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trova l'animale - Mondello

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luglio a MONDELLO<br />

A luglio, i palermitani cambiano residenza: si “trasferiscono a <strong>Mondello</strong>”. Il fatto che il lido disti appena una decina<br />

di chilometri dal centro città e che dunque, in effetti, non si possa parlare di una vera e propria villeggiatura quanto<br />

di un cambiamento di quartiere, non sembra infastidire nessuno.<br />

Chi ha percorso viale Regina Elena, intorno alla metà di giugno, avrà assistito al più classico spettacolo mondellano:<br />

il trasloco. Tanti, tantissimi palermitani carichi di masserizie che prendono possesso delle “capanne”, mentre i cortili<br />

diventano una sorta di moderna edizione della piazza del paese di una volta. Qui si sta tutti insieme, si mangia, si<br />

gioca a carte, si chiacchiera fino a tarda notte. È un costume consolidato, un’abitudine sociale, un appuntamento<br />

che si rinnova.<br />

I palermitani, i siciliani, sono persone socievoli e il loro desiderio di comunità, soffocato in inverno all’interno dei<br />

condomini, esplode in estate grazie a <strong>Mondello</strong>. Anche sulle spiagge attrezzate. Anno dopo anno, si prenota sempre<br />

la stessa postazione per ri<strong>trova</strong>rsi vicini, riannodare i fili della conoscenza.<br />

È quello che abbiamo voluto raccontare nella nostra serie “La mia <strong>Mondello</strong>”, incontrando questo mese Pietro<br />

Ferrotti, il vulcanico presidente del Clubino del Mare. Gli argomenti, su questo numero di <strong>Mondello</strong>Lido News, sono<br />

tanti: dalle notizie alle interviste, dall’architettura alle ricette di cucina, passando per le proposte per un weekend e<br />

dai consigli per le letture sotto l’ombrellone.<br />

Per intrattenervi, fra una partita a briscola e una nuotata, una lezione di pilates e una granita.<br />

Buona <strong>Mondello</strong> a tutti!<br />

duemiladieci luglio<br />

Maria Cristina Castellucci<br />

L’EDITORIALE<br />

1 M


INDEX<br />

20<br />

Copertina<br />

Abito di Katia Montagna<br />

ph Giuseppe Marinelli<br />

Direttore Responsabile<br />

Maria Cristina Castellucci<br />

Consulenza Editoriale<br />

Riccardo Agnello<br />

Hanno collaborato<br />

Cinzia Bono, Hanne Carstensen,<br />

Silvia Crucitti, Emilia Gatti,<br />

Lucy Linda, Giuseppe Marinelli,<br />

Marta Paolini,<br />

Mario Perricone, Sandro Scalia,<br />

Giovanna Vitrano<br />

Graphics & Layout<br />

Elena Castellucci, Giovanna Lo Bue<br />

Marketing<br />

Alessandro Tornambè (resp.)<br />

alessandrot@sikania.it<br />

Simona Ciriminna<br />

simonac@sikania.it<br />

Daniela Genova<br />

danielag@sikania.it<br />

Segreteria<br />

Federica Di Lorenzo<br />

<strong>Mondello</strong> Italo Belga<br />

Via Calipso, 1/d - Palermo<br />

tel. 091 453033 fax 091 6842852<br />

www.mondellomare.it<br />

Edito da Krea srl<br />

p.tta Scannaserpe, 3 - Palermo<br />

tel. 091 543506 fax 091 6373378<br />

www.sikania.it<br />

n. 95<br />

luglio 2010 - Anno XXI N.E.<br />

Reg. Trib. Palermo del 17 febbraio 1987<br />

Distribuzione gratuita<br />

Stampa<br />

Tipografia Priulla, Palermo<br />

Periodico fondato nel 1931<br />

da Giovanni Romano<br />

50<br />

Scampoli 4<br />

News e altro<br />

L’intervista 12<br />

Gianni Castellucci - Al passo con i tempi<br />

Pietro Ferrotti 16<br />

È qui la festa!<br />

Ustica 20<br />

Lo spettacolo del mare e della luce<br />

Creativi siciliani 26<br />

L’isola che c’è<br />

Sant’Ambrogio 30<br />

Vista mare<br />

Le facce di <strong>Mondello</strong> 35<br />

12<br />

48<br />

30<br />

26<br />

Scatole vuote 38<br />

Villino Florio<br />

Attività produttive 42<br />

OloHealth<br />

Weekend 44<br />

Cucina 48<br />

Le sarde a beccafico<br />

Società 50<br />

Svizzeri in mare e Latini a terra<br />

Dentro la pubblicità 54<br />

Bravo chi legge 56<br />

Letture d’estate<br />

Oroscopo 58<br />

Giochi 60<br />

luglio duemiladieci


Scampoli<br />

News e altro<br />

Anche L’Airone<br />

scende in spiaggia<br />

Nel corso di una allegra festa presso<br />

la sede di via Calipso a <strong>Mondello</strong>, lo<br />

scorso mese di giugno, l’Immobiliare<br />

Italo Belga ha consegnato alla casa famiglia<br />

L’Airone le chiavi di una cabina<br />

messa gratuitamente a disposizione<br />

dei bambini ospitati dalla struttura<br />

palermitana.<br />

“La <strong>Mondello</strong> per tradizione guarda<br />

con molta attenzione ai problemi sociali<br />

e lì dove può cerca di intervenire,<br />

magari con piccoli gesti come questo.<br />

E sentire le risate di questi bambini,<br />

partecipare per qualche ora al loro divertimento...<br />

bé, rende felice me per<br />

primo”, ha commentato l’Amministratore<br />

Delegato, Gianni Castellucci.<br />

Per tutta la stagione balneare, quindi, i<br />

giovani ospiti della casa famiglia potranno<br />

godere del mare di <strong>Mondello</strong>,<br />

trascorrendo un’estate di vera vacanza.<br />

PH PAOLO RANZANI<br />

Brachetti & Friends<br />

al Teatro di Verdura<br />

Due ore di spettacolo da seguire a bocca aperta, ri<strong>trova</strong>ndosi ad applaudire con un<br />

sorriso stampato in faccia come si fosse tornati bambini per la prima volta al circo.<br />

Questo è quanto ci aspetta al Teatro di Verdura il prossimo 11 agosto, quando sul<br />

palco si alterneranno i tanti personaggi che affollano lo spettacolo “Brachetti &<br />

Friends”, ovvero tutta la magia di quell’incredibile trasformista torinese che<br />

risponde al nome di Arturo Brachetti, capace di diventare un’ottantina di personaggi<br />

diversi grazie ai suoi strepitosi cambi d’abito. Nel suo straordinario show, Brachetti<br />

proporrà il meglio del proprio repertorio, insieme con i Golden Powers, coppia<br />

ungherese che ha raggiunto il successo lavorando con il Cirque du Soleil, e con Otto<br />

Wessely, il mago che “sbaglia in maniera quasi scientifica tutti i suoi numeri”.<br />

Il costo dei biglietti dello spettacolo, organizzato da Live Spettacoli e Show Biz,<br />

va dai 25 euro della gradinata ai 50 euro per la poltronissima.<br />

Tutte le informazioni allo 091 6260177<br />

Il mondo è di<br />

PATTY<br />

Sbarca al velodromo “Falcone e Borsellino” il<br />

musical tratto dalla telenovela argentina che<br />

ha conquistato tutte le adolescenti italiane.<br />

“Il mondo di Patty” con i suoi protagonisti, le<br />

sue vicende, le storie che prendono vita tra i corridoi della Pretty Land School Of Arts di Buenos<br />

Aires, mentre all’esterno la vita dei protagonisti si complica, si arrotola e si srotola ad una<br />

velocità tutta televisiva.<br />

Sul palcoscenico palermitano, dunque, ecco che il prossimo 29 luglio Laura Esquivel, attrice-cantante,<br />

guiderà il folto gruppo di protagonisti in un musical che torna in Italia a grande richiesta.<br />

Lo spettacolo sarà anche allo Stadio San Filippo di Messina il 27 luglio. Biglietti da 29 a 69<br />

euro. Tutte le informazioni sul sito www.musicaesuoni.it<br />

M 4 luglio duemiladieci


PH JARNO LOTTI<br />

I grandi nomi del jazz tornano a Palermo.<br />

Ovviamente, se si parla di grandi protagonisti del<br />

jazz, dietro non può che esserci lo “zampino” del<br />

Brass che, dopo aver portato in città i mitici Earth,<br />

Wind & Fire che si sono esibiti il 5 luglio, ecco che<br />

il 17, nello splendido scenario di Santa Maria<br />

dello Spasimo presenta il sassofonista Benny<br />

Golson che, con i suoi 81 anni di età, è una vera<br />

leggenda del jazz.<br />

Il 30 luglio sarà poi la volta di Jane Monheit (in<br />

foto) voce suadente per la classe dell’Orchestra<br />

Jazz Siciliana. Gli addetti ai lavori hanno paragonato<br />

la Monheit a Ella Fitzgerald e a Diana Krall,<br />

nomi che fanno pensare a questo come all’ennesimo<br />

concerto di successo per questa Brass-estate.<br />

“È un grande orgoglio - ha dichiarato Ignazio<br />

Garsia, presidente della Fondazione The Brass<br />

Group - offrire alla città di Palermo, alla Sicilia e ai<br />

turisti che arrivano nell’Isola una rassegna di altissimo<br />

livello e con musicisti di fama internazionale”.<br />

Tutte le informazioni allo 091 6166480 o<br />

su www.thebrassgroup.it<br />

News e altro SCAMPOLI<br />

SEACILYJAZZ<br />

Jane Monheit; Santa Maria dello Spasimo<br />

PH LUIGI LAZZARO


SCAMPOLI News e altro<br />

Un tesoro per il<br />

SALINAS<br />

Nonostante non siano ancora ultimati i lavori di restauro<br />

in corso, il Museo Archeologico Regionale “Salinas” di<br />

Palermo apre le porte fino al 5 Agosto alla mostra<br />

“Un Tesoro riapre il Salinas - Gli Argenti di Morgantina”.<br />

Più che una mostra, in effetti, è il caso di parlare di “evento”<br />

giacché qui si possono finalmente ammirare nella sala<br />

dell’Atrio Minore i 16 reperti in argento dorato del III sec.<br />

a.C. rinvenuti a seguito di scavi clandestini nell’antica città<br />

siculo-greca di Morgantina e venduti illecitamente al<br />

Metropolitan Museum of Art di New York.<br />

I preziosi reperti sono rientrati in Italia grazie<br />

alle indagini del Nucleo Tutela Patrimonio<br />

Artistico dei Carabinieri e a un accordo<br />

tra il Ministero dei Beni Culturali ed il<br />

Museo statunitense.<br />

Visto il ridotto percorso espositivo,<br />

il biglietto costa solo 4 € (1 € per i<br />

residenti nella provincia di Palermo).<br />

Prenotazione obbligatoria per i gruppi.<br />

Tutte le informazioni possono essere<br />

chieste allo 091 6116805 del museo in<br />

via Bara all’Olivella 24 - Palermo.


SCAMPOLI News e altro<br />

Dal 1972, non c’è un solo chitarrista al mondo che non abbia<br />

avuto il suo primo approccio alla chitarra tentando di riprodurre<br />

il riff più famoso della storia del rock, ovvero quello di<br />

Ritchie Blackmore per la famosissima “Smoke on the Water”. Il<br />

gruppo cui apparteneva Blackmore è quello dei Deep Purple,<br />

nome leggendario della musica contemporanea che avremo<br />

modo di ascoltare in ben due tappe siciliane: il 29 luglio al<br />

Teatro Antico di Taormina e il giorno dopo alle porte di Palermo,<br />

al Gran Teatro di Campofelice di Roccella. Davvero un<br />

gran bel colpo quello messo a segno dalla Giuseppe Rapisarda<br />

Management, che è riuscita a far inserire i due live show<br />

nel calendario del Circuito del Mito promosso dall’assessorato<br />

regionale al Turismo. Bé, più mito dei Deep Purple...<br />

Biglietti da 30 a 63 euro. Per tutte le informazioni sulle date<br />

siciliane del Never Ending Tour potete cliccare su<br />

www.jgangels.it, o telefonare all’899 130 351<br />

ALI E RADICI Tour<br />

Il 27 luglio, al velodromo palermitano, si accenderanno i riflettori<br />

sull’unica data siciliana del tour 2010 di Eros Ramazzotti,<br />

tour che conta oltre 60 tappe in tutto il mondo, sei delle quali<br />

in Italia. Oltre 50 milioni di dischi venduti in 25 anni di carriera<br />

e per “soli” 15 dischi, nessuno dei quali che si sia potuto definire<br />

“sbagliato” o semplicemente “più debole” rispetto alla<br />

sua tradizione.<br />

Da quel lontano “Terra Promessa”, quasi il sogno di una carriera<br />

nascosto a malapena tra i riccioli ribelli sul palco di Sanremo,<br />

al nuovo “Ali e Radici”, il successo del cantautore non ha<br />

conosciuto mai un solo giorno di insicurezza.<br />

Biglietti da 32 a 48 euro. Tutte le informazioni al Call Center<br />

TicketOne, tel. 892.101.<br />

M 8<br />

MITO Deep Purple<br />

Torna in edicola Cyberzone, n. 22.<br />

Voci, scritture e corpi della ricerca<br />

artistica siciliana in sincronia con<br />

autori della sperimentazione internazionale<br />

danno vita a questo<br />

nuovo numero del periodico<br />

visionario edito da Navarra che,<br />

dopo due anni di inattività, riprende<br />

il suo cammino con i<br />

contributi di Manlio Sgalambro,<br />

Michel Onfray, con un testo inedito<br />

in italiano di Jean Baudrillard,<br />

ma anche con le parole di<br />

Tal Nitzan, Claudio Collovà, Davide<br />

Enia, Alfredo D’Amato, Cane<br />

Capovolto e di tanti altri. “Un numero<br />

di frontiera che guarda ad<br />

altri mondi, altri giorni e altre visioni<br />

e che coniuga aspetti dell’arte,<br />

del pensiero e della musica<br />

grazie anche agli interventi di<br />

Michael Nyman e Roberto Cacciapaglia”.<br />

Nella copertina del<br />

magazine, una foto dell’artista<br />

spagnolo Bernardì Roig.<br />

Dalla / De Gregori work in progress<br />

La data è quella del 31 luglio. Il luogo è il velodromo<br />

palermitano “Falcone-Borsellino”.<br />

Protagonisti il principe della musica d’autore<br />

italiana, Francesco De Gregori, e sua signoria<br />

- colui che tutto jezza e swinga -<br />

Lucio Dalla. E “Work in Progress”, titolo del<br />

tour, non è certo un nome scelto a caso: con<br />

due maestri come Lucio e Francesco si è sicuri<br />

che non si assisterà mai a un concerto<br />

uguale a un altro. Certo, le voci sono scheggiate<br />

dal tempo, ma la verve, la capacità di<br />

CYBERZONE<br />

n. 22<br />

dare vita agli strumenti, la carica emozionale<br />

che i due riescono a imprimere in ogni loro<br />

interpretazione... bé, che dire? bastano quarant’anni<br />

di gloriosa carriera a testa? In scaletta,<br />

oltre a nuovi arrangiamenti di classici,<br />

le canzoni che hanno fatto da colonna sonora<br />

dagli anni Settanta fino ad oggi.<br />

Biglietti da 25,20 a 60 euro.<br />

Tutte le informazioni sul sito<br />

www.fepgroup.it oppure allo 095 7222327<br />

di Musica e Suoni (www.musicaesuoni.it).<br />

luglio duemiladieci


WAY OF THE MESSENGER<br />

M 10<br />

La cultura<br />

La Galleria d’Arte Moderna di<br />

Palermo ospita dal 18 al 25 luglio<br />

la quinta edizione del “Sole<br />

Luna Festival di Documentari<br />

sul Mediterraneo e l’Islam” un<br />

concorso cinematografico in-<br />

NOTTI PALATINE per l’estate 2010<br />

Tornano ad aprire di notte le porte di Palazzo dei Normanni.<br />

Per il terzo anno consecutivo si replica l’iniziativa della Fondazione<br />

Federico II, e così fino al 18 settembre tutti avremo l’opportunità<br />

di visitare il Palazzo Reale di Palermo immersi nella<br />

suggestiva luce della luna e, contestualmente, di visitare le<br />

mostre che verranno allestite nel corso di questa stagione. Ad<br />

esempio, nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, la chiesa “inferiore”,<br />

