Direzione Servizi sociali - Comune di Terni
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COMUNE DI TERNI<br />
DIREZIONE SERVIZI SOCIALI<br />
DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE<br />
Numero 126 del 19/01/2011<br />
OGGETTO: Organizzazione della <strong>Direzione</strong> <strong>Servizi</strong> Sociali in attuazione del nuovo<br />
modello organizzativo dell'ente.<br />
▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬<br />
ESERCIZIO 2011<br />
▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬
OGGETTO : Organizzazione della <strong>di</strong>rezione.<br />
DIREZIONE SERVIZI SOCIALI<br />
C O M U N E D I T E R N I<br />
DIREZIONE SERVIZI SOCIALI<br />
IL DIRIGENTE<br />
Premesso che la Giunta comunale, con atto n. 391 del 03/09/2010, ha approvato il Modello<br />
organizzativo dell’Ente, definendo le funzioni e competenze relative a ciascuna struttura<br />
organizzativa dallo stesso prevista, nonché la conseguente rideterminazione della relativa dotazione<br />
organica;<br />
Che il Sindaco, con decreto prot. n. 147379 del 02/09/2010, ha conferito ai Dirigenti in servizio la<br />
responsabilità delle posizioni <strong>di</strong>rigenziali previste nel Modello organizzativo <strong>di</strong> cui sopra;<br />
Che il Dirigente della <strong>di</strong>rezione Risorse Umane - Organizzazione, d’intesa con il Direttore generale,<br />
con <strong>di</strong>sposizione prot. n. 152520 del 13/09/2010 ha assegnato a questa <strong>di</strong>rezione le risorse umane<br />
previste dalla succitata dotazione organica;<br />
Considerato che il punto 2. <strong>di</strong> detta <strong>di</strong>sposizione demanda al Dirigente della <strong>di</strong>rezione la definizione<br />
dell’organizzazione interna della struttura, tenendo conto delle funzioni e delle competenze<br />
attribuite;<br />
Dato atto che le aree <strong>di</strong> competenza della <strong>di</strong>rezione, assegnate con deliberazione <strong>di</strong> Giunta<br />
comunale n. 391 del 03.09.2010, risultano le seguenti:<br />
1. servizi ed interventi per le famiglie<br />
sostegno della funzione genitoriale<br />
durante le fasi del ciclo vitale<br />
2. attivazione misure <strong>di</strong> sostegno <strong>di</strong>retto e<br />
in<strong>di</strong>retto alle famiglie in <strong>di</strong>fficoltà
3. progettazione su base comunitaria e<br />
PUA 1<br />
4. interventi a sostegno e tutela per i<br />
minori a rischio<br />
5. interventi <strong>di</strong> contrasto per il<br />
maltrattamento e abuso per donne e<br />
minori<br />
6. gestione dei servizi per l’emergenza e il<br />
contrasto della povertà<br />
7. programmazione e gestione delle c.tà<br />
residenziali e semiresidenziali per<br />
minori<br />
8. programmazione e gestione dei servizi<br />
per l’accompagnamento al lavoro fasce<br />
deboli<br />
9. interventi a sostegno del volontariato<br />
10. programmazione e promozione rete<br />
attività e servizi per la popolazione<br />
anziani<br />
11. interventi per l’integrazione dei<br />
citta<strong>di</strong>ni stranieri<br />
12. supporto alla progettualità in <strong>di</strong>verse<br />
aree tematiche (ue, <strong>di</strong>pendenze, ….) 2<br />
13. interventi nell’ambito della<br />
programmazione e attuazione delle<br />
politiche abitative<br />
14. interventi <strong>di</strong> integrazione socio sanitaria<br />
in raccordo con l’Asl territoriale<br />
15. attività <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e coor<strong>di</strong>namento<br />
ufficio <strong>di</strong> Piano a supporto della<br />
programmazione sociale <strong>di</strong> zona<br />
16. supporto e partecipazione alle<br />
competenze dell’ATI in materia <strong>di</strong><br />
politiche <strong>sociali</strong><br />
17. gestione amm.va della <strong>Direzione</strong><br />
