno sottolineato<br />

come il paesaggio sia sempre strettamente<br />

intersecato con bellezza, economia,<br />

storia, cultura e salute. E come a Pisa ci<br />

siano importanti interazioni e integrazioni<br />

tra le sue vie d’acqua: mare, fiume Arno e<br />

Canale dei Navicelli.<br />

In conclusione l’Onorevole Paolo Fontanelli<br />

ha sostenuto la necessità di raccogliere<br />

ogni spunto utile per la gestione del<br />

territorio. “Il tempo e la storia – ha precisato<br />

– hanno modificato il paesaggio, noi<br />

dobbiamo coglierne l’evoluzione insieme<br />

agli elementi da preservare e salvaguardare.<br />

Come, ad esempio, l’Arno insieme<br />

al canale dei Navicelli e al Parco di San<br />

Rossore che sono tratti di identità della<br />

Toscana. Dobbiamo preservare al meglio<br />

queste ricchezze ambientali, governare le<br />

opportunità di oggi facendo una pianificazione<br />

attenta del territorio pisano. Il 70 %<br />

del territorio di Pisa è nel Parco, sottoposto<br />

a vincoli e salvaguardato. Oggi tutti<br />

riconoscono la bontà di questi vincoli che<br />

hanno permesso nel tempo di avere un<br />

territorio tutelato. Il canale dei Navicelli,<br />

dopo la distruzione dovuta al bombardamento<br />

della seconda Guerra mondiale,<br />

è stato recuperato per un tratto, abbandonando<br />

quella parte che entrava in città<br />

fino a Porta a Mare. Importante oggi<br />

è la riapertura dell’Incile per collegare il<br />

Canale dei navicelli all’Arno e dare molta<br />

attenzione a questa parte del territorio<br />

pisano. Oggi che il quadro è cambiato - ha<br />

aggiunto Fontanelli - perché ci sono nuove<br />

opportunità di sviluppo economiche,<br />

produttive e territoriali, la riapertura dell’Incile<br />

rende operativo un percorso fluviale<br />

di grande interesse soprattutto per<br />

la nautica da diporto. Importante per lo<br />

sviluppo turistico è avere l’approdo nella<br />

zona della caserma Bechi Luserna, porta<br />

d’ingresso turistica della città. Questo<br />

comporta la necessità di programmare<br />

un’offerta turistica che tenga conto anche<br />

del circuito fluviale e dello sviluppo<br />

della cantieristica con la costruzione del<br />

polo nautico tra Pisa, Livorno e Viareggio<br />

che diventa il più importante d’Italia. E’ un<br />

ATTIVITÀ SUL CANALE DEI NAVICELLI<br />

ECONOMIA E<br />

TERRITORIO<br />

Tutte le grandi città nella storia sono sorte su una<br />

sponda, tutte le capitali più grandi e più belle sono legate<br />

ad un fiume”.<br />

1


ECONOMIA E<br />

TERRITORIO<br />

grande spazio di sviluppo per l’economia<br />

pisana. Io sono stato sempre convinto che<br />

una città diventa grande quando accanto<br />

allo sviluppo dei servizi e della cultura<br />

mantiene elevato anche il livello di attività<br />

produttive.<br />

La cantieristica quindi è un’opportunità<br />

da non sottovalutare ma bisogna<br />

guardare le vie d’acqua e le loro potenzialità<br />

con l’ottica di salvaguardia ambientale”.<br />

Il Presidente Caridi ha raccolto la<br />

sollecitazione dell’Onorevole Fontanelli<br />

anticipando che erano già in fase di studio<br />

pacchetti turistici che includevano gite in<br />

battello sul Canale dei Navicelli. Puntualmente,<br />

il 7 marzo, si è svolta l’inaugurazione<br />

della Gita in Battello promossa da<br />

S.p.A. Navicelli di Pisa, “Il Navicello” a.r.l.,<br />

Servizi Fluviali, Linnea Soc. Coop. a r.l., 3^<br />

Millennium Travel S.p.A., Grifone Vacanze,<br />

<strong>Consorzio</strong> <strong>Nautica</strong> <strong>Pisana</strong> con il seguente<br />

programma: partenza alle ore 9.30 dalla<br />

Darsena pisana, arrivo a Tombolo con<br />

sosta per un rinfresco organizzato con<br />

prodotti locali e ritorno in Darsena per<br />

le 12.30. Il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi<br />

ha dato il via all’iniziativa con il<br />

1<br />

Darsena dei Navicelli: la partenza del battello<br />

rituale taglio del nastro. Presenti insieme<br />

a Giovandomenico Caridi, Presidente e<br />

Amministratore Delegato della Navicelli<br />

S.p.A., anche il Presidente della Provincia<br />

di Pisa Andrea Pieroni, l’Assessore<br />

al bilancio del Comune di Pisa Giovanni<br />

Viale, il Comandante della Polizia Municipale<br />

di Pisa Massimo Bortoluzzi, Valter<br />

Tamburini Presidente della CNA-Confederazione<br />

Nazionale dell’Artigianato di<br />

Pisa, il Presidente del <strong>Consorzio</strong> <strong>Nautica</strong><br />

