«Fieste dal popul furlan» - Ente Friuli nel Mondo
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'Zovins 1998<br />
UN CAIVIIVIINO<br />
Da una valutazione meditata deiresperienza dei "soggiorni culturali" è nata l'idea di avviare<br />
il processo di coscientizzazione etnica delle nuove generazioni della diaspora friulana<br />
in età molto più giovane da quella prevista <strong>dal</strong>la programmazione tradizionale.<br />
Si affermava anche il coinvolgimento dell'importanza di un immediato approccio alla conoscenza<br />
della lingua friulana anche se tramite l'apprendimento linguistico.<br />
Da qui nasceva il filone delle iniziative di Forni di Sopra per i giovani europei e di Ascochinga<br />
per i loro coetanei d'Argentina. A Forni, per tre anni di seguito, una trentina di ragazzi<br />
provenienti da vari paesi europei sono stati impegnati, per un periodo di due settimane,<br />
in attività musicali, di animazione teatrale, in lezioni di danza popolare e corsi di storia friulana<br />
che li hanno avvicinati, attivamente , alla cultura ed alla lingua friulane.<br />
I risultati di questo esperimento sono stati, poi, applicati, con i dovuti adeguamenti <strong>nel</strong><br />
progetto denominato "Ascochinga '96", <strong>dal</strong> nome della località situata tra Cordoba e Colonia<br />
Caroya. Con lodevole impegno, quesU ragazzi, provenienti da tutta l'Argentina, sono riusciti,<br />
in una ventìna di giorni a mettere in piedi una rappresentazione della storia dell'emigrazione<br />
friulana in Argentina, meritevole di essere rappresentata presso tutti i Fogolàrs di quel<br />
FRIUII WEL MONDO<br />
paese. .<br />
Nel 1997, il "progetto Ascochinga" si è trasformato in un "tour" che ha toccato una decina<br />
di Fogolàrs, suscitando entusiastici consensi ovunque. Veniva così superata l'originaria diffidenza<br />
dì buona parte delle dirigenze locali, nei confronti di questa innovazione. La Mostra<br />
fotografica che ha accompagnato le esibizioni del gruppo giovanile rendeva ancora più<br />
evidente l'intensità e la qualità del lavoro svolto.<br />
Riteniamo di poter affermare che "Ascochinga" rappresenta una svolta storica non solo<br />
<strong>nel</strong>la programmazione della diffusione della friulanità in Argentina ma, anche, <strong>nel</strong> rilancio<br />
della vitalità dei nostri Fogolàrs.<br />
Uno degli animatori del campo, Guido Carrara, si è reso disponibile a passare un anno in<br />
Argentina per proseguire l'opera già iniziata <strong>nel</strong> 1996, finalizzando il lavoro nei confronti di<br />
bambini di età compresa fra i 5 ed i IO anni.<br />
Quello che segue è il racconto della sua esperienza.<br />
In questo "diario" di viaggio, Carrara non si limita a raccontare gli aneddoti della sua esperienza<br />
educariva argentina che lo hanno portato da Mendoza a San Andres de Giles e da Rosario<br />
a Colonia Caroya passando da Villa Regina, ecc. .. ci presenta molto di più: le riflessioni<br />
di un giovane ed appassionato musicista friulano che scopre l'Argentina vera, quella del<br />
lavoro e delle periferie, quella spensierata dei giovani ma anche quella problemaUca delle<br />
generazioni mature, quella degli entusiasmi facili e quella delle inaffidabilità, quella aperta<br />
e generosa ma anche quella chiusa in egocentrismi esclusivi.<br />
In alcuni suoi scritti affronta la realtà della friulanità organizzata, con i suoi problemi, le sue<br />
potenzialità e le sue chiusure. Con spirito di fraterna amicizia ed intensa part:ecipazione ma anche<br />
con ferma lucidità mette il dito su alcuni dei problemi di fondo con i quali si confrontano<br />
coloro che intendono rilanciare in termini di prospettiva la presenza friulana in Argentina.<br />
Quanto scrive Guido Carrara in queste due pagine e quanto ancora scriverà al termine del<br />
suo percorso argentino merita di essere meditato, con estrema attenzione, da parte di tutti.<br />
