IG Magazine n. 2 - Provincia di Varese
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Redazione<br />
Antonella Alippi<br />
Clau<strong>di</strong>a Visentin<br />
Danilo Merenghini<br />
Elena Marazzi<br />
Erica Palumbo<br />
Erika Ulliana<br />
Fabrizio Sironi<br />
Francesco Mugnani<br />
Gea Tahiri<br />
Gianpaolo Ermolli<br />
Glenda Giussani<br />
Ilaria Antonicelli<br />
Julian Hoxhai<br />
Marco Bonaglia<br />
Matteo Trombetta<br />
Mattia Gullo<br />
Rosanna Tenti<br />
Silvia de Col<br />
Stefano Croci<br />
Vilmos Cattaneo<br />
Hanno collaborato:<br />
Alessandro Bianchi<br />
Federico Agostini<br />
Giovanna Bellotti<br />
Giorgio Pisone<br />
Gloria Zarantonello<br />
<strong>IG</strong> <strong>di</strong> Gallarate<br />
<strong>IG</strong> <strong>di</strong> Gavirate<br />
<strong>IG</strong> <strong>di</strong> Saronno<br />
Consulenza<br />
progettuale e grafi ca<br />
Hagam-esserincomunicazione,<br />
Arsago Seprio (Va)<br />
Fotografi e<br />
Francesco Mugnani<br />
Giacomo Vanetti<br />
Stampa<br />
Emmevi Grafi ca - <strong>Varese</strong><br />
SOMMARIO<br />
2 VOLONTARIE EUROPEE<br />
GIOVANI: QUALI<br />
PROSPETTIVE?<br />
DIAMOCI DEL TU<br />
IL TEMPO E LA LUCE<br />
DISCOBUS<br />
VARESE IN CORTO<br />
GRUNGE IS<br />
NOT DEAD!!!<br />
INTER RAIL<br />
AUTOSTOP<br />
ORGANIZZATO<br />
PASSEPARTOUT<br />
6°SK8<br />
VARESE BASKET<br />
BAKECA<br />
3<br />
4<br />
6<br />
8<br />
10<br />
12<br />
14<br />
16<br />
17<br />
18<br />
20<br />
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23<br />
InformaGiovani <strong>Magazine</strong> è un’iniziativa<br />
dell’Assessorato alle Politiche Sociali della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Varese</strong>,<br />
curata dal Coor<strong>di</strong>namento provinciale InformaGiovani<br />
Azione realizzata nell’ambito del progetto ministeriale<br />
“Gli stili <strong>di</strong> vita per la prevenzione delle tossico<strong>di</strong>pendenze”
2 VOLONTARIE<br />
EUROPEE<br />
Cosa ci fanno due giovani fanciulle dall’aria europea a zonzo<br />
per le associazioni <strong>di</strong> volontariato della provincia <strong>di</strong> <strong>Varese</strong>?<br />
Chee-Mei<br />
24 anni Belgio<br />
Per arricchire il mio curriculum con<br />
un’esperienza nuova, <strong>di</strong>versa dalle<br />
precedenti.<br />
Nel database dell’Unione Europea ci<br />
sono moltissime offerte e così, una volta<br />
scelto il progetto e la nazione è un<br />
po’ il destino a decidere!<br />
A gennaio non sapevo una parola<br />
d’italiano, l’ho imparato <strong>di</strong>rettamente<br />
qui, parlando con gli altri ragazzi<br />
del gruppo.<br />
STANCHE! Il contatto con un ambiente<br />
sconosciuto, con persone nuove, una<br />
lingua <strong>di</strong>versa…<br />
Questo è l’aspetto più <strong>di</strong>ffi cile, ve<strong>di</strong>amo<br />
molta gente sul lavoro, ma<br />
per il tempo libero non abbiamo fi nora<br />
trovato molti amici.<br />
Sì, a volte mi mancano.<br />
Io all’InformaGiovani <strong>di</strong> Malnate e<br />
al Cesvov.<br />
E, soprattutto, come sono capitate nella nostra redazione?<br />
Sono a <strong>Varese</strong> da 5 mesi come Volontarie Europee (SVE) presso<br />
il Centro Servizi per il Volontariato della <strong>Provincia</strong>.<br />
Perché avete scelto <strong>di</strong><br />
fare questa esperienza?<br />
Brave! Molto<br />
professionali… Ma<br />
perché avete scelto<br />
proprio <strong>Varese</strong>?<br />
Come avete fatto a<br />
imparare la lingua<br />
in così poco tempo?<br />
Ma quando siete<br />
arrivate in Italia<br />
come vi siete sentite?<br />
Cosa fate nel tempo<br />
libero? Come vi ha<br />
accolto la città?<br />
Vi manca la vostra<br />
famiglia?<br />
Proviamo noi a darvi una<br />
mano: dove vi possono<br />
trovare i nostri lettori?<br />
InformaGiovani <strong>di</strong> <strong>Varese</strong> - Sportello Eurodesk<br />
Via Sacco 11 - Tel. 0332 255384<br />
e-mail informagiovani.ig@comune.varese.it<br />
VOLONTARIATO<br />
Hanna<br />
19 anni Germania<br />
Perché non avevo un’idea precisa <strong>di</strong><br />
cosa fare dopo la maturità, volevo<br />
prendermi un anno <strong>di</strong> pausa dagli stu<strong>di</strong>,<br />
e fare un’esperienza arricchente.<br />
In verità è <strong>Varese</strong> che ha scelto<br />
noi! Abbiamo fatto <strong>di</strong>verse richieste<br />
ed il primo a risponderci è stato<br />
il CESVOV <strong>di</strong> <strong>Varese</strong>.<br />
Io ho frequentato un corso d’italiano<br />
per tre mesi in Germania, quin<strong>di</strong> avevo<br />
già una base.<br />
...ma già dopo la prima settimana è<br />
andata molto meglio.<br />
È vero, infatti, abbiamo legato <strong>di</strong> più<br />
con gli altri ragazzi che fanno il SVE in<br />
altre città perché vivono la nostra stessa<br />
esperienza e siamo già andate a<br />
trovarli nelle varie località in cui sono.<br />
Ce lo chiedono in molti, ma noi, rispetto<br />
agli italiani, siamo più abituati<br />
a stare lontani da casa anche per<br />
lunghi perio<strong>di</strong>.<br />
Io lavoro alla Cooperativa “La Finestra”<br />
<strong>di</strong> Malnate e al Museo <strong>di</strong> Castiglione<br />
Olona come guida.<br />
infoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfo<br />
Per informazioni sul<br />
Servizio Volontario<br />
Europeo:<br />
Cesvov<br />
Via S.Antonio, 5 - 21100 <strong>Varese</strong> - Tel. 0332 831601<br />
e-mail varese@cesvov.it www.cesvov.it
4<br />
Servizio <strong>di</strong> Gloria Zarantonello<br />
GIOVANI: quali<br />
prospettive?<br />
Spesso ci si chiede cosa vogliano i giovani,<br />
quali siano i loro progetti, i loro interessi.<br />
Professori, sociologi, politici, presentatori tv,<br />
anziani, uomini e donne al bar accompagnati<br />
da un caffé o da un’acqua<br />
tonica: tutti a giu<strong>di</strong>care, sentenziare,<br />
dare una versione della verità sul mondo<br />
giovanile. I giovani non hanno prospettive,<br />
non si accontentano mai, restano in<br />
casa troppo tempo, non hanno valori, e<br />
“guarda come si vestono!”.<br />
Ma che cosa pensano i giovani del loro futuro?<br />
Sono spaventati? Determinati? Passivi?<br />
Abbiamo intervistato alcuni ragazzi e<br />
Non sarà un<br />
cammino in<br />
<strong>di</strong>scesa, ma<br />
Francesca è<br />
determinata<br />
ragazze che si affacciano alla complessa realtà del<br />
mondo adulto.<br />
Francesca <strong>di</strong> Ferno frequenta la terza liceo scientifi<br />
co. Suona la batteria, gioca a pallavolo e le piace<br />
trascorrere il tempo libero davanti al computer.<br />
Giu<strong>di</strong>ca <strong>di</strong>screte le iniziative offerte dal territorio,<br />
buone quelle riguardanti la musica. Le sue intenzioni<br />
sono chiare: farà il me<strong>di</strong>co. Non sarà un cammino<br />
in <strong>di</strong>scesa, ma Francesca è determinata nell’affrontare<br />
gli ostacoli che si presenteranno. Anche<br />
Eleonora, sua coetanea <strong>di</strong> Gallarate, <strong>di</strong>stingue gli<br />
interessi dai suoi obiettivi lavorativi: le piace <strong>di</strong>segnare<br />
e le interessa l’informatica, ma quando avrà<br />
fi nito gli stu<strong>di</strong> liceali vuole <strong>di</strong>ventare una fi sioterapista,<br />
meglio se <strong>di</strong> una squadra sportiva, dopo<strong>di</strong>ché<br />
vuole costruire una famiglia. “Andrò all’università<br />
<strong>di</strong> <strong>Varese</strong> – <strong>di</strong>ce con tono deciso – scegliendo la<br />
facoltà <strong>di</strong> fi sioterapia”. Per ora non pensa <strong>di</strong> trasferirsi<br />
in un’altra città perché ritiene che la provincia<br />
offra buone opportunità lavorative.<br />
Micael, 19 anni, <strong>di</strong> Vedano Olona, stu<strong>di</strong>a in un<br />
C.F.P. per <strong>di</strong>ventare panifi catore-pasticcere. Alterna<br />
lo stu<strong>di</strong>o con il lavoro in una panetteria che<br />
lo sod<strong>di</strong>sfa “soprattutto sotto il profi lo dei rapporti<br />
umani” ed è contento del fatto che a giugno regolarizzeranno<br />
la sua posizione contrattuale. “Ho<br />
lavorato – racconta – anche altrove, in fabbrica<br />
come operaio. Il lavoro era monotono, ripetitivo,<br />
gli operai erano incazzati con il mondo, tutti gelosi<br />
del proprio lavoro”. Canta in coppia con un<br />
amico: il suo desiderio è quello <strong>di</strong> affermarsi come<br />
rapper, ma sa perfettamente quanto sia <strong>di</strong>ffi cile.<br />
Micael vede lo stu<strong>di</strong>o e il lavoro in panet-<br />
teria come un mezzo per il sostentamento,<br />
che – forse – gli permetterà <strong>di</strong> realizzare<br />
il suo sogno nel cassetto. Esprime un giu<strong>di</strong>zio<br />
positivo delle opportunità lavorative,<br />
ma per quanto riguarda l’ambito dell’istruzione,<br />
considera come incompleti i servizi<br />
offerti dal territorio.<br />
Nick, 21 anni <strong>di</strong> Gallarate, è già andato<br />
via dal nido materno. Lavora come infor-
matico a Milano: “Qualche anno fa - ci <strong>di</strong>ce – non<br />
avrei mai pensato che questa sarebbe stata la mia<br />
vita”. È ambizioso, attivo, stu<strong>di</strong>oso, interessato alle<br />
nuove tecnologie: un vero self-made man. Ha molti<br />
progetti: nell’imme<strong>di</strong>ato futuro vuole imparare il<br />
più possibile e gettare solide basi professionali.<br />
Nel lungo periodo vorrebbe mettere su<br />
famiglia, comprare una casa e viaggiare.<br />
Desidera anche aprire una palestra o un<br />
centro sportivo dove potersi de<strong>di</strong>care all’insegnamento<br />
<strong>di</strong> arti marziali, sua grande<br />
passione coltivata da molti anni.<br />
Emanuele, 21 anni <strong>di</strong> <strong>Varese</strong>, vede un<br />
futuro buio. Stu<strong>di</strong>a Relazioni Internazionali<br />
alla Cattolica <strong>di</strong> Milano, una facoltà<br />
che ha scelto per la varietà degli insegnamenti,<br />
che però hanno contribuito a confondergli le<br />
idee. “Sento che non riesco a fare progetti <strong>di</strong> lungo<br />
periodo, prendo la vita come viene”. Dietro questa<br />
sottile malinconia però si nasconde un giovane<br />
preparato e attivo: in pari con gli esami superati<br />
a pieni voti e partenza per il progetto Overseas:<br />
“Andrò a Lincoln, in Nebraska – afferma contento<br />
– Non ho paura: è un’esperienza interessante<br />
e il modo migliore per imparare l’inglese”. Ama<br />
passeggiare in montagna e fare escursioni in<br />
mountain-bike: le iniziative in questo ambito<br />
gli sono particolarmente gra<strong>di</strong>te.<br />
Ilaria, 20 anni <strong>di</strong> Gallarate, stu<strong>di</strong>a Scienze<br />
Politiche alla Statale <strong>di</strong> Milano. Si<br />
interessa <strong>di</strong> politica e la sua paura è<br />
“la pensione <strong>di</strong> 380€”. Teme il lavoro<br />
precario e si innervosisce nel vedere i<br />
lavoratori italiani,<br />
Non mancano<br />
paure e timori<br />
per un futuro<br />
che non si vede<br />
ancora chiaro.<br />
INCHIESTA<br />
specie i giovani, che restano passivi “quando qui<br />
in Italia le con<strong>di</strong>zioni lavorative per i giovani sono<br />
peggiori che in Francia”. Ritiene che il territorio<br />
offra interessanti opportunità, ma ancora una volta<br />
quello che non <strong>di</strong>gerisce è la scarsa partecipazione.<br />
“Alla manifestazione tenutasi a Gallarate<br />
dopo la violenza subita da una signo-<br />
ra a Crenna, eravamo in pochissimi: le<br />
donne che passeggiavano, invece <strong>di</strong> fermarsi,<br />
preferivano fare shopping”. Nel<br />
futuro vorrebbe trasferirsi nel centro-sud,<br />
in una città “dove ci siano più sbocchi<br />
politici e dove unire la carriera politica<br />
all’essere una madre presente”.<br />
Le professioni che non vorrebbero mai<br />
fare? Francesca non vorrebbe fi nire a<br />
fare “lavoretti qualunque, come la commessa”,<br />
Eleonora non vorrebbe fare la professoressa, Micael<br />
non vorrebbe riprovare il lavoro in fabbrica,<br />
Nick non vorrebbe mai fare lavori semplici, <strong>di</strong><br />
bassa manovalanza perché cerca “l’esclusività:<br />
vorrei svolgere un impiego che non si sappia replicare<br />
facilmente”. Emanuele parla dello spazzino<br />
e dell’addetto ai call center, infi ne Ilaria,<br />
nonostante i suoi stu<strong>di</strong> in un istituto<br />
tecnico commerciale, fa riferimento<br />
alla ragioniera come al lavoro<br />
che non vorrebbe mai.<br />