<strong>Pisana</strong> Antonio Schena, il Presidente della<br />

Fondazione Gioco del Ponte Nicola Piegaja,<br />

il Vicepresidente della Navicelli S.p.A.<br />

Marco Magnarosa, operatori turistici e<br />

giornalisti. Nella sosta di Tombolo aziende<br />

di Coltano e S.Miniato hanno offerto<br />

ai partecipanti un rinfresco a base di prodotti<br />

locali.<br />

LA PRIMA SERIE DI GITE, SUL<br />

BATTELLO DA 0 POSTI<br />

della durata di un mese è stata dedicata<br />

agli studenti delle scuole. Poi la sperimentazione<br />

delle gite è proseguita facendo<br />

partecipare delegazioni, autorità<br />

istituzionali e operatori turistici; le gite di<br />

sperimentazione sono previste per buona<br />

parte del <strong>2009</strong>. Nel frattempo si lavora<br />

per mettere a punto veri e propri “pacchetti”<br />

comprendenti la gita in battello.<br />

Le gite nel periodo di sperimentazione<br />

prevedono una sosta a Tombolo per visitare<br />

un’azienda agricola e la visita ad un<br />

cantiere navale della darsena. Sul battello<br />

è presente anche una guida turistica per<br />

illustrare ai partecipanti le bellezze della<br />

flora e della fauna del parco di San Rossore<br />

Migliarino Massacciuccoli.<br />

Tutto questo per essere in grado di poter<br />

offrire, a partire dalla stagione estiva 2010,<br />

ai turisti che sbarcano a Livorno con le<br />

navi da crociera la possibilità di raggiungere<br />

Pisa con il battello percorrendo il Canale<br />

dei Navicelli, ammirando il paesaggio,<br />

lo sviluppo dell’area cantieristica e ripercorrendo<br />

un itinerario ricco di storia. E<br />

con la prevista riapertura dell’Incile, che<br />

collegherà di nuovo il Canale dei Navicelli<br />

con l’Arno, i turisti potranno arrivare in<br />

battello fin nel cuore della città. Alla Navicelli<br />

S.p.A. sono molto soddisfatti dell’iniziativa:<br />

solo nel mese di marzo, primo<br />

mese di sperimentazione, sono state più


di 2000 le persone che hanno partecipato<br />

alle gite in battello sul Canale.<br />

NON A CASO QUINDI IL<br />

TERZO APPUNTAMENTO<br />

da citare è il seminario su “Turismo<br />

nautico & sportivo” che si è svolto il<br />

6 di aprile nella sede della Navicelli S.p.A.<br />

Il tema è stato affrontato alla presenza del<br />

Vicepresidente della Regione Toscana Federico<br />

Gelli, del Sindaco di Pisa Marco Filippeschi,<br />

del Presidente della Provincia di<br />

Pisa Andrea Pieroni e di numerosi operatori<br />

turistici, imprenditori, rappresentanti<br />

delle istituzioni, giornalisti e rappresentanti<br />

di associazioni sportive.<br />

Il Presidente Caridi parlando del turismo<br />

sulle vie d’acqua ha citato il caso<br />

del Canal du Midi in Francia, un canale<br />

artificiale che collega l’Atlantico al Mediterraneo<br />

costruito nel diciassettesimo<br />

secolo e lungo circa 240 chilometri, spiegando<br />

che in Francia è molto sviluppato il<br />

turismo fluviale con l’affitto di barche che<br />

percorrono questo canale. “Sulla base del<br />

successo riscosso dall’iniziativa delle gite<br />

in battello sul Canale dei Navicelli – ha<br />

sottolineato Caridi – abbiamo pensato di<br />

sviluppare il turismo nautico e ampliare<br />

l’offerta collegandolo anche al turismo<br />

sportivo”. Il tema del seminario ha voluto<br />

proprio sottolineare come il turismo nautico<br />

e sportivo potrà costituire una nuova<br />

opportunità per Pisa soltanto se tutti i<br />

soggetti interessati, come istituzioni, associazioni<br />

e imprenditori, si attiveranno con<br />

spirito collaborativo per coglierla e farla<br />

seminario Turismo Nautico&Sportivo<br />

sviluppare. Le opportunità sono molteplici,<br />

da una parte il collegamento con il<br />

porto di Livorno attraverso il Canale dei<br />

Navicelli e la possibilità di offrire ai turisti<br />

che vi arrivano con le navi da crociera<br />

viaggi in battello per portarli a Pisa, dall’altra<br />

l’organizzazione di eventi sportivi.<br />

Un evento sportivo importante di cui si<br />

è parlato, alla presenza di Andrea Maggini,<br />

uno degli organizzatori, è stato la Pisa<br />

Marathon con 26 mila iscritti, che muove<br />

un giro di affari di circa un milione di<br />

euro. L’unione fra turismo nautico, turismo<br />

sportivo, gli ottimi collegamenti di<br />

cui gode Pisa con il suo aeroporto, la rete<br />

ferroviaria e la rete stradale, le bellezze<br />

paesaggistiche, le bellezze di interesse<br />

storico, architettonico, artistico e culturale<br />

creano un’importante sinergia che può<br />

fare da volano allo sviluppo di un turismo<br />

sempre meno mordi e fuggi.<br />

Per il Presidente Pieroni è necessario<br />

imparare a gestire anche gli eventi<br />

sportivi con uno stile manageriale curandone<br />

l’organizzazione e cercando di<br />

inserirsi nei circuiti sportivi nazionali.<br />

“Tutte le opportunità – ha detto Pieroni<br />

– si possono cogliere al meglio solo con<br />

una stretta collaborazione fra istituzioni e<br />

imprenditori”. Anche il Sindaco di Pisa ha<br />

evidenziato come sia importante la collaborazione<br />

fra i diversi soggetti e come il<br />

Canale dei Navicelli offra l’opportunità di<br />

creare un più stretto legame tra il porto<br />

di Livorno e l’aeroporto di Pisa per mettere<br />

insieme diverse tipologie di turismo<br />

in maniera sinergica. “Per sviluppare poi il<br />

turismo sportivo – ha aggiunto Filippeschi<br />

– è necessario ampliare l’offerta esistente<br />

sul territorio di strutture e servizi per lo<br />

sport potenziando i centri esistenti, come<br />

quello CONI di Tirrenia, ma anche pensandone<br />

di nuovi. Il turismo sportivo può<br />

dare il suo apporto allo sviluppo turistico<br />

della nostra zona”.<br />

In conclusione il Vicepresidente<br />

della Regione Toscana Federico<br />

Gelli ha ribadito l’importanza del<br />

turismo per l’economia del territorio e<br />

l’attenzione della Regione allo sviluppo<br />

anche di nuove forme di turismo come<br />

quello nautico e sportivo. “La Regione<br />

ha stanziato risorse sia per il Canale dei<br />

Navicelli che per il turismo sportivo – ha<br />

aggiunto Gelli – ma per ottimizzare i risultati<br />

bisogna mettere in rete le opportunità<br />

e la Regione è disponibile per una<br />

gestione unitaria degli eventi sportivi. Per<br />

lo sviluppo del turismo è bene che comuni,<br />

province e associazioni costituiscano<br />

una sorta di cabina di regia per gestire<br />

progetti in tempi brevi e poter accedere<br />

anche ai finanziamenti europei, perché anche<br />

attraverso di essi passa la possibilità<br />

di rilancio dell’economia del nostro territorio”.<br />

ECONOMIA E<br />

TERRITORIO<br />

1


EVENTI<br />

STORICI<br />

1<br />

REGATA DELLE REPUBBLICHE MARINARE<br />

PISA SEMPRE AL COMANDO<br />

FINO AL TRIONFO<br />

L’EDIZIONE <strong>2009</strong> SI E’ TE-<br />

NUTA IL 2 GIUGNO NELLA<br />

CITTÀ DELLA TORRE PER<br />

FESTEGGIARE IL GRAN-<br />

DE FISICO, MATEMATICO<br />

E ASTRONOMO PISANO<br />

GALILEO GALILEI.<br />

Forza rossa! Forza Pisa … L’urlo<br />

è uno solo, potente, unificato da<br />

l’accordo dello spiker che invita a<br />

spronare l’equipaggio di Antonio<br />

Giuntini direttore tecnico dell’eccezionale<br />

“otto con” composto da Lorenzo<br />

Carboncini capovoga, Matteo Stefanini,<br />

Lorenzo Bertini, Francesco rossi, Luca<br />

Agamennoni, Simone Tonini, Ivan Lorenzini,<br />

Michele Michelotti; timoniere Luca<br />

Alessandrini.<br />

“Il galeone rosso è partito bene e alla<br />

chiesa della Spina è in vantaggio di quasi<br />

tutta l’imbarcazione”. La notizia fa esplodere<br />

i lungarni in un boato, seguito dal<br />

patos di chi ha esperienza di queste gare.<br />

Pisa è in corsia uno, dove la partenza è<br />

favorita, ma poi con la curva dell’Arno<br />

che si fa più ampia e l’equipaggio che ha<br />

già speso molte energie si rischia l’insidia<br />

della rimonta da parte degli avversari;<br />

purtroppo è successo altre volte. Otto<br />

minuti e 57 secondi di tifo incredibile e<br />

l’aquila del galeone si intravede, solo al<br />

comando, all’altezza del Ponte di Mezzo.<br />

Poi, in una manciata di centesimi, la “rossa”<br />

taglia il traguardo in un’ acclamazione<br />

trionfale staccando Amalfi e Genova<br />

di quasi due imbarcazioni. Venezia favorita<br />

dai pronostici cede il trofeo, conquistato<br />

l’anno scorso per la 30.ma volta, con una<br />

prestazione davvero modesta: l’equipaggio<br />

si arrende stremato e deluso in acqua<br />

quattro (la migliore corsia) proprio sot-<br />

Foto Pyramedia<br />

to la tribuna delle autorità. Un’immagine<br />

di Pisa splendida e vincente offerta alle<br />

migliaia di persone richiamate in città da<br />

uno spettacolo emozionante, trasmesso<br />

in diretta Rai. Il 13 di <strong>giugno</strong> ci sarà ancora<br />

un’edizione straordinaria della regata,<br />

alla Spezia per la festa della Marineria.<br />

Straordinaria anche per competizione…<br />

La 54.ma Regata delle Repubbliche Marinare<br />

che era prevista a Genova si è tenuta<br />

a Pisa perché inserita nei festeggiamenti<br />

dell’ Anno Galileiano. Un evento importantissimo<br />

per la città al quale gli atleti del<br />

canottaggio pisano si erano preparati con<br />

particolare entusiasmo: lo scorso anno<br />

erano stati impegnati nella preparazione<br />

olimpica e non avevano potuto partecipare<br />

alla gara.<br />

La Regata delle Antiche Repubbliche<br />

Marinare è una manifestazione<br />

sportiva istituita nel 1955 per rievocare le<br />

imprese, il prestigio e le rivalità di Amalfi,


Genova, Pisa e Venezia. L’intento è quello<br />

di fare promozione del territorio e dare<br />

ulteriore impulso allo sviluppo turistico<br />