Ferruccio Clavora<br />
DIARIO DI VIAGGIO<br />
DI GUIDO CARRARA<br />
Mendoza, 23 maggio. Da<br />
non molto ho concluso il primo<br />
corso di educazione musicale<br />
per bambini di 5 anni che si è<br />
svolto a Mendoza. Questa iniziativa<br />
promossa <strong>dal</strong>l'<strong>Ente</strong><br />
<strong>Friuli</strong> <strong>nel</strong> <strong>Mondo</strong> è stata accolta<br />
di buon grado <strong>dal</strong>le comunità<br />
friulane in Argentina che l'anno<br />
appoggiata fornendo i locali e<br />
soprattutto i bambini con i quali<br />
lavorare.<br />
Ho ricevuto una ottima ospitalità<br />
in casa della famiglia Tuninetti,<br />
ed ho cominciato questo<br />
lavoro il 4 maggio presso la<br />
Scuola 21 di Aprile che ha<br />
messo a disposizione una grande<br />
aula dove ho lavorato con<br />
circa 50 bambini di 5 anni, naturalmente<br />
in due turni, visto<br />
l'elevato numero. Gradualmente<br />
ho visto crescere sotto i miei<br />
occhi questo gruppo che, partendo<br />
da esercizi-gioco di canto<br />
ed espressione corporale, ha<br />
raggiunto dopo 3 settimane un<br />
livello di conoscenza e soprattutto<br />
di creatività musicale davvero<br />
sorprendente. L'uso di testi<br />
popolari friulani, italiani, siciliani<br />
ed altro ha incontrato<br />
l'interesse dei bambini che han<br />
no avuto uno stimolo in più<br />
scoprendo sonorità linguistiche,<br />
ritmiche ed armoniche legate<br />
alla terra di origine dei loro<br />
nonni. Non ho potuto pretendere<br />
da loro una perfetta<br />
coordinazione <strong>nel</strong>l'esecuzione<br />
orchestrale di queste canzonifilastrocche,<br />
per la quale sono<br />
state usate percussioni di vario<br />
tipo; però l'uso di questi strumenti<br />
li ha avvicinati all'universo<br />
della musica educando il<br />
loro orecchio a riconoscere ritmi<br />
e colori <strong>nel</strong>la musica stessa.<br />
Come ero certo, ho riscontrato<br />
anche che una lingua nuova<br />
non è assolutamente un ostacolo<br />
per un bambino, anzi la memorizzazione<br />
dei testi è stata di<br />
gran lunga migliore per canti<br />
friulani o senza senso tipo AE<br />
BAE DOME SCAE ete. oppure<br />
AULIULECHE TAMUSE-<br />
TE TAPROFITE LISINGHE-<br />
TE, TULILEMBLENBLU<br />
ete, che nei confronti di testi<br />
italiani o spagnoli.<br />
In effetti la scelta accurata<br />
che ho fatto dei testi da utilizzare<br />
mi ha dato ragione, perché<br />
è molto importante l'uso della<br />
voce e l'ascolto di suoni che<br />
contengono l'elemento ritmico<br />
e timbrico più completi possibile.<br />
Insomma è stato un successo!<br />
tanto che il direttore della<br />
scuola, sig. Nelson Salvati, il<br />
direttore didattico del consolato,<br />
sig. Felice Schinoppi, il presidente<br />
del Fogolàr Furlan di<br />
Mendoza, Gino De Monte e<br />
tutti i rappresentanti del Centro<br />
Friulano che hanno assistito all'ultima<br />
lezione di questo corso,<br />
sono rimasti piacevolmente<br />
sorpresi, invitandomi a tornare<br />
in una prossima occasione per<br />
poter continuare questo lavoro<br />
che ha entusiasmato notevolmente<br />
i bambini che, prima<br />
della mia partenza, hanno cantato<br />
per me come segno di saluto<br />
e ringraziamento. In ultimo<br />
devo ringraziare Roberto<br />
Tuninetti che mi ha aiutato, assistito<br />
durante tutta la durata<br />
' del corso con intelligenza ed<br />
entusiasmo, cosa che mi ha fatto<br />
molto piacere. Non voglio<br />
dimenticare tutto l'aspetto organizzativo<br />
impeccabile di cui<br />
si è fatta carico la signora Antonietta<br />
Martinis Tuninetri.<br />
Grazie di cur e mandi.<br />
Vanni Mariuzza, presidente e Guido Carrara con i bambini di Rosario.<br />
SENTIMENTI<br />
CONTRADDITTORI<br />
Rosario, 11 giugno.<br />
Ora che sono qui seduto<br />
in un caffè di Rosario,<br />