Voglia <strong>di</strong> costruire una famiglia, voglia<br />
<strong>di</strong> essere genitori – buoni genitori<br />
– e <strong>di</strong> comprare una casa...<br />
I giovani con cui abbiamo parlato<br />
<strong>di</strong>mostrano <strong>di</strong> non essere così <strong>di</strong>versi<br />
da quanti li hanno preceduti: determinazione,<br />
consapevolezza delle<br />
<strong>di</strong>ffi coltà, spirito <strong>di</strong> sacrifi cio sono<br />
costanti che si ritrovano in ogni intervistato.<br />
Non mancano paure e timori per<br />
un futuro che non si vede ancora<br />
chiaro, specie in un mondo<br />
del lavoro caratterizzato da<br />
una precarietà <strong>di</strong>lagante. E<br />
allora sì, il laureato teme il<br />
lavoro fl essibile che – aihmè<br />
– in Italia signifi ca precarietà.<br />
Svaniranno i dubbi? Chissà.<br />
Quello che rincuora è<br />
che – forse – anche i professori,<br />
sociologi, politici,<br />
presentatori tv, anziani,<br />
uomini e donne del bar<br />
avranno avuto simili incertezze<br />
nell’inquietu<strong>di</strong>ne dei<br />
loro vent’anni.<br />
5
6<br />
Servizio <strong>di</strong> Marco, Matteo, Danilo ed Erica<br />
L’<br />
unione fa la forza e per<br />
questa importante intervista<br />
siamo in quattro. Ci<br />
facciamo coraggio l’un<br />
l’altro come giovani<br />
giornalisti in erba ad uno dei primi<br />
appuntamenti <strong>di</strong> un certo peso.<br />
Veniamo ricevuti dalla segretaria<br />
del Presidente e il nostro cartellino<br />
“press” <strong>di</strong> InformaGiovani sul petto<br />
tra<strong>di</strong>sce qualche palpitazione.<br />
Ci accomo<strong>di</strong>amo nella sala presidenziale,<br />
le mani si stringono, da<br />
una parte <strong>di</strong> un lungo tavolo ovale<br />
ci siamo noi, seduti sulle se<strong>di</strong>e degli<br />
assessori, dall’altra il Presidente<br />
Reguzzoni, febbricitante ma comunque<br />
<strong>di</strong>sponibile. Deglutiamo con<br />
l’aiuto <strong>di</strong> un’acqua minerale e via<br />
si parte.<br />
Buongiorno Presidente. Siamo<br />
redattori <strong>di</strong> InformaGiovani<br />
<strong>Magazine</strong>, un giornale<br />
nato da poco, creato da<br />
ragazzi per ragazzi che ha<br />
l’obiettivo <strong>di</strong> promuovere notizie<br />
interessanti sul tempo libero,<br />
la cultura, il volontariato, gli eventi<br />
e le manifestazioni per i giovani della nostra<br />
provincia. Che ne pensa <strong>di</strong> una simile<br />
iniziativa?<br />
Non posso che pensarne bene, sono stato anch’io<br />
nei vostri panni più <strong>di</strong> una volta. Mi sento molto<br />
vicino a voi primo perché sono uno dei Presidenti<br />
<strong>di</strong> <strong>Provincia</strong> più giovani d’Italia e secondo perché<br />
credo <strong>di</strong> aver fatto esperienze molto simili a voi.<br />
Anch’io ad esempio ho collaborato al giornale del<br />
Liceo Classico <strong>di</strong> Busto Arsizio quando lo frequentavo.<br />
Anzi <strong>di</strong>rei <strong>di</strong> darci del tu perché così si fa tra<br />
giornalisti.<br />
Parlando della tue esperienze passate,<br />
quali sono quelle che ti sono piaciute<br />
maggiormente?<br />
Sicuramente il giornalismo. Mi piace tuttora, scrivo<br />
infatti ogni tanto qualche articolo trattando argomenti<br />
<strong>di</strong> interesse della provincia. Fare il politico per<br />
me è un’attività molto impegnativa che lascia spazio<br />
a poche altre cose, ma è pur sempre un hobby.<br />
Riesci a conciliare vita privata e politica?<br />
Sì, perché mi sono dato delle regole, ad esempio<br />
non rimango fuori tutte le sere… ma bisognerebbe<br />
chiederlo a mia moglie.<br />
DIAMOCI<br />
C’è qualche evento che ti ha cambiato la vita?<br />
Si tratta <strong>di</strong> scelte molto semplici, quelle che anche<br />
voi fate ogni giorno: la scuola a cui iscriversi, l’hobby<br />
da intraprendere. E poi vabbé… È da poco che<br />
è nata mia fi glia e mi ha cambiato la vita.<br />
Oggi noi giovani ci sentiamo un po’ <strong>di</strong>stanti<br />
dal mondo politico. Cosa riesce ad<br />
appassionarti veramente della politica?<br />
La volontà <strong>di</strong> cambiare la vita della gente migliorandola.<br />
Mi piace molto. Politica è la possibilità <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>re: incido positivamente.<br />
Hai detto prima <strong>di</strong> sentirti molto vicino a noi<br />
ragazzi. Cosa ne pensi della nostra generazione?<br />
Ve<strong>di</strong> dei cambiamenti rispetto alla tua?<br />
Mi sembra che non ci siano gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenze rispetto<br />
a chi è nato negli anni settanta. Voi ragazzi avete<br />
oggi qualche opportunità in più. Credo nel progresso<br />
e in internet. Quando ero ragazzo la rete non c’era,<br />
e nel 1995 quando ho fatto ingegneria gestionale il<br />
professore ci ha fatto saltare il capitolo internet. Oggi<br />
è uno strumento importantissimo da sfruttare. Comunque<br />
mi sembra che le cose siano simili.<br />
Quando avevi la nostra età, come immaginavi<br />
il tuo futuro?
Mi sarebbe piaciuto fare il reporter o l’archeologo.<br />
Alla fi ne mi sono laureato in Ingegneria e ho intrapreso<br />
la strada della politica. Oggi mi trovo qui per<br />
una serie <strong>di</strong> casi fortunati, comunque volevo fare<br />
qualcosa e non starmene con le mani in mano.<br />
Se potessi tornare in<strong>di</strong>etro rifaresti il politico<br />
o tenteresti qualche altra professione?<br />
Rifarei tutto, anche gli errori, perché servono anche<br />
quelli. Questo però non vuole essere un suggerimento<br />
a sbagliare.<br />
Secondo te esistono oggi delle fi gure a cui un giovane<br />
può guardare?<br />
DEL TU<br />
Le persone che ti danno <strong>di</strong> più sono quelle che conosci<br />
<strong>di</strong>rettamente. Vi faccio un esempio: c’era un insegnante<br />
<strong>di</strong> religione, con cui andavo abbastanza d’accordo,<br />
ma che all’epoca non immaginavo potesse <strong>di</strong>ventare<br />
un punto <strong>di</strong> riferimento per la mia crescita come persona.<br />
La domenica andavo a giocare a pallone con<br />
lui e alcuni ospiti <strong>di</strong> una comunità <strong>di</strong> recupero per<br />
tossico<strong>di</strong>pendenti. Giocavamo sempre contro, lui in<br />
<strong>di</strong>fesa, io in attacco o viceversa. Aveva quarant’anni<br />
e le prendevo sempre, perché era più grosso <strong>di</strong><br />
me. E’ stato ammazzato da un ospite psicolabile<br />
<strong>di</strong> quella comunità. Si chiamava don Isidoro e solo<br />
INTERVISTA<br />
A colloquio con il Presidente della <strong>Provincia</strong> Marco<br />
Reguzzoni: un confronto fra generazioni giovanili.<br />
dopo anni ho realmente capito quante cose mi ha<br />
veramente insegnato: si può essere preti ma non<br />
avere paura <strong>di</strong> dare un calcio negli stinchi, perché<br />
bisogna crederci nelle cose. Mi spiego: si può essere<br />
moderati nella forma, come un prete appunto,<br />
ma duri nella sostanza. Lui credeva nella vittoria, e<br />
non sbagliava perché lo faceva ad un fi ne. Questo<br />
nella mia vita è contato parecchio.<br />
Verso quale <strong>di</strong>rezione si orienta il mondo?<br />
Sta peggiorando o migliorando?<br />
Secondo me sta migliorando. Si vive <strong>di</strong> più, il tasso<br />
<strong>di</strong> istruzione è salito ovunque. Oggi ci sono zone<br />
che hanno recuperato il <strong>di</strong>vario che le <strong>di</strong>stanziava<br />
dall’occidente, e alcuni paesi sono <strong>di</strong>ventati<br />
più ricchi <strong>di</strong> noi. Lo stesso potrà capitare per voi<br />
penso nel caso <strong>di</strong> paesi come la Cina e l’In<strong>di</strong>a. La<br />
tecnologia dà un potere che deve essere gestito,<br />
la scienza non si deve fermare: non bisogna <strong>di</strong>re<br />
“bruciamo Galileo”, ma deve essere <strong>di</strong>sciplinata.<br />
Che cosa ve<strong>di</strong> <strong>di</strong> positivo e negativo nel<br />
mondo contemporaneo?<br />
Pren<strong>di</strong>amo come esempio la globalizzazione: da<br />
una parte tende ad estraniarci dalle nostre ra<strong>di</strong>ci,<br />
dall’altra può aiutare ad<strong>di</strong>rittura il ra<strong>di</strong>camento<br />
locale, in quanto puoi contattare tutto il mondo rimanendo<br />
benissimo nella tua casa. Inoltre i viaggi<br />
che ho fatto hanno infl uito nella mia formazione. A<br />
questi non rinuncerei mai perché ti danno la possibilità<br />
<strong>di</strong> vedere il mondo da tanti punti <strong>di</strong> vista:<br />
dalla parte dei paesi sviluppati come dalla parte<br />
<strong>di</strong> quelli in via <strong>di</strong> sviluppo o ancora da quelli completamente<br />
<strong>di</strong>sastrati. Siete mai andati in<br />
paesi in cui si muore <strong>di</strong> fame? A ventidue<br />
anni ho visto mentre attraversavo la<br />
strada un bambino con la pancia gonfi<br />
a cadere per terra. Era lì lì per morire.<br />
Viaggiate e vedete il mondo perché è<br />
importante rendersi conto <strong>di</strong> quanto è<br />
grande. Rispetto alla generazione precedente<br />
avete la possibilità <strong>di</strong> scoprire il<br />
mondo anche attraverso internet.<br />
Se potessi tornare in<strong>di</strong>etro nel<br />
tempo, riaccetteresti <strong>di</strong> fare questa<br />
intervista?<br />
Sì, assolutamente, mi ha fatto piacere.<br />
7
8<br />
Servizio <strong>di</strong> Francesco Mugnani e Fabrizio Sironi<br />
“F<br />
accio foto per comunicare, non ho un<br />
soggetto preferito: credo che siano più importanti<br />
il momento, l’emozione e lo stato<br />
d’animo. Per me una fotografi a è più utile<br />
<strong>di</strong> tante parole. Sicuramente è più facile,<br />
più <strong>di</strong>retta e più sincera perché ogni immagine, per sua<br />
natura, ti sta <strong>di</strong> fronte e, che tu lo voglia o no, ti obbliga a<br />
guardarla, anche solo per <strong>di</strong>re che non ti piace.”<br />
Così Giacomo Vanetti, giovane fotografo varesino,<br />
in poche, ma suggestive battute, descrive<br />
l’arte del suo “fare fotografi a”.<br />
Amante del nudo e del bianco e nero (ma i nu<strong>di</strong><br />
non ce li hanno fatti pubblicare!), Giacomo ci racconta<br />
come è entrato nel mondo della fotografi a.<br />
Come hai capito che la fotografi a era la<br />
tua passione?<br />
Un po’ per caso. Mi sono avvicinato alla fotografi a<br />
andando a stu<strong>di</strong>are in Spagna in un'accademia <strong>di</strong><br />
belle arti e ho provato un corso <strong>di</strong> fotografi a. Questo<br />
mi ha dato lo stimolo per comprare una macchina<br />
fotografi ca e appassionarmi. Quando ho cominciato<br />
a usarla mi è sembrata una cosa <strong>di</strong>vertente,<br />
riuscivo a trovare dei riscontri interessanti.<br />
Che tipo <strong>di</strong> macchina fotografi ca era?<br />
Una Refl ex semi automatica, usata manualmente:<br />
IL TEMPO E<br />
LA LUCE<br />
la macchina fotografi ca base in assoluto, dove<br />
devi lavorare su tempi d’esposizione, <strong>di</strong>aframmi e<br />
messa a fuoco.<br />
Non sapevi usarla e hai imparato durante<br />
questo corso, o facevi già qualcosa?<br />
Io in realtà il corso non l’ho mai seguito, era l’unico<br />
che c’era al mattino e preferivo dormire! No,<br />
a parte gli scherzi, la mia esperienza fotografi ca<br />
è molto da auto<strong>di</strong>datta: sono partito comprandomi<br />
una macchina fotografi ca e pian piano vedevo<br />
cosa riuscivo a fare, appassionandomi ai risultati<br />
che riuscivo a ottenere.<br />
Il passaggio successivo è stato avere un’idea e tramite<br />
la fotografi a realizzarla, cercando <strong>di</strong> capire<br />
come funzionava la macchina, usata esclusivamente<br />
come un mezzo.<br />
In realtà mi sono mosso al contrario <strong>di</strong> un fotografo<br />
tra<strong>di</strong>zionale che vede una cosa che gli piace e la<br />
fotografa. Io sono partito da un’idea e ho cercato<br />
nella fotografi a il mezzo per realizzarla.<br />
Quali sono le tecniche che utilizzi?<br />
Qualsiasi tipo <strong>di</strong> tecnica può essere utile per rappresentare<br />
un’idea, attualmente sono ancora un po’<br />
restio ad utilizzare il <strong>di</strong>gitale, perché davanti al computer<br />
non riesco a trovare un prodotto fi nito: ti dà<br />
talmente tante possibilità <strong>di</strong> cambiare che non riesco<br />
BELLO FARE<br />
IL FOTOGRAFO,<br />
MA QUANTO<br />
MI COSTA?