delle città. La regata che si disputa sotto<br />

l’alto patronato del Presidente delle Repubblica<br />

Italiana, prevede la competizione<br />

fra quattro imbarcazioni in rappresentanza<br />

delle Repubbliche Marinare del passato.<br />

La gara si tiene una volta all’anno ed è<br />

ospitata a turno in ognuna delle quattro<br />

città in una data che va dagli ultimi giorni<br />

del mese di maggio ai primi del mese di<br />

<strong>luglio</strong>. Precede la regata uno spettacolare<br />

corteo in costume che vede sfilare per le<br />

strade della città organizzatrice circa 320<br />

figuranti che rievocano gli antichi personaggi<br />

protagonisti delle gesta gloriose<br />

delle Repubbliche Marinare.<br />

Con il corteo si vogliono rievocare i<br />

caratteri, le vicende ed i personaggi della<br />

storia delle quattro antiche città che nel<br />

medioevo, solcando i mari con le proprie<br />

flotte, avevano ottenuto prosperità e diffuso<br />

la propria cultura in tutto il bacino<br />

del Mediterraneo attraverso il dominio<br />

militare e commerciale. Amalfi rivive nei<br />

costumi storici il periodo più florido dei<br />

suoi traffici mercantili mentre Genova si<br />

richiama ai tempi di Guglielmo Embriaco,<br />

il condottiero crociato citato da Torqua-<br />

to Tasso nella Gerusalemme Liberata. Il<br />

Corteo di Venezia ripropone l’episodio<br />

dell’accoglienza tributata a Caterina Cornaro,<br />

vedova del re di Cipro e Gerusalemme,<br />

dopo l’annessione dell’isola alla<br />

Repubblica Veneta, mentre il corteo di<br />

Pisa fa riferimento alla leggenda di Kinzica<br />

de’ Sismondi, eroina pisana che secondo<br />

la tradizione salvò la città dall’invasione<br />

dei saraceni accorgendosi, di notte, del<br />

pericolo che incombeva sulla città.<br />

La prima edizione della Regata si svolse<br />

a Pisa il primo <strong>luglio</strong> 1956. Le imbarcazioni<br />

che rappresentano le quattro città<br />

sono galeoni a remi, un tempo realizzate<br />

in legno e oggi nella più leggera vetroresina.<br />

Devono avere tutte le stesse caratteristiche<br />

ed essere riconoscibili attraverso<br />

i colori e le polene. I colori delle imbarcazioni<br />

sono l’azzurro per Amalfi, il bianco<br />

per Genova, il rosso per Pisa e il verde<br />

per Venezia. Mentre le polene, sculture<br />

poste sulla prua che raffigurano il simbolo<br />

di ciascuna città, sono il cavallo alato per<br />

Amalfi, il drago per Genova, l’aquila per<br />

Pisa e il leone alato per Venezia. L’equipaggio<br />

di ogni imbarcazione è composto<br />

da otto vogatori e un timoniere. Gli atleti<br />

che compongono gli equipaggi provengono<br />

in numero uguale dalla Provincia e dal-<br />

la Regione di appartenenza delle<br />

rispettive città. Il percorso delle<br />

regata è lungo due chilometri e<br />

si svolge in mare lungo la costa<br />

ad Amalfi, nel bacino portuale a<br />

Genova e nella laguna sul mare a<br />

Venezia. Mentre a Pisa la regata<br />

si svolge nel fiume Arno risalendolo<br />

controcorrente. Le corsie<br />

da assegnare alle imbarcazioni vengono<br />

sorteggiate prima dell’inizio della gara.<br />

Il premio per la città vincitrice della<br />

Regata è un trofeo in oro ed argento, realizzato<br />

dalla Scuola Orafa Fiorentina, che<br />

rappresenta un galeone a remi sorretto<br />

da quattro ippocampi, al di sotto del quale<br />

compaiono gli stemmi delle quattro Repubbliche<br />

Marinare. Essa lo detiene per<br />

un anno, fino alla nuova messa in palio<br />

nell’edizione successiva. Sulla base del<br />

trofeo, inoltre, viene apposta di anno in<br />

anno una medaglia con il simbolo della<br />

città vincitrice della Regata.<br />

D.L.<br />

EVENTI<br />

STORICI<br />

Foto Pyramedia<br />

1


BCC


LAVORI<br />

IN CORSO<br />

Il “Big Bang” è del nove di ottobre<br />

2007 quando in un luminoso pomeriggio<br />

salta in aria, fatto brillare con<br />

la dinamite, uno dei capannoni della<br />

fabbrica ex Motofides. Un fatto denso di<br />

emozione per gli abitanti di Marina di Pisa,<br />

carico di significati economici per il territorio.<br />

Il lungo iter burocratico per il recupero<br />

dell’area di Boccadarno iniziato nell’anno<br />

2000 (Comune di Pisa e Parco di San Rossore<br />

si impegnano a coordinare i propri<br />

strumenti urbanistici sul porto), ha accelerato<br />

il passo agli inizi del 2006 quando la<br />

Conferenza dei Servizi riconosce il progetto<br />

del porto turistico di Boccadarno<br />

coerente con gli strumenti urbanistici più<br />

importanti e con la natura dell’ambiente<br />

circostante. Il 29 marzo dello stesso<br />

anno la situazione si sblocca: in una lunga<br />

e affollata sessione del Consiglio, anche il<br />

Comune di Pisa “adotta” il Piano Attuativo<br />

del Porto. L’esito è del 13 settembre<br />

2007 quando la Conferenza dei Servizi<br />

approva il progetto definitivo di bonifica,<br />

firma la stipula della convenzione attuativa<br />

tra proprietà Comune e Parco e rilascia<br />

i permessi per la demolizione dei<br />

ruderi dell’ex Motofides. Un successo per<br />

la società di imprenditori pisani depositaria<br />

del progetto, ottenuto su alcuni punti<br />

fondamentali fra cui: il nuovo piano urbanistico<br />

con il miglioramento della viabilità<br />

dell’area, le operazioni di bonifica a carico<br />

della società costruttrice, l’attenzione alla<br />

visibilità del paesaggio circostante, con<br />

particolare riguardo a non alterare le funzioni<br />

di ingresso del Parco e l’andamento<br />

naturale delle sponde dell’Arno.<br />

M.B.<br />

1


PORTO<br />

CAMBIAMENTO<br />

1) Marina di Pisa nove ottobre 2007; la<br />

folla attende il primo segnale della nascita<br />

del porto<br />

2) L’ultimo istante del vecchio stabilimento<br />

della fabbrica ex Motofides. Una<br />

crisi ne aveva decretato la chiusura alla<br />

fine degli anni ’80.<br />

3) L’esplosione che abbatte i ruderi in<br />

stato di degrado, inarrestabile e senza<br />

prospettive.<br />

4) Le macerie lasciano intravedere il<br />

nuovo orizzonte verso il mare aperto<br />

5) 28 maggio <strong>2009</strong>. Boccadarno Porto di<br />

Pisa, i lavori sono in corso.<br />

20<br />

1 2<br />

Stefano Bottai<br />

3 4<br />

5<br />

DOMENICO LOVISI<br />

VIABILITÀ, BONIFICA, EDIFICAZIONE:<br />

COSI’ PROCEDE L’OPERA PORTUALE<br />

Sono passati 20 mesi dall’evento<br />

che ha cambiato il volto di<br />

Marina di Pisa e dato il segnale<br />

decisivo: il Porto si farà, ma<br />

come procedono i lavori? Ne<br />

abbiamo parlato con Stefano<br />

Bottai presidente di Boccadarno<br />

Porto di Pisa, la società che<br />

sta realizzando alla foce dell’Arno<br />

l’importante struttura.<br />

Presidente Bottai, facciamo il<br />

punto: come procedono i lavori<br />

per la nuova viabilità di accesso,<br />

e quanto manca alla conclusione?<br />

Nonostante alcune difficoltà in ordine allo<br />

spostamento di sottoservizi come Enel e<br />

gas, la strada è in via di completamento .<br />

Confidiamo di inaugurarla entro il mese<br />

di <strong>giugno</strong>.<br />

Sono stati rilevati disagi particolari<br />

per i cittadini?<br />

Abbiamo cercato di operare limitando<br />

al massimo i disagi. Certamente qualche


fastidio un cantiere così importante lo<br />

determina a prescindere dalle attenzioni.<br />

Devo comunque dare atto e ringraziare i<br />

residenti per la collaborazione e la disponibilità<br />

a sopportare i disagi.<br />

Come proseguono i lavori di bonifica<br />

dell’area?<br />

Nel pieno rispetto del programma concordato,<br />

prima dell’estate l’area porto<br />

sarà completamente bonificata e pronta<br />

ad accogliere le imprese che realizzeranno<br />

il porto.<br />

A che punto sono le procedure<br />

della gara di aggiudicazione?<br />

Entro il mese di <strong>giugno</strong> affideremo i lavori.<br />

Quali saranno le tappe successive ?<br />

Metteremo a punto il progetto dell’edificato<br />

retrostante in modo da iniziare i lavori<br />

per la parte residenziale e commerciale<br />

entro la fine dell’anno.<br />

Parliamo di inserimento ambientale.<br />

Il progetto del porto ha in se<br />

numerosi elementi di attenzione<br />

al verde e all’ambiente circostante,<br />

quali sono i più evidenti?<br />

Preliminarmente abbiamo rivolto una<br />

grande attenzione alle tematiche ambientali<br />

che si fonda sui risultati e sulle<br />

prescrizioni della “valutazione di impatto”<br />

approvata dal Parco. Inoltre tutto il progetto<br />

è sempre stato caratterizzato da un<br />

filo conduttore, quello di restituire qualità<br />

ambientale ad un luogo che da troppi anni<br />

era lasciato al degrado.<br />

NUOVA VIABILITA’<br />

La nuova viabilità di accesso a Marina di<br />

Pisa prevede la realizzazione di tre nuove<br />

rotatorie, la prima sul viale D’Annunzio,<br />

la seconda in via della Foce e la terza<br />

su via Barbolani.<br />

La rotatoria più grande è quella su viale<br />

D’Annunzio e impegna un’area di circa<br />

50 metri di diametro, mentre le altre<br />

due rotatorie, su via della Foce e su via<br />

Bartolani, sono rotatorie più piccole e<br />

più semplici con diametro di circa 18<br />

metri. Tutte e tre le rotatorie prevedono<br />

una gradevole, accurata e funzionale<br />

sistemazione a verde.<br />

Il rendering del porto con lo studio<br />

delle aree a verde. La qualità ambientale<br />

è il filo conduttore del progetto<br />

“Boccadarno Porto di Pisa”.<br />

CARATTERISTICHE<br />

Boccadarno Porto di Pisa sorgerà alla<br />

foce del fiume Arno su un’area di 200 mila<br />

metri quadrati, dove assieme ai servizi<br />

inerenti la nautica verranno realizzati un<br />

albergo, un’area commerciale e una zona<br />

residenziale. L’ opera portuale consiste in<br />