verrà messa in esposizione l’inedita collezione dei Paramenti<br />

Sacri della Cappella Palatina, davvero un’occasione<br />

da non mancare. Da sottolineare il fatto che quest’anno due<br />

sere a settimana si potrà assistere a spettacoli di intrattenimento<br />

nel Terrazzo della Cavallerizza. Biglietti da 10 a 15 euro.<br />

Tutte le informazioni su www.federicosecondo.org<br />

Nina Zilli a Villa Filippina<br />

L’abbiamo vista partecipare alla sezione 2010 di “Sanremo<br />

Nuova Generazione” nonostante i suoi quasi 15 anni di<br />

carriera. Eppure è solo la lunga gavetta fatta di musica “satura<br />

di R&B, reggae, soul, Motown e la musica italiana degli<br />

anni ‘60” che ci restituisce oggi un’artista completa ed affascinante,<br />

con un’identità ben definita tanto che il suo<br />

successo precedente, “50mila” e quello di questo 2010,<br />

“L’uomo che amava le donne”, riportano a lei fin dalle primissime<br />

note. Nina Zilli è in concerto a Palermo, a Villa Filippina,<br />

il 30 luglio (l’indomani sarà al Taxi Fermata Cuba di<br />

Catania). Biglietti da 13,50 a 21,50 euro.<br />

Tutte le informazioni allo 091 335566 oppure sul sito<br />

www.circuitoboxofficesicilia.it<br />

ternazionale sul tema del Mediterraneo,<br />

dell’Islam e delle culture<br />

e tradizioni del vicino ed<br />

estremo Oriente. Il Festival è<br />

stato ideato da Sole Luna, Un<br />

ponte tra le culture, onlus che si<br />

si vede al cinema<br />

propone di promuovere l’incontro<br />

e lo scambio tra culture<br />

diverse nella convinzione che la<br />

conoscenza sia l’unico tramite<br />

per la comprensione dei diversi<br />

mondi e delle loro tradizioni.<br />

I documentari in concorso, che<br />

saranno proiettati nei due cortili<br />

del Museo, provengono que -<br />

st’anno da più di 85 paesi.<br />

Per la serata inaugurale in programma<br />

un concerto di Karim<br />

Said, enfant prodige, pianista,<br />

compositore, direttore d’orchestra<br />

di origine palestinese.<br />

Tutte le info su www.soleluna -<br />

unpontetraleculture.com<br />

fuori dal<br />

tempo<br />

di Christian Rossi<br />

La Galleria Dell’Arco, in via Siracusa<br />

9 a Palermo, ospita fino al 30<br />

luglio la mostra di Christian Rossi<br />

“Fuori dal Tempo”, curata da Angela<br />

Madesani. I lavori esposti,<br />

realizzati tra il 2009 e il 2010, sono<br />

il risultato “di un processo di raccolta<br />

casuale e reiterata stratificazione<br />

di elementi cartacei di<br />

natura eterogenea: frammenti di<br />

un vissuto personale che, attraverso<br />

una pratica che combina il<br />

collage con la colatura di cere direttamente<br />

sulla superficie del<br />

supporto, perdono gradual men -<br />

te la loro connotazione documentaristica<br />

e narrativa”.<br />

Dell’artista veronese la curatrice<br />

dice che “non occorre essere nel<br />

cuore palpitante del mondo<br />

dell’arte per potere condurre la<br />

propria ricerca, a maggior ragione<br />

se il nucleo di tale ricerca è<br />

l’uomo, in tutta la sua sfaccettata<br />

humanitas”.<br />

Informazioni allo 091 6261234<br />

luglio duemiladieci


News e altro SCAMPOLI<br />

<strong>Mondello</strong><br />

BY WINE<br />

Gli inviti per la prima serata di <strong>Mondello</strong> by<br />

Wine, lo scorso 24 giugno, sono andati esauriti<br />

in poche ore, e così anche il giorno successivo.<br />

Del resto, l’appuntamento era “da leccarsi i<br />

baffi”: in una location splendida come quella<br />

dell’elegante Mida Lounge Bar di Valdesi si<br />

potevano degustare gli eccellenti vini delle<br />

Cantine Rallo insieme a vastedda del Belice<br />

Dop, l’unico formaggio a pasta filata in Europa<br />

ottenuto da latte ovino, e al pane nero di<br />

Castelvetrano di Ottavio Guccione.<br />

I prodotti sono stati presentati dagli stessi<br />

produttori.<br />

Chi non ha potuto partecipare, tuttavia, non ha<br />

motivo di disperarsi: la serie di degustazioni e<br />

incontri nata dalla collaborazione fra <strong>Mondello</strong><br />

Italo Belga e Cronache di Gusto per portare<br />

sulla spiaggia l’eccellenza enologica in gustosi<br />

abbinamenti con i migliori sapori della<br />

tradizione locale proseguirà per tutta l’estate.<br />

Calendario sul sito www.mondellomare.it.


L’INTERVISTA Al passo con i tempi<br />

PH HANNE CARSTENSEN<br />

PH GIUSEPPE MARINELLI<br />

Tutti lo conoscono semplicemente come “dottore Gianni”.<br />

L’AD della <strong>Mondello</strong> Italo Belga, Gianni Castellucci, non è persona<br />

che si formalizza e quel nome gli sta benissimo. Il personale<br />

della Italo Belga e delle altre società che amministra (mai<br />

stare con le mani in mano, neanche per sbaglio) lo chiamano<br />

così da sempre, nelle occasioni più importanti come alle grigliate<br />

a cui partecipa in prima fila.<br />

“Pure i miei figli, ormai, mi chiamano così” sorride divertito,<br />

accogliendoci nell’ufficio di via Calipso, dove la finestra inquadra<br />

uno spicchio di mare.<br />

La <strong>Mondello</strong> Italo Belga<br />

si era cucita addosso il ruolo<br />

di “locatore di cabine”,<br />

e quest’oggi non va più bene<br />

Le idee di Gianni Castellucci per essere...<br />

testo Emilia Gatti<br />

... Al passo<br />

con i Tempi<br />

È da qui che, da cinque anni, dirige la <strong>Mondello</strong>, un impegno<br />

lavorativo che, per molti versi, è una sfida.<br />

«Quando mi sono messo al timone di questa Società ormai<br />

centenaria - ci spiega - ho realizzato che la <strong>Mondello</strong> non era<br />

al passo coi tempi. Nel senso che da diversi anni perpetuava<br />

semplicemente il ruolo di “locatore di cabine”, limitandosi a<br />

montarle e smontarle una stagione dopo l’altra e a fornire i<br />

servizi essenziali di pulizia e salvataggio ai suoi clienti. Da qui<br />

sono partito, anche per cambiare l’immagine negativa che la<br />

<strong>Mondello</strong> si era cucita addosso».<br />

Immagine negativa?<br />

«Be’, ci sono diversi palermitani che ci considerano gli “usurpatori”<br />

della spiaggia, si sentono sfrattati dalla <strong>Mondello</strong>. È un<br />

dato di fatto che mi amareggia e mi fa rabbia perché non si<br />

considera quel che la <strong>Mondello</strong> ha fatto e fa per questa borgata<br />

palermitana. All’indomani della bonifica, il cui merito va<br />

al principe di Scalea, è stata la società belga Les Tramways de<br />

Palerme a creare questa invidiabile stazione balneare dal nulla.<br />

Ha costruito lo Stabilimento, i villini liberty, realizzato la linea<br />

tramviaria per portare comodamente i palermitani fin qui».<br />

Obiettivamente stiamo parlando di cent’anni fa, però...<br />

«D’accordo, allora mettiamo da parte il passato. Parliamo<br />

della pulizia e della manutenzione della spiaggia. Gli operai<br />

della <strong>Mondello</strong> puliscono l’arenile e il marciapiede che gli<br />

corre accanto, curano le aiuole, mantengono puliti e in ordine<br />

tutti i piccoli edifici che costellano la spiaggia e lo Stabilimento.<br />

E lo fanno tutto l’anno. Vogliamo andare a dare uno<br />

sguardo a come sono ridotti tutti gli altri tratti del litorale palermitano?<br />

Inoltre, negli ultimi tempi ci siamo attivati con tutta<br />

M 12 luglio duemiladieci


PH LUIGI LAZZARO


PH HANNE CARSTENSEN<br />

Gli operai della <strong>Mondello</strong> puliscono<br />

l’arenile e il marciapiede che gli corre<br />

accanto, curano le aiuole, mantengono<br />

puliti e in ordine tutti i piccoli edifici che<br />

costellano la spiaggia e lo stabilimento.<br />

E lo fanno tutto l’anno<br />

una serie di iniziative in favore di <strong>Mondello</strong>, in collaborazione<br />

con l’AMAT e con l’AMIA: parlo di mobilità sostenibile, di recupero<br />

dei rifiuti riciclabi. Abbiamo dato sostegno economico<br />

e in termini di personale a un’associazione di sub che periodicamente<br />

si impegna in operazioni di pulizia dei fondali, a<br />

<strong>Mondello</strong>, a Capo Gallo e a Sferracavallo. Ogni anno sosteniamo<br />

la parrocchia di Valdesi per l’organizzazione della festa<br />

in onore della Madonna, in agosto. Abbiamo perfino messo a<br />

disposizione i nostri carpentieri per il restauro della vara della<br />

Vergine! Senza dimenticare le iniziative in favore dei bambini<br />

della casa famiglia Airone ai quali abbiamo concesso gratuitamente<br />

una cabina».<br />

E non creda che sia finita qui! Ho tantissime idee e progetti<br />

ancora da sviluppare».<br />

Ci può anticipare qualcosa?<br />

«Per restare nel sociale sono in contatto con un paio di coope -<br />

rative che si occupano di assistenza ai diversamente abili, in particolare<br />

alle persone costrette su una sedia a rotelle. A una di<br />

esse assegno da anni un contributo in denaro e per la prossima<br />

stagione stiamo studiando un servizio di assistenza dedicato. Mi<br />

piace pensare che <strong>Mondello</strong> possa essere aperta a tutti».<br />

Questo mi fa venire in mente le polemiche sulla “spiaggia<br />

negata” a cui accennava poco fa.<br />

«Sono polemiche pretestuose. C’è un ampio tratto di spiaggia<br />

libera affidato alla gestione di cooperative giovanili dove<br />

possono andare tutti quelli che non desiderano fruire dei servizi<br />

della Italo Belga».<br />

Sulla battigia, però, non si può sostare.<br />

«È una disposizione della Capitaneria di Porto. Si tratta di sicurezza,<br />

un elemento che non ho certamente intenzione di<br />

mettere in discussione. Peraltro, è una norma che riguarda<br />

tutte le spiagge del nostro paese!».<br />

A proposito di sicurezza, c’è chi si è lamentato che<br />

anche la cancellata che chiude la spiaggia sarebbe potenzialmente<br />

pericolosa.<br />

«Non vedo come. In ogni caso viene montata soltanto nei<br />

mesi estivi e nelle zone occupate dalle cabine. Nelle altre c’è<br />

una bassa staccionata di legno e anche quella la montiamo<br />

solo durante la stagione balneare. Via via che aumenteranno<br />

le spiagge attrezzate la cancellata verrà dismessa».<br />

luglio duemiladieci


Le cabine in legno sono una delle note dolenti. Molti<br />

dicono che trasformano la spiaggia in una baraccopoli.<br />

«Quando è iniziata la mia attività alla <strong>Mondello</strong>, una delle<br />

prime cose che ho fatto è stata allargare la spiaggia attrezzata<br />

che era stata creata in precedenza e crearne altre due. Per far<br />

questo ho dovuto eliminare un certo numero di cabine... e coloro<br />

che l’avevano da anni non sono stati contenti. Ho dovuto<br />

ascoltare una quantità di lamentele, ma ho continuato su questa<br />

linea. Sono convinto che la spiaggia attrezzata sia la soluzione<br />

che apre il lido al maggior numero di persone, e anche<br />

esteticamente trovo che sia più gradevole. Detto questo,<br />

stiamo studiando anche una soluzione che mette insieme le<br />

esigenze di uno spazio “privato”, tanto apprezzato dai titolari<br />

delle cabine, con la possibilità di offrire un servizio “da spiaggia<br />

attrezzata”. In pratica vogliamo creare cortili più grandi, fiancheggiati<br />

da cabine che possono essere affittate da gruppi di<br />

privati. Nei cortili sistemeremo lettini e ombrelloni come nelle<br />

spiagge attrezzate e spazi comuni per riunirsi, chiacchierare,<br />

giocare a carte. Peraltro, mi preme sottolineare che tutti i nostri<br />

progetti sono stati approvati dalla Soprintendenza».<br />

Sembra l’uovo di Colombo<br />

«Lo penso anch’io, ma lo potremo verificare quando partirà<br />

la sperimentazione. Se tutto va bene nell’estate 2011».<br />

Al passo con i tempi L’INTERVISTA<br />

Gianni Castellucci con Luigi Corradi della Coop Orizzonti Futuri


M 16<br />

Il suo sorriso è uno dei più<br />

conosciuti di <strong>Mondello</strong>. Lo è<br />

certamente per il popolo dei<br />

velisti, che affolla numeroso la<br />

borgata palermitana fin dai<br />

tempi della sua nascita; ma lo<br />

è anche tra i semplici fruitori<br />

della località balneare, tanto è<br />

forte la sua presenza e il suo<br />

impegno per far vivere<br />

<strong>Mondello</strong> all’insegna dello<br />

sport e del divertimento.<br />

Lui è Pietro Ferrotti, presidente<br />

del Clubino del Mare,<br />

personaggio indissolubilmente<br />

legato allo sviluppo della<br />

tradizione velica nel golfo.


A <strong>Mondello</strong> da sempre,<br />

il presidente del Clubino<br />

del Mare è instancabile<br />

motore di manifestazioni<br />

sportive, feste ed eventi<br />

della borgata<br />

«Non dico di esserci fin dai tempi della bonifica, ma... quasi!<br />

E se c’è un luogo che posso dire “casa” questo è certo <strong>Mondello</strong>.<br />

Il suo è un nome che pronuncio sempre con un sorriso<br />

perché per me <strong>Mondello</strong> è sinonimo di gioia, di vacanze, di<br />

giovinezza. <strong>Mondello</strong> è il nome della parte più bella della mia<br />

vita, fin da quando ricordi.<br />

<strong>Mondello</strong> con i suoi cortili grandi e spaziosi, dove noi ragazzi<br />

trascorrevamo le giornate all’insegna del puro divertimento...<br />

esattamente come accade ancora adesso, a distanza<br />

di oltre mezzo secolo da quando ho iniziato a vivere con coscienza<br />

la bellezza di questa spiaggia. E devo dare atto alla<br />

Concessionaria di essersi presa cura della spiaggia in modo<br />

fantastico: ne hanno preservato tutto il colore, la tradizione,<br />

il senso di appartenenza che lega a questa borgata migliaia<br />

e migliaia di palermitani. Rendiamoci conto che salvaguardando<br />

la spiaggia, mantenendo ferma l’idea di una stazione<br />

duemiladieci luglio<br />

Pietro Ferrotti LA MIA MONDELLO<br />

di Giovanna Vitrano<br />

È qui la Festa!<br />

l’anima della movida<br />

balneare per i palermitani, qui è stato dato modo a tantissime<br />

famiglie di trascorrere l’estate in una seconda casa, di avere<br />

la casa di villeggiatura senza doverne subire gli oneri.<br />

Mi ricordo che da giovane si arrivava al mattino presto, si<br />

tiravano fuori tavolini e ombrelloni, si cambiavano le pile alla<br />

radio e la giornata cominciava, scandita dai bagni e dalla<br />

pasta al forno, dalle partite a canasta a quelle improvvisate di<br />

tamburello. Mi sono divertito moltissimo su questa spiaggia,<br />

e lo stesso può dirlo la maggior parte dei palermitani. Certo,<br />

non siamo palermitani se non ci lamentiamo, ma sappiamo<br />

benissimo che è così: <strong>Mondello</strong> è stato il luogo dei divertimenti<br />

per eccellenza non solo per la mia generazione, ma<br />

anche per le tre-quattro successive. Poi i tempi sono diventati<br />

forse più facili, raggiungere mète lontane è stato sempre più<br />

semplice, e così ci si è allontanati. Ma <strong>Mondello</strong> si è conservata,<br />

è stata lì ad accogliere sempre i suoi affezionati... Ma ci<br />

17 M


LA MIA MONDELLO Pietro Ferrotti<br />

immaginiamo cosa sarebbe successo se non ci fosse stato<br />

un Concessionario? Negli anni della speculazione edilizia... mi<br />

immagino qui un bell’acquapark tutto in cemento armato...<br />

Per fortuna così non è stato. Anzi, con il passare degli anni<br />

anche <strong>Mondello</strong> si è messa in linea con le nuove esigenze e<br />

chiudere la discesa di <strong>Mondello</strong> con la distesa di ombrelloni<br />

è davvero una cartolina che fotografa il concetto di estate...<br />

E mi dispiace per questo curioso slittamento delle stagioni.<br />

Quando ero ragazzo era tradizione fare il primo bagno per<br />

Pasqua, che cadesse di aprile o di marzo. Perché si era già in<br />

primavera, e le temperature erano tiepide. Da qualche anno<br />

invece non è più così: quest’anno poi la primavera non è mai<br />

arrivata e l’estate è esplosa nella prima settimana di giugno.<br />

Sono quasi due mesi in meno di fruizione di questo posto,<br />

che posso testimoniare essere tra i più belli del mondo. Viaggio<br />

molto, sono stato in parecchi luoghi, anche esotici, e il<br />

primo che mi parla delle Seychelles... lì il mare è verde veleno,<br />

a <strong>Mondello</strong> è di cristallo!».<br />

Se ti fosse dato modo di realizzare all’istante un progetto<br />

per <strong>Mondello</strong>, cosa faresti?<br />

«Non ho alcun dubbio: il ripascimento della spiaggia. In verità<br />

io il progetto l’ho già presentato, saranno tre anni oramai,<br />

e so che anche la <strong>Mondello</strong> Italo Belga ha presentato il suo...<br />

ora, non mi importa quale progetto venga approvato, purché<br />

si faccia. Purtroppo ogni anno le mareggiate mangiano sabbia,<br />

divorano la spiaggia che si restringe sempre più, rendendo<br />

sempre meno lo spazio a disposizione di ogni singolo<br />

bagnante. Da un cinquantennio le mareggiate che arrivano<br />

da Ponente spostano la sabbia dalle parti della Marsa, mentre<br />

solo quelle che arrivano da Levante restituiscono il maltolto.<br />

E solo negli ultimi due/tre anni abbiamo avuto un buon numero<br />

di mareggiate da Est. Figuriamoci che si è creata una<br />

secca davvero pericolosa, non solo per i velisti, ma anche perché<br />

più basso è il fondale più alto è il rischio delle onde ad<br />

effetto tsunami.<br />

Concordo con tutte le paure di chi pensa alla protezione<br />

dei fondali, ma bisogna stare certi che la salvaguardia di questo<br />

mare è anche un mio interesse, e lo è ancor di più se pensiamo<br />

alla Italo Belga. Quindi, se il mio polpo meccanico fa<br />

storcere la bocca, nonostante tutte le garanzie di eco-compatibilità<br />

offerte, va bene, prendiamo un altro progetto. E se<br />

neppure questo va bene, allora sediamoci a un tavolo, confrontiamo<br />

le esperienze, discutiamo sulle possibili soluzioni.<br />

Abbiamo tutti un unico scopo: prenderci cura di <strong>Mondello</strong>,<br />

custodirla, restituirle quel che le è stato tolto. Con queste premesse,<br />

sono sicuro che una soluzione - insieme - la troveremmo<br />

nel giro di pochissimo tempo. Bisogna pensare che<br />

la linea di costa originale era data dai piloni dello stabilimento<br />

a mare, almeno una trentina di metri più avanti di dove è arretrata.<br />

Ma ci immaginiamo cosa diventerebbe la spiaggia di<br />

<strong>Mondello</strong> una volta riavuta la sua larghezza originaria?».<br />

M 18 luglio duemiladieci


Ustica


Ustica FUORI LE MURA


informazioni<br />

utili Lo spettacolo<br />

Dove Dormire<br />

Residence<br />

Stella Marina<br />

via V. Emanuele III<br />

tel. 091 8448121<br />

doppia BB<br />

a partire da 440 €<br />

per una settimana<br />

Hotel Clelia<br />

via Sindaco I, 29<br />

tel. 091 8449039<br />

doppia BB da 48 €<br />

Dove Mangiare<br />

Ristorante Pizzeria<br />

Schiticchio<br />

via Tre Mulini<br />

tel. 091 8449662<br />

Trattoria Da Mario<br />

piazza Umberto I, 21<br />

tel. 091 8449905<br />

Immersioni<br />

Orca Diving<br />

tel. 338 8883226<br />

Informazioni<br />

ampustica.it<br />

del mare e della luce<br />

testo Maria Cristina Castellucci, Emilia Gatti<br />

Nero è il colore di Ustica. Nero di lave antiche, che il sole ha ancor più bruciato con raggi implacabili.<br />

