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Bilancio Sociale e di Missione 2007 della Banca di ... - BCC Masiano

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• la mutualità, che è:<br />

• interna (nella relazione sociale, l’obbligo ad orientare l’attività “prevalentemente” a<br />

favore dei soci e a non perseguire “fi ni <strong>di</strong> speculazione privata”),<br />

• esterna (nella relazione con gli altri portatori <strong>di</strong> interessi, ed in particolare la<br />

comunità locale, come previsto dall’articolo 2 dello statuto sociale)<br />

• <strong>di</strong> sistema (intesa come cooperazione <strong>di</strong> categoria, che implica la piena valorizzazione<br />

del modello “a rete”);<br />

• la territorialità, che si esprime: nella proprietà dell’impresa (i soci <strong>di</strong> una <strong>BCC</strong> debbono<br />

essere espressione del territorio <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento dell’azienda); nell’operatività (il risparmio<br />

raccolto resta nel territorio per fi nanziare lo sviluppo dell’economia reale); nella con<strong>di</strong>visione<br />

che deriva dall’appartenenza allo stesso contesto (dal quale le <strong>BCC</strong> non possono, e non<br />

vogliono comunque, allontanarsi per delocalizzare).<br />

Dunque, la <strong>BCC</strong>, in quanto modello esclusivo <strong>di</strong> banca cooperativa mutualistica del mercato,<br />

è davvero un’impresa unica ed originale.<br />

cooperativa<br />

Società <strong>di</strong><br />

persone e non <strong>di</strong><br />

capitali;<br />

democrazia<br />

economica.<br />

Aiuto reciproco<br />

tra i soci e<br />

accesso al<br />

cre<strong>di</strong>to delle<br />

fasce più deboli.<br />

<strong>BCC</strong>: <strong>di</strong>fferente per identità<br />

a mutualità<br />

prevalente<br />

Erogazione del<br />

cre<strong>di</strong>to<br />

prevalentemente<br />

ai soci.<br />

Non scopi <strong>di</strong><br />

profitto bensì<br />

obiettivi <strong>di</strong> utilità<br />

sociale<br />

BANCA<br />

locale<br />

Ruolo <strong>di</strong> sostegno<br />

alle necessità<br />

finanziarie delle<br />

famiglie e delle<br />

imprese in un<br />

ambito territoriale<br />

ristretto e definito<br />

appartenente<br />

ad un sistema<br />

Adesione a un<br />

sistema associativo<br />

ed impren<strong>di</strong>toriale.<br />

Servizi e prodotti in<br />

una logica <strong>di</strong><br />

economie <strong>di</strong> scala e<br />

<strong>di</strong> una qualificata<br />

offerta alla clientela<br />

LA STORIA “CONTROCORRENTE”<br />

La nostra storia, la storia del Cre<strong>di</strong>to Cooperativo, è fatta da macrostorie <strong>di</strong> microcre<strong>di</strong>ti.<br />

Le Casse Rurali, esattamente 120 anni fa, sono nate sulla base <strong>di</strong> una necessità, <strong>di</strong> una<br />

sollecitazione e <strong>di</strong> un progetto. La necessità era quella <strong>di</strong> liberarsi dallo sfruttamento e talvolta<br />

dalla piaga dell’usura, <strong>di</strong> rompere le catene del bisogno che opprimevano anche la <strong>di</strong>gnità delle<br />

persone. La sollecitazione derivava dal Magistero <strong>della</strong> Chiesa, e in particolare dall’enciclica<br />

Rerum Novarum, che non parlava espressamente <strong>di</strong> cooperazione, ma in<strong>di</strong>cava l’associazionismo<br />

come il giusto rime<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fronte alle contrad<strong>di</strong>zioni e alle ingiustizie <strong>della</strong> società <strong>di</strong> allora: cioè la<br />

debolezza dei più poveri. Il progetto era quello <strong>di</strong> “migliorare la con<strong>di</strong>zione morale e materiale<br />

dei soci fornendo il denaro a ciò necessario”, come si leggeva negli statuti delle Casse.<br />

PERCHÈ LA <strong>BCC</strong> DI MASIANO È UNA BANCA “DIFFERENTE”<br />

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