Ritenuto <strong>di</strong> dettagliare, per ogni singola area <strong>di</strong> competenza, le linee <strong>di</strong> attività e i relativi nuclei<br />
omogenei delle attività, così come in<strong>di</strong>cato nell’allegato 1.<br />
Ritenuto <strong>di</strong> procedere, conseguentemente, una volta in<strong>di</strong>viduati i nuclei omogenei <strong>di</strong> attività, alla<br />
loro aggregazione secondo le finalità del modello organizzativo interno <strong>di</strong> seguito in<strong>di</strong>viduate:<br />
strutturare l’assetto organizzativo della <strong>Direzione</strong> incorporando la complessità propria delle<br />
materie trattate (fenomenologia del sociale e pianificazione, secondo quanto previsto dalla<br />
normativa regionale <strong>di</strong> settore), prevedendo le aree <strong>di</strong> welfare corrispondenti alle attività<br />
primarie (universali e specialistiche) e le attività <strong>di</strong> supporto amm.vo,<br />
1 Si ritiene opportuno in<strong>di</strong>care la presente voce, non espressamente prevista nella DGC n. 391/2010, in quanto specifica<br />
le attività del servizio sociale <strong>di</strong> base (Uffici della Citta<strong>di</strong>nanza) relativamente all’aspetto più innovativo introdotto dalla<br />
normativa regionale <strong>di</strong> settore (il lavoro sociale su base comunitaria), nonché alle connessioni con l’area<br />
dell’integrazione socio sanitaria per quanto attiene alla progettazione, in atto, del Punto Unico <strong>di</strong> Accesso (PUA)<br />
2 Si ritiene opportuno in<strong>di</strong>care la presente voce, non espressamente prevista nella DGC n. 391/2010, in quanto specifica<br />
le attività della <strong>Direzione</strong>, in particolare quelle ascritte all’area funzionale del welfare comunitario così come prevista<br />
dalla normativa regionale <strong>di</strong> settore (Primo e Secondo Piano Sociale Regionale)
valorizzare la flessibilità funzionale dell’organizzazione mettendo a sistema l’approccio<br />
progettuale; ovvero prevedendo trasversalità aventi <strong>di</strong>fferenti livelli <strong>di</strong> autonomia<br />
funzionale (matrici <strong>di</strong>rezionali, gruppi <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong>rezionali, team <strong>di</strong>rezionali),<br />
valorizzare le funzioni strategiche della comunicazione e della costruzione del “dato”.<br />
Ritenuto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare, sulla base dei suddetti nuclei omogenei <strong>di</strong> attività e finalità del modello<br />
organizzativo, i singoli uffici e le rispettive aree <strong>di</strong> competenza, come <strong>di</strong> seguito in<strong>di</strong>cato:<br />
Uffici Aree <strong>di</strong> competenza Personale assegnato<br />
Personale P.O./funzionari <strong>di</strong><br />
Welfare<br />
leggero<br />
Welfare<br />
familiare<br />
<strong>Servizi</strong>o sociale <strong>di</strong> base (come da Piano<br />
Sociale Regionale 2010/2012) e primo<br />
livello essenziale <strong>di</strong> assistenza. E’ rivolto<br />
alla totalità dei citta<strong>di</strong>ni per la generalità<br />
delle problematiche, opera prevalentemente<br />
a livello educativo promozionale. In sintesi:<br />
- eroga prestazioni (comprese quelle<br />
relative all’emergenza assistenziale),<br />
informazione, ascolto,<br />
comunicazione, sostegno,<br />
accompagnamento, me<strong>di</strong>azione,<br />
programmi <strong>di</strong> aiuto, presa in carico<br />
in<strong>di</strong>viduale e comunitaria,<br />
- organizza risorse comunitarie,<br />
- deco<strong>di</strong>fica la domanda e i processi<br />
in atto nel territorio,<br />
- progetta azioni <strong>di</strong> territorio,<br />
- orienta e mette in rete.<br />
Costituisce un servizio <strong>di</strong> II livello,<br />
costituito da:<br />
- <strong>Servizi</strong>o Tutela Minori: rivolto<br />
alle famiglie che presentano un<br />
<strong>di</strong>sagio complesso tale da mettere a<br />