Un tempo, questo frammento di terra sperso nel mare era un vulcano bizzoso, che<br />

riversava fra le onde le pietre fuse delle più profonde viscere del nostro pianeta. Poi, pian piano,<br />

si spense, ancora prima che qualcuno potesse averne memoria. Divenne uno scoglio, un approdo,<br />

un segnale geografico. Secondo un’antica leggenda, nella notte dei tempi v’avevano<br />

stabilito la propria dimora delle temibili sirene, all’apparenza bellissime donne, in realtà voraci<br />

e crudeli mangiatrici di uomini. Chi si lasciava incantare dal loro maliardo canto finiva per infrangersi<br />

sugli scogli e veniva catturato dalle sirene che ne spargevano poi le ossa per ogni<br />

dove. Al biancheggiare di scheletri abbandonati a calcinarsi al sole, si dovrebbe il macabro<br />

nome greco dell’isola: Osteodes, ossario. Meglio allora, rifarsi ai Romani, che per via del colore<br />

e della canicola, attribuirono all’isola il nome di Ustum, bruciato. Più che del nome, a dire la verità,<br />

gli antichi latini non si preoccuparono tanto, né alcun altro dopo di loro si diede troppa<br />

pena per Ustica. Per secoli e secoli fu più che altro luogo solitario e abbandonato, abitato da<br />

sparute colonie di avventurosi cercatori di fortuna o da tristi deportati.<br />

Eppure è un luogo incantevole, di rocce corvine striate d’oro che precipitano in mare, di<br />

viottoli profumati di ginestra, di gerani che sbucano d’improvviso, sanguigni, dai vasi di coccio<br />

sugli usci, di case dai colori pastello su cui s’accendono, di quando in quando, le fantasie dei<br />

più diversi pittori. Isola dura e dolcissima, Ustica incanta tutti quelli che vi giungono, navigando<br />

con pazienza da Palermo.


Il tragitto per mare non è lungo, ma neanche breve. C’è<br />

tutto il tempo di abituarsi al rollio sordo del traghetto, un natante<br />

tozzo che solca caparbio le onde con onorevole abnegazione.Volendo,<br />

certo, si può prendere un moderno aliscafo,<br />

ma si perderebbe, così, il gusto del viaggio per mare, dell’approssimarsi<br />

lento alla terra. Sul ponte c’è chi sta immobile, la<br />

faccia al sole, per iniziare fin da subito a “prendere colore”,<br />

come si dice. I bambini, invece, non stanno fermi un attimo:<br />

qualcuno scruta l’acqua, intento a ogni baluginio d’argentee<br />

pinne. Nel basso Tirreno non è difficile imbattersi nei delfini e<br />

perfino nelle balene.<br />

Gruppi di ragazzi stanno a guardia di giganteschi borsoni<br />

dall’aria professionale, con scritte, disegni e adesivi di note<br />

aziende sportive. Vanno a fare le immersioni, e guardano agli<br />

altri con la giovanile sufficienza di chi fa parte di ristretti circoli.<br />

A dire la verità, il mondo subacqueo di Ustica non è per nulla<br />

inaccessibile. Al contrario. L’acqua è così trasparente e pulita<br />

che perfino rimanendo a bordo di una barca basta guardare<br />

giù per scorgere i merletti delle rocce sottomarine, il lampo<br />

rosso delle gorgonie, il guizzo d’una cernia. E con una maschera<br />

e un boccaglio il gioco è fatto: sotto il pelo dell’acqua<br />

si estende un tesoro di spugne e margherite di mare, le madrepore<br />

sembrano sistemate ad arte da un provetto decoratore.<br />

Dai ciuffi di alghe e coralli fanno capolino i pesci più<br />

diversi, mentre i barracuda si scatenano nella loro danza circolare.<br />

Nella Caletta, i pesci vengono a mangiare dalle mani<br />

dei bagnanti, come sapessero che qui nessuno vorrà far loro<br />

del male.<br />

PH MARIO PERRICONE<br />

duemiladieci luglio<br />

PH MARIO PERRICONE<br />

Ustica FUORI LE MURA<br />

PH HANNE CARSTENSEN<br />

23 M


FUORI LE MURA Ustica<br />

M 24<br />

Naturalmente, immergersi in profondità è tutta un’altra cosa<br />

e una vacanza a Ustica può essere l’occasione migliore per<br />

imparare a destreggiarsi fra bombole e pesi per andare alla<br />

scoperta di flora e fauna dei fondali: le acque dell’Area Marina<br />

Protetta proteggono circa il 50% delle specie marine presenti<br />

nel Mediterraneo.<br />

Un tesoro prezioso, al quale accostarsi con rispetto, “in<br />

punta di pinne”, per così dire, cercando di disturbare il meno<br />

possibile le gigantesche cernie solitarie che qui hanno <strong>trova</strong>to<br />

il loro perfetto habitat naturale, i banchi di saraghi, i polpi,<br />

le meduse, i cavallucci e le stelle marine. D’altronde non è necessario<br />

avvicinarsi troppo per vedere bene: una delle qualità<br />

peculiari di queste acque è la rara limpidezza che consente<br />

un’ottima visione orizzontale, permette cioè di guardare<br />

molto lontano sempre distinguendo bene ogni dettaglio.<br />

Così sarà possibile ammirare gli spettacolari giochi di luce<br />

che, guardando “al largo”, sott’acqua, si offrono mentre il sole<br />

affonda i suoi raggi al di sotto del limite terrestre, riflettendosi<br />

sugli scogli, sulle foglie verde smeraldo della posidonia, sulle<br />

livree argentate dei pesci. La luce sembra rifrangersi ed esplodere<br />

in mille guizzi brillanti, sfumandosi in tutte le tonalità<br />

dell’indaco e del blu, dell’azzurro e del verde, quasi si trattasse<br />

di sublimi effetti speciali studiati appositamente per regalare<br />

uno spettacolo a uso e consumo dei nostri occhi.<br />

PH HANNE CARSTENSEN<br />

PH MARIA CRISTINA CASTELLUCCI<br />

Sull’isola<br />

Il borgo è un pugno di case decorate da murales, tutte raccolte<br />

intorno all’approdo di traghetti e aliscafi, all’ombra della<br />

Torre di Santa Maria, sede del Museo Archeologico che ospita<br />

i numerosi reperti provenienti dagli scavi locali (a Ustica si era<br />

stabilità una comunità dell’Età del Bronzo), e dai resti della fortezza<br />

borbonica della Falconiera. La sua posizione fu scelta intorno<br />

al 1760, sia per motivi difensivi, sia perché, in tal modo,<br />

il paese sarebbe risultato ben riparato, da tre lati, dai venti.<br />

L’impianto dell’abitato, con piccoli isolati, è rimasto più o<br />

meno uguale, nonostante lo sviluppo demografico e turistico<br />

dell’isola.<br />

Il turismo, in particolare, è una delle principali voci dell’economia<br />

locale. Poiché si concentra nei mesi estivi, si potrebbe<br />

essere tentati di pensare che in luglio e agosto l’isola sia invivibile.<br />

Invece, a Ustica non c’è mai confusione. Durante il<br />

giorno i visitatori si sparpagliano lungo la costa, per fare il<br />

bagno, esplorare le magnifiche grotte e i punti più suggestivi,<br />

dallo Scoglio del Medico alla “Piscina”. Nel silenzio battuto dal<br />

vento ci si lascia cullare dalla risacca, e anche i richiami striduli<br />

dei gabbiani sono un canto. Ustica è un’isola per chi vuole<br />

pensare, oziare, vivere il mare. In attesa che cali la sera, da salutare<br />

con il rito della granita in piazza, prima di andare al<br />

“museo del cielo”, il faro di Punta Cavazzi. Basta alzare gli occhi<br />

verso la volta celeste per ammirare uno spettacolo straordinario:<br />

nel cielo vastissimo baluginano milioni di stelle, tante<br />

quante, altrove, è difficile vederne... Ed è bello pensare che si<br />

siano date appuntamento qui, in questo preciso angolo di<br />

Tirreno, proprio sopra Ustica.<br />

Il museo sommerso<br />

L’Area Marina Protetta Isola di Ustica, oltre a preservare inestimabili<br />

tesori della fauna e della flora marina, custodisce anche<br />

preziosi reperti della storia dell’Uomo. Pur non essendoci più<br />

alcun relitto, immergendovi potete seguire un vero e proprio<br />

percorso archeologico che vi condurrà alla scoperta di una gran<br />

quantità di ancore, ciò che resta delle navi che sono affondate<br />

intorno all’isola fin dal tempo dei Fenici. L’itinerario, allestito<br />

presso Punta Cavazzi, ha una profondità variabile da 10 a 24 me -<br />

tri, è di livello facile e costituisce il primo esperimento a livello<br />

mondiale di conservazione e visita di reperti archeologici su fondali<br />

marini. Ciascun reperto è corredato da un cartello in cui<br />

viene spiegato il materiale, l’età, la possibile appartenenza e<br />

quant’altro è necessario sapere sull’oggetto che sta lì da secoli<br />

e secoli. Pannelli tematici, lungo il percorso, illustrano “Le ancore<br />

nell’antichità”, “La navigazione nell’antichità” e “Le navi antiche”.<br />

Per la visita è sufficiente seguire le tre linee collegate fra loro, segnalate<br />

da gavitelli di colore differente. Inoltre, sempre ai fini<br />

dell’orientamento, sul punto base, sul punto di entrata da terra<br />

e sui punti terminali sono state collocate delle cartine dove l’itinerario<br />

viene tracciato graficamente.<br />

luglio duemiladieci


CREATIVI SICILIANI Giacomo Cacciatore Raffaella Catalano Gery Palazzotto<br />

Quello che rimane è un buio sereno.<br />

Dopo gli arrivi, dopo le voci, dopo gli<br />

spruzzi e il sudore. Una nave cisterna<br />

sprofondata in un sonno apparente,<br />

come una madre minuscola che nutre<br />

un mastodontico figlio, irrora d’acqua le<br />

viscere dell’isola. Man mano che si svuota<br />

attraverso il cordone ombelicale che la<br />

collega a terra, il suo ventre di ferro riemerge<br />

dal mare. Il borbottio dei motori è<br />

gentile nella sua monotonia. Non disturba<br />

il sonno di nessuno. Nemmeno di<br />

quei quattro o cinque che dormono sul<br />

molo, in mezzo ai sacchi della mercanzia<br />

che l’indomani sperano di vendere. Ecco<br />

quello che resta. Dopo gli arrivi, dopo le<br />

voci, dopo gli spruzzi e il sudore.<br />

L’isola<br />

che c’è<br />

testo M. C. Castellucci foto Giuseppe Marinelli<br />

L’appuntamento è a <strong>Mondello</strong>, perché non mi viene in<br />

mente nessun posto migliore per parlare di sabbia e di<br />

mare. Anche se sabbia e mare non sono quelli palermitani<br />

ma di Salina. È l’isola, infatti, o meglio l’insularità, il<br />

soggetto della mia conversazione con Raffaella Catalano,<br />

Giacomo Cacciatore e Gery Palazzotto, i tre autori<br />

palermitani da pochi giorni in libreria con Salina. La sabbia<br />

che resta (D. Flaccovio editore, 233 pagg., 14 €).<br />

La profonda sintonia fra i tre autori mi è chiara fin dal<br />

primo momento. Si tolgono le parole di bocca l’un con<br />

l’altro, completandosi le frasi a vicenda. Mi fanno l’effetto<br />

di Qui, Quo e Qua, ognuno dei quali sapeva sempre<br />

esattamente quel che pensavano gli altri due<br />

elementi del trio - una facoltà che ho sempre <strong>trova</strong>to<br />

incredibile e soprattutto invidiabile.<br />

Il libro è la loro creatura, “figlia” in egual misura di<br />

tutti e tre. Difficile distinguere il contributo dell’uno<br />

e dell’altro: se, come avevano pensato da principio,<br />

avessero firmato il romanzo con un unico pseudonimo,<br />

non me ne sarei accorta. È confortante, poi, vedere<br />

che sono “usciti vivi” dalla collaborazione.<br />

Lavorare insieme (Raffaella e Giacomo sono anche<br />

M 26 luglio duemiladieci


sposati fra loro) non è sempre semplice. Invece, come essi<br />

stessi dichiarano, si sono proprio divertiti, tanto da aver già<br />

cominciato a programmare una “seconda puntata”.<br />

Ma restiamo a Salina. A un primo sguardo superficiale, sembrerebbe<br />

l’ennesimo libro giallo: ci sono un omicidio misterioso,<br />

un comandante dei carabinieri, un sospettato. La trama<br />

è presto sintetizzata: a Salina, il magistrato Ottavio Lodato<br />

viene ucciso nella sua villa. Lì lo aspettava Sofia, la sua amante<br />

minorenne dalla quale ora tutti pretendono risposte. A dipanare<br />

la matassa il comandante dei carabinieri Bartolo Italiano.<br />

“Eravamo partiti dall’idea di scrivere un feuilleton - esordisce<br />

Giacomo - avevamo voglia di cimen tarci con qualcosa di leggero,<br />

gradevole... la più autentica lettura sotto l’ombrellone. E<br />

abbiamo deciso di lasciarci ispirare da Salina, dove Raffaella<br />

ha una casa da molti anni. Abbiamo buttato giù una scaletta<br />

e ci siamo messi al lavoro tutti insieme.”<br />

“Solo che, via via che andavamo avanti - continua Gery - la<br />

storia ci ha preso la mano. I personaggi hanno cominciato a<br />

straripare, letteralmente, dalle pagine.<br />

Così, alla fine, ne è venuto<br />

fuori un ro manzo con altre ambizioni.<br />

È la storia di una piccola comunità<br />

isolana che cerchia mo di<br />

pre sen tare nelle sue innumerevoli<br />

sfaccettature.”<br />

Attorno alla vicenda principale,<br />

l’omicidio del ma gistrato e la conseguente<br />

in dagine, si sviluppano<br />

infatti alcune “sottostorie”: c’è<br />

quel la di Tina che vorrebbe an dar<br />

via dall’isola per <strong>trova</strong>re il successo<br />

come cantante, e quella dei<br />

due can tanti che devono esibirsi<br />

sull’isola; la triste situazione familiare<br />

del produttore di malvasia e la vicenda personale<br />

di Bartolo Italiano, separato dalla moglie che si è trasferita<br />

su un’altra isola insieme al nuovo compagno, uno psicologo<br />

indiano.<br />

“Ognuno di noi ha caratterizzato maggiormente alcuni personaggi<br />

- riprende Raffaella - quelli in cui si identifica di più.<br />

Io, ad esempio, mi sono innamorata di Eusebio, il vecchio avvocato<br />

che parla come un codice penale. Forse perché per<br />

tanti anni ho lavorato come giornalista di giudiziaria.”<br />

“Io invece ho <strong>trova</strong>to irresistibile lo psicologo indiano!” sorride<br />

