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Il dolore e la collera: quella lontana Italia del 1945 - Rivista Meridiana

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Laboratorio <strong>del</strong> mondo attuale<br />

zando alcuni aspetti di questa storia, ma anche altre sensazioni si ag<br />

giungono. Si vedano, ad esempio, i «riti <strong>del</strong><strong>la</strong> violenza» analizzati da<br />

Natalie Zemon Davis nel suo studio sul<strong>la</strong> violenza popo<strong>la</strong>re mossa da<br />

ragioni religiose nel Cinquecento francese8. Si considerino molti ele<br />

menti su cui <strong>la</strong> stessa autrice si sofferma: l'inizio dei tumulti scandito<br />

dal «rintocco <strong>del</strong><strong>la</strong> campana a martello come per un'adunanza civica o<br />

un'emergenza»9; i processi come «occasione di tumulto, quando se ne<br />

voleva affrettare il corso» o quando <strong>la</strong> sentenza aveva creato insoddi<br />

sfazione10; le partico<strong>la</strong>ri violenze imposte talora alle vittime", fino al<strong>la</strong><br />

distruzione con l'acqua e con il fuoco dei corpi degli uccisi'2.<br />

Diversissimi sono ovviamente i contesti e il modo stesso in cui i<br />

processi si presentano: eppure inquieta trovare talora questi stessi «riti<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> violenza», assieme ad altri elementi simbolici, nelle descrizioni di<br />

carabinieri e polizia re<strong>la</strong>tive a taluni linciaggi, o tentativi di linciaggio,<br />

di ex fascisti nell'<strong>Italia</strong> <strong>del</strong> <strong>1945</strong>. Naturalmente, ancor più che in altri<br />

casi è lecito chiedersi in che misura quei rapporti riflettano effettiva<br />

mente <strong>la</strong> realtà e in che misura pesino in essi, invece, le paure e gli im<br />

maginari di chi li ha redatti: anche pensando a un intreccio di questi<br />

due aspetti, non è però elemento che possa essere facilmente rimosso.<br />

Certo, il contesto è quello dato da una guerra mondiale che ha cau<br />

sato cinquanta milioni di morti e che ha ferito il nostro paese con<br />

un'occupazione nazista feroce, in cui anche <strong>la</strong> «violenza rappresenta<br />

ta» ha avuto un forte peso". <strong>Il</strong> contesto è quello dei primi mesi <strong>del</strong> do<br />

poguerra, in cui episodi di violenza individuale e collettiva si moltipli<br />

cano (le violenze collettive contro ex fascisti e quelle nei confronti di<br />

<strong>del</strong>inquenti comuni si alternano talora con frequenza, come vedre<br />

mo)14. E i segnali di crisi, di <strong>la</strong>cerazione e di degrado <strong>del</strong> tessuto nazio<br />

nale si intrecciano a quelli che annunciano una ripresa <strong>del</strong> protagoni<br />

smo di <strong>la</strong>rghi strati <strong>del</strong><strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione. È una ripresa sorretta da grandi<br />

"<br />

Ν. Zemon Davis, I riti <strong>del</strong><strong>la</strong> violenza, in Id., Le culture <strong>del</strong> popolo. Sapere, rituali e re<br />

sistenze nel<strong>la</strong> Francia <strong>del</strong> Cinquecento, Einaudi, Torino 1980, pp. 210-58.<br />

'<br />

Ibid., p. 219. Sul<strong>la</strong> permanenza di questo elemento, e sul<strong>la</strong> sua presenza anche nei con<br />

flitti rurali ael Meridione d'<strong>Italia</strong> negli anni trenta <strong>del</strong> Novecento cfr. P. Bevi<strong>la</strong>cqua, Le cam<br />

pagne <strong>del</strong> Mezzogiorno tra fascismo e dopoguerra. <strong>Il</strong> caso <strong>del</strong><strong>la</strong> Ca<strong>la</strong>bria, Einaudi, Torino<br />

1980, pp. 136 sgg.<br />

10<br />

Zemon Davis, I riti cit., p. 220.<br />

"<br />

Zemon Davis le connette a «tradizioni di giustizia popo<strong>la</strong>re, intese a purificare le co<br />

munità religiose e a umiliare il nemico per renderlo meno pericoloso»: ibid., p. 235.<br />

12<br />

Zemon Davis insiste soprattutto sul «significato religioso <strong>del</strong><strong>la</strong> distruzione con l'acqua<br />

e con il fuoco», sui caratteri simbolici di purificazione<br />

atti: ibid.<br />

o di esorcizzazione che hanno questi<br />

13<br />

Cfr., su questi aspetti, S. Peli, La mone profanata, in «Protagonisti»,<br />

"<br />

Per il caso di Roma, si veda più avanti.<br />

1993, 53, pp. 41-9.<br />

252

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