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N. 6 - Maggio 2009 - BCC Masiano

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Periodico della Banca di Credito Cooperativo di <strong>Masiano</strong>. N. 6 Anno 2006. Autorizzazione del Tribunale di Pistoia n. 473 del 14/12/95. Spedizione in A.P. 70% Filiale di Pistoia.<br />

il melograno PERIODICO DI CULTURA, INFORMAZIONE<br />

E VALORI SOCIALI DELLA<br />

BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI MASIANO<br />

n°6<br />

<strong>BCC</strong> MASIANO A PISTOIA<br />

Un prestito etico a sostegno del<br />

Fondo di Solidarietà Famiglia-Lavoro<br />

promosso dal Vescovo<br />

In questo numero:<br />

La Bcc <strong>Masiano</strong> aderisce<br />

all’accordo per il<br />

Microcredito a Pistoia<br />

La Federazione Toscana<br />

<strong>BCC</strong> festeggia 50 anni<br />

della sua ri-costituzione<br />

Risposta di solidarietà<br />

al terremoto<br />

maggio <strong>2009</strong>


COMITATO DI<br />

REDAZIONE:<br />

Pier Maria Baldi<br />

Edo Biagini<br />

Patrizio Felci<br />

Luca Gori<br />

Simona Giuliani<br />

Cristiano Verniani<br />

Maurizio Gori<br />

HANNO COLLABORATO<br />

A QUESTO NUMERO:<br />

Pier Maria Baldi<br />

Edo Biagini<br />

Patrizio Felci<br />

Iliano Galardini<br />

Cristina Borchi<br />

Giacomo Giacomelli<br />

Simona Giuliani<br />

Luca Gori<br />

Andrea Lippi<br />

Elena Priami<br />

Cristiano Verniani<br />

Luca Aiuti<br />

Mons. Manueto Bianchi<br />

Martine Bugiani<br />

Delio Chiti<br />

Giorgio Clementi<br />

Susanna Daniele<br />

Elisabetta Fantacci<br />

Marco Gasperini<br />

Maurizio Gori<br />

Giorgio Petracchi<br />

Renato Risaliti<br />

I disegni alle pagg. 8 e 9<br />

sono di: Otello Cecchi<br />

La foto di copertina e le foto<br />

alle pagg. 11, 16, 25, 26 e 27<br />

sono di: Giancarlo d’Emilio<br />

Le foto a pag. 28 sono di:<br />

Giuseppe Marraccini<br />

Le foto alle pagg. 12 e 43<br />

sono di: Carlo Quartieri<br />

Le foto alle pagg. 32 e 33<br />

sono gentilemente concesse<br />

dalla Famiglia Mati<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong><br />

in questo numero<br />

sommario<br />

● VITA DELLA BANCA<br />

Editoriale del Presidente pag. 3<br />

I risultati della gestione 2008 pag. 5<br />

Alessandro Azzi, banchiere dell’anno pag. 7<br />

Mezzo secolo della Federazione Toscana delle <strong>BCC</strong> pag. 8<br />

Lo spirito delle origini pag. 10<br />

Appello del Vescovo pag. 12<br />

Bcc <strong>Masiano</strong> risponde all’appello del Vescovo pag. 13<br />

Storia del movimento cooperativo nel pistoiese pag. 14<br />

La risposta di solidarietà al terremoto in Abruzzo pag. 15<br />

Bcc <strong>Masiano</strong> presto a Pistoia pag. 16<br />

Mutui, agevolazioni e opportunità pag. 17<br />

● TERRITORIO<br />

La prima ascesa di un monte pag. 20<br />

Teatro sociale a Bottegone pag. 22<br />

Giugno Aglianese pag. 24<br />

● ECONOMIA LOCALE<br />

Come si può uscire da questa crisi? Nostra inchiesta pag. 25<br />

Firmato l’accordo per il Microcredito pag. 28<br />

● ATTIVITÀ SOCIALE<br />

Collocati i defibrillatori presso le filiali Bcc <strong>Masiano</strong> pag. 29<br />

Lettera di Delio Chiti pag. 30<br />

Il Presidente risponde a Delio Chiti pag. 31<br />

100 anni per la ditta Piante Mati pag. 32<br />

Bilancio Sociale e di Missione pag. 34<br />

Donne di Casa Medici pag. 35<br />

Territorio in pillole pag. 35<br />

L’Albero della Solidarietà pag. 36<br />

Una scuola per i bambini in Uganda pag. 37<br />

30 anni di viaggi con Bcc <strong>Masiano</strong> pag. 38<br />

Gite sociali <strong>2009</strong> pag. 40<br />

Ricordo di Umberto Bernardi pag. 42<br />

Letture sacre nella Chiesa di S. Francesco pag. 43<br />

I murali di Patrizio Gelli pag. 43<br />

● MARKETING<br />

Novità sul fotovoltaico pag. 44<br />

Sostegno alle microimprese pag. 43<br />

“Il Melograno”,<br />

periodico della Banca di Credito Cooperativo di <strong>Masiano</strong>.<br />

Direttore Pier Maria Baldi.<br />

Direttore Responsabile Marco Maria Gulli.<br />

N. 6 Anno <strong>2009</strong>.<br />

Autorizzazione del Tribunale di Pistoia n. 473 del 14/12/95.<br />

Spedizione in A.P. 70% Filiale di Pistoia.<br />

Progettazione e stampa:


VITA DELLA BANCA<br />

Pier Maria Baldi<br />

editoriale<br />

del Presidente<br />

Come ogni anno, si rinnova il sentito<br />

appuntamento con la compagine<br />

sociale per illustrare i risultati che<br />

la Banca ha conseguito nello scorso<br />

esercizio, l’ottantanovesimo della<br />

nostra <strong>BCC</strong>. È in questa occasione<br />

che puntualmente tutti i soci vengono<br />

informati sullo stato di salute di<br />

cui gode la nostra realtà, frutto delle<br />

strategie messe in atto per fronteggiare<br />

il contesto competitivo e la<br />

particolare, quanto delicata, situazione<br />

macro-economica che stiamo<br />

vivendo. In più, questo anno, oltre<br />

alla divulgazione dei dati di bilancio,<br />

è motivo di incontro anche la convocazione<br />

dell’assemblea straordinaria,<br />

per adeguare il nostro Statuto ai<br />

nuovi principi contenuti nelle recenti<br />

disposizioni di Vigilanza in materia<br />

di organizzazione e governo societario<br />

emanate dalla Banca d’Italia.<br />

Lo scenario di riferimento che ha<br />

caratterizzato gran parte dello scorso<br />

anno e che, purtroppo, in base alle<br />

previsioni di molti esperti, ci accompagnerà<br />

per tutto il <strong>2009</strong>, risulta essere<br />

ancora preoccupante: l’economia<br />

mondiale sta infatti attraversando<br />

una fase di grave recessione; la<br />

crisi finanziaria tuttora imperante sui<br />

mercati e le inevitabili conseguenze<br />

che si ripercuotono sull’economia<br />

reale, fino a raggiungere la dimensione<br />

locale, allontanano le aspettative<br />

di una imminente ripresa, facendo<br />

slittare al 2010 le speranze per<br />

una inversione dell’attuale trend. È<br />

in momenti come questo che le <strong>BCC</strong><br />

sono chiamate a svolgere appieno la<br />

loro “missione”, sancita dall’articolo<br />

2 del proprio Statuto, per fornire il<br />

proprio sostegno all’economia locale,<br />

evitando politiche di razionamento<br />

del credito, solitamente messe in<br />

atto da grandi istituti bancari non<br />

radicati sul territorio. Ciò non significa<br />

che l’esercizio dell’attività<br />

creditizia debba esplicarsi secondo<br />

logiche slegate dal merito creditizio<br />

effettivo dei soggetti richiedenti,<br />

perché comunque il rispetto di una<br />

sana e prudente gestione rappresenta<br />

il principio guida del nostro modo di<br />

operare quotidiano, per la tutela e la<br />

salvaguardia degli interessi di tutti i<br />

soci e clienti. Sicuramente, il forte<br />

legame con il territorio, misurato dal<br />

grado di integrazione con la comunità<br />

in cui viene svolta la propria attività,<br />

rappresenta uno dei fattori su<br />

cui si basa il vantaggio competitivo<br />

della nostra <strong>BCC</strong>, alimentato da una<br />

fitta trama di reti e relazioni che si<br />

instaurano con la popolazione ivi residente<br />

e che favoriscono una conoscenza<br />

diretta del cliente. Un simile<br />

approccio consente infatti una riduzione<br />

delle asimmetrie informative<br />

che caratterizzano il rapporto “soggetto<br />

richiedente/banca”, asimmetrie<br />

che solitamente inducono le grandi<br />

banche commerciali a limitare l’erogazione<br />

del credito o a richiedere<br />

garanzie aggiuntive, non potendo<br />

usufruire dei vantaggi offerti dalla<br />

prossimità alla clientela, tipica del<br />

mondo cooperativo. Il nostro essere<br />

“Banca in Prima Persona”, così<br />

come ricordato nel nostro logo, vuo-<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong>


le focalizzare, o meglio enfatizzare<br />

l’attenzione sulla relazione, sulle<br />

persone, sullo scambio di informazioni,<br />

tipico della mutualità interna,<br />

che scaturisce in una profonda conoscenza<br />

delle qualità umane di soci e<br />

clienti che si intrecciano con quelle<br />

del nostro personale.<br />

L’impegno nel sostenere e promuovere<br />

il territorio, di fare finanza<br />

per lo sviluppo, si traduce nell’adozione<br />

di numerose iniziative volte<br />

ad aiutare soggetti che vertono in<br />

situazioni di temporanea difficoltà.<br />

La Banca risulta infatti essere impegnata<br />

su molteplici fronti. Ha recentemente<br />

preso avvio il progetto di<br />

microcredito volto a sostenere soggetti<br />

che, esclusi dai consueti circuiti<br />

finanziari, possono finalmente concretizzare<br />

micro-progetti imprenditoriali<br />

grazie all’erogazione di piccoli<br />

finanziamenti a loro destinati,<br />

in modo da raggiungere una propria<br />

autonomia finanziaria e sollevarsi<br />

dall’attuale situazione di povertà;<br />

oppure ancora piccoli finanziamenti<br />

concessi a soggetti per far fronte a<br />

spese impreviste inerenti la conduzione<br />

della vita familiare.<br />

Inoltre, in questi giorni, la nostra<br />

<strong>BCC</strong> ha aderito all’iniziativa promossa<br />

dalla CCIAA di Pistoia, allo<br />

scopo di contribuire al sostegno dell’economia<br />

locale, favorendo l’accesso<br />

al credito delle microimprese<br />

per gli investimenti aziendali. Non<br />

solo, coerentemente con quanto annunciato<br />

nel precedente numero de<br />

“Il melograno”, è stato pubblicato<br />

un bando per la destinazione di fondi<br />

per la realizzazione di un progetto<br />

socialmente meritevole, costituendo<br />

un apposito Comitato di Finanza Etica<br />

per la valutazione delle proposte<br />

pervenute. Il contributo previsto sarà<br />

devoluto ad un fondo gestito dalla<br />

Curia Vescovile, destinato al sostegno<br />

delle famiglie che si trovano in<br />

situazioni di difficoltà economiche,<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong><br />

ritenuto particolarmente<br />

m e r i t e v o l e<br />

visti il delicato<br />

momento<br />

congiunturale<br />

e la chiusura<br />

di note aziende<br />

finora ben<br />

s t r u t t u r a t e ,<br />

con un’operatività<br />

estesa<br />

oltre la dimensione<br />

locale.<br />

L’impegno<br />

e il supporto<br />

della <strong>BCC</strong><br />

<strong>Masiano</strong> non<br />

sono venuti<br />

meno neanche<br />

nei con- 11.000<br />

fronti delle 10.500<br />

popolazioni 10.000<br />

9.500<br />

terremotate<br />

9.000<br />

8.688<br />

dell’Abruz-<br />

8.500<br />

zo, alle quali,<br />

8.000<br />

assieme alle<br />

7.500<br />

altre <strong>BCC</strong> ap-<br />

7.000<br />

partenenti alla<br />

Federazione<br />

Toscana, è stata devoluta un’ingente<br />

somma di denaro per la ricostruzione<br />

e la “rinascita” di una comunità<br />

così pesantemente colpita.<br />

Venendo infine a commentare<br />

brevemente le principali grandezze<br />

del bilancio, possiamo constatare<br />

come, nonostante la crisi finanziaria<br />

che ha messo a dura prova tutte<br />

le banche, si va sempre più confermando<br />

quella sensazione iniziale,<br />

che vedeva nelle Banche di Credito<br />

Cooperativo, il luogo più sicuro<br />

dove riporre la propria fiducia, poiché<br />

meglio conosciute e più radicate<br />

sul territorio. I grafici riportati confermano<br />

quanto appena affermato:<br />

nonostante il brusco calo dei tassi di<br />

interesse ed il peggioramento dello<br />

scenario macroeconomico, l’utile di<br />

9.138<br />

N° clienti <strong>BCC</strong> <strong>Masiano</strong><br />

9.561<br />

VITA DELLA BANCA<br />

10.159<br />

2004 2005 2006 2007 2008<br />

10.511<br />

esercizio si attesta su livelli in linea<br />

con gli anni precedenti, escludendo<br />

il dato particolare del 2007, favorito<br />

da fattori in parte straordinari. Il<br />

numero di clienti continua a crescere<br />

ad un ritmo costante nel tempo, ma<br />

soprattutto, dato che personalmente<br />

mi rende più orgoglioso, quasi 200<br />

nuovi soci sono entrati a far parte del<br />

mondo <strong>BCC</strong> <strong>Masiano</strong>, segno della<br />

fiducia che ci viene accordata e del<br />

riconoscimento del modo di operare<br />

di tutto il personale, improntato alla<br />

qualità e professionalità ed in piena<br />

armonia con i principi dichiarati all’interno<br />

della Carta dei Valori del<br />

Movimento.<br />

Pier Maria Baldi<br />

Presidente Bcc <strong>Masiano</strong>


VITA DELLA BANCA<br />

Luca Gori<br />

Bcc <strong>Masiano</strong>,<br />

Banca di riferimento<br />

del territorio e fonte<br />

di energia per<br />

l’economia reale<br />

I risultati<br />

della Gestione 2008<br />

Nel corso degli ultimi (non brevi)<br />

tempi, non è stato difficile intercettare<br />

preoccupazioni e timori ampiamente<br />

diffusi. Quasi tutti generati ed<br />

alimentati dagli sconvolgenti fenomeni<br />

(perduranti a livello mondiale),<br />

che hanno pesantemente colpito finanza,<br />

economia, produzione e mercato,<br />

con gravoso coinvolgimento di<br />

numerose persone, di famiglie e di<br />

aziende.<br />

In realtà non si è difronte ad una<br />

semplice fase negativa economica,<br />

o ad una sfavorevole congiuntura.<br />

È accaduto qualcosa di più penosamente<br />

profondo in punto di etica,<br />

di costume, di comportamenti. Non<br />

voglio attardarmi in altre specifiche<br />

considerazioni. Sociologi ed esperti,<br />

economisti e studiosi di deontologia<br />

e di condotta ci daranno attendibili<br />

valutazioni nel merito. Mi preme,<br />

invece, per dare contezza e significato<br />

ai risultati della nostra gestione<br />

bancaria, richiamare alcuni specifici<br />

riferimenti di cronistoria e contesto.<br />

L’anno 2008 è stato caratterizzato,<br />

indubbiamente, dall’acuirsi di<br />

una profonda e generalizzata crisi,<br />

iniziata negli USA nell’estate 2007,<br />

per effetto dei mutui così detti “sub<br />

prime”. Il fenomeno americano<br />

ha innescato un effetto domino di<br />

scompensi e dissesti determinando,<br />

da un lato, una forte contrazione della<br />

liquidità e, dall’altro, una vera e<br />

propria crisi di fiducia tra le grandi<br />

banche internazionali, inizialmente<br />

fuori dall’Italia, ma che successivamente<br />

ha avuto ripercussioni anche<br />

sul settore bancario domestico.<br />

Oggi, appare ovvio che il seducente<br />

iper-remunerativo ricorso alla<br />

“industria” finanziaria (che, peraltro,<br />

ha perfino consentito alle grandi<br />

banche di trasferire molti rischi<br />

sottaciuti ad inconsapevoli soggetti<br />

investitori) dovesse fatalmente impattare,<br />

prima o poi, con il concreto<br />

limite della realtà oggettiva, ingenerando<br />

una crisi di grandissime proporzioni,<br />

che viene, oltretutto, ulteriormente<br />

alimentata da un diffuso<br />

pessimismo. E così, le conseguenze<br />

mordono anche l’economia reale,<br />

con onerose ricadute su persone e<br />

famiglie.<br />

Si è dissolta l’epoca della “brillante”<br />

ingegneria finanziaria e della<br />

creatività tecnica, che ha condotto<br />

al boom dei derivati e dei prodotti<br />

strutturati. Molte banche sono state<br />

interessate da una forte crisi di liquidità<br />

e sono state costrette ad adottare<br />

politiche restrittive nell’attività creditizia.<br />

È quindi venuta meno una primaria<br />

fonte di energia per lo sviluppo<br />

dell’economia reale. Il 2008 è, dunque,<br />

iniziato con una fase di stagnazione<br />

e si è concluso con l’inizio di<br />

una fase di recessione economica.<br />

In questo contesto di gravi difficoltà<br />

e di sfiducia le Banche di Credito<br />

Cooperativo hanno svolto - è riconoscimento<br />

comune, anche di fonte<br />

governativa - un’importante funzione<br />

“anticiclica”, tenendo fede alla<br />

propria vocazione di farsi strumento<br />

per obiettivi di crescita economica<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong>