Giacomo.<br />

“Peraltro questa identificazione ci ha aiutato a caratterizzare<br />

meglio ciascun personaggio - spiega Gery - ognuno di loro<br />

ha una propria personalità ben definita, anche attraverso il lin-<br />

Giacomo Cacciatore Raffaella Catalano Gery Palazzotto CREATIVI SICILIANI<br />

Giacomo Cacciatore Raffaella Catalano Gery Palazzotto<br />

duemiladieci luglio<br />

Un omicidio misterioso, un comandante<br />

dei carabinieri, un sospettato. La<br />

trama è presto sintetizzata: a Salina, il<br />

magistrato Ottavio Lodato viene ucciso<br />

nella sua villa. Lì lo aspettava Sofia,<br />

la sua amante minorenne dalla quale<br />

ora tutti pretendono risposte. A dipanare<br />

la matassa il comandante dei carabinieri<br />

Bartolo Italiano.<br />

guaggio. Per noi era molto importante riuscire a dare a ciascuno<br />

la propria identità e modo di esprimersi: leggendo i<br />

dialoghi, non si possono avere dubbi su chi stia parlando.”<br />

“La molteplicità di registri - spiega Raffaella - ci ha guidato<br />

per tutta la storia.”<br />

Una pagina via l’altra, i registri si alternano senza mai prendere<br />

il sopravvento l’uno sull’altro.<br />

C’è l’ironia che traspare ad esempio, dalla narrazione degli<br />

incontri fra Nino Torta, l’improbabile tipografo-giornalista del<br />

“Vento delle Eolie”, e Giancarlo Foti, il preside della scuola<br />

media, che tenta di correggere la sua strampalata grammatica.<br />

E c’è la mestizia che viene fuori dallo squallido rapporto<br />

fra i due cantanti napoletani.<br />

“Attraverso le varie piccole trame che si intrecciano -<br />

riprende - abbiamo voluto presentare anche alcuni temi di attualità.<br />

Le difficoltà di una coppia divorziata, ad esempio, sempre<br />

alle prese con la responsabilità condivisa dei figli e con la<br />

gelosia più o meno dichiarata.”<br />

“Un’altra caratteristica del roman -<br />

zo che ho notato solo dopo che<br />

avevamo finito di scrivere - ci dice<br />

Giacomo -è che i personaggi che<br />

noi inizialmente avevamo unito in<br />

coppie o triangoli, escono e rientrano,<br />

per così dire, dal le relazioni<br />

che avevamo im maginato per loro,<br />

for man done di nuove.<br />

Per molti versi devo ammettere<br />

che è stato come se vivessero di vita<br />

propria.”<br />

“Uno stato di grazia per uno scrittore<br />

- sottolinea Ge ry - ma che ci ha<br />

costret to a imbrigliare i personaggi!”<br />

“Presenteremo il libro a Salina -<br />

conclude Raffaella - e speriamo che piaccia agli isolani che,<br />

dopotutto, con la loro vita e i loro luoghi sono stati la principale<br />

fonte di ispirazione. Il tema di fondo, del resto, è proprio<br />

l’insularità, la vita dell’isolano che dà la misura alle cose sulla<br />

base delle esperienze fatte nel proprio microcosmo.”<br />

A questo punto, mi scappa la citazione. Mi viene in mente<br />

una scena in cui il comandante dei carabinieri sta seduto al<br />

ristorante e parla con il giudice messinese che gli domanda<br />

se vive a Salina da molto. E quello risponde: “Ci sono nato.<br />

Pensi che in questo ristorante mio padre organizzò il pranzo<br />

della mia prima comunione. E facevo un gioco, seduto in questo<br />

stesso punto. Mettevo le bottiglie una accanto all’altra, e<br />

tra Stromboli e Panarea ce ne stavano tre. E mio padre mi diceva:<br />

Bartolo, ricordati che fino a quando di bottiglie ce ne<br />

27 M


CREATIVI SICILIANI Giacomo Cacciatore Raffaella Catalano Gery Palazzotto<br />

staranno tre, vorrà dire che il mondo non è cambiato. Per poi<br />

aggiungere: sempre che non cambi il ristorante”.<br />

“Ma le cose cambiano comunque, maresciallo. Ha provato<br />

a rifare la misurazione?”<br />

“Non ce n’è bisogno, dice Bartolo rimettendo la bottiglia al<br />

suo posto. Indica il panorama: “Almeno questo è rimasto<br />

com’era”.<br />

“E come si vive fuori dal mondo?”<br />

“Vede, dottore, il mondo in un’isola ci arriva lo stesso, in aliscafo,<br />

in nave o sugli yacht di lusso. Chi sbarca ci porta quello<br />

che ci vuole portare, ma noi isolani decidiamo cosa tenere e<br />

cosa ributtare a mare. Abbiamo questa libertà”.<br />

Giacomo Cacciatore<br />

Calabrese di nascita e palermitano d’adozione,<br />

è scrittore, editor e giornalista. Ha collaborato per anni come<br />

corsivista con La Repubblica. Ha pubblicato con Einaudi (Figlio<br />

di Vetro, 2007, romanzo tradotto in tre lingue), con Dario<br />

Flaccovio (il romanzo L’uomo di spalle, 2005, in corso di traduzione<br />

in Francia), con Mondadori (vari racconti dal 2002 al<br />

2009), con Unmondoaparte (il saggio Il terrorista dei generi -<br />

Tutto il cinema di Lucio Fulci, 2004) e con altri editori.<br />

Raffaella Catalano<br />

Palermitana, è giornalista e consulente editoriale.<br />

Ha collaborato per dieci anni come cronista di<br />

giudiziaria con varie testate, tra le quali<br />

La Repubblica e La Sicilia. Dal 2000 lavora come<br />

editor con scrittori ed editori. Ha scritto e realizzato con<br />

Giacomo Cacciatore e Gery Palazzotto la docufiction Il<br />

mago dei soldi (Novantacento, 2009) e con Nicolò<br />

Angileri ha firmato un libro sulla pedofilia,<br />

Angeli e orchi (Dario Flaccovio, 2009).<br />

Gery Palazzotto<br />

Nato a Palermo nel 1963, dove vive e lavora,<br />

è giornalista, ghost writer e consulente di<br />

un grande gruppo editoriale italiano.<br />

Con Dario Flaccovio ha pubblicato i romanzi<br />

Di nome faceva Michele, nel 2004 (tradotto<br />

in Spagna), e Giù dalla rupe, nel 2006.<br />

Con Giacomo Cacciatore e Valentina<br />

Gebbia ha scritto Fotofinish (di prossima<br />

ripubblicazione con Einaudi).<br />

M 28 luglio duemiladieci


ARCHITETTURA & DESIGN Sant’Ambrogio<br />

testo Giovanna Vitrano foto Sandro Scalia<br />

“In qualche luogo i sogni diventeranno realtà. (...) Lì la scura bianca vela spiegata / in un vago vento non sentito / guiderà la nostra<br />

vita-sonno / laddove le acque si fondono / in un lido di neri alberi, / dove i boschi sconosciuti vanno incontro / al desiderio del lago<br />

di essere di più / e rendono il sogno completo. (...)” (da Fernando Pessoa, Licantropia)<br />

mare<br />

vista<br />

Sant’Ambrogio<br />

Poesia di immagini. E se al posto del lago immaginiamo l’infinità<br />

del mare, ecco, abbiamo ricostruito nella nostra mente<br />

il panorama su Sant’Ambrogio, piccolissimo centro a una decina<br />

di chilometri da Cefalù, zona vincolata che estende le ultime<br />

propaggini madonite fino alla scogliera a strapiombo<br />

sul mare.<br />

È vero, c’è anche un lungomare. Ma questo è più una necessità<br />

per futuri turisti che una eredità della tradizione. Gli<br />

ambrosiani non sono pescatori, bensì contadini. E hanno vissuto<br />

guardando al bosco, non al mare.<br />

Eppure, tra il golfo cefaludese e l’abitato ci stanno poco più<br />

di 1000 metri e appena un paio di tornanti, anche se il folto<br />

bosco che avvolge tutta la zona innalza quasi un muro spazio-temporale<br />

tra qui e il resto del mondo.<br />

Sant’Ambrogio è l’opposto di Mazzaforno, ci racconta Sandro<br />

Giacomarra, architetto dal DNA madonita che ha la fortuna<br />

di avere una casa proprio tra questi boschi e il mare. Non<br />

ci abita, è vero (anche lui costretto dalle attività quotidiane a<br />

vivere “in città”), ma ci trascorre ogni momento libero, che sia<br />

inverno o estate. Proprio come fanno alcuni suoi “vicini” famosi,<br />

quali Gianfranco Micciché, Sottosegretario di Stato alla<br />

M 30 luglio duemiladieci


Presidenza del Consiglio con delega al CIPE; o come Nino Bevilacqua,<br />

dirigente dell’area portuale di Palermo.<br />

Insomma, tra quelle rapide curve che salgono dalla strada<br />

statale non è proprio raro vedere le auto blu, qui finalmente<br />

con i lampeggianti spenti e a velocità “normale”.<br />

Perché chi decide di venire da queste parti, ci spiega l’architetto<br />

Giacomarra, non lo fa certo per moda o per desiderio di<br />

esclusività. Ci viene perché ama questa terra.<br />

Al contrario di quanto succede di solito, Sant’Ambrogio rifugge<br />

la densità edilizia e, con il terreno vincolato a zona boschiva,<br />

non è proprio possibile edificare case a meno di una<br />

certa distanza. Adesso, ci sono circa 2000 metri quadrati di<br />

verde tra una villa e l’altra.<br />

Che poi parlare di ville non è esatto. Si tratta nella maggior<br />

parte dei (pochi) casi di case contadine ristrutturate - e qui<br />

entra in gioco l’architetto nostro ospite - eccezion fatta, forse,<br />

per casa Bevilacqua, che ha acquistato e restaurato un edificio<br />

che poteva benissimo essere, in origine, la residenza di qualche<br />

piccolo aristocratico Ma si tratta di costruzioni piccole<br />

(l’architetto ci dice che si è favoleggiato di una villa di ben 600<br />

mq per un “vip”, una misura che non ha niente a che vedere<br />

duemiladieci luglio<br />

Sant’Ambrogio è un piccolissimo<br />

centro a una decina di chilometri<br />

da Cefalù<br />

Il folto bosco che avvolge tutta<br />

la zona innalza quasi un muro<br />

spazio-temporale tra qui e il resto<br />

del mondo<br />

31 M


ARCHITETTURA & DESIGN Sant’Ambrogio<br />

Bellezza di colori naturali, luminosi;<br />

bellezza di materiali come le pietre, che<br />

qui diventano complementi d’arredo<br />

di grande effetto; bellezza di luci, lasciate<br />

giocare con i materiali e che, con il loro<br />

continuo cambiare, sembrano colorare<br />

in modo sempre nuovo e diverso anche<br />

gli ambienti interni<br />

con i circa 200 metri quadrati in totale della realtà), perché<br />

quel che conta, e si ritorna a bomba, è il panorama all’esterno:<br />

è troppo immenso per potersi mettere a gareggiare...<br />

In effetti, la filosofia architettonica che ha guidato le linee di<br />

casa Giacomarra sembra quasi voler prolungare ciò che la natura<br />

ha abbondantemente sparso in questa landa: bellezza a<br />

profusione.<br />

Bellezza di colori naturali, luminosi; bellezza di materiali<br />

come le pietre, che qui diventano complementi d’arredo di<br />

grande effetto; bellezza di luci, lasciate giocare con i materiali<br />

e che, con il loro continuo cambiare, sembrano colorare in<br />

modo sempre nuovo e diverso anche gli ambienti interni.<br />

Grandi vetrate evitano ogni separazione tra la zona giorno<br />

e il vasto golfo «perché ho voluto fare in modo che il mare<br />

entrasse in ogni stanza: persino la stanza da bagno ha grandi<br />

finestre da cui poter vedere il panorama». E il bianco che domina<br />

ogni parete diventa la tela perfetta sulla quale il sole può<br />

giocare tutte le sue sfumature possibili, dal rosa appena accennato<br />

dell’alba, all’arancione più infuocato del tramonto.<br />

Due cortili, proprio quelli che in origine accoglievano i momenti<br />

quotidiani della vita domestica di campagna, oggi assolvono<br />

ancora alla stessa funzione, quella di angoli di frescura<br />

dove cucinare (nel forno puntualmente mantenuto e solo ristrutturato)<br />

o dove restare a godere dei verdi brillanti che accompagnano<br />

le Madonie fino a questi ultimi metri.<br />

M 32 luglio duemiladieci


ARCHITETTURA & DESIGN Sant’Ambrogio<br />

«Sant’Ambrogio nasce su un territorio praticamente vergine,<br />

ed è una sorta di buen ritiro, ma con qualcosa in più,<br />

l’ambiente madonita, che qui arriva integro. Non c’è un porticciolo,<br />

ma solo tanta campagna puntellata di ulivi secolari.<br />

Qui non c’è quasi nessuno, è lontana l’atmosfera frizzate di Finale<br />

di Pollina o di Mazzaforno, come dicevo all’inizio; al contrario,<br />

sembra più una cartolina di qualche zona isolata della<br />

Sardegna. E non per una scelta “pensata”, ma solo perché alla<br />

gente, in genere, piace di più stare in compagnia. Basta andare<br />

a guardare il metro commerciale: più si alza la densità edilizia,<br />

più alto è il valore del terreno.<br />

Qui, invece, tutto è “minimale”, proprio come ho voluto<br />

fosse casa mia... d’altronde, la mia cultura madonita mi porta<br />

a dare il maggior spazio possibile al paesaggio, anche se non<br />

ho resistito a qualche elemento di modernità. Più che in casa,<br />

però, mi sono davvero “divertito” quando ho lavorato per il<br />

Belli Resort, un albergo a pochi chilometri da qui, dove ho potuto<br />

realizzare anche una piscina con tutte le diavolerie consentite<br />

dalle tecnologie più moderne. Perché l’architettura è<br />

territorio di ricerca, l’architettura vive bene quando vive il suo<br />

tempo... L’architettura va collocata nel suo ambiente e qui la<br />

tradizione ambientale ha dei canoni ben precisi. Ad esempio,<br />

qui è possibile, come raramente capita, fare architettura senza<br />

alcun disegno. C’è l’architetto e c’è lo scavatore che solleva le<br />

pietre e le fa ruotare tutt’attorno ad uno spiazzo: sarà lo<br />

spiazzo stesso a suggerire dove lasciar posare le rocce, stabilendo,<br />

con questi semplici gesti, un ponte straordinario tra<br />

arte e architettura».<br />

Il risultato è davvero straordinario.<br />

L’architettura è territorio di ricerca,<br />

l’architettura vive bene quando vive<br />

il suo tempo<br />

Sandro Giacomarra<br />

Architetto, lavora a Palermo dove<br />

affianca alla professione l’attività<br />

di design, prima attraverso un<br />

Dottorato di ricerca in Disegno<br />

Industriale, e oggi come membro<br />

fondatore di ADI Sicilia.<br />

Dal 2002 lavora con un contratto<br />

part-time come architetto funzionario<br />

all’Assessorato alla Cultura del<br />

Comune di Palermo occupandosi<br />

di allestimenti e comunicazione.<br />

M 34 luglio duemiladieci


le FACCE di <strong>Mondello</strong><br />

di Cinzia Bono<br />

foto Giuseppe Marinelli


Antonella<br />

49 anni, operatrice socio-sanitaria in vacanza. Vive a Lugano,<br />

ma ha origini pugliesi. “<strong>Mondello</strong> è bella, ma dovrebbe essere<br />

più attrezzata; e non con ‘cose’ come quelle”, dice indicando lo<br />

Stabilimento, “che a parer mio deturpano la costa. La gente è carina,<br />

solo che a volte vuole fare affari con nulla…<br />

Ma le nuove generazioni sembrano promettere proprio bene!”.<br />

Poi si dice dispiaciuta che le grotte e i siti storici non siano visitabili.<br />

“Eravamo venuti apposta… Se non viene valorizzata la cultura<br />

di un posto come questo, in fondo rimane da vedere quello che si<br />

può <strong>trova</strong>re più o meno in un qualsiasi altro paese di mare.<br />

Va riscoperto quello che c’è di vero”<br />

Domenico<br />

38 anni, vigile del fuoco, ci spiega cosa ci fanno lui e i suoi colleghi<br />

a montare cabine sotto il sole di <strong>Mondello</strong>. “Stiamo allestendo il<br />

nostro lido, più precisamente la Colonia elioterapica dei Vigili del<br />

Fuoco... Abbiamo la concessione da almeno vent’anni. La Colonia<br />

aveva una sede montana a Monte Pellegrino e una a Valdesi e,<br />

inizialmente, era rivolta ai figli dei Vigili del Fuoco; ancora oggi<br />

vi hanno accesso solo le nostre famiglie”.<br />

Ma <strong>Mondello</strong> fa parte o no di Palermo? “Non è Palermo che<br />

considera <strong>Mondello</strong> un’appendice, è <strong>Mondello</strong> che si considera<br />

una borgata. In effetti la mentalità è un po’ diversa... Quando<br />

hanno inaugurato la Coop, ad esempio, non proprio tutti hanno<br />

gradito che tutta quella gente fosse accorsa per venire a mangiare<br />

gratis qua!”. Perché ci viene? “La mia esperienza qua è legata al<br />

lido, lo costruisco e vivo qui, d’estate è la mia casa. Del resto,<br />

che bisogno c’è di andare alle Maldive? C’è <strong>Mondello</strong>!”.<br />

Jean-Michel<br />

54 anni, funzionario statale a Lugano. “Questa è la terza volta<br />

che vengo in Sicilia, rimarrò qui una settimana. <strong>Mondello</strong> mi piace,<br />

ma non c’è moltissimo da fare… Per fortuna abbiamo scelto Palermo<br />

come punto di sosta del viaggio”.<br />

E ci comunica con piacere che anche il suo cagnolino è stato ben<br />

accolto dalla città, che dispone di zone libere anche per i turisti<br />

a quatto zampe.<br />

Maurizio<br />

44 anni, autista di pullman.<br />

È nato all’Arenella, oggi ha accompagnato<br />

a <strong>Mondello</strong> una<br />

scolaresca. “Non ne so molto in<br />

realtà di come sia <strong>Mondello</strong><br />

oggi. Di certo prima era molto<br />

più aperta, più vivibile…<br />

Da ragazzo la frequentavo di più.<br />

Mi ricordo perfettamente le<br />

baracche. Quando le hanno<br />

tolte, io e i miei amici ne<br />

abbiamo sofferto, erano una<br />

vera particolarità!”.<br />

E oggi? “Troppe regole, troppi<br />

vigili. Caotica”.<br />

Viviana<br />

32 anni, fotografa di Palermo.<br />

“Non frequento molto <strong>Mondello</strong>.<br />

La odio. Per meglio dire,<br />

odio che la trattino male, così<br />

preferisco non guardare”.<br />

Dalla risposta amara immagino<br />

che qualcosa di bello ce la<br />

troverà anche lei però…<br />

“A parte l’estate, le cabine, la<br />

confusione, di bello c’è tutto<br />

il resto: il mare, la piazza, il ‘cucciolo’<br />

che si vede guardando la<br />

montagna da lì… <strong>Mondello</strong> è<br />

<strong>Mondello</strong>, è un mondo a parte.<br />

Peccato che non la sappiano<br />

capire”.<br />

Giovanni<br />

28 anni, vende bibite e panelle.<br />

Lavora a <strong>Mondello</strong> da circa<br />

cinque anni. “Il mare qui è<br />

bellissimo, è pulito.<br />

La spiaggia è molto attrezzata,<br />

e questo è un bene; ma purtroppo<br />

questo causa anche il<br />

fatto che ci sia poca spiaggia libera,<br />

e questo spinge molta<br />

gente ad andare fuori… Non<br />

tutti possono permettersi di pagare<br />

ogni giorno per andare al<br />

mare d’estate!”.<br />

M 36 luglio duemiladieci


Andrea<br />

44 anni, vigile del fuoco. Viene da Ustica ma fa servizio a Palermo.<br />

Ha origini palermitane, ama la città e ci viene da trent’anni, ma<br />

non pensa che potrebbe vivere a <strong>Mondello</strong>.<br />

Inevitabile, per lui, il raffronto con la sua isola: ”A Ustica ci sono<br />

più servizi, pubblici e privati, navi, aliscafi, discoteche…<br />

E soprattutto forse c’è un po’ più di rispetto. Per non parlare dei<br />

fondali! Certo, la spiaggia è bella anche qui, ma i fondali di Ustica..!<br />

Anche a <strong>Mondello</strong> però vengono turisti da tutto il mondo,<br />

soprattutto ragazzi. Ustica invece sembra essere una meta<br />

più ambita dalle famiglie”.<br />

duemiladieci luglio<br />

Simona<br />

25 anni, è a <strong>Mondello</strong> per un<br />

corso di fotografia.<br />

Ci viene poche volte all’anno<br />

e solo durante i mesi estivi.<br />

In fondo le piace, ma ritiene<br />

che dovrebbe essere un po’ più<br />

attrezzata per i giovani e per<br />

i turisti, oltre che per chi ci vive.<br />

Salvatore<br />

58 anni, vende panelle sul lungomare. Viene qui a lavorare, abita<br />

a Palermo. “Di caratteristico a <strong>Mondello</strong> c’è tanto, però è pur vero<br />

