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tutte-le-udienze-2004-testi-a-favore - Blog di Giuseppe Casarrubea

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Testi:<br />

DOTT. CHIARAMONTE LORENZO<br />

TRIBUNALE DI PALERMO<br />

SEZIONE DISTACCATA DI PARTINICO<br />

UDIENZA DEL 02/07/<strong>2004</strong><br />

CONTRO<br />

CASARRUBEA GIUSEPPE<br />

R. G. T. 146/2003<br />

1- GIALLOMBARDO ROBERTO<br />

2-<br />

3-<br />

4-<br />

5-<br />

6-<br />

7-<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

RINVIATO AL 16/09/<strong>2004</strong><br />

(?)…nell’o<strong>di</strong>erno <strong>di</strong>battimento, che quel<strong>le</strong> frasi espresse dal professor <strong>Casarrubea</strong> nel corso <strong>di</strong> una<br />

trasmissione te<strong>le</strong>visiva e, successivamente, poi riportate in ambito <strong>di</strong> un manua<strong>le</strong>, un libro, in cui<br />

si ricostruivano alcune vicende storiche, presentano carattere <strong>di</strong>ffamatorio. Diffamatorio, appunto,<br />

nei confronti dell’o<strong>di</strong>erna parte civi<strong>le</strong>, Giallombardo. Il Pubblico Ministero intende <strong>di</strong>mostrare il<br />

carattere <strong>di</strong>ffamatorio soprattutto alla luce <strong>di</strong> quel<strong>le</strong> che sono, poi, <strong>le</strong> emergenze, ma<br />

limitatamente, voglio <strong>di</strong>re, a questo profilo. Al carattere <strong>le</strong>sivo o meno <strong>di</strong> quel<strong>le</strong> frasi, senza,<br />

necessariamente, poi, procedere ad una ricostruzione storica <strong>di</strong> fatti che non spetta a questo<br />

Tribuna<strong>le</strong>. Per cui il processo, ritiene il Pubblico Ministero, che vada limitato in un ambito<br />

preciso, e l’ambito preciso è quello in<strong>di</strong>cato nel decreto che <strong>di</strong>spone il giu<strong>di</strong>zio. E il Pubblico<br />

Ministero, me<strong>di</strong>ante l’au<strong>di</strong>zione dei <strong>testi</strong> <strong>di</strong> lista, e l’esame, poi, dell’imputato, intende <strong>di</strong>mostrare<br />

questo. Altresì chiede la produzione, come documento ai sensi dell’articolo 234, del decreto del<br />

Ministero della Difesa del 5 marzo 1949 con cui si insigna Giallombardo Roberto della medaglia<br />

d’argento per l’intervento riportato proprio in merito al fatto <strong>di</strong> cui al capo d’imputazione, per il 27<br />

giugno 1947.


GIUDICE.<br />

Va bene. Insiste naturalmente nei <strong>testi</strong>…<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Si, si.<br />

GIUDICE.<br />

La parola al <strong>di</strong>fensore <strong>di</strong> parte civi<strong>le</strong>.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Si, signor Giu<strong>di</strong>ce. Anche il <strong>di</strong>fensore <strong>di</strong> parte civi<strong>le</strong> insiste affinché sia accertata la pena<strong>le</strong><br />

responsabilità dell’o<strong>di</strong>erno imputato per i due fatti <strong>di</strong> reato iscritti nella richiesta <strong>di</strong> rinvio a<br />

giu<strong>di</strong>zio che ha, poi, causato questo proce<strong>di</strong>mento pena<strong>le</strong>. E, quin<strong>di</strong>, per il fatto relativo<br />

all’intervista te<strong>le</strong>visiva e per il fatto riportato nel libro “Portella della Ginestra – Microstoria <strong>di</strong> una<br />

strage <strong>di</strong> Stato”. Anche la parte civi<strong>le</strong> intende produrre dei documenti che sono in<strong>di</strong>cati in un<br />

apposito e<strong>le</strong>nco che si al<strong>le</strong>ga a questa produzione documenta<strong>le</strong>. Si tratta <strong>di</strong> alcuni attestai, <strong>di</strong> alcuni<br />

elogi e onorificenze ricevute dal genera<strong>le</strong> Giallombardo, all’epoca dei fatti capitano dei<br />

carabinieri, per i fatti in questione. Si tratta <strong>di</strong> alcuni processi verbali <strong>di</strong> interrogatorio <strong>di</strong> alcuni<br />

carabinieri che oggi sono deceduti e che sono stati presenti all’episo<strong>di</strong>o, o meglio, ai due episo<strong>di</strong>: a<br />

quello relativo al conflitto a fuoco nel<strong>le</strong> campagne <strong>di</strong> Alcamo e al secondo episo<strong>di</strong>o, quello<br />

verificatosi nella caserma dei carabinieri <strong>di</strong> Alcamo, rispetto al qua<strong>le</strong>, secondo l’autore del libro,<br />

sarebbe avvenuto l’omici<strong>di</strong>o, tra virgo<strong>le</strong>tte “a freddo”. Quin<strong>di</strong> si chiede anche <strong>di</strong> esibire questa<br />

documentazione e ci si associa al<strong>le</strong> richieste del Pubblico Ministero.<br />

GIUDICE.<br />

Va bene. Avvocato Gervasi, prego.<br />

DIFENSORE DELL'IMPUTATO.<br />

Posso esaminare un attimo la documentazione (?) della parte civi<strong>le</strong>?<br />

GIUDICE.<br />

Certamente.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Giu<strong>di</strong>ce, nel frattempo non ricordo, francamente, se al fascicolo <strong>di</strong> <strong>di</strong>battimento già è contenuto il<br />

libro e la cassetta contenente la registrazione dell’intervista. Diciamo, come corpo del reato<br />

avrebbero già dovuto far parte…<br />

GIUDICE.<br />

Si, il libro si. La cassetta no.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

E allora Giu<strong>di</strong>ce, cortesemente, chiedo la produzione della cassetta…<br />

GIUDICE.<br />

Va bene. Come corpo del reato.<br />

DIFENSORE DELL'IMPUTATO.<br />

Non ho capito.<br />

GIUDICE.


Il Pubblico Ministero vo<strong>le</strong>va sapere se agli atti vi era il corpo del reato, cioè il libro e la cassetta.<br />

DIFENSORE DELL'IMPUTATO.<br />

Non è affatto il corpo del reato, questo. E’ una produzione della parte civi<strong>le</strong>. Non risulta un<br />

sequestro. Almeno io ho guardato, penso, attentamente il fascicolo del Pubblico Ministero…<br />

GIUDICE.<br />

Avvocato, forse c’è un equivoco. Stiamo parlando <strong>di</strong> due cose <strong>di</strong>verse. Non della documentazione<br />

che <strong>le</strong>i ha esaminato. Mentre <strong>le</strong>i esaminava, il Pubblico Ministero ha chiesto <strong>di</strong> conoscere, perché<br />

non lo sapeva, se agli atti vi fossero il libro contenente <strong>le</strong> affermazioni che sono oggi l’oggetto del<br />

proce<strong>di</strong>mento e la videocassetta contenente la registrazione della trasmissione te<strong>le</strong>visiva dove<br />

venivano fatte <strong>le</strong> affermazioni che sono oggi oggetto del proce<strong>di</strong>mento.<br />

DIFENSORE DELL'IMPUTATO.<br />

An<strong>di</strong>amo per or<strong>di</strong>ne, Giu<strong>di</strong>ce. Per quanto riguarda i documenti proposti dalla parte civi<strong>le</strong>, io non<br />

ho ragione <strong>di</strong> oppormi. Vi sono alcune cose che non sono influenti relativamente al processo, ma<br />

non ha importanza. Non ho ragione <strong>di</strong> proporre opposizione alla produzione <strong>di</strong> questi documenti.<br />

Ugualmente non ho ragione <strong>di</strong> oppormi all’ingresso del decreto che conferisce la medaglia<br />

d’argento al genera<strong>le</strong> Giallombardo proposto dal Pubblico Ministero, ancorché questo documento<br />

sia assolutamente ininfluente rispetto al tema che la Signoria Vostra dovrà prendere in esame per<br />

decidere. Relativamente al libro del professore <strong>Casarrubea</strong> non mi oppongo. Effettivamente il<br />

Giu<strong>di</strong>ce dovrà <strong>le</strong>ggerlo per intero per avere idea dell’argomento <strong>di</strong> cui stiamo parlando.<br />

Relativamente alla cassetta che dovrebbe, e <strong>di</strong>co dovrebbe, contenere l’intervista alla te<strong>le</strong>visione<br />

del signor <strong>Casarrubea</strong>, io mi oppongo alla sua introduzione nel fascicolo del <strong>di</strong>battimento. Per la<br />

semplice ragione che questa intervista non è dato sapere da chi viene, chi l’ha registrata, che cosa<br />

contenga e, semmai, i carabinieri, su or<strong>di</strong>ne del Pubblico Ministero, del Giu<strong>di</strong>ce, <strong>di</strong> chi…, <strong>di</strong> loro<br />

spontanea volontà, abbiamo provveduto a sequestrarla presso i locali della te<strong>le</strong>visione. Questa<br />

cassetta contiene, asseritamene, appunto, l’intervista del professore <strong>Casarrubea</strong> a questa<br />

te<strong>le</strong>visione. Su questa cassetta, che è stata prodotta dalla parte civi<strong>le</strong>, è stato conferito, questa volta<br />

da parte del Pubblico Ministero, un incarico ad un consu<strong>le</strong>nte, <strong>di</strong> sbobinare e registrare. Tuttavia<br />

questa cassetta, appunto, non è stata, a mio parere, validamente sequestrata. Se viene introdotta,<br />

credo che, arrivati ad un certo punto, vi sia una riserva da parte del Pubblico Ministero <strong>di</strong> acquisire<br />

la cassetta origina<strong>le</strong> me<strong>di</strong>ante sequestro – riserva che non ha mai avuto una sua esp<strong>le</strong>tazione, non<br />

c’è mai stato un sequestro, io non ho mai rinvenuto un verba<strong>le</strong> <strong>di</strong> sequestro – quin<strong>di</strong>, da questo<br />

punto <strong>di</strong> vista, è uno <strong>di</strong> quei documenti, chiamiamolo così, che possono entrare nel <strong>di</strong>battimento<br />

soltanto se c’è il consenso del<strong>le</strong> parti. Consenso che questa <strong>di</strong>fesa assolutamente nega.<br />

Relativamente alla cassetta. Non credo che sia tra quegli atti che il co<strong>di</strong>ce consente facciano parte<br />

del fascicolo <strong>di</strong> <strong>di</strong>battimento. Non è il corpo del reato, ma è, non saprei come definirlo, è una<br />

cassetta, è uno strumento, è un oggetto, ecco, che la parte civi<strong>le</strong> propone al Pubblico Ministero e<br />

che il Pubblico Ministero, a mio parere, in maniera impropria, e…, dando un’interpretazione<br />

assolutamente non pertinente della norma che presiede all’ingresso degli atti al fascicolo <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>battimento, come <strong>di</strong>re, fa <strong>di</strong>ventare, appunto, corpo del reato. Da questo punto <strong>di</strong> vista c’è


opposizione. La <strong>di</strong>fesa ha finito sul<strong>le</strong> interlocuzioni, sul<strong>le</strong> richieste del Pubblico Ministero e della<br />

parte civi<strong>le</strong>.<br />

GIUDICE.<br />

Per quanto riguarda <strong>le</strong> prove, <strong>le</strong> richieste <strong>di</strong> prove?<br />

DIFENSORE DELL'IMPUTATO.<br />

Per quanto riguarda <strong>le</strong> proprie richieste <strong>di</strong> prove, la <strong>di</strong>fesa si riporta alla lista <strong>testi</strong> prodotta<br />

ritualmente e che è, appunto, agli atti del proce<strong>di</strong>mento che Vostra Signoria esamina.<br />

Contrariamente a quanto pensa il Pubblico Ministero, la <strong>di</strong>fesa pensa, invece, che questo processo<br />

consta <strong>di</strong> due capi <strong>di</strong> imputazione. E i due capi <strong>di</strong> imputazione sono assolutamente correlati.<br />

Perché riguardano un fatto specifico, storicamente accaduto e che bisogna ricostruire. Cioè la<br />

morte <strong>di</strong> alcuni personaggi, non soltanto <strong>di</strong> Ferreri Vito detto Frà Diavolo. Ma <strong>di</strong> alcuni<br />

personaggi la cui storia, la cui genesi, la cui presenza nel mondo in quel periodo era col<strong>le</strong>gata ad<br />

alcuni fatti, non soltanto delittuosi, ma ad alcuni fatti storici che sono accaduti, che sono avvenuti<br />

in Sicilia. Quin<strong>di</strong> noi riteniamo che la lista <strong>testi</strong>, da questo punto <strong>di</strong> vista, è costruita in questo<br />

senso e che l’oggetto della causa debba constare <strong>di</strong> due momenti. Il primo momento riguarda,<br />

come <strong>di</strong>re, l’atteggiamento che il Giu<strong>di</strong>ce deve avere nei confronti dello storico. E cioè accertare<br />

se <strong>le</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro, come <strong>di</strong>re, il modus storiografico <strong>di</strong> operare da parte <strong>di</strong> ha scritto questo<br />

libro sia un modus corretto dal punto <strong>di</strong> vista storiografico. Cioè se sono state osservate <strong>le</strong> caute<strong>le</strong><br />

che un ricercatore deve avere. E, quin<strong>di</strong>, sostanzialmente, se sono state ricercate, con la corretta<br />

dovuta, <strong>le</strong> fonti. Se quel<strong>le</strong> fonti sono state correlate e sono state confrontate con altre fonti. Se<br />

quel<strong>le</strong> fonti sono <strong>di</strong> carattere documenta<strong>le</strong>. Se sono <strong>di</strong> carattere <strong>testi</strong>monia<strong>le</strong>. Se raccontano una<br />

storia ora<strong>le</strong> o se raccontano anche una storia che si fonda su documenti. In buona sostanza, signor<br />