rischio il benessere psico-fisico dei<br />
minori in esse presenti. Il <strong>Servizi</strong>o<br />
favorisce, fin dove possibile, il<br />
recupero delle competenze<br />
genitoriali in or<strong>di</strong>ne agli aspetti<br />
educativi e <strong>di</strong> cura dei minori<br />
presenti. Laddove non sia possibile<br />
un recupero delle competenze<br />
genitoriali, gli interventi hanno una<br />
valenza ripartiva;<br />
assegnato 3<br />
Argenti<br />
Fabbri<br />
Piersanti<br />
Ponteggia<br />
Rampini<br />
Liberati<br />
Banetta<br />
Bussetti<br />
Cerasa<br />
Giachetti<br />
Porrazzini<br />
Solle<br />
Chiari<br />
Desi<br />
Fazi<br />
De Cesaris<br />
Rossi<br />
Fioretti<br />
Alpini<br />
Bordoni<br />
Benedetti G.<br />
Benedetti S.<br />
Fumanti<br />
Morbidoni<br />
Pongoli<br />
Ponti<br />
Pacelli<br />
Venturini<br />
Foresi<br />
riferimento<br />
Argenti<br />
(coor<strong>di</strong>namento<br />
tecnico-funzionale<br />
servizi, progetti e<br />
interventi)<br />
De Cesaris<br />
(gestione del<br />
personale)<br />
De Cesaris<br />
3 In corsivo i nominativi del personale da assegnare con prevalenza alle matrici (con particolare riferimento alla<br />
comunicazione e al sistema informativo)
Welfare<br />
comunitario<br />
- Progetti specifici sul versante<br />
preventivo/ promozionale, che<br />
operano a livello consulenziale su:<br />
* Accoglienza e Affido familiare,<br />
* Me<strong>di</strong>azione familiare e Gruppi<br />
<strong>di</strong> Parola,<br />
* Sostegno alle funzioni<br />
genitoriali,<br />
- <strong>Direzione</strong> tecnica e coor<strong>di</strong>namento<br />
della comunità residenziale Il<br />
Melograno e semiresidenziale Il<br />
Cortile (SIF);<br />
- gestione del <strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong> cui<br />
Regolamento regionale n° 8 del<br />
19/12/2005<br />
Sistema <strong>di</strong> interventi, progetti e servizi,<br />
focalizzato sulla valorizzazione dei legami<br />
<strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione, reciprocità e responsabilità<br />
in ambito comunitario e sul sostegno alle<br />
competenze in particolare dei soggetti<br />
collettivi organizzati:<br />
- programmazione partecipata <strong>di</strong><br />
servizi e interventi affidati in<br />
gestione al privato sociale in varie<br />
aree <strong>di</strong> attività (in raccordo con gli<br />
uffici della Citta<strong>di</strong>nanza) in<br />
particolare: anziani, immigrati,<br />
giovani/<strong>di</strong>pendenze,<br />
associazionismo e volontariato,<br />
reinserimento dei detenuti;<br />
- costruzione <strong>di</strong> partnership con i<br />
soggetti del privato, su scala<br />
citta<strong>di</strong>na, derivanti dall’attivazione<br />
<strong>di</strong> processi <strong>di</strong> progettazione<br />
tematica partecipata;<br />
- costruzione <strong>di</strong> strumenti regolativi<br />
dei rapporti con il privato sociale;<br />
- collaborazioni inter<strong>di</strong>rezionali in<br />
particolare nelle seguenti aree:<br />
progettazione urbana complessa,<br />
progettualità integrata <strong>di</strong> territorio.<br />
Occupabilità Sistema <strong>di</strong> <strong>Servizi</strong> <strong>di</strong> 2° livello e network<br />
territoriali (SSAL):<br />
- programmazione, coor<strong>di</strong>namento e<br />
gestione dei <strong>Servizi</strong> specifici per<br />
l’accompagnamento al lavoro delle<br />
fasce deboli (Sil-Giona-Sisl);<br />
- coor<strong>di</strong>namento dei network<br />
territoriali inter-istituzionali e interagenzia<br />
(comprese le collaborazioni<br />
con il privato sociale e le aziende<br />
del territorio) sulle tematiche<br />
Cecchetti<br />
Contessa<br />
Filippi<br />
Sbarzella<br />
Liti<br />
Finistauri<br />
Maulini<br />
Ragugini<br />
Del Re<br />
Sgaramella<br />
Romanelli<br />
Cecchetti<br />
Cecchetti
elative all’inclusione sociale e<br />