che si potrebbe fare molto di più. C’è una bella spiaggia, e il risotto<br />

alla marinara… E anche noi panellari siamo caratteristici qui, no?<br />

Anzi, ora non siamo soli, ci sono tanti indiani che lavorano qui<br />

con noi. Ognuno nel suo settore, si capisce, e sempre con molto<br />

rispetto reciproco”.<br />

Giovanna<br />

31 anni, condivide col marito<br />

l'opinione che le cabine<br />

dovrebbero essere tolte.<br />

Ma come <strong>trova</strong> <strong>Mondello</strong>?<br />

“Molto tranquilla, molto più di<br />

Palermo, e anche meno inquinata.<br />

La gente che si incontra è<br />

varia; anche i venditori ambulanti<br />

stranieri sono abbastanza<br />

integrati. In fondo siamo tutti<br />

qui per lavorare, il resto non<br />

conta!”. E se si parla di ricordi<br />

legati a questo posto… “Sicuramente<br />

il Charleston!<br />

Ci andavamo spesso… E poi<br />

i gelati con gli amici e tante<br />

passeggiate”.<br />

Le facce di <strong>Mondello</strong> OPINIONI<br />

Placido<br />

69 anni, architetto in pensione. “Abito a <strong>Mondello</strong><br />

da dodici anni e ritengo che in tutto questo tempo si sia molto<br />

degradata. Intanto hanno tolto le bancarelle dei polipari, e poi non<br />

riceve più la cura di un tempo. Un po’ di amor proprio! L’immondizia<br />

che si accumula nei vicoli e nei parcheggi è una vergogna dal<br />

punto di vista estetico e sanitario; i parcheggi non sono utilizzati in<br />

maniera adeguata, così si creano sempre degli ingorghi… E come<br />

mai nessuno ha ancora pensato di mettere delle lampadine in<br />

quelle vie che sono al buio da anni?”. Eppure, ci abita… “Il senso di<br />

libertà qui è maggiore che in città e comunque il panorama,<br />

malgrado tutto, l’uomo non è riuscito a rovinarlo”.<br />

Antonio<br />

41 anni, autista di pullman,<br />

siede al tavolino di un bar col<br />

collega Maurizio aspettando<br />

che i bimbi finiscano il loro giro<br />

di <strong>Mondello</strong>. “Mi piace qua,<br />

penso che potrei viverci tranquillamente.<br />

Ci vengo spesso<br />

con la mia famiglia.<br />

C’è vita, in estate in particolare,<br />

e la spiaggia è bellissima,<br />

soprattutto se paragonata a<br />

quella dalle parti di Brancaccio,<br />

che è impraticabile”.<br />

37 M


testo Emilia Gatti<br />

foto Archivi Basile, Hanne Carstensen, Giovanni Castellucci<br />

Il problema che più gravemente affligge Palermo<br />

e i palermitani da tanto, troppo tempo<br />

è quello del traffico e della mancanza cronica<br />

di parcheggi.<br />

Questo è ben noto.<br />

Ma meno noto è il fatto che la ricerca di parcheggio<br />

spesso si trasforma in piccoli giri turistici,<br />

visto che, osservando con attenzione<br />

ogni metro successivo al nostro procedere, si<br />

finisce per “vedere” quello che abbiamo sempre<br />

avuto sotto il naso ma che non abbiamo<br />

mai osservato con attenzione.<br />

Così, uno dei miei primi ricordi legati alla<br />

caccia al parcheggio mi vede al fianco di mia<br />

madre, a bordo di una 500 bianca con tanto<br />

di sportelli ad apertura controvento, a setacciare<br />

la via Regina Margherita. Ovviamente mi<br />

annoiavo parecchio. Poi, alla mia sinistra, ecco<br />

la casa delle fate. Ma certo, ecco dove vivevano<br />

le creature alate, proprio lì, al di là di quel<br />

giardino selvaggio, dietro quel cancello gigantesco,<br />

sotto quei tetti a spiovere con tanto di<br />

parafulmini, messi lì certamente per difendere<br />

il magico edificio da tutte le streghe cattive.<br />

Scatole VUOTE<br />

PH MORGUEFILE / COHDRA


duemiladieci luglio<br />

Villino Florio all’Olivuzza SCATOLE VUOTE<br />

Villino Florio<br />

Dopo lunghi restauri riapre i battenti<br />

il capolavoro all’Olivuzza. Vuoto<br />

Sebbene a me fosse stato fatto quel regalo inatteso, mia<br />

madre era rimasta a bocca asciutta: niente parcheggio. Così,<br />

ecco la frase temuta da tutti i ragazzini costretti ad uscire con<br />

i genitori: “ti lascio un momento in macchina. Se è necessario<br />

spostarla, suona tre volte il clacson ed io arrivo subito”.<br />

Quel pomeriggio io non mi sarei annoiata, ché avrei avuto<br />

la mia favola da inventare grazie alla nuova scoperta. E adesso<br />

avrei potuto osservare la casa con calma, avrei potuto ricordarne<br />

ogni angolo, ogni dettaglio... Ma... cosa è successo? la<br />

casa delle fate si era trasformata nella mostruosa prigione di<br />

Hansel e Gretel!<br />

Torri appuntite che spuntavano fuori dal nulla, pareti gonfie<br />

di scale a chiocciola certamente buie e cigolanti, e un’intelaiatura<br />

metallica che doveva servire per chissà quali punizioni!<br />

Il retro della casa delle fate non era per niente rassicurante,<br />

anzi, faceva paura. Per cui decisi: quella non sarebbe stata la<br />

mia casa delle fate, ma quella della strega, da evitare e da dimenticare<br />

nel più breve tempo possibile.<br />

E a quanto ci dice la cronaca, non fui l’unica a dimenticarmi<br />

del Villino Florio all’Olivuzza, che solo la fantasia galoppante<br />

di una bambina poteva trasformare in casa degli orchi.<br />

A guardarlo anche solo di sfuggita non si può che restare<br />

stupiti e affascinati dalla sua incredibile bellezza!<br />

Costruito tra il 1900 e il 1901 da Ernesto Basile su commissione<br />

di Vincenzo Florio, è da tutti considerato il capolavoro<br />

del Modernismo, il più dinamico tra i progetti dell’architetto<br />

che per la sua realizzazione si circondò di professionisti quali<br />

i Ducrot per i mobili, Giuseppe Enea ed Ettore Maria Bergler<br />

39 M


per le pitture decorative, Mucoli e Golia per le decorazioni lignee,<br />

Salvatore Gregoretti per le vetrate policrome e Florio e<br />

Caraffa per le luci (con gli impianti elettrici della Società Trinacria).<br />

Cos’altro poteva venir fuori da un gruppetto di cotanta<br />

maestria se non un vero capolavoro?<br />

Bellissimo in ogni sua parte, tanto che ancora oggi non è<br />

raro sentire i visitatori sottolineare il fatto che sembri cresciuto<br />

come una pianta esotica...<br />

I visitatori. Ecco toccato il tasto dolente. Quali visitatori?<br />

Il Villino, dopo essere stato distrutto da un incendio doloso<br />

nel 1962, è stato oggetto di numerosi restauri, l’ultimo dei<br />

quali si è concluso solo nel 2009.<br />

Tornato al suo antico splendore, con alcune parti lignee interamente<br />

ricostruite sulla base delle testimonianze fotografiche,<br />

come i tessuti, l’edificio ha ospitato una mostra da<br />

dicembre 2009 fino a metà gennaio 2010. Poi nulla più.<br />

Addirittura, un equivoco burocratico ne rendeva la fruizione<br />

impossibile se non dietro appuntamento da concordare direttamente<br />

con la Soprintendenza.<br />

Ernesto Basile, progetto del Villino Florio, 1903, Palermo (Archivi Basile);<br />

A sinistra, il frontespizio della villa<br />

Villino Florio all’Olivuzza SCATOLE VUOTE<br />

Un equivoco. Che si è chiarito. E lasciatecelo dire con un pizzico<br />

d’orgoglio, grazie a noi, che abbiamo riferito proprio alla<br />

Soprintendenza le difficoltà incontrate direttamente.<br />

È vero, c’è un problema con il numero di custodi assegnati,<br />

troppo pochi per garantire il pieno afflusso di eventuali<br />

gruppi numerosi. Ma bastevole per visite singole.<br />

Visite di che? Del villino stesso, magnifica scatola purtroppo<br />

vuota anche se, in effetti, ammirare il prestigioso lavoro di ricostruzione<br />

delle parti lignee e delle stoffe suscita sorpresa e<br />

ammirazione.<br />

Ad esempio, straordinario ci sembra il restauro del camino<br />

della sala da pranzo. Non siamo restauratori né architetti, per<br />

cui vi preghiamo di perdonare il nostro vocabolario forse<br />

poco preciso. Ma siamo rimasti ammirati davanti a quel ca -<br />

polavoro di artigianato tutto carbonizzato ma consolidato<br />

micropezzetto per micropezzetto. Così come abbiamo am -<br />

mirato come fosse proprio l’originale il ramage, il ramo in<br />

legno che cresce sul soffitto e che fiorisce di luce.<br />

Peccato che tutto resti un po’ così, un po’ a metà. Dopo tutti<br />

gli anni di oblio, dopo tutti i restauri, dopo tutto il lavoro straordinario<br />

degli esperti, dopo la bella mostra sulla Targa Florio<br />

che ci ha restituito l’edificio per quasi un mese, dopo una lunghissima<br />

e sciocca chiusura... siamo sicuri, ma proprio sicuri,<br />

che non sappiamo che farcene?<br />

Vincenzo Florio a <strong>Mondello</strong><br />

Breve storia dei Florio<br />

Con Paolo la famiglia Florio lascia Bagnara Calabra per inaugurare a Palermo una drogheria. Una fortunata impresa, ché già il figlio Vincenzo<br />

può dirsi “geniale” capitano d’industria. Il figlio di Vincenzo, Ignazio senior, consolida l’impero (dalle cantine vinicole alle industrie ittiche)<br />

e suo figlio Ignazio jr., in pochi anni lo decuplica pur conservando la passione per lo sport (Targa Florio: vi suggerisce qualcosa?) e per la<br />

cultura: sarà impresario del Teatro Massimo (scritturerà uno sconosciuto tenore, tale Enrico Caruso), committente di Basile e Ducrot (da Villa<br />

Igiea al Villino Florio) e fondatore del quotidiano L’Ora. Tombeur de femmes, sposa Donna Franca Jacona di San Giuliano, e con lei aprirà la<br />

stagione della belle époque palermitana. Poi, la fortuna lo abbandona. Tre dei suoi 5 figli muoiono ancora bambini, e le imprese chiudono,<br />

una alla volta. Costretti a vendere tutto, Franca si ritira a Firenze, presso un’amica; Ignazio a Roma, da solo. Alla morte di Franca (1950), Ignazio<br />