Giu<strong>di</strong>ce, la prima cosa che il giu<strong>di</strong>ce deve accertare in una causa <strong>di</strong> questo genere, è il suo limite.<br />

Questo è, secondo noi, assolutamente in<strong>di</strong>spensabi<strong>le</strong>, perché ci da la misura del decidere. Può il<br />

Giu<strong>di</strong>ce, come <strong>di</strong>re, trasformare un processo da questo punto <strong>di</strong> vista? Io concordo con il Pubblico<br />

Ministero ma non concordo con l’oggetto che deve essere…, come <strong>di</strong>re, la misura processua<strong>le</strong> che<br />

il Giu<strong>di</strong>ce deve avere nel<strong>le</strong> mani. Cioè, può il Giu<strong>di</strong>ce ricostruire storicamente un episo<strong>di</strong>o<br />

raccontato dal punto <strong>di</strong> vista storico in un libro? O deve accertare se quel racconto, quella<br />

ricostruzione, hanno i criteri propri dell’opera scientifica? E, quin<strong>di</strong>, rispetto all’opera scientifica,<br />

rispetto al libro <strong>di</strong> storia, qua<strong>le</strong> è il limite, non dello storico, ma del Giu<strong>di</strong>ce. Questo è il primo dei<br />

fatti che il Giu<strong>di</strong>ce deve accertare. Ancor prima <strong>di</strong> andare nel merito del singolo fatto raccontato.<br />

Da questo punto <strong>di</strong> vista la <strong>di</strong>fesa propone la citazione <strong>di</strong> alcuni eminenti storici. Alcuni, come<br />

<strong>di</strong>re, accademici; il professore Travaglia(?), il professore Lupo. Altri, ricercatori – il professore<br />

marino – che si sono occupati “fun<strong>di</strong>tus” del periodo e alcuni, in maniera particolare, <strong>di</strong> questo<br />

episo<strong>di</strong>o, della strage <strong>di</strong> Portella della Ginestra e dell’uccisione <strong>di</strong> Frà Diavolo e dei suoi sodali, in<br />

quel frangente <strong>di</strong> Alcamo, in quegli anni, proprio per verificare questa prima con<strong>di</strong>zione. Cioè il<br />

suo limite rispetto al lavoro scientifico. Cioè se sono stati utilizzati correttamente tutti gli e<strong>le</strong>menti,<br />

tutti i criteri, se sono state consultate <strong>tutte</strong> <strong>le</strong> fonti su cui poi esercitare, criticamente, il lavoro <strong>di</strong><br />

storico e <strong>di</strong> ricostruzione <strong>di</strong> questo episo<strong>di</strong>o. E questo è il primo degli accertamenti che la <strong>di</strong>fesa


propone con <strong>le</strong> <strong>testi</strong>monianze proposte da parte degli storici accademici e degli storici ricercatori.<br />

Gradatamente, poi, si tratta anche <strong>di</strong> verificare anche <strong>le</strong> altre con<strong>di</strong>zioni poste dalla Cassazione in<br />

genera<strong>le</strong>. Continenza, la veri<strong>di</strong>cità dei fatti. Quin<strong>di</strong> la lista <strong>testi</strong> della <strong>di</strong>fesa è costruita per partire<br />

da questo primo fatto che ho illustrato e, quin<strong>di</strong>, successivamente, arrivare a ricostruire un altro dei<br />

dati. Cioè se nel racconto degli episo<strong>di</strong> che hanno riguardato la morte <strong>di</strong> Ferreri, che era un<br />

personaggio <strong>le</strong>gato agli ambienti dei servizi segreti, confidente dei carabinieri e della Polizia, ma<br />

anche gli altri personaggi che morirono nella stessa circostanza in cui morì Ferreri, come i fratelli<br />

Pianelli, che erano anche loro confidenti dei carabinieri e che erano, per questo, infiltrati nella<br />

banda Giuliano, per riferire notizie, ma anche per fare altro, cioè della ricostruzione <strong>di</strong> questa<br />

morte, l’approccio nel libro contenuto, da parte del professore <strong>Casarrubea</strong>, abbia anche qua i<br />

criteri della corretta ricerca storiografica. E da questo punto <strong>di</strong> vista si propone, appunto, vengano<br />

sentiti altri personaggi, altre persone che hanno avuto un ruolo nel<strong>le</strong> ricerche <strong>di</strong> quel periodo; sia<br />

perché sono scrittori e hanno prodotto del<strong>le</strong> opere che affrontano la stessa prob<strong>le</strong>matica e parlano<br />

dello stesso episo<strong>di</strong>o, sia perché, come nell’ultimo dei <strong>testi</strong> proposti, hanno, in qualche modo, e<br />

costituiscono, ancora oggi, la memoria storica <strong>di</strong> quegli episo<strong>di</strong>. Che, in qualche misura, hanno<br />

assistito o hanno avuto riferito sia i contatti che il Ferreri aveva personalmente lui con <strong>le</strong> forze<br />

dell’or<strong>di</strong>ne e alcuni personaggi del<strong>le</strong> istituzioni, sia perché collocano, nel tempo e nello spazio, poi<br />

vedremo se nella stessa maniera con cui nel tempo e nello spazio sono collocati questi episo<strong>di</strong> dal<br />

querelante, appunto gli episo<strong>di</strong> che portano oggetto della causa. Ancora io credo che non si possa<br />

prescindere - ovviamente quando uno muore, muore perché c’è stata un’azione che ha determinato<br />

la morte; in questo caso ci sarebbe stata una colluttazione, una sparatoria che ha ferito il Ferreri in<br />

alcune parti del corpo piuttosto che in altre. Ecco noi proponiamo, da questo punto <strong>di</strong> vista, nella<br />

nostra lista <strong>testi</strong>, l’acquisizione <strong>di</strong> un <strong>testi</strong>mone che riteniamo opportuna. Gradueremo, poi, nel<br />

corso del <strong>di</strong>battimento, anche altre richieste, da questo punto <strong>di</strong> vista: riesumazioni e quant’altro,<br />

nel senso che, dall’esame <strong>di</strong> quanto era possibi<strong>le</strong> esaminare, sulla base degli atti esistenti, per<br />

esempio a noi non risulta che il Ferreri sia morto per come si <strong>di</strong>ce che sia morto. Nel senso che,<br />

nel<strong>le</strong> parti del corpo in cui il Ferreri dovrebbe essere stato raggiunto dai colpi <strong>di</strong> arma da fuoco che<br />

si <strong>di</strong>ce lo abbiano colpito, ebbene, in quel<strong>le</strong> parti del corpo, a nostro parere, secondo l’esame a cui<br />

abbiamo sottoposto i reperti a cui abbiamo potuto avere accesso da parte del me<strong>di</strong>co <strong>le</strong>ga<strong>le</strong>,<br />

ebbene quel<strong>le</strong> ferite non c’erano. Quin<strong>di</strong>, sostanzialmente, proponiamo al Giu<strong>di</strong>ce, fermo restando<br />

il limite che il Giu<strong>di</strong>ce deve avere nei confronti dello storico, <strong>di</strong> dare, della vicenda, un<br />

accertamento assolutamente esaustivo, tranquillizzante, corretto e che non può prescindere da<br />

questi fatti <strong>testi</strong>moniati che noi proponiamo. Proponiamo anche <strong>di</strong> acquisire, ed io chiedo che<br />

acquisisca l’ufficio, <strong>di</strong> acquisire gli atti – il Giu<strong>di</strong>ce mi consentirà <strong>di</strong> fornire il numero del<br />

fascicolo in un secondo momento – ma, comunque, gli atti della causa che riguardò la strage <strong>di</strong><br />

Portella della Ginestra e che fu ce<strong>le</strong>brata a Viterbo. Perché questo? Perché proprio una larga parte<br />

che riguarda <strong>le</strong> <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> Pisciotta, che riguarda <strong>le</strong> <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> un <strong>di</strong>retto superiore del<br />

genera<strong>le</strong> Giallombardo, che riguardano anche <strong>le</strong> <strong>di</strong>chiarazioni del genera<strong>le</strong> Giallombardo, una<br />

larga parte <strong>di</strong> quel processo affrontò proprio l’episo<strong>di</strong>o della morte <strong>di</strong> Ferreri e della morte degli


altri suoi quattro compagni <strong>di</strong> sventura. Compresi i fratelli Pianelli che erano confidenti <strong>di</strong>retti<br />

dell’Arma dei Carabinieri e che furono uccisi in quello stesso frangente. E allora noi riteniamo che<br />

l’acquisizione <strong>di</strong> questi documenti, l’acquisizione, pardon, <strong>di</strong> questi atti giu<strong>di</strong>ziari, con una<br />

ricostruzione che venne fatta <strong>di</strong> quegli atti, in quel frangente, e che contiene <strong>di</strong>chiarazioni, anche<br />

da parte <strong>di</strong> quel<strong>le</strong> stesse persone che sono state proposte alla conoscenza del Giu<strong>di</strong>ce da parte della<br />

parte civi<strong>le</strong>, e cioè dei carabinieri che, asseritamente, parteciparono all’episo<strong>di</strong>o in contestazione e<br />

che raccontano, alla Corte d’Assise <strong>di</strong> Viterbo, credo nel ’52, quin<strong>di</strong> abbastanza vicino ai momenti<br />

che sono effettivamente accaduti, raccontano una circostanza, del<strong>le</strong> verità, del<strong>le</strong> cose, <strong>di</strong>ciamo<br />

così, fanno del<strong>le</strong> <strong>di</strong>chiarazioni, pa<strong>le</strong>semente, assolutamente <strong>di</strong>verse da quel<strong>le</strong> che, invece, vengono<br />

proposte con <strong>le</strong> carte <strong>di</strong> cui la parte civi<strong>le</strong> propone l’ingresso nel fascicolo <strong>di</strong> <strong>di</strong>battimento. Quin<strong>di</strong>,<br />

per questa ragione, io credo che sia necessario, ed in questo senso vi è la mia richiesta, credo che<br />

sia necessario che venga acquisita al <strong>di</strong>battimento l’intero incarto del processo che ha riguardato la<br />

strage <strong>di</strong> Portella della Ginestra. Credo anche, e chiedo da questo punto <strong>di</strong> vista, che il Giu<strong>di</strong>ce<br />

acquisisca tutto il materia<strong>le</strong>, sia quello primigenio che quello che è stato desecretato qualche anno<br />

fa, tutto il materia<strong>le</strong> prodotto, <strong>di</strong>ciamo così, e in possesso della Commissione Parlamentare<br />

Antimafia che, in una sua sessione, si è occupata, in maniera specifica, della strage <strong>di</strong> Portella<br />

della Ginestra. Credo che questi atti, questi documenti, debbano essere acquisiti non soltanto per<br />

iscrivere questo contesto e questo episo<strong>di</strong>o nel contesto che esso deve occupare, e cioè la strage <strong>di</strong><br />

Portella della Ginestra e <strong>le</strong> stragi ad essa col<strong>le</strong>gate – nel giro <strong>di</strong> tre mesi vi fu la strage <strong>di</strong> Portella<br />

della Ginestra, ma vi furno anche gli agguati alla Camera del Lavoro <strong>di</strong> Partinico, ad alcune se<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

partiti della sinistra, ad altre Camere del Lavoro in tutta la zona – la ricostruzione, appunto, della<br />

Commissione Antimafia è una ricostruzione assolutamente unitaria <strong>di</strong> questi episo<strong>di</strong> e credo nella<br />

valutazione che il Giu<strong>di</strong>ce deve avere <strong>di</strong> questo episo<strong>di</strong>o, anche qui ci deve essere una<br />

ricostruzione unitaria. Quin<strong>di</strong> l’acquisizione degli atti della Commissione Antimafia che si è<br />

occupata della strage <strong>di</strong> Portella della Ginestra ed in una sua sezione specifica si è occupata anche<br />

dell’omici<strong>di</strong>o, della morte <strong>di</strong> Vito Ferreri, detto Frà Diavolo, e dei suoi quattro sodali, anche dei<br />

due fratelli Pianello, confidenti dell’Arma dei Carabinieri, dando alcune valutazioni che poi, il<br />

Giu<strong>di</strong>ce, valuterà. In ultimo, non possiamo in questo momento fornire un e<strong>le</strong>nco dettagliato perché<br />

è (?) la cosa. Sono stati desecretati, e, in questo momento, mentre noi stiamo parlando è in corso<br />

un’ulteriore desecrezione, sono stati desecretati dei documenti della CIA, nel<strong>le</strong> varie<br />

denominazioni che questa organizzazione <strong>di</strong> intelligence ha avuto nel corso degli anni. Questa<br />

copiosa mo<strong>le</strong> <strong>di</strong> documenti, desecretati ora – sono stati in parte desecretati o stanno per essere<br />

desecretati – riguarda in maniera esplicita la strage <strong>di</strong> Portella della Ginestra, il ruolo che la banda<br />

Giuliano aveva all’interno del<strong>le</strong> organizzazioni <strong>di</strong> intelligence sia degli Stati Uniti d’America che<br />

dell’Italia, il ruolo che i neofascisti ebbero dentro la banda Giuliano e la partecipazione <strong>di</strong> entità,<br />

chiamiamo<strong>le</strong> così, non conosciute fino a questo momento – Ferreri sembrerebbe che fosse…, i<br />

fratelli Pianello, sembrerebbe secondo alcuni <strong>di</strong> questi documenti, che fossero parte <strong>di</strong> questa<br />

entità – in quello che successe in Sicilia, non soltanto in Sicilia, ma anche in Italia in quegli anni.<br />

Se il Giu<strong>di</strong>ce mi da termine, io, con i documenti che esistono, posso provare a fare un primo


e<strong>le</strong>nco dei documenti che sono stati desecretati e <strong>di</strong> cui è <strong>di</strong>sponibi<strong>le</strong> la traduzione in italiano, (?).<br />