il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong><br />

6 VITA DELLA BANCA<br />

sostenibile e di solidità. Hanno adottato<br />

sistemi di tutela e protezione<br />

dei propri clienti depositanti, quali il<br />

Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti<br />

ed il Fondo di Garanzia Istituzionale<br />

(quest’ultimo sarà operativo<br />

nel breve) e non sono state coinvolte<br />

nelle problematiche dei titoli tossici<br />

che hanno inquinato i bilanci anche<br />

delle banche italiane.<br />

Inoltre, hanno sostenuto l’economia<br />

reale supportando finanziariamente<br />

le famiglie e le piccole imprese,<br />

creando valore, non solo economico,<br />

ma anche sociale.<br />

Nel 2008 l’attività del sistema<br />

bancario ha fatto registrare un certo<br />

rallentamento. Gli impieghi, per effetto<br />

delle stretta creditizia prima ricordata,<br />

sono cresciuti del 4,5%, ben<br />

al di sotto dell’incremento avuto nel<br />

2007 e nell’anno in corso dovrebbero<br />

ulteriormente rallentare. La raccolta<br />

diretta ha segnato un incremento del<br />

13%, quindi superiore a quello registrato<br />

nell’esercizio precedente,<br />

ma c’è da considerare l’effetto dei<br />

travasi dal comparto della raccolta<br />

indiretta.<br />

L’analisi delle poste di stato patrimoniale<br />

delle Banche di Credito<br />

Cooperativo, al contrario, mette in<br />

evidenza una crescita significativa<br />

delle masse intermediate. Gli impieghi<br />

a clientela ammontano ad oltre<br />

114 miliardi e crescono del 12,50%,<br />

con un tasso di sviluppo annuo assai<br />

maggiore di quello registrato a<br />

livello di sistema bancario di ben 8<br />

punti. La quota di mercato delle Bcc<br />

nel comparto dei prestiti raggiunge il<br />

7,1%. La raccolta complessiva delle<br />

Banche di Credito Cooperativo è<br />

pari a 131 miliardi di euro, con un<br />

incremento annuo del 10,4% ed una<br />

quota di mercato pari all’8,5%.<br />

La Bcc <strong>Masiano</strong> conferma anche<br />

nel 2008, in un panorama di mercato<br />

particolarmente difficile e complesso,<br />

la propria vocazione di Banca<br />

locale, partner di riferimento a sostegno<br />

dei bisogni della famiglia e della<br />

piccola impresa. La gestione aziendale<br />

relativa all’esercizio trascorso,<br />

infatti, mette in evidenza una sensibile<br />

crescita di tutti gli aggregati che<br />

compongono lo stato patrimoniale.<br />

La raccolta diretta si attesta poco<br />

sotto 270 milioni di euro, con un<br />

incremento di 22 milioni rispetto al<br />

2007, pari all’8,8%. In questo specifico<br />

comparto i prestiti obbligazionari<br />

di propria emissione fanno registrare<br />

un incremento quanto mai significativo<br />

del 14,5% e risultano una<br />

forma di risparmio a medio/lungo<br />

termine molto apprezzata dai soci e<br />

dai clienti della nostra Bcc. Nel corso<br />

dell’anno sono state emesse varie<br />

Luca Gori<br />

tipologie di prestiti obbligazionari,<br />

a tasso variabile, a tasso fisso, stepup,<br />

etc., tutti assistiti dall’apposito<br />

Fondo di Garanzia per la tutela dei<br />

risparmiatori, per rispondere in maniera<br />

concreta e convincente al loro<br />

bisogno di sicurezza.<br />

Gli impieghi a clientela ammontano<br />

ad oltre 245 milioni. Nell’esercizio<br />

fanno registrare un tasso di<br />

sviluppo del 4,4%, pari ad oltre 10<br />

milioni di euro. A questo proposito,<br />

occorre anche osservare che al fine<br />

di supportare la crescita del territorio<br />

in cui opera, la Bcc <strong>Masiano</strong> ha<br />

ulteriormente rafforzato gli accordi<br />

commerciali con i partner del Movimento<br />

Cooperativo, attraverso i quali<br />

nel 2008 sono stati erogati nuovi


VITA DELLA BANCA<br />

finanziamenti per oltre 12 milioni di<br />

euro.<br />

Molto soddisfacenti anche i risultati<br />

economici conseguiti nel periodo.<br />

Il margine d’interesse è cresciuto<br />

quasi del 7%, il margine d’intermediazione<br />

ha fatto registrare un incremento<br />

del 3,6% e l’utile d’esercizio<br />

si è attestato ad oltre 2,7 milioni di<br />

euro.<br />

A corollario, ma non a margine<br />

del commento sul Bilancio 2008, ancora<br />

due rilievi. In una fase di globalismo<br />

imperante, forse è ingenuo recuperare<br />

l’assunto “piccolo è bello”.<br />

Avv. Alessandro Azzi<br />

Forse. Ma la Banca di Credito Cooperativo<br />

locale, quella “in prima persona”<br />

è una banca che “tiene”, anche<br />

quando imperversa l’uragano di una<br />

crisi mondiale. Perché è Banca senza<br />

finalità e progetti di lucro, ma solo<br />

con obiettivi di vantaggiosa risposta,<br />

concreta e sicura, alla gente, alle famiglie<br />

ed alle aziende, ai giovani e<br />

a quanti risparmiano per meglio vivere,<br />

non per temere, per subire, per<br />

soccombere alla bramosia dei lucratori<br />

e profittatori. Vogliamo fare una<br />

seria e profonda riflessione?<br />

L’ultima considerazione. Ultima<br />

Il Presidente di<br />

Federcasse, Alessandro<br />

Azzi, vicepresidente<br />

di ABI, è stato<br />

insignito del Premio<br />

“Guido Carli - Banchiere<br />

dell’anno”,<br />

promosso nell’abito<br />

del “Milano Finanza<br />

Global Awards<br />

<strong>2009</strong>”.<br />

Il “Milano Finanza<br />

Global Awards” nasce con l’intento<br />

di premiare aziende e personalità<br />

del mondo bancario, finanziario<br />

e della comunicazione che abbiano<br />

realizzato le migliori performance<br />

dell’anno in corso.<br />

Il riconoscimento al presidente<br />

solo per cortesia verso chi legge,<br />

ma non per importanza. La Banca<br />

di Credito Cooperativo di <strong>Masiano</strong>,<br />

con tutti i suoi operatori, crede<br />

e opera con l’intensità e la coerente<br />

applicazione di valori di sicura etica,<br />

di principi di solidarietà e di sussidiarietà,<br />

di doveroso, massimo impegno<br />

quotidiano a favore dei Soci<br />

e di quanti si rivolgono alla nostra<br />

Banca con fiducia, sapendo di ricevere<br />

certezze e sicurezza. Ecco perché<br />

il Bilancio è positivo, anche se i<br />

tempi e le condizioni intorno a noi si<br />

sono fatti più oscuri.<br />

Luca Gori<br />

Direttore Generale Bcc <strong>Masiano</strong><br />

Azzi ha inteso sottolinare l’impegno<br />

e l’azione del sistema delle Banche<br />

di Credito Cooperativo e Casse Rurali<br />

al sostegno dello sviluppo economico<br />

e sociale del nostro paese.<br />

Da segnalare, in questo contesto,<br />

anche la ricerca di mercato condotta<br />

su scala nazionale dalla società CFI<br />

Group & GPF, dal titolo “Banking<br />

Satisfaction Benkmark”, che testimonia<br />

l’importanza della soddisfazione<br />

dei clienti delle <strong>BCC</strong>, rispetto<br />

alla soddisfazione della clientela<br />

delle banche operanti sul mercato<br />

italiano. Le <strong>BCC</strong> hanno registrato<br />

mediamente, come sottolineato anche<br />

da MF-Milano Finanza, il livello<br />

più elevato di tutto il sistema bancario.<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong>


Giorgio Clementi<br />

Sede di via del Giglio (opera di Otello Cecchi, donata dall’autore<br />

alla Federazione a metà degli anni ‘90)<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong><br />

La Federazione Toscana <strong>BCC</strong><br />

festeggia 50 anni<br />

dalla sua ri-costituzione<br />

Il prossimo 20 giugno si terranno<br />

a Firenze le celebrazioni dell’associazione<br />

di categoria del Movimento<br />

regionale.<br />

Sabato 20 giugno, presso la prestigiosa<br />

sede di Palazzo Corsini sul<br />

lungarno di Firenze, si celebreranno<br />

i festeggiamenti per il 50° anniversario<br />

della costituzione della Federazione<br />

Toscana Banche di Credito<br />

Cooperativo, “ri-nata” il 13 luglio<br />

del 1959, anche se attiva sotto altra<br />

forma fin dal<br />

1918.<br />

Se oggi operano<br />

sul territorio<br />

regionale (e non<br />

solo) 34 Banche<br />

di Credito Cooperativoassociate<br />

che gestiscono<br />

in tutto oltre 270<br />

sportelli, ciò si<br />

deve in gran parte<br />

anche alla politica<br />

di gruppo<br />

di cui tutti hanno<br />

tratto benefici<br />

diretti o indiretti<br />

per il tramite<br />

della Federazione<br />

regionale, che<br />

ha sempre svolto<br />

un’intensa attività<br />

in coerenza<br />

con il suo scopo<br />

istituzionale di<br />

«agevolare, svi-<br />

luppare,perfezionare, difendere e<br />

VITA DELLA BANCA<br />

di Giorgio Clementi*<br />

assistere tecnicamente e socialmente<br />

il mondo cooperativistico del credito».<br />

Come si legge nel suo statuto,<br />

infatti, oggi come ieri, la Federazione<br />

«si propone di promuovere la costituzione<br />

di Banche di Credito Cooperativo,<br />

di rafforzarne il rapporto<br />

con le comunità locali di cui sono<br />

espressione, nonché di agevolarne<br />

lo sviluppo mediante l’esercizio di<br />

attività di interesse comune, di rappresentanza,<br />

assistenza ed erogazione<br />

di servizi».<br />

È importante sottolineare come<br />

gli organismi del Movimento del<br />

Credito Cooperativo in Toscana abbiano<br />

un cuore antico ed una storia<br />

ricca che risale a ben più di cinquant’anni<br />

fa. Sono passati infatti<br />

oltre 90 anni dal 24 giugno 1918<br />

quando, a Firenze, gli esponenti di<br />

16 Casse rurali costituirono la Federazione<br />

Interdiocesana delle Casse<br />

Rurali e delle Casse Operaie Cattoliche.<br />

Fin dal 1909 era già attiva la<br />

Federazione pistoiese ed analoghe<br />

strutture esistevano ad Arezzo e a<br />

Siena. Nel 1930, la liquidazione della<br />

Federazione pistoiese fece sì che<br />

la Federazione fiorentina diventasse<br />

il reale riferimento regionale dell’associazionismo<br />

di categoria.<br />

Il professor Mario Marsili Libelli,<br />

succeduto nella carica di presidente<br />

della Federazione interdiocesana<br />

allo scomparso Mons. Orazio<br />

Ceccarelli, animatore delle Casse<br />

rurali pistoiesi, fu quindi il primo<br />

presidente regionale del Movimento<br />

del Credito Cooperativo. Affiancato


VITA DELLA BANCA<br />

dal direttore della Federazione, ragionier<br />

Pietro Fabbri, Marsili Libelli<br />

rimase al suo posto anche quando<br />

il fascismo sostituì la Federazione<br />

interdiocesana con gli Enti di Zona,<br />

emanazioni territoriali dell’Ente Nazionale<br />

Fascista delle Casse Rurali<br />

ed Artigiane ed Enti Ausiliari.<br />

Nel dopoguerra, il Movimento<br />

regionale, ancora sotto la guida di<br />

Marsili Libelli e di Fabbri, visse una<br />

nuova stagione di intenso impegno,<br />

da un lato per assistere le Casse rurali<br />

nell’avvio di una fase di assestamento<br />

e di crescita sempre più<br />

decisa, dall’altro per far sì che gli<br />

organismi regionali e nazionali di<br />

categoria tornassero effettivamente<br />

e giuridicamente all’originaria forma<br />

cooperativa.<br />

Fu così che, vincendo non poche<br />

resistenze a livello nazionale, 50 anni<br />

fa, il 13 luglio del 1959, nove Casse<br />

di varie zone della Toscana dettero<br />

vita alla Federazione Toscana delle<br />

Casse Rurali ed Artigiane - divenuta<br />

poi, il 4 dicembre 1993, l’odierna<br />

Federazione Toscana Banche<br />

di Credito Cooperativo. Le stesse<br />

Casse crearono, poco tempo dopo, il<br />

Fondo Federale di Solidarietà, strumento<br />

consortile di accantonamento<br />

di risorse per salvaguardare ciascuna<br />

Cassa da eventuali momenti di difficoltà.<br />

Tutte le altre Casse rurali della<br />

regione aderirono alla Federazione<br />

nel giro di un paio di anni.<br />

La nuova Federazione iniziò la<br />

propria attività a Firenze nella sede<br />

in via del Giglio, ove rimase fino al<br />

1965, si trasferì poi in quella di via<br />

Verdi dal 1965 al 1977, quindi nella<br />

sede di proprietà in via Fra’ Bartolommeo,<br />

affiancata nei primi anni<br />

‘80 dalla sede provvisoria del Centro<br />

in via Leonardo da Vinci. Successivamente,<br />

era il 1989, il Centro EAD,<br />

oggi SOAR, si trasferì nell’attuale<br />

sede di Firenze Sud e, nel 1995, la<br />

stessa Federazione passò nella sede<br />

operativa di Ponte a Ema dove tuttora<br />

opera.<br />

In Toscana ormai il Movimento<br />

cresce anno dopo anno e mantiene<br />

ben vivo lo spirito di gruppo che<br />

consente di andare ben oltre i programmi<br />

e gli impegni presi all’inizio<br />

del nuovo cammino.<br />

La Federazione Toscana è stata<br />

ed è realmente il punto d’incontro<br />

e di sintesi delle linee evolutive del<br />

Movimento regionale. Nell’ambito<br />

di questa struttura, infatti, in un<br />

Consiglio composto dai presidenti di<br />

tutte le Associate e nei momenti salienti<br />

della nostra storia, nell’ambito<br />

di convegni regionali si è dibattuta e<br />

ricercata insieme l’affermazione dei<br />

principi e degli scopi sociali della<br />

vera cooperazione di credito, contribuendo<br />

alla sua promozione ed alla<br />

sua tutela anche a livello nazionale.<br />

In questi 50 anni la struttura della<br />

Federazione è cresciuta insieme a<br />

quella delle Casse per accompagnarle<br />

nel loro continuo e progressivo<br />

sviluppo all’interno del sistema bancario<br />

italiano, differenziandoci non<br />

Sede di Ponte a Ema (opera di Otello Cecchi,<br />

donata dall’autore alla Federazione a metà degli anni ‘90)<br />

tanto nei numeri quanto nella filosofia<br />

del nostro modo di essere.<br />

Attualmente la Federazione opera<br />

al servizio delle <strong>BCC</strong> associate<br />

tramite le seguenti strutture:<br />

1. Area Compliance, che comprende<br />

l’Ufficio Legale e<br />

Sindacale ed il Servizio Compliance;<br />

2. Area Consulenza Gestionale,<br />

con l’Ufficio Organizzazione<br />

e la Gestione Risorse Umane<br />

e Formazione;<br />

3. Area Controlli, con le strutture<br />

di Internal Audit, Vigilanza<br />

Cooperativa e Risk Management;<br />

4. Area Relazioni Esterne ed<br />

Amministrazione Interna;<br />

5. Ufficio Fisco e Bilancio.<br />

Direttore è il dott. Roberto Frosini,<br />

pistoiese.<br />

* Presidente Federazione Toscana <strong>BCC</strong><br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong>


Prof. Giorgio Petracchi<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong><br />