socio lavorativa delle fasce deboli;<br />
- progettazione tematica.<br />
ERP 1)attuazione delle politiche abitative<br />
- gestione ban<strong>di</strong> generali e.r.p.;<br />
- gestione assegnazione alloggi e.r.p.;<br />
- attuazione l.r. 23/2003;<br />
- gestione ban<strong>di</strong> art. 11 l.431/1998.<br />
2)servizi agli immigrati<br />
- idoneità abitativa;<br />
- ricongiungimenti familiari.<br />
3)gestione del servizio <strong>di</strong> “emergenza<br />
<strong>Servizi</strong><br />
amm.vi<br />
abitativa” (d.d. n. 2273 del 24/06/2009)<br />
pre<strong>di</strong>sposizione e gestione amm.va atti e<br />
procedure relative a tutte le attività della<br />
<strong>di</strong>rezione, erogate sia in forma <strong>di</strong>retta che<br />
esternalizzata; partecipazione alle unità<br />
trasversali <strong>di</strong> progetto.<br />
Bonini<br />
Akhibi<br />
Bucari<br />
Cerotti<br />
Censi<br />
Grifoni<br />
Broccucci<br />
Romildo<br />
Ascione A.<br />
Ascione M.<br />
Bordoni<br />
Clementi<br />
De Angelis<br />
Pansolini<br />
Ranucci<br />
Petacchiola<br />
Piacentini<br />
Pangrazi<br />
Bonini<br />
Romildo<br />
Visto il Regolamento sull’Or<strong>di</strong>namento degli uffici e dei servizi approvato con deliberazione della<br />
Giunta comunale n. 252 del 15.06.2010;<br />
Con i poteri del privato datore <strong>di</strong> lavoro;<br />
Informate le Organizzazioni sindacali;<br />
DETERMINA<br />
Che, per tutti i motivi in premessa specificati, la micro-organizzazione della <strong>di</strong>rezione SERVIZI<br />
SOCIALI è definita secondo lo schema riportato nell’allegato 2, parte integrante della presente<br />
<strong>di</strong>sposizione,<br />
<strong>di</strong> rimandare ad una successiva determinazione l’attribuzione del personale alle trasversalità ivi<br />
previste, definendo contestualmente le modalità <strong>di</strong> gestione del personale della <strong>Direzione</strong>.<br />
IL DIRIGENTE<br />
(………………………………..)
ALLEGATI alla DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE n° 126 del 19/01/2011<br />
DIREZIONE SERVIZI SOCIALI: MICRO ORGANIZZAZIONE
Aree <strong>di</strong> competenza della<br />
<strong>Direzione</strong> <strong>Servizi</strong> Sociali<br />
(D.G.C. n° 391/2010)<br />
servizi ed interventi per le<br />
famiglie sostegno della<br />
funzione genitoriale durante<br />
le fasi del ciclo vitale<br />
attivazione misure <strong>di</strong><br />
sostegno <strong>di</strong>retto e in<strong>di</strong>retto<br />
alle famiglie in <strong>di</strong>fficoltà<br />
progettazione su base<br />
comunitaria e PUA<br />
interventi a sostegno e<br />
tutela per i minori a rischio<br />
interventi <strong>di</strong> contrasto per il<br />
maltrattamento e abuso per<br />
donne e minori<br />
gestione dei servizi per<br />
l’emergenza e il contrasto<br />
della povertà<br />
programmazione e gestione<br />
delle c.tà residenziali e<br />
semiresidenziali per minori<br />
ALLEGATO 1<br />
Linee <strong>di</strong> attività<br />
attività primarie attività <strong>di</strong><br />
supporto 5<br />
welfare leggero ----<br />
welfare leggero ----<br />
welfare leggero<br />
welfare familiare<br />
----<br />
Nuclei omogenei <strong>di</strong><br />
attività 4<br />
Uffici della Citta<strong>di</strong>nanza<br />
<strong>Servizi</strong>o tutela minori 6<br />
Progetto affi<strong>di</strong><br />
progetto me<strong>di</strong>azione<br />
familiare<br />
progetto per il sostegno<br />
alle responsabilità<br />
familiari<br />
Progetto Minori stranieri<br />
non accompagnati e<br />
pronta accoglienza<br />
minori<br />
“ ---- sistema <strong>di</strong> protezione<br />
contro l’abuso e il<br />
maltrattamento 7<br />
welfare emergenza ---- emergenza assistenziale<br />
(compresa accoglienza<br />
presso gli uffici della<br />
citta<strong>di</strong>nanza e<br />
applicazione dei<br />