Ma siccome alcuni <strong>di</strong> questi documenti sono stati anche ricercati da altre autorità giu<strong>di</strong>ziarie, in<br />

occasione <strong>di</strong> altri processi, e sono stati ritrovati, gli stessi, in alcuni, chiamiamoli così, arma<strong>di</strong> non<br />

meglio identificati, in cui questa documentazione era esistente, sul punto io posso essere più<br />

preciso, nel<strong>le</strong> prossime <strong>u<strong>di</strong>enze</strong>, fermo restando che questo aspetto è stato ricostruito in maniera<br />

probabilmente più intel<strong>le</strong>ggibi<strong>le</strong> in un momento successivo a quello in cui questa <strong>di</strong>fesa ha<br />

prodotto la lista <strong>testi</strong> in un libro, scritto da un giornalista che si chiama Vincenzo Vasi<strong>le</strong>.<br />

Ovviamente questa <strong>di</strong>fesa non conosceva l’esistenza <strong>di</strong> questa libro. L’ha <strong>le</strong>tto successivamente al<br />

deposito della lista <strong>testi</strong>. Ma in questo libro si inquadra, come <strong>di</strong>re, il percorso <strong>di</strong> <strong>le</strong>ttura che questa<br />

vicenda nostra deve avere anche in seguito allo svelamento, alla scoperta <strong>di</strong> questi documenti che<br />

provengono dalla CIA. Quin<strong>di</strong>, da questo punto <strong>di</strong> vista, io chiedo anche che venga sentito, come<br />

<strong>testi</strong>mone, lo scrittore e giornalista Vincenzo Vasi<strong>le</strong> che sul punto ha prodotto un suo libro, un suo<br />

scritto, che ricostruisce, secondo questa ottica <strong>di</strong> cui ho parlato, la vicenda che ci occupa. Noi<br />

inten<strong>di</strong>amo <strong>di</strong>mostrare, attraverso questi documenti, l’assoluta innocenza del professore<br />

<strong>Casarrubea</strong> e la sua pertinenza nell’avere scritto il libro. Fermo restando l’opposizione<br />

all’introduzione della cassetta videoregistrata prodotta dalla parte civi<strong>le</strong>.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Giu<strong>di</strong>ce, è possibi<strong>le</strong> replicare?<br />

GIUDICE.<br />

Si.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

In merito, innanzitutto, all’acquisizione del<strong>le</strong> cassette, io non vedo <strong>le</strong> ragioni per <strong>le</strong> quali <strong>le</strong> stesse<br />

non siano considerate corpo del reato, atteso che un capo <strong>di</strong> imputazione in<strong>di</strong>ca <strong>le</strong> frasi<br />

pronunciate nel corso dell’intervista. Il decreto che <strong>di</strong>spone il giu<strong>di</strong>zio e che richiama la richiesta<br />

<strong>di</strong> rinvio a giu<strong>di</strong>zio in<strong>di</strong>ca espressamente tra <strong>le</strong> fonti <strong>di</strong> prova <strong>le</strong> videocassette. Le videocassette<br />

sono state acquisite con verba<strong>le</strong> dei carabinieri a seguito del deposito da parte del querelante<br />

Giallombardo. Per quanto riguarda la richiesta documenta<strong>le</strong> della <strong>di</strong>fesa, in or<strong>di</strong>ne<br />

all’acquisizione, innanzitutto, del<strong>le</strong> risultanze della sentenza <strong>di</strong> Viterbo, il Pubblico Ministero si<br />

oppone. Si oppone alla luce <strong>di</strong> quell’unica considerazione che avevo effettuato in sede <strong>di</strong> richiesta<br />

<strong>di</strong> prove. Doveva essere una richiesta <strong>di</strong> prove, perché il Co<strong>di</strong>ce non ci impone più <strong>di</strong> fare una<br />

ricostruzione dei fatti. Dicevo: si oppone perché il processo o<strong>di</strong>erno riguarda del<strong>le</strong> fasi specifiche.<br />

Cioè se la frase “E’ stato un fatto assolutamente crimina<strong>le</strong>” è una frase <strong>le</strong>siva o meno. Le<br />

risultanze del processo <strong>di</strong> Portella della Ginestra, con questo non hanno alcuna attinenza. Per cui il<br />

Pubblico Ministero si oppone all’acquisizione, come si oppone all’acquisizione dei verbali del<strong>le</strong><br />

<strong>u<strong>di</strong>enze</strong> del<strong>le</strong> au<strong>di</strong>zioni presso la Commissione Parlamentare Antimafia. Non attengono ai fatti per<br />

cui è il processo. Assolutamente. Noi dobbiamo valutare se quel<strong>le</strong> frasi siano o meno <strong>le</strong>sive della<br />

reputazione dell’o<strong>di</strong>erno querelante. Così come il Pubblico Ministero si oppone all’acquisizione<br />

degli atti che, <strong>le</strong>ntamente, la CIA sta desecretando. Se no qui, Giu<strong>di</strong>ce, torno a ripetere, faremmo<br />

un processo ad un fatto storico. Non a del<strong>le</strong> frasi <strong>le</strong>sive o meno. Così come si oppone, ovviamente,


all’escussione del teste in<strong>di</strong>cato proprio perché non è messo in lista <strong>testi</strong> – ma questo, voglio <strong>di</strong>re,<br />

può essere superato in altra maniera. Quin<strong>di</strong> resta ferma l’opposizione all’acquisizione <strong>di</strong> questa<br />

documentazione proprio perché il tema <strong>di</strong> questo processo è specifico, Giu<strong>di</strong>ce.<br />

GIUDICE.<br />

Va bene, Pubblico Ministero. Il <strong>di</strong>fensore <strong>di</strong> parte civi<strong>le</strong> vuo<strong>le</strong> interloquire?<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Si, brevemente, signor Giu<strong>di</strong>ce, per <strong>di</strong>re come il Difensore <strong>di</strong> Parte Civi<strong>le</strong> concorda in tutto e per<br />

tutto con la tesi adesso enuc<strong>le</strong>ata dal Pubblico Ministero. Brevissimamente ritengo, infatti, che<br />

questo proce<strong>di</strong>mento pena<strong>le</strong> va visto per quello che è, cioè in maniera asettica dovrebbero, a mio<br />

modesto avviso, essere analizzate <strong>le</strong> due espressioni <strong>le</strong>sive del patrimonio mora<strong>le</strong> del genera<strong>le</strong><br />

Giallombardo. La prima, come detto nel precedente intervento, contenuta nell’intervista; la<br />

seconda nel libro. Quin<strong>di</strong> quello che, a mio modestissimo parere, dovrebbe essere il compito<br />

dell’illustre giu<strong>di</strong>cante, deve essere soltanto quello <strong>di</strong> accertare se il fatto sussiste o no nella sua<br />

asettica crudezza. Detto questo debbo anche <strong>di</strong>re che questa <strong>di</strong>fesa non teme, eventualmente, la<br />

prospettazione <strong>di</strong> una, chiamiamola così, rivisitazione storica <strong>di</strong> quelli che sono gli acca<strong>di</strong>menti<br />

che fanno, <strong>di</strong>rei, solo da cornice o contorno a questo proce<strong>di</strong>mento pena<strong>le</strong>. Non la teme, questa<br />

rivisitazione storica, perché ritiene che non vi sia una storia <strong>di</strong> destra e una storia <strong>di</strong> sinistra, ma vi<br />

sia soltanto una storia, che è quella rassegnata e consegnata, poi, ai posteri in documenti, in atti, in<br />

fatti oggettivamente accaduti e <strong>testi</strong>moniati. Per quello che ci riguarda, dal<strong>le</strong> <strong>testi</strong>monianze scritte<br />

che abbiamo testè prodotto e per quello che potremo, se il Signore darà la grazia <strong>di</strong> vivere a<br />

l’unico <strong>testi</strong>mone rimasto, attraverso l’assunzione della <strong>testi</strong>monianza del teste Caronna che è una<br />

del<strong>le</strong> persone, credo l’unica, finora in vita. Poi, chiaramente, e questo non lo <strong>di</strong>co io, il compito del<br />

Giu<strong>di</strong>ce…, sarà il Giu<strong>di</strong>ce a dare il taglio che ritiene a questa vicenda. Ma non sarà nessuna del<strong>le</strong><br />

due impostazioni, né quella <strong>di</strong> una visione asettica e, quin<strong>di</strong>, tecnica del proce<strong>di</strong>mento pena<strong>le</strong> in<br />

questione, né quella <strong>di</strong> una ricostruzione, <strong>di</strong>rei, improbabi<strong>le</strong>, storica <strong>di</strong> vicende oggettivamene<br />

accadute ed accadute in un determinato contesto, può, sicuramente, creare un prob<strong>le</strong>ma a questa<br />

<strong>di</strong>fesa. Questo soltanto ritenevo <strong>di</strong> <strong>di</strong>re ed ho concluso.<br />

GIUDICE.<br />

Va bene. Sentite <strong>le</strong> prospettazioni del<strong>le</strong> parti, il Giu<strong>di</strong>ce, intanto, ammette <strong>le</strong> prove richieste dal<br />

Pubblico Ministero, comprese <strong>le</strong> cassette che possono, senz’altro, essere acquisite al fascicolo <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>battimento come documenti. Se poi se ne dovesse mettere in dubbio l’autenticità, questo lo si<br />

vedrà, fermo restando che può esserne richiesta la visione. Comunque allo stato, vengono<br />

acquisite. Viene acquisita pure la documentazione prodotta dalla Parte Civi<strong>le</strong>, compresa anche<br />

l’ammissione del teste in<strong>di</strong>cato. Per quanto riguarda <strong>le</strong> richieste della Difesa, vengono ammessi<br />

tutti i <strong>testi</strong> che sono stati chiesti dalla Difesa, compreso il teste Vasi<strong>le</strong>, in quanto, secondo quello<br />

quella che è la prospettazione che ha fatto l’avvocato Gervasi, si tratta <strong>di</strong> un teste che non poteva<br />

essere in<strong>di</strong>cato in lista. Diciamo che è un fatto nuovo, l’uscita del libro. Quin<strong>di</strong>, da questo punto <strong>di</strong><br />

vista, può essere ammessa anche l’au<strong>di</strong>zione del teste Vasi<strong>le</strong>. Per quanto riguarda <strong>le</strong> altre richieste<br />

della Difesa, il Giu<strong>di</strong>ce preferisce, in questo momento, mantenere una riserva. Direi prima <strong>di</strong>


sentire i <strong>testi</strong> e, poi, verificheremo se è il caso o meno <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre perizie me<strong>di</strong>co-<strong>le</strong>gali o <strong>di</strong><br />

assumere documenti. Quin<strong>di</strong>, allo stato, sul<strong>le</strong> altre richieste il Giu<strong>di</strong>ce si riserva. Va bene,<br />

possiamo procedere all’esame della parte offesa, la parte civi<strong>le</strong>, il genera<strong>le</strong> Giallombardo. Si può<br />

accomodare. Genera<strong>le</strong>, dovrebbe <strong>le</strong>ggere la formula <strong>di</strong> giuramento.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Consapevo<strong>le</strong> della responsabilità mora<strong>le</strong> e giuri<strong>di</strong>ca che assumo con la mia deposizione, mi<br />

impegno a <strong>di</strong>re tutta la verità e a non nascondere nulla <strong>di</strong> quanto è a mia conoscenza.<br />

GIUDICE.<br />

Può dare <strong>le</strong> sue generalità?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Giallombardo Roberto, <strong>di</strong> fu Arturo, nato a Tortorici il 16 settembre 1915. 88 anni fa. Lei mi deve<br />

consentire una cosa, signor Giu<strong>di</strong>ce, se posso.<br />

GIUDICE.<br />

È qui per rispondere a del<strong>le</strong> domande. Poi, se ha qualcosa da <strong>di</strong>re che riguarda il processo, può<br />

farlo. Però <strong>le</strong>i è qui come <strong>testi</strong>mone. Cominciamo con <strong>le</strong> domande che <strong>le</strong> verranno poste. Pubblico<br />

Ministero, può procedere.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Grazie, Giu<strong>di</strong>ce. Genera<strong>le</strong>, buongiorno. Lei, il 24 luglio del 1997, ha presentato una querela alla<br />

Procura della Repubblica. Può in<strong>di</strong>care, cortesemente, al Tribuna<strong>le</strong>, <strong>le</strong> ragioni, i motivi che<br />

l’hanno spinta a presentare questo atto <strong>di</strong> querela?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Penso che siano molto chiare. Mi sentii <strong>le</strong>so nella mia personalità, sia come uomo, sia come<br />

ufficia<strong>le</strong>. Mi sono sentito <strong>le</strong>so e pertanto ho sporto regolare querela. Che penso sia agli atti.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Si. Qua<strong>le</strong> evento suscitò questa sua reazione? Genera<strong>le</strong>, noi dobbiamo spiegare tutti i fatti. Prego.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Esp<strong>le</strong>tavo, adesso non più, un’attività agricola e, tornando a casa, uno dei miei nipoti mi<br />

<strong>di</strong>ce:“Nonno, sai, la ra<strong>di</strong>o ha parlato <strong>di</strong> te e ha detto che tu hai ucciso del<strong>le</strong> persone. Un certo<br />

professore <strong>Casarrubea</strong> ha affermato questo alla ra<strong>di</strong>o”. Alzo il te<strong>le</strong>fono e chiedo <strong>di</strong> conferire con il<br />

professore <strong>Casarrubea</strong>. Gli <strong>di</strong>co:”Mi <strong>di</strong>ca. Lei ha fatto del<strong>le</strong> affermazioni sul mio conto. Ma non<br />

poteva prima consultarmi, avere dei contatti con me?”. “No, sa, mi deve consentire”. “Io <strong>le</strong><br />

consento tutto, ma mi <strong>di</strong>a i chiarimenti, perché è inconcepibi<strong>le</strong> che, nell’aula del Comune <strong>di</strong><br />

Partinico, che <strong>di</strong>sta cinquanta metri in linea d’aria dalla mia abitazione, <strong>le</strong>i fa queste affermazioni<br />

così gravi”. Il giorno successivi, imme<strong>di</strong>atamente dopo, il professore <strong>Casarrubea</strong> si presenta<br />

assistito dall’avvocato Passannanti. Dico:”Ma non potevamo incontrarci? Io vi avrei detto <strong>di</strong> più <strong>di</strong><br />

quello che avete affermato. Vi avrei posto nel<strong>le</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>re realmente la verità”. “Sa, noi<br />

l’abbiamo cercata”. “Mi avete cercato ed io non c’ero. Ma io da casa manco mezza giornata.<br />