10 VITA DELLA BANCA<br />

Lo spirito<br />

delle origini<br />

La crisi dell’economia internazionale,<br />

innescata dal crollo delle grandi<br />

banche d’affari internazionali, ha<br />

riportato l’attenzione alla realtà degli<br />

istituti di credito a forte caratterizzazione<br />

territoriale e alla esperienza di<br />

microcredito di Muhammad Yunus,<br />

l’economista bengalese, premio Nobel<br />

per la pace, il quale attraverso la<br />

sua banca concede prestiti ai derelitti,<br />

basandosi sulla fiducia e non sulle<br />

garanzie di solvibilità.<br />

L’una e l’altra di queste esperienze<br />

richiamano alla memoria momenti<br />

di storia sociale italiana, spesso<br />

elusa o più semplicemente dimenticata,<br />

che affondano le loro radici<br />

nell’azione degli apostoli del microcredito<br />

e nell’attività delle banche<br />

di credito cooperativo (le “Banchine”),<br />

che oltre cento anni fa orientarono<br />

allo sviluppo sociale realtà<br />

territoriali arretrate, con una finalità<br />

non dissimile da quella svolta dalla<br />

Gremeen Bank di Yunus nella realtà<br />

derelitta del Bangladesh. Compito<br />

dello storico è ricordare ciò che gli<br />

altri dimenticano e in quest’ottica è<br />

doveroso richiamare lo spirito delle<br />

origini nel cinquantenario della ricostituzione<br />

della Federazione Toscana<br />

delle Casse Rurali e Artigiane.<br />

Sappiamo bene che vi fu un collegamento<br />

fra l’esperienza delle prime<br />

Casse rurali e quelle tedesche di<br />

Raiffeisen. Le Casse rurali in Italia<br />

sorsero dai primi tentativi dell’economista<br />

e sociologo Leone Wollemborg,<br />

già ministro delle Finanze del<br />

regno d’Italia, il quale costituì la prima<br />

Cassa rurale a Loreggia (Padova)<br />

di Giorgio Petracchi*<br />

nel 1883. La seconda fu costituita nel<br />

1884 a Cambiano di Castelfiorentino.<br />

Negli anni successivi le Casse<br />

rurali cominciarono a diffondersi in<br />

modo capillare nel territorio nazionale,<br />

incoraggiate anche dallo spirito<br />

dell’ enciclica “Rerum Novarum” di<br />

Leone XIII.<br />

Nel 1892 don Luigi Cerutti propose<br />

la costituzione di una Cassa<br />

rurale cattolica di depositi e prestiti<br />

in ogni parrocchia. I gruppi cattolici<br />

più sensibili e attivi avvertirono<br />

la necessità di passare dall’esercizio<br />

della carità, come dovere del cristiano,<br />

all’impegno sociale come vocazione<br />

del cristiano. Questo impegno<br />

si proiettava verso un mondo ancora<br />

teso al soddisfacimento dei bisogni<br />

essenziali, in un quadro pressochè<br />

generalizzato di analfabetismo, di<br />

strutture statali inadeguate, e di latente<br />

insofferenza verso l’ordine costituito.<br />

Così contestualizzata, la rapida<br />

espansione della cooperazione<br />

di credito trova le sue cause immediate<br />

nel fabbisogno di capitali, nella<br />

insufficienza delle strutture bancarie,<br />

nella mancanza di una ideonea politica<br />

di credito agrario e soprattutto<br />

nella necessità di sottrarre all’usura<br />

il mondo contadino.<br />

Nel 1885 le Casse rurali erano<br />

oltre 500, due anni dopo erano già<br />

904 e venivano istituite le prime Federazioni<br />

a livello provinciale, diocesano<br />

e interdiocesano. Nel 1905<br />

fu costitiuita la Federazione Italiana<br />

delle casse rurali. Fra le Federazioni<br />

locali, quella pistoiese, guidata


VITA DELLA BANCA<br />

da don Orazio Ceccarelli fu, a partire<br />

dal 1910, tra le più attive. E alla<br />

metà degli Anni Venti associava ben<br />

69 (sessantanove) “Banchine”. Dagli<br />

studi effettuati da Luigi Trezzi e<br />

in assenza di altri dati certi, sembra<br />

potersi affermare che le “Banchine”<br />

pistoiesi abbiano operato nel rispetto<br />

dei loro principi statutari, rispondenti<br />

a istanze etiche e solidaristiche.<br />

La grande guerra e il sistema<br />

autoritario instaurato dal fascismo<br />

bloccarono la diffusione delle Casse.<br />

Il resto lo fece la grande crisi. Nel<br />

1929, il Piccolo Credito Toscano,<br />

sorto nel 1904, a cui facevano riferimento<br />

molte Casse rurali, in quanto<br />

azioniste o in quanto vi avevano fatto<br />

affluire i propri depositi, fu travolto<br />

da un pesantissimo disastro. Negli<br />

Anni Trenta il numero delle Casse<br />

rurali operanti in Toscana calò in<br />

maniera impressionante, come nelle<br />

altre parti d’Italia.<br />

Il tracollo di più vaste<br />

proporzioni si ebbe nel<br />

Pistoiese, dove, anche<br />

per il dissesto della locale<br />

Federazione (1930), si<br />

passò da 50 a 12 associate.<br />

In tutta la Toscana tra<br />

gli Anni Venti e Trenta le<br />

Casse rurali scesero da<br />

134 a 53.<br />

Bisognerà attendere<br />

il secondo dopoguerra<br />

per assistere alla ripresa<br />

del credito rurale, grazie<br />

alle innovazioni che fecero<br />

uscire le Casse dall’ambito<br />

parrocchiale e<br />

le imposero all’attenzione<br />

delle comunità locali.<br />

Tale sviluppo fu favorito<br />

dalla ricostituzione in<br />

forma consortile dalla<br />

Federazione Toscana<br />

delle Casse rurali ed artigiane<br />

avvenuto nel 1959,<br />

alla quale nel giro di pochi mesi aderirono<br />

tutte le Casse della regione ad<br />

eccezione di quelle del Pistoiese che<br />

aderiranno due anni dopo. Un analogo<br />

fenomeno si produsse anche a<br />

livello nazionale: nel 1963 nacque<br />

l’ICCREA (Istituto centrale), il Fondo<br />

centrale di garanzia, e successivamente<br />

le società di servizio.<br />

Quando la Federazione Toscana,<br />

prima in Italia, si riscostituì,<br />

le Casse della regione erano 39, di<br />

cui sette fondate dal 1952 al 1959.<br />

Altre cinque furono fondate negli<br />

anni successivi. Ma si verificarono<br />

anche delle fusioni. Per citarne una<br />

che ci riguarda da vicino, la Cassa di<br />

Chiazzano rilevò lo sportello della<br />

Cassa rurale e artigiana di Pistoia.<br />

Lo sviluppo delle Banche associate<br />

alla Federazione può essere<br />

osservato attraverso alcuni fattori indicativi:la<br />

dimensione della raccolta<br />

Palazzo Comunale di Pistoia<br />

11<br />

del credito è passata dagli 8 miliardi<br />

di lire del 1961 agli 8, 9 miliardi di<br />

euro del 2008; il patrimonio affettivo,<br />

ammontante nel 1961 a 279 milioni,<br />

è oggi di 1.1 miliardi di euro;<br />

il numero degli organici, appena 50<br />

nel 1960, è oggi di 2200.<br />

In sintesi, al 31 gennaio <strong>2009</strong><br />

la Federazione Toscana annovera<br />

34 banche con oltre 270 sportelli e<br />

60.000 soci. E sette sono le banche<br />

di Credito cooperativo della provincia<br />

di Pistoia.<br />

Questa architettura territoriale,<br />

che crea osmosi fra attività finanziarie<br />

ed economiche, è stata richiamata<br />

da Giuseppe De Rita come sistema<br />

policentrico capace di metabolizzare<br />

la crisi, redistribuendone i carichi in<br />

tanti punti di tenuta, al fine di evitare<br />

gli effetti rovinosi osservati altrove.<br />

*Storico, Professore Ordinario presso<br />

l’Università degli Studi di Udine<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong>


Mons. Mansueto Bianchi<br />

1 VITA DELLA BANCA<br />

Lettera aperta<br />

di Mons.<br />

Mansueto Bianchi<br />

per un aiuto alle famiglie<br />

che più pesantemente<br />

portano le<br />

conseguenze della<br />

crisi economica<br />

È in una lettera aperta a tutti i<br />

concittadini che Mons. Mansueto<br />

Bianchi, Vescovo di Pistoia, presenta<br />

la costituzione del “Fondo Solidarietà<br />

Famiglia-Lavoro”, come risposta<br />

alla crescente situazione di difficoltà<br />

economica che sta attanagliando le<br />

famiglie.<br />

«Da tanti incontri e colloqui -<br />

scrive il Vescovo - mi rendo personalmente<br />

conto (ed i centri d’ascolto<br />

Caritas insieme ai Sacerdoti presenti<br />

nella struttura capillare delle parrocchie<br />

lo confermano) che sta crescendo<br />

lo sgomento ed il disagio in<br />

tante famiglie ed in tante persone.<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong><br />

Appello del Vescovo di Pistoia per il<br />

Fondo di solidarietà<br />

Famiglia-Lavoro”<br />

Anche nella nostra società pistoiese<br />

sta dilatandosi quel cono<br />

d’ombra che la crisi economica ha<br />

proiettato sull’intero paese.<br />

Per questo mi rivolgo prima di<br />

tutto ai cittadini, al di là di ogni appartenenza<br />

e distinzione, mi rivolgo<br />

alla “gente” che vive ed affronta la<br />

vita di ogni giorno senza “imbottiture”<br />

e senza paraurti, mi rivolgo<br />

alle Parrocchie ed ai Sacerdoti, alle<br />

istituzioni presenti sul territorio,<br />

alle Associazioni di Categoria, agli<br />

istituti Bancari, per presentare loro<br />

una iniziativa che la Diocesi sta<br />

promuovendo per un possibile e non<br />

effimero aiuto alle famiglie che più<br />

pesantemente portano le conseguenze<br />

della crisi economica.<br />

La Diocesi ha curato la costituzione<br />

del “Fondo Solidarietà Famiglia-Lavoro”<br />

e lo propone all’attenzione<br />

delle Comunità Cristiane e<br />

della società presente sul territorio<br />

diocesano, perché possa ricevere<br />

adesione, sostegno economico, attenzione<br />

da parte di tutti.»<br />

Il FSFL ha come enti promotori<br />

la Diocesi di Pistoia, la Caritas<br />

diocesana, l’Ufficio diocesano Pastorale<br />

sociale e del lavoro, l’ACLI<br />

(ENAIP) di Pistoia e la Misericordia<br />

di Pistoia. Il suo funzionamento sarà<br />

a costo zero, affidato al solo volontariato;<br />

sarà alimentato attraverso le<br />

libere offerte dei cittadini, con una<br />

raccolta fatta in ciascuna Parrocchia<br />

in una Domenica tra la Pasqua<br />

ed il Corpus Domini, ma anche con<br />

contributi di istituzioni, associazioni,<br />

istituti bancari, oltre ad una cifra<br />

messa direttamente a disposizione<br />

dalla Diocesi attraverso la Caritas.<br />

L’entità, per ogni singolo intervento<br />

del FSFL, non potrà superare, in<br />

totale, l’importo massimo di 3 mila<br />

euro: 600 erogati nei primi due mesi<br />

per poi calare a 500 (terzo e quarto<br />

mese) e a 400 (quinto e sesto mese).<br />

Per l’ascolto diretto dei singoli<br />

casi sarà istituita una segreteria telefonica<br />

con operatori appositamente<br />

formati; le domande verranno poi<br />

sottoposte ad un nucleo valutativo<br />

per l’approvazione.<br />

«Cari concittadini - conclude<br />

nella lettera Mons. Bianchi - donne<br />

e uomini che vivete sul territorio<br />

diocesano: questo appello travalica<br />

appartenenze sociali e religiose, si<br />

rivolge alla coscienza ed alla sensibilità<br />

di tutti, perché la povertà a<br />

l’angoscia non hanno appartenenze<br />

né discriminazioni.<br />

La Chiesa di Pistoia, nella più<br />

ampia disponibilità a collaborazioni<br />

e sinergie con altri enti ed istituzioni,<br />

chiede questa attenzione in favore<br />

delle famiglie non per compiere gesti<br />

confessionali, ma perché essere credenti<br />

ci impegna e ci insegna ad essere<br />

“esperti in umanità”, partecipi<br />

delle “gioie e speranze, tristezze ed<br />

angosce degli uomini d’oggi, dei poveri<br />

soprattutto e di tutti coloro che<br />

soffrono” come il Concilio Vaticano<br />

II ha scritto e ci ha insegnato».<br />

La Banca di Credito Cooperativo<br />

di <strong>Masiano</strong> ha risposto immediatamente<br />

all’appello del Vescovo, come<br />

spieghiamo nell’articolo a fianco.


VITA DELLA BANCA<br />

Edo Biagini<br />

La nostra Banca mette<br />

intanto a disposizione circa<br />

50.000 Euro derivanti dal<br />

“prestito etico” ed invita<br />

i propri soci e clienti a<br />

coniugare risparmio e<br />

solidarietà con le famiglie<br />

del nostro territorio più<br />

colpite dalla crisi<br />

Bcc <strong>Masiano</strong><br />

risponde<br />

all’appello del Vescovo<br />

Nello scorso mese di marzo, le<br />

cronache locali hanno dato conto<br />

dell’iniziativa della Banca di Credito<br />

Cooperativo di <strong>Masiano</strong> di promuovere<br />

il collocamento di un proprio<br />

prestito obbligazionario, cosiddetto<br />

“etico” (ma il termine rischia di non<br />

rendere giustizia a quello che è il<br />

normale modo di operare di una banca<br />

come la nostra) pensato in modo<br />

da poter contribuire, con i suoi frutti,<br />

alla realizzazione di un progetto di<br />

solidarietà sul territorio.<br />

Il prestito obbligazionario in<br />

questione sarà sottoscrivibile presso<br />

ogni agenzia della <strong>BCC</strong> <strong>Masiano</strong>.<br />

La quantificazione dell’importo del<br />

contributo, che potrà essere erogato<br />

a vantaggio del progetto da sostenere,<br />

è preventivata nell’ammontare<br />

complessivo di circa 50.000 euro.<br />

Per far questo, si prevede che la<br />

cedola venga interamente corrisposta<br />

al cliente sottoscrittore dell’obbligazione,<br />

con contestuale riversamento<br />

di una parte degli interessi,<br />

tramite la Banca, a titolo di erogazione<br />

liberale in favore del progetto<br />

prescelto, consentendo così allo stesso<br />

sottoscrittore di beneficiare delle<br />

agevolazioni fiscali previste dalla<br />

normativa vigente, oltre che di poter<br />

concorrere con il proprio risparmio<br />

a veder realizzata un’importante iniziativa<br />

di solidarietà.<br />

Il Comitato di finanza etica della<br />

Banca, a seguito dell’apposito<br />

bando e dell’esame dei vari progetti<br />

pervenuti, ha ritenuto di devolvere il<br />

contributo derivante dal prestito obbligazionario<br />

interamente a sostegno<br />

del “Fondo di Solidarietà Famiglia-<br />

Lavoro” promosso dalla Curia di<br />

Pistoia ed oggetto di un accorato e<br />

forte appello che lo stesso Vescovo<br />

ha pubblicamente rivolto nel mese di<br />

aprile “alle donne ed agli uomini che<br />

vivono sul territorio della Diocesi<br />

di Pistoia”: “ciò che mi spinge – ha<br />

detto Mons. Mansueto Bianchi - è il<br />

costatare la crescente difficoltà economica<br />

che sta attanagliando molte<br />

delle nostre famiglie, la perdita del<br />

lavoro in stagioni della vita dove è<br />

difficile ricollocarsi sul mercato,<br />

l’allontanarsi della prospettiva di<br />

un’occupazione affidabile per i giovani<br />

che permetta loro di progettare<br />

un futuro, non dico facile, ma almeno<br />

possibile e dignitoso”.<br />

Dinanzi a questa situazione<br />

straordinaria, causa di “sgomento<br />

e disagio in tante famiglie ed in<br />

tante persone”, la Banca di Credito<br />

Cooperativo di <strong>Masiano</strong> ha inteso<br />

così portare un suo primo contributo<br />

all’iniziativa del Vescovo, nella<br />

certezza di trovare pieno e convinto<br />

riscontro fra i suoi numerosi soci e<br />

clienti, non soltanto per la necessaria<br />

coerenza con i principi statutari di<br />

mutualità e di radicamento sul proprio<br />

territorio, ma prima ancora per<br />

la fedeltà alla propria (ed ormai lunga)<br />

storia di impegno solidale nella<br />

comunità in cui vive ed opera.<br />

1<br />

Edo Biagini<br />

Vice Presidente Bcc <strong>Masiano</strong><br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong>