<strong>di</strong>spositivi che regolano<br />
i rapporti con il privato<br />
sociale)<br />
---- reperibilità (NB DA<br />
RIVEDERE)<br />
welfare residenziale ---- <strong>Servizi</strong> Integrativi<br />
Familiari e c.tà<br />
residenziali e semi<br />
residenziali<br />
comitato tecnico istituito<br />
ai sensi del Regolamento<br />
regionale n° 8 del<br />
19/12/2005<br />
4 I nuclei omogenei <strong>di</strong> attività dettagliano i principali macro processi <strong>di</strong> lavoro interni alle linee <strong>di</strong> attività cui si<br />
riferiscono<br />
5 Dove previsto viene in<strong>di</strong>cato il riferimento alla trasversalità da istituire<br />
6 compresi i minori stranieri non accompagnati<br />
7 Compresi “gli spazi protetti” e la “casa protetta” per donne vittime <strong>di</strong> violenza
programmazione e gestione<br />
dei servizi per<br />
l’accompagnamento al<br />
lavoro fasce deboli<br />
interventi a sostegno del<br />
volontariato<br />
programmazione e<br />
promozione rete attività e<br />
servizi per la popolazione<br />
anziani<br />
interventi per l’integrazione<br />
dei citta<strong>di</strong>ni stranieri<br />
supporto alla progettualità in<br />
<strong>di</strong>verse aree tematiche (ue,<br />
<strong>di</strong>pendenze, ….)<br />
interventi nell’ambito della<br />
programmazione e<br />
attuazione delle politiche<br />
abitative<br />
interventi <strong>di</strong> integrazione<br />
socio sanitaria in raccordo<br />
con l’Asl territoriale<br />
attività <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e<br />
coor<strong>di</strong>namento ufficio <strong>di</strong><br />
Piano a supporto della<br />
programmazione sociale <strong>di</strong><br />
zona<br />
supporto e partecipazione<br />
alle competenze dell’ATI in<br />
materia <strong>di</strong> politiche <strong>sociali</strong><br />
accompagnamento al<br />
lavoro fasce deboli<br />
welfare comunitario<br />
welfare comunitario<br />
welfare comunitario<br />
welfare comunitario<br />
---- SIL e GIONA<br />
SISL<br />
progettazione e<br />
----<br />
----<br />
----<br />
coor<strong>di</strong>namento<br />
progettazione e<br />
coor<strong>di</strong>namento<br />
progettazione e<br />
coor<strong>di</strong>namento<br />
progettazione e<br />
coor<strong>di</strong>namento<br />
progettazione e<br />
coor<strong>di</strong>namento<br />
ERP ---- emergenza abitativa<br />
---- gestione alloggi e<strong>di</strong>lizia<br />
residenziale pubblica<br />
gestione contributi<br />
---- “integrazione<br />
socio sanitaria”<br />
trasversalità<br />
----<br />
----<br />
----<br />
8 compresi assegnazione alloggi, gestione mobilità , ecc<br />
“Sistema<br />
informativo<br />
integrato”<br />
trasversalità<br />
---- “ufficio <strong>di</strong><br />
Piano”<br />
trasversalità<br />
affitti 8<br />
Convenzione con ASL-4<br />
per le materie delegate e<br />
in compartecipazione,<br />
raccordo interno,<br />
raccordo<br />
interistituzionale<br />
Unità Valutative<br />
Multi<strong>di</strong>mensionali<br />
sistema informativo e<br />
“osservatorio”<br />
sistema comunicativo<br />
integrato<br />
sistema <strong>di</strong> valutazione<br />
dei servizi e degli<br />
interventi<br />
ufficio <strong>di</strong> piano (Piano<br />
Regolatore Sociale e<br />
Piano Sociale <strong>di</strong> Zona)
gestione amm.va della<br />
<strong>Direzione</strong><br />
----<br />
----<br />
----<br />
----<br />
gestione amm.va<br />
in tutte le linee <strong>di</strong><br />
attività primaria<br />
gestione amm.va misure<br />
socio assistenziali <strong>di</strong>rette<br />
e in<strong>di</strong>rette<br />
gestione residenzialità<br />
(minori, <strong>di</strong>sabili,<br />
anziani) e commissioni<br />
autorizzative<br />
gestione dei rapporti con<br />
il privato sociale<br />
gestione convenzione<br />
asl-4 per le materie<br />
delegate e in<br />
compartecipazione
ALLEGATO 2