Potevate pur <strong>di</strong>rmelo”. Il mio invito al professore <strong>Casarrubea</strong>, qui presente, se questa circostanza<br />

<strong>le</strong>i l’ammette. Io ero pronto a darvi tutti i dati, a fornirvi perché, come e come si sono svolti i


particolari. Perché poi c’è da esaminare, dove si parla <strong>di</strong> fare una perizia. Sia ben chiaro: Frà<br />

Diavolo fu ferito in un modo stranissimo. Il perito mi <strong>di</strong>sse:”E’ come se avesse ricevuto un pugno<br />

all’addome”. Perché un pal<strong>le</strong>ttone <strong>di</strong> un fuci<strong>le</strong> da caccia, <strong>di</strong> cui era armato il capo della seconda<br />

squadriglia, si andò a fermare nel bolo in<strong>testi</strong>na<strong>le</strong>. E basta. Quando lui si arrese, <strong>di</strong>sse testuali<br />

paro<strong>le</strong>:”Non mi toccate, sono un agente segreto dell’ispettore genera<strong>le</strong> della pubblica sicurezza”. I<br />

carabinieri che erano presenti al fatto stavano sparando, perché si era ai ferri corti. Non si<br />

camminava col Cristo in mano. E i carabinieri si sono fermati quando ho detto:”Attenzione, non<br />

sparate, non sparate”. Fu preso e portato in caserma.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Genera<strong>le</strong>, dovrebbe rispondere…. Io ho la necessità <strong>di</strong> illustrare…. Arriveremo su questi punti.<br />

Lei, genera<strong>le</strong>, ha detto che suo nipote l’avvisò che era stata data <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> questa notizia.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Mio nipote aveva sentito alla ra<strong>di</strong>o, e gli aveva detto un amico, che il nonno veniva accusato <strong>di</strong><br />

duplice omici<strong>di</strong>o preme<strong>di</strong>tato.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Ho capito. Genera<strong>le</strong>, <strong>le</strong>i, nell’atto <strong>di</strong> querela, ha in<strong>di</strong>cato del<strong>le</strong> frasi offensive, pronunciate<br />

dall’imputato, nel corso <strong>di</strong> una trasmissione te<strong>le</strong>visiva. Ricorda la data <strong>di</strong> questa trasmissione<br />

te<strong>le</strong>visiva e qual’era l’ente che trasmetteva questo programma?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

La ra<strong>di</strong>o loca<strong>le</strong> <strong>di</strong> Partinico.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

E come si chiama?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Tivù7.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Ricorda la data in cui…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Tutte queste cose a me sono state riferite da terze persone. Perché io non stavo a guardare…<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

D’accordo. Il processo, mi perdoni, segue una sua strada e dobbiamo illustrare questa strada al<br />

Giu<strong>di</strong>ce, che non conosce i fatti. Lei, successivamente, ha sentito o visto la registrazione <strong>di</strong> questo<br />

programma te<strong>le</strong>visivo?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Guar<strong>di</strong>, io non l’ho visto, perché, quando avvenne…<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Dico, successivamente.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Successivamente è stata ricostruita. Successivamente la scena dell’intervista, fatta la <strong>Casarrubea</strong>, è<br />

stata rimessa in onda. Ma non una volta; una cosa continuata.


PUBBLICO MINISTERO.<br />

Ho capito. Io vo<strong>le</strong>va sapere un’altra cosa. Lei ebbe modo <strong>di</strong> avere tra <strong>le</strong> sue mani <strong>le</strong> cassette che<br />

avevano registrato questi programmi?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

No. Perché, quando io deposi davanti al comando carabinieri, <strong>le</strong> cassette sono state, ne sono certo,<br />

acquisite da coloro che hanno accettato la querela.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Genera<strong>le</strong>, nel verba<strong>le</strong> <strong>di</strong> acquisizione del 25 luglio 1997, si da atto che <strong>le</strong>i, genera<strong>le</strong>, ha consegnato<br />

queste videocassette.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Non è vero. Io non <strong>le</strong> ho avute mai nel<strong>le</strong> mani. Io non <strong>le</strong> ho avute mai <strong>le</strong> cassette. Le cassette sono<br />

passate da ufficio in ufficio. È una lurida menzogna.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Giu<strong>di</strong>ce, possiamo mostrare in visione il verba<strong>le</strong> <strong>di</strong> acquisizione con <strong>le</strong> firme del genera<strong>le</strong>?<br />

GIUDICE.<br />

Si, certo. Se c’è la firma del genera<strong>le</strong>.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Verba<strong>le</strong> <strong>di</strong> acquisizione del<strong>le</strong> cassette. Cosa c’è scritto qua? Me lo consentite? Le cassette io non<br />

<strong>le</strong> ho avute mai nel<strong>le</strong> mani. Perché <strong>le</strong> cassette furono recuperate dalla stazione dei carabinieri <strong>di</strong><br />

Partinico.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

È la sua firma questa? Va beh, an<strong>di</strong>amo avanti.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Posso fare una precisazione?<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Si.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Le cassette sono state acquisite dai carabinieri che fecero, che accettarono la mia denuncia. Io<br />

denunciai subito il fatto.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

D’accordo. Però c’è un prob<strong>le</strong>ma. I carabinieri come avevano avuto queste cassette? Di certo la<br />

Procura della Repubblica non <strong>le</strong> aveva ancora de<strong>le</strong>gato nulla perché non sapeva ancora nulla.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Può interrogare il sottufficia<strong>le</strong> dei carabinieri dell’epoca.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Va bene, an<strong>di</strong>amo avanti. C’è un verba<strong>le</strong> pubblico che fa fede fino a querela <strong>di</strong> falso. An<strong>di</strong>amo<br />

avanti. Senta, genera<strong>le</strong>. Oltre alla trasmissione te<strong>le</strong>visiva, <strong>di</strong> Tivù7 <strong>di</strong> Partinico, c’è stato qualche<br />

altro documento che ha <strong>le</strong>so la sua reputazione?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.


Guar<strong>di</strong>, la trasmissione te<strong>le</strong>visiva veniva sban<strong>di</strong>erata tramite Tivù7, al comune <strong>di</strong> Partinico furono<br />

<strong>di</strong>stribuiti dei libri. Al comune <strong>di</strong> Partinico, il professore <strong>Casarrubea</strong> si presentò <strong>di</strong>stribuendo<br />

questo libro.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Che libro era? Ricorda il titolo?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Il primo, il primo libro. I libri sono due. Il primo…<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

“Portella della Ginestra – Microstoria <strong>di</strong> una strage <strong>di</strong> Stato”?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Benissimo.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Conferma?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si. In occasione <strong>di</strong> un consiglio comuna<strong>le</strong>, il professore <strong>Casarrubea</strong> <strong>di</strong>stribuì questi libri.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Va bene. Genera<strong>le</strong>, in particolar modo, c’erano del<strong>le</strong> frasi specifiche che l’avevano offesa?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Del libro io ho <strong>le</strong>tto la parte che mi riguarda. Si parlava chiaramente <strong>di</strong> un’uccisione a freddo. Si<br />

parlava <strong>di</strong> un’uccisione a freddo.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Di chi?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Di Frà Diavolo.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Avvenuta quando?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Da parte mia.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Si. Quando? In che data?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Nel libro <strong>di</strong>ceva quando effettivamente è stato ucciso. È stato ucciso nel pomeriggio del 27 giugno<br />

del 1947.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Benissimo, vedo che ricorda. È in grado <strong>di</strong> ricostruire, per quanto è a sua conoscenza, cosa<br />

accadde, effettivamente, quel pomeriggio? Ed il giorno prima?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Il pomeriggio, avvenuto lo scontro tra la squadra mia e la squadra che comandava il briga<strong>di</strong>ere<br />

Colantoni, è avvenuto quello che è avvenuto, poiché io tenevo religiosamente informato,


costantemente, il mio superiore <strong>di</strong>retto, che era il comandante <strong>di</strong> gruppo, la notte,ad Alcamo, si<br />

verificava che la linea te<strong>le</strong>fonica rimaneva col<strong>le</strong>gata soltanto con la pubblica sicurezza. Quin<strong>di</strong> non<br />

riuscii a parlare con il comandante <strong>di</strong> gruppo. Ma finalmente riuscii, attraverso questo sotterfugio,<br />

a parlare con il maggiore Marinasi, dei carabinieri, il qua<strong>le</strong> era a conoscenza che io seguivo<br />

questa pista molto interessante. Non è che spuntò, così, una soffiata. Era stato un programma ben<br />

definito. Questa è la motivazione della medaglia d’argento. Il maggiore Marinasi si precipitò con il<br />

Procuratore della Repubblica <strong>di</strong> Trapani, il commendatore Ro<strong>di</strong>nò. Il qua<strong>le</strong> raccolse tutti gli atti<br />

necessari (?). Ha fatto tutto <strong>di</strong> pugno suo. Se voi esaminate attentamente il fascicolo, trovate tutti<br />

gli atti stilati dal Procuratore della Repubblica.<br />

GIUDICE.<br />

Mi scusi, genera<strong>le</strong>. Il Pubblico Ministero <strong>le</strong> chiedeva <strong>di</strong> ricostruire che cosa è successo il 27. Non<br />

quello che avvenne dopo il conflitto a fuoco. Ma come si svolse il conflitto a fuoco, come mai<br />

avvenne, se voi eravate sul<strong>le</strong> tracce…. Ci racconti quello che è successo, per quella che è stata la<br />

sua percezione. Ovviamente <strong>le</strong>i non è esperto <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto, quin<strong>di</strong> è scusabilissimo. Però <strong>le</strong>i non deve<br />

dare per scontato che il Giu<strong>di</strong>ce conosca gli atti a verba<strong>le</strong>. Il Giu<strong>di</strong>ce non conosce nulla <strong>di</strong> questo<br />

processo. Quin<strong>di</strong> <strong>le</strong>i è qui per <strong>testi</strong>moniare e per spiegare cosa…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

I fatti, gravissimi, che si verificavano nella mia giuris<strong>di</strong>zione erano ad un livello ta<strong>le</strong> che non<br />

potevano essere sopportate dal<strong>le</strong> normali stazioni dei carabinieri. Io ho accentrato <strong>le</strong> indagini. In<br />

modo particolare…<br />

GIUDICE.<br />

Innanzitutto <strong>le</strong>i, nel 1947, che ruolo aveva?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Comandavo la compagnia carabinieri <strong>di</strong> Alcamo.<br />

GIUDICE.<br />

Di Alcamo. Era comandante.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Alla compagnia carabinieri <strong>di</strong> Alcamo io vi ero da oltre un paio d’anni.<br />

GIUDICE.<br />

Benissimo.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Con il grado <strong>di</strong>…?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Capitano.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Capitano. Benissimo.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Quando si verificavano questi reati <strong>di</strong> una certa importanza, l’inquirente, per prima cosa, si<br />

orientava per vedere da dove proviene il (?). Vi era stato un fatto <strong>di</strong> una certa importanza. Cioè era


stata rapinata un’autocisterna <strong>di</strong> alcool puro che veniva da Sant’Antimo ed era <strong>di</strong>retto a Marsala.<br />

Questa cisterna, del valore <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi milioni, venne rapinata in una zona che mi turbò: la zona <strong>di</strong><br />

Angibè, che era nel<strong>le</strong> vicinanze <strong>di</strong> Castellammare. Io non ero ad Alcamo, ero a Pa<strong>le</strong>rmo per altri<br />

motivi. Al ritorno il maresciallo mi avverte subito <strong>di</strong> quello che era successo. Poiché io ho<br />

l’abitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> rendermi colto <strong>di</strong> una situazione, <strong>di</strong>ssi:”Autocisterna, si trovava in (?), è scomparsa.<br />

Dove si trova?”. Allora ho fatto un cerchio attorno al posto dove era avvenuta la rapina e, nel<br />

cerchio, venne compresa una fattoria importantissima <strong>di</strong> Castellammare del Golfo.<br />

Dissi:”An<strong>di</strong>amo là e troveremo il corpo del reato”. Troviamo il corpo del reato e a chi era<br />

agganciata – scusi, Giu<strong>di</strong>ce, se <strong>di</strong>vago, ma sono necessità. A chi era agganciata questa fattoria?<br />

Alla mafia <strong>di</strong> Castellammare. La mafia <strong>di</strong> Castellammare si era prestata. A chi? Allora chiamo in<br />

ufficio l’autista dell’autocisterna e, poiché fra i ricercati io avevo la fotografia <strong>di</strong> Frà Diavolo, che<br />

me l’aveva data l’Ispettorato, gli <strong>di</strong>ssi:”Per caso…”. “E’ lui”, rispose.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Genera<strong>le</strong>, chi è Frà Diavolo?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Frà Diavolo, mi consenta, ha esor<strong>di</strong>to nella sua carriera tagliando la testa ad un povero autista <strong>di</strong><br />

piazza che si chiamava…. Adesso non ricordo.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Io vo<strong>le</strong>vo sapere, il soprannome Frà Diavolo, a chi era attribuito?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Io non sapevo che fosse Vito Ferreri. Poi l’ho saputo.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Benissimo.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Lo stesso Ispettorato mi <strong>di</strong>ceva:”Quando tu hai <strong>le</strong>vato <strong>di</strong> mezzo Frà Diavolo, hai sistemato <strong>le</strong><br />

province <strong>di</strong> Trapani e Pa<strong>le</strong>rmo”.<br />

GIUDICE.<br />

Mi scusi. Mi è sfuggito come si chiamava realmente. Vito…?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Ferreri.<br />

GIUDICE.<br />

Ferreri.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Genera<strong>le</strong>, per qua<strong>le</strong> ragione <strong>le</strong>i aveva la foto identificativa <strong>di</strong> Vito Ferreri?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Perché me l’aveva data l’Ispettorato.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

E per qua<strong>le</strong> ragione?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.