torna a Palermo, dove morirà sette anni dopo.<br />

duemiladieci luglio 41 M


ATTIVITÀ PRODUTTIVE OloHealth<br />

testo Giovanna Vitrano<br />

Sfatiamo l’assunto se -<br />

condo il quale la Sicilia,<br />

in tema di innovazioni<br />

tecnologiche, sia sempre<br />

costretta ad inseguire.<br />

Perché non è così,<br />

perché i nostri cervelli<br />

funzionano anche in si -<br />

tu, perché chi ha il fegato<br />

di osare a volte<br />

mette a segno anche<br />

ottimi risultati.<br />

È vero, non sempre<br />

è possibile mettere in<br />

pratica idee e proge t ti,<br />

a volte risulta più com -<br />

plicato che fa re i ba -<br />

gagli e oltrepassa re lo<br />

Stretto (quando non<br />

l’Atlantico), ma ci sono<br />

volte in cui - ma gari<br />

anche perché as sistiti<br />

dalla famosa “buona<br />

stella” - si por ta il proprio<br />

pro getto a compi-<br />

la tecnologia per la<br />

mento, e non solo per uso interno, ovvero circoscritto all’Isola.<br />

“Non so se sia stato per coraggio, per testardaggine o per<br />

incoscienza, ma quando ci siamo imbarcati in questo progetto,<br />

una decina d’anni fa, eravamo pressoché ragazzi e,<br />

invece di scegliere la via dei vari co.co.pro e similari, abbiamo<br />

deciso di fare impresa”.<br />

SALUTE<br />

anche a Palermo si può<br />

Così ci presenta la<br />

na scita di Olomedia il<br />

suo direttore, Daniele<br />

<strong>Mondello</strong>, che neppure<br />

qua ranten ne lavora con<br />

ot timi ri sultati nel setto -<br />

re della strumentazione<br />

elettronica in do ta zio ne<br />

agli enti sanitari.<br />

Il più grande ostacolo<br />

che abbia mo incontra -<br />

to nel cor so della nostra<br />

seppur breve esperien -<br />

za è la mancanza di cultura<br />

d’impresa, quel la<br />

che ti fa fare ricorso<br />

a un con su lente per ri -<br />

solvere i problemi di<br />

ge stio ne. È anche ve ro<br />

che in Italia la maggior<br />

parte delle im prese è<br />

a conduzi one familiare,<br />

con una pro spet tiva dun -<br />

que an cora legata al<br />

me dio-termine, come è<br />

normale che sia per le piccole imprese, e che purtroppo non<br />

sempre i consulenti hanno dato prova di saper comprendere<br />

le loro necessità, ingenerando un circolo vizioso che non favorisce<br />

di certo né la crescita delle imprese né la voglia di sviluppare<br />

nuovi strumenti”. Di certo, nel caso di Olomedia, ha<br />

giocato molto a favore la fede nello sviluppo dei nuovi stru-<br />

Un po’ di coraggio, un po’ d’incoscienza ma<br />

anche testardaggine, voglia di fare e capacità:<br />

come dall’idea di un gruppo di ragazzi nasce<br />

un’impresa<br />

M 42 luglio duemiladieci


menti elettronici, fin dall’inizio di questa avventura, quando già<br />

il solo telefono cellulare era visto come uno strumento ancora<br />

tutto da comprendere.<br />

“Così come lo erano le nostre proposte che si muovevano<br />

per intero sul web. Noi abbiamo iniziato direttamente dentro<br />

la rete, non abbiamo mai pensato di riadattare al web un sistema<br />

già in uso su altri supporti, e questo ci ha creato non<br />

pochi problemi di... accettazione?da parte dei nostri committenti.<br />

La proposta dei nostri sistemi era vista, a prescindere<br />

direi, come qualcosa di fantascientifico, cosa che non è più<br />

stata quando i nostri progetti si sono allineati alle conoscenze<br />

dei potenziali fruitori. Ma l’esperienza accumulata, nel frattempo,<br />

non è assolutamente andata persa, perché la profonda<br />

conoscenza dei sistemi ci da la possibilità di proporre<br />

strumenti di lavoro semplicissimi, user friendly si chiamano.<br />

Tanto per essere chiari, i tempi di start up con i nostri sistemi<br />

sono tra i più rapidi in assoluto”.<br />

Olomedia non si occupa di cose semplici. L’ultimo strumento<br />

messo a disposizione della loro committenza specialistica<br />

è OloHealth, un software che consente la “gestione<br />

dinamica in tempo reale delle degenze, dei dati clinici e<br />

del work flow studiato per il personale medico, paramedico<br />

e amministrativo”.<br />

Traducendo in pratica, questo software consente attraverso<br />

ogni strumento elettronico possibile, dal cellulare all’i-Pad di<br />

duemiladieci luglio<br />

OloHealth ATTIVITÀ PRODUTTIVE<br />

nuovissima generazione (è stato messo in commercio solo<br />

poche settimane fa), dal computer portatile all’i-phone di<br />

avere immediatamente accesso a tutti i dati clinici di un paziente,<br />

di poterli aggiornare e/o trasmettere ove necessario,<br />

oltre che con ogni garanzia sulla privacy, anche con ogni piattaforma<br />

in uso, dal Windows al Macintosh al Linux.<br />

“OloHealth in pratica consente a qualunque medico, operatore<br />

in ambulanza o paramedico di avere accesso alla storia<br />

medica del paziente che stanno assistendo e, contemporaneamente,<br />

di darne ogni indicazione utile amministrativamente,<br />

effettuando anche un controllo di spesa sulle cure prestate.<br />

In pratica, gli uffici preposti potranno verificare la congruità<br />

degli esami, delle degenze, degli interventi stessi, rendendo<br />

così molto più immediato il controllo della spesa, con evidenti<br />

ricadute positive in termini di riduzioni di costi”.<br />

È il caso, a questo punto, di chiarire la faccenda privacy. Lasciando<br />

da parte tutti gli acronimi dei sistemi di sicurezza<br />

utlizzati, chiariamo che tutti i dati sono gestiti dal 118, con tutti<br />

i parametri di sicurezza che questo significa.<br />

E tanto per chiarire anche l’impresa che hanno compiuto i<br />

tre fondatori di Olomedia, possiamo solo dirvi che fanno richiesta<br />

di stage nella loro azienda troviamo studenti provenienti<br />

dalle più prestigiose università, da quelle francesi a<br />

quelle del Massachussetts.<br />

C’è di che essere orgogliosi.<br />

43 M


weekend1<br />

21 > 26 luglio Marzamemi<br />

Il Festival Internazionale del Cinema<br />

di Frontiera giunge quest’anno alla sua<br />

decima edizione, riconfermando la formula<br />

che le ha portato fortuna in questi<br />

anni e aggiungendo al programma<br />

qual che novità.<br />

Come sempre, il cuore della manifestazione<br />

è la piazzetta di Marzamemi,<br />

borghetto di pescatori all’estremo sud<br />

est della costa jonica, a pochi chilometri<br />

da Capo Passero.<br />

Il luogo è stato scelto per la sua forza<br />

evocativa, per la sua pittoresca po si -<br />

zione sul mare ma anche perché più<br />

volte ha fatto da location per pro -<br />

duzioni cinematografiche di rilievo:<br />

Gabriele Salvatores, i fratelli Taviani e<br />

Giuseppe Tornatore sono solo alcuni<br />

dei registi che lo hanno preferito per<br />

ambientarvi scene di loro film.<br />

Qui dunque si svolgeranno le proiezioni<br />

di lungo - e cortometraggi, selezionati<br />

in base allo spirito del festival: quel<br />

che qui si vuole presentare è un cinema<br />

“che guarda all’altro da sé, aperto al<br />

nuovo (…) Cinema di Frontiera inteso<br />

nel suo valore simbolico, oltre che geografico<br />

nell’accezione più ampia del termine.<br />

Frontiere territoriali, culturali, ma<br />

anche dell’anima e dei linguaggi; punto<br />

d’incontro tra passato, presente e futuro.<br />

Frontiera non come limite, confine, ma<br />

finestra sull’universo, sugli universi cir -<br />

costanti e opposti. Cinema interculturale<br />

che cerca i caratteri congiungenti tra i<br />

popoli”. In quest’ottica, l’ospite straniero<br />

di quest’anno è l’Egitto.<br />

Il festival comprende diverse sezioni: si<br />

potrà assistere ai film muti musicati dal<br />

vivo, ai film della sezione “cinema e mu-<br />

info<br />

Segreteria organizzativa<br />

tel. 0931 803608<br />

www.cinemadifrontiera.it<br />

come<br />

arrivare<br />

Da Siracusa, percorrere<br />

l’autostrada per Gela<br />

sino a Noto.<br />

Da qui immettersi<br />

sulla provinciale<br />

per Pachino. Il bivio per<br />

Marzamemi è segnalato.<br />

dove<br />

mangiare<br />

Taverna La Cialoma<br />

piazza Regina Margherita,<br />

23, Marzamemi<br />

tel. 0931 841772<br />

www.lacialoma.it<br />

conto circa 35 €<br />

dove<br />

dormire<br />

Sul sito www.puck.it sono<br />

disponibili numerose ville<br />

e casali sia nel borgo che<br />

nella campagna<br />

circostante per un<br />

soggiorno indipendente<br />

sica” con audiovisivi a tema musicale,<br />

partecipare alle “chiacchiere sotto il fico”,<br />

vale a dire gli incontri giornalieri nel cortile<br />

di Palazzo Villadorata (fra gli ospiti di<br />

quest’anno Pietrangelo Buttafuoco, Lirio<br />

Abbate, Barbara Schiavelli). Lo stesso<br />

cortile ospiterà la proiezione di 40 cortometraggi<br />

ammessi al concorso che si<br />

svolge nell’ambito del Festival, aperto a<br />

film maker italiani e stranieri ma anche<br />

alle scuole, con l’intento di promuovere<br />

l’uso e la diffusione del linguaggio cinematografico.<br />

Fra le novità, infine, da segnalare la presenza<br />

dei Medici senza Frontiere, con un<br />

film che documenta le loro attività nelle<br />

zone più difficili e martoriate del pianeta;<br />

e l’allestimento di una “baby arena” con<br />

videoproiezioni di cartoni animati e film<br />

adatti al pubblico più giovane.<br />

L’ingresso alle proiezioni è gratuito,<br />

sen za prenotazione di posti (uno spazio<br />

è tuttavia riservato ai diversamente abili).<br />

M 44 luglio duemiladieci


info<br />

www.notedinotte.it<br />

come<br />

arrivare<br />

La provincia di Ragusa<br />

è collegata alle altre<br />

da SS 115, SS 194<br />

Nato nove anni fa come festival itinerante<br />

tra diversi comuni della provincia<br />

di Ragusa, “Note di Notte” è diventato<br />

un punto di riferimento dell’estate siciliana<br />

per una rassegna musicale di altissimo<br />

livello.<br />

La programmazione si è sempre mos -<br />

sa tra le linee del jazz, dell’etnico e del<br />

classico contemporaneo regalando sera<br />

dopo sera un’atmosfera diversa, anche<br />

grazie all’accurata scelta delle location.<br />

Ville, cantine, masserie e luoghi d’arte<br />

del Sud Est siciliano hanno creato contesti<br />

prestigiosi e spesso insoliti agli<br />

spettacoli.<br />

Organizzato dall’Associazione The Entertainer<br />

con la direzione artistica di Mariolina<br />

Marino, “Note di Notte” va oltre la<br />

musica assumendo la connotazione di<br />

progetto culturale di ampio respiro gra-<br />

dove<br />

mangiare<br />

La Gazza Ladra<br />

Via Blandini, 11 Modica<br />

tel. 0932 755655<br />

www.ristorantelagazzaladra.it<br />

menù da 68 €<br />

chiuso domenica sera e lunedì<br />

weekend2<br />

20 luglio >18 agosto Note di Notte<br />

zie alle attività collaterali del Nonsolofestival.<br />

È infatti vetrina per i prodotti di<br />

alcune cantine e dell’agro-alimentare siciliano<br />

d’eccellenza grazie al drink, realizzato<br />

con prodotti tipici locali, con cui<br />

dà il benvenuto al pubblico prima di alcuni<br />

concerti.<br />

Ospita, inoltre, l’esposizione di creazioni<br />

d’arte: dalla pittura ai ricami arti -<br />

gianali, dalle maioliche agli abiti, dagli<br />

accessori mo da ai gioielli esclusivi.<br />

Lo spunto per il nostro weekend è offerto<br />

dall’esibizione, domenica 8 agosto,<br />

della Bollywood Brass Ensemble, che<br />

suonerà in esclusiva per l’Italia nella settecentesca<br />

Villa Gisana, nelle campagne<br />

di Modica.<br />

Con l’occasione, val la pena di visitare<br />

le splendide chiese barocche della cittadina<br />

- a cominciare da San Giorgio e<br />

dove<br />

dormire<br />

Cambiocavallo,<br />

Unesco area & resort<br />

c.da Zimmardo, km.5 provinciale<br />

Modica - Pozzallo, tel. 0932 779118<br />

www.cambiocavallo.it<br />

Doppia BB da 195 €<br />

San Pietro - ma anche di fare una “puntatina”<br />

verso le magnifiche spiagge di<br />

Sampieri, Marina di Modica e Pozzallo<br />

queste ultime insignite quest’anno dalla<br />

bandiera blu della FEE.<br />

Sono facilmente raggiungibili, inoltre,<br />

Ragusa e il Castello di Donnafugata,<br />

Noto e Siracusa - tutte località che, co -<br />

me Modica, fanno parte del Patrimonio<br />

dell’Umanità dell’UNESCO.<br />

M 46 luglio duemiladieci<br />

Date<br />

20 luglio: Dulce Pontes<br />

al Castello di Donnafugata<br />

(Ragusa - concerto inaugurale)<br />

25 luglio: Luis Bacalov<br />

a Villa Anna (Ispica)<br />

29 luglio: Cecilia Chailly<br />

a Torre Dantona (Modica)<br />

2 agosto: Stefano Bollani<br />

alla Cantina Valle dell’Acate (Acate)<br />

5 agosto: Faraualla<br />

all’Antica Tenuta del Nanfro<br />

(Caltagirone)<br />

18 agosto:<br />

Giuliano Palma & The Bluebeaters<br />

a Ragusa (location da definire)<br />

Tutti i concerti avranno inizio alle<br />

21,30 e saranno preceduti da un<br />

drink di benvenuto.<br />

Le prevendite sono affidate agli<br />

affiliati al circuito Box Office.


leSARDE a beccafico


testo e foto Silvia Crucitti<br />

ingredienti<br />

sarde fresche 1kg<br />

pangrattato 250 g<br />

uvetta 100 g<br />

pinoli 100 g<br />

arancia 1 (grande)<br />

limone 1 (grande)<br />

zucchero<br />

2 cucchiaini<br />

olio evo e sale qb<br />

pepe 1pizzico<br />

basilico qb<br />

foglie di alloro<br />

a piacere<br />

un classico siciliano<br />

Pulite accuratamente le sarde privandole<br />

delle interiora, apritele a libro eliminando<br />

la lisca e la testa, ripulitele sotto<br />

il getto d’acqua e fatele scolare in un colapasta,<br />

mettete da parte in frigo.<br />

Grattugiate la buccia degli agrumi facendo<br />

attenzione a non grattare anche<br />

il bianco che risulterebbe amarostico,<br />

spremeteli e mettete da parte il succo<br />

(vi servirà per il ripieno). Cominciate a<br />

preparare la farcia mettendo in una padella<br />

antiaderente o in un wok il pangrattato;<br />

irroratelo con olio e mescolate<br />

a fiamma bassa fino a quando il pangrattato<br />

non risulterà ben dorato.<br />

Aggiungete lo zucchero, la buccia<br />

grattugiata degli agrumi, un pizzico di<br />

sale e uno di pepe, i pinoli e l’uvetta precedentemente<br />

ammorbidita in una ciotola<br />

con dell’acqua e il succo di agrumi<br />

che avete messo da parte, mescolate il<br />

tutto e fate riposare. Preparate una te-<br />

duemiladieci luglio<br />

glia da forno unta<br />

d’olio, stendete su<br />

un piano o un tagliere<br />

le sarde, insaporitele<br />

con una<br />

presa di sale e distribuite<br />

su ciascuna di esse una parte<br />

del ripieno di pangrattato. Arrotolatele<br />

e formate degli involtini che sistemerete<br />

uno accanto all’altro nella teglia, ricordando<br />

di mettere, tra una sarda e l’altra,<br />

le foglie di alloro. Preriscaldate il forno a<br />

180° e infornate la teglia. Preparate una<br />

vinaigrette mescolando energicamente<br />

con una piccola frusta o con una forchetta<br />

del succo di agrumi, un filo d’olio<br />

e un pizzico di pepe. A 10 minuti dalla<br />

cottura, estraete la teglia dal forno, irroratela<br />

con la vinaigrette e continuate<br />

poi la cottura per altri 10 minuti circa.<br />

Fate riposare e servite le sarde a beccafico<br />

tiepide o fredde.<br />

Le sarde a beccafico LA RICETTA<br />

Silvia Crucitti<br />

Ho 33 anni. Palermo è la mia città. Ho<br />

sempre avuto una passione per la fotografia,<br />

in seguito si è aggiunta la voglia<br />

di raccontare, attraverso le immagini,<br />

l’altro mio piacere: la cucina. L’unione di<br />

questi due elementi si è trasformata in<br />

un diario che racconta le mie tradizioni<br />

e tutto quello che mi gira intorno. Così<br />

è nato www.kitchenqb.it<br />

Un sogno divenuto realtà, una raccolta<br />

di ricette e fotografie, meditata da anni<br />

e giunta per caso. Attraverso il mio blog,<br />

e le pagine di Sikania, scoprirete la mia<br />

terra: la Sicilia e quello che mi ha lasciato<br />

dentro. Spero che diventi, per<br />

tutti voi, un luogo accogliente dove il<br />

cibo rappresenti un punto di incontro e<br />

di condivisione.<br />

49 M


Al via la sesta edizione della Regata Palermo-Montecarlo,<br />

frutto della sinergia tra il Circolo della Vela Sicilia di Palermo e<br />

lo Yacht Club de Monaco. Armonicamente diviso in due, con<br />

partenza da <strong>Mondello</strong> e approdo nelle coste monegasche<br />

(18-23 agosto), si rinnova un appuntamento che comincia già<br />

ad avere il sapore della tradizione.<br />

Venerdì 18 giugno si è svolta al Circolo la conferenza di presentazione.<br />

“Un evento importante per città, provincia e regione.<br />

Ci sta a cuore la promozione dello sport”, afferma<br />

l’assessore provinciale allo Sport, Michele Nasca.<br />

“Il Principe Alberto è il Presidente del nostro Yacht Club e il<br />

Museo Oceanografico di Monaco quest’anno festeggia il suo<br />

centenario. Il mare è un elemento essenziale della vita quotidiana<br />

e dell’attività economica del Principato”, sottolinea Philippe<br />

Blanchi, ambasciatore del Principato di Monaco in Italia.<br />

Il presidente della Provincia Giovanni Avanti riconosce che<br />

Monaco ha tanto da insegnare a Palermo nel rapporto col<br />

mare. “La collaborazione col Principato è per noi un onore e<br />

un valido sostegno per capire come coinvolgere i nostri imprenditori<br />

in questa iniziativa. Gli equipaggi hanno l’occasione<br />

duemiladieci luglio<br />

Svizzeri in mare e latini a terra SOCIETÀ<br />

testo Cinzia Bono foto Archivio Circolo della Vela, Giuseppe Marinelli<br />

Svizzeri in mare<br />

e Latini a terra<br />

La regata Palermo-Montecarlo giunge alla VI edizione.<br />

Si salpa il 18 agosto da <strong>Mondello</strong> e si approda cinque giorni dopo nel Principato<br />

Presentazione della Regata Palermo Montecarlo<br />

Da sinistra, E. Bruno, M. Costa (Presidente del Coni),<br />

P. Carosia, P. Blanchi (Ambasciatore Principato di<br />

Monaco), A. Randazzo (ideatore e organizzatore<br />

delle regata), G. Avanti (Presidente della Provincia),<br />

M. Nasca (Assessore Provinciale allo Sport), V. Turisini<br />

(Medaglia d’argento, Atene 2004)<br />

di conoscere il nostro territorio oltre che i nostri circoli di vela”.<br />

In quest’ottica, l’associazione Le Soste di Ulisse farà da sfondo<br />

gastronomico all’evento in tutta la regione. La Provincia sarà<br />

tra gli sponsor e quest’anno patrocinerà l’evento e non un’imbarcazione.<br />

“Celebriamo con lo sport i valori di questa terra”<br />

commenta Massimo Costa, presidente del CONI Sicilia. “Il<br />

tasso di sportività di una popolazione è fondamentale per la<br />

sua crescita; le Olimpiadi sono il momento più alto di contaminazione<br />

tra i popoli”.<br />

Il riferimento non è casuale. Una delle barche ospiterà<br />

l’equipaggio delle Stelle Olimpiche. “Solo donne olimpiche,<br />

medagliate e non”, spiega Valentina Turisini - argento nel tiro<br />

con la carabina sportiva, Atene 2004 -, direttore sportivo dell’associazione<br />

che, nata per gioco, conta oggi circa trenta<br />

atlete, tra le quali Margherita Granbassi (due bronzi nel fioretto,<br />

Pechino 2008), e Giulia Quintavalle (oro nel judo, Pechino<br />

2008). Sportive provenienti da discipline differenti<br />

riunite in un unico team, nell’ambito di un progetto volto a<br />

promuovere lo sport “soprattutto quello femminile”, evidenzia<br />

la campionessa, “e ad educare i ragazzi allo sport (il gruppo<br />

51 M


sostiene inoltre l’attività di Save the Children); in Italia si fa ancora<br />

troppa distinzione tra sport maggiori e minori. Andiamo<br />

nelle scuole a spiegare che gli sport sono tanti e ognuno può<br />

<strong>trova</strong>re quello più adatto a sé; non è solo questione di fisico,<br />

ci vogliono testa e abilità. Dal tiro al bersaglio alla vela, ad<br />

esempio, lo sport cambia, ma il modo di affrontarlo è lo<br />

stesso”. E Roberta Cascio, presidente del Comitato Italiano Paralimpico<br />

di Palermo, lancia un’altra sfida: “Avremo una nostra<br />

barca con disabili a bordo”.<br />

Il primo premio per il vincitore in tempo reale sarà il trofeo<br />

Angelo Randazzo, ideatore ed organizzatore della regata, presidente<br />

del circolo dal 1992 al 2008. Il numero degli iscritti<br />

(quindici al 18 giugno) è già un record assoluto. Tra i partecipanti,<br />

la Cochina pilotata da Pier Giorgio Fabbri che rappresenterà<br />

il Circolo Canottieri di Palermo. Ma a troneggiare è sin<br />

In alto, la partenza della scorsa edizione, in basso, a sinistra,<br />

Roberta Cascio, presidente del Comitato Italiano Paralimpico,<br />

a destra, Ganga Bruni, vincitore 2009 della regata<br />

d’ora il maxi yacht più vittorioso al mondo, dominatore di celebri<br />

regate, come la Giraglia Rolex Cup. “Una ex Alfa Romeo.<br />

Ma potremo chiamarla così ancora per poco, poi sarà Esimit<br />

Europa 2”. Dato il giusto nome alle cose, Andrea Carloni, fotografo<br />

appassionato di vela, aggiunge: “La Palermo-Montecarlo,<br />

chi l’ha fatta vuole rifarla. L’atmosfera svizzeri in mare e latini<br />

a terra non se la scorda nessuno”. Intanto Ganga Bruni, vincitore<br />

nel 2009 con la Libertine-Lauria, annuncia che “su ogni<br />

barca saliranno 20-22 atleti, allievi che, per dirsi marinai oltre<br />

che velisti esperti, devono partecipare a questa regata. Ma<br />

anche tanti professionisti: 450 miglia con onde e vento intorno<br />

ai 30 nodi… la sicurezza viene prima di tutto”. Poi, riconsegnando<br />

il trofeo, promette: “Ce la metterò tutta per<br />

riprenderlo!”.<br />

Che dire? Bon vent!<br />

M 52 luglio duemiladieci


DENTRO LA PUBBLICITÀ Planeta all’Ulmo<br />

?<br />

cosa c’è dietro<br />

le domeniche nella vigna di Planeta<br />

M 54<br />

testo Marta Paolini<br />

Nella terza puntata del nostro viaggio<br />

dentro le pubblicità di <strong>Mondello</strong>Lido News,<br />

vi raccontiamo le domeniche in vigna<br />

organizzate dalle cantine Planeta<br />

“Quattro giornate straordinarie con Planeta all’Ulmo a Sambuca<br />

di Sicilia”. Così recitava la pubblicità delle Domeniche in<br />

Vigna, l’iniziativa della cantina vinicola Planeta che ha <strong>trova</strong>to<br />

