MARGHERITA GRAZIOLI - Azienda Pubblica di Servizi alla Persona ...
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il Melograno<br />
Percorso <strong>di</strong> formazione sugli aspetti<br />
bioetici della cura dell’anziano nella RSA<br />
La presa in carico dell’anziano non autosufficiente e delle<br />
persone in stato vegetativo permanente richiede competenze<br />
ampie, che dall’ambito clinico si estendono a quello sociale,<br />
psicologico e riabilitativo. Richiede altresì <strong>di</strong> impostare<br />
piani assistenziali rispettosi dell’autonomia dei residenti in<br />
struttura, che devono essere ascoltati sulle scelte terapeutiche<br />
e organizzative che li riguardano.<br />
La Dichiarazione Universale sulla Bioetica e i <strong>di</strong>ritti umani,<br />
varata dall’UNESCO nella 33ª Conferenza Generale il 19 ottobre<br />
2005, titola all’articolo 8: “Rispetto per la vulnerabilità e<br />
l’integrità della persona umana” e precisa che “Nell’applicazione<br />
e nell’avanzamento della conoscenza scientifica, della<br />
pratica me<strong>di</strong>ca e delle tecnologie associate, si deve tenere<br />
in considerazione la vulnerabilità dell’essere umano. Gli in<strong>di</strong>vidui<br />
e i gruppi <strong>di</strong> particolare vulnerabilità devono essere<br />
protetti e la loro integrità personale deve essere rispettata”.<br />
Sui principi della qualità e <strong>di</strong>gnità della vita, del rispetto e<br />
centralità della persona e della con<strong>di</strong>visione delle scelte con il<br />
familiare dell’utente non autosufficiente ci si trova facilmente<br />
d’accordo, ma più <strong>di</strong>fficile è riuscire a tradurre efficacemente<br />
questi principi nella realtà operativa dell’assistenza.<br />
Negli ultimi anni è maturata dentro l’<strong>Azienda</strong> la convinzione<br />
<strong>di</strong> doversi dotare <strong>di</strong> strumenti adeguati per affrontare<br />
con competenza le tematiche etiche: da qui l’idea <strong>di</strong> attivare<br />
un progetto <strong>di</strong> formazione sul campo finalizzato a produrre<br />
delle linee guida sull’etica nella pratica socio-sanitaria e a in<strong>di</strong>viduare<br />
finalità e ambiti <strong>di</strong> intervento <strong>di</strong> un istituendo Comitato<br />
etico aziendale.<br />
Il progetto “Con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> aspetti bioetici nella presa in<br />
carico e cura dell’anziano non autosufficiente in una RSA” si<br />
è svolto nel periodo aprile-<strong>di</strong>cembre 2010 ed ha coinvolto,<br />
per l’<strong>Azienda</strong> Margherita Grazioli, il presidente, il <strong>di</strong>rettore,<br />
il <strong>di</strong>rigente me<strong>di</strong>co coor<strong>di</strong>natore, il funzionario responsabile<br />
del personale e una decina <strong>di</strong> collaboratori con ruoli <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />
nei servizi. Il percorso è stato finanziato d<strong>alla</strong><br />
Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Trento e Rovereto tra le<br />
iniziative destinate ad operatori delle RSA e delle strutture<br />
sanitarie residenziali extra-ospedaliere del Trentino o <strong>di</strong> altre<br />
realtà ad esse collegate che si occupano <strong>di</strong> malattie degenerative.<br />
L’attività <strong>di</strong> consulenza e docenza è stata affidata <strong>alla</strong><br />
“Fondazione Lanza” con sede a Padova, da molto tempo impegnata<br />
nella ricerca sulla tematica dell’etica e della deonto-<br />
a cura <strong>di</strong> Mariarosa Dossi<br />
logia professionale.<br />
Il dott. Renzo Pegoraro, <strong>di</strong>rettore del Centro Stu<strong>di</strong> della<br />
Fondazione, ed i suoi collaboratori, hanno illustrato, nel corso<br />
del lavoro in aula, le principali in<strong>di</strong>cazioni scientifiche e gli<br />
esiti delle più recenti ricerche in campo etico; hanno altresì<br />
guidato il confronto tra i partecipanti sull’analisi <strong>di</strong> casi <strong>di</strong> letteratura<br />
e sulle criticità principali che caratterizzano la prassi<br />
operativa in RSA in merito <strong>alla</strong> gestione etica della cura agli<br />
anziani non autosufficienti e alle persone in stato vegetativo<br />
permanente, in particolare nella fase <strong>di</strong> fine vita.<br />
La modalità interattiva adottata negli incontri guidati<br />
dall’esperto e l’attività <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento in<strong>di</strong>viduale<br />
hanno creato le basi per lo sviluppo della successiva<br />
fase del progetto de<strong>di</strong>cata <strong>alla</strong> definizione, sempre con il supporto<br />
dell’esperto, <strong>di</strong> schede <strong>di</strong> osservazione del comportamento<br />
e <strong>di</strong> analisi dei significati dell’agire professionale, da<br />
utilizzare come strumento per favorire il miglioramento delle<br />
prassi assistenziali in rapporto all’etica.<br />
Significativo l’impegno dei partecipanti nei due gruppi <strong>di</strong><br />
lavoro de<strong>di</strong>cati, l’uno <strong>alla</strong> produzione <strong>di</strong> linee guida sulle modalità<br />
<strong>di</strong> assistenza più appropriate in specifiche circostanze<br />
cliniche, l’altro <strong>alla</strong> stesura della bozza <strong>di</strong> regolamento<br />
dell’istituendo “Comitato etico dell’APSP Margherita Grazioli”:<br />
le bozze dei due documenti saranno sottoposte <strong>alla</strong><br />
supervisione degli esperti della Fondazione Lanza nella giornata<br />
conclusiva del percorso e successivamente con<strong>di</strong>visi<br />
in un incontro in plenaria finalizzato a <strong>di</strong>ffondere a tutto il<br />
personale della RSA i contenuti emersi nella formazione sul<br />
campo.<br />
Desidero esprimere in questa sede alle persone con cui ho<br />
con<strong>di</strong>viso il percorso <strong>di</strong> formazione il mio apprezzamento<br />
per l’ impegno profuso nello stu<strong>di</strong>o e per la passione con la<br />
quale hanno messo in gioco le loro competenze nell’ottica<br />
del miglioramento continuo del servizio e delle relazioni interprofessionali<br />
e con l’utenza. Un particolare ringraziamento,<br />
infine, <strong>alla</strong> Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Trento e Rovereto<br />
per il sostegno finanziario ed agli esperti del Centro<br />
Stu<strong>di</strong> della Fondazione Lanza per averci guidati nell’affrontare<br />
insieme una tematica con ricadute operative <strong>di</strong> notevole<br />
complessità per coloro che operano a favore <strong>di</strong> “in<strong>di</strong>vidui e<br />
gruppi <strong>di</strong> particolare vulnerabilità”.<br />
Il Direttore dell’APSP “Margherita Grazioli”<br />
4 Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli”<strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2010