QUANDO<br />
FOTOGRAFARE<br />
è UN’ARTE<br />
mai a <strong>di</strong>re “così va bene”. Invece quello che viene<br />
chiamato analogico, che in realtà presuppone un<br />
proce<strong>di</strong>mento chimico <strong>di</strong> sviluppo, arriva a un punto<br />
<strong>di</strong> fi ne: quando stai sviluppando, bene o male, hai in<br />
mano la foto fi nita. Poi, se vuoi, puoi ricominciare e<br />
rielaborarla in un altro modo: ad esempio io, molto<br />
spesso, scatto una foto, la passo a computer per poi<br />
ritornare ad un supporto analogico, ristampando su<br />
una carta dura. Può andare bene qualsiasi tecnica<br />
anche se, in questo momento, pre<strong>di</strong>ligo la Polaroid<br />
ed il bianco e nero, insomma mi piace “sporcarmi<br />
le mani”! E poi l’unica vera tecnica è data dalla<br />
conoscenza della luce e dei tempi <strong>di</strong> esposizione. Il<br />
tempo e la luce fanno la fotografi a!<br />
Fare fotografi e è legato al tuo stato d’animo?<br />
Nella mia idea <strong>di</strong> fotografi a sì, credo che in qualsiasi<br />
cosa si faccia, lo stato d’animo sia fondamentale.<br />
Che sentimenti esprimono le tue fotografi e?<br />
Nelle mie foto c’è molto <strong>di</strong> quello che sono io e <strong>di</strong><br />
quello che provo in un dato momento. Non potrei<br />
raccontare un’altra persona attraverso le mie foto.<br />
Un ragazzo della provincia <strong>di</strong> <strong>Varese</strong> che volesse<br />
fare il fotografo, in termini professionali<br />
o come hobby, come si può muovere?<br />
Non so quali possano essere i percorsi scolastici, il<br />
E ora qualche informazione “pratica” per improvvisarsi<br />
fotografi : per sviluppare le foto da soli (con possibilità <strong>di</strong><br />
metterci così la propria arte!) non sono necessari gran<strong>di</strong><br />
investimenti, con € 500 si possono acquistare il proiettore<br />
e l’ingran<strong>di</strong>tore (cercandoli magari usati), i liqui<strong>di</strong> per<br />
lo sviluppo e la carta per la stampa.<br />
Per la macchina fotografi ca: circa € 250 per una buona<br />
Refl ex e € 350 per una buona <strong>di</strong>gitale. Anche qui il consiglio<br />
è <strong>di</strong> darsi da fare per trovare tra l’usato!<br />
FOTOGRAFIA<br />
mio inizio con la fotografi a è stato appassionarmi<br />
a questo lavoro.<br />
Ci sono dei corsi per capire il funzionamento base<br />
della fotografi a, per esempio quelli organizzati dal<br />
Comune.<br />
A Milano <strong>di</strong> scuole <strong>di</strong> fotografi a ce ne sono tantissime,<br />
private o meno, con in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong>versi. Una delle<br />
più famose è lo IED.<br />
Io in Università ho stu<strong>di</strong>ato design e lì c’era un<br />
corso <strong>di</strong> fotografi a. Se una persona vuole imparare<br />
dovrebbe prima fare un corso per vedere se<br />
si appassiona o meno alla cosa e dopo un po’<br />
<strong>di</strong> pratica personale riuscirà a capire che tipo <strong>di</strong><br />
fotografi a gli piace; secondo me è molto importante<br />
essere auto<strong>di</strong>datti, cioè cercare <strong>di</strong> capire cosa<br />
interessa!<br />
Io passavo le giornate in biblioteca sfogliando libri<br />
d’arte, per capire se mi piaceva <strong>di</strong> più un genere o un<br />
altro, questo può essere uno spunto per iniziare…<br />
Come si vive economicamente parlando?<br />
Nel mio caso si vivacchia! È un lavoro con cui si<br />
può vivere, però devi scendere a compromessi! Io<br />
ho cominciato a fotografare 10 anni fa, ma l'ho<br />
scelto come lavoro solo da 2 o 3 anni.<br />
In alcuni rami della fotografi a si riesce a guadagnare<br />
bene, ma non basta certo aver fatto una scuola<br />
<strong>di</strong> fotografi a per essere chiamato a fare foto! Per<br />
esempio se fai le foto <strong>di</strong> moda si comincia con i test<br />
alle modelle: le foto vengono pagate e pian piano<br />
ti fai il tuo book, raccogli i tuoi lavori, li fai vedere<br />
in giro... Il problema è che per avere successo devi<br />
fare belle foto.<br />
Altri hobby oltre la fotografi a?<br />
Fumetti, arte in generale, musica… Beh, la musica<br />
è essenziale in camera oscura. Io ascolto gruppi<br />
tipo i Sonic Youth, i Flaming Lips… Musica vicina<br />
al mio modo <strong>di</strong> fotografare.<br />
9
10<br />
Servizio <strong>di</strong> Giorgio Pisone<br />
DISCOBUS:<br />
Il camper della<br />
prevenzione<br />
nel mondo del<br />
<strong>di</strong>vertimento.<br />
re 23.30, Cardano al Campo, in una nota<br />
<strong>di</strong>scoteca meta dei giovani della nostra<br />
provincia e non solo: atmosfera<br />
elettrizzante, gente agghindata<br />
con look <strong>di</strong>versi si smista nelle <strong>di</strong>verse<br />
sale: la fossa per l’hard rock, la sala<br />
house, quella tecno. È il sabato sera nel<br />
tempio del <strong>di</strong>vertimento o dello sballo. C’è tutta<br />
una settimana da lasciarsi alle spalle: il quattro in<br />
matematica, i pomeriggi piovosi con la testa pesante<br />
su un libro che si vorrebbe buttare fuori dalla<br />
stanza, le ore a farsi gli occhi rossi davanti al computer,<br />
Saby_90 che non vuole più chattare e, per<br />
concludere, la litigata con i miei per poter avere lo<br />
straccio <strong>di</strong> un permesso per questa serata.<br />
- Vuoi fare un tatuaggio all’henné? mi chiede una<br />
giovane ragazza.<br />
- Ma quando torno a casa lo posso lavar via? le<br />
chiedo perplesso immaginandomi la faccia allibita<br />
che potrebbe avere mia madre domattina se mi scoprisse<br />
quell’ideogramma giapponese sul braccio.<br />
La ragazza non è una che fa tattoo <strong>di</strong> mestiere, ma<br />
una volontaria del Discobus. Avevo notato all’esterno<br />
della <strong>di</strong>scoteca un camper colorato...<br />
E mentre mi lascio <strong>di</strong>segnare col pennellino l’ideogramma<br />
che signifi ca “forza interiore” la ragazza<br />
mi racconta del progetto <strong>di</strong> cui fa parte.<br />
Dal 2001 questo camper gira nel mondo del <strong>di</strong>vertimento<br />
della provincia <strong>di</strong> <strong>Varese</strong>: <strong>di</strong>scoteche,<br />
pub, feste della birra, rave party... E con la scusa <strong>di</strong><br />
un tattoo lavabile, incontra i ragazzi che vagano in<br />
cerca <strong>di</strong> una serata da sballo o anche solo <strong>di</strong> una<br />
sana evasione, con l’obiettivo <strong>di</strong> dare informazioni<br />
sui rischi connessi all’uso <strong>di</strong> sostanze stupefacenti:<br />
cocaina, alcol, ecstasy, cannabis... Tutte cose che<br />
in questi posti girano<br />
eccome.<br />
Anna, così si chiama la<br />
volontaria, sta facendo<br />
tirocinio da qualche<br />
mese nella Cooperativa<br />
Lotta Contro<br />
l’Emarginazione, dove<br />
lavorano gli operatori<br />
che hanno dato vita al<br />
Discobus.<br />
Mi dà un po’ <strong>di</strong> volantini<br />
con informazioni<br />
sugli effetti e i rischi<br />
delle droghe: uno ad<strong>di</strong>rittura<br />
sembra un
pacchetto <strong>di</strong> cartine per rollare quelle che si chiamavano<br />
“sostanze leggere”, ma una volta aperto<br />
si trova tutto ciò che serve per non assumere haschish<br />
o marijuana in leggerezza (piaciuto il gioco<br />
<strong>di</strong> parole?).<br />
Anna mi presenta Silvia, un’operatrice storica del<br />
Discobus, insieme a Cuci,<br />
Fabrizio, Nik e altri volontari<br />
che seguono il camper<br />
da qualche anno: “ci danno<br />
una mano importante nell’avvicinare<br />
i loro coetanei,<br />
ci aiutano a far compilare<br />
dei questionari <strong>di</strong>vertenti<br />
ma che fan pensare e nello<br />
stesso tempo entrano gratis<br />
nei locali e anche in qualche<br />
concerto: Ligabue e Vasco<br />
per citarne due a caso”.<br />
Silvia mi fa vedere gli altri<br />
“attrezzi del mestiere”: una<br />
videocamera con la quale<br />
VOLONTARIATO<br />
realizzano interviste e videobox, e soprattutto un<br />
etilometro, quell’aggeggio che usa anche la Polizia<br />
per verifi care se uno ha bevuto troppo. Quelli<br />
del Discobus lo usano al termine della serata, certo<br />
non per dare le multe, ma per far capire a chi ha<br />
esagerato che magari è meglio che si faccia accompagnare<br />
a casa da un amico sobrio.<br />
- Scusa Silvia – mi faccio avanti con coraggio - ma<br />
cosa pensate <strong>di</strong> ottenere con i vostri interventi? Voglio<br />
<strong>di</strong>re: pensate davvero che chi sta qui in <strong>di</strong>scoteca<br />
si faccia convincere da voi?<br />
- Noi non giriamo i locali per convincere qualcuno:<br />
offriamo a chi “sale” sul Discobus un viaggio<br />
nel mondo del <strong>di</strong>vertimento e in quello della prevenzione.<br />
Discobus dà informazioni sulle sostanze<br />
stupefacenti ascoltando le richieste dei ragazzi, invitandoli<br />
a rifl ettere sul proprio modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertirsi,<br />
e promuovendo la capacità dei giovani <strong>di</strong> autoprodurre<br />
situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertimento originali.<br />
Il nostro intervento <strong>di</strong>ffi cilmente produce dei cambiamenti<br />
negli adolescenti che incontriamo, però<br />
rappresenta un’opportunità per far parlare <strong>di</strong> una<br />
tematica su cui non sempre si ha l’occasione per<br />
rifl ettere.<br />
Anche se non lo dò a vedere, Silvia, Anna e gli<br />
altri mi hanno convinto: non tanto a parole, ma con<br />
il loro atteggiamento semplice e imme<strong>di</strong>ato che,<br />
senza neanche accorgermene, mi ha portato a raccontare<br />
un po’ <strong>di</strong> me, a chiedergli un po’ <strong>di</strong> cose<br />
sulle droghe che mi son servite a chiarirmi le idee.<br />
Li saluto, metto i volantini in tasca (poi a casa me<br />
li leggo con calma) e mi allontano verso la sala<br />
house guardando orgoglioso il mio avambraccio<br />
col tatuaggio: forza interiore…<br />
11
12<br />
Servizio <strong>di</strong> Marco Bonaglia, Erika Ulliana<br />
Cortisonici è il festival <strong>di</strong> cortometraggi organizzato<br />
da Filmstu<strong>di</strong>o90 e Ronzinanti<br />
che, per il terzo anno consecutivo, si è<br />
tenuto a <strong>Varese</strong> nel mese <strong>di</strong> marzo.<br />
Per sapere come è andata, abbiamo<br />
incontrato Massimo Lazzaroni, <strong>di</strong>rettore<br />
organizzativo del Festival.<br />
Nome, cognome e professione.<br />
Massimo Lazzaroni, presidente della cooperativa<br />
sociale TOTEM onlus <strong>di</strong> <strong>Varese</strong>, che si occupa <strong>di</strong><br />
politiche giovanili, interventi con adolescenti, educazione<br />
all’au<strong>di</strong>ovisivo. Totem è anche uno dei<br />
partner <strong>di</strong> Cortisonici.<br />
Perché avete organizzato questo festival?<br />
E perché avete scelto il cortometraggio?<br />
L’idea è nata da una riunione <strong>di</strong> Filmstu<strong>di</strong>o90. Abbiamo<br />
voluto creare - oltre alle proposte classiche<br />
<strong>di</strong> questa associazione - anche uno spazio de<strong>di</strong>cato<br />
al cinema più “underground”. Molti autori infatti<br />
iniziano la loro carriera con un cortometraggio, un<br />
prodotto a basso costo, relativamente facile da realizzare<br />
in termini <strong>di</strong> produzione. Abbiamo considerato<br />
anche che a <strong>Varese</strong> e <strong>di</strong>ntorni molte persone<br />
hanno realizzato parecchi lavori che non hanno<br />
avuto visibilità, e ci sembrava un peccato.<br />
Poi c'è Cortisonici Ragazzi: ci siamo accorti che<br />
l’au<strong>di</strong>ovisivo è un ottimo strumento educativo, per<br />
la socializzazione e il <strong>di</strong>vertimento. Visto che anche<br />
alcuni <strong>di</strong> noi avevano prodotto qualcosa, montato<br />
con ragazzi altri lavori, abbiamo pensato <strong>di</strong><br />
dare visibilità anche a queste opere, creando un<br />
momento specifi co per gli addetti ai lavori.<br />
Che criteri utilizza la giuria per selezionare<br />
le opere vincitrici? Tecnica o contenuti?<br />
Sono entrambi fondamentali. Non è una<br />
rassegna a tema, non c’è un elemento <strong>di</strong><br />
valutazione che riguar<strong>di</strong> la pertinenza<br />
o meno a un argomento: vengono considerati<br />
la vali<strong>di</strong>tà del racconto e la qualità<br />
della realizzazione (se è recitato e realizzato<br />
in modo corretto tecnicamente). La giuria 2006 è<br />
stata composta da Lorenzo Bianchini, regista e autore<br />
<strong>di</strong> fi lm horror in friulano, Luca Malavasi autorevole<br />
critico cinematografi co e docente <strong>di</strong> cinema<br />
all'Università, Pierpaolo Pirone (sceneggiatore) e<br />
Barbara Sorrentini, giornalista, attrice, conduttrice<br />
e redattrice a Ra<strong>di</strong>o Popolare.<br />
E i vincitori?<br />
Il primo premio è andato ad un'opera spagnola,<br />
“Coniglio all’aglio, peruviana e desolazione”, segno<br />
dell’aprirsi <strong>di</strong> Cortisonici ad un contesto internaziona-<br />
VARESE<br />
le. Il premio del pubblico 2006 è invece andato a<br />
“Buongiorno” <strong>di</strong> Melo Prino, una <strong>di</strong>vertente comme<strong>di</strong>a<br />
che sta raccogliendo successi in tutti i festival <strong>di</strong><br />
cortometraggi italiani ed esteri.<br />
Sono stati assegnate anche menzioni speciali, e ci terrei<br />
a segnalare quella per il cortometraggio “Zakaria”<br />
<strong>di</strong> Massimiliano e Gianluca De Serio, due ragazzi torinesi<br />
che hanno lavorato sul tema dell’intercultura con<br />
un lavoro <strong>di</strong> altissimo livello. Lavoro che non a caso è<br />
stato inserito nella “cinquina” dei David <strong>di</strong> Donatello<br />
2006 per il miglior cortometraggio.