spazio anche sulle pagine di <strong>Mondello</strong> Lido News.<br />

La pagina, per la verità, non svelava molto: si vedeva un pezzettino<br />

di un tetto rustico - della cantina, presumibilmente -<br />

con una graziosa composizione grafica di libellule.<br />

Così abbiamo voluto vedere cosa si nascondeva dietro<br />

questa pubblicità... e abbiamo <strong>trova</strong>to quattro domeniche<br />

davvero gioiose: amanti del vino, della campagna e della vita<br />

sana all’aria aperta si sono riuniti nelle cantine di Contrada<br />

Ulmo, fra le vigne che digradano dolcemente verso lo scintillio<br />

del lago Arancio. Cantine a cui i Planeta sono particolar-<br />

mente affezionati perché la loro attività imprenditoriale è nata<br />

qui, a metà anni Ottanta. Il cuore della tenuta è il caseggiato<br />

secentesco in pietra cir condato di rose e fiori me diterranei<br />

dove vengono organizzate le degustazioni. Poco lontano le<br />

moderne cantine dove vengono prodotti i cru bianchi Alastro<br />

(da uve Chardonnay e Grecanico), Chardonnay e Cometa,<br />

quest’ultimo da uve Fiano, che proprio i Planeta hanno voluto<br />

mettere a dimora in Sicilia. Un po’ più su è stato impiantato il<br />

vigneto Maraccoli, poco meno di 30 ettari per Syrah, Cabernet<br />

Franc e Pinot Nero.<br />

Tutto questo hanno potuto vedere e apprezzare i visitatori<br />

che, come ci confermano da Planeta, sono stati numerosi ed<br />

entusiasti: 2.200 le presenze, segno che l’obiettivo prefissato,<br />

avvicinare la gente alla Natura, è stato raggiunto. Anche gli artigiani<br />

e i musicisti presenti, tutti altamente qualificati, hanno<br />

avuto un ottimo riscontro di pubblico, così come il mercato<br />

del contadino. In occasione delle domeniche in vigna è stato<br />

inaugurato anche il Sentiero Natura La Segreta, che adesso è<br />

sempre aperto a visitatori e turisti.<br />

Per saperne di più www.planeta.it<br />

luglio duemiladieci


BRAVO CHI LEGGE Letture d’estate<br />

Un libro:<br />

il miglior compagno<br />

di spiaggia<br />

Di tutto un po’, è proprio il caso di dirlo:<br />

romanzi e saggi, amore e mafia, storia<br />

e fantasia per le letture in spiaggia<br />

Niente<br />

per cui morire<br />

Enzo Russo<br />

Mondadori<br />

198 pagg., 18.50 €<br />

È il più recente romanzo di Enzo<br />

Russo. Ne sono protagonisti tre<br />

questori che, nel nome dei Bei<br />

Tempi Andati, decidono di<br />

avviare, come per gioco,<br />

un’inchiesta non ufficiale sull’omicidio<br />

di un informatore.<br />

L’uomo, ufficialmente un “pesce<br />

piccolo”, era stato inspiegabilmente<br />

protetto e foraggiato<br />

fino a quando, ricomparso a<br />

Palermo, era stato ucciso, non si<br />

sa da chi né perché.<br />

A prima vista si potrebbe<br />

definirlo un giallo, o un thriller,<br />

ma il libro è in effetti soprattutto<br />

un’amara riflessione sulle<br />

ambiguità del Potere e sulle sue<br />

oscure connivenze con la mafia.<br />

2autori siciliani<br />

per Mondadori<br />

Vento di<br />

Tramontana<br />

Carmelo Sardo<br />

Mondadori<br />

256 pagg., 18.50 €<br />

Mafia che troviamo anche<br />

in questo libro di Carmelo<br />

Sardo, seppure in una<br />

“veste” diversa.<br />

La rappresenta l’anziano<br />

boss Carmelo Sferlazza,<br />

che decide di coinvolgere un<br />

giovane militare, in servizio<br />

presso la polizia penitenziaria<br />

del carcere in cui è detenuto,<br />

in un suo progetto, per una<br />

volta non criminale. Fra le<br />

mura di una prigione di massima<br />

sicurezza Sardo mette in<br />

scena un insolito apprendistato<br />

alla vita.<br />

10<br />

racconti e un<br />

romanzo da portare<br />

sotto l’ombrellone<br />

L’unico tratto comune fra Verso Tindari.<br />

Dieci racconti a teatro (AA.VV.<br />

Navarra editore, 120 pagg., 10 €) e Il<br />

proiettile di cristallo (Bruno Gallo,<br />

A&B editrice, 221 pagg., 18 €) è una<br />

certa vicinanza geografica. Nel senso che<br />

dal promontorio di Tindari, variamente<br />

protagonista dei di eci racconti, si vede<br />

Lipari, l’isola in cui si dipana la trama del<br />

libro di Bruno Gallo. Ma questo è tutto.<br />

Perché il primo è un’antologia di storie<br />

tutte diverse, accomunate solo dal luogo<br />

fisico in cui si svolgono o al qua le si legano.<br />

Il proiettile di cristallo, invece, secondo<br />

la definizione dello stesso autore,<br />

“è un giallo storico semi-serio, dove si<br />

sorride molto, e in cui si viene a conoscenza<br />

di alcuni episodi importanti della<br />

storia delle Eolie (da un libero adattamento<br />

delle vicende originali) che si intrecciano<br />

con la vicenda”. In entrambi i<br />

casi, tuttavia, gli autori sono rigorosamente<br />

si ciliani: per Verso Tindari la curatrice<br />

Ma riella Pagliaro ha messo insieme<br />

le voci, assai diverse, di dieci scrittori di<br />

estrazione e formazione differenti i quali<br />

hanno dato vita a una sorta di esperimento<br />

letterario, narrando, cia scu no a<br />

suo modo, le suggestioni dell’antico teatro.<br />

Il proiettile di cristallo è la prima o pera<br />

del siciliano Franco Barbagallo (è lui che<br />

si cela dietro lo pseudonimo: il perché si<br />

comprende leggendo il libro fino alla<br />

fine) noto come fotografo di reportage<br />

turistici ma con un’insospettata vena di<br />

scrittore e un ben conosciuto amore per<br />

l’arcipelago delle Eolie.<br />

M 56 luglio duemiladieci


tra peccati<br />

e peccatori<br />

Camera oscura<br />

Simonetta Agnello Hornby<br />

Skira editore, 127 pagg., 15 €<br />

Alice nel paese delle meraviglie è uno dei<br />

libri più noti e citati della letteratura inglese,<br />

con innumerevoli trasposizioni<br />

cinematografiche, teatrali e una fortunata<br />

interpretazione disneyana. Ma quanti<br />

sanno che Charles Dodgson, che tutti<br />

conoscono come Lewis Carrol, trovò<br />

ispirazione in una bambina di sette anni,<br />

Alice Liddell? E soprattutto che Alice fu<br />

soltanto una, seppur la più amata, di una<br />

folta schiera di “amiche-bambine” che<br />

Charles si dilettava a fotografare in costumi<br />

esotici, in tableaux-vivants e perfino nude?<br />

Oggi non esiteremmo a definirlo un pedofilo,<br />

ma le famiglie furono tutte molto soddisfatte<br />

dell’interesse di Dodgson per le<br />

loro figlie. A eccezione dei Mayhew, che misero<br />

bruscamente fine alle sedute: in<br />

questo saggio-romanzo, Agnello Hornby ce<br />

ne racconta la storia. La narrazione è arricchita<br />

da alcune foto d’epoca e dalle lettere<br />

che Dodgson scrisse ai Mayhew.<br />

duemiladieci luglio<br />

L’anno delle ceneri<br />

Giuseppe Schillaci<br />

Nutrimenti edizioni, 220 pagg., 15 €<br />

“La Sicilia, e l’Italia in genere, è per me<br />

una terra di bellezze violate, di speranze<br />

tradite. Volevo tornare all’origine di questa<br />

distruzione, e il romanzo è dunque<br />

il tentativo di fare luce su una storia fatta<br />

di ambiguità e trasformismi, complicità e<br />

immobilismo, una storia che a Palermo<br />

si materializza ancora oggi<br />

nell’impenetrabilità di certi sguardi.”<br />

Così Schillaci presenta il proprio primo<br />

romanzo, ambientato in una borgata<br />

palermitana sul finire degli anni Quaranta.<br />

L’amore impossibile fra Masino e Ninetta<br />

tiene insieme le vicende di un anno di<br />

svolta, il 1948, vissute attraverso<br />

le parole, i pensieri, le vicende degli<br />

abitanti dell’antico quartiere Guadagna.<br />

Il tessuto connettivo della borgata riflette<br />

l’Italia di oggi: gli affarucci e gli interessi<br />

di miseri e capetti, la contrapposizione<br />

destra-sinistra, l’ingerenza della Chiesa e<br />

del malaffare, e la legge non scritta che<br />

tutto ciò non deve cambiare.<br />

Nella collana dei FAQ Books di Bompiani è<br />

comparso da poche settimane il saggio del<br />

giornalista Attilio Bolzoni, autore di inchieste<br />

scottanti e grande esperto di temi mafiosi.<br />

In FAQ mafia (251 pagg., 12 €) si<br />

parte dalla domanda più banale, ossia dell’etimologia<br />

del nome, per arrivare, una domanda<br />

dopo l’altra, a “Chi e perché ha<br />

coperto i boss mafiosi?”. In mezzo ci sono le<br />

domande su Giulio Andreotti, sugli intrecci<br />

con la massoneria, sulla morte di Giovanni<br />

Falcone e Paolo Borsellino, sull’antimafia, sul<br />

pizzo. Quest’ultimo, da sempre uno dei sistemi<br />

di “approvvigionamento” economico<br />

Letture d’estate BRAVO CHI LEGGE<br />

Il romanzo dei Mille<br />

Claudio Fracassi<br />

Mursia, 405 pagg., 19 €<br />

Per le Cancellerie europee erano “una<br />

banda di filibustieri”. Per Cavour la loro era<br />

un’impresa “folle”. Quando, nel 1860,<br />

sbarcarono a Marsala 1089 garibaldini -<br />

senza divise, con vecchi fucili quasi<br />

inservibili, poche munizioni, pochissimi<br />

soldi - la loro vittoria sull’esercito<br />

borbonico delle Due Sicilie pareva<br />

una missione impossibile. Con gli occhi<br />

stupefatti dei volontari venuti dal Nord, e<br />

attraverso i loro racconti, questo libro<br />

ripercorre quelle ore e quei giorni: il finto<br />

sequestro delle navi a Genova, la tumultuosa<br />

traversata, la fredda accoglienza<br />

iniziale e il crescente entusiasmo di una<br />

popolazione sconosciuta, la fame e le<br />

pene negli accampamenti, le paure e<br />

il sangue delle lotte corpo a corpo,<br />

le barricate di Palermo. Sullo sfondo<br />

gli intrighi della diplomazia, lo sgretolamento<br />

del regime dei Borboni, il febbrile<br />

interesse dell’opinione pubblica europea.<br />

Un’originale ricostruzione dell’impresa che<br />

fece l’Italia unita, documentata come un<br />

resoconto di viaggio, appassionante e<br />

avvincente come un romanzo.<br />

Tutto quel che vuoi sapere sulla mafia<br />

della mafia, è da qualche anno il nemico da<br />

battere per i ragazzi del Comitato Addio<br />

Pizzo che, con numerose iniziative cerca di<br />

affermare una cultura “pizzo free”. Anche in<br />

editoria. Ecco dunque il primo volume pizzo<br />

free: Lanterna nostra, la Cina è vicina e<br />

Cosa Nostra lo sa (Navarra Editore, 174<br />

pagg., 14 €) è stato scritto da Chiara Caprì,<br />

uno dei soci fondatori del Comitato. Attraverso<br />

testimonianze dirette, atti processuali,<br />

inchieste giornalistiche, l’autrice<br />

ci spiega chi e dove sono i mafiosi della<br />

“Triade” e soprattutto cosa fanno sul<br />

nostro territorio.<br />

57 M


OROSCOPO I consigli di Lucy Linda<br />

Oroscopo<br />

Ariete<br />

(21 marzo - 20 aprile)<br />

Luglio è un mese che vi<br />

vede rivolti con particolare<br />

attenzione verso tutto<br />

quanto riguarda la casa.<br />

Che si tratti dell’immobile<br />

in pilastri e mattoni, o che si<br />

tratti della cerchia degli affetti<br />

più intimi, è certo che le stelle<br />

vi consigliano di prendervene<br />

cura in modo particolare.<br />

È possibile che si registri un<br />

evento importante, capace di<br />

dare una scossa ai vostri<br />

rapporti affettivi, magari<br />

facendovi rivalutare alcune<br />

relazioni oppure invitandovi a<br />

cambiare atteggiamento<br />

nei confronti di altre.<br />

Leone<br />

(23 luglio - 22 agosto)<br />

Questo è un periodo molto importante,<br />

soprattutto per<br />

quanti hanno bisogno di fare il<br />

punto, di stilare un bilancio.<br />

Sarete portati a una maggiore<br />

concentrazione su voi stessi,<br />

e magari potreste aver<br />

voglia di qualche ora in più<br />

di riposo, anche solo per<br />

concedervi spazio e tempo<br />

per i vostri pensieri.<br />

Sarete molto attratti dal<br />

sociale e potrete avvertire<br />

veloci sbalzi d’umore.<br />

Non è certo il momento per<br />

prendere decisioni importanti,<br />

ma sarà fondamentale fare<br />

chiarezza in voi stessi.<br />

Toro<br />

(21 aprile - 20 maggio)<br />

Sarete più curiosi e<br />

decisamente molto più<br />

desiderosi del solito di<br />

imparare, di approfondire le<br />

vostre conoscenze soprattutto<br />

nel campo della comunicazone<br />

scritta. Sarete propensi ad<br />

organizzare al meglio ogni<br />

attività, e questo vi porterà ad<br />

avere contatti più intimi anche<br />

con fratelli e sorelle. Qualche<br />

necessità burocratica vi farà<br />

dare il meglio di voi stessi, e<br />

non si escludono viaggi e o<br />

nuove cono scenze con cui<br />

scambiare opinioni. La vostra<br />

mente brillante sarà al<br />

massimo in ogni circostanza!<br />

Vergine<br />

(23 agosto - 22 settembre)<br />

Avrete voglia di partecipare a<br />

progetti, interessi, attività che<br />

prevedano il lavoro di gruppo.<br />

Vi sentite aperti e pronti a<br />

inquadrare le vostre idee come<br />

al servizio di una comunità,<br />

coscienti che la condivisione<br />

può essere un collante<br />

magnifico per consolidare le<br />

amicizie più profonde ma<br />

anche lo strumento migliore<br />

per individuare, e recidere,<br />

i rami secchi.<br />

È certo che nel corso di questo<br />

mese avrete modo di chiarirvi<br />

bene le idee soprattutto<br />

per quanto attiene al vostro<br />

ambiente quotidiano.<br />

luglio 2010<br />

Gemelli<br />

(21 maggio - 20 giugno)<br />

Una maggiore consapevolezza<br />

rappresenterà questo<br />

vostro mese. Maggior con<br />

sapevolezza di voi, di quello<br />

che volete, ma anche di quanto<br />

valete e di quanto avete. Così,<br />

sarà possibile che vi concediate<br />

qualche “capriccio lussuoso”,<br />

consci di come recuperare le<br />

uscite non programmate,<br />

oppure sarà anche possibile<br />

programmare al centesimo il<br />

pagamento di alcune pendenze<br />

che finalmente potranno<br />

essere saldate. Più sicuri di voi<br />

stessi, con l’ottimismo che vi<br />

guiderà in certe giornate,<br />

procederete senza ostacoli.<br />

Bilancia<br />

(23 settembre - 22 ottobre)<br />

Ancora un mese in cui dovrete<br />

mettere alla prova le vostre<br />

abilità. Più vi concentrerete<br />

sugli impegni, più successi<br />

potrete riscuotere.<br />

Sempre tesi al miglioramento<br />

sociale, sempre attenti a<br />

mostrarvi al meglio, dovrete<br />

credere fino in fondo alle vostre<br />

doti: ogni tentennamento<br />

potrebbe costarvi davvero<br />

troppo. È possibile che<br />

stringerete ancor di più i<br />

rapporti con la vostra famiglia<br />

di orgine: se le basi sono<br />

buone, riuscirete a <strong>trova</strong>re un<br />

aiuto insperato magari per<br />

concedervi del tempo libero.<br />

Cancro<br />

(21 giugno - 22 luglio)<br />

Un mese favorevole per avviare<br />

o riavviare progetti, pratiche,<br />

domande che avete tenuto in<br />

sospeso.<br />

Vi sentirete più sicuri di voi<br />

stessi e, oltre a cercare<br />

cambiamenti nel vostro look<br />