475 posti per barche di ampie dimensioni<br />

che si aggiungeranno ai 3.000 per barche<br />

minori già presenti nei numerosi piccoli<br />

approdi e rimessaggi dislocati sulla riva<br />

sinistra dell’Arno. Il progetto è a punto<br />

in tutti i suoi dettagli e la Società che sta<br />

predisponendo la gara per appaltare i lavori<br />

indica in 118 settimane il termine per<br />

la loro realizzazione. La gara sarà aperta a<br />

quelle imprese di livello internazionale che<br />

dispongono di capitali e mezzi tecnici per<br />

poter garantire la costruzione dell’ opera<br />

e il rispetto dei tempi di realizzazione. La<br />

previsione è di aggiudicare l’appalto e avviare<br />

il cantiere entro l’estate. Poi i lavori<br />

procederanno spediti fino all’inaugurazione<br />

del Porto stimata fra tre anni.<br />

PORTO<br />

21


UN’OASI DI RELAX TRA LA<br />

TORRE DI PISA E IL PARCO<br />

NATURALE DI SAN ROSSORE<br />

22<br />

Immerso nel verde della vegetazione mediterranea, tra profumi e colori di<br />

lavande, ginestre e tamerici, a due passi dalla piazza dei Miracoli e dal parco di<br />

San Rossore con il suo importante ippodromo, il Residence SAN ROSSORE<br />

offre ai suoi ospiti un’accoglienza di charme e riservatezza…


Ritrovarsi improvvisamente in<br />

un luogo quasi magico, immersi<br />

in una quiete e in un silenzio<br />

sconosciuti ormai oggi; provare<br />

quell’emozione estetica che partendo da<br />

un linguaggio moderno e contemporaneo<br />

ci fa percorrere un cammino a ritroso nel<br />

tempo, riportandoci alla “corte toscana”<br />

e alle scuderie storiche di Barbaricina: è<br />

questa l’emozione che si prova varcando<br />

la soglia del Residence San Rossore di<br />

Pisa.<br />

E la cosa più sorprendente è che ci troviamo<br />

a Pisa, in città, a due passi dalla piazza<br />

dei Miracoli con i suoi splendidi monumenti<br />

e la sua Torre famosa in tutto il<br />

mondo.<br />

Oasi di pace e di benessere, il Residence<br />

San Rossore - progettato dall’architetto<br />

Lucia Salvetti e realizzato dalla Società<br />

Nuova S.r.l. di Pisa- offre ai suoi ospiti la<br />

possibilità di abitare in villette autonome,<br />

ampie, luminose e dotate di ogni comfort,<br />

immerse nella quiete e nell’atmosfera del<br />

parco, disposte a corte intorno ad un rigoglioso<br />

giardino mediterraneo pensato<br />

per il refrigerio ed il relax degli ospiti.<br />

Chiudono il cerchio una meravigliosa piscina<br />

a disposizione degli ospiti e un grande<br />

edificio polifunzionale, nel quale sono<br />

situati la reception, il lounge bar, il ristorante,<br />

la sala polivalente per convegni e<br />

congressi, un moderno Centro Benessere<br />

con sauna, bagno turco, docce aromatiche,<br />

doccia solare, sale massaggi e trattamenti<br />

e, al primo piano, un ampio locale per cerimonie<br />

e banchetti, che si affaccia su una<br />

grande terrazza panoramica.<br />

Gli edifici sono costruiti con materiali e<br />

caratteristiche che ricordano la cultura<br />

architettonica del luogo, con forte vocazione<br />

ippica e tradizione naturalistica.<br />

Le murature sono realizzate in mattoni<br />

a facciavista fatti a mano e decorate con<br />

lesene e ricorsi in marmo travertino, le<br />

persiane alla fiorentina in legno di larice, le<br />

coperture in coppi ed embrici alla toscana<br />

e le pavimentazioni in cotto dell’Impruneta.<br />

Materiali tradizionali utilizzati però con<br />

tecnologie contemporanee che guardano<br />

al futuro, secondo i più efficaci sistemi di<br />

isolamento termico ed acustico e con una<br />

particolare attenzione verso il risparmio<br />

energetico.<br />

Oasi di pace e di benessere, il Residence<br />

San Rossore offre ai suoi ospiti la rara<br />

possibilità di abitare in un luogo di grande<br />

pregio naturalistico a poche centinaia di<br />

metri dal centro di Pisa e dalle direttrici<br />

principali della costa tirrenica. L’ospite<br />

può visitare il Parco di San Rossore, con<br />

le sue straordinarie bellezze di flora e di<br />

fauna, a piedi, in bicicletta o a cavallo, godere<br />

della bellezza e suggestione del fiume<br />

Arno e della sua foce, cantata dal poeta<br />

Gabriele D’Annunzio, oppure recarsi<br />

in pochi minuti in Piazza dei Miracoli per<br />

visitare la Torre pendente, la Cattedrale, il<br />

Battistero, il Camposanto monumentale,<br />

il Museo delle Sinopie e quello dell’Opera<br />

del Duomo. Facendo pochi chilometri<br />

inoltre si può raggiungere il mare (Marina<br />

di Pisa e Tirrenia) o la costa Versiliese,<br />

Torre del Lago, Viareggio, Lido di Camaiore,<br />

Forte dei Marmi.<br />

Rimanendo invece all’interno del residence<br />

l’ospite può godere della<br />

piscina all’aperto, delle delizie<br />

del ristorante, rigenerarsi con<br />

i servizi e trattamenti offerti<br />

dal Centro benessere e partecipare<br />

agli eventi organizzati<br />

nella struttura.<br />

Il residence San Rossore si<br />

trova in Via del Capannone, 4b<br />

56123, località Barbaricina<br />

Pisa.<br />

Tel. +39.050.525201<br />

Fax. +39.050.525056<br />

e-mail:<br />

info@residencesanrossore.it<br />

sito internet:<br />

www.residencesanrossore.it<br />

2


EVENTI<br />

Il ricchissimo calendario di<br />

manifestazioni culturali, folkloristiche<br />

e sportive che caratterizzano, come<br />

ogni anno, questo mese, vede gli sport<br />

sull’acqua in primo piano: quest’anno sarà<br />

Pisa la sede della regata delle Repubbliche<br />

Marinare che si disputerà il 2 <strong>giugno</strong> in<br />

Arno e domenica 7 si svolgerà la regata<br />

in occasione della Festa dei Trapianti che<br />

vedrà iniziative e manifestazioni sportive<br />

nel Parco di San Rossore per sensibilizzare<br />

la cittadinanza sull’ importante tema della<br />

donazione e del trapianto d’organi.<br />

La regata, organizzata dal Comitato dei<br />

Circoli Velici Toscani, si disputerà nello<br />

specchio di mare davanti a Marina di Pisa<br />

su un classico percorso sulle boe di ca.<br />

12 miglia.<br />

Per informazioni: Lega Navale Italiana,<br />

Viale D’Annunzio, 250, tel.: 050 36652.<br />

Il mese di <strong>giugno</strong> si chiuderà, con Tutti<br />

a Vela, vera e propria festa del mare<br />

2<br />

UN GIUGNO<br />

DI VELA<br />

ALL’INSEGNA DEGLI SPORT SULL’ACQUA<br />

che lo Yacht Club Repubblica Marinara<br />

di Pisa (YCRMP) organizza dal 1989 e<br />

che quest’anno è arrivata alla ventesima<br />

edizione. Il percorso sarà quello<br />

consueto: partenza davanti a Marina,<br />

boa di disimpegno, boa 500 mt. a nord<br />

dello Ship, Luminella di Calambrone e<br />

arrivo nella zona della partenza. La festa<br />

si concluderà con la premiazione dei<br />

partecipanti durante il buffet che viene<br />

offerto dagli organizzatori nella sede dello<br />

YCRMP. Novità di quest’anno la speciale<br />

classifica tra i rimessaggi e i circoli velici<br />

della golena d’Arno: verranno premiate le<br />

squadre calcolando il punteggio in base al<br />

piazzamento delle prime tre imbarcazioni<br />

tenendo anche conto del numero di<br />

iscritti in ciascuna squadra.<br />

A. B.<br />

Per informazioni sulla regata e sulla speciale classifica a squadre: YCRMP,<br />

Viale D’Annunzio, 202/a, tel.: 050 310037.<br />

FH. Marina di Pisa: imbarcazioni alla partenza<br />

TuTTi a Vela<br />

edizione <strong>2009</strong><br />

Marina di pisa, 28 <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

Organizzazione<br />

Lo Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa organizza il<br />

tutti a vela <strong>2009</strong>.<br />

Data e luogo<br />

28 <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> Marina di Pisa<br />

regata di circa 16 miglia con percorso: Marina di Pisa-<br />

Boa di Disimpegno-Boa posta a Mt. 500 circa a nord<br />

faro Shiptlight-luminella-Marina di Pisa.<br />

Ammissioni<br />

Sono ammesse tutte le imbarcazioni a bulbo e comunque<br />

abilitate alla navigazione fino a 6 miglia dalla<br />

costa.<br />

Categorie<br />

Categoria 1 - Barche stazzate Orc e Irc<br />

Categoria 2 - Barche non stazzate<br />

Classifiche<br />

Sarà stilata una classifica overall per le barche stazzate<br />

con i compensi TBC (tempo base corretto) del<br />

regolamento classe libera <strong>2009</strong> del comitato circoli<br />

velici toscani e una classifica overall per le barche non<br />

stazzate utilizzando lo stesso sistema.<br />

Ogni categoria sarà divisa in 2 raggruppamenti ad insidacabile<br />

giudizio del comitato di regata.<br />

Inoltre verrà stilata una speciale classifica tra i rimessaggi<br />

della golena d’Arno o circolo velico, di ciascun<br />

rimessaggio o circolo velico saranno acquisiti i primi 3<br />

risultati migliori con il punteggio minimo del R.R. isaf<br />

<strong>2009</strong>-2012, basato sulla classifica Overall tra le due<br />

categorie,saranno inoltre conteggiate il numero delle<br />

imbarcazioni iscritte per ogni singolo rimessaggio<br />

o circolo velico sottraendole dal punteggio di regata<br />

ottenuti.<br />

Premi<br />

Al Primo Classificato Overall barche stazzate.<br />

Al Primo Classificato Overall barche non stazzate.<br />

Al Primo Rimessaggio Classificato con più alto numero<br />

di imbarcazioni iscritte. Al Primo Rimessaggio<br />

Classificato con il piazzamento delle prime 3 sue imbarcazioni<br />

iscritte.<br />

Al Primo Classificato Overall Tutti A Vela <strong>2009</strong>.<br />

Iscrizioni<br />

Le iscrizioni potranno effetuarsi presso la sede dello<br />

Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa in Viale d’Annunzio<br />

202/a Marina di Pisa.<br />

Tel.: 050-310037 Fax: 050-310023<br />

Quota di iscrizione<br />

€ 60,00 imbarcazioni con loa 10 Mt.<br />

€ 40,00 le Altre.