CORTISONICI IN CIFRE<br />
2000 il totale affl uenze (doppio rispetto alla scorsa e<strong>di</strong>zione)<br />
1000 persone hanno affollato l’Università dell’Insubria<br />
nelle due serate <strong>di</strong> concorso<br />
200 persone agli incontri con Giorgio Ghisolfi e<br />
Lorenzo Bianchini<br />
96 persone a sedere e un numero imprecisato in pie<strong>di</strong> o<br />
per terra hanno gremito la sala <strong>di</strong> Filmstu<strong>di</strong>o 90 nella<br />
nottata <strong>di</strong> “Inferno”, che è risultata la vera sorpresa<br />
200 i corti, provenienti da tutta Italia e anche dall’estero,<br />
pervenuti al festival<br />
18 i fi nalisti al concorso “Cortisonici Ragazzi”<br />
L’e<strong>di</strong>zione 2006 <strong>di</strong> Cortisonici ha fatto ben sperare per il<br />
futuro, e già si sta lavorando per il festival dei corti del<br />
prossimo anno.<br />
Per quale motivo le opere <strong>di</strong> quest’anno<br />
hanno vinto?<br />
La giuria ha premiato “Coniglio all’aglio, peruviana e<br />
desolazione” per la capacità <strong>di</strong> avere condensato in<br />
pochi minuti una biografi a essenziale, in modo sintetico<br />
e senza scivolare sulla retorica. “Oltre la barricata”<br />
ha ottenuto la menzione speciale della giuria perché è<br />
un fi lm ricco <strong>di</strong> stili, in <strong>di</strong>ciassette minuti riesce a <strong>di</strong>mostrare<br />
la capacità <strong>di</strong> costruzione narrativa del racconto,<br />
unendo parti <strong>di</strong>vertenti e momenti nostalgici. “Zakaria”<br />
è stato menzionato dalla giuria perché ha adottato la<br />
scelta <strong>di</strong> raccontare delle tematiche <strong>di</strong>ffi cili ed attuali in<br />
modo <strong>di</strong>verso, con <strong>di</strong>stanza, realizzando in maniera<br />
interessante l’unione tra vita e cinema. “Buongiorno”<br />
ha vinto la categoria Pubblico e lo hanno scelto gli studenti<br />
dell’università, penso in entrambi i casi perché è<br />
riuscito a catturare con il sorriso gli interessi <strong>di</strong> molti.<br />
Infi ne “Fin<strong>di</strong>ng Joe Fava” è stato premiato per l’ironia e<br />
IN CORTO<br />
lo spirito con cui ha utilizzato l’arte del riciclo in un falso<br />
documentario. Ci ha fatto conoscere un regista che<br />
rimarrà per sempre nell’immaginario ronzinante…<br />
In una battuta: cos'è per te Cortisonici?<br />
È un’occasione <strong>di</strong> incontro e <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertimento: da una<br />
parte ci sono persone che producono cortometraggi<br />
e possono vederne altri, dall’altra giovani che sono<br />
in grado <strong>di</strong> conoscere una giuria <strong>di</strong> professionisti, registi<br />
e avere stimoli. Il tutto con una cornice tranquilla, rilassante,<br />
godereccia, piacevole, musicale, <strong>di</strong>vertente. Le<br />
MANIFESTAZIONI<br />
duemila presenze dell’e<strong>di</strong>zione 2006 ci confortano,<br />
siamo credo sulla buona strada.<br />
Quali sono state le serate migliori?<br />
Quelle del tre e quattro marzo, nelle quali si è potuto<br />
osservare il meglio della lunga lista <strong>di</strong> corti che ci sono<br />
arrivati. Anche la nottata trasgressiva “Inferno” ha riscosso<br />
molto successo: la sala <strong>di</strong> Filmstu<strong>di</strong>o 90 è stata<br />
asse<strong>di</strong>ata fi no a notte inoltrata con un fl usso continuo<br />
<strong>di</strong> persone che si sono sistemate in qualche modo per<br />
assistere alle visioni eccitate, apocalittiche e mutanti.<br />
Come può essere promosso il cortometraggio<br />
in Italia?<br />
Si fa con i festival, si può fare con la <strong>di</strong>stribuzione. Qualcuno<br />
ci ha anche provato: Blockbuster faceva dei DVD<br />
con il meglio delle produzioni italiane, noleggiabili ad<br />
un euro. Ci sono in televisione Corto5 o La Venticinquesima<br />
ora su La7. Sarebbe interessante inserire dei corti<br />
in testa e in coda ai lungometraggi quando vengono<br />
<strong>di</strong>stribuiti, ma questo in Italia è ancora irrealizzabile.<br />
Qualche in<strong>di</strong>screzione sulla prossima e<strong>di</strong>zione?<br />
Stiamo già lavorando, ma è ancora presto per parlare<br />
delle novità dell'anno prossimo. Non posso<br />
anticipare nulla, ma vi garantisco che sarà una<br />
grande e<strong>di</strong>zione.<br />
E per tutti i fi lmaker, da settembre 2006, saranno<br />
presenti sul sito www.cortisonici.org il bando e la<br />
scheda per inviare i propri lavori.<br />
infoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfo<br />
Se anche voi siete appassionati <strong>di</strong> cortometraggi o<br />
semplicemente vi interessa scoprire questo mondo...<br />
venite all'InformaGiovani più vicino.<br />
13
14<br />
Servizio <strong>di</strong> Julian Dubble H Jaxon e i suoi assistenti<br />
S<br />
alve… sono Eretico Infetto (mi chiamo così)<br />
uno degli assistenti <strong>di</strong> JJ.<br />
Il boss mi ha assegnato l’incarico <strong>di</strong> presentarvi<br />
un pezzo del grande puzzle chiamato<br />
“underground varesotto”… Non avete capito<br />
niente?!? Vabbé mi spiego meglio: io vi presenterò<br />
uno dei tanti gruppi rock che asse<strong>di</strong>ano la boscaglia<br />
dell’underground della nostra provincia… non<br />
avete capito ancora?!!!?... Io ci rinuncio… basta! Eh<br />
ve l’ho detto sono infetto, sì ho una doppia personalità<br />
scusate… Comunque, <strong>di</strong>cevamo? Ah sì… vi farò conoscere<br />
i Greasers – Grunge Rock Band from Viggiù.<br />
Saranno loro ad inaugurare la nostra rubrica lanciata<br />
col “Censimento band” del primo numero <strong>di</strong> Informa-<br />
Giovani <strong>Magazine</strong>. Lo so è un compito ingrato ma<br />
qualcuno lo doveva pur fare… Let’s go!<br />
I Greasers nascono nei sobborghi <strong>di</strong> Viggiù, spinti<br />
dal desiderio <strong>di</strong> trovare un modo per esprimere ciò<br />
che sentivano dentro: rabbia, passione, emozioni<br />
tenute nascoste.<br />
Per raccontarvi chi sono e la loro proposta musicale<br />
è forse meglio presentarveli uno ad uno:<br />
no tra gli amici e non con gli annunci, perché nella<br />
loro idea <strong>di</strong> gruppo l’amicizia viene prima della<br />
capacità <strong>di</strong> suonare.<br />
Nascono così i Greasers che signifi ca “imbrillantinati”,<br />
nome tratto dal libro “I ragazzi della Cinquantaseiesima<br />
strada”.<br />
Chiacchierando con lui scopriamo una persona<br />
timida e quasi impacciata, ma basta vederlo sul<br />
palco per scoprire che è una belva: con gli occhi<br />
chiusi per non farsi intimorire dal pubblico e testi<br />
in inglese per celare un po’ le emozioni racchiuse<br />
nei brani che scrive. Ora, a venticinque anni, è il<br />
leader in<strong>di</strong>scusso del gruppo.<br />
Alessandro:<br />
batterista del gruppo,<br />
non sapeva<br />
cosa fosse una<br />
batteria fi n quando<br />
gli è stata recapitata<br />
presso<br />
la sua cantina,<br />
trasformata con i<br />
GRUNGE IS NOT<br />
Clau<strong>di</strong>o: uno dei<br />
fondatori, voce e chitarra<br />
dei Greasers…<br />
è un giovincello<br />
ascoltatore assetato<br />
<strong>di</strong> grunge e rock con<br />
preferenze spiccate<br />
per gruppi come i<br />
Nirvana (<strong>di</strong>ci poco)<br />
e Deftones. Fra i suoi anti-miti c’è Bono degli U2,<br />
del quale non apprezza il mischiare musica e politica.<br />
Intorno ai quin<strong>di</strong>ci anni si interessa alla chitarra,<br />
la suona a casa <strong>di</strong> nascosto per non farsi vedere<br />
dai fratelli maggiori, proprietari legittimi della chitarra<br />
medesima. Ma con la maggiore età riceve in<br />
dono una chitarra elettrica tutta sua e da allora fa<br />
scintille, suona ad orecchio perché non conosce il<br />
pentagramma. In questi anni (come capita a molti<br />
gruppi) comincia a frullargli per la testa l’idea<br />
<strong>di</strong> fondare un gruppo musicale, fi nché insieme a<br />
Gianni (altro chitarrista e amico d’infanzia che lascerà<br />
il gruppo nel 2003 per un grande viaggio)<br />
l’idea teorica <strong>di</strong>venta un progetto realizzabile.<br />
Mancavano un batterista e un bassista che cerca-<br />
cartoni delle uova nella sala prove dei Greasers.<br />
Ha trasformato la capacità <strong>di</strong> far baccano in abilità<br />
da percussionista, grazie a tanta passione e un<br />
anno <strong>di</strong> corso privato presso il batterista del Rondò<br />
Veneziano.<br />
Lo scantinato <strong>di</strong> Alessandro è il covo in cui, tra<br />
stonate e fi schi dell’ampli, nascono i pezzi musicali<br />
che li portano ai primi live. La prima esibizione<br />
se la creano da soli organizzando un festival<br />
per band emergenti nella loro Viggiù, poi passano<br />
per il Castello Sforzesco <strong>di</strong> Pavia, toccando gli<br />
apici come semifi nalisti al Bustock 2004 e partecipando<br />
al festival l’Imboscata come spalla delle<br />
Pornoriviste.<br />
Teo: il bassista,<br />
estroverso,<br />
loquace e simpatico<br />
un vero<br />
“teen spirit”<br />
ha un passato<br />
da rapper e<br />
ha conosciuto<br />
Clau<strong>di</strong>o in<br />
quarta superio-
Alla scoperta del Rock underground della nostra provincia:<br />
ecco i<br />
DEAD!!!<br />
re. Potete immaginare le scintille tra un “repparo”<br />
istrionico e un introverso amante del rock: o<strong>di</strong>o a<br />
prima vista che si trasforma in una grande amicizia<br />
fi no all’ingresso nel gruppo. All’inizio non<br />
aveva la minima esperienza col basso, faceva il<br />
rapper in una band <strong>di</strong> crossover che ha lasciato<br />
perché non ne con<strong>di</strong>videva le velleità <strong>di</strong> succes-<br />
25<br />
Nome del gruppo<br />
Numero componenti<br />
Genere<br />
Tre righe <strong>di</strong> presentazione<br />
Suona: Cover Pezzi propri<br />
Ha suonato in (locali, feste, rassegne, etc.)<br />
Demo: si no<br />
e-mail del responsabile del gruppo<br />
sito internet<br />
MUSICA<br />
so. Ora è un gran bassista nonché il curatore del<br />
sito www.greasers.it per tutti i fan. Insomma un grande.<br />
Ora i Greasers non sono più quegli sprovveduti<br />
ragazzini degli inizi, sono un po’ più maturi anche<br />
se sono rimasti fedeli ai loro esor<strong>di</strong>: quin<strong>di</strong> zero<br />
cover, solo pezzi originali con sonorità grunge<br />
“sporcate” da qualche pizzico <strong>di</strong> punk e <strong>di</strong> psichedelica,<br />
vocalità con toni ora sofferenti ora euforici.<br />
Non mi resta che consigliarvi <strong>di</strong> scaricare alcuni<br />
brani dal loro sito o meglio <strong>di</strong> andarli a sentire dal<br />
vivo perché gruppi come i Greasers vanno visti,<br />
ascoltati e soprattutto sostenuti.<br />
CENSIMENTO BAND<br />
METTETEVI IN CONTATTO CON<br />
NOI!<br />
Compila il tagliando e spe<strong>di</strong>scilo in busta chiusa a:<br />
Coor<strong>di</strong>namento <strong>Provincia</strong>le<br />
InformaGiovani Via Valverde, 2 - 21100 <strong>Varese</strong><br />
oppure scrivi a: informagiovani@provincia.va.it<br />
Dichiarazione <strong>di</strong> avvenuta informazione circa il Trattamento<br />
dei Dati (Informativa ex art. 13 D.lgs. 196/2003).<br />
Secondo la normativa in<strong>di</strong>cata, tale trattamento sarà improntato<br />
ai principi <strong>di</strong> correttezza, liceità e trasparenza e <strong>di</strong> tutela della riservatezza.<br />
I dati forniti saranno utilizzati esclusivamente per l’invio via posta<br />
elettronica delle informazioni del Coor<strong>di</strong>namento InformaGiovani e saranno<br />
inseriti in un database del Settore Lavoro e Politiche Sociali. Il titolare della conservazione<br />
dei dati, cui eventualmente far capo per esercitare i <strong>di</strong>ritti, ai sensi dell’art.7 del<br />
D.lgs.196/2003, è la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Varese</strong> – Piazza Libertà 1 – nella persona del Presidente<br />
della <strong>Provincia</strong>.<br />
15
14<br />
Servizio <strong>di</strong> Glenda Giussani<br />
INTER RAIL:<br />
il bello <strong>di</strong><br />
viaggiare in libertà<br />
M<br />
i sono sempre chiesta come potermi<br />
<strong>di</strong>vertire, magari con i miei amici o<br />
la mia famiglia, viaggiando al sicuro<br />
e senza preoccupazioni. Ecco la<br />
risposta: Inter Rail.<br />
L’Inter Rail è un biglietto ferroviario che permette<br />
<strong>di</strong> girare in treno liberamente in paesi europei e<br />
nord africani (Marocco, Turchia, ecc…) pagando<br />
una cifra a forfait. Tutti i Paesi membri della rete<br />
Inter Rail sono <strong>di</strong>visi in zone per vicinanza: per<br />
esempio l’Italia fa parte della zona G con Slovenia,<br />
Turchia e Grecia, mentre la vicina Svizzera<br />
è compresa nella zona B assieme a Danimarca,<br />
Germania ed Austria. Il costo del biglietto Inter Rail<br />
varia a seconda dell’età del viaggiatore e della<br />
durata del viaggio, ad esempio per chi ha meno <strong>di</strong><br />
26 anni il pass <strong>di</strong> una zona per se<strong>di</strong>ci giorni costa<br />
195 euro. Purtroppo le linee ferroviarie del proprio<br />
paese non sono comprese nell’offerta Inter Rail, ma<br />
si può avere una riduzione del 50% sul costo del<br />
biglietto necessario per arrivare fi no al limite più<br />
vicino della zona prescelta.<br />
Il biglietto può essere acquistato fi no a tre mesi<br />