voglio scrivere due righe<br />
per spiegare un po' la<br />
"mia" Argentina.<br />
Alti e bassi caratterizzano<br />
la mia permanenza<br />
in questo Paese che è<br />
tanto meraviglioso quanto<br />
altrettanto si rivela<br />
meschino sotto altri<br />
aspetti. Come sempre la<br />
sensibilità d'animo accompagnadignitosamente<br />
la vita di molti<br />
friulani in Argentina,<br />
<strong>nel</strong>la quotidianità del lavoro,<br />
dello studio, della<br />
famiglia e della società.<br />
Trascurando per un attimo<br />
gli aspetti negativi,<br />
ho incontrato un'ottima<br />
ospitalità ovunque, e una<br />
sete di cultura da parte<br />
di molti giovani che<br />
guardano al <strong>Friuli</strong> come<br />
chi guarda ad una terra<br />
pressoché sconosciuta,<br />
ma ricca di una storia e<br />
di una cultura che non<br />
ha eguali. Chiaro è che<br />
l'informazione, corretta<br />
ed aggiornata, di quanto<br />
accade in <strong>Friuli</strong> e di<br />
quanto questa terra mitteleuropea<br />
conserva<br />
dentro di sé, è il punto<br />
no<strong>dal</strong>e di confronto tra i<br />
friulani <strong>nel</strong> mondo e la<br />
madrepatria; ed il lavoro<br />
svolto da Claudio Moretti,<br />
Alessandro Montello,<br />
il sottoscritto e Roberto<br />
Taverna, nei "campiscuola"<br />
di Ascochinga è<br />
stato importante in que<br />
sto senso, ma non potrà<br />
essere alimentato se questi<br />
ragazzi non troveranno<br />
costanti collegamenti<br />
tra di loro, con l'informazione<br />
<strong>dal</strong> <strong>Friuli</strong> e soprattutto<br />
non verranno<br />
integrati all'interno dei<br />
singoli Fogolàrs.<br />
Il primo punto è esclusivamente<br />
a carico dei<br />
ragazzi: molti di loro<br />
continuano a vedersi ed<br />
a scriversi, dimostrando<br />
passione, interesse ed<br />
amicizia ben fondata.<br />
Il secondo punto è legato<br />
alle nuove forme di<br />
comunicazione e quindi<br />
ad una infrastruttura telematica<br />
che qui non è<br />
ancora ben presente, anche<br />
se, in forma privata,<br />
alcuni dei ragazzi del<br />
gruppo di Ascochinga<br />
sono collegati ad Internet<br />
già da un anno. Il terzo<br />
punto è il più complesso<br />
e il più difficile da<br />
superare. Il salto gene<br />
razionale è notevole qui,<br />
ed i rapporti tra giovani<br />
ed anziani di origine<br />
friulana sono complicati<br />
<strong>dal</strong>la diversa mentalità,<br />
ma soprattutto <strong>dal</strong>l'educazione,<br />
anzi soprattutto<br />
<strong>dal</strong>la mancanza di essa.<br />
In questo Paese ciò che<br />
manca di più è l'educazione<br />
(culturale, sociale,<br />
politica) e ciò è in parte<br />
attribuibile alle vecchie<br />
generazioni ed in parte<br />
ad un inconscio collettivo<br />
ereditato da uno stato<br />
e da una società che<br />
stenta a liberarsi dei<br />
vecchi fantasmi nazionalistici<br />
- dittatoriali per<br />
dar forma e corpo ad<br />
una identità multirazziale<br />
di grande ricchezza<br />
culturale.<br />
Il potenziale è grande<br />
perché è giovane, ma è<br />
inconcludente non coordinato<br />
a causa di resistenze<br />
ed incomprensioni<br />
tra le componenti generazionali.<br />
Penso che ci<br />
vorrà molto tempo per<br />
dar vita ad un vero e proprio<br />
senso di responsabilità<br />
sociale e culturale<br />
tra i giovani argentini.<br />
La facilità di rapporti e<br />
di comunicazione costante<br />
tra i giovani di<br />
Colonia Caroya {in<br />
quanto il paese piccolo<br />
facilita la vita sociale e<br />
comunitaria) fa di questo<br />
Centro friulano un vero e<br />
proprio esempio di come<br />
la spinta dei ragazzi di<br />
Ascochinga ha coinvolto<br />
molti altri in numerose<br />
iniziative che vanno ad<br />
integrarsi splendidamente<br />
<strong>nel</strong> lavoro del so<strong>dal</strong>izio.<br />
f ^.