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BIOGRAFIE IMPRESSIONISTI EDOUARD MANET ... - Istituto Canossa

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Institute,
Londra)
sono
tra
le
migliori
notazioni
che
traducono
il
fremito
di
questa
vita
cittadina
alla
<br />

quale,

con

temperamenti

differenti,

Manet,
Toulouse‐Lautrec,
Degas
e
Baudelaire
erano
così
<br />

sensibili,
e
immortalata
da
Maupassant
nei
romanzi.
Convertito
a
questo
impressionismo
da
cui,
<br />

suo

malgrado,
è
stato
preparato,
Manet
dipinge
ben
presto
scegliendo
una
tavolozza
molto
chiara
<br />

con
colori
tenui.
Lavora
con
i
suoi
giovani

amici

sulle
rive
della
Senna:
qui
nascono
tele
come
<br />

Coppia
in
tenuta
da
canottaggio
(1874,
Museo
delle
Belle
Arti,
Tournai)
o
Coppia
in

barca
a
vela
<br />

(1874,
Metropolitan
Museum,
New
York)
da
cui
si
può
rilevare
come
l'interesse

precipuo

<br />

dell'artista

sia

ancora

e

comunque

la
figura.
<br />

Il
suo
tocco,
schiarendosi,
mette
in
evidenza
ciò
che
già
esso
aveva
di
vivo,
di
saldo,
di
moderno
<br />

insomma.
Lo
testimoniano
Monet
che
dipinge
nel
suo
bateau‐atelier
(1874,
Bayerische
<br />

Staatsgalerie,
Monaco)
come
il
Ritratto
di
Mallarmé
(1876,
Jeu
de
Paume).
Ma,
accanto
a
opere
di
<br />

una
libertà
in
grado
di
entusiasmare
gli

impressionisti

e
di
giustificare
la
sua
presenza
al
loro
<br />

fianco
(anche
se
egli
non
partecipa
ancora
alle
loro
esposizioni),
Manet

realizza

dipinti

più
<br />

controllati,
continua
a
mantenere
un
atteggiamento
ambiguo:
mentre
Degas
abbandona
<br />

progressivamente
il
suo
bagaglio
scolastico,
Manet

vi
ritorna.
Al
Salon
del
1881,
riceve
infine
la
<br />

medaglia
tanto
desiderata.
<br />


<br />

CLAUDE
MONET

<br />

(Parigi,
1840
‐
Giverny,
1926)
<br />

Personalità
di
primo
piano
dell'impressionismo,

Monet

domina

questo
movimento
artistico
sia
<br />

per
l'autorità
con
la
quale
impone
teorie
e
tecniche
nuove,
sia
per
i
fecondi
sviluppi
presenti
anche
<br />

nelle
ultime
tele
della
sua
lunghissima
carriera.
Il
XX
secolo
ha

sistematicamente
contrapposto
<br />

l'estetica
ispirata
a
Cézanne
(concretezza
costruttiva,
cubismo,
astrazione
geometrica)
a
quella
<br />

ispirata
a

Monet

(fluidità,
musicalità,
astrazione
lirica).
Il
procedere
di
quest'ultimo
rappresenta
<br />

una
prodigiosa
continuità
nella
volontà

di

inseguire

la
forma
fino
alla
sua
disintegrazione,
la
<br />

realtà
fino
all'impalpabile.
<br />

Nel
momento
in
cui
Monet
inizia
a
dedicarsi
alla
pittura,
questa
raggiunge
sotto
l'egida

di

<br />

Courbet
il

realismo

più

vigoroso,

la
compattezza
estrema.
Il
giovane
artista
non
sfuggirà
a
tale
<br />

influenza,
ma
saprà
poi
superarla.
Due
elementi
fondamentali
segnano
la
sua
formazione
artistica:
<br />

in
primo
luogo
la
conoscenza
del
preimpressionismo
grazie
a

Boudin,

«il
re
dei
cieli»
secondo
la
<br />

definizione
di
Baudelaire,
e
d'altro
canto
le
impressioni
di
luce
e
colore
‐
«germi
delle
mie
ricerche
<br />

successive»
come
riconoscerà
più
tardi
‐
raccolte
in
Algeria,
durante
il

servizio
militare.
<br />

Boudin
volle
conoscere
l'adolescente
autore
delle
caricature
esposte
presso
un
incorniciatore
di
Le
<br />

Havre,
città
nella
quale

Monet

viveva
con
i
genitori;
lo
conduce
a
dipingere
en
plein
air,
gli
<br />

consiglia
di
andare
a
studiare
a
Parigi
indirizzandolo
presso
alcuni
amici
(Constant
Troyon,
1810‐<br />

65;
Charles
Monginot,
1825‐1900).
Parigi
non
significherà
per
Monet
nè
l'Ecole
des
Beaux
Arts,

nè



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