Susanna Daniele<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong><br />

1 VITA DELLA BANCA<br />

La storia del movimento cooperativo<br />

a Pistoia che ha dato luogo alle<br />

prime Casse Rurali è una storia lunga<br />

un secolo.<br />

Inizia nel 1901 con la nascita della<br />

prima Cassa Rurale a Ferruccia per<br />

volontà del cappellano Don Orazio<br />

Ceccatelli. Nel 1904 nasce la Cassa<br />

rurale di Vignole e da allora è tutto un<br />

fiorire di queste iniziative. Si tratta di<br />

istituzioni cooperative di ispirazione<br />

cattolica volte a sollevare i contadini<br />

dai debiti e dal conseguente rischio di<br />

cadere in mano degli usurai. A questo<br />

si aggiunga lo scopo, secondo Don<br />

Cerutti, di “toglierlo (il contadino<br />

n.d.r.) dall’isolamento, avvicinarlo ai<br />

proprietari e spingerlo al miglioramento<br />

morale. Ecco il compito della<br />

Cassa Rurale Cattolica”. A Ferruccia<br />

nascono anche un mulino sociale cooperativo,<br />

una cooperativa di consumo,<br />

una cooperazione per l’assicurazione<br />

contro gli incendi e una società per<br />

l’assicurazione del bestiame.<br />

Nei primi anni del ’900 nasce<br />

anche la Federazione pistoiese della<br />

Casse Rurali di cui fanno parte le<br />

singole Casse e il Piccolo Credito Toscano.<br />

Nel 1923 quest’ultimo diventa<br />

una società anonima per azioni con<br />

la denominazione di Credito toscano<br />

e nel 1926 divenne un vero e proprio<br />

istituto di credito fondiario. Arriverà<br />

al fallimento a seguito di operazioni<br />

ipotecarie rischiose.<br />

Nel 1920 viene costituita la Cassa<br />

Rurale di <strong>Masiano</strong> con l’ottica di dare<br />

accesso al credito alle classi sociali<br />

più povere insieme a una testimonianza<br />

cristiana e all’impegno poli-<br />

Storia del movimento<br />

cooperativo<br />

nel pistoiese<br />

tico. Ebbe fin dall’inizio la caratteristica<br />

di limitare la sua operatività ai<br />

confini della parrocchia in modo che<br />

il denaro raccolto andasse a finanziare<br />

lo sviluppo della zona stessa. Nel<br />

1920 La Cassa Rurale si inserisce nel<br />

contesto organizzativo del movimento<br />

pistoiese delle Casse Rurali con la<br />

delibera di partecipazione al Piccolo<br />

credito toscano che, a seguito di ulteriori<br />

passaggi e fusioni, darà vita alla<br />

Banca Toscana.<br />

A partire dal 1922 il fallimento<br />

di alcune grandi banche provocò una<br />

reazione a catena che coinvolse tutto<br />

il sistema. La rivalutazione della lira<br />

nel ’26 dette un altro colpo al sistema<br />

bancario. Nello stesso anno a <strong>Masiano</strong><br />

un episodio di violenza e intimidazione<br />

da parte di attivisti fascisti,<br />

che coinvolse anche il parroco, fece<br />

regredire l’impegno degli anni precedenti,<br />

anni in cui <strong>Masiano</strong> era stato<br />

uno dei centri delle leghe bianche e<br />

degli scioperi dei contadini. Le Casse<br />

si moltiplicano a tal punto che nel<br />

1927 nel pistoiese erano già sessantasette.<br />

La crisi del 1929 aggravò ulteriormente<br />

la situazione della Federazione<br />

pistoiese delle Casse Rurali. I tentativi<br />

per salvarla non andarono a buon fine<br />

per mancanza di una volontà politica<br />

“tutt’altro che benevola verso il movimento”.<br />

Nel 1930 la Cassa di Risparmio<br />

di Pistoia diventa ente liquidatore<br />

della Federazione pistoiese delle Casse<br />

Rurali. Lo scopo era il risanamento<br />

del bilancio della Federazione ma un<br />

anno dopo la convenzione fu rescissa.<br />

Dopo la guerra l’attività della Cassa<br />

riprese timidamente e nel ’45 venne<br />

ricostituita la Confederazione delle<br />

Cooperative italiane a cui seguì nel<br />

1950 la nascita della Federazione Italiana<br />

delle Casse Rurali e Artigiane<br />

che si riallacciava ai valori che avevano<br />

ispirato il movimento cooperativo<br />

nel 1922. Difficoltà furono incontrate<br />

quando a Firenze ci furono i<br />

primi contatti per la costituzione della<br />

nuova federazione. Alcune Casse del<br />

vecchio movimento pistoiese si erano<br />

trovate, per appartenenza provinciale,<br />

a gravitare sulla zona di Firenze.<br />

Ne derivarono incomprensioni che<br />

rallentarono la nascita delle nuove<br />

Casse. Le Casse pistoiesi decisero di<br />

partecipare nel 1960 alla Federazione<br />

Toscana. Il resto è storia che arriva<br />

fino ai nostri giorni.<br />

Susanna Daniele<br />

Giornalista<br />

Copertina di un Manuale del 1901


VITA DELLA BANCA<br />

La notte del 5 aprile nell’arco di<br />

pochi secondi, un violento terremoto<br />

di elevata magnitudo ha devastato<br />

gran parte dei paesi dell’Abruzzo<br />

portando con sé distruzione e perdita<br />

di vite umane.<br />

Ma come intensa e improvvisa è<br />

stata la forza distruttiva del sisma,<br />

altrettanto reattive sono state la solidarietà<br />

che subito è scaturita attorno<br />

alla popolazione abruzzese e la voglia<br />

di ricominciare degli abitanti,<br />

così duramente colpiti.<br />

Il mondo cooperativo, quello del<br />

volontariato e quello delle istituzioni<br />

non sono stati a guardare, ma da<br />

subito si sono attivati, dando prova<br />

di grande umanità e professionalità,<br />

cercando di attenuare le sofferenze e<br />

le privazioni dei terremotati.<br />

Per donare ...<br />

A livello di sistema Cooperativo,<br />

oltre alle raccolte<br />

fondi promosse dalla Federazione<br />

delle <strong>BCC</strong> di Abruzzo e<br />

del Molise e dalle Banche di Credito<br />

Cooperativo presenti nei territori<br />

aquilani colpiti dal sisma, molte sono<br />

state le iniziative spontanee messe in<br />

atto dalle singole Federazioni locali<br />

presenti su tutto il territorio nazionale.<br />

Ad esempio, la Federazione<br />

Toscana delle <strong>BCC</strong> ha proposto di<br />

devolvere in favore delle popolazioni<br />

terremotate un contributo pari a<br />

cinquecentomila euro, derivante dalle<br />

donazioni effettuate dalle singole<br />

associate, fra cui anche <strong>Masiano</strong>,<br />

indice, fra l’altro, dell’alto livello di<br />

coesione del sistema a rete.<br />

I 32 mila collaboratori del Credito<br />

Cooperativo sono stati invitati a<br />

devolvere un importo corrispondente<br />

ad un’ora di lavoro a favore delle<br />

popolazioni colpite, con l’obiettivo<br />

di realizzare degli interventi volti sia<br />

a soddisfare le esigenze legate alle<br />

emergenze che giorno per giorno si<br />

Risposta di<br />

Solidarietà<br />

al terremoto<br />

manifestano, sia per contribuire alle<br />

opere di ricostruzione dei centri abitati<br />

e del tessuto produttivo.<br />

La sensibilità e la generosità di<br />

soci, clienti e dipendenti, anche in<br />

questa occasione, non si è fatta attendere,<br />

come testimoniato dalle donazioni<br />

effettuate, segno della loro<br />

partecipazione al difficile momento<br />

vissuto dalla popolazione abruzzese.<br />

Non solo, fra di essi molti sono<br />

stati coloro che in prima persona si<br />

sono recati come volontari nei luoghi<br />

terremotati per prestare tangibilmente<br />

il proprio aiuto, dettato da<br />

puro spirito di solidarietà e di sostegno<br />

verso il prossimo. Triste è stata<br />

l’occasione per dimostrarlo, ma<br />

grande è stato l’orgoglio provato da<br />

ogni cittadino italiano nell’osservare<br />

la tempestività, la capacità organizzativa,<br />

la solidarietà e il soccorso,<br />

ovvero, la reattività mostrata a tale<br />

catastrofe, a tutti i livelli: da quello<br />

istituzionale, a quello delle singole<br />

persone, a livello locale.<br />

• Puoi effettuare un bonifico presso i nostri sportelli, senza l’addebito di alcuna commissione, intestato<br />

a:<br />

“Federcasse”, causale “Il Credito Cooperativo per l’Abruzzo”,<br />

codice IBAN: IT 28 Q 08000 03200 000800032000;<br />

• Puoi utilizzare la carta di credito, attraverso i circuiti Visa e Mastercard, telefondando al numero<br />

verde 800 160850 oppure direttamente attraverso il sito internet<br />

www.creditocooperativo.it.<br />

1<br />

Cristiano Verniani<br />

Ufficio Organizzazione Bcc <strong>Masiano</strong><br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong>


il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong><br />

16<br />

Nuovi<br />

locali<br />

presso l’Agenzia<br />

di Quarrata<br />

Nell’agenzia di Quarrata<br />

gli interni sono stati recentemente<br />

ristrutturati per renderli<br />

più idonei al servizio<br />

della clientela.<br />

VITA DELLA BANCA<br />

<strong>BCC</strong> MASIANO<br />

... presto a Pistoia!


VITA DELLA BANCA<br />

Giacomo Giacomelli<br />

Mutui, agevolazioni<br />

e opportunità<br />

in seguito al Decreto Tremonti<br />

Una delle principali norme adottate<br />

dall’attuale Governo per cercare<br />

di incrementare il potere di acquisto<br />

delle famiglie italiane, così duramente<br />

colpito dalla crisi finanziaria<br />

che sta caratterizzando l’intera economia<br />

mondiale, è il Decreto Legge<br />

185/2008 (il c.d. “Decreto Tremonti”),<br />

il quale ha posto un “tetto” del<br />

4% per gli interessi sui mutui variabili<br />

da applicare su tutte le rate da<br />

versare nel corso del <strong>2009</strong>. Il provvedimento<br />

in questione rischia, tuttavia,<br />

di essere superato dall’andamento<br />

favorevole del tasso Euribor<br />

(parametro base di indicizzazione<br />

per i finanziamenti a tasso variabile),<br />

il quale è passato dai picchi superiori<br />

al 5% dello scorso Ottobre agli<br />

attuali valori nettamente inferiori al<br />

2%, rendendo in parte superfluo l’intervento<br />

del Decreto anti-crisi.<br />

Andiamo adesso ad analizzare il<br />

contenuto della norma di legge precedentemente<br />

richiamata, cercando<br />

di rispondere a poche e semplici domande.<br />

A chi viene applicata l’agevolazione?<br />

Il testo di legge dispone che l’agevolazione<br />

in questione valga per tutti<br />

quei mutui a tasso «non fisso» destinati<br />

all’acquisto, alla costruzione o<br />

alla ristrutturazione dell’abitazione<br />

principale (ad eccezione delle categorie<br />

catastali A1, A8 e A9, case<br />

signorili, ville e castelli) sottoscritti<br />

o accollati, anche a seguito di fra-<br />

zionamento, da persone fisiche entro<br />

il 31 ottobre 2008.<br />

Tuttavia, apposite circolari del<br />

Ministero dell’Economia hanno<br />

chiarito che la norma in questione si<br />

può estendere anche a:<br />

a) prestiti rinegoziati sulla base<br />

dell’Accordo Abi-Governo”<br />

della scorsa estate, la quale<br />

permetteva di bloccare la rata<br />

sui livelli medi del 2006 e alla<br />

quale hanno aderito circa 50<br />

mila titolari di mutuo. In questo<br />

caso, tuttavia, gli effetti del decreto<br />

non varranno direttamente<br />

sulla rata costante, ma sul conto<br />

di finanziamento accessorio<br />

previsto dalle norme sulla rinegoziazione.<br />

Quindi, soltanto a<br />

partire dal momento in cui tale<br />

conto di finanziamento avrà un<br />

saldo pari a zero, la riduzione<br />

avrà effetti sugli importi da versare;<br />

b) finanziamenti oggetto di operazioni<br />

di cartolarizzazione o<br />

di emissione di obbligazioni<br />

bancarie garantite ai sensi della<br />

legge 30 aprile 1999, n.130.<br />

Per questa tipologia di prestiti<br />

il contributo dello Stato viene<br />

corrisposto dalla banca cedente,<br />

ovvero dal soggetto incaricato<br />

della riscossione dei crediti<br />

ceduti e dei servizi di cassa e<br />

di pagamento;<br />

c) mutui a tasso “misto”, cioè<br />

quelli che prevedono una possibilità<br />

di scelta fra fisso e variabile<br />

a scadenze determinate<br />

1<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong>


il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong><br />

1<br />

d) mutui a rata “costante”<br />

Possono accedere alle agevolazioni<br />

anche i mutuatari in ritardo<br />

con i pagamenti, a patto<br />

che non sia intervenuta (prima<br />

o nel corso del <strong>2009</strong>) la decadenza<br />

del beneficio del termine<br />

o la risoluzione del contratto<br />

stesso.<br />

Quali sono i criteri di funzionamento<br />

del Decreto Legge?<br />

Per tutto il <strong>2009</strong> lo Stato si farà<br />

carico della differenza tra gli importi<br />

delle rate derivanti dall’applicazione<br />

delle condizioni contrattuali originarie<br />

dei mutui e la soglia stabilita nel<br />

primo comma del decreto.<br />

A questo proposito occorre sottolineare<br />

che il «tetto» del 4% non vale<br />

per tutti i prestiti rientranti nelle categorie<br />

sopracitate, ma soltanto per<br />

quei finanziamenti che al momento<br />

della sottoscrizione prevedevano un<br />

tasso inferiore a questo valore. Tra<br />

questi, tenendo conto dell’andamento<br />

storico dei tassi Euribor e degli<br />

spread medi praticati dalle banche,<br />

rientrano, in linea di massima, tutti<br />

quei prestiti stipulati fra il 2003 e la<br />

prima metà del 2006.<br />

Per tutti gli altri, il limite oltre il<br />

quale scatta l’integrazione da parte<br />

del Governo sarà rappresentato dal<br />

tasso di interesse complessivo versato<br />

in corrispondenza della prima<br />

rata.<br />

Naturalmente, il brusco ribasso<br />

del tasso Euribor, ormai arrivato<br />

ai minimi storici, ha in gran parte<br />

depotenziato gli effetti del D.L., il<br />

quale, tuttavia, continuerà ad avere<br />

efficacia su quei finanziamenti che<br />

prevedono meccanismi di indicizzazione<br />

ritardati nel tempo, soprattutto<br />

in considerazione dell’elevato livello<br />

che aveva assunto il tasso di riferimento<br />

nell’autunno 2008.<br />

Altri mutui potrebbero invece<br />

essere sfiorati o addirittura neanche<br />

interessati dalle misure, ma soltanto<br />

perché pagheranno già a gennaio un<br />

tasso di interesse inferiore al 4% (o<br />

comunque inferiore al tasso applicato<br />

in corrispondenza del versamento<br />

della prima rata). A riprova di questo<br />

è da sottolineare che il Governo<br />

ha già stabilito di destinare al finanziamento<br />

degli assegni familiari la<br />

parte che resterà inutilizzata dei 350<br />

milioni di euro previsti per l’agevolazione<br />

in questione.<br />

Il contributo dello Stato viene<br />

corrisposto dalle banche mutuanti<br />

senza alcun costo per il cliente alla<br />

data di scadenza di ciascuna rata.<br />

VITA DELLA BANCA<br />

Vale la pena di ricordare che le rate<br />

interessate dalle misure sono, per<br />

intero, quelle da corrispondere nel<br />

corso del <strong>2009</strong>, indipendentemente<br />

dal periodo a cui si riferiscono: vale<br />

quindi il criterio di cassa e non quello<br />

di competenza.<br />

Tuttavia, nel caso in cui il finanziamento<br />

risulti intestato a due o più<br />

mutuatari, di cui non tutti soddisfano<br />

i requisiti di legge, le agevolazioni<br />

vengono riconosciute sulla parte<br />

della rata corrispondente alla quota<br />

degli intestatari in regola con i requisiti<br />

di legge. Infatti, se ad esempio<br />

il mutuo è stato sottoscritto da<br />

due coniugi, dei quali uno soltanto<br />

usufruisce delle agevolazioni per<br />

l’abitazione principale, il tetto al 4%<br />

sarà applicato soltanto su metà rata<br />

(indipendentemente dal modo in cui<br />

la proprietà dell’immobile è divisa<br />

fra gli intestatari), mentre la parte<br />

restante sarà calcolata con il tasso<br />

effettivo stipulato.<br />

Occorre avanzare una richiesta<br />

per godere dell’agevolazione?<br />

L’accesso all’agevolazione è automatica<br />

per quanto riguarda quei<br />

contribuenti inseriti negli elenchi<br />

trasmessi dall’Agenzia delle Entrate<br />

alle singole banche.<br />

Dall’altro lato, invece, tutti i mu-


VITA DELLA BANCA<br />

tuatari che non sono sta inseriti in<br />

tali liste, ma che tuttavia ritengono<br />

di avere il diritto di usufruire dell’agevolazione<br />

in questione, saranno<br />

tenuti ad autocertificare il possesso<br />

dei requisiti per l’applicazione del<br />

decreto, con un modulo che le banche<br />

stesse metteranno loro a disposizione.<br />

In linea di massima rientrano<br />

in questa categoria i soggetti che non<br />

hanno mai compilato la certificazione<br />

per la detrazione degli interessi<br />

passivi sui mutui oppure quelli hanno<br />

stipulato un contratto di finanziamento<br />

nel 2008 (in quanto i dati<br />

contenuti nelle liste fornite dal Ministero<br />

sono aggiornati a fine 2007).<br />

Quali saranno i tempi di applicazione<br />

del Decreto Legge?<br />

Le oggettive difficoltà di carattere<br />

organizzativo per l’applicazione<br />

del decreto hanno fatto sì che gran<br />

parte delle banche non siano ancora<br />

in grado di corrispondere il contributo<br />

per le prime rate in scadenza nel<br />

<strong>2009</strong>. Ad ogni modo, una specifica<br />

Agenzia di Agliana<br />

circolare ministeriale tranquillizza<br />

le famiglie italiane, stabilendo che<br />

ciascun titolare di mutuo deve essere<br />

tenuto indenne da ogni effetto legato<br />

a simili ritardi e che, in particolare,<br />

ogni contributo sarà accreditato con<br />

valuta del giorno di scadenza della<br />

rata cui è relativo.<br />

Contestualmente all’introduzione<br />

di questa agevolazione, il Governo<br />

ha introdotto anche un’altra disposizione<br />

orientata, teoricamente, ad<br />

agevolare le famiglie nell’acquisizione<br />

di mutui a condizioni economiche<br />

più favorevoli.<br />

A partire dal 1° gennaio <strong>2009</strong>, le<br />

banche che offrono alla clientela mutui<br />

garantiti da ipoteca per l’acquisto<br />

dell’abitazione principale devono assicurare<br />

agli stessi clienti la possibilità<br />

di stipulare tali contratti ad un interesse<br />

variabile indicizzato al tasso<br />

sulle operazioni di rifinanziamento<br />

principale della Banca centrale europea<br />

(tasso BCE). Sfortunatamente,<br />

le buone intenzioni della nuova norma<br />

introdotta, che avrebbero dovuto<br />

portare alla stipulazione di mutui a<br />

tassi più vantaggiosi, sono andate a<br />

scontrarsi con un generale aumento<br />

dei costi amministrativi delle banche<br />

ed un peggioramento diffuso della<br />

valutazione del merito creditizio<br />

della clientela (dovuto soprattutto<br />

alla crisi presente in ogni settore dell’economia),<br />

fattori che hanno contribuito<br />

ad allineare l’offerta di mutui<br />

indicizzati al tasso BCE a quella<br />

dei finanziamenti rapportati al tasso<br />

Euribor.<br />

Ad ogni modo, come già anticipato,<br />

la repentina diminuzione del<br />

tasso Euribor permetterà alle famiglie<br />

di godere di rate più “leggere”,<br />

in modo da realizzare, anche se indirettamente,<br />

i virtuosi propositi del<br />

nostro Esecutivo.<br />

1<br />

Giacomo Giacomelli<br />

Ufficio Organizzazione Bcc <strong>Masiano</strong><br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong>