prima della partenza in tutte le biglietterie <strong>di</strong> stazione<br />
o nelle agenzie <strong>di</strong> viaggio con biglietteria<br />
ferroviaria da tutti coloro che risiedono in un paese<br />
membro della rete Inter Rail, <strong>di</strong>etro presentazione<br />
<strong>di</strong> un documento <strong>di</strong> identità o <strong>di</strong> un permesso <strong>di</strong><br />
soggiorno.<br />
Questa iniziativa è nata nel 1972 in occasione<br />
del cinquantesimo anniversario dell’International<br />
Railway, e da allora continua ad affascinare tantissime<br />
persone, dai ragazzi in cerca <strong>di</strong> avventura<br />
e <strong>di</strong> risparmio, alle famiglie stanche della solita<br />
routine!<br />
Negli anni sono cambiate alcune cose: il biglietto<br />
è stato <strong>di</strong>viso in zone (un tempo esisteva un solo<br />
biglietto, che consentiva <strong>di</strong> viaggiare in tutti i paesi<br />
della rete!) e i prezzi sono aumentati parecchio.<br />
In compenso sono aumentati nel corso degli anni<br />
i paesi della rete Inter Rail: se fi no al ’90 i paesi<br />
membri erano 21, dopo la caduta della cortina <strong>di</strong><br />
ferro si sono aggiunti anche i paesi dell’Europa<br />
dell’Est e oggi sono 31, compresi alcuni paesi del<br />
nord Africa.<br />
Quin<strong>di</strong>, vista la possibilità <strong>di</strong> conoscere tutte le<br />
meraviglie <strong>di</strong> queste zone, <strong>di</strong> entrare a contatto<br />
con la popolazione e <strong>di</strong> viaggiare al sicuro, cosa<br />
aspettiamo a comprare il biglietto e a partire per le<br />
vacanze della ormai vicina estate?!<br />
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TRENITALIA.COM<br />
Sul sito uffi ciale delle Ferrovie dello Stato, cliccando “Viaggi internazionali” nella sezione “Orari e acquisto” si accede ad alcune<br />
opportunità per viaggiare in Europa in treno; oltre all'Inter Rail ci sono schede <strong>di</strong> presentazione <strong>di</strong> altri servizi e offerte.<br />
Sul sito c'è anche un motore <strong>di</strong> ricerca per avere orari e coincidenze. www.trenitalia.com<br />
INTER RAIL NET<br />
Il sito uffi ciale dell'offerta Inter Rail, in lingua inglese, offre moltissime informazioni: dalla storia dell'Inter Rail alle testimonianze<br />
<strong>di</strong> viaggio, ai link per viaggiare sulle linee <strong>di</strong> tutta Europa. www.interrailnet.com<br />
Per avere maggiori informazioni su Inter Rail e altre opportunità <strong>di</strong> viaggio passa all’InformaGiovani a te più vicino!
AUTOSTOP<br />
ORGANIZZATO<br />
Pollice su!<br />
U<br />
na trentina <strong>di</strong> anni fa, nei paesi<br />
dell’Unione Europea, nacque<br />
l’idea <strong>di</strong> unire una delle cose più<br />
belle, come viaggiare, al rispar-<br />
mio. C'era anche la voglia <strong>di</strong><br />
conoscere nuove persone e <strong>di</strong><br />
con<strong>di</strong>videre esperienze, con un pizzico <strong>di</strong><br />
avventura e la moda dell’autostop, che ha<br />
sempre un po’ affascinato tutti, ma che era<br />
<strong>di</strong>ventata anche piuttosto pericolosa.<br />
Così si è arrivati a concepire una delle<br />
più gran<strong>di</strong> iniziative per chi vuol viaggiare<br />
tranquillo: autostop organizzato!<br />
Si tratta <strong>di</strong> un accordo tra chi cerca e<br />
chi offre un passaggio per la stessa destinazione<br />
su mezzi <strong>di</strong> trasporto privati:<br />
automobili, camper, barche o moto.<br />
I contatti tra il guidatore e il passeggero avvengono<br />
solitamente tramite agenzie o associazioni<br />
del settore (ve<strong>di</strong> box) o con annunci<br />
o contatti, specialmente su Internet.<br />
Si richiede solitamente una spesa minima<br />
per il viaggio: un contributo per la benzina o<br />
per il pedaggio autostradale.<br />
Per essere completamente sicuri <strong>di</strong> viaggiare senza alcun<br />
pericolo, viene chiesta la fotocopia del documento <strong>di</strong> identità<br />
<strong>di</strong> tutti i passeggeri più la patente e il libretto del guidatore.<br />
Per chi si rivolge ad un’associazione, c’è una guida ed un<br />
regolamento per passeggeri ed autisti. Inoltre il servizio è<br />
garantito da un vero e proprio contratto, per cui si è tenuti<br />
a rispettare tutti gli accor<strong>di</strong> presi, come giorno, ora e luogo<br />
<strong>di</strong> partenza e <strong>di</strong> arrivo. Di solito vengono anche specificati<br />
quanti posti il guidatore ha a <strong>di</strong>sposizione, il numero dei bagagli<br />
da caricare e se si portano con sé animali o bambini.<br />
Ma perché scegliere <strong>di</strong> andare in autostop e non in<br />
treno o in autobus come tutti?<br />
Prima <strong>di</strong> tutto perché si risparmia anche l’80% rispetto<br />
ad altri mezzi <strong>di</strong> trasporto e si viaggia in compagnia.<br />
LE<br />
PRINCIPALI<br />
AGENZIE<br />
ITALIANE<br />
DI AUTOSTOP<br />
ORGANIZZATO<br />
SONO:<br />
TURISMO<br />
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Offre un servizio a pagamento con offerte e<br />
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Via Torino 51 - Milano<br />
Tel. 02 89011899 - fax: 02 89011897<br />
E-mail: info@autostop.it<br />
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VIAVAI<br />
Fornisce un elenco <strong>di</strong> offerte e richieste<br />
<strong>di</strong> passaggi per l'Italia e l'Europa.<br />
Chi accetta il passaggio deve versare<br />
una quota associativa annuale.<br />
Tel. 051 348868 fax: 051 495523<br />
(sede <strong>di</strong> Bologna)<br />
tel. 044 5366203 (sede <strong>di</strong> Vicenza)<br />
E-mail: autostop@viavai.com, viavai@viavai.it<br />
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DIVIDERE<br />
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passaggi in automobile in oltre 70 paesi <strong>di</strong> tutto<br />
il mondo. È richiesta la registrazione online.<br />
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In più si evitano corse e code in stazione e si contribuisce<br />
concretamente a ridurre il traffi co e l’inquinamento.<br />
Insomma, una proposta rivolta a tutte le persone che vogliono<br />
viaggiare in modo economico, risparmiando energia<br />
e rispettando l’ambiente e al contempo vogliono con<strong>di</strong>videre<br />
e ampliare la cerchia delle amicizie, relazioni e,<br />
perché no, il piacere <strong>di</strong> godere un’avventura comune!<br />
17
18<br />
Servizio <strong>di</strong> Giò<br />
PASSEPARTOUT:<br />
a Saronno l'arte<br />
esce fuori<br />
E<br />
chi l’ha detto che i giovani non si muovono,<br />
chi li <strong>di</strong>pinge come una generazione ipnotizzata<br />
da reality show, chat, sms?<br />
Ci sono iniziative che magari non fanno<br />
notizia, non raggiungono i grossi me<strong>di</strong>a,<br />
ma visto che la nostra testata sa guardare oltre i<br />
luoghi comuni, possiamo scorgere in controluce,<br />
tra il chiaro scuro <strong>di</strong> ciò che si muove nella nostra<br />
provincia, gruppi <strong>di</strong> giovani in fermento, capaci <strong>di</strong><br />
creare per sé e per i propri coetanei delle proposte<br />
<strong>di</strong> tutto rispetto. C’è bisogno <strong>di</strong> un cineforum, <strong>di</strong><br />
un concorso letterario, <strong>di</strong> iniziative <strong>di</strong> animazione<br />
culturale? Qualcuno in quel <strong>di</strong> Saronno ci ha già<br />
pensato ed ha fondato un’associazione chiamata<br />
“Passepartout”. Incontriamo Giovanna una delle<br />
fondatrici.<br />
Ci racconti come è nata l’idea <strong>di</strong> fondare<br />
un’associazione?<br />
L’associazione PASSEPARTOUT nasce dal desiderio<br />
e dall'esigenza <strong>di</strong> un gruppo ragazzi, tutti ex studenti<br />
delle scuole me<strong>di</strong>e superiori <strong>di</strong> Saronno, fortemente<br />
motivati a creare uno spazio che potesse<br />
<strong>di</strong>ventare un nuovo punto <strong>di</strong> riferimento, un luogo<br />
d’incontro per l’aggregazione giovanile soprattutto<br />
per la sera e dove si potessero anche organizzare<br />
iniziative culturali, sportive, musicali… insomma<br />
offrire uno spazio nel quale ritrovarsi.<br />
Una curiosità ovvia: perché avete scelto il<br />
nome “Passepartout”?<br />
Per noi PASSEPARTOUT assume un signifi cato poetico<br />
e artistico al contempo: è passare attraverso<br />
(PASSER PAR) l’arte (ART) e uscire fuori (OUT) per<br />
conoscere nuovi amici e fare molte cose insieme.<br />
Qual è la vostra mission...<br />
Passepartout vuole porsi come promotore e organizzatore<br />
d’iniziative aperte al contesto citta<strong>di</strong>no<br />
per tutti coloro che intendano sperimentare le pratiche<br />
della cultura e della comunicazione come strumento<br />
<strong>di</strong> potenziamento della qualità della vita.<br />
Passepartout è apartitica, aconfessionale, asindacale:<br />
il che signifi ca che non si pone vincoli per<br />
l'organizzazione delle varie serate, se non il rispetto<br />
delle regole previste nel Co<strong>di</strong>ce Civile.<br />
Le <strong>di</strong>ffi coltà incontrate e i supporti ricevuti...<br />
L'Associazione è nata al termine dell'estate 2005<br />
quando un gruppo <strong>di</strong> giovani desiderosi <strong>di</strong> fare<br />
qualcosa per sé e per gli altri ha deciso <strong>di</strong> riscoprire<br />
le potenzialità umane dell'associarsi e dello stare insieme<br />
dopo esperienze pregresse <strong>di</strong> partecipazione<br />
personale alle realtà quali il gruppo TeamTeen promosso<br />
dal Progetto Ra.<strong>di</strong>.Ci. (Ragazzi <strong>di</strong> Città), alla<br />
Redazione Giovani promossa dall’A.S.L. <strong>di</strong> <strong>Varese</strong><br />
attraverso “Progetto Con-tatto Spazio Adolescenti”,<br />
fi no a giungere all’esperienza dell’anno <strong>di</strong> volontariato<br />
sociale (Servizio Civile Nazionale Volontario).<br />
È stato preparato uno statuto e allestito un Consiglio<br />
<strong>di</strong> Soci Fondatori che, stilati i documenti relativi, ha<br />
chiesto l'adesione all'albo comunale. Dal Comune<br />
<strong>di</strong> Saronno abbiamo subito ottenuto una buona approvazione<br />
del progetto e tramite una convenzione<br />
abbiamo altresì ottenuto l'uso del Centro Polivalente<br />
come nostra sede per le iniziative.<br />
Superate le <strong>di</strong>ffi coltà tecniche e burocratiche, resta<br />
la <strong>di</strong>ffi coltà <strong>di</strong> farsi conoscere in maniera più capillare<br />
da tutti i nostri coetanei che sovente paiono<br />
anestetizzati, non suffi cientemente pronti a ricevere<br />
le iniziative offerte dal territorio. Oggigiorno purtroppo<br />
la maggioranza dei giovani (per quel che
iscontriamo qui a Saronno) preferisce stare davanti<br />
alla tv o partecipare a iniziative preconfezionate.<br />
Uno dei tanti obiettivi che speriamo <strong>di</strong> consolidare<br />
al più presto è quello <strong>di</strong> rendere i nostri soci più<br />
partecipi e attivi.<br />
Quanto è importante l’aver voglia <strong>di</strong> “fare”?<br />
La voglia <strong>di</strong> fare conta tantissimo, è il motore <strong>di</strong><br />
ogni nostra iniziativa! Senza passione e grinta sarebbe<br />
<strong>di</strong>ffi cile andare avanti e riuscire a coor<strong>di</strong>nare<br />
bene tutte le nostre attività.<br />
Ogni settimana ci si riunisce per organizzare gli<br />
eventi e progettare quelli futuri: le riunioni <strong>di</strong> solito<br />
vertono su due temi principali, da un lato l'organizzazione<br />
vera e propria delle attività e dall'altro<br />
l'amministrazione burocratica delle cose più pratiche,<br />
contatti con le istituzioni, enti ecc.<br />
Per seguire le<br />
iniziative <strong>di</strong><br />
Passepartout<br />
http://xoomer.virgilio.<br />
it/passepartout<br />
Quali sono le iniziative che promuovete?<br />
Le iniziative che <strong>di</strong> solito promuoviamo sono <strong>di</strong><br />
tipo culturale, sportive, musicali… Un esempio concreto<br />
sono le numerose serate <strong>di</strong> cineforum che ci<br />
hanno permesso <strong>di</strong> accattivarci subito la simpatia<br />
dei nostri partecipanti e futuri soci, oppure le serate<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>battito su importanti temi sociali. Per il futuro<br />
sono già in programma numerose iniziative quali<br />
partite e tornei sportivi per il mese <strong>di</strong> giugno-luglio<br />
e a settembre partirà un concorso letterario patrocinato<br />
dal Comune che speriamo possa coinvolgere<br />
molti giovani e spronarli a partecipare... I premi<br />
sono ancora rigorosamente top-secret.<br />
Che riscontri avete avuto sul vostro territorio?<br />
L'Associazione ha iniziato e inaugurato l'attività<br />
il 20 ottobre 2005 con un evento musicale<br />
jazz; ha raccolto strada facendo numerosi<br />
soci, arrivando (per ora) a quota 85 adesioni.<br />
Non pochi se consideriamo che siamo partiti da<br />
zero, autofi nanziandoci tutte le iniziative. Le attività<br />
si svolgono attraverso l'azione volontaristica<br />
degli associati e la continua ricerca <strong>di</strong> sog-<br />
getti <strong>di</strong>sponibili a sostenere i singoli progetti.<br />
Oggi l'Associazione, dopo i primi sei mesi, ha una<br />
sua attività consolidata ed è sempre più motivata<br />
nella ricerca <strong>di</strong> progetti e risorse positive. È in questo<br />