abituale, sarete in grado di<br />

valutare al meglio le nuove<br />

prospettive che vi si offrono:<br />

sarete pronti ad approfittare<br />

del “momento giusto”,<br />

situazione che vi tirerà fuori<br />

anche dal malumore che vi ha<br />

afflitto negli ultimi tempi. Non<br />

fatevi prendere dall’euforia:<br />

un pizzico di accortezza vi<br />

garantirà il successo.<br />

Scorpione<br />

(23 ottobre - 21 novembre)<br />

Avrete una voglia irrefrenabile<br />

di allargare gli orizzonti della<br />

vostra conoscenza.<br />

Sarete portati a viaggiare,<br />

anche se solo con la fantasia,<br />

di fare nuove conoscenze,<br />

cercando di inquadrare<br />

le tante possibilità che vi<br />

vengono offerte da un punto<br />

di vista più generale. Insomma,<br />

vorrete il meglio per la vostra<br />

vita, eliminando ogni routine,<br />

e grazie alla vostra ri<strong>trova</strong>ta<br />

verve e al vostro sempre<br />

acuto intuito potrete riuscire<br />

a gettare le basi per un<br />

solido e interessante<br />

prossimo futuro.<br />

M 58 luglio duemiladieci


Sagittario<br />

(22 novembre - 21 dicembre)<br />

Sentirete la necessità<br />

di approfondire la conoscenza<br />

di persone capaci di incuriosirvi,<br />

ma, visto che sarete<br />

particolarmente sensibili al<br />

fascino altrui, potreste anche<br />

dare inizio a nuove relazioni o<br />

volere approfondire quelle già<br />

esistenti.<br />

La tentazione del tradimento<br />

è dietro l’angolo, per cui vi<br />

invitiamo a valutare bene ogni<br />

vostra voglia di lasciarvi andare.<br />

È certo che in questo mese<br />

potreste chiudere e iniziare<br />

molte cose della vostra vita,<br />

dalle storie d’amore ai progetti<br />

professionali.<br />

Capricorno<br />

(22 dicembre - 19 gennaio)<br />

Questo mese di luglio vi<br />

vede propensi a partecipare<br />

alla vita di gruppo, che si tratti<br />

della famiglia o del team di<br />

lavoro.<br />

Un più intimo contatto con gli<br />

altri vi porterà a una maggiore<br />

conoscenza di chi vi circonda<br />

e questo potrà rinsaldare<br />

e rendere più intimi alcuni<br />

rapporti, ma potrebbe anche<br />

causare la rottura di altri.<br />

Lo stesso dicasi per la vita<br />

di coppia, che vi vedrà<br />

protagonisti in ogni decisione.<br />

Ricordate, un po’ di gentilezza<br />

e di pazienza potrà risultare<br />

fondamentale.<br />

Acquario<br />

(20 gennaio - 18 febbraio)<br />

Avete delle questioni in<br />

sospeso: salute, lavoro, relazioni,<br />

organizzazione della routine,<br />

rapporti con parenti lontani<br />

e - se ne avete - con animali<br />

domestici.<br />

Iniziate coccolando i vostri<br />

animali, cercando un po’ di<br />

tempo per sostituire un vecchio<br />

elettrodomestico, regalandovi<br />

un paio di ore di sonno in più.<br />

Sono questi piccoli spazi<br />

che vi aiuteranno a essere più<br />

consapevoli di voi, cosa che<br />

potrebbe condurvi anche a<br />

intraprendere un corso di<br />

aggiornamento utile per il<br />

vostro futuro professionale.<br />

I consigli di Lucy Linda OROSCOPO<br />

Pesci<br />

(19 febbraio - 20 marzo)<br />

Nel corso di questo mese<br />

sentirete un gran bisogno di<br />

esprimervi con ogni forma<br />

d’arte che vi è possibile<br />

esercitare.<br />

Sarete pronti anche a rischiare<br />

pur di raccontarvi agli altri nel<br />

migliore dei modi possibili,<br />

e ritroverete tutto l’entusiasmo<br />

che vi è mancato negli ultimi<br />

tempi. Ovviamente tutto ciò<br />

vi farà sentire più interessanti<br />

e quindi più belli, e non è<br />

escluso che ciò possa condurvi<br />

a nuove conoscenze anche<br />

in campo sentimentale.<br />

Cercate di mettere ordine<br />

nella vostra agenda.


GIOCHI di parole<br />

DEFINIZIONI<br />

1. Vino di Pantelleria 2. Per nulla benigno 3.<br />

Erano riuniti in una “compagnia” 4. Vi si narra<br />

la vita di Gesù 5. Affilatissimo coltello tipico dei<br />

paesi tropicali 6. Unità dell’esercito romano 7.<br />

Mammifero marino 8. Quello “nano” è un tipo<br />

di riso 9. Famoso trottatore italiano<br />

M 60<br />

TROVA L’ANIMALE<br />

Rispondendo correttamente<br />

alle definizioni date, nella colonna centrale<br />

potrete leggere il nome di un animale<br />

IL PERSONAGGIO MISTERIOSO<br />

Rispondendo correttamente alle definizioni<br />

date, nella colonna evidenziata potrete leggere<br />

nome e cognome di una celebre attrice<br />

Chi va in giro senza<br />

mai fermarsi a lungo<br />

Il compianto Vianello<br />

Può essere africano o indiano<br />

Gioco per bambini<br />

Li scrive il giornalista<br />

La strega di Biancaneve<br />

Unghia adunca<br />

Stretto, tenuto insieme<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

5<br />

6<br />

7<br />

8<br />

9<br />

Arso<br />

Davvero bruttissimo<br />

CRUCIVERBA<br />

1 2 3 4 5 6 7<br />

8<br />

0<br />

12 13<br />

9 10 11<br />

14 15 16<br />

17 18 19<br />

20 21 22<br />

23 24<br />

25 26 27<br />

28 29 30<br />

31 32<br />

34 35 36<br />

37 38<br />

39<br />

ORIZZONTALI<br />

1. Organizzazione mondiale della sicurezza (sigla) 4.<br />

Prima del tuono 8. Non tutti 10. Formato di schede<br />

di memoria (sigla) 12. Sigla dei Paesi Bassi 13. Quello<br />

pavese si <strong>trova</strong> a sud del Po 14. Famoso quello di Lady<br />

Chatterley 16. Non è out 17. Cuciono abiti 18. Cento<br />

grammi 20. Si svolgono a scuola 22. Boa... senza testa<br />

23. I protagonisti di Jurassic Park 26. Centro Universitario<br />

Sportivo 27. La fase più profonda del sonno<br />

28. Schiavo spartano 30. Post Scriptum 31. Compostezza,<br />

autocontrollo 32. Lo zirconio (simbolo chimico)<br />

33. Piccola imperfezione della pelle 34. Gaio Giulio,<br />

generale e dittatore romano 36. La Margret del cinema<br />

hollywoodiano 37. Si intima al posto di blocco<br />

38. Latte... a Parigi 39. Chi partecipa attivamente a<br />

un’organizzazione<br />

VERTICALI<br />

2. L’attrice Hayek 3. Volo al centro 4. Film del 2003<br />

con Tom Cruise 5. Chiudono l’armadio 6. Sonda spaziale<br />

russa 7. Accogliere in casa 9. Argomento, materia<br />

trattata 11. Regalo 12. L’ente spaziale USA 15. Scrivono<br />

su giornali e blog 19. La città di San Martino 21.<br />

Isernia (sigla) 24. Le lasciano i piedi 25. Stanca, svogliata<br />

29. Sigla dei dischi in vinile 32. Il punto più alto<br />

del cielo 33. Tipico pane indiano 35. Uno dei fiori di<br />

Bach 38. Articolo determinativo femminile<br />

33<br />

luglio duemiladieci


SUDOKU<br />

Lo schema va riempito con le cifre da 1 a 9. Facendo in modo che siano<br />

presenti una sola volta in ciascun riquadro, colonna e linea orizzontale<br />

FACILE<br />

duemiladieci luglio<br />

6 4 7<br />

8 7 1<br />

5 1 9<br />

6 7 8<br />

1 4<br />

3 2 1<br />

2 4 5 6<br />

1 5 4 3<br />

IL LABIRINTO<br />

Quale percorso si dovrà seguire affinchè<br />

la somma delle caselle incontrate sia 78?<br />

1 3 5<br />

2 5 7<br />

1 8 9 2 4<br />

7 1 3<br />

2 7 6<br />

1 8 5 9 2<br />

2 3 4<br />

2 4 6 1 1<br />

8 4 6<br />

1 5 4 = 78<br />

KEN KEN<br />

Dal Giappone, dove è stato ideato da un professore di matematica, proviene il Ken Ken, una griglia di operazioni matematiche<br />

che può essere più o meno semplice. Il gioco, che dà al Sudoku una valenza matematica, consiste nell’inserire<br />

nella griglia una serie di numeri (nel nostro caso da 1 a 4) in modo che producano come risultato, in ciascuna delle aree<br />

dai bordi spessi, il risultato dell’operazione specificata in alto a sinistra nelle caselle. Ciascuna cifra può essere ripetuta<br />

nella stessa area, ma deve comparire una sola volta in ogni riga e in ogni colonna dell’intero quadrante.<br />

Più difficile a dirsi che a farsi.<br />

9<br />

1 2 3<br />

4<br />

di numeri GIOCHI<br />

4 5 6 7<br />

2 8 9 1<br />

5 3 4 8<br />

1 8 6 3<br />

5<br />

4<br />

2 8 9<br />

MEDIO<br />

DIFFICILE<br />

9 4 7 8 6<br />

8 2 9 3<br />

1<br />

6 8<br />

1 3 4 2<br />

5 7<br />

7 6 3 1<br />

8 2 5 9 3<br />

2 ÷ 12 × 1<br />

4 + 2 -<br />

1 - 3 - 2<br />

4 +<br />

61 M


GIOCHI Soluzioni<br />

cruciverba<br />

1<br />

W<br />

2<br />

8<br />

S<br />

12<br />

N L<br />

14<br />

A M<br />

sudoku<br />

3<br />

O<br />

A L<br />

9<br />

6 4 1 2 9 5 8 3 7<br />

8 7 9 3 4 6 5 1 2<br />

2 3 5 1 8 7 9 6 4<br />

5 9 6 7 2 4 3 8 1<br />

7 1 4 5 3 8 6 2 9<br />

3 8 2 9 6 1 4 7 5<br />

4 5 3 6 7 2 1 9 8<br />

9 2 8 4 1 3 7 5 6<br />

1 6 7 8 5 9 2 4 3<br />

4<br />

L<br />

5<br />

A<br />

C U N I<br />

6<br />

M P<br />

7<br />

O<br />

10<br />

S<br />

11<br />

D<br />

13<br />

O L T R E P O<br />

15<br />

A N T E<br />

17<br />

S A R T I<br />

A<br />

25<br />

F<br />

28<br />

I<br />

20<br />

T E M<br />

21<br />

I<br />

18<br />

E<br />

16<br />

I N<br />

19<br />

T T O<br />

22<br />

O A<br />

23<br />

D I N O S A U R<br />

26<br />

C U S<br />

29<br />

L O T A<br />

31<br />

A P L O M B<br />

C I U<br />

34<br />

C<br />

35<br />

E S A R E<br />

37<br />

A L T A<br />

24<br />

I<br />

27<br />

R E M<br />

30<br />

P S P<br />

32<br />

Z R<br />

33<br />

N E O<br />

36<br />

A N N<br />

38<br />

L A I T<br />

39<br />

M I L I T A N T E<br />

ken ken<br />

2 ÷<br />

4 2<br />

4 +<br />

1<br />

1 -<br />

3<br />

2 ÷<br />

3<br />

? -<br />

3 4<br />

3 -<br />

1<br />

2 4<br />

1 +<br />

1<br />

2 -<br />

2<br />

2 +<br />

2 4<br />

4 +<br />

1 3<br />

FACILE MEDIO<br />

DIFFICILE<br />

6 7 1 2 3 5 8 9 4<br />

8 9 5 6 7 4 1 2 3<br />

2 4 3 1 8 9 5 6 7<br />

4 2 8 9 5 6 3 7 1<br />

3 1 7 8 4 2 6 5 9<br />

5 6 9 7 1 3 4 8 2<br />

1 8 6 4 9 7 2 3 5<br />

9 3 2 5 6 1 7 4 8<br />

7 5 4 3 2 8 9 1 6<br />

1<br />

M O S C A T O<br />

2<br />

M A L I G N O<br />

3<br />

B I A N C H I<br />

4<br />

V A N G E L O<br />

5<br />

M A C H E T E<br />

9 4 1 3 7 5 2 8 6<br />

6 5 8 4 2 9 3 1 7<br />

3 7 2 1 8 6 9 5 4<br />

7 6 4 5 1 2 8 3 9<br />

1 3 9 8 6 7 5 4 2<br />

2 8 5 9 4 3 6 7 1<br />

5 1 3 2 9 4 7 6 8<br />

4 9 7 6 3 8 1 2 5<br />

8 2 6 7 5 1 4 9 3<br />

M 62 luglio duemiladieci<br />

1<br />

5<br />

1 8 9<br />

7<br />

2<br />

il personaggio misterioso<br />

G I R O V A G O<br />

R A I M O N D O<br />

1 8 5 9 2<br />

4<br />

6 1 1<br />

4<br />

E L E F A N T E<br />

T R O T T O L A<br />

A R T I C O L I<br />

G R I M I L D E<br />

A R T I G L I O<br />

R A C C O L T O<br />

B R U C I A T O<br />

O R R I B I L E<br />

il labirinto<br />

4 = 78<br />

6<br />

Trova l’animale<br />

L E G I O N E<br />

7<br />

C E T A C E O<br />

8<br />

V I A L O N E<br />

9<br />

V A R E N N E


Dove trovo MONDELLOLIDO?<br />

Aeroporto<br />

Falcone-Borsellino<br />

presso libreria Flaccovio<br />

Circoli<br />

Vela<br />

Viale Regina Elena, 1<br />

Lauria<br />

Viale delle Palme, 20<br />

Telimar<br />

L.re C. Colombo , 4977<br />

Country<br />

Via dell'Olimpo, 5<br />

Palestra Country<br />

Via dell’Olimpo, 5<br />

Circolo del Tennis 1<br />

Viale del Fante, 3<br />

Tennis Club 2<br />

Via San Lorenzo, 1<br />

Circoletto<br />

Via Basilea, 4<br />

Unione Canottieri<br />

Via Bettino Ricasoli, 45<br />

Clubino<br />

Viale Regina Elena<br />

<strong>Mondello</strong> Italo Belga 2010<br />

CALENDARIO DEI GIOCHI DELL’ESTATE A MONDELLO<br />

Ideati e condotti dallo Zio Pippo per piccoli e grandi<br />

15 Giugno<br />

Apertura della Stagione<br />

20 Giugno<br />

Proverbio Scompigliato<br />

Centro Radio entro le 12,30<br />

e apertura delle iscrizioni ai giochi a<br />

lungo termine (Il Monachello D’Oro;<br />

Miss e Mr. Baby <strong>Mondello</strong>, “La Mia<br />

<strong>Mondello</strong>” Il Castello più bello)<br />

27 Giugno<br />

Tiratiratù<br />

ore 10,30 Spazio Baby<br />

4 Luglio<br />

La Nostra Lingua<br />

ore 10,30 Spazio Baby<br />

Librerie<br />

Flaccovio<br />

Via Ruggero Settimo, 37<br />

Feltrinelli<br />

Via Cavour, 135<br />

Modus Vivendi<br />

Via Quintino Sella, 79<br />

Sellerio (<strong>Mondello</strong>)<br />

Viale Regina Elena, 59<br />

Kalos<br />

Via XX Settembre, 58<br />

Kalesa<br />

Foro Umberto I<br />

Locali<br />

Acanto Blu<br />

Via Torrearsa, 8<br />

Al Viale<br />

Via Archimede, 189<br />

Byblos<br />

Via Simone Corleo, 2<br />

Oliver<br />

Viale della Libertà, 92<br />

Tinto<br />

Via XX Settembre, 56<br />

11 Luglio<br />

Bazar Siciliano<br />

ore 10,30 Spazio Baby<br />

15 Luglio<br />

Il Festino al Centro Radio con<br />

La Pesca Miracolosa ore 10,30<br />

18 Luglio<br />

I Pesca patate 2009<br />

ore 10,30 Centro Radio<br />

25 Luglio<br />

La donna barbiere<br />

ore 10,30 Centro Radio<br />

1 Agosto<br />

É arrivato un bastimento…<br />

ore 10,30 Spazio Baby<br />

Antico Caffè Spinnato<br />

Via P.pe di Belmonte, 115<br />

Montevergini<br />

Via Montevergini, 8<br />

Antica Focacceria<br />

S. Francesco<br />

Via A. Paternostro, 58<br />

Negozi<br />

Badalamenti<br />

Enogastronomia<br />

Via Galatea, 55<br />

Cuccì<br />

Via P.pe di Belmonte, 101<br />

Leone Collection<br />

Via Petrarca, 1/s<br />

Chiccosa Atelier<br />

Via Schillaci, 29/c<br />

Kokus<br />

Via Gaetano Daita, 14<br />

Chicche e Balocchi<br />

Via Torrearsa, 11<br />

Caffetteria Graziano<br />

Via del Granatiere, 23<br />

8 Agosto<br />

Il Giro del Mondo<br />

ore 10,30 Spazio Baby<br />

15 Agosto<br />

Il Castello più Bello<br />

Centro Radio entro le 12,30<br />

termine ultimo per la presentazione<br />

delle foto del Castello più bello”ogni<br />

giorno è bello per fare un castello”.<br />

22 Agosto<br />

I Cercatori di…<br />

ore 10,30 Centro Radio<br />

29 Agosto<br />

I Mangiatori di…<br />

ore 10,30 Centro Radio<br />

Hotel<br />

Villa Esperia<br />

Viale Margherita di Savoia, 53<br />

Villa Igea<br />

Salita Belmonte, 43<br />

Grand Hotel delle Palme<br />

Via Roma, 398<br />

Conchiglia D’Oro<br />

Viale Cloe, 9<br />

Addaura Hotel<br />

L.re C. Colombo, 4452<br />

Casena dei Colli<br />

Via Villa Rosato, 20<br />

La Torre<br />

Via Piano di Gallo, 11<br />

31 Agosto<br />

Termine ultimo per la presentazione al<br />

Centro Radio entro le 12,30 di tutti gli<br />

elaborati de: “La Mia Monde llo”, delle<br />

foto dei bimbi per l’elezione di “Miss<br />

e Mr Baby <strong>Mondello</strong> 2010” e della<br />

presentazione dei nastri o CD per<br />

partecipare al “Monachello D’Oro”.<br />

5 Settembre<br />

Festa di Premiazione alle ore 10,30 al<br />

Centro Radio con: Elezione di Miss e<br />

Mister Baby <strong>Mondello</strong> 2010, Premiazione<br />

del Monachello D’Oro 2010,<br />

Premiazione del Castello più Bello,<br />

Premiazione del Proverbio Scompigliato<br />

e de “La Mia <strong>Mondello</strong>”<br />

I premi di tutti i giochi sono offerti da Caffè Monachello

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