se non diremo cose che a qualcuno spiaceranno ... - Editrice Rotas
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ROTAS BARLETTA<br />
ul “Corriere del mezzogiorno” del 3 aprile 2012 col tito-<br />
S lo: “La Puglia dei teatri abitati”, Ros<strong>se</strong>lla tabace ha scritto<br />
<strong>che</strong>, Volendo partire da una sintesi si potrebbe dire, con enzo<br />
Toma: «mentre in tutta italia i teatri chiudono, in Puglia aprono».<br />
o, con Franco D’ippolito: «questo progetto è unanimemente riconosciuto<br />
come la parte in movimento di un sistema teatrale nazionale<br />
stagnante». D’ippolito, premesso <strong>che</strong> il progetto dei «teatri<br />
abitati» è nato dalle residenze teatrali - avviate in Puglia nel 2008,<br />
e consolidate nel 2010, grazie ai fondi Fesr dell’as<strong>se</strong>ssorato regionale<br />
alla Cultura - riferisce <strong>che</strong> - nella <strong>se</strong>conda fa<strong>se</strong> dell’attività di<br />
monitoraggio sul progetto e in attesa dell’ultimo giro nelle comunità<br />
<strong>se</strong>di delle residenze - nel corso d’un incontro la Fondazione<br />
Fitzcarraldo s’è concentrata sulle amministrazioni locali, da andria<br />
a Barletta, da Bitonto a Ceglie messapica, da Lecce a manfredonia,<br />
concludendo <strong>che</strong> i risultati ottenuti «inorgogliscono e impongono<br />
di pro<strong>se</strong>guire. È la fa<strong>se</strong> dello start up <strong>che</strong> durerà fino al 2014. Dopo<br />
quella data, le impre<strong>se</strong> culturali dovranno es<strong>se</strong>re in grado di pro<strong>se</strong>guire<br />
da sole, rispondendo delle proprie scelte soltanto al mercato.<br />
il bando in arrivo facendo tesoro dei report sulle impre<strong>se</strong> culturali e<br />
sugli enti locali avrà, come nucleo centrale, il tema della «valorizzazione<br />
del territorio».<br />
Proprio questo tema ha indotto a verificare <strong>se</strong> vi siano e quali<br />
siano, oggi, le sollecitazioni promozionali atte ad indurre il turista<br />
in visita alla città di Barletta a sostarvi an<strong>che</strong> per visitare il teatro<br />
Curci <strong>che</strong> è il più antico dei «teatri d’epoca, costituenti il sistema<br />
teatrale puglie<strong>se</strong> dell’ottocento» ancora in e<strong>se</strong>rcizio, e <strong>che</strong> s’avvia<br />
a celebrare, i suoi duecento anni di vita (1819-2019). S’aggiunge<br />
<strong>che</strong> <strong>se</strong> il San Carlo di napoli è il più antico teatro in funzione<br />
nell’italia meridionale, il Curci lo <strong>se</strong>gue al <strong>se</strong>condo posto. 1<br />
Dai “cenni storici” riportati su «www.teatrocurci.it/storia.htm»<br />
al 30.03.2012 s’apprende <strong>che</strong> nel 1817 fu costituita una società per<br />
costruire un teatro, dedicato a San Ferdinando. inaugurato il 4 ottobre<br />
del 1819 conteneva 168 posti a <strong>se</strong>dere in platea e 32 palchi,<br />
oltre al loggione. nel 1864, parte della struttura cedette. il Comune,<br />
subentrato quale proprietario del suolo, ristrutturò l’edificio inaugu-<br />
30 iL FiERamoSCa maggio 2012<br />
maggio 2012 iL FiERamoSCa 31<br />
Teatro<br />
Promozione turistico-culturale del<br />
Teatro comunale “Giu<strong>se</strong>ppe Curci” di Barletta<br />
di Duilio Maglio<br />
rato nell’aprile del 1872 e, nel 1877, dedicato al musicista giu<strong>se</strong>ppe<br />
Curci. il nuovo teatro comprendeva ambienti di rappre<strong>se</strong>ntanza<br />
quali vestibolo-bar, sala per fumatori e una sala da ballo nei piani<br />
alti.<br />
nessun riferimento bibliografico. Più corposo il testo su «it.<br />
wikipedia.org/wikiteatrocurci» ma modesto il contenuto. L’unico<br />
riferimento bibliografico è del 2005. 2<br />
L’autorizzazione a costruire fu rilasciata dal 22 aprile 1817 «<strong>se</strong>condo<br />
il modello formulato dalla direzione di ponti e strade» e l’incarico<br />
fu affidato all’ing. nicola Leandro.<br />
il progetto di ristrutturazione, dell’arch. Federico Santacroce,<br />
fu approvato definitivamente il 3 agosto 1867. 3 Quando, nel 1872,<br />
il Curci fu inaugurato, la ristrutturazione era ancora in corso (nihil<br />
sub sole novi) tanto <strong>che</strong> l’imprenditore declinò ogni responsabilità<br />
per la sua apertura al pubblico. V’erano lavori ancora da terminare<br />
e la parte esterna era in costruzione. 3 Quanto all’arch. Santacroce<br />
questi, oltre alla direzione dei lavori, curò il progetto di restauro<br />
(<strong>non</strong> di nuova costruzione) <strong>che</strong> prevedeva di “ingrandire la sala<br />
prolungandola verso il proscenio”. il blocco ‘‘facciata - locali di<br />
rappre<strong>se</strong>ntanza” fu ultimato il 20 marzo 1874. 4<br />
al teatro, costruito ab origine a confine con immobili privati, sia<br />
ad est <strong>che</strong> ad ovest, s’accedeva solo da c.so Vittorio Emanuele e via<br />
ospedale dei Pellegrini. Di qui la necessità di realizzare, sul confine<br />
1 D. magLio, “il teatro comunale Curci di barletta - storia e restauro”,<br />
RotaS ed <strong>se</strong>tt. 2008 p. 11; idem “il Fieramosca” n.<br />
6/2010 - in<strong>se</strong>rto comunale.<br />
2 g. DoRonzo, “i borghi antichi di barletta - vol. iii borgo santo<br />
<strong>se</strong>polcro” pagg. 88-103, pubblicato nel <strong>se</strong>ttembre 2005 da CR-<br />
SEC.<br />
3 D. magLio, op. cit. p. 24.<br />
4 D. magLio, op. cit. p. 26-31.