contesto che sono state svolte, ed altre sono in<br />
cantiere, numerose iniziative.<br />
Che progetti avete per il futuro o un sogno<br />
nel cassetto?<br />
Un sogno nel cassetto? Ovviamente farci conoscere<br />
il più possibile e <strong>di</strong>ventare una realtà<br />
solida che possa collaborare attivamente<br />
al fi anco dell'InformaGiovani <strong>di</strong> Saronno o<br />
altre realtà citta<strong>di</strong>ne patrocinate dal Comune.<br />
Uno degli innumerevoli scopi che Passepartout si<br />
prefi gge (e che vorrebbe incrementare) è quello <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>venire un punto <strong>di</strong> riferimento per l'informazione,<br />
lo scambio <strong>di</strong> esperienze, la progettazione <strong>di</strong> iniziative<br />
da realizzarsi nella città in collaborazione<br />
con le altre associazioni giovanili presenti sul territorio<br />
e nei paesi limitrofi .<br />
Avete un calendario <strong>di</strong> iniziative per il<br />
mese <strong>di</strong> giugno?<br />
Un calendario esiste già, abbiamo programmato<br />
date fi no a luglio, ma per motivi organizzativi <strong>di</strong><br />
solito vengono comunicate <strong>di</strong> settimana in settimana<br />
attraverso volantini, newsletter o sms. Essendo<br />
un'associazione giovane (<strong>di</strong> giovani per i giovani)<br />
un limite che riscontriamo è che ci manca esperienza,<br />
gestiamo le cose con molta passione e solo con<br />
il tempo saremo in grado <strong>di</strong> procedere e pianifi care<br />
meglio tutti i servizi. Esiste comunque un effi ciente<br />
servizio <strong>di</strong> newsletter che tiene costantemente informati<br />
tutti i nostri soci, un recapito telefonico sempre<br />
attivo dal lunedì al vener<strong>di</strong> e una mail alla quale<br />
scriverci. Non <strong>di</strong>mentichiamo infi ne il sito che pian<br />
piano sta prendendo sempre più forma!<br />
infoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfo<br />
Fai parte anche tu <strong>di</strong> un’associazione?<br />
Vuoi farci conoscere la tua esperienza o promuovere un’iniziativa?<br />
Scrivici e potresti avere uno spazio sul<br />
prossimo numero <strong>di</strong> InformaGiovani <strong>Magazine</strong>.<br />
informagiovani@provincia.va.it<br />
VOLONTARIATO<br />
19
20<br />
Servizio <strong>di</strong> Federico Agostini<br />
6°SK8<br />
Cinque anni<br />
<strong>di</strong> lotte<br />
Non c’é che <strong>di</strong>re dopo anni e<br />
anni <strong>di</strong> scontri ed incomprensioni<br />
abbiamo la possibilità <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>vulgare la nostra storia anche su<br />
“InformaGiovani”<strong>Magazine</strong>.<br />
Lo skate a Sesto che ci cre<strong>di</strong>ate o<br />
meno è oramai da mooolto più <strong>di</strong> cinque anni<br />
che è presente e come ogni sport alternativo è nato<br />
sulle strade come la nostra storia che taglieremo <strong>di</strong><br />
qualche anno per motivi <strong>di</strong> spazio e soprattutto <strong>di</strong><br />
noia. Nel 2000 eravamo una compagnia <strong>di</strong> sette<br />
amici a praticare tale sport stimolati da ragazzi più<br />
gran<strong>di</strong> che per<br />
motivi <strong>di</strong> lavoro<br />
hanno poi<br />
smesso. Non<br />
avendo reali<br />
spazi per seguire<br />
la nostra<br />
passione tutto<br />
ciò che potevamo<br />
utilizzare<br />
era la strada e<br />
fortunatamente<br />
quella <strong>di</strong> Sesto Calende si prestava ottimamente.<br />
Ogni muretto scalinata o passamano era per noi<br />
una nuova sfi da. Ben presto però ci imbattemmo<br />
in un fatto da noi sempre reputato assurdo e senza<br />
una base logica. La pratica dello skate-board al <strong>di</strong><br />
fuori <strong>di</strong> spazi a norma è vietata anche sulle piste<br />
ciclabili in quanto lo si considera come un mezzo<br />
<strong>di</strong> accelerazione sprovvisto <strong>di</strong> freni e non controllabile.<br />
Tempo un mese conoscevamo a memoria tutti<br />
i nomi della Polizia Municipale del nostro paese e<br />
naturalmente loro conoscevano i nostri. Fu dopo un<br />
anno <strong>di</strong> continua pratica e litigi che decidemmo <strong>di</strong><br />
rivolgerci al nostro Comune. Come c’era da aspettarsi<br />
le idee che decidemmo <strong>di</strong> portare per la realizzazione<br />
<strong>di</strong> uno spazio apposito vennero scartate<br />
con la scusante che all’interno <strong>di</strong> questo allora vi<br />
era già una “Pool” realizzata nel centro sportivo. Il<br />
fatto è che la struttura da loro costruita verso la fi ne<br />
degli anni novanta era stata realizzata seguendo<br />
delle foto e commissionando il lavoro a una classica<br />
impresa <strong>di</strong> muratori. Il risultato era appena<br />
suffi ciente in quanto la struttura in sé risultava grande<br />
per appena due persone per volta ed il raggio<br />
<strong>di</strong> curvatura utilizzato risultava <strong>di</strong>ffi cile anche per<br />
i pro del settore. Tale fatto è stato anche testato<br />
chiamando a skeitarla pro “Bastard” durante una
giornata <strong>di</strong> Writers e Skate. Gli anni sono poi passati<br />
skeitando ogni superfi cie liscia del comune <strong>di</strong><br />
Sesto allargando nel frattempo le nostre fi la e raggiungendo<br />
il numero <strong>di</strong> trenta praticanti solamente<br />
nel nostro comune. Alla luce <strong>di</strong> tali numeri l’amministrazione<br />
non poteva stare a guardare in quanto<br />
la situazione stava lentamente sfuggendo <strong>di</strong> mano<br />
e Sesto stava andando verso un pessimo periodo<br />
dal momento che fra le scritte abusive <strong>di</strong> alcuni<br />
writers si interpretavano riferimenti allo skate. Fu<br />
allora a cavallo fra il 2004 e il 2005 che nasce il<br />
progetto <strong>di</strong> costruzione <strong>di</strong> un park proprio quando<br />
le speranze si stavano affi evolendo ed i praticanti<br />
<strong>di</strong>mezzando, soprattutto per quanto riguarda i più<br />
giovani. La nuova giunta comunale con una gran<strong>di</strong>ssima<br />
e attiva partecipazione della Cooperativa<br />
l’Aquilone ed alla intramontabile assistenza dell’Assessore<br />
alle politiche giovanili decide <strong>di</strong> dare<br />
il via alla realizzazione <strong>di</strong> uno spazio a<strong>di</strong>bito alla<br />
pratica dello skate. Così facendo la partecipazione<br />
<strong>di</strong> coloro che un tempo chiesero la realizzazione<br />
<strong>di</strong> tale spazio risultò fondamentale sia per decidere<br />
come realizzare il tutto e soprattutto dove. Nel<br />
2006 lo spazio più<br />
adatto si rivelò l’intera<br />
area circostante<br />
la pool all’interno<br />
del centro sportivo<br />
e la struttura stessa,<br />
decidendo così <strong>di</strong><br />
sotterrarla e ricoprire<br />
la superfi cie del<br />
terreno sovrastante<br />
con una pavimentazione<br />
corazzata,<br />
composta da massetto<br />
in cemento<br />
armato con rete<br />
elettrosaldata e la<br />
corazzatura superfi -<br />
TEMPO LIBERO<br />
ciale in quarzo, per poter così resistere all’usura<br />
ed alle forti sollecitazioni. Attualmente la zona è<br />
pronta per essere utilizzata come classica pista <strong>di</strong><br />
pattinaggio per la gioia delle forze dell’or<strong>di</strong>ne. A<br />
fi ne 2006 si vedrà la collocazione delle vere e<br />
proprie strutture per la pratica<br />
della <strong>di</strong>sciplina. Il park misura<br />
29x16metri risultando così il<br />
più grande della provincia <strong>di</strong><br />
<strong>Varese</strong> e verrà autogestito in attesa<br />
che si uffi cializzi l’associazione<br />
che ne prenderà poi la<br />
manutenzione ed il controllo. Il<br />
park sarà autonomo dal centro<br />
sportivo e sarà dotato <strong>di</strong> una<br />
propria entrata da via Tortorino<br />
la via conosciuta da ogni<br />
writers della zona in quanto<br />
ospita il lunghissimo muro legale<br />
che il Comune ha messo<br />
a <strong>di</strong>sposizione per i propri artisti on the road. C’è<br />
sicuramente da spendere due parole anche per<br />
questa zona, in quanto il Comune <strong>di</strong> Sesto è stato<br />
il primo a valorizzare realmente la “Spray Art”<br />
mettendo a <strong>di</strong>sposizione una lunghissima muraglia<br />
per la realizzazione <strong>di</strong> opere artistiche eseguite<br />
con le classiche bombolette spray, evitando così<br />
che i giovani artisti <strong>di</strong> strada si esercitino sui muri<br />
<strong>di</strong> privati. Anche tale proposito è stato realizzato<br />
con la collaborazione <strong>di</strong> giovani che credono realmente<br />
nei propri ideali e non si fermano davanti<br />
a nessun ostacolo pur <strong>di</strong> realizzarli. Il progetto è<br />
nato nel 1994 e ha dato la possibilità ad artisti <strong>di</strong><br />
tutta Italia <strong>di</strong> esibirsi anche all’interno <strong>di</strong> kermesse<br />
quali la festa “Sotto Il Ponte” per il decennale del<br />
muro. Vogliamo <strong>di</strong>vulgare la notizia <strong>di</strong> ciò che siamo<br />
riusciti a fare per invogliare i giovani a farsi<br />
sentire e <strong>di</strong>mostrare che non serve essere migliaia<br />
per realizzare grossi progetti.<br />
Quando noi ci siamo messi a gridare eravamo in<br />
sette ora tocca a voi.<br />
21
22<br />
Servizio <strong>di</strong> Rosanna Tenti<br />
S<br />
VARESE<br />
BASKET:<br />
Mi rivolgo a voi, gran<strong>di</strong> appassionati <strong>di</strong><br />
sport, soprattutto <strong>di</strong> basket, che non<br />
vorreste mai smettere <strong>di</strong> sognare ad<br />
occhi aperti una vittoria stellare in una<br />
competizione tra le più prestigiose. Si<br />
è conclusa la seconda e<strong>di</strong>zione del torneo pasquale<br />
<strong>di</strong> basket organizzato dalla Comunità Montana<br />
della Valceresio e de<strong>di</strong>cato al ricordo <strong>di</strong> Graziano<br />
Barilà, giovane giocatore <strong>di</strong> basket scomparso.<br />
Hanno partecipato alla manifestazione 28 squadre<br />
che si sono alternate in 7 impianti <strong>di</strong> gioco<br />
<strong>di</strong>stribuiti su tutta la provincia.<br />
A confronto i migliori team della categoria under 16<br />
e le più blasonate scuole cestistiche internazionali:<br />
gli sloveni <strong>di</strong> Lubiana, gli israeliani del Maccabi Tel<br />
Aviv, i tedeschi <strong>di</strong> Berlino, i lituani della Marciulionis<br />
Academy, i serbi della Stella Rossa Belgrado e gli<br />
americani del Team Ohio, campioni uscenti della<br />
scorsa e<strong>di</strong>zione. Tutti i giocatori, travolti dal grande<br />
entusiasmo del pubblico, erano animati dall’incontenibile<br />
voglia <strong>di</strong> emergere in una manifestazione che<br />
potrebbe ritenersi un trampolino <strong>di</strong> lancio per gran<strong>di</strong><br />
traguar<strong>di</strong>. Marco Allegretti, giocatore della prima<br />
squadra Whirlpool <strong>Varese</strong>, conferma l’importanza<br />
<strong>di</strong> questi tornei che mettono in luce giovani talenti<br />
cestistici sia <strong>di</strong> casa nostra che stranieri:<br />
“Anch’io – <strong>di</strong>ce Allegretti - a suo tempo ho<br />
partecipato a questo torneo, e lo ricordo come<br />
un’esperienza arricchente, che mi ha dato l’opportunità<br />
<strong>di</strong> conoscere nuove culture, nuove persone<br />
e <strong>di</strong>versi mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> interpretare il basket.”<br />
L’ala del <strong>Varese</strong> insiste sull’importanza del<br />
coinvolgimento delle squadre straniere per<br />
far assaporare ai più giovani le emozioni<br />
<strong>di</strong> una mini Eurolega:<br />
SPORT<br />
Mini Eurolega per UNDER 16<br />
“<strong>Varese</strong> si è sempre data un gran da fare nell’organizzare<br />
questi eventi mostrando sempre il meglio<br />
<strong>di</strong> sé grazie alla <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> molte le famiglie<br />
che offrono la loro ospitalità ai giocatori italiani e<br />
stranieri. Il mio consiglio a tutti i ragazzi che vogliono<br />
arrivare ad alto livello è quello <strong>di</strong> vivere lo<br />
sport come un gioco e come un <strong>di</strong>vertimento, <strong>di</strong><br />
non mollare mai anche nei momenti <strong>di</strong>ffi cili e <strong>di</strong><br />
accettare le critiche e i consigli con umiltà.”<br />
Per la cronaca l’e<strong>di</strong>zione 2006 del memorial Graziano<br />
Barilà è fi nita nelle mani dei Lituani della<br />
Marciulionis Academy che ha battuto la Stella Rossa<br />
Belgrado. Un’e<strong>di</strong>zione senza gran<strong>di</strong> squadroni<br />
o in<strong>di</strong>vidualità <strong>di</strong> altissimo livello, ma comunque<br />
in grado <strong>di</strong> regalare forti emozioni ai numerosi<br />
appassionati <strong>di</strong> <strong>Varese</strong> e provincia, che si sono<br />
succeduti sulle tribune dei campi da gioco nelle 71<br />
partite <strong>di</strong>sputate.<br />
La fi nalissima, con 2500 spettatori sulle tribune del<br />
Palawhirlpool ha visto sul po<strong>di</strong>o,oltre ai lituani e<br />
ai serbi, anche gli sloveni che hanno superato nettamente<br />
i piemontesi della Moncalieri. Agli italiani<br />
è andata la vittoria nella gara delle schiacciate con<br />
il varesino Alessandro Pavesi.