Renato Risaliti<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong><br />

0<br />

Cominciammo<br />

ad arrampicarci<br />

sulla collina,<br />

all’inizio quasi<br />

di corsa e poi<br />

sempre più<br />

lentamente...<br />

La prima ascesa<br />

di un monte<br />

Nel secondo dopoguerra, nella<br />

parrocchia di S. Michele, si era<br />

costituita un gruppo di aspiranti di<br />

Azione Cattolica guidato da Valerio<br />

Bianchi, un maestro, nipote del<br />

parroco Don Ferruccio, e, che alle<br />

magistrali di Pistoia, era stato in<br />

classe con uomini come lo scrittore<br />

Marcello Venturi e esponenti della<br />

Resistenza come Silvano Ravanelli<br />

e Silvano Migliorini.<br />

Questo gruppo di cui facevo parte<br />

anch’io era composto da una quindicina<br />

di adolescenti pieni di entusiasmo<br />

e di alti ideali politico religiosi,<br />

come succede fra i giovani ancora<br />

oggi.<br />

Il gruppo voleva fare cose insolite.<br />

In quel momento, dopo anni di<br />

tragedie, lutti, rovine, paura del domani,<br />

impossibilità a muoversi per<br />

mancanza di mezzi di trasporto, il<br />

sogno era rappresentato da una gita<br />

TERRITORIO<br />

collettiva.<br />

Le città, a partire dalle vicine<br />

Pistoia e Firenze, erano coperte di<br />

rovine e difficili da raggiungere perché<br />

le corse dei treni erano poche e<br />

i treni transitavano spesso con gravi<br />

ritardi, super affollati e quindi inadatti<br />

a creare quel clima allegro e<br />

spensierato necessari in una gita di<br />

adolescenti.<br />

Don Ferruccio non aveva un cappellano<br />

perché non c’era ancora la<br />

crisi delle vocazioni, ma le parrocchie<br />

da coprire erano tante e molto<br />

più importanti di una parrocchia di<br />

appena mille anime. Tutto questo avveniva<br />

malgrado che il parroco fosse<br />

ormai di età avanzata e malfermo<br />

di salute. Non avendo altra scelta, il<br />

parroco aveva dato incarico al nipote,<br />

maestro, di seguire il nostro gruppo<br />

di aspiranti.<br />

Fu così che un bel giorno, anzi<br />

in una bella domenica di giugno del<br />

1947 (avevo allora 12 anni), Valerio<br />

ci guidò in una, per noi, memorabile<br />

scampagnata, come solevano fare i<br />

Boys Scouts, a S. Alluccio, sul Montalbano<br />

sopra Quarrata. Noi avevamo<br />

accolto l’idea con grandi evviva<br />

di gioia e scatti di entusiasmo irrefrenabile,<br />

senza rendersi conto che<br />

la guida, in quei tempi in cui erano<br />

ancora presenti tanti residuati di<br />

guerra, si assumeva grosse responsabilità,<br />

perché spesso accadevano<br />

delle disgrazie. Gli obici e le bombe<br />

a mano o le mine, erano sparsi un<br />

po’ ovunque, perché i due eserciti<br />

che avevano occupato la penisola<br />

(tedesco e angloamericano) aveva-


TERRITORIO<br />

no lasciato un po’ dappertutto questi<br />

micidiali ordigni e la bonifica del<br />

territorio andava a rilento.<br />

I nostri genitori erano molto titubanti,<br />

comunque, dopo le assicurazioni<br />

di rito da parte di Valerio, i nostri<br />

padri e madri dettero l’assenso.<br />

Partimmo la domenica mattina dopo<br />

la celebrazione della prima Messa<br />

con la bicicletta. I nostri genitori ci<br />

salutarono in piazza di S. Michele<br />

nascondendo la loro ansia.<br />

Arrivammo a Lucciano cantando<br />

e lì lasciammo i nostri mezzi di locomozione<br />

sotto l’occhio vigile del<br />

parroco Giuliano Mazzei, di origini<br />

aglianesi. Cominciammo ad arrampicarci<br />

sulla collina, all’inizio quasi<br />

di corsa e poi sempre più lentamente<br />

e faticosamente anche perché le<br />

provviste, il pentolone con le stoviglie<br />

e le vivande pesavano maledettamente.<br />

Verso mezzogiorno raggiungemmo<br />

la vetta tutti sudati, affaticati, sì,<br />

ma felici e contenti di trovarci fra i<br />

boschi e respirare aria sana in completa<br />

libertà. Cercammo una radura<br />

e due pietre più grandi per fare una<br />

specie di fornello, dove mettere la<br />

“marmitta”. L’acqua l’avevamo presa<br />

con noi (peraltro ci eravamo detti,<br />

non si sa mai!). Mettemmo a scaldare<br />

l’acqua: poco dopo bolliva e allora<br />

vi gettammo gli spaghetti: mezz’ora<br />

dopo i nostri piatti erano colmi<br />

di spaghetti fumanti. Vi gettammo<br />

il burro, il parmigiano non ce l’avevamo,<br />

ma l’appetito era così forte e<br />

pressante che non ci venne neanche<br />

in mente che bisognava metterci il<br />

formaggio. In ogni caso sarebbe stato<br />

impossibile perché ci eravamo dimenticati<br />

oltre al formaggio, anche<br />

del sale.<br />

Come secondo mangiammo affettati<br />

con pane fatto in casa, alla<br />

contadina. In un battibaleno sparirono<br />

tutte le provviste portate da casa,<br />

sia perché l’ora era oramai avanzata,<br />

le 14 circa, sia perché la nostra età<br />

non ammetteva repliche. Dopo pranzo<br />

esplorammo più accuratamente<br />

il terreno circostante. Trovammo<br />

le pine con i pinoli. Per noi questa<br />

diventò una frutta squisita, una vera<br />

leccornia.<br />

Fu così che arrivammo come<br />

scrisse Garcia Lorca “a las crucos de<br />

la tarde”, era l’ora giusta per rientrare<br />

a casa.<br />

Dopo circa un’ora e mezza arrivammo<br />

a Lucciano, stanchi, molto<br />

stanchi, sì, ma anche felici di aver<br />

trascorso una domenica diversa e di<br />

aver rafforzato il nostro spirito desideroso<br />

di innalzarsi il più alto possibile.<br />

Ci pareva di esserci avvicinati<br />

molto all’Altissimo e di questo andavamo<br />

fieri.<br />

Prima del tramonto rientrammo<br />

a S. Michele. Le nostre mamme trepidanti<br />

per paura che potesse essere<br />

successa una disgrazia ci abbracciarono<br />

con effusione, come se fossimo<br />

scampati a chissà quale grave pericolo.<br />

E noi per anni ci siamo gloriati di<br />

aver scalato il S. Alluccio, quasi fossimo<br />

stati sull’Everest.<br />

Sic transit gloria mundi!<br />

1<br />

Renato Risaliti<br />

Docente dell’Università<br />

degli Studi di Firenze<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong>


Marco Gasperini<br />

Intervista<br />

al regista<br />

Giuseppe Golisano<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong><br />

Il Teatro sociale<br />

a Bottegone<br />

Quando e come è nata l’idea di<br />

costituire un laboratorio teatrale a<br />

Bottegone?<br />

«Il gruppo teatrale è nato all’incirca<br />

trentacinque anni fa, al Circolo<br />

di Bottegone, con il nome “Gruppo<br />

teatro giovani di Bottegone”. Io all’epoca<br />

facevo Cabaret e proprio durante<br />

un mio spettacolo nel Circolo<br />

conobbi alcuni giovani, con i quali<br />

fondai proprio questo gruppo, di cui<br />

io, con i miei ventuno anni, ero il più<br />

anziano. Mi ricordo che il primo te-<br />

TERRITORIO<br />

sto messo in scena fu “Emigrazione”,<br />

un’opera scritta da me, come quasi<br />

tutte quelle che negli anni a venire<br />

sono state rappresentate dal gruppo.<br />

Il giorno del debutto, all’ora di inizio<br />

dello spettacolo, non c’era nessuno<br />

tra il pubblico. Dopo alcuni minuti<br />

di imbarazzo vedemmo la pista all’aperto<br />

del Circolo riempirsi, fino<br />

ad ospitare più di settecento persone.<br />

Fu un successo che diede una grande<br />

spinta per l’attività a venire.»<br />

Una scena di una rappresentazione teatrale


TERRITORIO<br />

Il gruppo è itinerante?<br />

«Credo che ci siamo esibiti in<br />

quasi tutte le feste dell’Unita della<br />

provincia, oltre che in varie Chiese<br />

del circondario, andando cosi a<br />

rompere artisticamente, quella separazione<br />

tra i due “mondi” che anche<br />

qui tutti sanno esistere. Molti dei ragazzi<br />

che recitavano all’interno del<br />

gruppo ora svolgono ruoli, anche direttivi,<br />

nelle compagnie teatrali delle<br />

parrocchie.»<br />

È cambiata la vostra attività<br />

nel corso degli anni?<br />

«Cinque anni fa il gruppo si dette<br />

un assetto da informale a formale,<br />

fondando un’associazione culturale<br />

che si chiama “Zona Teatro Libero”.<br />

Per il resto le cose sono rimaste più<br />

o meno le stesse.<br />

In tutti questi anni abbiamo messo<br />

in scena circa quaranta diversi<br />

testi teatrali, e sono passati attraverso<br />

il vecchio ed il nuovo gruppo<br />

qualcosa come settecento giovani.<br />

Abbiamo sempre dato spazio a tutti<br />

non facendo selezioni, privilegiando<br />

l’aspetto della partecipazione a quello<br />

artistico.<br />

Da questo nasce l’esigenza di<br />

scrivere testi originali, creati appositamente<br />

per la molteplicità e la dinamica<br />

del gruppo, il quale cambia in<br />

continuazione assetto numerico.<br />

Ogni anno abbiamo dato vita<br />

ad un’opera diversa, rinnovandoci<br />

continuamente e affrontando molte<br />

tematiche; poi ad un certo punto, fu<br />

ritenuto di modificare leggermente<br />

il nostro stile, e iniziammo a fare<br />

Cabaret, con uno spettacolo che si<br />

chiamava “Stelle filanti”, che abbiamo<br />

portato avanti per diverso tempo,<br />

rinnovandolo e aggiornandolo continuamente.<br />

Da questa esperienza<br />

è nato “Gran varietà”, lo spettacolo<br />

che ci impegna<br />

nel presente.<br />

Inoltre, da<br />

alcuni anni,<br />

grazie proprio<br />

ad una nostra<br />

precisa volontà,<br />

abbiamo<br />

iniziato a cambiare<br />

la logica<br />

esistente nel<br />

mondo teatrale<br />

pistoiese,<br />

rompendo gli<br />

schemi dei<br />

singoli gruppi<br />

teatrali, i quali<br />

erano chiusi<br />

ognuno nella<br />

propria realtà,<br />

spesso in antagonismo con quella<br />

degli altri. Grazie a questa iniziativa<br />

ora c’è molta più interazione e collaborazione<br />

fra tutti: succede ad esempio,<br />

che singoli attori collaborino<br />

con più gruppi. Questo ha provocato<br />

qualche problema organizzativo, ma<br />

ha arricchito molto tutti, soprattutto<br />

da un punto di vista sociale, abbattendo<br />

barriere e divisioni che erano<br />

presenti da molti anni e favorendo<br />

anche uno scambio notevole a livello<br />

artistico.»<br />

Ci sono altre iniziative che portate<br />

avanti?<br />

«La cosa più importante che l’associazione<br />

ha fatto negli ultimi tempi<br />

e di cui io personalmente vado fiero,<br />

è l’istituzione del Concorso per<br />

i gruppi teatrali amatoriali intitolato<br />

a Fabrizio Rafanelli, fondatore del<br />

GAD (Gruppo Arte Drammatica).<br />

Questo è il terzo anno che lo facciamo<br />

e devo dire che la cosa ha riscosso<br />

successo sia presso gli addetti ai<br />

lavori che presso il pubblico, diven-<br />

Alcuni attori durante una rappresentazione teatrale<br />

tando in sostanza il cuore del teatro<br />

della provincia. Il livello delle rappresentazioni<br />

è molto alto, e la possibilità<br />

che diamo a tutti di assistervi<br />

gratuitamente è secondo me importante,<br />

per contribuire alla diffusione<br />

di cultura e spettacolo.»<br />

Il futuro:<br />

«L’essere amatori non prevede<br />

mai un futuro secondo me, perché<br />

questo è legato a mille cose. Sicuramente<br />

però, posso dire che continueremo<br />

questo percorso. Personalmente<br />

mi piacerebbe andare verso<br />

un teatro di ricerca, magari fondendo<br />

quest’ultimo con il cinema, come<br />

abbiamo fatto nel nostro ultimo<br />

spettacolo “Viaggio conosciuto nella<br />

periferia di un sogno”. La sperimentazione<br />

e l’innovazione è da sempre<br />

stata una nostra caratteristica, compatibilmente<br />

con i mezzi e le risorse<br />

a nostra disposizione. L’importante è<br />

avere la voglia di non fermarsi mai,<br />

poi le cose nascono quasi da sole.»<br />

Marco Gasperini<br />

Redattore<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong>


Stand presso il Giugno Aglianese<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong><br />

Fra pochi giorni prenderà avvio<br />

l’appuntamento annuale che vede<br />

tutti i riflettori puntati sulla città di<br />

Agliana. Dal 10 giugno inizieranno<br />

infatti i festeggiamenti della fiera<br />

paesana che termineranno il 29 giugno,<br />

giorno del Santo Patrono. Anche<br />

per questo anno l’Amministrazione<br />

Comunale si è attivata per proporre<br />

un calendario di appuntamenti particolarmente<br />

ricco e variegato con<br />

serate dedicate alla cultura, al cinema,<br />

alla musica, allo spettacolo e ad<br />

attività puramente ricreative, dove il<br />

fattor comune è rappresentato dalla<br />

voglia di stare insieme e di fare comunità.<br />

TERRITORIO<br />

La <strong>BCC</strong> <strong>Masiano</strong> confermerà la<br />

sua puntuale presenza, attraverso la<br />

sponsorizzazione di alcune iniziative<br />

riguardanti la proiezione cinematografica<br />

di films e alcuni spettacoli<br />

di danza che saranno proposti nelle<br />

diverse serate; sarà inoltre allestito<br />

uno stand all’interno della Mostra<br />

Mercato che si svolgerà, come da tradizione,<br />

presso il Parco Pertini negli<br />

ultimi quattro giorni, a conclusione<br />

del periodo di festa. Ringraziando le<br />

autorità locali per l’impegno profuso<br />

nell’organizzazione degli eventi programmati,<br />

vi diamo appuntamento<br />

al mese di giugno!<br />

C.V.


ECONOMIA LOCALE<br />

Maurizio Gori<br />

La parola ad<br />

un gruppo di<br />

imprenditori soci<br />

e clienti della Bcc<br />

<strong>Masiano</strong><br />

Come usciremo<br />

da questa crisi economica<br />

L’argomento dell’attuale crisi<br />

economica, nazionale e internazionale,<br />

è stato affrontato in questo notiziario<br />

in altri articoli.<br />

Nell’ambito di questa rubrica,<br />

però, abbiamo voluto parlare di questo<br />

tema, dando la parola ad operatori<br />

economici della nostra realtà<br />

locale.<br />

Abbiamo voluto sentire l’opinione<br />

di chi è impegnato “in prima linea”,<br />

come imprenditore, e che deve<br />

confrontarsi quotidianamente, con i<br />

propri clienti, fornitori, enti pubblici,<br />

con le problematiche di questo<br />

contesto economico. Non abbiamo<br />

la pretesa di fornire una visione articolata<br />

o esaustiva, di un panorama<br />

economico che chiederebbe riflessioni<br />

approfondite; non abbiamo lo<br />

spazio e le possibilità per affrontare,<br />

in maniera adeguata, queste analisi<br />

sulle nostre pagine. Abbiamo voluto,<br />

però, fornire una serie di informazioni<br />

e dati, comunque utili per una<br />

riflessione comune sul quadro locale<br />

di questa crisi.<br />

Oggi circolano anche tante informazioni<br />

che non hanno riscontri oggettivi<br />

e sono legate all’emozione e<br />

alla suggestione del momento; queste<br />

non aiutano ad avere una visione<br />

autentica e serena della situazione.<br />

Ci siamo rivolti ad alcuni imprenditori<br />

soci e clienti della nostra<br />

Banca, che operano nel commercio,<br />

nell’agricoltura, nel tessile, nel mobile<br />

e nell’industria per sapere come<br />

pensano che si possa uscire da questa<br />

crisi e gli abbiamo rivolto questa<br />

domanda:<br />

IN COSA DOBBIAMO AVERE<br />

FIDUCIA PER USCIRE DALLA<br />

CRISI ECONOMICA CHE STIA-<br />

MO VIVENDO?<br />

ECCO LE LORO RISPOSTE:<br />

Marco Fattori della Fattori arredamenti<br />

e Idea Casa s.r.l. (mobile)<br />

Un segnale positivo per uscire dalla crisi<br />

deve venire dal governo, dobbiamo trovare una<br />

via d’uscita a livello nazionale e internazionale,<br />

non c’è una soluzione locale del problema. Da<br />

parte degli imprenditori si fa di tutto per venire<br />

incontro al cliente: promozioni, prezzi fermi a<br />

un anno fa. Nonostante questo si riscontra, anche<br />

nel settore dell’arredamento, una flessione<br />

negli acquisti a mio avviso generata dal timore<br />

di cosa avverrà in futuro. Sono i media stessi a<br />

generare insicurezza nell’opinione pubblica con continui messaggi negativi.<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong>


il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong><br />

6 ECONOMIA LOCALE<br />

Fabio Pazzaglia della Pazzaglia s.p.a.<br />

(produzione e commercio di macchine agricole)<br />

Il nostro settore è ad alta specializzazione:<br />

produciamo macchine per il vivaismo.<br />

Non abbiamo risentito della crisi perché<br />

siamo l’unico produttore al mondo per numero<br />

di macchine e qualità. Noi investiamo<br />

molto in ricerca e sviluppo e continueremo<br />

su questa strada perché ci crediamo.<br />

MAGNI PIERO nel settore del commercio e del vivaismo<br />

Per uscire da questa crisi secondo me bisogna<br />

lavorare di più e meglio. Devo dire che<br />

anche da parte del sistema bancario locale c’è<br />

stata una maggior sensibilità nel capire le difficoltà<br />

incontrate dagli imprenditori. Non si può<br />

parlare di vera crisi in questo settore, soltanto di<br />

una contrazione nelle vendite verso alcuni paesi<br />

esteri. Nel nostro settore economico l’anno<br />

va dall’autunno alla primavera perché coincide<br />

con l’anno agrario. Una lieve flessione nelle<br />

vendite si è registrata nello scorso autunno ma<br />

in questo periodo ci stiamo riprendendo. Io comunque<br />

sono ottimista.<br />

Claudio Gori della Righetti Piante (vivaismo)<br />

Io faccio il vivaista da trent’anni e ho notato per la prima<br />

volta una flessione nelle vendite sui mercati esteri. Spagna e<br />

Inghilterra sono diventati mercati difficili, anche per la concorrenza<br />

di altre nazioni europee produttrici di piante. C’è<br />

molta produzione a livello globale e quindi le nostre quote<br />

di mercato si sono contratte. La domanda dei nostri prodotti sui mercati non<br />

aumenta in proporzione all’offerta.<br />

Una ricetta per uscire dalla crisi non ce l’ho, ma secondo me bisognerebbe<br />

tornare alla programmazione degli investimenti come si faceva trenta o<br />

quaranta anni fa. Allora si calcolava in quanto tempo il capitale poteva rientrare<br />

e si pianificava di conseguenza. Ho verificato che le vendite aumentano<br />

in proporzione inferiore al valore del capitale investito. Occorrerebbe una<br />

facilitazione per l’accesso al credito.