Era nel<strong>le</strong> foto segna<strong>le</strong>tiche dei ricercati.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

E perché era ricercato?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Era ricercato per l’omici<strong>di</strong>o <strong>di</strong> un certo Monticciolo, al qua<strong>le</strong> aveva reciso la testa. Era ricercato<br />

per questo fatto specifico.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

E poi?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Consentitemi <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>nare <strong>le</strong> idee. Quin<strong>di</strong> noi avevamo già il “due <strong>di</strong> briscola”. Ora bisognava<br />

ricercare lui. E, allora, la rete dei confidenti. Di coloro i quali, naturalmente, esistono sulla faccia<br />

della terra. I confidenti che ti danno <strong>le</strong> notizie. Certo non si trattava <strong>di</strong> confidenti <strong>di</strong> scarso valore,<br />

ma si trattava <strong>di</strong> uomini con un alta personalità delinquenzia<strong>le</strong>. E, allora, tutti mi <strong>di</strong>cevano:”Stia<br />

attento, stia attento. Però, se <strong>le</strong>i riesce a mettere <strong>le</strong> mani addosso a Frà Diavolo, sistema l’or<strong>di</strong>ne<br />

pubblico in due province: Trapani e Pa<strong>le</strong>rmo”. Le indagini continuano, notti insonni. In una <strong>di</strong><br />

queste indagini, non è un caso, i carabinieri catturano un capitano dell’EVIS, un certo Mazzola<br />

Santo, con la <strong>di</strong>visa <strong>di</strong> capitano dell’EVIS. Questo Mazzola Santo viene portato subito a Pa<strong>le</strong>rmo.<br />

Lascia una lunga <strong>di</strong>chiarazione, dettagliata. Storica è questa <strong>di</strong>chiarazione. Perché <strong>di</strong>sse tutto,<br />

svuotò tutto. E l’Ispettorato si tenne questa <strong>di</strong>chiarazione come punto <strong>di</strong> partenza per una serie <strong>di</strong><br />

infinite indagini. Perché il triangolo Camporea<strong>le</strong>, Partinico e Portella della Ginestra era un<br />

triangolo <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> battaglie.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Genera<strong>le</strong>, mi stia a sentire. Un’altra domanda. Il Ferreri <strong>le</strong> risulta essere vicino al ban<strong>di</strong>to<br />

Giuliano?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Lui firmava del<strong>le</strong> <strong>le</strong>ttere estorsive che vi posso produrre – <strong>le</strong> ho conservate ancora. Lui firmava il<br />

“G della montagna”, Giuliano, il “G della montagna”, “Frà Diavolo”, e faceva del<strong>le</strong> <strong>le</strong>ttere <strong>di</strong><br />

estorsione a certi Bambina, che minacciava ed ai quali fece un sacco <strong>di</strong> danni. Ve li posso<br />

produrre. Li ho conservati religiosamente. Perché provano, secondo me, l’attività criminosa.<br />

Questo in<strong>di</strong>viduo, oltre e recidere la testa del povero Monticciolo, che aveva rubato la macchina,<br />

non so cosa altro aveva fatto. Si teneva in contatto con tutti gli e<strong>le</strong>menti della banda Giuliano ed,<br />

in modo particolare, con la banda <strong>di</strong> Terranova, la banda dei Cucinella ed altri. E gli scontri<br />

avvenivano nella zona incriminata ed i cadaveri gli raccoglievamo noi altri. Tanto che, una volta,<br />

ucciso un certo <strong>di</strong> cui non ricordo il nome, lo uccide e si mette a guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> questo cadavere, sicuro<br />

<strong>di</strong> potermi uccidere. “Giallombardo viene ed io lo faccio fuori”. Confidenti mi <strong>di</strong>ssero:”Stia<br />

attento. Non si muova. Stia attento perché, se si muove, è fatta”.<br />

PUBBLICO MINISTERO.


Genera<strong>le</strong>, veniamo al fatto, quantomeno, del capo d’imputazione “A”, il primo punto. Può<br />

descrivere al Tribuna<strong>le</strong>, al Giu<strong>di</strong>ce, la <strong>di</strong>namica dell’agguato, o meglio, del conflitto del 26 giugno<br />

del 1947? Come si arriva al conflitto a fuoco del 26 giugno del ’47? Come sono andati i fatti?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

I fatti sono consacrati in un rapporto perizia<strong>le</strong>. Comunque ve li racconto io. Quando il confidente<br />

mi porta a conoscenza dei particolari, mi <strong>di</strong>sse:”State attenti, che loro hanno una riunione, con<br />

alcuni delinquenti del posto, perché devono organizzare dei sequestri”. E, allora, io avevo fatto<br />

una ricognizione del posto ma, mi <strong>di</strong>ssi, l’unico punto dove io posso restringere e chiudere la<br />

banda al comp<strong>le</strong>to, è questa zona, che si chiamava zona Canapè, <strong>di</strong> Alcamo. Dove lo scontro,<br />

verificandosi, non ci poteva che essere vita o morte da una parte o dall’altra. L’ora fu data esatta,<br />

“Si riuniranno verso mezzanotte”. Intanto io con un semplice carabiniere <strong>di</strong> scorta, un carabiniere<br />

fidato, in bicic<strong>le</strong>tta, ci appiattiamo. Passano <strong>le</strong> ore e non si vedeva nessuno. E allora – <strong>le</strong> racconto<br />

questo perché, da quel momento, io credo nel miracolo e nell’esistenza <strong>di</strong>vina – esco e mi defilo.<br />

Sento salirli da una stra<strong>di</strong>na, riesco a ripararmi <strong>di</strong>etro la porta, solo. Avevo la pistola 6,35mm.<br />

Loro erano preceduti da un cucciolo, da un cane. Il cane mi viene ad odorare i pie<strong>di</strong>. Loro non se<br />

ne accorgono. Io raccomandai l’anima a Dio. Nella pistola avevo sei colpi, loro erano in cinque.<br />

Uno l’uno ed il sesto me lo tiro io, perché non c’è scampo. Gesù Cristo mi ha dato la forza <strong>di</strong><br />

resistere. Superato questo momento, quando loro si recavano al punto dove era stato stabilito il<br />

convegno, io rientro subito in caserma, dove c’erano <strong>le</strong> squadriglie pronte per lo schieramento, per<br />

tentare la cattura <strong>di</strong> Frà Diavolo. Le squadriglie furono <strong>di</strong>vise in due; una la comandava il<br />

briga<strong>di</strong>ere Colantoni, l’altra la comandavo personalmente io. Ci appostiamo nei punti stabiliti,<br />

sentiamo il loro venire verso <strong>di</strong> noi, alchè io intimo:”Alt, arrendetevi, carabinieri”. Loro, a questo<br />

punto, aprono un fuoco mici<strong>di</strong>a<strong>le</strong>. Io sono stato ferito alla spalla da una bomba. Lo scontro<br />

avvenne vio<strong>le</strong>nto. Un bel momento io chiedo <strong>di</strong> essere accompagnato in caserma per andare a<br />

pigliare la macchina per andare a vedere quello che era successo. Perché al buio non si vedeva<br />

niente. Vado sotto con la macchina mia, <strong>di</strong> servizio, il mio autista era stato ferito all’orecchio e<br />

non era in grado <strong>di</strong> guidare. Vado avanti con la macchina, guardo e conto i morti: quattro. Giro<br />

con la macchina ed illumino un magazzino, dove era un gra<strong>di</strong>no, sotto. Da questo gra<strong>di</strong>no si alza<br />

questo in<strong>di</strong>viduo gridando:”Non mi toccate. Io sono un agente segreto dell’Ispettorato <strong>di</strong> Pubblica<br />

Sicurezza. Portatemi subito a Pa<strong>le</strong>rmo”. Gli <strong>di</strong>ssi:”Guarda, mettiti in macchina che io debbo<br />

pensare ai miei carabinieri feriti. Poi ne parliamo”.<br />

GIUDICE.<br />

Mi scusi se la interrompo un attimo. Quanti erano i carabinieri che hanno partecipato a questa<br />

azione?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Eravamo in do<strong>di</strong>ci.<br />

GIUDICE.<br />

Lei, poco fa, ha parlato <strong>di</strong> due, quando vi siete nascosti.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.


No. Quando siamo usciti dalla caserma dei carabinieri, erano due squadriglie. Una squadriglia la<br />

comandavo io, composta da sette uomini, e l’altra la comandava il briga<strong>di</strong>ere Colantoni.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Come eravate armati? Che armi avevate?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Un fuci<strong>le</strong> da caccia, io, oltre al<strong>le</strong> armi che sono nostre - mitra, bombe a mano, moschetti. Io ed il<br />

briga<strong>di</strong>ere Colantoni avevamo ciascuno un fuci<strong>le</strong> da caccia. Perché? Si renda conto che la sera, la<br />

notte, non si può mirare con una sola pallottola. Il fuci<strong>le</strong> da caccia allarga la rosa dei pal<strong>le</strong>ttoni,<br />

con l’obbligo <strong>di</strong> gambizzare, perché noi li vo<strong>le</strong>vamo vivi o morti ma, soprattutto, speravamo <strong>di</strong><br />

pigliarli vivi. Io sparo col mio fuci<strong>le</strong> da caccia, non so chi ho colpito. La squadra successiva,<br />

quando, un bel momento quelli si scontrarono con me, ripiegarono in<strong>di</strong>etro, sicuri <strong>di</strong> poter passare.<br />

Senonchè il briga<strong>di</strong>ere Colantoni gli chiude il passaggio, <strong>di</strong>sponendo i suoi carabinieri in modo<br />

ta<strong>le</strong> da non farli passare. E lui, con un colpo <strong>di</strong> fuci<strong>le</strong> da caccia, colpisce Frà Diavolo con un<br />

pal<strong>le</strong>ttone. Infatti, quando io ho assistito all’autopsia – ho chiesto al Procuratore della Repubblica<br />

<strong>di</strong> essere autorizzato ad assistere – gli fu trovato, all’altezza dell’inguine, un foro d’entrata ed il<br />

perito settore mi <strong>di</strong>sse:”E’ come se avesse ricevuto un pugno”. Il pal<strong>le</strong>ttone del fuci<strong>le</strong> da caccia si<br />

fermò nel bolo in<strong>testi</strong>na<strong>le</strong> perché lui aveva mangiato un’abbondante pastasciutta, prima <strong>di</strong> venire<br />

al conflitto. “Non mi toccate, sono un agente segreto”. Il momento non era dei più belli e lo porto<br />

in caserma. Lo porto in caserma, lo affido al maresciallo Lo Bello, un quinta<strong>le</strong> pesava questo<br />

maresciallo, per metterlo in camera <strong>di</strong> sicurezza. E torno sul posto. Guardo per Frà Diavolo. Frà<br />

Diavolo era stato descritto…. Lei si trovi a vedere una fotografia e, poi, a vedere, al<strong>le</strong> due <strong>di</strong> notte,<br />

in un momento triste, la stessa persona. Io non lo riconobbi, ma il sospetto mi venne. Quando io,<br />

tra i morti, non trovo <strong>le</strong> caratteristiche <strong>di</strong> Frà Diavolo, un tipo piuttosto bassino e bruno, mentre i<br />

fratelli Pianello era bion<strong>di</strong> e gli altri erano due vecchi, penso:”Per carità. Che sia quello là?”. E<br />

torno in caserma. Torno in caserma nell’istante in cui il maresciallo dei carabinieri lo stava<br />

chiudendo in camera <strong>di</strong> sicurezza. Io lo guardo, lo apostrofo e gli <strong>di</strong>co:”Chi sei tu?”. “Non glielo<br />

posso <strong>di</strong>re. Mi porti subito a Pa<strong>le</strong>rmo”. Lo guardo attentamente e gli <strong>di</strong>co:”Miserabi<strong>le</strong>, tu Frà<br />

Diavolo sei. Tu sei quello che mi ha minacciato <strong>di</strong> morte e che mi hai ucciso un sacco <strong>di</strong><br />

carabinieri”. Nel frattempo lui si abbassava <strong>le</strong>ntamente e, siccome io guidavo la macchina, <strong>le</strong><br />

faccio questa premessa per inciso, guidavo la macchina e avevo solo la pistolina mia, la 6,35mm,<br />

allora chiesi ad un carabiniere che mi desse una pistola. E il carabiniere mi <strong>di</strong>ede la sua pistola. La<br />

pistola d’or<strong>di</strong>nanza del carabiniere io la metto qua, tra la cinta e la pancia. Lui si butta verso <strong>di</strong> me<br />

e si piglia questa pistola. Si prese questa pistola, io, per istinto, lo vedo armato che cerca <strong>di</strong><br />

spararmi, e non esitai un minuto. Ho preso la mia pistola, la 6,35mm, e lo freddo con due colpi.<br />

Comunque sia, si stabilì che il pal<strong>le</strong>ttone che lo aveva ferito, mi <strong>di</strong>sse il me<strong>di</strong>co, che sarebbe<br />

comunque morto <strong>di</strong> peritonite. Ma ,intanto, lui ha avuto un pugno nello stomaco. Tutto questo è<br />

refertato.<br />

GIUDICE.


