IG Magazine n. 2 - Provincia di Varese

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Servizio di Julian Dubble H Jaxon e i suoi assistenti
S
alve… sono Eretico Infetto (mi chiamo così)
uno degli assistenti di JJ.
Il boss mi ha assegnato l’incarico di presentarvi
un pezzo del grande puzzle chiamato
“underground varesotto”… Non avete capito
niente?!? Vabbé mi spiego meglio: io vi presenterò
uno dei tanti gruppi rock che assediano la boscaglia
dell’underground della nostra provincia… non
avete capito ancora?!!!?... Io ci rinuncio… basta! Eh
ve l’ho detto sono infetto, sì ho una doppia personalità
scusate… Comunque, dicevamo? Ah sì… vi farò conoscere
i Greasers – Grunge Rock Band from Viggiù.
Saranno loro ad inaugurare la nostra rubrica lanciata
col “Censimento band” del primo numero di Informa-
Giovani Magazine. Lo so è un compito ingrato ma
qualcuno lo doveva pur fare… Let’s go!
I Greasers nascono nei sobborghi di Viggiù, spinti
dal desiderio di trovare un modo per esprimere ciò
che sentivano dentro: rabbia, passione, emozioni
tenute nascoste.
Per raccontarvi chi sono e la loro proposta musicale
è forse meglio presentarveli uno ad uno:
no tra gli amici e non con gli annunci, perché nella
loro idea di gruppo l’amicizia viene prima della
capacità di suonare.
Nascono così i Greasers che signifi ca “imbrillantinati”,
nome tratto dal libro “I ragazzi della Cinquantaseiesima
strada”.
Chiacchierando con lui scopriamo una persona
timida e quasi impacciata, ma basta vederlo sul
palco per scoprire che è una belva: con gli occhi
chiusi per non farsi intimorire dal pubblico e testi
in inglese per celare un po’ le emozioni racchiuse
nei brani che scrive. Ora, a venticinque anni, è il
leader indiscusso del gruppo.
Alessandro:
batterista del gruppo,
non sapeva
cosa fosse una
batteria fi n quando
gli è stata recapitata
presso
la sua cantina,
trasformata con i
GRUNGE IS NOT
Claudio: uno dei
fondatori, voce e chitarra
dei Greasers…
è un giovincello
ascoltatore assetato
di grunge e rock con
preferenze spiccate
per gruppi come i
Nirvana (dici poco)
e Deftones. Fra i suoi anti-miti c’è Bono degli U2,
del quale non apprezza il mischiare musica e politica.
Intorno ai quindici anni si interessa alla chitarra,
la suona a casa di nascosto per non farsi vedere
dai fratelli maggiori, proprietari legittimi della chitarra
medesima. Ma con la maggiore età riceve in
dono una chitarra elettrica tutta sua e da allora fa
scintille, suona ad orecchio perché non conosce il
pentagramma. In questi anni (come capita a molti
gruppi) comincia a frullargli per la testa l’idea
di fondare un gruppo musicale, fi nché insieme a
Gianni (altro chitarrista e amico d’infanzia che lascerà
il gruppo nel 2003 per un grande viaggio)
l’idea teorica diventa un progetto realizzabile.
Mancavano un batterista e un bassista che cerca-
cartoni delle uova nella sala prove dei Greasers.
Ha trasformato la capacità di far baccano in abilità
da percussionista, grazie a tanta passione e un
anno di corso privato presso il batterista del Rondò
Veneziano.
Lo scantinato di Alessandro è il covo in cui, tra
stonate e fi schi dell’ampli, nascono i pezzi musicali
che li portano ai primi live. La prima esibizione
se la creano da soli organizzando un festival
per band emergenti nella loro Viggiù, poi passano
per il Castello Sforzesco di Pavia, toccando gli
apici come semifi nalisti al Bustock 2004 e partecipando
al festival l’Imboscata come spalla delle
Pornoriviste.
Teo: il bassista,
estroverso,
loquace e simpatico
un vero
“teen spirit”
ha un passato
da rapper e
ha conosciuto
Claudio in
quarta superio-