ECONOMIA LOCALE<br />

Gualtiero Toni<br />

della Green House (commercio)<br />

Donato Vichi della Vichi s.r.l. (tessile)<br />

La crisi del tessile si è fatta sentire a Prato da circa sei mesi<br />

Il settore tessile pratese soffre sia per la concorrenza dei mercati asiatici che, in sede locale,<br />

per l’industrializzazione massiccia impiantata dalla comunità cinese presente a Prato<br />

da molti anni.<br />

Il nostro settore non ha mai chiesto né chiederà<br />

aiuti finanziari allo Stato ma esige il rispetto<br />

delle regole del mercato del lavoro, dei pagamenti<br />

e dei prezzi.<br />

Da parte degli industriali c’è la garanzia del<br />

controllo sulla qualità del prodotto, il rispetto delle<br />

normative fiscali e previdenziali.<br />

Sono consapevole che il settore del tessile pratese<br />

non potrà raggiungere i livelli di dieci anni<br />

fa, perché la crisi è globale ma voglio anche sottolineare<br />

come gli scarsi controlli da parte delle<br />

associazioni di categoria che degli enti pubblici<br />

che negli anni passati hanno tollerato il formarsi<br />

di una forte industria tessile in nero, quella gestita dalla comunità cinese.<br />

Al “tessile” in crisi, in senso stretto, si aggiungono tintorie, maglifici, confezioni e, non ultimo il settore immobiliare.<br />

Questo ha fatto sì che le aziende che facevano parte dell’indotto del tessile siano tutte in crisi e gli operai in<br />

cassa integrazione.<br />

Va detto che anche molti operai in cassa integrazione lavorano in nero.<br />

Ritengo che la produzione tessile non sia sovradimensionata rispetto alla domanda, al contrario si sta producendo<br />

un 20 o 30% in meno rispetto al potenziale del distretto pratese.<br />

Per uscire dalla crisi ci vuole l’impegno di<br />

tutti: dagli imprenditori agli enti pubblici. La<br />

burocrazia è ancora troppo lenta per venire incontro<br />

alle nostre esigenze. Io non ho registrato<br />

una flessione nelle vendite, forse perché insieme<br />

all’attività vivaistica ho anche quella commerciale.<br />

Qualche collega vivaista mi ha detto che ha<br />

visto contrarsi delle vendite del 20 o anche 30%<br />

rispetto all’anno scorso. Comunque bisogna rimboccarsi<br />

le maniche e lavorare di più, come si<br />

faceva venti o venticinque anni fa, invece vedo<br />

persone che vengono a cercare lavoro e che si rifiutano di lavorare sabato e domenica,<br />

che sono i giorni per noi più interessanti.<br />

Servizio a cura di Maurizio Gori e Susanna Daniele<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong>


Il Presidente della Bcc<br />

<strong>Masiano</strong> Pier Maria Baldi<br />

firma l’accordo<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong><br />

Il 9 febbraio <strong>2009</strong> (con operatività<br />

1° marzo) è stato siglato un<br />

accordo provinciale, primo caso in<br />

Toscana, che ha lo scopo di aiutare<br />

le persone in difficoltà a causa della<br />

crisi economica (o che hanno perso<br />

il posto di lavoro) e le associazioni<br />

che si occupano del “sociale”.<br />

Tra le banche aderenti segnaliamo<br />

ben 6 Bcc del territorio, tra cui<br />

Bcc <strong>Masiano</strong>.<br />

Inoltre, hanno aderito: Misericordia<br />

di Pistoia, Caritas di Pistoia e di<br />

Pescia, Fondazione Caripit e Fondazione<br />

“Un raggio di Luce Onlus”.<br />

Il protocollo prevede l’erogazione<br />

di piccoli prestiti a persone fisiche,<br />

cooperative sociali, associazioni di<br />

volontariato ed imprese a conduzione<br />

ECONOMIA LOCALE<br />

Firma di accordo<br />

per il Microcredito<br />

nella Provincia di Pistoia<br />

femminile a tassi e condizioni molto<br />

vantaggiose. L’obiettivo è quello di<br />

finanziare soggetti appartenenti a fasce<br />

non adeguatamente tutelate.<br />

Le finalità dei prestiti dovranno<br />

rispondere a necessità primarie quali<br />

la salute, l’educazione, la formazione,<br />

l’assistenza agli anziani, alle spese<br />

per la casa o per l’auto.<br />

Gli importi massimi concedibili<br />

sono di 7.000€ per le persone fisiche<br />

e di 15.000€ per le cooperative<br />

sociali, le associazioni di volontariato<br />

e l’imprenditoria femminile. La<br />

durata massima del rimborso è pari<br />

a 60 mesi.<br />

Le richieste verranno raccolte dagli<br />

sportelli di ascolto della Misericordia<br />

e della Caritas.<br />

S.G.<br />

Gli aderenti all’accordo per il Microcredito


ATTIVITÀ SOCIALE<br />

Una fase del corso di formazione<br />

Bcc <strong>Masiano</strong> ha acquistato alcuni<br />

defibrillatori cardiaci per metterli a disposizione<br />

nel proprio territorio, affinché,<br />

si possa intervenire positivamente,<br />

nei casi in cui alcune persone subiscano<br />

un arresto cardiaco.<br />

Il primo defibrillatore è stato “inaugurato”<br />

sabato 4 ottobre 2008, presso la<br />

nuova Agenzia di Agliana in Piazzetta<br />

Enrico Caruso 23/25.<br />

I defibrillatori cardiaci sono presenti<br />

sulle piazze in cui la Bcc opera, in particolare,<br />

nelle strutture di riferimento per<br />

la popolazione.<br />

Di seguito elenchiamo il posizionamento<br />

dei defibrillatori:<br />

<strong>Masiano</strong> (presso il Circolo)<br />

Bottegone (presso l’Agenzia)<br />

Casalguidi (presso l’Agenzia)<br />

Agliana (presso l’Agenzia)<br />

Quarrata (presso l’Agenzia)<br />

Bonelle (presso l’Area Crediti)<br />

Defibrillatori<br />

presso le filiali della Bcc a<br />

tutela della salute<br />

dei cittadini<br />

Prosegue l’organizzazione dei corsi per<br />

l’utilizzo del defibrillatore. Chi è interessato<br />

può mettersi in contatto con l’Ufficio Soci:<br />

spaziosoci@bccmasiano.it<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong>


Delio Chiti<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong><br />

0<br />

Vorrei fare una PROPOSTA,<br />

QUALCHE riflessione e una DO-<br />

MANDA su “sviluppo e prospettive”<br />

della nostra Banca; so bene che non<br />

è questa l’occasione, già occupata da<br />

altri argomenti. Prego, però, la Presidenza<br />

di trovare il modo di discuterne<br />

in occasione del futuro bilancio<br />

(dico così perché manca sempre il<br />

tempo).<br />

Una veduta del campanile di <strong>Masiano</strong><br />

Lettera di Delio Chiti<br />

al Presidente<br />

PROPOSTA. La storia della Banca<br />

i tanti, nuovi soci, in specie quelli<br />

fuori <strong>Masiano</strong> la conoscono? Una<br />

sintesi, certo, le cose essenziali, è<br />

loro interesse e nostro dovere farle<br />

conoscere.<br />

RIFLESSIONI. Oggi, a me sembra,<br />

è una corsa fra le nostre Casse<br />

a chi apre più sportelli. Molti anni<br />

fa, qualcuno di voi lo ricorderà, ci fu<br />

fra i nostri soci un “conflitto” per lo<br />

spostamento (non l’apertura, che la<br />

Banca d’Italia non l’avrebbe consentita)<br />

dell’unico sportello di <strong>Masiano</strong><br />

a Casenuove, ad un chilometro di<br />

distanza. Era necessaria quella decisione:<br />

<strong>Masiano</strong> era tutto dedito all’epoca<br />

(metà anni sessanta) all’agricoltura<br />

tradizionale, mentre a Casenuove<br />

erano due fornaci di laterizi<br />

e diverse attività artigianali e commerciali.<br />

Anche il vivaismo, lì, stava<br />

da tempo sviluppando, merito d’un<br />

pioniere, Marino Niccolai; e ben avviata<br />

nella zona era pure la ditta F.lli<br />

Biagini (poi Antonio Biagini).<br />

Si ricorda, per i più giovani, che<br />

all’epoca i due paesi erano divisi<br />

da campanilismo e politica (da una<br />

parte i bianchi, dall’altra i rossi). A<br />

molti masianesi, poi, era caro il motto:<br />

“La Banca deve restare accanto<br />

al campanile!”. Premesso questo, e<br />

che la Banca d’Italia era contraria<br />

all’operazione, nonostante avessimo<br />

già comprato il terreno, lo spostamento<br />

ci fu negato.<br />

PROSPETTIVE. Da anni mentalità,<br />

leggi e direttive sono assai<br />

ATTIVITÀ SOCIALE<br />

cambiate, tanto che abbiamo potuto<br />

aprire ben quattro filiali; la Banca<br />

cresce e si espande nel territorio di<br />

tre comuni vicini, cresce pure il numero<br />

dei soci e anche la loro partecipazione.<br />

Il tutto merito del buon<br />

nome che ispira fiducia, di dirigenti<br />

attivi, capaci e onesti, di una moderna<br />

organizzazione e dipendenti che<br />

operano bene.<br />

Continuiamo così, naturalmente<br />

con le dovute attenzioni, in specie<br />

alla crisi finanziaria ed economica<br />

che sta investendo tutto il mondo.<br />

In ultimo la DOMANDA: a me<br />

pare che di questo passo – vista la<br />

corsa d’alcune <strong>BCC</strong> ad occupare<br />

spazi, anche molto lontani da quello<br />

di nascita, e in certi casi addirittura<br />

in concorrenza con altre <strong>BCC</strong> – si<br />

vada incontro a pericoli. Mi chiedo:<br />

oltre certi confini e certe grandezze<br />

operative, non si rischia di perdere<br />

il nostro carattere, la nostra natura?<br />

Quei caratteri iniziali e fondamentali<br />

di “BANCA LEGATA AL TERRI-<br />

TORIO, PER IL TERRITORIO”, di<br />

“BANCA FRA LA GENTE, PER LA<br />

GENTE”? Queste parole non sono<br />

slogan pubblicitari, ma “cellule” del<br />

nostro DNA.<br />

Grazie, resto in attesa di una risposta.<br />

Nota: Da diversi anni, a Casenuove,<br />

è stato aperto uno sportello della<br />

Cassa di Risparmio.<br />

Delio Chiti<br />

Socio Bcc <strong>Masiano</strong>


ATTIVITÀ SOCIALE<br />

Pier Maria Baldi<br />

L’amico Delio Chiti con questa<br />

lettera dimostra ancora una volta<br />

quanta attenzione rivolga al mondo<br />

del Credito Cooperativo e in particolare<br />

alle problematiche e alle strategie<br />

di questa Banca della quale è<br />

socio da 62 anni. Delio ha ricoperto<br />

anche la carica di Presidente del<br />

Consiglio di amministrazione; lo<br />

ringrazio per il suo contributo e per<br />

l’opportunità che mi offre per spiegare<br />

anche agli altri Soci i motivi<br />

che hanno portato il Consiglio ad<br />

assumere determinate iniziative.<br />

In merito alla proposta di far conoscere<br />

ai nuovi soci la storia della<br />

Banca, potremmo studiare la possibilità<br />

di una serie di articoli sulla<br />

rivista “Il Melograno”, utilizzando<br />

in parte anche il materiale già pubblicato<br />

in alcuni libri della Banca di<br />

<strong>Masiano</strong>. Attraverso questi articoli<br />

potremmo proporre le tappe salienti<br />

della nostra storia.<br />

Negli ultimi anni le Banche, sia<br />

per adeguarsi alle normative della<br />

Vigilanza sia per svolgere in modo<br />

più efficace la propria attività, devono<br />

prevedere, fra l’altro, ruoli di or-<br />

Il Presidente risponde<br />

alla lettera di Delio Chiti<br />

ganizzazione, di controllo, di pianificazione<br />

strategica e di relazioni con<br />

i soci. Questo comporta costi non<br />

direttamente legati alle operazioni<br />

bancarie che dobbiamo cercare di<br />

ripartire su volumi più ampi, per cui<br />

è opportuno aprire nuove agenzie.<br />

Prossimamente apriremo una<br />

nuova agenzia a Pistoia, certamente<br />

non abbiamo dimenticato Casenuove<br />

che dimostra un notevole sviluppo<br />

e per questo dovrà essere presidiata<br />

in modo più efficace; la priorità è<br />

decisa dal Consiglio nella redazione<br />

del piano strategico. So bene che<br />

durante la tua Presidenza le scelte<br />

dovevano tener conto anche del<br />

campanilismo e della politica; oggi,<br />

per fortuna, le cose sono cambiate e<br />

operiamo per tenere la Banca indipendente<br />

dalla politica e sempre più<br />

attenta ai valori della persona.<br />

Ci siamo presentati nelle nuove<br />

piazze convinti della nostra esperienza<br />

e capacità, con il nostro<br />

consueto modo di operare, non promettendo<br />

condizioni impossibili ma<br />

cercando di capire le esigenze dei<br />

clienti, meritandoci così la fiducia<br />

delle persone e delle aziende.<br />

In merito alla tua domanda, credo<br />

che allargando la sfera territoriale<br />

operativa della Banca, potenzialmente,<br />

potremmo “rischiare di<br />

perdere il carattere di una Banca<br />

legata al territorio”.<br />

Credo, però, che questo rischio<br />

sia ridotto per tre motivi:<br />

Il primo motivo è che la nostra<br />

sfera operativa rimane nell’area<br />

della piana pistoiese, una zona con<br />

una comune tradizione culturale.<br />

Il secondo motivo è lo spirito<br />

che anima il consiglio e il personale<br />

della nostra Banca, che mira a coltivare<br />

una forte relazione con il territorio,<br />

con le aziende presenti, con<br />

le realtà sociali, sportive, culturali e<br />

di volontariato; tutto ciò penso contribuisca<br />

a mantenere vivo lo spirito<br />

dei fondatori, a sostenere quei valori<br />

di solidarietà, le relazioni umane e<br />

l’attenzione ai bisogni dell’altro, che<br />

sono il DNA della Banca di Credito<br />

Cooperativo di <strong>Masiano</strong>.<br />

Il terzo motivo, ma non ultimo per<br />

importanza, che tutela il nostro legame<br />

con il territorio, passa attraverso<br />

una serie di iniziative (la rivista, le<br />

gite sociali, le proposte culturali, le<br />

cene) che servono a mantenere e a<br />

favorire uno scambio di conoscenze<br />

e di relazioni positive tra tutta la<br />

base sociale. Una base sociale che<br />

naturalmente si amplia e si arricchisce<br />

in un mondo che favorisce gli<br />

spostamenti e gli incontri.<br />

1<br />

Pier Maria Baldi<br />

Presidente Bcc <strong>Masiano</strong><br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong>