AAA<br />
CALCIATORI CERCASI<br />
Per il V Torneo <strong>di</strong> calcio<br />
organizzato dall’Assessorato<br />
allo Sport <strong>di</strong> Gallarate stiamo<br />
preparando una squadra <strong>di</strong><br />
calcio dell’InformaGiovani:<br />
basta avere meno <strong>di</strong> 29 anni<br />
e voglia <strong>di</strong> giocare il<br />
23, 24 e 25 giugno (periodo<br />
in cui si svolgerà il torneo).<br />
Allora cosa aspetti?<br />
Vuoi sfidare la squadra<br />
dei parroci e quella delle forze<br />
dell’or<strong>di</strong>ne della tua città?<br />
Vieni all’InformaGiovani<br />
<strong>di</strong> Gallarate per iscriverti e<br />
ricevere tutte le informazioni<br />
entro il 15 giugno<br />
2006.<br />
Segnalato da<br />
<strong>IG</strong> Gallarate<br />
SCOPRI LA<br />
BAKECA<br />
INFORMAGIOVANI<br />
“In Europa per stu<strong>di</strong>o, lavoro e volontariato”<br />
volontariato”, questo<br />
era l’argomento del secondo incontro tenutosi<br />
nel primo pomeriggio <strong>di</strong> giovedì 20 aprile presso la<br />
Sala Nevera <strong>di</strong> Casa Moran<strong>di</strong> dell’InformaGiovani<br />
<strong>di</strong> Saronno in Viale Santuario 2. È stato un incontro<br />
che ha offerto una panoramica per far meglio comprendere<br />
quali tipi <strong>di</strong> opportunità offrono il Salone<br />
Vacanze e l’InformaGiovani per fare un’esperienza<br />
<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, volontariato o lavoro all’estero.<br />
“Non avevo idea che l’InformaGiovani potes- potes-<br />
se fornire così tanti servizi a noi ragazzi”, ragazzi” questo il commento <strong>di</strong> una<br />
giovane partecipante. Durante l’incontro i giovani interessati hanno<br />
avuto la possibilità <strong>di</strong> conoscere meglio come avvengono questi tipi<br />
<strong>di</strong> scambi esteri, grazie anche alla rete Eurodesk che offre informazioni<br />
dando un primo orientamento sui programmi europei. Chi volesse<br />
saperne <strong>di</strong> più può contattare l’InformaGiovani InformaGiovani <strong>di</strong> Saronno al numero<br />
0296704015 o alla e-mail informagiovani@comune.saronno.va.it<br />
BREVISSIME<br />
Segnalato da<br />
<strong>IG</strong> Gavirate<br />
Finalmente un punto informativo dell’InformaGio-<br />
vani presso la tua scuola! E la novità non fi nisce<br />
qui: si tratta <strong>di</strong> una bacheca che possiamo allestire<br />
<strong>di</strong>rettamente noi studenti. Dove? In alcuni comuni<br />
sede <strong>di</strong> InformaGiovani in cui sono presenti Istituti<br />
Superiori che aderiscono all’iniziativa. Qual è la<br />
cosa bella? Utilizziamo il materiale dell’Informa-<br />
Giovani per selezionare e raccogliere gli argomenti<br />
che ci interessano<br />
interessano. E vi <strong>di</strong>co che ce n’è proprio un<br />
sacco! Qualche esempio: festival del rock e musicali<br />
in genere, soggiorni linguistici e <strong>di</strong> volontariato all’estero,<br />
Carta Giovani e tutti i vantaggi per viaggiare<br />
a poco prezzo e in libertà! Inoltre presso questo<br />
punto informativo trovi InformaGiovani <strong>Magazine</strong><br />
e le proposte interessanti <strong>di</strong> <strong>Varese</strong> Land of Tourism<br />
(www.vareselandoftourism.it) per scoprire il nostro<br />
territorio. E adesso un appello: fateci avere tutti i<br />
vostri suggerimenti per rendere sempre più interessante<br />
ed utile la nostra Bakeca. Allora cosa aspettate?<br />
Scoprite se la Bakeca è già arrivata nella vostra scuola<br />
e mettetevi in contatto con il gruppo <strong>di</strong> giovani<br />
volontari della scuola che la gestiscono.<br />
Servizio <strong>di</strong>sponibile c/o <strong>IG</strong> <strong>di</strong> Gallarate, Gavirate,<br />
Saronno e <strong>Varese</strong>.<br />
Segnalato da<br />
<strong>IG</strong> Saronno<br />
I siti europei sul<br />
programma gioventù:<br />
www.eurodesk.it<br />
www.europa.eu.int/youth<br />
www.gioventù.it<br />
23
INFORMAGIOVANI DI GALLARATE<br />
Via Ver<strong>di</strong>, 2 c/o Palazzo Borghi<br />
Tel. 0331/754421 - 0331/754467 - 0331/754426<br />
informagiovani@comune.gallarate.va.it<br />
INFORMAGIOVANI DI GAVIRATE<br />
Viale Ticino, 82 c/o Centro Commerciale Campo dei Fiori<br />
Tel. 0332/756771<br />
giovani@tempogavirate.it<br />
INFORMAGIOVANI DI GORLA MAGGIORE<br />
Piazza Martiri della Libertà, 17 c/o Biblioteca Comunale<br />
Tel. 0331/614801<br />
informagiovani@comune.gorlamaggiore.va.it<br />
INFORMAGIOVANI DI MALNATE<br />
Via Matteotti c/o Palazzina Socio-Culturale<br />
Tel. 0332/425148 - 0332/275283<br />
infogiovani.malnate@libero.it<br />
Ce n’è<br />
per<br />
tutti<br />
i gusti<br />
Se vuoi proporre argomenti, rubriche o <strong>di</strong>ventare<br />
un collaboratore <strong>di</strong> InformaGiovani <strong>Magazine</strong><br />
CONTATTACI<br />
PROVINCIA DI VARESE ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI<br />
COORDINAMENTO PROVINCIALE INFORMAGIOVANI<br />
Via Valverde, 2 – <strong>Varese</strong> Tel. 0332 252773 - 252553 - 252677 informagiovani@provincia.va.it<br />
INFORMAGIOVANI DI SARONNO<br />
Viale Santuario, 2<br />
Tel. 02/96704015<br />
informagiovani@comune.saronno.va.it<br />
INFORMAGIOVANI DI TERNATE<br />
Via Volta, 6<br />
Tel. 0332/961790<br />
biblioteca@comune.ternate.va.it<br />
INFORMAGIOVANI DI VARESE<br />
Via Sacco, 11<br />
Tel. 0332/255384<br />
informagiovani.ig@comune.varese.it
www.con-tatto.it:<br />
è on-line il nuovo portale per adolescenti<br />
Esiste un portale per i giovani che non venda suonerie<br />
per cellulari, che non abbia foto “equivoche”<br />
o download infetti? Uno spazio sul web fatto per i<br />
giovani, intesi non come obiettivo commerciale, ma<br />
come soggetti che hanno voglia <strong>di</strong> essere informati<br />
su cinema, libri, musica, tendenze, e soprattutto,<br />
che desiderano comunicare tra loro e confrontarsi<br />
con il mondo adulto sui temi come le sostanze stupefacenti,<br />
il rapporto con i genitori, l’aff ettività e la<br />
sessualità?<br />
La risposta è sì. O, meglio, la risposta è www.con-tatto.it:<br />
un portale fatto da giovanissimi redattori che da<br />
qualche anno a questa parte hanno dato vita a una<br />
delle esperienze web più vive e interessanti<br />
della provincia <strong>di</strong> <strong>Varese</strong>.<br />
Più <strong>di</strong> 150 giovani fi rme si sono cimentate<br />
nella scrittura <strong>di</strong> articoli, opinioni, interviste,<br />
racconti e recensioni, più <strong>di</strong> 1000 i contributi<br />
presenti sul sito, più <strong>di</strong> 600 gli accessi giornalieri:<br />
una vera community on-line <strong>di</strong> aff ezionati<br />
e visitatori che su con-tatto.it trovano<br />
qualcosa <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso e originale e soprattutto<br />
<strong>di</strong> utile.<br />
Qual è il segreto che ha consentito a questa<br />
realtà <strong>di</strong> crescere esponenzialmente dalla<br />
sua nascita (nel 2000) sino ad oggi?<br />
Anzitutto il progetto <strong>di</strong> riferimento Cont@tto<br />
- Spazio adolescenti del Dipartimento<br />
Dipendenze della ASL <strong>di</strong> <strong>Varese</strong>, che conta<br />
su me<strong>di</strong>ci, educatori professionali, psicologi,<br />
esperti <strong>di</strong> comunicazione sociale che da<br />
anni stanno lavorando per off rire agli adolescenti<br />
uno spazio <strong>di</strong> ascolto e <strong>di</strong> supporto fi sico prima ancora<br />
che virtuale. Rivolto ai giovani dai 14 ai 23 anni<br />
che vogliono parlare <strong>di</strong> sé, con<strong>di</strong>videre i loro dubbi,<br />
esporre i loro problemi o semplicemente chiedere informazioni<br />
con l’obiettivo <strong>di</strong> prevenire e contrastare<br />
i <strong>di</strong>sagi che possono portare anche all’abuso <strong>di</strong> sostanze<br />
stupefacenti, il progetto ha creato anche una<br />
fi tta rete <strong>di</strong> rapporti con gli enti locali, le scuole, gli<br />
insegnanti e tutti gli adulti che hanno a che fare con<br />
gli adolescenti.<br />
Un altro punto <strong>di</strong> forza è certamente la storica reda-<br />
zione <strong>di</strong> ragazzi che sono cresciuti con il nostro portale,<br />
mai paghi nella loro voglia <strong>di</strong> creare <strong>di</strong>battito,<br />
confronto e comunicazione autentica.<br />
E infi ne le caratteristiche del portale: tutti possono<br />
commentare gli articoli presenti sul sito, partecipare<br />
agli spazi <strong>di</strong> community, inviare i propri contributi<br />
con una semplice registrazione.<br />
Proprio per la grande partecipazione, si è resa necessaria<br />
un’evoluzione del portale, che da poche settimane<br />
è on-line con una versione tutta nuova.<br />
Balza imme<strong>di</strong>atamente all’occhio un importante<br />
cambiamento nella grafi ca, più giovane e accattivante,<br />
ma è suffi ciente cominciare a navigare il sito<br />
per notare che il cambiamento è più profondo: i canali<br />
tematici relativi a musica, sostanze stupefacenti,<br />
aff ettività e sessualità, cinema, libri, tendenze, news<br />
sono <strong>di</strong>ventati dei veri siti approfon<strong>di</strong>ti e completi.<br />
Largo spazio viene dato all’area “formazione”, ricca <strong>di</strong><br />
materiali <strong>di</strong>dattici, ricerche, documenti approfon<strong>di</strong>ti<br />
redatti da autorevoli professionisti del Dipartimento<br />
Dipendenze della ASL <strong>di</strong> <strong>Varese</strong>.<br />
L’équipe <strong>di</strong> Con-tatto Spazio Adolescenti<br />
<strong>di</strong> <strong>Varese</strong> - Maggio 2006
Moderatamente alcolico<br />
Autore: Aaaa?????<br />
Quando mi impartiscono un or<strong>di</strong>ne e sono costretto<br />
ad eseguirlo la gabbia <strong>di</strong>venta un po’ più<br />
piccola.<br />
Quando qualcuno mi delude e tengo tutto dentro,<br />
la mia gabbia <strong>di</strong>venta un po’ più piccola.<br />
Quando qualcuno mi offende e non posso picchiarlo,<br />
la mia gabbia <strong>di</strong>venta un po’ più piccola.<br />
Quando voglio uscire e non posso la mia gabbia<br />
<strong>di</strong>venta un po’ più piccola.<br />
Vi sembrerò un fissato sull’orlo dell’esaurimento<br />
nervoso, razza “topodabibliotecazittodatuttaunavitaprendefucileammazzatutti”,<br />
ma non<br />
lo sono. Un topo, intendo. E allora chi sono?<br />
Un uomo senza <strong>di</strong>gnità, per cominciare. Se<br />
qualcuno mi chiede aiuto, corro e se mi negano<br />
il loro con banali scuse, io ringrazio lo stesso.<br />
Grazie <strong>di</strong> cosa?<br />
Un uomo che non sa cosa vuole. Prendo or<strong>di</strong>ni<br />
solo perché non ho voglia <strong>di</strong> darne.<br />
Un uomo incompetente. Non c’è nulla in cui io<br />
sia veramente bravo. Non mi piace l’informatica<br />
e o<strong>di</strong>o gli inglesi e la loro lingua. Sono in via<br />
d’estinzione. Devo essere protetto, non ucciso.<br />
Un uomo vigliacco. Se qualcuno mi insulta,<br />
faccio finta <strong>di</strong> non avere sentito, voglio solo<br />
che si <strong>di</strong>mentichi tutto in fretta e ho paura che<br />
