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Cefalee:<br />
l’isola che non c’è<br />
La cefalea viene spesso considerata<br />
quasi una “malattia <strong>in</strong>visibile”.<br />
Eppure dietro un semplice mal di testa,<br />
può nascondersi una vera patologia,<br />
<strong>in</strong>validante e fastidiosa.<br />
di Gerado Casucci<br />
Il term<strong>in</strong>e scientifico, ma non troppo, di cefalea<br />
trae le sue orig<strong>in</strong>i etimologiche dal greco (chefalè<br />
testa e algòs dolore), significando letteralmente<br />
mal di testa. Formulare a un<br />
paziente una diagnosi di<br />
“cefalea” cost<strong>it</strong>uisce,<br />
pertanto, un atto<br />
generico, grossolano e<br />
<strong>in</strong>utile, <strong>in</strong> quanto non dà<br />
alcuna <strong>in</strong>formazione sul<br />
tipo di cefalea, sulla sua<br />
gestione e sulla sua<br />
prognosi, tanto più se<br />
si calcola che circa il<br />
90% degli <strong>in</strong>dividui<br />
lamenta un attacco<br />
di dolore al capo<br />
almeno una volta<br />
nella v<strong>it</strong>a. Una prima<br />
suddivisione va fatta<br />
tra cefalee primarie,<br />
non causate da alcuna<br />
condizione morbosa<br />
nota, e cefalee<br />
secondarie, dovute<br />
<strong>in</strong>vece ad altre malattie,<br />
neurologiche e non.<br />
L’ultima classificazione<br />
delle cefalee, pubblicata<br />
a opera della Società<br />
Internazionale delle<br />
Cefalee nel 2004, prevede<br />
quattro 4 gruppi (e più di<br />
40 sottogruppi) di cefalee<br />
Circa il 90% degli<br />
<strong>in</strong>dividui lamenta un<br />
attacco di dolore al capo<br />
almeno una volta nella<br />
v<strong>it</strong>a.<br />
primarie, 8 gruppi (e più di 120 sottogruppi) di<br />
cefalee secondarie e 1 grande gruppo (con più<br />
di 25 sottogruppi) di nevralgie craniche e dolori<br />
facciali. Proprio l’esistenza di oltre 160 tipologie<br />
cl<strong>in</strong>iche differenti di cefalea e nevralgia craniofacciale,<br />
alcune delle quali con possibili rischi<br />
per la v<strong>it</strong>a stessa del paziente, obbligherebbe<br />
il medico, da quello di medic<strong>in</strong>a generale allo<br />
specialista di riferimento, il neurologo, pur a<br />
differenti livelli di raff<strong>in</strong>atezza diagnostica, a<br />
conoscere questo particolare cap<strong>it</strong>olo della<br />
patologia medica, quantomeno nei suoi pr<strong>in</strong>cipi<br />
generali di codificazione e “buona pratica”<br />
cl<strong>in</strong>ica. Alcuni di essi proverò a esporli, nel<br />
modo più semplice possibile, <strong>in</strong> questo articolo.<br />
Tra le cefalee primarie, che per fortuna<br />
cost<strong>it</strong>uiscono la stragrande maggioranza di tutte<br />
le forme di cefalea, quella più rilevante <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<br />
di frequenza (anche se non è la più diffusa),<br />
caratteristiche del dolore, <strong>in</strong>valid<strong>it</strong>à lavorativa<br />
e sociale e consumo di farmaci è certamente<br />
l’emicrania, alla quale le donne <strong>in</strong> età fertile<br />
pagano il maggior tributo. In Italia ne soffrirebbe<br />
più del 12% della popolazione, con picchi di<br />
almeno il 25% nella popolazione femm<strong>in</strong>ile tra<br />
i 20 e i 40 anni ( più di 1 donna su 4!).<br />
L’emicrania non è un s<strong>in</strong>tomo, bensì una<br />
malattia vera e propria, la cui predisposizione<br />
a soffrirne è trasmessa geneticamente e che,<br />
a dispetto della sua larga diffusione, ha cause<br />
ancora sconosciute, benché il pr<strong>in</strong>cipale evento<br />
biologico alla base del disturbo sembra essere<br />
uno stato di alterata ecc<strong>it</strong>abil<strong>it</strong>à del cervello dei<br />
pazienti. L’emicrania si manifesta con attacchi<br />
ricorrenti di <strong>in</strong>tenso dolore a una sola parte (da<br />
qui il term<strong>in</strong>e emi-crania, cioè metà testa) o a