Simona Giuliani<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong><br />

La prima cosa che colpisce di<br />

Piante Mati è il logo, nonché simbolo,<br />

associato da tempo al nome<br />

dell’Azienda: una grande quercia<br />

rossa. Sicuramente, tra la tipologia<br />

di piante esistenti, quella che meglio<br />

rappresenta Piante Mati.<br />

La quercia è sinonimo di resistenza<br />

e longevità, simbolo di forza<br />

e solidità. Piante Mati festeggia quest’anno<br />

100 anni di attività e “come<br />

una quercia” ci ricorda che dal 1909<br />

è un’azienda storica nel panorama<br />

del vivaismo italiano ed europeo,<br />

che ha saputo soddisfare le esigenze<br />

di quattro generazioni di clientela,<br />

evidenziando nel tempo notevoli ca-<br />

Piante Mati:<br />

100 anni!<br />

ATTIVITÀ SOCIALE<br />

pacità imprenditoriali.<br />

Ne è un esempio Francesco Mati<br />

che, insieme ai fratelli Andrea e Paolo<br />

ed ai genitori Cristina e Miro, gestisce<br />

al meglio una delle più prestigiose<br />

aziende del nostro territorio (si<br />

estende per ben 800.000 mq), cliente<br />

e socia della Bcc <strong>Masiano</strong> dal 2003.<br />

Per completezza d’informazione,<br />

va evidenziato che la “grande quercia<br />

rossa” si trova fisicamente all’ingresso<br />

del vivaio di Piante Mati,<br />

denominato “<strong>Masiano</strong>” (bella coincidenza!),<br />

ed è stata fatta nascere da<br />

una ghianda circa 20 anni fa. È rossa<br />

come i due edifici posti a destra ed a<br />

sinistra della Via Bonellina a Pistoia,<br />

Sede dell’Azienda mati con in alto a sinistra il logo


ATTIVITÀ SOCIALE<br />

dove si trova la sede di Piante Mati.<br />

La stessa ubicazione in cui, nel<br />

1909, Casimiro Mati creò l’azienda<br />

a conduzione familiare attraverso la<br />

nascita di uno stabilimento orticolo<br />

e, successivamente, grazie alle capacità<br />

di Mario, il maggiore dei figli e<br />

con l’aiuto dei fratelli Arnolfo e Arnaldo,<br />

fu trasformata in una grande<br />

azienda vivaistica.<br />

Dopo 100 anni, è nuovamente gestita<br />

da tre fratelli (Andrea, Francesco<br />

e Paolo) che, con i genitori, contribuiscono<br />

a mantenere il nome e la<br />

qualità voluti dal loro antenato.<br />

Piante Mati è un’azienda familiare<br />

storica che è riuscita a rimanere<br />

legata al passato, facendone un punto<br />

di forza, ed allo stesso tempo, a<br />

guardare al futuro attraverso scelte<br />

dinamiche ed innovative, organizzando<br />

la struttura del Gruppo Mati<br />

in molteplici attività.<br />

All’interno del Gruppo troviamo:<br />

- “Piante Mati”: garantisce la produzione<br />

di piante di elevata qualità;<br />

- “Studio Mati”: si occupa della<br />

progettazione, realizzazione, manutenzione<br />

ed assistenza tecnica<br />

di parchi e giardini;<br />

La famiglia Mati nel 1919<br />

- “Giardineria Italiana”: garantisce<br />

manodopera altamente qualificata.<br />

La stessa “organizzazione” che si<br />

può riscontrare nelle caratteristiche<br />

di ciascuno dei titolari dell’azienda,<br />

attenti a rispondere sempre alle più<br />

diverse esigenze.<br />

Francesco Mati riesce a coinvolgere<br />

ed appassionare l’interlocutore<br />

trasmettendogli energia ed affron-<br />

I tre fratelli Mati: Francesco, Paolo e Andrea.<br />

tando con disinvoltura i più differenti<br />

argomenti, sempre all’insegna<br />

della preparazione e professionalità.<br />

Si può spaziare dalla produzione di<br />

piante alla cultura e l’arte in generale,<br />

dalla fotografia di parchi e giardini<br />

alla musica, dall’impegno in attività<br />

professionali esterne a quelle del<br />

Gruppo Mati allo sport, dall’amore<br />

per il proprio territorio alla ricerca di<br />

voler rendere tutte le piante pistoiesi<br />

un prodotto “unico” per caratteristiche<br />

e peculiarità. Tutti argomenti<br />

uniti da un comune denominatore:<br />

l’armonia.<br />

L’armonia che viene “creata” con<br />

abilità da Andrea Mati, (anche) compositore<br />

di successo di musica contemporanea,<br />

spesso unita a poesia.<br />

Gli è stato recentemente dedicato un<br />

festival in Olanda, ha vinto un prestigioso<br />

premio in Danimarca e nel<br />

mese di maggio <strong>2009</strong> la sua musica<br />

sarà protagonista di un concerto a<br />

San Pietroburgo.<br />

La stessa armonia che si può riscontrare<br />

nell’Azienda Piante Mati,<br />

da 100 anni.<br />

Simona Giuliani<br />

Responsabile Ufficio Soci Bcc <strong>Masiano</strong><br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong>


il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong><br />

Bilancio Sociale<br />

e di Missione<br />

2008<br />

Prima Persona<br />

Bilancio Sociale e<br />

di Missione 2008<br />

Edizione <strong>2009</strong><br />

Bcc <strong>Masiano</strong> presenta, il 29 maggio<br />

<strong>2009</strong> nel corso dell’Assemblea<br />

dei Soci e per il 6° anno consecutivo,<br />

il Bilancio Sociale e di Missione.<br />

Il documento spiega “come e<br />

quanto” Bcc <strong>Masiano</strong> ha fatto nel<br />

2008 per il proprio territorio.<br />

Facendo una riflessione sull’attuale<br />

scenario che stiamo vivendo,<br />

notiamo come proprio in occasione<br />

di grandi “terremoti”, da un lato<br />

quello finanziario in atto da tempo<br />

e che si ripercuote sull’economia<br />

reale, dall’altro quello sismico che<br />

ha fisicamente sconvolto la regione<br />

abruzzese, stiamo “riscoprendo”<br />

e “beneficiando” di valori quali la<br />

cooperazione, la solidarietà, l’etica e<br />

le sinergie tutte.<br />

In entrambi i casi siamo<br />

stati “scossi” in prima persona<br />

ed è scattata la ricerca<br />

di reciproca assistenza, di<br />

solidarietà, la riscoperta del<br />

bene comune quale elemento<br />

necessario e fondamentale<br />

nella vita di ciascuno.<br />

In particolare, il “terremoto”<br />

finanziario ha fatto<br />

emergere e, per certi aspetti<br />

confermato, la validità<br />

di un modo “differente” di<br />

fare banca. In un certo senso<br />

come se fosse stato “necessario”<br />

affrontarlo al fine di<br />

recuperare moralità ed etica,<br />

adeguando le normative ed i<br />

regolamenti.<br />

La presentazione del Bilancio<br />

Sociale e di Missione<br />

vuol essere per Bcc <strong>Masiano</strong><br />

ATTIVITÀ SOCIALE<br />

l’occasione di sottolineare la peculiarità<br />

del nostro modo di fare banca.<br />

Del resto, la carta dei valori, da<br />

sempre, evidenzia su “come e quanto”<br />

una Bcc deve mettersi al “servizio”<br />

dei propri portatori di interessi,<br />

affinché il pensiero e l’azione siano<br />

sempre coerenti con quanto espresso<br />

nella Carta stessa.<br />

Inoltre, se avete avuto l’occasione<br />

di leggere o ascoltare Yunus (Nobel<br />

per la Pace nel 2006), ideatore<br />

e realizzatore del microcredito nonché<br />

fondatore della Greemen Bank,<br />

avrete potuto notare come ponga<br />

l’attenzione sul “social business”,<br />

ovvero nel riconoscere che la massimizzazione<br />

del profitto non è l’unica<br />

mission possibile e praticabile e che<br />

è necessario superare il concetto di<br />

capitalismo così come è stato vissuto<br />

finora, per riscrivere nuove regole,<br />

affinché una “crisi”, come quella in<br />

atto, non avvenga mai più.<br />

L’unica mission possibile deve<br />

essere quella di massimizzare il benessere.<br />

E, per farlo, una banca del territorio<br />

deve capire che “essere è esserci”<br />

come sostiene il filosofo Heidegger.<br />

Deve prodigarsi per moltiplicare<br />

energie e risorse da destinare ai portatori<br />

di interessi.<br />

Solo così e ricordando che l’etica<br />

è il vero “business” dell’economia,<br />

riusciremo a collegare le logiche di<br />

mercato con quelle dettate dai criteri<br />

morali.<br />

Bcc <strong>Masiano</strong>, da quasi 90 anni,<br />

tenta di farlo in Prima Persona.<br />

S.G.


ATTIVITÀ SOCIALE<br />

Bianca Cappello<br />

Un momento della<br />

conferenza<br />

Territorio<br />

in Pillole<br />

Prima Persona<br />

Donne di Casa Medici<br />

del ’500<br />

Visto il successo ottenuto con la<br />

prima parte dell’evento, tenutosi a<br />

<strong>Masiano</strong> lo scorso novembre, Bcc<br />

<strong>Masiano</strong> ha organizzato per il 30<br />

gennaio <strong>2009</strong> la seconda parte del<br />

convegno. La serata, aperta a tutti,<br />

si è svolta con la partecipazione<br />

del Prof. Siro Innocenti, conosciuto<br />

e stimato dai soci della Banca, che<br />

ogni anno partecipano alle gite culturali,<br />

per le sue doti di<br />

esperto storico e profondo<br />

conoscitore del territorio<br />

fiorentino e non solo.<br />

Il Prof. Innocenti ha<br />

presentato l’affascinante<br />

figura di Bianca Cappello<br />

e lo splendido gioiello architettonico<br />

che è la Chiesa<br />

di San Miniato al Monte<br />

di Firenze.<br />

I partecipanti hanno<br />

seguito con entusiasmo ed<br />

interesse la relazione del<br />

convegno.<br />

S.G.<br />

Territorio<br />

in pillole<br />

Questa brochure nasce dall’idea di sviluppare ed approfondire la parte<br />

relativa al Territorio del Bilancio Sociale e di Missione, presentato anche<br />

quest’anno da Bcc <strong>Masiano</strong>.<br />

Abbiamo voluto dedicare al nostro territorio di riferimento, al quale ci<br />

rivolgiamo quotidianamente in Prima Persona, un’attenzione speciale!<br />

Per l’invio delle vostre immagini, scrivete a spaziosoci@bccmasiano.it ,<br />

specificando “Territorio in pillole”.<br />

S.G.<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong>


il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong><br />

6 ATTIVITÀ SOCIALE<br />

Uno dei pozzi realizzati<br />

in Mozambico<br />

L’Albero della<br />

Solidarietà<br />

La Banca di Credito Cooperativo<br />

di <strong>Masiano</strong> ha deciso, per l’edizione<br />

<strong>2009</strong> della manifestazione “Albero<br />

della Solidarietà”, di collaborare con<br />

l’Associazione O.N.L.U.S. “Amici<br />

dell’Africa” di Casalguidi e Chiazzano,<br />

che sostiene Padre Filomeno<br />

Ceja, missionario comboniano che<br />

opera in Mozambico. L’Associazione<br />

“Amici dell’Africa” opera da<br />

tempo nel territorio del Mozambico,<br />

seguendo progetti di rilevante importanza<br />

come mulini, pozzi, case e<br />

chiese, aiuti alle scuole e soprattutto<br />

l’impegno con le adozioni a distanza<br />

dei piccoli in difficoltà.<br />

L’Associazione da sempre si<br />

preoccupa di mandare, ogni anno,<br />

un suo rappresentante in loco, per<br />

dare personalmente le offerte raccolte.<br />

Solo in questo modo è possibile<br />

seguire attentamente la realizzazione<br />

di un progetto, e capire dove impegnarsi<br />

per un prossimo obbiettivo.<br />

Con l’aiuto di tutti i partecipanti<br />

alla serata che ricordiamo si svolgerà<br />

a <strong>Masiano</strong> il 5 settembre <strong>2009</strong> vorremmo<br />

portare a termine il progetto<br />

di costruzione di pozzi nel quartiere<br />

di Beira.<br />

In questa città nel cuore del Mozambico,<br />

l’Associazione sostiene ottanta<br />

bambini adottati a distanza che<br />

per avere un po’ d’acqua sono costretti<br />

a camminare per diversi chilometri,<br />

prima di andare a scuola.<br />

Un pozzo aiuterebbe circa dieci<br />

famiglie.<br />

Vi aspettiamo quindi,<br />

numerosi, all’Albero della<br />

Solidarietà <strong>2009</strong>!<br />

Per informazioni:<br />

spaziosoci@bccmasiano.it<br />

Martine Bugiani


ATTIVITÀ SOCIALE<br />

Per approfondimenti:<br />

www.fondazionecontisilia.org<br />

Un’immagine esterna<br />

della scuola<br />

Un gruppo di alunni nella scuola<br />

Una scuola<br />

per i bimbi di Kisoga<br />

Grazie alla disponibilità di alcuni<br />

soci della Bcc <strong>Masiano</strong>, unitamente<br />

alla Fondazione Conti Silvia e alla<br />

Congregazione religiosa delle Suore<br />

Mantellate Serve di Maria, lo scorso<br />

26 Febbraio, a Kisoga, in Uganda,<br />

nel cuore dell’Africa, è stata inaugurata<br />

una scuola primaria. La struttura<br />

è composta da 5 aule, una biblioteca,<br />

un laboratorio per computer, un dormitorio<br />

per ospitare circa 60 bambini<br />

e un pozzo da cui ricavare l’acqua<br />

ad uso alimentare.<br />

L’abitato di Kisoga, situato a circa<br />

80 Km a ovest della capitale Kampala,<br />

è costituito da un agglomerato<br />

di piccole baracche in legno prive di<br />

acqua corrente e servizi igienici. Le<br />

condizioni igieniche, la povertà e la<br />

mancanza di prevenzione facilitano<br />

la diffusione di malattie creando un<br />

gran numero di bambini orfani.<br />

Alcuni nostri soci hanno seguito i<br />

lavori della struttura fin dalla progettazione,<br />

recandosi più volte a Kisoga<br />

per verificare lo stato avanzamento<br />

della costruzione e supportare il lavoro.<br />

È un vero piacere constatare come<br />

la sensibilità e l’impegno profuso nel<br />

volontariato siano valori presenti nel<br />

codice genetico, non solo alla nostra<br />

<strong>BCC</strong>, ma anche della compagine<br />

sociale e, più in generale, di tutta la<br />

comunità locale.<br />

Elena Priami<br />

Dipendente Bcc <strong>Masiano</strong><br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong>


Iliano Galardini<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong><br />

1979 - <strong>2009</strong>: 30 anni con il Club<br />

Viaggiare Insieme<br />

della Bcc <strong>Masiano</strong><br />

Cari amici, è arrivato nelle vostre<br />

case il programma delle gite <strong>2009</strong>;<br />

sono momenti necessari e preziosi<br />

per utilizzare in modo ottimale il<br />

tempo libero, per arricchirci culturalmente<br />

e umanamente.<br />

Le tante realtà che incontriamo<br />

quando ci mettiamo in viaggio sono<br />

ancora più gradevoli se vissute nell’amicizia<br />

e nel clima di una vera<br />

comunità che “Viaggiare Insieme”<br />

sa creare. Come ben sapete, il nostro<br />

scopo non si limita all’aspetto<br />

culturale dei viaggi, infatti la nostra<br />

ATTIVITÀ SOCIALE<br />

intenzione è di andare oltre; il club<br />

“Viaggiare Insieme” è nato anche<br />

per altre finalità.<br />

All’inizio le gite furono fatte per<br />

particolare categorie professionali<br />

(a Verona: Fiera dell’Agricoltura; a<br />

Padova: Flort Mart per Vivaismo; a<br />

Genova: Interflora; a Milano: Fiera<br />

dell’Industria; a Bologna: Fiera dell’Edilizia).<br />

Nel 1979 fu realizzata la prima<br />

gita turistica di tre giorni con meta<br />

Venezia - Trieste - Grotte di Postumia<br />

- Zagabria - Sacrario di Redipu-<br />

Budapest 1991


ATTIVITÀ SOCIALE<br />

Lago d’Iseo 1988<br />

glia, e fu un’esperienza bellissima.<br />

Al ritorno, in seguito alla mia richiesta<br />

ai partecipanti di esternare le loro<br />

impressioni, ed emozioni, molti furono<br />

ad esprimere le loro opinioni,<br />

e alcuni mi proposero di creare altre<br />

occasioni per ritrovarci insieme per<br />

coltivare le relazioni e creare nuove<br />

e forti amicizie, che<br />

rendono più bella la<br />

vita e sono importanti<br />

per la conoscenza<br />

e l’aggregazione fra i<br />

soci della <strong>BCC</strong>.<br />

E a quel lontano<br />

1979, noi partecipanti<br />

alle gite, nel corso dell’anno,<br />

ci ritroviamo<br />

in Agosto a “<strong>Masiano</strong><br />

in Festa”, a Novembre<br />

ad una cena sociale<br />

presso il Circolo Acli<br />

di <strong>Masiano</strong>, e in questa<br />

occasione viene<br />

consegnata ai partecipanti<br />

una scheda con<br />

una serie di proposte<br />

di gite per l’anno successivo,<br />

dando ai pre-<br />

Budapest 1991<br />

senti l’opportunità di esprimere le<br />

proprie preferenza, che il consiglio<br />

di amministrazione, naturalmente,<br />

terrà in considerazione al momento<br />

di fare il nuovo programma.<br />

Si può viaggiare in tanti modi.<br />

Noi continuiamo secondo lo stile<br />

che abbiamo scelto all’inizio del-<br />

l’esperienza e che ha contribuito a<br />

fare di noi una famiglia viaggiante<br />

che ha mostrato negli anni capacità<br />

di vivere scelte turistiche in modo<br />

consapevole, arricchente, rispettoso<br />

delle persone e dei luoghi che<br />

si incontrano lungo il cammino. Ci<br />

siamo educati a valorizzare l’umano<br />

insieme al patrimonio artistico,<br />

ambientale, storico, religioso, che i<br />

viaggi ci offrono.<br />

La <strong>BCC</strong> di <strong>Masiano</strong> vuole ricordare<br />

e festeggiare i 30 anni di turismo<br />

e divertimento, una tradizione e una<br />

esperienza che poche altre istituzioni<br />

possono vantare, un successo che<br />

si fonda nel prevedere ed esaudire i<br />

desideri dei nostri soci, per renderli<br />

veri protagonisti.<br />

Per ricordare una tappa così importante,<br />

la <strong>BCC</strong> di <strong>Masiano</strong> vuole<br />

brindare con voi. Non perdete l’occasione,<br />

prenotate e partite con noi.<br />

La crociera è completa, ma c’è ancora<br />

la Corsica e Torino. E l’Ufficio<br />

Soci è a vostra disposizione.<br />

Iliano Galardini<br />

Amministratore Bcc <strong>Masiano</strong><br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong>


Un “tasso” che<br />

protegge i soci!<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong><br />

0<br />

Gita Sociale all’Orto Botanico di Firenze<br />

Gite Sociali<br />

<strong>2009</strong><br />

Gita Sociale a Portovenere<br />

ATTIVITÀ SOCIALE<br />

Anche quest’anno l’intera attività<br />

ricreativa, ideata dalla Bcc <strong>Masiano</strong><br />

per i propri Soci, ha riscosso un<br />

enorme successo. Durante i primi<br />

giorni di prenotazione, sono andate<br />

“esaurite” quasi tutte le gite (in alcuni<br />

casi abbiamo dovuto prevedere<br />

l’organizzazione di ben 2 Pullman!)<br />

a dimostrazione di come e quanto i<br />

Soci della Bcc <strong>Masiano</strong> si sentano<br />

coinvolti all’interno della compagine<br />

aziendale.<br />

Per l’evento culturale Orto Botanico<br />

“Giardino dei Semplici” e Sezione<br />

Botanica del Museo di Storia<br />

Naturale di Firenze, abbiamo dovuto<br />

prevedere 3 date totali (inizialmente<br />

una stabilita per il 4 aprile, poi abbiamo<br />

dovuto inserire il 28 marzo ed<br />

il 18 aprile) al fine di soddisfare le<br />

numerosissime richieste pervenute.<br />

Tutte le nostre Gite Sociali promuovono<br />

il “miglioramento delle<br />

condizioni culturali” così come previsto<br />

dall’art 2 del nostro Statuto<br />

(Principi ispiratori) e favoriscono<br />

l’incontro e la socializzazione di<br />

tutti i nostri Soci. È bello verificare<br />

che proprio la Banca sia spesso “testimone”<br />

e “motore” per la nascita<br />

di nuovi rapporti tra i Soci, che nel<br />

tempo, si trasformano in profonde e<br />

solide amicizie!<br />

S.G.