reagendo poi mi trattino peggio, e poi, vedete,<br />
sono cresciuto con l’ idea che le persone e le<br />
loro opinioni siano tutte egualmente importanti<br />
e degne <strong>di</strong> rispetto. Cazzate. Molti sono poveri<br />
scemi, così vuoti che a parlarci insieme senti<br />
l’eco! Questa è la vita. Ah, che maleducato,<br />
<strong>di</strong>menticavo <strong>di</strong> presentarmi: sono Aria, e sono<br />
moderatamente alcolico, per sentirmi libero.<br />
Ora sono seduto in un similpub, stile inglese,<br />
parquet sul pavimento, sui tavoli, sulle pareti,<br />
sul soffitto, sul vassoio, poggio il culo su <strong>di</strong> una<br />
se<strong>di</strong>a in similpelle, passa il similcameriere. Bevo<br />
tequila. Il suo calore restituisce vita al mio corpo<br />
cadaverico, bevo alla goccia e ne or<strong>di</strong>no un<br />
altro. C’è un uomo al bancone, mi guarda come<br />
se gli facessi schifo ma lo <strong>di</strong>vertissi al tempo<br />
stesso. Se mi guarda ancora mi alzo e gli rutto in<br />
faccia. Sorride. Rutto.<br />
Diventa serio e mi guarda <strong>di</strong>sgustato.<br />
Rutto. Si gira.<br />
Ho trovato il modo <strong>di</strong> comunicare. Scommetto<br />
che se gli avessi chiesto cortesemente <strong>di</strong> girarsi<br />
non l’ avrebbe fatto.<br />
LINGUA DELLA MAGGIORANZA DELLA POPOLA-<br />
ZIONE: il rutto.<br />
Poco dopo decido <strong>di</strong> alzarmi. Decisione errata a<br />
quanto pare, perché in cinque secon<strong>di</strong> mi ritrovo<br />
schiena a terra e gambe all’aria. Arriva verso <strong>di</strong><br />
me un grosso energumeno, somigliante a quei<br />
tipi che vendono le salamelle nei chioschetti <strong>di</strong><br />
notte: vestito bianco, unghie nere, mani secche<br />
e callose, capelli scuri, pelle rossastra. Il cuoco.<br />
“Alzati” mi or<strong>di</strong>na spazientito, come il padre<br />
che rimprovera il bambino.<br />
“Dici a me?” chiedo spavaldo.<br />
“A te coglione” <strong>di</strong>ce scandendo bene le parole,<br />
tenendo i denti stretti, quasi gustando ogni singola<br />
lettera. “Così giovane e già a bere... Sei la<br />
vergogna della società, sono le quattro del pomeriggio,<br />
perché non ti trovi un lavoro?”<br />
Io intanto mi sono alzato e le sue parole mi arrivavano<br />
dalle spalle, parole <strong>di</strong> uno stronzo.<br />
Vere. Ma rimangono pur sempre <strong>di</strong> uno stronzo.<br />
Però su una cosa si sbaglia: il <strong>di</strong>fficile per<br />
me non è stato trovare un lavoro. Il <strong>di</strong>fficile è<br />
rassegnarmi al lavoro. Il mio unico obiettivo è<br />
sempre stato finire <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are, non era previsto<br />
un dopo. E comunque non un dopo brutto. Ho<br />
paura. Ora lavorerò fino a 65 anni. Sarò vecchio<br />
quando smetterò. Devo camminare, devo respirare!<br />
Percorro una via e piano piano mi riprendo.<br />
Vedo un’ enoteca. Mi compro una bottiglia<br />
<strong>di</strong> rosso. Sì. Per il resto che fare? Che pensare?<br />
Domani che sarà? Andrò a lavorare. Ma ora siamo<br />
io e la mia bottiglia. Sono in ottima compagnia.<br />
Squilla il cellulare. È l’ ufficio. Si saranno<br />
accorti ora che non sono andato a lavoro. Sto lì,<br />
fermo, a guardare lo schermo che lampeggia,<br />
fin quando non finisce <strong>di</strong> squillare. Poi alzo lo<br />
sguardo. Vedo il tramonto. E’ molto più bello.<br />
Mi viene da piangere, mentre cammino e penso<br />
a quanti ne perderò.
ALCOL<br />
Tutto quello che c’è da sapere sugli effetti e i rischi<br />
L’alcol etilico, etanolo o comunemente alcol, è una<br />
sostanza psicoattiva molto <strong>di</strong>ff usa e contenuta in<br />
<strong>di</strong>ff erenti tipi <strong>di</strong> bevande: esistono bevande a BASSO<br />
contenuto alcolico (da 3 a 14 gra<strong>di</strong> = percentuale <strong>di</strong><br />
alcol etilico contenuta in una bevanda) o “fermentate”<br />
(il vino, la birra, il sidro, gli spumanti), bevande<br />
con gradazione INTERMEDIA (da 15 a 30 gra<strong>di</strong>), che si<br />
ottengono con l’aggiunta <strong>di</strong> acqua, zuccheri, essenze<br />
o erbe aromatiche (amari e aperitivi) e bevande ad<br />
ALTO contenuto <strong>di</strong> alcol (dai 30 ai 70 e più gra<strong>di</strong>), i<br />
“superalcolici” o “<strong>di</strong>stillati” (whisky, gin, vodka, grappe,<br />
acqueviti).<br />
L’uomo dell’antichità attribuì all’alcol un signifi cato<br />
soprannaturale e le bevande alcoliche entrarono così<br />
a far parte <strong>di</strong> molti riti religiosi; il vino venne usato per<br />
<strong>di</strong>sinfettare le ferite o come base per numerose me<strong>di</strong>cine.<br />
Fu a partire dal XIX secolo che, con l’industria<br />
delle <strong>di</strong>stillerie, i problemi creati dall’abuso <strong>di</strong> alcol<br />
<strong>di</strong>vennero evidenti in tutta la loro gravità e nel 1852<br />
venne coniata la parola alcolismo. In Italia abbiamo<br />
una tra<strong>di</strong>zione millenaria <strong>di</strong> produzione e consumo <strong>di</strong><br />
alcolici <strong>di</strong> ogni tipo e il commercio è libero e legale.<br />
Se un bicchiere <strong>di</strong> vino, una birra o un drink non fanno<br />
male e possono facilitare la socialità (accompagna<br />
spesso momenti anche importanti della nostra vita: i<br />
brin<strong>di</strong>si caratterizzano feste, compleanni, battesimi,<br />
matrimoni o incontri piacevoli anche se occasionali),<br />
l’eccedere nell’assunzione <strong>di</strong> una qualsiasi bevanda<br />
alcolica può <strong>di</strong>ventare un’abitu<strong>di</strong>ne (vera e propria<br />
<strong>di</strong>pendenza psico-fi sica) che può danneggiare l’organismo,<br />
i rapporti sociali e le relazioni familiari.<br />
I RISCHI<br />
Se si esagera con la quantità si può andare incontro ad<br />
aumento della pressione sanguigna, sensazione <strong>di</strong> ebbrezza<br />
e leggerezza, aumento della loquacità, rallentamento<br />
dei rifl essi, abbassamento della temperatura<br />
corporea, <strong>di</strong>ffi coltà nelle prestazioni sessuali. Possono<br />
anche presentarsi <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong>gestivi con nausea, vomito<br />
e conseguente pessimo risveglio il giorno dopo<br />
(i postumi della “sbornia” si manifestano con nausea,<br />
mal <strong>di</strong> testa e vertigine). Quando esagerare con le<br />
bevande alcoliche <strong>di</strong>venta un’abitu<strong>di</strong>ne la situazione<br />
si complica anche molto, con gastriti, ulcere e tumori<br />
allo stomaco, epatiti e cirrosi, danni al sistema nervoso<br />
e a quello circolatorio Dopo un periodo <strong>di</strong> abuso prolungato<br />
l’alcol produce facilmente <strong>di</strong>pendenza, fi sica<br />
e mentale. E’ possibile allora che al mattino si avvertano<br />
sintomi dovuti alla mancanza della sostanza come<br />
tremori alle mani e alla lingua, crampi, nausea, ansia,<br />
irritabilità; sintomi che scompaiono dopo l’assunzione<br />
<strong>di</strong> bevande alcoliche.<br />
Chi abusa per lungo tempo <strong>di</strong> bevande alcoliche può<br />
anche manifestare un’aggressività <strong>di</strong>ffi cile da controllare.<br />
La <strong>di</strong>pendenza da alcol è cronica e progressiva e si<br />
può instaurare rapidamente (ci si abitua in fretta a<br />
bere <strong>di</strong> più illudendosi <strong>di</strong> riuscire a sopportare senza<br />
problemi anche gran<strong>di</strong> quantità <strong>di</strong> alcol); può essere<br />
fatale se non controllata. In con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza<br />
cronica da alcol si può <strong>di</strong>ventare petulanti o scocciatori,<br />
violenti e litigiosi, sbruff oni o piagnoni, rovinando<br />
amicizie, amori e matrimoni.<br />
Alcol, caff è e tabacco, sono le sostanze legali che ve-
<strong>di</strong>amo e usiamo con più facilità e frequenza, con le<br />
quali abbiamo fi n dalla nascita maggiore familiarità.<br />
In molti riti sociali (dall’aperitivo serale al matrimonio)<br />
la sensazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sinibizione e calore provocata dagli<br />
alcolici viene utilizzata come facilitatore sociale.<br />
QUALCHE PRECAUZIONE<br />
La prima precauzione, come sempre, è la moderazione:<br />
non bisogna cercare <strong>di</strong> andare troppo oltre. Finire<br />
la serata a vomitarsi sulle scarpe è già un po’ troppo<br />
oltre.<br />
Quando si beve è opportuno assumere sempre del<br />
cibo ed evitare comunque i super alcolici.<br />
L’ebbrezza causa <strong>di</strong>storsioni percettive e riduce la reazione<br />
alle sensazioni <strong>di</strong> pericolo e alla velocità: non<br />
mettetevi alla guida. L’alcol causa migliaia <strong>di</strong> morti e<br />
<strong>di</strong> menomati permanenti ogni anno.<br />
ALCOL E GUIDA<br />
Già a partire dallo 0,3 per mille la concentrazione, la<br />
reazione, la coor<strong>di</strong>nazione e la vista (abbaglio, limitazione<br />
del campo visivo) sono pregiu<strong>di</strong>cate. Contemporaneamente<br />
aumenta la <strong>di</strong>sposizione al rischio<br />
che può comportare presunzione, euforia o persino<br />
negligenza. Infi ne, l’alcol raff orza gli eff etti negativi <strong>di</strong><br />
stress o stizza.<br />
Queste reazioni non riguardano solo i bevitori, ma tutti<br />
quelli che bevono un bicchierino <strong>di</strong> tanto in tanto,<br />
che siano giovani o in età, muscolosi o esili. In poche<br />
parole: per tutti noi.<br />
A partire da un tasso <strong>di</strong> alcolemia dello 0,5 per mille<br />
una persona viene considerata inadatta alla guida,<br />
in<strong>di</strong>pendentemente dal grado <strong>di</strong> sopportazione dell’alcol.<br />
Le forze dell’or<strong>di</strong>ne possono sottoporre il conducente,<br />
anche senza il suo consenso, ad accertamento dell’alcol<br />
che si è consumato, misurando l’alcol contenuto<br />
nell’aria espirata (etilometro).<br />
Lo stato <strong>di</strong> ebbrezza sarà <strong>di</strong>mostrato qualora il limite<br />
legale dello 0,5 per mille venga superato in base<br />
a due esami consecutivi eff ettuati in un intervallo <strong>di</strong><br />
cinque minuti.<br />
In questi casi scatta la sanzione amministrativa, la sospensione<br />
della patente, una multa pari ad un minimo<br />
<strong>di</strong> 258 euro e la sottrazione <strong>di</strong> 10 punti dalla patente<br />
<strong>di</strong> guida.<br />
CALCOLO DEL TASSO ALCOLEMICO<br />
ml <strong>di</strong> bevanda alcolica assunta<br />
gradazione alcolica della bevanda<br />
0,80 (densità dell’alcol)<br />
100<br />
grammi <strong>di</strong> alcol ingerito<br />
grammi <strong>di</strong> alcol ingerito<br />
peso corporeo<br />
0,7 per Maschi 0,6 per Femmine<br />
alcolemia<br />
·VARESE<br />
Via O. Rossi, 9<br />
·BUSTO ARSIZIO<br />
Via Mameli, 25<br />
·SARONNO<br />
Via Rosselli, c/o Centro Polivalente<br />
800 018280<br />
www.con-tatto.it<br />
con-tatto@asl.varese.it<br />
×<br />
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