Claudia Fachinetti<br />

È<br />

una nuova kermesse di eventi legati<br />

da un unico filo conduttore, il<br />

mare e tutto ciò che esso rappresenta:<br />

tradizione, mestieri, conoscenza,<br />

tecnologia, saperi, sport e cultura.<br />

Questa è “Maìna” – Festa della Marineria,<br />

biennale di arte cultura scienza e tradizioni<br />

del mare, che aprirà i battenti l’11 <strong>giugno</strong><br />

a La Spezia con lo spettacolo della compagnia<br />

teatrale catalana La Fura dels Baus.<br />

Seguiranno sei giorni di regate, mostre,<br />

esposizioni, visite ai cantieri navali, incontri<br />

con i protagonisti delle competizioni, appuntamenti<br />

eno-gastronomici, spettacoli e<br />

musica.<br />

Un evento, Maìna, fortemente voluto dal<br />

Comune della Spezia che l’ha promosso e<br />

ideato in collaborazione con la Marina Militare,<br />

la Regione Liguria, la Provincia della<br />

Spezia, i comuni di Lerici e Portovenere, la<br />

Camera di Commercio, l’Autorità Portuale,<br />

NURC e il Comitato delle Borgate del<br />

Palio del Golfo con l’obiettivo di rilanciare<br />

l’immagine della città nel suo insieme,<br />

coinvolgendo e valorizzando il contributo<br />

di tutte le realtà locali.<br />

“I tempi sono maturi – ha affermato il sindaco<br />

Massimo Federici - affinché La Spezia<br />

Arsenale Militare, La Spezia.<br />

Foto Francesco Rastrelli<br />

LA SPEZIA CELEBRA<br />

LA MARINERIA<br />

IN PROGRAMMA PER GIUGNO<br />

OLTRE 100 EVENTI DEDICATI AL MARE<br />

diventi la sede naturale di un evento di portata<br />

internazionale, legato alle tradizioni e alla cultura<br />

della marineria. Un’idea che avevamo da<br />

tempo e che finalmente ha preso corpo grazie<br />

al coinvolgimento e al lavoro di tutta la città.”<br />

“Una rassegna delle eccellenze e della qualità<br />

- ha aggiunto Paolo Manfredini, Assessore<br />

al Progetto Marineria-Palio del Golfo - Dal<br />

passato al futuro della marineria portando in<br />

piazza quanto c’è oggi di meglio nel settore”.<br />

La festa avrà luogo lungo la passeggiata a<br />

mare e naturalmente nel golfo dei poeti<br />

dove si raduneranno vele d’epoca, antiche<br />

derive olimpiche, gozzi a vela latina,<br />

motoscafi RIVA e motonautica d’epoca<br />

e si svolgeranno le regate tra cui un’edizione<br />

straordinaria della Regata delle Antiche<br />

Repubbliche Marinare. Nel centro<br />

storico spettacoli e concerti, come quelli<br />

di Morgan e Vecchioni, faranno da cornice<br />

alle imbarcazioni in gara e in mostra. Non<br />

mancheranno ospiti d’eccezione come Folco<br />

Quilici, protagonista di una conferenza<br />

e di una retrospettiva intitolata “Il cinema<br />

e il mare”.<br />

A conclusione degli appuntamenti, sabato<br />

13 <strong>giugno</strong>, si svolgerà la Notte Blu che<br />

coinvolgerà tutti i luoghi di Maìna, unendo<br />

centro storico e passeggiata a mare.<br />

Il programma degli eventi si articola in 3<br />

filoni tematici:<br />

• Il fascino della tradizione: le imbarcazioni,<br />

le manifestazioni e gli eventi che aiutano a<br />

collocare il rapporto uomo-mare secondo<br />

un punto di vista storico;<br />

• I mestieri e le lavorazioni: i mestieri e<br />

le lavorazioni che hanno contraddistinto<br />

storicamente il mondo della marineria, ma<br />

anche la produzione e le professioni più<br />

avanzate legate alla nautica;<br />

• La conoscenza e il sapere: la ricerca scientifica<br />

che ha per oggetto il mare nelle sue<br />

diverse dimensioni, che alla Spezia vede la<br />

presenza di alcuni prestigiosi centri e enti<br />

italiani e il nuovo distretto delle tecnologie<br />

marine.<br />

Il calendario dettagliato degli<br />

appuntamenti è consultabile sul<br />

sito www.provincia.spezia.it<br />

2<br />

EVENTI


FIERE E<br />

SALONI<br />

RENZO MOSCHINI*<br />

La terza edizione di ParcoLibri<br />

– tenutasi dal 17 al 19 aprile<br />

<strong>2009</strong> alla Stazione Leopolda di<br />

Pisa – ha confermato il crescente<br />

interesse degli editori, delle istituzioni e<br />

dell’associazionismo per i temi ambientali,<br />

con particolare riferimento a quelli della<br />

tutela della natura e del paesaggio e ai<br />

parchi e alle aree protette che ne sono i<br />

primi custodi.<br />

Quest’anno si è giunti all’appuntamento<br />

sulla base di un accordo tra Federparchi<br />

–l’associazione dei parchi e delle aree<br />

protette – e la Presidenza della Regione<br />

Toscana che ha inserito ParcoLibri tra gli<br />

eventi regionali dedicati alla comunicazione<br />

ambientale da sostenere.<br />

L’apertura è stata caratterizzata da un<br />

dibattito sull’Europa dei parchi sulla base<br />

di una indagine condotta dal Politecnico<br />

di Torino e coordinata dal Prof. Roberto<br />

Gambino (raccolta oggi nel volume Parchi<br />

d’Europa, Edizioni ETS 2008) che ha<br />

consentito di cogliere meglio i problemi e<br />

le crescenti difficoltà dei nostri parchi alle<br />

prese – specie per quanto riguarda le aree<br />

marine – con gravi rischi e interventi o<br />

silenzi nazionali niente affatto rassicuranti.<br />

Ne fa testo la condizione, praticamente<br />

di paralisi, del Santuario dei cetacei di cui<br />

fa parte la nostra regione che, come<br />

ha documentato l’assessore Bertolucci,<br />

sta dedicando impegno e risorse con<br />

l’Osservatorio di Capoliveri, senza però<br />

trovare i riscontri indispensabili della cabina<br />

di pilotaggio ministeriale.<br />

Tra i temi che già si preannunciano tra<br />

i più interessanti anche per la prossima<br />

edizione vi è stato quella della nautica<br />

affrontato, oltre che in alcune mostre, in<br />

un libro appena uscito nella Collana Le<br />

2<br />

PARCO LIBRI<br />

CRESCE L’INTERESSE PER<br />

LA COMUNICAZIONE AMBIENTALE<br />

Aree naturali protette dell’ETS, col titolo<br />

Le aree protette e la nautica sostenibile.<br />

Lo segnalo volentieri, specie su questa<br />

rivista, perché vi è la conferma di quanto<br />

avevamo già avuto modo di verificare in<br />

occasione della presentazione di alcuni libri<br />

e fascicoli di «Locus» al Canale dei Navicelli<br />

e a Palazzo Blu: la nautica a Pisa assume<br />

un rilievo importante e, per molti versi,<br />

nuovo proprio in rapporto ai temi della<br />

tutela ambientale. D’altronde che a Pisa la<br />

nautica abbia questo ruolo straordinario è<br />

del tutto naturale se consideriamo che essa<br />

si svolge, in larghissima misura, all’interno o<br />

agli immediati confini del Parco regionale di<br />

Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli. E non<br />

ci riferiamo soltanto al suo peso economicosociale.<br />

Qui, infatti, per storia, tradizioni,<br />

posizioni politico-amministrative, la nautica<br />

è ormai un aspetto di rilievo culturale che<br />

può e deve svolgere una funzione nazionale<br />

e non solo. Ecco perché il prossimo anno<br />

vorremmo che ParcoLibri ne facesse un<br />

aspetto rilevante non più soltanto per la<br />

dimensione locale. E di questo vorremmo<br />

parlare nella prossima presentazione del<br />

libro sulla nautica in programma al Canale dei<br />

Navicelli. Così come ParcoLibri quest’anno<br />

è sbarcato all’Agrifiera di Pontasserchio<br />

con un suo spazio dedicato all’agricoltura,<br />

vorremmo che qualcosa del genere si possa<br />

presto realizzare per la nautica.<br />

*Coordinatore Toscanaparchi


AREE PROTETTE<br />

E NAUTICA SOSTENIBILE<br />

La nuova pubblicazione della Casa Editrice<br />

ETS si inserisce nell’ambito della collana<br />

“Le Aree Naturali Protette” diretta da<br />

Renzo Meschini (Coordinatore di Toscanaparchi)<br />

e affronta un tema quanto mai<br />

attuale e delicato come quello della nautica<br />

e della sua relazione, positiva e negativa,<br />

nelle aree protette, non solo marine<br />

ma anche fluviali. In particolare il libro si<br />

sofferma su alcune esperienze tosco-liguri<br />

come quelle del Parco di Migliarino, San<br />

Rossore, Massaciuccoli, che presto gestirà<br />

anche la riserva marina della Meloria,<br />

e del Parco di Montemarcello-Magra, col<br />

suo Piano della <strong>Nautica</strong> recentemente<br />

approvato, esperienze che evidenziano<br />

come meglio non si potrebbe questa inscindibile<br />

connessione fiume-mare.<br />

“Il libro – scrive Moschini - non ha solo<br />

lo scopo dichiarato e preciso di denunciare<br />

una situazione che non fa onore a<br />

nessuno dei Ministri e dei Governi che si<br />

sono susseguiti in questi anni e di fornire,<br />

per quanto ci è stato possibile, dati,<br />

riflessioni critiche e proposte per avviare<br />

una nuova fase” Moschini affronta soprattutto<br />

il delicato tema della normativa vigente<br />

nel settore, dalla legge 979 sul mare<br />

dell’82, alla legge quadro sulle aree protette<br />

394 del 91, e ribadisce l’importanza<br />

di una normativa adeguata e urgente<br />

che tuteli le aree marino-costiere e non<br />

le “abbandoni” a se stesse, ma al contrario<br />

le faccia crescere e prosperare. “Oggi<br />

in Italia – spiega Moschini - abbiamo più<br />

di 500 aree protette con oltre 2.300.000<br />

ettari di superficie protetta, ma soltanto<br />

160.000 ettari di mare. Cosa ha bloccato<br />

l’istituzione delle aree protette marine?”.<br />

Interrogativo a cui il libro cerca di dare<br />

una risposta attraverso i vari autori.<br />

Interessanti esperienze sulla gestione del<br />

litorale pisano sono riportate dal giornalista<br />

Giuseppe Meucci, e a seguire da<br />

Giovandomenico Caridi, Presidente della<br />

SPA Navicelli Pisa, da Stefano Bottai, Presidente<br />

di “Boccadarno Porto di Pisa” e<br />

dalla San Lorenzo Spa di Ameglia (Sp),<br />

tutte esperienze che evidenziano quanto<br />

sia necessario pensare allo sviluppo della<br />

nautica sempre nell’ottica di una sostenibilità<br />

ambientale.<br />

L’ambiente è infatti molto sensibile agli<br />

impatti diretti e indiretti generati dalla<br />

nautica come testimoniano anche Giovanni<br />

Diviacco, del Servizio Parchi e Aree<br />

Protette Regione Liguria, e Simone Panigada<br />

presidente dell’European Cetacean<br />

Society, vicepresidente dell’Istituto Tethys,<br />

membro del comitato scientifico di AC-<br />

COBAMS e del comitato tecnico-scientifico<br />

del Santuario dei cetacei. Questo<br />

vale soprattutto in Liguria, dove il traffico<br />

marittimo è uno dei più elevati in Europa,<br />

e dove pertanto sono necessarie, e quanto<br />

mai urgenti, misure che considerino di<br />

pari passo lo sviluppo della nautica e la<br />

tutela ambientale.<br />

Un esempio positivo di sinergia tra nautica<br />

e ambiente è quello illustrato da Veneri<br />

di Legambiente che descrive l’importante<br />

protocollo d’intesa siglato con l’UCINA<br />

nel 2007. Il protocollo impegnava le due<br />

associazioni su un percorso comune che<br />

aveva come principali temi d’interesse<br />

quello della portualità turistica e le regole<br />

di fruizione delle aree marine protette. Il<br />

documento per la nautica sostenibile nelle<br />

aree marine protette, frutto del lavoro<br />

di un tavolo voluto dal Ministero dell’Ambiente<br />

e al quale hanno partecipato le associazioni<br />

ambientaliste, i rappresentanti<br />

del mondo della nautica e delle aree marine<br />

protette, il Ministero dei trasporti e le<br />

Capitanerie di Porto, individua una serie<br />

di provvedimenti per migliorare la fruibilità<br />

delle aree marine protette e aggiornare<br />

la normativa esistente in materia, datata<br />

ben 25 anni.<br />

Questo protocollo che fa ben sperare<br />

per il futuro testimonia come nautica e<br />

ambiente possono “lavorare” insieme, in<br />

comune accordo, seguendo l’unica regola<br />

possibile, quella del buon senso.<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