Quin<strong>di</strong>, in sostanza, la morte avvenne in caserma. Non durante il conflitto a fuoco. Cioè, <strong>di</strong>co, la<br />

morte del Ferreri…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Dentro la caserma.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Genera<strong>le</strong>, un’altra domanda. Lei ha detto che Frà Diavolo si appropriò della sua pistola.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Non della mia pistola. Della pistola che io tenevo e che mi aveva dato il carabiniere.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

La pistola che <strong>le</strong>i aveva indosso. Provò a sparare? E, se non riuscì a sparare, qua<strong>le</strong> fu la ragione<br />

per la qua<strong>le</strong> Frà Diavolo non riuscì a sparare?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Questo l’abbiamo ricostruito a posteriori. Perché l’arma era in sicura.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Cioè aveva la sicura?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Aveva la sicura. L’arma era in sicura, lui non lo sapeva. Non ha rif<strong>le</strong>ttuto a spostare la sicura e a<br />

fare fuoco. L’arma era, fortunatamente, in sicura.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Questo conflitto a fuoco fu “un fatto assolutamente crimina<strong>le</strong>”?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Come? Mi spieghi.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Le ho fatto una domanda.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Il conflitto a fuoco fu una conseguenza del fatto che noi andavamo là per catturare esponenti della<br />

banda Giuliano e delinquenti <strong>di</strong> altissimo valore. Questa è un’azione giu<strong>di</strong>ziaria che, se voi<br />

<strong>le</strong>ggete, fu frutto <strong>di</strong> indagine. Io vi ho parlato dell’arresto <strong>di</strong> Santo Mazzola, capitano dell’EVIS.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Genera<strong>le</strong>, mi scusi. Noi dobbiamo attenerci ai fatti per cui è il processo. Le faccio un’altra<br />

domanda. Quando <strong>le</strong>i ebbe modo <strong>di</strong> trarre in arresto il Ferreri, effettuò una conversazione<br />

te<strong>le</strong>fonica con Pa<strong>le</strong>rmo?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Ma quando mai. Queste sono <strong>le</strong> bal<strong>le</strong> che inventano loro. Io non ho te<strong>le</strong>fonato a nessuno. Non<br />

potevo te<strong>le</strong>fonare a Pa<strong>le</strong>rmo, io. Io avevo il col<strong>le</strong>gamento con Trapani. Questa è la balla più grossa<br />

che hanno inventato. Ho te<strong>le</strong>fonato a Pa<strong>le</strong>rmo per chiedere l’autorizzazione ad uccidere. Bal<strong>le</strong>,<br />

signor Giu<strong>di</strong>ce. Me lo consenta.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Genera<strong>le</strong>, <strong>le</strong>i ha avuto mai dei padroni?


TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Che significa “padroni”? mi chiarisca questo concetto.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Ho fatto, Giu<strong>di</strong>ce, una domanda specifica sul capo d’imputazione. Sul secondo capo<br />

d’imputazione.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Io ho avuto dei padroni?<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Si.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Il Padreterno è il nostro padrone.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Senta, genera<strong>le</strong>, per l’arresto <strong>di</strong> Ferreri. Ha ricevuto qualche onorificenza?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

C’è una <strong>le</strong>ttera con la qua<strong>le</strong> il comando genera<strong>le</strong> mi riconobbe e mi confermò ad Alcamo. Io<br />

rimasi ad Alcamo altri mesi. Fintanto che non avvenne quello che avvenne. Io sono figlio <strong>di</strong><br />

magistrato e mia madre era una grande donna.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Genera<strong>le</strong>, mi segua. Le faccia qualche domanda. Chi erano Salvatore e Fede<strong>le</strong> Pianelli? Chi erano<br />

i fratelli Pianelli?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

I fratelli Pianelli erano due componenti della banda <strong>di</strong> Frà Diavolo. Là li ho visti io. Poi spuntò<br />

fuori che erano dei confidenti del colonnello Paolantonio. Adesso mi consentite, siccome io ho<br />

conservato molti documenti, io ho del<strong>le</strong> <strong>di</strong>chiarazioni dove chiarisco che questa seconda fase del<br />

fatto che io ero a conoscenza e per questo li ho ammazzati, vi <strong>di</strong>mostro i verbali dell’epoca. Li ho<br />

tutti conservati.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Senta. Come ebbe a sapere che i fratelli Pianelli erano confidenti <strong>di</strong> Paolantonio. Chi glielo <strong>di</strong>sse.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

A me l’hanno detto loro.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Loro chi?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Loro. L’Ispettorato. Paolantonio. Mi consentite, Giu<strong>di</strong>ce, <strong>di</strong>vago qua. È una necessità. Nella<br />

Regione Carabinieri, durante una festa, presenti due generali dei carabinieri, Paolantonio mi viene<br />

“Facciamo la pace”.<br />

GIUDICE.<br />

Ma Paolantonio chi è?<br />

PUBBLICO MINISTERO.


Chi è Paolantonio?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

L’”Eminenza grigia”, lo definivo io.<br />

GIUDICE.<br />

Cioè?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Cioè era un ufficia<strong>le</strong> dei carabinieri che era <strong>di</strong> col<strong>le</strong>gamento con l’Ispettorato perché comandava i<br />

carabinieri all’Ispettorato. Ma era agganciato all’Ispettore Messana. Paolantoni era uno degli<br />

ufficiali più in gamba dell’Arma dei Carabinieri. Ma aveva il suo punto <strong>di</strong> vista, che io giustifico.<br />

Un lontano parente <strong>di</strong> Finocchiaro Apri<strong>le</strong>.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Genera<strong>le</strong>, chi era l’ispettore Messana?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Lei, a questo punto, mi obbliga a <strong>di</strong>r<strong>le</strong>, e se lo chieda <strong>le</strong>i, Pubblico Ministero, perché, dopo<br />

mezz’ora dai fatti, e mentre il Procuratore della Repubblica <strong>di</strong> Trapani eseguiva la ricognizione e<br />

tutto, io venivo chiamato a Pa<strong>le</strong>rmo, a conferire. Io, consapevo<strong>le</strong> <strong>di</strong> quello che avevo fatto, venivo<br />

pre<strong>le</strong>vato da un ambiente con una te<strong>le</strong>fonata. Perché mi vo<strong>le</strong>va parlare il genera<strong>le</strong> dei carabinieri,<br />

Calabrò. Il genera<strong>le</strong> dei carabinieri Calabrò, presso il qua<strong>le</strong> conservo la massima stima, e la<br />

conserverò sempre, mi <strong>di</strong>sse:”Giallombardo vieni, che ti devo parlare in presenza dell’ispettore<br />

Messana e del colonnello Paolantonio”. Dissi:”Signor genera<strong>le</strong>, io vengo. Ma la prego <strong>di</strong> una<br />

cortesia. Per l’ispettore Messana non posso oppormi, ma per il colonnello Paolantonio, non lo<br />

faccia venire. Perché lui è un tenente colonnello ed io sono un capitano e possono succedere guai.<br />

Arrivo tra mezz’ora”. Arrivo, dopo mezz’ora, nell’ufficio del genera<strong>le</strong> Calabrò e trovo Messana<br />

seduto. Entro, saluto, e il genera<strong>le</strong> Calabrò, rivolto a Messana:”Dica <strong>le</strong>i”. “Come prima cosa il<br />

capitano Giallombardo deve chiarire i particolari, perché lui era a conoscenza che Frà Diavolo era<br />

un nostro confidente e per questo l’ha ammazzato”. Io mi alzo, allora avevo 27 anni, lo prendo per<br />

il beverino, lo alzo sulla se<strong>di</strong>a e gli <strong>di</strong>co:”E chi me l’ha detto?”. Disse:“Il colonnello Paolantonio”.<br />

Risposi:”Me lo porti. Perché <strong>le</strong>i non ha capito che io ho capito che vo<strong>le</strong>te farmi il baratro attorno<br />

per buttarmi là dentro. ma io ci butto <strong>le</strong>i, il colonnello Paolantonio e tutti quanti siete”. Questi<br />

sono i colloqui che avvenivano allora, signor Giu<strong>di</strong>ce. Non si stava col Cristo in mano.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Quin<strong>di</strong>, mi faccia capire. La mia ultima domanda. Lei, in sede <strong>di</strong> questa riunione davanti al<br />

genera<strong>le</strong> Calabrò, ebbe conoscenza che il Ferreri era un confidente?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si. Me l’ha detto Messana. E ha precisato queste testuali paro<strong>le</strong>:”Non era confidente mio, ma era<br />

confidente del colonnello Paolantonio. Lei lo sapeva e per questo l’ha ammazzato”. Più chiaro <strong>di</strong><br />

questo che mi doveva <strong>di</strong>re.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Io non ho nessun altra domanda, Giu<strong>di</strong>ce.


GIUDICE.<br />

Va bene. Mi sa che, per oggi, non possiamo comp<strong>le</strong>tare l’esame della parte offesa. Per cui<br />

dobbiamo rinviare. An<strong>di</strong>amo all’u<strong>di</strong>enza del 16 settembre <strong>2004</strong>, ore un<strong>di</strong>ci e seguenti.<br />

Testi:<br />

DOTT. CHIARAMONTE LORENZO<br />

TRIBUNALE DI PALERMO<br />

SEZIONE DISTACCATA DI PARTINICO<br />

UDIENZA DEL 16/09/<strong>2004</strong><br />

CONTRO<br />

CASARRUBEA GIUSEPPE<br />

R. G. T. 146/2003<br />

1- GIALLOMBARDO ROBERTO<br />

2-<br />

3-<br />

4-<br />

5-<br />

6-<br />

7-<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

RINVIATO AL 14/10/<strong>2004</strong><br />

Consapevo<strong>le</strong> della responsabilità mora<strong>le</strong> e giuri<strong>di</strong>ca che assumo con la mia deposizione, mi<br />

impegno a <strong>di</strong>re tutta la verità e a non nascondere nulla <strong>di</strong> quanto è a mia conoscenza.<br />

GIUDICE.<br />

Prego, avvocato Di Trapani, può procedere.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Genera<strong>le</strong>, <strong>le</strong> vo<strong>le</strong>vo chiedere: nel ’47 <strong>le</strong>i era al comando della compagnia dei carabinieri <strong>di</strong><br />

Alcamo?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Di Alcamo. Si.


DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Con qua<strong>le</strong> grado?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Capitano.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Col grado <strong>di</strong> capitano. Può descrivere, al Giu<strong>di</strong>ce, l’episo<strong>di</strong>o che avvenne la notte tra il 26 ed il<br />

27 giugno del 1947 e, in particolare, <strong>le</strong> chiedo, perché <strong>le</strong>i lo ha già descritto sommariamente, <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stinguere questo episo<strong>di</strong>o nei due fondamentali momenti in cui si è svolto. Cioè lo scontro a<br />

fuoco nel<strong>le</strong> campagne <strong>di</strong> Alcamo e lo scontro a fuoco che avvenne in caserma. Può essere<br />

chiaro su questo punto?<br />

GIUDICE.<br />

Avvocato Di Trapani, non che io voglia limitarla. Credo che il Pubblico Ministero abbia già<br />

rivolto al teste la stessa domanda. Ed il teste ha già risposto. Se possiamo, eventualmente,<br />

chiarire dei punti. Io non so se <strong>le</strong>i ha sottomano la registrazione. Io si. Magari se c’è qualche<br />

punto da chiarire lo facciamo. Ma se dobbiamo <strong>di</strong> nuovo raccontare <strong>tutte</strong> <strong>le</strong> cose, è una<br />

ripetizione inuti<strong>le</strong>.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Allora chiedo al genera<strong>le</strong> Giallombardo se ricorda chi era presente tra i carabinieri che erano<br />

con lui al momento del conflitto a fuoco nel<strong>le</strong> campagne <strong>di</strong> Alcamo. Chi erano i carabinieri<br />

presenti?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Tutti quelli…. C’è un e<strong>le</strong>nco. I carabinieri che hanno partecipato, c’è un e<strong>le</strong>nco, agli atti. Tutti<br />

morti.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Lo so, genera<strong>le</strong>.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Era rimasto un povero <strong>di</strong>sgraziato, il capo della seconda pattuglia ed è morto un paio <strong>di</strong> mesi<br />

fa.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Ad esempio, il carabiniere Colantoni partecipò al conflitto a fuoco?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Il briga<strong>di</strong>ere Colantoni era il comandante della seconda pattuglia. Perché i carabinieri sono<br />

stati <strong>di</strong>visi in due gruppi. Un gruppo lo comandavo, lo <strong>di</strong>rigevo io. Il secondo gruppo lo<br />

<strong>di</strong>rigeva questo, allora, briga<strong>di</strong>ere Colantoni. Che è deceduto un paio <strong>di</strong> mesi fa. Però credo che<br />

sia stato interrogato e ha rilasciato del<strong>le</strong> <strong>di</strong>chiarazioni. Agli atti ci deve essere qualche cosa.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

E il Colantoni partecipò soltanto al conflitto a fuoco o fu presente anche in caserma?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.


Soltanto al conflitto a fuoco. In caserma c’ero soltanto io, il piantone, carabiniere Guercio, che<br />

è morto anche lui, e il maresciallo Lo Bello. Questi hanno rilasciato del<strong>le</strong> <strong>di</strong>chiarazioni. Signor<br />

Giu<strong>di</strong>ce, io la documentazione ce l’ho, dettagliata, precisa perché, mi consenta, l’esperienza….<br />

Io appartengo ad una famiglia <strong>di</strong> magistrati. Mio padre era magistrato, mio fratello magistrato.<br />

Ed il buon senso “prima o poi queste cose verranno fuori”.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Genera<strong>le</strong>, vo<strong>le</strong>vo chieder<strong>le</strong> una cosa in particolare perché potrebbe essere oggetto <strong>di</strong><br />

approfon<strong>di</strong>mento. Il briga<strong>di</strong>ere Colantoni, nella sua <strong>di</strong>chiarazione che, per altro è depositata<br />

dalla parte civi<strong>le</strong>, <strong>di</strong>ce che voi, i militari, cioè, erano anche armati con dei fucili da caccia<br />

calibro 12. Cosa significa questo?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Piano, piano. Esperienza in materia <strong>di</strong> armi ne ho anche troppa. Noi sapevamo chi erano gli<br />

avversari. Quin<strong>di</strong>, o cattura o resa. E, in caso <strong>di</strong> tentativo <strong>di</strong> fuga, <strong>di</strong> allontanarsi, naturalmente<br />

adottare gli accorgimenti del caso. Lei, mi consenta, avvocato, signor Giu<strong>di</strong>ce, conosce quello<br />

che avviene nel moschetto, nel mitra. È una pallottola sola, seppure a raffica, ma è una<br />

pallottola sola. I fucili da caccia erano due. Uno l’avevo io e uno l’aveva il briga<strong>di</strong>ere<br />

Colantoni. Perché la rosa, quando si spara con la lupara, la rosa si allarga e, in caso <strong>di</strong> tentativo<br />

<strong>di</strong> fuga – infatti era stata la fortuna che una pallottola e, credo, sia stato anche questo, i periti<br />

quando hanno fatto l’autopsia, questa pallottola che cos’è? È un pal<strong>le</strong>ttone della cartuccia che<br />

usò il briga<strong>di</strong>ere Colantoni che lo arrestò, che lo fermò. In quanto gli perforò la parte bassa<br />

dell’addome, dove si fermò perché – la carica <strong>di</strong> una cartuccia è molto limitata – perché aveva<br />

ingerito una ri<strong>le</strong>vante spaghettata prima <strong>di</strong> venire all’appuntamento. Frà Diavolo si era<br />

mangiato una spaghettata in casa. Lo sa lui. Mi venne detto poi che si era, volgarmente si <strong>di</strong>ce,<br />

abbuffato con degli spaghetti. Quin<strong>di</strong> in questo bolo <strong>di</strong> spaghetti la pallottola si è fermata. E<br />

tutto questo deve risultare.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Può spiegare ancora meglio <strong>di</strong> come ha già fatto per qua<strong>le</strong> motivo assieme al<strong>le</strong> armi, assieme<br />

ad altro tipo <strong>di</strong> armi, voi avevate anche i fucili da caccia. Qua<strong>le</strong> era il motivo?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Deliberatamente, in caso <strong>di</strong> fuga, si doveva tentare <strong>di</strong> fermarli. A qualsiasi costo. Si giocava<br />

una carta importantissima. E i fucili da caccia uno l’avevo io e uno l’aveva il briga<strong>di</strong>ere<br />

Colantoni. Ed è precisato. L’ho detto, nell’interrogatorio. Deliberatamente, il fuci<strong>le</strong> da caccia<br />

<strong>di</strong>ede la possibilità <strong>di</strong> fermarlo.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Sparando dove? All’altezza del<strong>le</strong> gambe, per caso?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si capisce. Si doveva gambizzare, per fermarli. Mica gli si spara alla testa. Il fine non era <strong>di</strong><br />

ucciderli. Era <strong>di</strong> fermarli. Questa è una notizia e<strong>le</strong>mentare.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.


