IG Magazine n. 2 - Provincia di Varese

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6 Servizio di Marco, Matteo, Danilo ed Erica L’ unione fa la forza e per questa importante intervista siamo in quattro. Ci facciamo coraggio l’un l’altro come giovani giornalisti in erba ad uno dei primi appuntamenti di un certo peso. Veniamo ricevuti dalla segretaria del Presidente e il nostro cartellino “press” di InformaGiovani sul petto tradisce qualche palpitazione. Ci accomodiamo nella sala presidenziale, le mani si stringono, da una parte di un lungo tavolo ovale ci siamo noi, seduti sulle sedie degli assessori, dall’altra il Presidente Reguzzoni, febbricitante ma comunque disponibile. Deglutiamo con l’aiuto di un’acqua minerale e via si parte. Buongiorno Presidente. Siamo redattori di InformaGiovani Magazine, un giornale nato da poco, creato da ragazzi per ragazzi che ha l’obiettivo di promuovere notizie interessanti sul tempo libero, la cultura, il volontariato, gli eventi e le manifestazioni per i giovani della nostra provincia. Che ne pensa di una simile iniziativa? Non posso che pensarne bene, sono stato anch’io nei vostri panni più di una volta. Mi sento molto vicino a voi primo perché sono uno dei Presidenti di Provincia più giovani d’Italia e secondo perché credo di aver fatto esperienze molto simili a voi. Anch’io ad esempio ho collaborato al giornale del Liceo Classico di Busto Arsizio quando lo frequentavo. Anzi direi di darci del tu perché così si fa tra giornalisti. Parlando della tue esperienze passate, quali sono quelle che ti sono piaciute maggiormente? Sicuramente il giornalismo. Mi piace tuttora, scrivo infatti ogni tanto qualche articolo trattando argomenti di interesse della provincia. Fare il politico per me è un’attività molto impegnativa che lascia spazio a poche altre cose, ma è pur sempre un hobby. Riesci a conciliare vita privata e politica? Sì, perché mi sono dato delle regole, ad esempio non rimango fuori tutte le sere… ma bisognerebbe chiederlo a mia moglie. DIAMOCI C’è qualche evento che ti ha cambiato la vita? Si tratta di scelte molto semplici, quelle che anche voi fate ogni giorno: la scuola a cui iscriversi, l’hobby da intraprendere. E poi vabbé… È da poco che è nata mia fi glia e mi ha cambiato la vita. Oggi noi giovani ci sentiamo un po’ distanti dal mondo politico. Cosa riesce ad appassionarti veramente della politica? La volontà di cambiare la vita della gente migliorandola. Mi piace molto. Politica è la possibilità di dire: incido positivamente. Hai detto prima di sentirti molto vicino a noi ragazzi. Cosa ne pensi della nostra generazione? Vedi dei cambiamenti rispetto alla tua? Mi sembra che non ci siano grandi differenze rispetto a chi è nato negli anni settanta. Voi ragazzi avete oggi qualche opportunità in più. Credo nel progresso e in internet. Quando ero ragazzo la rete non c’era, e nel 1995 quando ho fatto ingegneria gestionale il professore ci ha fatto saltare il capitolo internet. Oggi è uno strumento importantissimo da sfruttare. Comunque mi sembra che le cose siano simili. Quando avevi la nostra età, come immaginavi il tuo futuro?
Mi sarebbe piaciuto fare il reporter o l’archeologo. Alla fi ne mi sono laureato in Ingegneria e ho intrapreso la strada della politica. Oggi mi trovo qui per una serie di casi fortunati, comunque volevo fare qualcosa e non starmene con le mani in mano. Se potessi tornare indietro rifaresti il politico o tenteresti qualche altra professione? Rifarei tutto, anche gli errori, perché servono anche quelli. Questo però non vuole essere un suggerimento a sbagliare. Secondo te esistono oggi delle fi gure a cui un giovane può guardare? DEL TU Le persone che ti danno di più sono quelle che conosci direttamente. Vi faccio un esempio: c’era un insegnante di religione, con cui andavo abbastanza d’accordo, ma che all’epoca non immaginavo potesse diventare un punto di riferimento per la mia crescita come persona. La domenica andavo a giocare a pallone con lui e alcuni ospiti di una comunità di recupero per tossicodipendenti. Giocavamo sempre contro, lui in difesa, io in attacco o viceversa. Aveva quarant’anni e le prendevo sempre, perché era più grosso di me. E’ stato ammazzato da un ospite psicolabile di quella comunità. Si chiamava don Isidoro e solo INTERVISTA A colloquio con il Presidente della Provincia Marco Reguzzoni: un confronto fra generazioni giovanili. dopo anni ho realmente capito quante cose mi ha veramente insegnato: si può essere preti ma non avere paura di dare un calcio negli stinchi, perché bisogna crederci nelle cose. Mi spiego: si può essere moderati nella forma, come un prete appunto, ma duri nella sostanza. Lui credeva nella vittoria, e non sbagliava perché lo faceva ad un fi ne. Questo nella mia vita è contato parecchio. Verso quale direzione si orienta il mondo? Sta peggiorando o migliorando? Secondo me sta migliorando. Si vive di più, il tasso di istruzione è salito ovunque. Oggi ci sono zone che hanno recuperato il divario che le distanziava dall’occidente, e alcuni paesi sono diventati più ricchi di noi. Lo stesso potrà capitare per voi penso nel caso di paesi come la Cina e l’India. La tecnologia dà un potere che deve essere gestito, la scienza non si deve fermare: non bisogna dire “bruciamo Galileo”, ma deve essere disciplinata. Che cosa vedi di positivo e negativo nel mondo contemporaneo? Prendiamo come esempio la globalizzazione: da una parte tende ad estraniarci dalle nostre radici, dall’altra può aiutare addirittura il radicamento locale, in quanto puoi contattare tutto il mondo rimanendo benissimo nella tua casa. Inoltre i viaggi che ho fatto hanno infl uito nella mia formazione. A questi non rinuncerei mai perché ti danno la possibilità di vedere il mondo da tanti punti di vista: dalla parte dei paesi sviluppati come dalla parte di quelli in via di sviluppo o ancora da quelli completamente disastrati. Siete mai andati in paesi in cui si muore di fame? A ventidue anni ho visto mentre attraversavo la strada un bambino con la pancia gonfi a cadere per terra. Era lì lì per morire. Viaggiate e vedete il mondo perché è importante rendersi conto di quanto è grande. Rispetto alla generazione precedente avete la possibilità di scoprire il mondo anche attraverso internet. Se potessi tornare indietro nel tempo, riaccetteresti di fare questa intervista? Sì, assolutamente, mi ha fatto piacere. 7
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