C. F.<br />

2


AMBIENTE<br />

Foto AdB Fiume Serchio<br />

FIUME SERCHIO<br />

APPROVATO IL PROGETTO PER<br />

CONIUGARE TUTELA AMBIENTALE E<br />

UTILIZZO SOCIALE DELL’AREA<br />

INTERVISTA A RODOLFO PARDINI SINDACO DI VECCHIANO<br />

2


Rodolfo Pardini<br />

CLAUDIA<br />

FACHINETTI<br />

È<br />

stato ufficialmente presentato alla<br />

cittadinanza lo scorso 29 aprile,<br />

durante un’assemblea pubblica congiunta,<br />

e definitivamente e formalmente<br />

approvato il giorno seguente in sede<br />

di Consiglio comunale, il progetto di riordino<br />

degli accosti a Bocca di Serchio, progetto<br />

fortemente voluto e studiato dai Comuni di<br />

Vecchiano e San Giuliano. La bocciatura della<br />

prima versione del progetto, avvenuta lo<br />

scorso <strong>luglio</strong>, non ha fermato gli Enti, uniti<br />

dal novembre 2007 da un protocollo d’intesa<br />

che ha coinvolto anche la Provincia di Pisa,<br />

che hanno studiato un’approfondita rielaborazione<br />

dello stesso, avvenuta attraverso il<br />

confronto con tutti gli Enti interessati e con<br />

la cittadinanza. Questa fase di confronto ha<br />

portato alla seconda versione del progetto di<br />

riordino degli accosti, approvata nella Conferenza<br />

dei servizi dello scorso 2 aprile.<br />

Ora il progetto può finalmente prendere corpo<br />

e abbiamo chiesto al primo cittadino di<br />

Vecchiano, Rodolfo Pardini di spiegarci<br />

di cosa si tratta.<br />

Sindaco Pardini, che differenza<br />

c’è tra questa versione del progetto<br />

e quella precedente non<br />

approvata?<br />

La prima versione del progetto, più complessa,<br />

prevedeva oltre al riordino gli approdi,<br />

la realizzazione di strutture di servizio<br />

quali servizi pubblici e bar, la messa<br />

in opera di zone ombreggianti e pontili<br />

e, infine, l’edificazione di una stazione<br />

marittima. Il nuovo progetto, invece, è<br />

basato esclusivamente sul riordino dei<br />

pontili che per noi rappresenta la questione<br />

prioritaria in quanto garantisce sia<br />

la riqualificazione della zona demaniale,<br />

con la sistemazione definitiva dei pontili,<br />

sia l’utilizzo nel pieno della legalità della<br />

parte privata.<br />

Per quale motivo non sono stati<br />

approvati anche gli altri interventi?<br />

Le obiezioni che ci sono state fatte venivano<br />

dalla Sovrintendenza e dall’Autorità<br />

di bacino del fiume Serchio. Nel primo<br />

caso il problema era rappresentato dal<br />

rispetto delle “quote di sicurezza” che,<br />

seguendo le regole della Sovrintendenza,<br />

non consentivano di realizzare strutture<br />

non impattanti. Nel secondo caso la bocciatura<br />

era a fini di sicurezza, in quanto<br />

secondo l’Autorità di bacino in caso di<br />

piene eventuali strutture di supporto, tipo<br />

ricovero attrezzature, potevano determinare<br />

problemi di deflusso delle acque.<br />

Quindi è stata abbandonata<br />

l’idea di un ulteriore sviluppo<br />

dell’area?<br />

No, sicuramente in futuro cercheremo un<br />

nuovo dialogo con le autorità interessate<br />

per capire quali strade poter seguire per<br />

incrementare il progetto. Al momento comunque<br />

ci preme realizzare in tempi utili<br />

e bene questa prima parte del lavoro di<br />

riordino degli accosti.<br />

Esattamente cosa comporta<br />

questo riordino e quali sono le<br />

tappe?<br />

Il primo passo sarà l’eliminazione delle<br />

strutture esistenti (300 pontili) che sono<br />

abusive e non rispettano i criteri di sicurezza<br />

e salvaguardia delle caratteristiche<br />

idrauliche-naturalistiche dell’area fluviale.<br />

Dopo di che saranno realizzati 60 pontili<br />

nell’area demaniale di Bocca di Serchio e<br />

190 pontili nella zona privata, per un totale<br />

di 250 approdi, lunghi al massimo 3m e<br />

larghi 80cm, dove sarà possibile ormeggiare<br />

due imbarcazioni per struttura. I pontili<br />

saranno fissi e in legno e avranno una<br />

distanza l’uno dall’altro di 6m in modo da<br />

garantire aree di riva non utilizzate. Inoltre<br />

non verranno realizzati attracchi nei<br />

10m attorno agli sbocchi con i tre canali<br />

presenti in quest’area del fiume. Il progetto<br />

prevede anche la ristrutturazione<br />

della cosiddetta “Casina dei pescatori”, da<br />

poco divenuta di proprietà del Comune.<br />

Stiamo emanando le ordinanze per le demolizioni<br />

che contiamo di portare a termine<br />

entro fine mese, almeno nel lotto di<br />

competenza demaniale, dopodichè inizierà<br />

la costruzione dei nuovi pontili.<br />

AMBIENTE<br />

2


AMBIENTE<br />

Facciamo un passo indietro, com’è<br />

nato il progetto?<br />

La tenuta Salviati di Migliarino, che si estende<br />

con i suoi 2400 ettari di bosco e campi<br />

coltivati tra la foce del fiume Serchio, che<br />

la delimita a sud, e il lago di Massaciuccoli,<br />

era proprietà privata fino agli anni ‘60<br />

e fino ad allora non consentiva accessi<br />

pubblici al mare o al fiume. Dal 1963, con<br />

l’apertura della via del mare, iniziarono a<br />

sorgere le prime strutture abusive di pescatori<br />

che occuparono con baracche e<br />

pontili la lingua di sabbia prossima alla foce<br />

del fiume. L’amministrazione comunale di<br />

Vecchiano tentò di arginare il problema<br />

con un’ordinanza sindacale che stabiliva la<br />

demolizione totale degli approdi e delle<br />

strutture sulla riva ma “la palla” passò al<br />

Genio civile che venne riconosciuto responsabile<br />

delle demolizioni ma che non<br />

verificò il rispetto dell’istanza. Quando il<br />

Comune chiese al Genio civile la concessione<br />

demaniale dell’area per realizzare<br />

dei pontili a uso sociale questo si dichiarò<br />

disponibile a rilasciare la concessione ma<br />

non alla realizzazione dei pontili.<br />

Solo nel 1989, con l’approvazione del Piano<br />

del Parco di Migliarino, San Rossore,<br />

Massaciuccoli fu stabilita la possibilità di<br />

realizzare gli approdi in quell’area e dieci<br />

anni dopo, con l’approvazione del Piano di<br />

gestione, che di fatto attuava il Piano del<br />

Parco, si definì un piano degli accosti da<br />

parte del Comune di Vecchiano.<br />

Ma a questo punto una serie di ordinanze,<br />

battaglie in carta bollata e un ulteriore<br />

passaggio di competenze, che trasferì la<br />

gestione delle aree demaniali dal Genio<br />

civile alla Provincia di Pisa, rimandarono<br />

tutto fino alla fine del 2005.<br />

A inizio 2006, i Comuni di San Giuliano<br />

e Vecchiano domandarono in concessione<br />

la zona demaniale della riva del fiume.<br />

Ciò condusse, nel novembre 2007, alla<br />

0<br />

sottoscrizione di un protocollo d’intesa<br />

con l’Autorità provinciale per la gestione<br />

dell’area demaniale. Infine, dopo una serie<br />

di sopralluoghi, al fine di verificare la presenza<br />

di abusi edilizi, è stato elaborato la<br />

prima versione del progetto.<br />

Cosa significa per i cittadini l’attuarsi<br />

di questo progetto?<br />

Il progetto sostanzialmente è nato per<br />

garantire la fruibilità di Bocca di Serchio e<br />

della Penisola dei Gabbiani da parte della<br />

collettività nel rispetto della legalità, degli<br />

interessi dei residenti e dell’ambiente del<br />

fiume.<br />

Inoltre consentirà di salvaguardare uno<br />

spazio dedicato alla nautica minore considerato<br />

che le caratteristiche della foce<br />

del fiume Serchio, con un pescaggio alla<br />

bocca di meno di un metro in estate, non<br />

consentono l’utilizzo di grandi imbarcazioni<br />

ma solamente di pattini, piccole barche<br />

a fondo piatto e gommoni.<br />

Infine il controllo delle pubbliche amministrazioni<br />

garantirà anche per il futuro lo<br />

sviluppo compatibile della zona e i cittadini<br />

potranno seguirne l’evoluzione attraverso<br />

il nostro sito internet che ha una<br />

sezione dedicata al progetto.<br />

Come verranno assegnati i posti<br />

barca?<br />

Al fine di valutare l’interesse e il nume-<br />

ro dei possibili utenti per i posti barca<br />

disponibili con i nuovi pontili e garantire<br />

un’equa distribuzione degli stessi il Comune<br />

emanerà due bandi conoscitivi o ricognizioni<br />

di interesse che dir si voglia. La<br />

prima sarà rivolta ai cittadini che vogliono<br />

avere un posto barca a Bocca di Serchio<br />

che presentare una domanda specificando<br />

la tipologia di natante, l’autorizzazione alla<br />

navigazione e dove desidererebbero avere<br />

il posto barca.<br />

La seconda, invece, sarà rivolta ai pescatori<br />

professionisti i quali dovranno presentare<br />

anche una copia della licenza di pescatore<br />

professionista. I due bandi ci consentiranno<br />

di quantificare il numero di coloro che<br />

desiderano un posto barca lungo il Serchio,<br />

sia esso pubblico o privato, e di definire un<br />

regolamento per l’assegnazione, da discutere<br />

di nuovo in forma pubblica.<br />

Inizialmente comunque la disponibilità<br />

sarà rivolta solo ai cittadini residenti nei<br />

due Comuni di Vecchiano e San Giuliano.<br />

Foto AdB Fiume Serchio


IN MARE TRA BALENE E DELFINI<br />

A BORDO DEL PELAGOS<br />

DA GIUGNO A SETTEMBRE NEL MAR LIGURE O IN GRECIA IONICA<br />

Un’occasione unica per osservare i<br />

cetacei nel loro ambiente naturale al<br />

fianco di esperti biologi. È quanto propone<br />

l’Istituto Tethys, organizzazione non-profit<br />

che da oltre 20 anni studia i cetacei del<br />

Mediterraneo, a chiunque ami il mare<br />

e desideri, anche senza competenze<br />

specifiche, contribuire in prima persona<br />

alla salvaguardia di questi meravigliosi<br />

animali. 6 giorni dedicati al mare per<br />

scoprire i segreti di balene, capodogli<br />

e stenelle del Mar Ligure, a bordo del<br />

confortevole motorsailer Pelagos, o per<br />

assistere alle acrobazie dei delfini della<br />

Grecia ionica. Per gli studenti l’esperienza<br />

vale come credito formativo.<br />

Fondato nel 1986, Tethys gestisce una<br />

delle maggiori banche dati sui cetacei del<br />

Mediterraneo e ha prodotto oltre 300<br />

contributi scientifici. L’Istituto Tethys è<br />

stato il primo a concepire e proporre la<br />

creazione del Santuario Pelagos in Mar<br />

Ligure e svolge studi a lungo termine<br />

in diverse zone del Mediterraneo con<br />

l’obiettivo di garantire una migliore tutela<br />

dei cetacei e dell’ambiente in cui vivono.<br />

Per info e modalità di partecipazione:<br />

www.tethys.org – tethys@tethys.org<br />

1


BENVENUTI<br />

A TERRA<br />

Renzo Castelli<br />

Riapertura in grande stile (ormai da un<br />

paio di mesi) del ristorante ‘da Poldino’<br />

a Cascine Vecchie di San Rossore, locale<br />

completamente rinnovato sempre con la<br />

gestione storica di Sandro Antonelli. La<br />

sua famiglia è la più vecchia oggi presente<br />

nella tenuta, giunta a San Rossore nel<br />

1824, con Leopoldo II di Lorena, che<br />

l’aveva trasferiti, insieme ad un paio di altre<br />

famiglie delle quali si è perduta da tempo<br />

la traccia, dal possedimento granducale<br />

di Poggio a Caiano. Gli Antonelli vennero<br />

al seguito della ‘razzetta dei cavalli’ che i<br />

Lorena, con l’arrivo dei francesi, avevano<br />

spostato in quella località per salvarne<br />

l’integrità. Poldo era nato nel 1861, alla<br />

Scaletta. Poi la famiglia si trasferì a Bocca<br />

d’Arno dove Poldo fu incaricato della<br />

pesca e della manutenzione delle cateratte<br />

che regolavano il flusso di acque dolci<br />

dall’Arno alle Lame. Ma la grande notorietà<br />

di Poldo Antonelli esplose all’inizio del<br />

secolo quando divenne l’uomo di fiducia<br />

della regina Elena, quello che le preparava<br />

le esche per la pesca, che la scarrozzava<br />

in barchino sull’Arno e sul fiume Morto<br />

Vecchio, che gestiva sapientemente la<br />

pesca delle cèe e degli altri avannotti.<br />

La famiglia Antonelli visse fino alla soglia<br />

degli anni Quaranta a Bocca d’Arno, tanto<br />

che il merizzo di case che abitava, insieme<br />

ai carabinieri, si chiamarono per tutti ‘le<br />

case di Poldo’. Da oltre mezzo l’erosione<br />

marina ha divorato quelle case. Il figlio<br />

Fernando entrò nella regia marina ma<br />

morì ancora giovane lasciando la moglie<br />

Emma a gestire (1925) una dispensa<br />

2<br />

A PRANZO<br />

DA POLDINO<br />

CUCINA CLASSICA, CACCIA, LECCORNIE E VINI<br />

APPASSIONANTI NELLA SUGGESTIVA CORNICE DEL<br />

PARCO DI S. ROSSORE<br />

alimentare a Cascine Nuove.<br />

Uno dei due figli, Poldino, aprì in<br />

seguito anche un piccolo punto<br />

di ristoro in tenuta. Scomparso<br />

Poldino nel 1985, è il figlio Sandro<br />

a tenere alta, oggi, la bandiera<br />

degli Antonelli, gli ultimi pionieri<br />

di San Rossore. Il ristorante si<br />

propone oggi con la sua cucina<br />

classica, fatta di prodotti del<br />

parco, di caccia, di leccornie<br />

varie pur nella loro semplicità.<br />

Molto interessante la cantina<br />

alla quale Sandro Antonelli<br />

dedica passione e competenza.<br />

I prezzi sono molto ragionevoli.<br />

Chiusura il martedì (alla sera,<br />

apertura venerdì e sabato). Per<br />

prenotare: 050-9911212 oppure<br />

339-2544332.


REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE<br />

DEL CODICE DELLA NAUTICA DA<br />

DIPORTO<br />

Prosegue la pubblicazione<br />

iniziata nei due numeri<br />

precedenti di Cosmonautica,<br />

del commento del Corpo delle<br />

Capitanerie di Porto sulle<br />

innovazioni introdotte dal<br />

regolamento di attuazione<br />

del “Codice della nautica da<br />

diporto”. In queste pagine<br />

viene analizzato il Titolo II che<br />

tratta le abilitazioni per il<br />

comando, la condotta e la<br />

direzione nautica delle unità<br />

da diporto. Nel prossimo<br />

numero completeremo la<br />

pubblicazione del testo con<br />

il Titolo I -immatricolazione,<br />

pubblicità navale, cancellazione<br />

dai registri-<br />

TITOLO II<br />

PATENTI NAUTICHE<br />

Il Titolo II del Regolamento tratta<br />

la disciplina delle patenti nautiche e<br />

sostanzialmente riproduce i contenuti<br />

del D.P.R. 9/10/97, n. 431 - regolamento<br />

sulle patenti nautiche, prima vigente<br />

- con lievi aggiornamenti (che saranno<br />

evidenziati nel prosieguo) e con una<br />

specifica attenzione ai requisiti<br />

psicofisici, onde consentire alle<br />

persone disabili il conseguimento di<br />

quella particolare tipologia di patente,<br />

prevista dall’articolo 39 del Codice,<br />

che abilita alla direzione nautica di<br />

natanti e imbarcazioni da diporto.<br />

L’articolo 27 - che, come l’allegato<br />

I sui requisiti di idoneità, è stato<br />

elaborato con la collaborazione, in<br />

DECRETO 29 LUGLIO 2008<br />

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI<br />

fase di concertazione, di un gruppo<br />

di esperti del Ministero della salute<br />

(ora Ministero del lavoro, della salute<br />

e delle politiche sociali) - disciplina la<br />

patente di categoria C relativa alla<br />

direzione nautica dei natanti e delle<br />

imbarcazioni da diporto, riportando<br />

la definizione di direzione nautica<br />

intesa come compimento di tutte<br />

le operazioni decisionali nelle quali si<br />

sostanzia il comando di un’unità, che<br />

possono non comprendere le azioni<br />

manuali relative al comando stesso. La<br />

direzione nautica, in tal senso, assume<br />

diverse configurazioni a seconda<br />

delle diverse disabilità, che dovranno<br />

essere di volta in volta valutate dalla<br />

commissione medica locale in sede<br />

di giudizio di idoneità ex articolo<br />

36 del Regolamento e sulla base<br />

dei requisiti di idoneità individuati<br />

nell’allegato I, paragrafo 2, dedicato,<br />

per l’appunto, alle patologie che<br />

consentono il conseguimento della<br />

sola patente di categoria C.<br />

Con la dizione “direzione nautica”,<br />

in definitiva, si vuole significare che<br />

il comando di un mezzo nautico<br />

si concretizza in un processo<br />

decisionale ed intellettivo, dal<br />

quale esulano le semplici operazioni<br />

manuali che ben possono essere<br />

delegate ad altra persona non<br />

abilitata presente a bordo. Infatti, il<br />

patentato di categoria C necessita<br />

della presenza a bordo di almeno<br />

un’altra persona di età non<br />

inferiore ai 18 anni, idonea a svolgere<br />

le funzioni manuali necessarie<br />

per la conduzione del mezzo e la<br />

salvaguardia della vita umana in mare,<br />

sempre che l’unità sia munita di<br />

dispositivo elettronico in grado di<br />

consentire, in caso di caduta in mare,<br />

oltre all’individuazione della persona,<br />

la disattivazione del pilota automatico<br />

e l’arresto dei motori.<br />

Per tutto il resto, tale patente è<br />

TERZA PARTE<br />

assoggettata alla stessa disciplina<br />

della patente di categoria A, salva<br />

la possibilità per i candidati agli esami<br />

per la patente di categoria C di<br />

presentare richiesta riguardo gli<br />

ausili necessari nonché l’eventuale<br />

esigenza di tempi aggiuntivi per<br />

l’espletamento delle prove (allegato II,<br />

lett. B), comma 4).<br />

Le patologie che consentono - se<br />

giudicati idonei dalla commissione<br />

medica locale - il conseguimento della<br />

patente in esame sono: alterazioni<br />

anatomiche o motorie invalidanti in<br />

uno o più arti; encefalite, sclerosi<br />

multipla, miastenia grave o malattie<br />

del sistema nervoso, associate ad<br />

atrofia muscolare progressiva o<br />

disturbi miotonici; malattie del<br />

sistema nervoso periferico; postumi<br />

invalidanti di traumatismi del sistema<br />

nervoso centrale o periferico. In caso<br />

di amputazione parziale o minorazione<br />

di un solo arto, superiore o inferiore,<br />

se la relativa funzione è vicariata con<br />

l’adozione di adeguate protesi che<br />

assicurino, per l’arto superiore,<br />

funzioni di presa sufficiente, ovvero,<br />

per l’arto inferiore, un soddisfacente<br />

funzionamento, l’interessato può<br />

conseguire, invece, patenti di categoria<br />

A o B.<br />

Ove le suddette malattie non siano<br />

in stato avanzato e la funzione<br />

degli arti sia buona, per cui non<br />

venga pregiudicata la sicurezza<br />

della navigazione, a giudizio della<br />

commissione medica locale e a seguito<br />

di visita specialistica presso strutture<br />

pubbliche, se ritenuta necessaria,<br />

possono essere rilasciate le patenti di<br />

categoria A o B, con validità non<br />

superiore a due anni.<br />

In materia di requisiti di idoneità<br />

psicofisica c’è da evidenziare,<br />

altresì, il cambiamento di approccio<br />

metodologico. Infatti, l’allegato I,<br />

paragrafo 1, che contiene l’elenco<br />

NORMATIVE


NORMATIVE<br />

delle malattie e minorazioni<br />

invalidanti, esordisce in questo<br />

modo: “Possono conseguire le patenti<br />

nautiche …coloro che sono affetti<br />

dalle seguenti malattie e minorazioni,<br />

purché le condizioni presentate siano<br />

compatibili a giudizio della commissione<br />

medica locale con la sicurezza della<br />

navigazione”. Ciò significa che<br />

quelle che un tempo erano malattie<br />

preclusive della patente salvo alcune<br />

eccezioni (Per tali malattie l’allegato A<br />

al D.P.R. n. 431/97 si esprimeva usando<br />

la seguente forma: “La patente nautica<br />

non deve essere rilasciata”), diventano<br />

malattie che, in presenza di condizioni<br />

di compatibilità, permettono il<br />

conseguimento delle patenti di<br />

categoria A e B, salvo determinate<br />

eccezioni ben individuate.<br />

Inoltre, pare importante segnalare<br />

che non sussiste più il divieto assoluto<br />

di patente senza limiti dalla costa e<br />

di quella per navi da diporto per i<br />

soggetti diabetici in trattamento<br />

con insulina e per i trapiantati renali<br />

con buona funzionalità dell’organo<br />

trapiantato.<br />

Quanto ai requisiti visivi (allegato I,<br />

paragrafo 3), il Regolamento pone<br />

rimedio ad una macroscopica<br />

dimenticanza del D.P.R. n. 431/97,<br />

vale a dire la mancanza del visus<br />

minimo necessario per conseguire<br />

la patente nautica di qualsiasi<br />

tipo (che viene fissato in 10/10<br />

complessivi raggiungibili con lenti, con<br />

non meno di 3/10 senza correzione<br />

per l’occhio migliore). Da evidenziare,<br />

altresì, che le patenti di categoria A e<br />

B, in passato assolutamente precluse<br />

ai soggetti monocoli, possono essere<br />

a questi rilasciate, purché possiedano<br />

un visus naturale di almeno 5/10 e<br />

corretto di almeno 8/10.<br />

Quanto ai requisiti uditivi (allegato<br />

I, paragrafo 3), mentre in passato<br />

la valutazione della funzione uditiva<br />

andava effettuata senza l’uso di<br />

apparecchi correttivi, con il<br />

Regolamento si permette l’utilizzo di<br />

detti ausili.<br />

In tema di commissioni d’esame,<br />

l’articolo 29 contiene, oltre ad<br />

alcuni aggiornamenti resisi necessari<br />

con l’avvento della nuova disciplina<br />

in materia di titoli professionali<br />

marittimi e del diporto, due novità<br />

degne di rilievo.<br />

In particolare, il presidente delle<br />

commissioni per patenti senza limiti<br />

dalla costa e per navi da diporto<br />

può essere scelto tra ufficiali di<br />

grado non inferiore a tenente<br />

di vascello (comma 2, lett. a), al<br />

contrario del previgente regolamento<br />

che limitava la scelta all’ambito degli<br />

ufficiali superiori, creando non poche<br />

difficoltà per la costituzione delle<br />

commissioni in alcune Capitanerie.<br />

In secondo luogo, il membro di<br />

dette commissioni (comma 2, lett.<br />

b), qualora ufficiale del Corpo<br />

delle capitanerie di porto, non deve<br />

più avere il grado minimo di<br />

sottotenente di vascello e può essere,<br />

in considerazione dell’abilitazione<br />

posseduta, anche un abilitato alla<br />

condotta delle motovedette d’altura<br />

del Corpo stesso.<br />

Da rilevare, poi, che l’articolo 29,<br />

comma 5, secondo quanto suggerito<br />

dal Consiglio di Stato con il primo<br />

parere del 17/09/2007, rinvia la<br />

determinazione dei programmi e<br />

delle modalità di svolgimento degli<br />

esami - attesa la natura prettamente<br />

tecnica delle citate materie,<br />

sottoposte, tra l’altro, a rapida ed<br />

incessante evoluzione - ad un<br />

successivo decreto del Ministro delle<br />

infrastrutture e dei trasporti. Nel<br />

frattempo, come statuito dall’art. 93,<br />

comma 1, n. 5), restano in vigore<br />

programmi e modalità di svolgimento<br />

degli esami del vecchio regolamento<br />

n. 431/97.<br />

Importanti novità sono contenute<br />

nell’articolo 32, che detta disposizioni<br />

per il conseguimento delle patenti<br />

nautiche senza esami. Infatti, la<br />

facoltà di conseguire la patente per<br />

navi da diporto, un tempo limitata<br />

ai soli ufficiali del Corpo di stato<br />

maggiore e delle capitanerie di porto,<br />

viene estesa a:<br />

- ufficiali della Guardia di finanza<br />

in possesso di specializzazione<br />

di comandante di unità navale<br />

rilasciata dai comandi della Guardia<br />

di finanza;<br />

- sottufficiali delle Forze armate e<br />

delle Forze di polizia in possesso<br />

di abilitazione alla condotta di unità<br />

navali d’altura o del brevetto per la<br />

condotta di mezzi navali della M.M.<br />

senza alcun limite dalla costa o<br />

dall’unità madre rilasciati dalla M.M.,<br />

purché abbiano comandato tale tipo<br />

di unità per almeno dodici mesi.<br />

Il Regolamento innova, altresì, in<br />

materia di comando di unità da<br />

diporto da parte di stranieri in acque<br />

italiane. L’articolo 34, dedicato


all’argomento, deriva dall’articolo<br />

38 della legge n. 50/1971, la cui ratio<br />

era quella di incentivare il turismo<br />

nautico verso l’Italia. Per tale motivo,<br />

si era ritenuto ragionevole negli anni<br />

‘70 riconoscere a tutti gli stranieri<br />

la facoltà di comandare unità da<br />

diporto senza abilitazione, quando<br />

nel Paese di origine tale abilitazione<br />

non era prevista (art. 38, comma 2). Il<br />

grande sviluppo del turismo nautico<br />

dagli anni ‘70 ad oggi, unitamente<br />

ad una puntuale legislazione in<br />

materia che privilegia la sicurezza,<br />

ha impedito di confermare la<br />

disposizione derogatoria per tutti gli<br />

stranieri, limitandola (art. 34, comma<br />

3) solamente ai cittadini degli Stati<br />

membri dell’Unione europea. Inoltre,<br />

il comma 2 della norma in esame<br />

ha riguardo alle imbarcazioni e navi<br />

da diporto iscritte in registri stranieri<br />

(ipotesi non disciplinata dall’abrogato<br />

art. 38 della legge n. 50/71), circolanti<br />

in acque territoriali italiane e condotte<br />

da cittadini stranieri o cittadini italiani<br />

residenti all’estero, devolvendo la<br />

relativa regolamentazione sull’obbligo<br />

di patente alla legge di bandiera<br />

dell’unità.<br />

Resta fermo che gli stranieri e i cittadini<br />

italiani residenti all’estero possono<br />

comandare (in acque italiane) unità<br />

iscritte in Italia o natanti con patente<br />

nautica del Paese di appartenenza<br />

e che per i cittadini italiani non<br />

residenti all’estero l’obbligo della<br />

patente nautica è regolato dalla legge<br />

italiana, anche se comandano unità di<br />

bandiera straniera.<br />

Quanto all’articolo 42, in materia di<br />

scuole nautiche, il comma 3 attribuisce<br />

anche agli istituti tecnici nautici la<br />

facoltà di richiedere l’autorizzazione<br />