Quin<strong>di</strong> voi non avevate come unico obiettivo quello <strong>di</strong> uccidere i malfattori.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Noi eravamo scesi per catturare un ergastolano, evaso, autore <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> omici<strong>di</strong>. Uccisioni<br />

<strong>di</strong> carabinieri e non solo uccisioni <strong>di</strong> carabinieri. E sapevamo, io sapevo, chi dovevamo<br />

affrontare. Di certo non col Cristo in mano. L’ultima espressione usata per Frà Diavolo è stata<br />

“Vi<strong>le</strong>, <strong>di</strong>fen<strong>di</strong>ti se hai coraggio”.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Genera<strong>le</strong>, quella famosa notte del ’47, avevate portato con voi, avevate in dotazione anche<br />

del<strong>le</strong> bombe a mano?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Noi no. Bombe a mano, noi no.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

C’era un militare…?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Infatti, indubbiamente, i carabinieri, <strong>di</strong> cui c’è un e<strong>le</strong>nco dettagliato, scendevano in campo per<br />

affrontare la banda <strong>di</strong> Frà Diavolo. L’iniziativa <strong>di</strong> qualche carabiniere che si portò qualche<br />

bomba a mano è un argomento ammesso. Non lo posso escludere. Io non ho <strong>di</strong>stribuito bombe<br />

a mano per andare a catturare i delinquenti.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

E, comunque, furono mai utilizzate del<strong>le</strong> bombe a mano in questo…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Noi…. A me non risulta. Noi fummo attaccati. Ma non lo escludo che sono stati usati anche da<br />

parte nostra del<strong>le</strong> bombe a mano. Non lo escludo. Una notte <strong>di</strong> fuoco. Una notte <strong>di</strong> fuoco.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Torniamo per un attimo alla figura del briga<strong>di</strong>ere Colantoni Francesco. Egli, quin<strong>di</strong>,…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Comandava la seconda squadriglia.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

No, no, limitiamoci esclusivamente all’episo<strong>di</strong>o. Lui, nella sua <strong>di</strong>chiarazione, come ormai è<br />

noto a noi che ci occupiamo <strong>di</strong> questo processo, <strong>di</strong>ce che tornò in caserma, <strong>di</strong>ce:”Rientrando in<br />

caserma trovai, a terra, Frà Diavolo”. Può chiarire questo…. Lei ricorda il momento in cui il<br />

briga<strong>di</strong>ere rientrò.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Le <strong>di</strong>co, avvocato, quando si è fatta la conta, scusatemi se uso questo termine un po’ volgare,<br />

la conta dei catturati, o dei catturan<strong>di</strong>, o dei morti, si guardava attentamente chi erano. “Ma chi<br />

sono questi qua?”. Non era faci<strong>le</strong>. Non erano dei giovanotti. C’erano i fratelli Pianello. E chi se<br />

li aspettava. I fratelli Pianello. Boh? Erano scesi là a fare che cosa? E voi pensate che sia una<br />

congettura? Non venivano col Cristo in mano. Andavano per commettere, e non lo <strong>di</strong>co io, lo<br />

<strong>di</strong>ce la stampa dell’epoca, un tentativo <strong>di</strong> attacco nei riguar<strong>di</strong> del<strong>le</strong> sede del partito comunista


<strong>di</strong> Alcamo e dei comunisti <strong>di</strong> Alcamo. Cercavano l’obiettivo <strong>di</strong> uccidere gli esponenti<br />

comunisti <strong>di</strong> Alcamo e, precisamente, il gruppo che faceva capo a…, non ricordo il nome, e si<br />

prefiggevano <strong>di</strong> ucciderlo e <strong>di</strong> appenderlo al lampione del (?). Perché dovevano dare una<br />

<strong>le</strong>zione. Giuliano si lamentava che non era stata fatta una azione incisiva nei riguar<strong>di</strong> del partito<br />

comunista. Erano questioni politiche che non sto qui a <strong>di</strong>ssertare. Si è chiesta qualche notizia.<br />

Loro lo sanno quello che è avvenuto dopo. Non lo sanno? Ed io adesso lo <strong>di</strong>co. I confidenti,<br />

coloro i quali si sono salvati per miracolo. Che fine ha fatto il commissario tal dei tali? Il<br />

vicequestore tal dei tali? Dove si trova Albertini? Dove si trova il segretario particolare<br />

dell’ispettore Messana? Tutte queste figure, questi rapporti, dove sono? Devono essere agli atti.<br />

Io ebbi la fortuna, poco tempo prima, qualche paio <strong>di</strong> settimane prima, <strong>di</strong> catturare – non io, la<br />

squadriglia <strong>di</strong> carabinieri – <strong>di</strong> catturare il capitano dell’EVIS, Mazzola Santo, in <strong>di</strong>visa, coi<br />

<strong>di</strong>stintivi <strong>di</strong> capitano dell’EVIS, che girava spudoratamente per <strong>le</strong> strade <strong>di</strong> Alcamo. Il capitano<br />

dell’EVIS, Santo Mazzola. Chiedete il verba<strong>le</strong>. Che fine ha fatto l’interrogatorio a Mazzola?<br />

Questo ha <strong>di</strong>chiarato tutto. Ha detto tutto. Perché non erano degli eroi. Era gente che, al primo<br />

(?), vomitava tutto. Non esitava. Che doveva nascondere? Si vantavano <strong>di</strong> avere fatto queste<br />

cose. Se ne vantavano. Se ne vantavano, <strong>di</strong> uccidere i carabinieri.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Genera<strong>le</strong>, un’altra domanda. Adesso vorrei, seppure brevemente, concentrare la nostra<br />

attenzione sull’appuntato a cavallo Piazza Calogero. Piazza Calogero descrive il conflitto a<br />

fuoco che aveste nel<strong>le</strong> campagne, in località Canapè, e <strong>di</strong>ce che, ad un certo punto, venne<br />

trovato, accoattato davanti la porta…<br />

DIFENSORE DELL' IMPUTATO.<br />

Signor Giu<strong>di</strong>ce, io mi oppongo alla domanda che, ovviamente, implica anche la risposta. Se la<br />

parte civi<strong>le</strong> fa la domanda secondo <strong>le</strong> rego<strong>le</strong> e gli schemi propri, presi dal Co<strong>di</strong>ce, allora bene.<br />

Altrimenti…<br />

GIUDICE.<br />

Avvocato Di Trapani, può riformulare la domanda.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Vo<strong>le</strong>vo sapere, relativamente alla presenza dell’appuntato a cavallo Piazza Calogero sul luogo<br />

del conflitto, <strong>di</strong> cosa si occupò, in qua<strong>le</strong> particolare parte del conflitto ebbe modo <strong>di</strong> svolgere il<br />

suo compito, il suo dovere l’appuntato a cavallo Piazza Calogero. La sintetizzo ancora <strong>di</strong> più.<br />

Genera<strong>le</strong> Giallombardo, <strong>le</strong>i ricorda se Pizza Calogero fu tra i carabinieri che trovarono il<br />

ban<strong>di</strong>to Ferreri nascosto da qualche parte?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Il ban<strong>di</strong>to Ferreri, nascosto nel…. Normalmente, nella porta, vi erano due gra<strong>di</strong>ni per scendere<br />

giù, in un grosso magazzino. E questo era accoattato, il Ferreri, in questo vuoto che…. Voglio<br />

essere più pratico. Due gra<strong>di</strong>ni e poi la porta. In questo spazio si era accoattato il Ferreri. Tra la<br />

porta e i gra<strong>di</strong>ni. Quando con la macchina io esploro, giro, arrivo all’altezza <strong>di</strong> questa porta <strong>di</strong><br />

magazzino e faccio la manovra. Nel fare la manovra la macchina torna in<strong>di</strong>etro per girare e


tornare in caserma. In questa fase i fari della macchina illuminano il portone. Illuminano il<br />

Ferreri. E lui salta in aria gridando: ”Non mi toccate. Non mi toccate. Sono un agente segreto<br />

dell’Ispettorato <strong>di</strong> Pubblica Sicurezza”. Si immagini che tegola mi cade sulla testa. Un agente<br />

segreto. “E tu che ci fai qua?”. “Io devo fare catturare Giuliano”. “Benissimo. Dimmi dove si<br />

trova”. “Voglio essere portato subito a Pa<strong>le</strong>rmo”. “Noi ci preoccupiamo dei carabinieri feriti.<br />

Ti porteremo a Pa<strong>le</strong>rmo poi”. Lo faccio salire in macchina e prendono posto in macchina,<br />

accanto a lui, carabinieri che hanno rilasciato una <strong>di</strong>chiarazione. Credo si chiamasse<br />

Caradonna. E lo bloccano. Lo bloccano perché lui era armato. Aveva una cinta dove teneva due<br />

pisto<strong>le</strong>. Un in<strong>di</strong>viduo armato in questo modo, con pisto<strong>le</strong> e cinturone – e tutto fu repertato e<br />

credo che si trovi al Museo Storico dell’Arma – …<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Genera<strong>le</strong>, un’altra domanda, sempre relativa a questo momento storico che <strong>le</strong>i sta ricostruendo.<br />

Per quello che è il suo ricordo, che tempo passò tra il caricamento in macchina, così come ha<br />

detto <strong>le</strong>i, del ban<strong>di</strong>to Ferreri e il raggiungimento della caserma?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Attimi. Quando lui si alza, i carabinieri che erano sulla macchina – e hanno rilasciato una<br />

<strong>di</strong>chiarazione davanti ad un magistrato dell’epoca – i carabinieri lo avrebbero ucciso. Hanno<br />

<strong>di</strong>chiarato: ”Se non fosse stato il capitano a gridare “Non sparate”, noi lo avremmo ucciso<br />

senz’altro”. C’è una <strong>di</strong>chiarazione scritta. “Noi lo avremmo ammazzato senz’altro, perché<br />

temevamo che lui usasse <strong>le</strong> armi contro <strong>di</strong> noi. E se non fosse stato il capitano Giallombardo a<br />

gridare “Non sparate. Non sparate”, noi lo avremmo ammazzato”. Ci sono <strong>le</strong> <strong>di</strong>chiarazioni agli<br />

atti, raccolte dai magistrati dell’epoca, dal Procuratore della Repubblica, dal Giu<strong>di</strong>ce istruttore.<br />

Insomma, ci deve essere un processo così. Non può essere scomparso, questo. Pren<strong>di</strong>amoli,<br />

esaminiamoli. Io mi sforzo. Ed è uno sforzo, perché gli anni passano. Non è che qua si parla <strong>di</strong><br />

caramel<strong>le</strong> e cioccolatini. Mi consenta questa volgarità. Qua si parla <strong>di</strong> fatti gravissimi. A me si<br />

fece carico <strong>di</strong> quintuplice omici<strong>di</strong>o preme<strong>di</strong>tato. E perciò apparìi davanti al Giu<strong>di</strong>ce istruttore<br />

dell’epoca. Un certo Macaluso, mi ricordo.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Genera<strong>le</strong>, un’altra domanda. Giunti in caserma, si ricorda a quali carabinieri fu consegnato, <strong>di</strong><br />

fatto, il ban<strong>di</strong>to Ferreri, da parte vostra?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Al maresciallo Lo Bello.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

E Lo Bello cosa fece?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Lo Bello ebbe l’or<strong>di</strong>ne da me <strong>di</strong> metterlo in camera <strong>di</strong> sicurezza.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Quin<strong>di</strong> fu messo in camera <strong>di</strong> sicurezza.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.