ATTIVITÀ SOCIALE<br />

Gite<br />

Sociali<br />

<strong>2009</strong><br />

PROGRAMMA<br />

Il Responsabile<br />

dell’Uffi cio Soci<br />

spaziosoci@bccmasiano.it<br />

12-13 SETTEMBRE <strong>2009</strong><br />

Gite sociali:<br />

le prossime date<br />

Per informazioni:<br />

spaziosoci@bccmasiano.it<br />

1<br />

18-21 GIUGNO <strong>2009</strong><br />

Tour<br />

della CORSICA<br />

TORINO<br />

e Reggia di Venaria<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong>


Architetto,<br />

socio della Banca<br />

dal 1967 e componente del<br />

consiglio dal 1977 al 1984.<br />

Uomo di cultura,<br />

di grande equilibrio e<br />

di cristallina moralità.<br />

Caro Umberto, nel 25° della tua<br />

scomparsa ho deciso di scrivere questa<br />

memoria per dirti che a <strong>Masiano</strong><br />

e in Banca tutti noi che abbiamo<br />

avuto la fortuna di conoscerti, non ti<br />

abbiamo dimenticato, e spesso nelle<br />

nostre riunioni, tornando indietro nel<br />

tempo, ti ricordiamo con quell’affetto<br />

che solo la vera amicizia sa suscitare.<br />

Mi sono chiesto quale fosse il<br />

modo più appropriato per ricordarti:<br />

parlare, dei sicuramente pochi<br />

ma intensi anni trascorsi insieme,<br />

dedicandoci con particolare intensità<br />

allo sviluppo della nostra Banca<br />

Cooperativa? Oppure sottolineare le<br />

tue doti umane che ti hanno fatto apprezzare<br />

e stimare da tutti quelli che<br />

ti sono stati vicini?<br />

Le mie parole non sarebbero sufficienti<br />

per raccontare ciò che hai<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong><br />

ATTIVITÀ SOCIALE<br />

Ricordo di un amico:<br />

Umberto Bernardi<br />

rappresentato e fatto con grande impegno<br />

e sempre con la massima modestia.<br />

Caro Umberto, abbiamo trascorso<br />

insieme nella gestione della nostra<br />

amata “Banchina” solo sei anni, un<br />

lavoro intenso, condiviso con altri<br />

amici, dei quali alcuni ti hanno seguito,<br />

altri sono ancora con me presenti<br />

nella gestione. Tu hai vissuto<br />

questo breve periodo con tanta passione<br />

ed entusiasmo, con apertura a<br />

tutte le occasioni di rinnovamento.<br />

Il giorno 28 Aprile il socio Marcello Innocenti Amidi ha dato l’ultimo saluto alla<br />

famiglia, agli amici e a tutta la comunità di Bottegone.<br />

Le esequie sono state celebrate da Don Piergiorgio Baronti, suo parroco e grande<br />

amico. Tutta la comunità ne ha ricordato il suo amore per la famiglia, le grandi capacità<br />

imprenditoriali e il suo altruismo. La cerimonia funebre ha visto la partecipazione di<br />

moltissime persone con momenti davvero commoventi.<br />

Il vuoto lasciato da Marcello rimane incolmabile: i suoi interessi andavano dal sostegno<br />

per la Scuola Materna Parrocchiale, all’impegno nella realizzazione di vari progetti<br />

in Senegal, alla sua instancabile tenacia nell’organizzazione della festa parrocchiale.<br />

Il Consiglio di Amministrazione della Banca e tutti i dipendenti si uniscono al dolore<br />

della famiglia.<br />

Cristina Borchi<br />

Dipendente Bcc <strong>Masiano</strong><br />

Anche tu avevi la grande passione<br />

di viaggiare, ricordo con gioia le<br />

gite che abbiamo fatto insieme in<br />

Austria, Germania, Francia, Spagna,<br />

Sicilia, Capri. Ricordo, ancora, quella<br />

a Monaco di Baviera, in occasione<br />

dell’Oktoberfest, dove con la tua<br />

Orietta, comprasti dei souvenir per i<br />

vostri ragazzi di cui eravate giustamente<br />

fieri.<br />

Umberto, avrei tante altre cose da<br />

ricordare, purtroppo lo spazio assegnatomi<br />

sul notiziario credo di averlo<br />

esaurito. L’ultima cosa! Sappi che<br />

a <strong>Masiano</strong>, questo mio piccolo paese<br />

di campagna, dove oltre a me avevi<br />

fatto tanti amici, ti ricordano ancora<br />

con affetto. Sei stato un uomo buono,<br />

sempre sorridente con tutti, perciò<br />

era un piacere averti vicino.<br />

Ciao, ciao Umberto, arrivederci<br />

da tutti noi; un saluto dal Presidente<br />

Piermaria Baldi.<br />

I.G.


ATTIVITÀ SOCIALE<br />

Gruppo teatrale “Zona teatro Libero”.<br />

Patrizio Gelli<br />

espone nel Luglio Pistoiese<br />

Nell’ambito del programma del “Luglio Pistoiese”,<br />

presso la Chiesa di S. Paolo, dal 27<br />

Giugno al 25 Luglio, è presente l’iniziativa dell’artista<br />

Patrizio Gelli, socio della Banca, con<br />

una mostra delle sue opere sponsorizzata dalla<br />

Bcc <strong>Masiano</strong>.<br />

Letture Sacre<br />

nella Chiesa di<br />

S. Francesco a Pistoia<br />

Una proposta di ascolto delle letture sacre è stata<br />

fatta nella Chiesa di San Francesco a Pistoia, il<br />

30 Dicembre 2008, su iniziativa della Parrocchia,<br />

il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e<br />

con il contributo della Banca di <strong>Masiano</strong>.<br />

Davanti al presepe, allestito con le opere dello<br />

scultore pistoiese Giuseppe Gavazzi, sono stati letti<br />

alcuni brani della Bibbia. La lettura è stata eseguita<br />

da Elisabetta Iozzelli e Giacomo Bardi, del gruppo<br />

teatrale “Zona teatro Libero”, accompagnati da Luciano<br />

Vannucci all’organo e con il coordinamento<br />

di Giuseppe Golisano.<br />

M.G.<br />

Chiesa di S. Paolo<br />

27 giugno<br />

25 luglio <strong>2009</strong><br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong>


il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong><br />

Le novità sul<br />

fotovoltaico<br />

Nelle novità del <strong>2009</strong>, l’Autorità<br />

del G.S.E. ha esteso la possibilità di<br />

aderire al meccanismo di scambio<br />

sul posto agli impianti di potenza<br />

fino a 200 kW entrati in esercizio<br />

dopo il 31 dicembre 2007 ai quali si<br />

applicheranno le regole già in vigore<br />

dal 1° gennaio <strong>2009</strong> per gli impianti<br />

da fonti rinnovabili di potenza fino<br />

a 20 kW. Si completa così il quadro<br />

normativo previsto dalle leggi<br />

n. 222/07 e n. 244/07 e attuato dal<br />

decreto interministeriale del 18 dicembre<br />

2008. Considerando che il<br />

sistema di incentivazioni determina<br />

anche un onere sostenuto dai clienti<br />

finali, l’Autorità ha vigilato e continuerà<br />

a vigilare a garanzia degli<br />

utenti del sistema elettrico circa il<br />

corretto ammontare di tale onere e<br />

il corretto accesso dei produttori al<br />

MARKETING<br />

sistema di incentivazione, pure attraverso<br />

un programma di capillari<br />

verifiche sugli impianti.<br />

Le novità sopra sintetizzate fanno<br />

parte della delibera ARG/elt 1/09<br />

(disponibile sul sito www.autorita.<br />

energia.it), adottata prontamente a<br />

seguito del citato decreto interministeriale.<br />

Il servizio di scambio sul posto<br />

consiste nel realizzare una particolare<br />

forma di autoconsumo in sito<br />

consentendo che l’energia elettrica<br />

prodotta e immessa in rete possa<br />

essere prelevata e consumata in un<br />

momento differente da quello in cui<br />

avviene la produzione, utilizzando<br />

quindi il sistema elettrico quale strumento<br />

per l’immagazzinamento virtuale<br />

dell’energia elettrica prodotta,<br />

ma non contestualmente autoconsumata.<br />

Condizione essenziale per<br />

l’erogazione del servizio di scambio<br />

sul posto è la presenza di impianti<br />

per il consumo e per la produzione<br />

di energia elettrica sottesi ad un unico<br />

punto di connessione con la rete<br />

pubblica. In generale, lo scambio sul<br />

posto si traduce in un vero e proprio<br />

incentivo perché comporta semplificazioni<br />

e minori costi per i soggetti<br />

che vi aderiscono. È come se l’energia<br />

elettrica immessa in rete e successivamente<br />

ri-prelevata fosse stata<br />

prodotta e autoconsumata istantaneamente<br />

senza utilizzare la rete.


MARKETING<br />

LE TECNOLOGIE<br />

Gli impianti fotovoltaici possono<br />

essere “in rete” oppure “in isola”.<br />

Impianti in rete<br />

Un impianto si definisce in rete<br />

quando è direttamente collegato alla<br />

rete di distribuzione elettrica, nella<br />

quale immette l’energia prodotta.<br />

Gli impianti in rete trovano applicazione<br />

in progetti di ogni dimensione<br />

e ambito (residenziale, commerciale,<br />

industriale, pubblico) e<br />

possono essere installati su qualsiasi<br />

superficie: a terra, su tetti inclinati o<br />

piani, su terrazze e su ogni tipo di copertura<br />

(pensiline, tettoie, ecc.). È la<br />

tipologia di impianti maggiormente<br />

diffusa ed è formata da:<br />

• Moduli fotovoltaici, a base di<br />

silicio (monocristallino, policristallino<br />

o amorfo) o di altri componenti<br />

chimici (es. film sottile in<br />

telloruro di cadmio), per la tra-<br />

Sede di<br />

<strong>Masiano</strong><br />

sformazione dell’energia solare<br />

in energia elettrica.<br />

• Inverter, in stringa (monofase)<br />

o centrali (trifase), per la conversione<br />

da continua in alternata della<br />

corrente generata dai moduli.<br />

• Strutture per il montaggio dei<br />

moduli sulle diverse superfici di<br />

installazione.<br />

• Accessori specifici come cavi<br />

solari, connettori, sezionatori e<br />

dispositivi di monitoraggio.<br />

Impianti in isola<br />

Un impianto in isola è utlizzato<br />

per edifici e siti non raggiunti<br />

dalla rete di distribuzione elettrica,<br />

come baite o rifugi di montagna,<br />

imbarcazioni, camper. Possono essere<br />

impiegati anche per alimentare<br />

dispositivi per le telecomunicazioni,<br />

per l’illuminazione stradale o per<br />

l’elettrificazione di comunità rurali<br />

non raggiunte dalla rete. Basati su<br />

una tecnologia consolidata ed affidabile,<br />

gli impianti in isola consentono<br />

un approviggionamento di energia in<br />

totale sicurezza.<br />

Gli impianti indipendenti dalla<br />

rete elettrica sono costituiti dai medesimi<br />

componenti degli impianti in<br />

rete, sviluppati specificatamente per<br />

applicazioni in isola, e da:<br />

• Batterie solari, per accumulare<br />

l’energia prodotta dal generatore<br />

fotovoltaico.<br />

• Regolatori di carica, per assicurare<br />

che la batteria sia sempre<br />

carica al giusto livello.<br />

L’impianto in isola può utilizzare<br />

anche piccole turbine eoliche<br />

come generatore energetico, anche<br />

in combinazione con moduli solari<br />

(impianto ibrido).<br />

Presso gli sportelli della Bcc<br />

<strong>Masiano</strong> è possibile conoscere le<br />

agevolazioni della Banca per coloro<br />

che intendono adottare le installazioni<br />

di impianti fotovoltaici.<br />

Luca Aiuti<br />

Socio Bcc <strong>Masiano</strong><br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong>


Andrea Lippi<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong><br />

6<br />

Nuova iniziativa<br />

a sostegno delle microimprese<br />

Accesso al credito<br />

per gli investimenti<br />

aziendali<br />

In considerazione dell’attuale situazione<br />

di difficoltà che caratterizza<br />

l’intero sistema economico e nella<br />

consapevolezza del ruolo strategico<br />

che riveste la nostra banca sul territorio<br />

a supporto dello sviluppo delle<br />

nostre imprese, abbiamo deciso di<br />

aderire all’iniziativa promossa dalla<br />

Camera di Commercio di Pistoia che<br />

ha stanziato un contributo in conto<br />

interesse di € 300.000 per l’anno<br />

<strong>2009</strong> a favore delle microimprese<br />

per finanziamenti fino ad € 20.000.<br />

Il contributo è destinato ai finanziamenti<br />

ottenuti dalle microimprese<br />

del territorio di Pistoia destinati agli<br />

investimenti per l’ammodernamento,<br />

l’innovazione, l’internazionalizzazione,<br />

il miglioramento della qualità<br />

e la sostenibilità ambientale e il<br />

miglioramento della sicurezza nei<br />

luoghi di lavoro.<br />

Il finanziamento avrà durata di<br />

tre anni a tasso fisso, di cui il primo<br />

anno di preammortamento con interessi<br />

a carico della Camera di Commercio.<br />

Non sono previste spese di erogazione,<br />

né il rilascio di garanzie reali<br />

a sostegno del credito erogato.<br />

Per maggiori notizie e informazioni<br />

sull’iniziativa in oggetto, il<br />

nostro personale di filiale è a disposizione<br />

per ascoltare con attenzione<br />

ogni necessità.<br />

La Camera di Commercio di Pistoia<br />

MARKETING<br />

Andrea Lippi<br />

Responsabile Area Mercato Bcc <strong>Masiano</strong>


CON <strong>BCC</strong> MASIANO<br />

UNO SCONTO DA<br />

10 E LODE<br />

<strong>BCC</strong> <strong>Masiano</strong> riserva uno sconto speciale<br />

sull’acquisto dei libri scolastici:<br />

il 15% alle Famiglie Clienti<br />

e il 20% ai Soci della Banca.<br />

La Banca in Prima Persona<br />

Messaggio pubblicitario. Per tassi, prezzi e condizioni di vendita prendere visione dei fogli informativi analitici disponibili nelle agenzie.<br />

In collaborazione con gli esercizi convenzionati.<br />

Punti vendita aderenti e modalità della<br />

promozione sono consultabili nelle<br />

nostre agenzie o sul sito<br />

w w w . b c c m a s i a n o . i t .<br />

L’iniziativa è riservata agli<br />

studenti di scuole medie<br />

inferiori e superiori.<br />

il melograno<br />

maggio <strong>2009</strong>


Presidenza e<br />

Direzione Generale:<br />

<strong>Masiano</strong><br />

Via di <strong>Masiano</strong> 6/a<br />

Tel. 0573 98411<br />

Ufficio Soci<br />

Tel. 0573 984102<br />

spaziosoci@bccmasiano.it<br />

Agenzie Operative:<br />

<strong>Masiano</strong><br />

Via di <strong>Masiano</strong> 6/a<br />

Tel. 0573 984135<br />

Bottegone<br />

Via Andrea Doria 13e<br />

Tel. 0573 545881<br />

Casalguidi<br />

Cantagrillo<br />

Via Montalbano 347<br />

Tel. 0573 929378<br />

Agliana<br />

Piazzetta Enrico Caruso, 23<br />

Tel. 0574 675079<br />

Quarrata<br />

Via Montalbano 79<br />

Tel. 0573 775491<br />

Sportelli ATM:<br />

• Via Statale, 168<br />

51038 Olmi (PT)<br />

• Via Ramini<br />

51100 Ramini (PT)<br />

• Via Bonellina, 197<br />

51100 Pistoia (PT)

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