ad esercitare le funzioni di scuola<br />

nautica, in considerazione della<br />

loro vasta esperienza in materia di<br />

educazione marinaresca, istruzione e<br />

formazione.<br />

Il comma 4, in considerazione di dubbi<br />

interpretativi sorti al riguardo in<br />

passato, qualifica come obbligatorio<br />

il parere da richiedersi a cura della<br />

Provincia - in fase di autorizzazione<br />

all’esercizio di scuola nautica - al Capo<br />

del Compartimento marittimo o al<br />

dirigente della Direzione generale<br />

territoriale, avente giurisdizione sul<br />

luogo ove insiste la sede principale<br />

della scuola nautica.<br />

Il comma 6, ultima parte, individua<br />

i soggetti abilitati all’attività di<br />

insegnamento della navigazione a vela<br />

nelle scuole nautiche (cioè, gli esperti<br />

velisti riconosciuti idonei dalla F.I.V.<br />

o dalla Lega Navale Italiana, che sono<br />

gli stessi enti che designano, in<br />

virtù dell’art. 29, gli esperti velisti<br />

in sede d’esame di patente nautica),<br />

così completando la disposizione<br />

già vigente del D.P.R. n. 431/1997<br />

che individuava i soggetti abilitati<br />

all’insegnamento soltanto per la<br />

navigazione a motore.<br />

Il comma 7 - considerata la tendenza di<br />

talune scuole nautiche a concentrare<br />

gli esami presso alcuni uffici, con<br />

ripercussioni negative sia per gli<br />

uffici stessi, sia per i candidati presso<br />

quegli uffici, costretti a lunghe attese<br />

- impone alle scuole nautiche di<br />

presentare le domande d’esame per<br />

i propri candidati soltanto presso<br />

l’ufficio nella cui giurisdizione hanno<br />

sede principale.<br />

Medesima ratio ha un’altra disposizione<br />

innovativa contenuta nell’allegato<br />

II, lett. A), comma 2, con la quale<br />

si impone ai candidati agli esami<br />

di patente nautica di presentare<br />

domanda d’esame presso l’ufficio<br />

avente giurisdizione sulla provincia<br />

di residenza. É, però, prevista una<br />

deroga per chi abbia domicilio, per<br />

motivi di lavoro o di studio, nell’ambito<br />

di provincia diversa da quella di<br />

residenza, nonché per gli stranieri e i<br />

cittadini italiani residenti all’estero.<br />

TESTO REDATTO IN<br />

COLLABORAZIONE CON IL<br />

CORPO DELLE CAPITANERIE DI<br />

PORTO GUARDIA COSTIERA.<br />

NORMATIVE


MOSTRA MERCATO<br />

TECNONAUTICA<br />

V.le D’Annunzio, - San Piero a Grado Tel 0 0/ 0002<br />

BARCHE A MOTORE LUNGH ANNO MOTORIZZAZIONE<br />

DAY CRUISER WELLCRAFT 243 7,30 USATO VOLVO PENTA 270 B<br />

CANTIERE FONTANI<br />

V.le D’Annunzio, - San Piero a Grado Tel 0 0/ 00<br />

BARCHE A MOTORE LUNGH ANNO MOTORIZZAZIONE<br />

ARGO 500 5,00 1995 JOHNSON 70 1995<br />

FIART BREZZA 17 5,68 2000 EVINRUDE 90 2004<br />

MARINO 6,00 1995 SUZUKY 115 2003<br />

ARKOS 630 OPEN 6,30 2002 TOHATSU 140 2002<br />

RIO 700 CRUISER 7,50 USATO MERCRUISER 230<br />

C&B SHOGUN 30 9,59 1991 MERCRUISER 2X230 91/02<br />

DONZI Z33 10,00 1992 MERCRUISER 2X230 2005<br />

GOMMONI LUNGH ANNO MOTORIZZAZIONE<br />

JOKER BOAT CRUISER 5,20 1995 MARINER 40 1994<br />

KNOT 18 5,40 2007 YAMAHA 40 2007<br />

BWA FIVEFIFTY 5,50 2003 MERCURY 90 2003<br />

MARINER 620 6,20 1998 TOHATSU 120 1998<br />

MARINER 620 6,20 2007 SUZUKY 115 2007<br />

JOKER BOAT CLUBMAN 24 7,46 2004 MERCRUISER 2004<br />

CAPELLI TEMPEST 770 7,70 2007 YAMAHA 225 2007<br />

SOLEMAR 32 10,00 2007 YAMAHA 2X225 2007<br />

RG NAUTICA<br />

V.le D’Annunzio, 0 - San Piero a Grado Tel 0 0/ 1221<br />

VELA LUNGH ANNO MOTORIZZAZIONE<br />

JEANNEAU SANGRIA 7,60 1984 YANMAR 8CV<br />

SANGIOVESE 8,00 USATO RUGGERINI 8CV<br />

BARCHE A MOTORE LUNGH ANNO MOTORIZZAZIONE<br />

PILOTINA CRESCENT SVEDESE 5,20 1982 HONDA 50CV 4T<br />

FISHERMAN 5,50 2003 TOHATSU 40CV FB 2T<br />

RASCALA OPEN 5,50 2004 MERCURY 115CV 4T<br />

PILOTINA GOBBI 5,80 1984 SELVA BEST FB<br />

PILOTINA VEGA 6,40 1980 VOLVO 150CV EFB B<br />

CRANCHI CLIPPER 7,00 1985 1X140 VOLVO TD EFB<br />

RIO 850 8,75 2003 MERCRUISER 2X120<br />

SEA RAY SUNDANCER 9,00 1987 OMC 2X220 EFB B<br />

FIART GARRIA 9,50 1980 PERKINS 2X165 TD EB<br />

RAFFAELLI TYPHOON FLY 10,00 1982 AIFO 2X270CV<br />

SOLE SOLE WALK AROUND 10,84 2055 MERCRUISER 2X230<br />

VIKING 45 13,79 1990 DETROIT EB 2X550<br />

NAUTICA LA GOLENA<br />

V.le D’Annunzio, 2 - San Piero a Grado Tel 0 0/ 11<br />

VELA LUNGH ANNO MOTORIZZAZIONE<br />

BARCA A VELA 6,50 1980 NO MOTORE<br />

BARCHE A MOTORE LUNGH ANNO MOTORIZZAZIONE<br />

GEMINI BARCA A MOTORE 8,00 1974 MOTORI 2 AD ELICA<br />

BARCA A MOTORE CUDABAU 10,00 USATO VOLVO PENTA X 2 EFB<br />

BALENO MOTORSAILER 12,00 1960<br />

NAUTICA SERVICE<br />

V.le D’Annunzio, - San Piero a Grado Tel 0 0/ 0<br />

BARCHE A MOTORE LUNGH ANNO MOTORIZZAZIONE<br />

SESSA OYSTER 27 8,39 2001 2X227 MERCRUISER B EFB<br />

SAVER 300 9,29 2008 2X225 MERCRUISER B EFB<br />

CANTIERE SAN RANIERI<br />

V.le D’Annunzio, 122 - San Piero a Grado Tel /2 1 1<br />

BARCHE A MOTORE LUNGH ANNO MOTORIZZAZIONE<br />

GOZZO D’EPOCA IN LEGNO 7,00 NANNI MERCEDES 1X40 D<br />

TULLIO ABBATE PRIMATIST 30 9,19 1984 VOLVO PENTA 2X175 EFB<br />

GOZZO D’EPOCA IN LEGNO 12,00 1951/1990 FORD 1X80<br />

ALBA MARINA<br />

V.le D’Annunzio, 1 - San Piero a Grado Tel 0 0/ 10021<br />

BARCHE A MOTORE LUNGH ANNO MOTORIZZAZIONE<br />

TYPHOON DAY 9,50 1982 2X240 VOLVO P. DIESEL<br />

IL NAVIGLIO<br />

V.le D’Annunzio, 1 - Marina di Pisa Tel 0 0/ 100<br />

VELA LUNGH ANNO MOTORIZZAZIONE<br />

WESTERLEY 33 9,89 1973 1X24 BUCK<br />

BARCHE A MOTORE LUNGH ANNO MOTORIZZAZIONE<br />

ITALCRAFT CABINATO 11,29 1997 2X230 CUMMINS<br />

LUNATICA YACHT<br />

V.le D’Annunzio, 1 - Marina di Pisa Tel 0 0/ 111<br />

VELA LUNGH ANNO MOTORIZZAZIONE<br />

JEANNEAU SUN RISE 35 9,79 1986 1X18 HP VOLVO<br />

CAIPIRINHA 9,79 1977 1X18 LOMBARDINI<br />

C&C 37 11,00 1985 1X30 HP VOLVO<br />

BARCHE A MOTORE LUNGH ANNO MOTORIZZAZIONE<br />

FOX 620 OPEN 6,20 NUOVO 1X40 MERCURY<br />

BOSTON WHALER 255 8,00 2007 2X150 EFB MERCURY VERADO<br />

SAGENE 35 FLY 9,79 1987 2X240 AIFO DIESEL<br />

DC9 9,79 1972 2X190 PERKINS D<br />

FOSCHI CABINATO 11,59 1978 2X90 FORD DIESEL<br />

PRINCESS 480 FLY 15,39 1995 CAT 2X440<br />

CANTIERE LA FORNACINA<br />

V.le D’Annunzio, 1 /A - Marina di Pisa Tel 0 0/ 100<br />

BARCHE A MOTORE LUNGH ANNO MOTORIZZAZIONE<br />

CRANCHI GT 25 8,39 19892X130 VOLVO P. D EFB<br />

MARINA 20<br />

V.le D’Annunzio, 20 - Marina di Pisa Tel 0 0/ 100<br />

BARCHE A MOTORE LUNGH ANNO MOTORIZZAZIONE<br />

LOMAC SEABIRD 460 4,60 2007<br />

ARKOS 537 5,40 2005 1x90 EVINRUDE<br />

MANO’ MARINE 20 CABIN 5,99 NUOVO<br />

ACQUAVIVA WINNER 18 RESTILING 6,00 2007 1x225 MERCRUISER<br />

MANO’ MARINE 21,50 SPORT FISH 6,50 NUOVO<br />

MANO’ MARINE 22.50 OPEN 6,60 2007 1x200 EVINRUDE<br />

RANIERI MILLENIUM 22.20 6,72 1998 1x225 MERCRUISER<br />

SAVER 690 CABIN 6,90 2002 225 MERCURY 2008<br />

COVERLINE TIM 720 7,20 2006 1x225 MERCRUISER<br />

MANO’ MARINE 25 CRUISER 8,19 2006 2x120 MERCRUISER<br />

NAUTICA SANDRONI<br />

V.le D’Annunzio, 210/212 - Marina di Pisa tel 0 0/ 100 1<br />

BARCHE A MOTORE LUNGH ANNO MOTORIZZAZIONE<br />

MARINELLO 17 FISHRMAN 5,40 NUOVO EVINRUDE E-TEC 40 HP<br />

COVERLINE 640 CABIN 6,40 NUOVO EVINRUDE E-TEC 115 HP<br />

COVERLINE 670 VR 6,70 2007 EVINRUDE E-TEC 2X90<br />

COVERLINE 670 WR 6,70 NUOVO MERCRUISER 140 HP<br />

ILVER 23 OPEN 6,90 1992 MERCURY 2X115<br />

CORONET DAY C 7,30 1998 VOLVO PENTA 2X140 B<br />

COVERLINE TIM 7,30 NUOVO EVINRUDE E-TEC 175 HP<br />

ABBATE TULLIO SEA STAR SUPER 7,40 2002 EVINRUDE 250 HP D.I.<br />

ABBATE TULLIO 27 OFFSHORE 8,19 1991 EVINRUDE 2X225<br />

ABBATE PRIMATIST 34 10,50 1990 CAMMINS 2X300 HP D<br />

GOMMONI LUNGH ANNO MOTORIZZAZIONE<br />

GOMMONE SACS 4,90 NUOVO EVINRUDE E-TEC 40 HP<br />

GOMMONE MAR-SEA SP 80 4,90 NUOVO EVINRUDE E-TEC 40 HP<br />

GOMMONE MAR-SEA SP 90 5,20 NUOVO EVINRUDE E-TEC 40 HP<br />

GOMMONE SASC 5,30 NUOVO EVINRUDE E-TEC 40 HP<br />

GOMMONE ASSO 23 6,80 2005 EVINRUDE E-TEC 200 HP<br />

CANTIERE CAPOCCHI<br />

V.le D’Annunzio, 2 - Marina di Pisa Tel 0 0/ 1<br />

GOMMONI LUNGH ANNO MOTORIZZAZIONE<br />

JOKER BOAT + CARRELLO 4,20 USATO MARINER 25 HP<br />

CIRCOLO AVIO<br />

V.le D’Annunzio, 2 - Marina di Pisa Tel 0 0/<br />

BARCHE A MOTORE LUNGH ANNO MOTORIZZAZIONE<br />

BOSTON 17 OPEN 5,10 1980 1X72 JOHNSON 2T<br />

STRIPER 2901 9,07 2005 2X250 MERCURY VERADO FB<br />

CAYMAN 30 WA 9,83 2000 2X250 AIFO DIESEL<br />

NAUTICA CENTER<br />

Via Maiorca, 11 - Marina di Pisa Tel 0 0/ 01<br />

BARCHE A MOTORE LUNGH ANNO MOTORIZZAZIONE<br />

TONNETTO 5,70 5,70 2001TOHATSU 70CV 2T<br />

F.LLI LONGO LADY 595 5,95 2005<br />

GOMMONI LUNGH ANNO MOTORIZZAZIONE<br />

ARIMAR 240 SOFT LINE 2,40 NUOVO<br />

FLYER F16 4,83 NUOVO<br />

MARINER SPEED 560 5,60 NUOVO<br />

FLYER F22 6,60 NUOVO SUZUKI 175 CV<br />

SHOGUN 830 CAPO SUPREMO 8,34 NUOVO SUZUKI DF 300


PORTO CANALE SITUATO SUL FIUME MAGRA<br />

IN POSIZIONE LAT 44°23’,97 N LONG. 08°41’,25 E<br />

Banchine per circa 5000 m; diversi pontili<br />

a pettine o in darsene interne lungo il<br />

tratto navigabile del fiume.<br />

Il porticciolo si trova entrando nel porto<br />

canale sulla sinistra; è dotato di prese<br />

d’acqua ed energia elettrica oltre che di<br />

alcuni moderni servizi per il diporto.<br />

Orario di accesso: continuo<br />

Fondo marino: sabbioso<br />

Fondali: in banchina da 3 a 4 m<br />

Radio: vhf canale 8<br />

Posti barca:<br />

210 di cui 20 per il transito<br />

Lunghezza massima: 30 m<br />

Divieti: è vietato l’uso delle ancore<br />

all’interno del porto<br />

Traversia: III quadrante<br />

Rade sicure più vicine:<br />

La Spezia, Portovenere<br />

L’arrivo della primavera risveglia la voglia<br />

di mare e lo testimoniano il riprendere<br />

della vita nei cantieri della golena<br />

d’Arno dove i lavori attorno alle varie<br />

imbarcazioni sono sempre più frenetici.<br />

Ma la voglia di mare stimola anche i<br />

molti appassionati della vela che sempre<br />

più numerosi si avvicinano a questo<br />

bellissimo sport che, come tutti gli sport,<br />

BOCCA DI MAGRA<br />

ANTICA COMPAGNIA DELLA VELA srl<br />

v. Poggio Scafa, 16 tel. 0187.64673<br />

AR - NAV srl<br />

v. Pisanello, 107 tel. 0187.65204<br />

FOCE DELLA MAGRA v. Fabbricotti,<br />

112 tel. 0187.601205<br />

MARINA 77<br />

loc. Falaschi tel. 0187.65944<br />

MARINA 2000 77<br />

v. Poggio Scafa, 3 tel. 0187.64659<br />

I CORSI DELLO<br />

YACHT CLUB REPUBBLICA MARINARA PISA<br />

SCUOLE DI VELA SUL LITORALE<br />

CON ISTRUTTORI FIV<br />

RIMESSAGGI E PUNTI DI APPRODO<br />

richiede conoscenze e tecnica.<br />

Per venire incontro a queste esigenze le<br />

scuole di vela del nostro litorale servono<br />

le richieste più varie: dalle piccole<br />

imbarcazioni per i bambini (Optimist), alle<br />

derive olimpiche e non (470, 420, Vaurien),<br />

alle barche d’altura.<br />

Lo Yacht Club Repubblica Marinara di<br />

Pisa (YCRMP) con i suoi due Tom 28 va<br />

MARINA BLU<br />

v. A. Manzoni, 2 tel. 0187.601393<br />

MARINA COLOMBIERA srl<br />

v. Poggio Scafa, 3 tel. 0187.64661<br />

MOTOMAR 2000<br />

v. Poggio Scafa, 16 tel. 0187.648073<br />

NAUTICA FIUME MAGRA<br />

v. Poggio Scafa<br />

tel. 0187.648400/64646<br />

incontro sia a chi vuole una imbarcazione<br />

tecnica e performante, sia a chi vuole<br />

provare le sensazioni che si provano<br />

su barche di medie dimensioni. Con i<br />

suoi 8 metri, la chiglia fissa, lo spinnaker,<br />

maniglie e winch, garantisce all’allievo<br />

una scuola completa, non a caso è stato<br />

utilizzato dai team di Coppa America<br />

nei loro allenamenti.<br />

Sotto la guida di istruttori esperti e<br />

riconosciuti dalla Federazione Italiana<br />

Vela (FIV), durante quattro fine settimana<br />

le ore di lezione teorica si alterneranno<br />

con le uscite in mare così che al termine<br />

gli allievi saranno in grado di partecipare<br />

alle numerose regate della nostra zona<br />

(magari ospiti su qualche barca subito<br />

alla prima occasione), ma anche di uscire<br />

con la loro barca e i loro amici per<br />

divertirsi col vento, le onde e le vele.<br />

Il primo corso del <strong>2009</strong>, anno in cui si<br />

festeggiano i venti anni dalla fondazione<br />

dello YCRMP,è iniziato il 9 maggio , per<br />

concludersi il 31; il secondo, in piena<br />

estate con inizio il 4 <strong>luglio</strong> e l’ultimo si<br />

terrà a settembre.<br />

Per informazioni tel.: 050 310023; 389<br />

0373392.<br />

A.B.<br />

AVVISO AI<br />

NAVIGANTI

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