“Lo metta in camera <strong>di</strong> sicurezza”. Ebbe questo or<strong>di</strong>ne preciso. Quando, invano, andavo<br />

cercando Frà Diavolo tra i morti, e non lo reperisco, ritorno in caserma – “Non sia mai che<br />

quello sa qualche cosa”. Torno in caserma e avviene la scena descritta più volte. Arrivo, lo<br />

trovo nel momento in cui lo mettono in catena, e avviene che lui si abbassa, “Fammi andare via<br />

che è meglio per te”, “lasciami” a destra, “lasciami” a sinistra. Insomma, era una notte…. Era<br />

quella che era. Non si stava col Cristo in mano.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Genera<strong>le</strong>, <strong>le</strong>i ricorda se qualcuno degli altri carabinieri partecipò a questo episo<strong>di</strong>o avvenuto<br />

dentro la caserma, a questo repentino conflitto a fuoco dentro la caserma?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Dentro la caserma, quando successe il fatto, vi era il maresciallo Lo Bello, e non mi pronuncio,<br />

perché è molto volgare – il maresciallo Lo Bello pesava 120 chili – ed il carabiniere Guercio.<br />

Ci sono <strong>le</strong> <strong>di</strong>chiarazioni agli atti. Sono stati acquisisti dai magistrati dell’epoca.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Genera<strong>le</strong>, <strong>le</strong>i, poco fa, accennava ad un proce<strong>di</strong>mento pena<strong>le</strong> che <strong>le</strong>i stesso…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Nei miei riguar<strong>di</strong>.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Come si concluse, questo proce<strong>di</strong>mento pena<strong>le</strong>?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Col proscioglimento. Il Giu<strong>di</strong>ce istruttore, quattro paro<strong>le</strong>: “Nei fatti non c’è ri<strong>le</strong>vanza pena<strong>le</strong>”.<br />

Il Giu<strong>di</strong>ce istruttore emise una sentenza. Sono <strong>di</strong>eci paro<strong>le</strong>.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Si. Lei ebbe del<strong>le</strong> onorificenze, per questo fatto?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Una Medaglia d’Argento al Valore Militare.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Da chi <strong>le</strong> fu conferita, questa Medaglia d’Argento?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Dal Presidente della Repubblica dell’epoca, Einau<strong>di</strong>.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Dal Presidente Einau<strong>di</strong>.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

E, poi, la motivazione è scritta agli atti.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Lei, genera<strong>le</strong>, andò via da quella caserma in seguito a questi fatti? Fu trasferito? Qualcuno la<br />

trasferì?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.


Sono pronto ad esibire una documentazione. Una <strong>le</strong>ttera ufficia<strong>le</strong> del Comando Genera<strong>le</strong> che<br />

<strong>di</strong>ce “Come primo attestato sulla fiducia dell’operato del capitano Giallombardo, lo<br />

riconfermiamo nell’attua<strong>le</strong> sede”.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Quin<strong>di</strong> <strong>le</strong>i è stato riconfermato.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Sono pronto a documentare questo. “Come primo attestato sulla fiducia dell’operato del<br />

capitano Giallombardo, lo riconfermiamo nell’attua<strong>le</strong> sede”.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

E, invece, da parte dell’Arma dei carabinieri, ebbe degli elogi?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Il Comando Genera<strong>le</strong>, quando mi <strong>di</strong>ede la Medaglia d’Argento, cosa deve fare più <strong>di</strong> questo?<br />

Noi non siamo un’istituzione, mi consenta questa…, non siamo gli ultimi arrivati. Abbiamo<br />

secoli <strong>di</strong>…. Lasciateci stare.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Ci fu un elogio da parte del comandante della compagnia <strong>di</strong> Alcamo?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Non capisco la domanda.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

C’è stato, da parte del comandante della compagnia dell’Arma <strong>di</strong> Alcamo, un elogio a <strong>le</strong>i<br />

conferito per questi fatti?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Io, ci deve essere agli atti, una delibera del comune <strong>di</strong> Alcamo. Il sindaco <strong>di</strong> Alcamo fa una<br />

delibera, fa un’assemb<strong>le</strong>a e c’è una motivazione.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Si, questa l’abbiamo prodotta. Io chiedevo invece della compagnia dell’Arma <strong>di</strong> Alcamo.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

La compagnia dell’Arma <strong>di</strong> Alcamo ero io.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

No!?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Che davo l’elogio a me stesso!? La compagnia <strong>di</strong> Alcamo ero io. Io ero il comandante della<br />

compagnia <strong>di</strong> Alcamo.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

No, scusi. A quella del comune ci riferivamo.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si, il comune ha fatto una delibera. Credo che sia agli atti. Il consiglio comuna<strong>le</strong> si riunisce e fa<br />

una delibera. Il sindaco dell’epoca…<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.


E invece, genera<strong>le</strong>, il comandante genera<strong>le</strong> dell’Arma dei carabinieri, per caso, <strong>le</strong> scrisse<br />

qualche <strong>le</strong>ttera? Il comandante genera<strong>le</strong> dell’Arma dei carabinieri.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Guar<strong>di</strong>, io ho un carteggio privato, che conservo religiosamente. Il comando genera<strong>le</strong><br />

dell’Arma dei carabinieri fece del<strong>le</strong> <strong>le</strong>ttere personali.<br />

GIUDICE.<br />

Si. Avvocato Di Trapani, tutto ciò che è documenta<strong>le</strong>, sono domande inutili. Li abbiamo agli<br />

atti. C’è una <strong>le</strong>ttera “Roma, 7 marzo 1977”. Diciamo, non ripetiamo domande su documenti.<br />

Altrimenti appesantiamo ulteriormente…. È già in atti. È tutto scritto, è stato prodotto<br />

regolarmente.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Va bene. Allora, per la parte civi<strong>le</strong>, non ci sono altre domande.<br />

GIUDICE.<br />

Va bene, grazie, avvocato Di Trapani. Avvocato Gervasi, prego.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Genera<strong>le</strong>, buongiorno. Sono l’avvocato Gervasi e <strong>di</strong>fendo il professore <strong>Casarrubea</strong>. Le farò<br />

quello che, in gergo tecnico, si chiama controesame. Le rivolgerò, quin<strong>di</strong>, alcune domande con<br />

una consapevo<strong>le</strong>zza che un po’ mi emoziona, a <strong>di</strong>re la verità, e che è quella che, per la prima<br />

volta nella storia, nella storia che riguarda <strong>le</strong> cose della Sicilia, abbiamo l’opportunità, io e <strong>le</strong>i,<br />

<strong>di</strong> chiarire un episo<strong>di</strong>o che una qualche ri<strong>le</strong>vanza l’ha avuta. E, quin<strong>di</strong>, <strong>le</strong> mie domande sono<br />

tese a chiarire, nei dettagli anche, perché il ruolo me lo impone, come <strong>di</strong>re, <strong>le</strong> vicende<br />

concernenti il suo incontro con questo ban<strong>di</strong>to Ferreri, detto Frà Diavolo, e <strong>le</strong> circostanze che<br />

portarono all’identificazione, da parte sua, <strong>di</strong> Frà Diavolo e del fatto che, quella notte, sarebbe<br />

venuto ad Alcamo e, poi, l’uccisione <strong>di</strong> Frà Diavolo stesso. La prima del<strong>le</strong> domande che voglio<br />

fare è, appunto, questa. Lei ha detto che Frà Diavolo, il tipo <strong>di</strong> indagine che <strong>le</strong>i stava<br />

conducendo, era tesa alla identificazione del luogo dove Frà Diavolo, che <strong>le</strong>i riteneva autore <strong>di</strong><br />

un grosso furto <strong>di</strong> alcool puro, avesse portato questa refurtiva. E, allora, io vorrei chieder<strong>le</strong><br />

come prima domanda: può <strong>di</strong>rci il luogo dove <strong>le</strong>i in<strong>di</strong>viduò che questa refurtiva fosse stata<br />

portata?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Castellammmare del Golfo, fattoria…, fattoria…. Mi consenta, non mi posso aiutare nella<br />

memoria. Quando Frà Diavolo rapinò questa autobotte carica <strong>di</strong> alcool puro, che veniva da<br />

Sant’Angelo, <strong>di</strong>retto ad una raffineria <strong>di</strong> Marsala, io ero a Pa<strong>le</strong>rmo. Tornando, il maresciallo<br />

dei carabinieri mi <strong>di</strong>sse:”Capitano, è successo questo, questo e quest’altro”. Non è <strong>di</strong>ffici<strong>le</strong>.<br />

Qua non facciamo gli Sherlock Holmes da strapazzo. Messo il punto dove si fece la rapina,<br />

fatto il cerchio si capì benissimo il gruppo del<strong>le</strong> case dove era stato portato. Non sono in grado<br />

<strong>di</strong> precisare, <strong>di</strong> ricordarmi il nome, ma era la fattoria <strong>di</strong> un mafioso <strong>di</strong> Castellammare del<br />

Golfo. Ecco, l’alcool fu portato là.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.


Perché <strong>le</strong>i riteneva che fosse stato portato presso un mafioso?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Ma scusi. Ma <strong>le</strong>i la conosce la mafia?<br />

GIUDICE.<br />

Non <strong>di</strong>vaghiamo.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Mi consenta. È chiaro. Un colpo così grosso non poteva essere fatto dal primo venuto. Un<br />

colpo così grosso richiedeva un intervento massiccio, capace e ta<strong>le</strong> da assicurare poi la<br />

refurtiva.<br />

GIUDICE.<br />

Genera<strong>le</strong>, la scorsa u<strong>di</strong>enza <strong>le</strong>i parlò della zona <strong>di</strong> Angibè. L’ha detto la scorsa u<strong>di</strong>enza.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Non ricorda il nome del proprietario mafioso <strong>di</strong> questa fattoria?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Se mi date il tempo…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Non ha importanza. Genera<strong>le</strong>, posso chieder<strong>le</strong> se <strong>le</strong>i riteneva, in quel momento in cui operava<br />

come capitano, che Frà Diavolo avesse anche <strong>le</strong>gami con la mafia loca<strong>le</strong>?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Guar<strong>di</strong>, la manifestazione delinquenzia<strong>le</strong> nel territorio <strong>di</strong> Alcamo era <strong>di</strong> una delicatezza<br />

massima. Se <strong>le</strong>i <strong>le</strong>gge il (?) risolutivo del rapporto giu<strong>di</strong>ziario, i fatti erano gravissimi. Era stato<br />

arrestato un capitano dell’EVIS, vi erano del<strong>le</strong> situazioni particolari, gli omici<strong>di</strong> si contavano<br />

così - la gente si ammazzava come agnellini – e io che stavo, con <strong>le</strong> mani in mano? Un<br />

capitano dei carabinieri, in una situazione del genere, deve adottare <strong>tutte</strong> <strong>le</strong> misure necessarie<br />

per dare tranquillità a questa martoriata popolazione. Si ammazzavano come agnellini.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Signor genera<strong>le</strong>, ricorda quali fossero i personaggi ritenuti capimafia del<strong>le</strong> località <strong>di</strong> Alcamo e<br />

Castellammare, in quel momento?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Questa è una domanda che veniva fatta più volte.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Giu<strong>di</strong>ce, però, mi perdoni. Questa domanda non mi sembra assolutamente pertinente con i fatti<br />

per cui è il processo. I capimafia dell’epoca con il capo <strong>di</strong> imputazione, francamente….<br />

GIUDICE.<br />

Non me la sento, in questo momento, <strong>di</strong> stoppare…. Cioè, non mi sento <strong>di</strong> non ammettere una<br />

domanda del genere. Anche per chiarire il quadro comp<strong>le</strong>to…. Prego.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Posso?<br />

GIUDICE.


Può rispondere.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Mi scusi. Lei ha un concetto chiaro della mafia? La mafia organizza, fa, ma continua a fare<br />

sempre cercando <strong>di</strong> salvaguardarsi. Non si espone. Calogero Vizzini, esperto mafioso, mi<br />

consenta se <strong>di</strong>vago, signor Giu<strong>di</strong>ce,…<br />

GIUDICE.<br />

Genera<strong>le</strong>, per piacere, cerchiamo <strong>di</strong> essere…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

La mafia che cos’è? La mafia, la definizione, se <strong>le</strong>i me lo consente, <strong>di</strong> Calogero Vizzini. La<br />

mafia che cos’è? “La mafia io non l’ho mai vista, io non l’ho mai incontrata. La mafia forse è<br />

‘na bedda fimmina, che tutti vogliono, che hanno paura <strong>di</strong> avvicinare”. La mafia <strong>le</strong>i la trova nei<br />

cassetti.<br />

GIUDICE.<br />

Si, genera<strong>le</strong>. Però cerchiamo <strong>di</strong>…. La domanda era precisa. Cerchiamo <strong>di</strong> rispondere in<br />

maniera altrettanto precisa.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Il vero capo, della mafia <strong>di</strong> Alcamo, preciso, è stato interrogato dal Giu<strong>di</strong>ce istruttore <strong>di</strong> Roma.<br />

GIUDICE.<br />

E chi era, se <strong>le</strong>i lo sa?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Vincenzo Rimi. È stato interrogato ed ha rilasciato un’ampia <strong>di</strong>chiarazione al Giu<strong>di</strong>ce istruttore<br />

<strong>di</strong> Roma. È stato interrogato per de<strong>le</strong>ga e a richiesta. E lui <strong>di</strong>sse queste testuali paro<strong>le</strong>. Che era<br />

vittima <strong>di</strong> questo giu<strong>di</strong>zio. Era vittima perché la mafia…. Cosa vo<strong>le</strong>te? Io sono stato financo<br />

avvertito <strong>di</strong> questa deposizione. Deve essere agli atti.<br />

GIUDICE.<br />

Genera<strong>le</strong>, io la prego, nei limiti del possibi<strong>le</strong>, perché <strong>di</strong>scutiamo <strong>di</strong> vicende sicuramente<br />

comp<strong>le</strong>sse ed un po’ risa<strong>le</strong>nti nel tempo. Però, se è possibi<strong>le</strong>, siccome siamo in una sede<br />

processua<strong>le</strong>, cerchi <strong>di</strong> rispondere in maniera coincisa al<strong>le</strong> domande. Le è stato chiesto se <strong>le</strong>i,<br />

quando esercitava <strong>le</strong> sue funzioni, conosceva o, quantomeno, sapeva, chi fosse ritenuto,<br />

<strong>di</strong>ciamo, il regente della zona. Lei ha risposto:”Rimi”. Cerchiamo <strong>di</strong> fare un botta e risposto,<br />

ecco. Perché, se ogni risposta dura venti minuti, non….<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Per carità. Mi consenta. Esiste questa deposizione <strong>di</strong> Rimi, fatta davanti al Giu<strong>di</strong>ce istruttore <strong>di</strong><br />

Roma?<br />

GIUDICE.<br />

Si, ma non stiamo processando Rimi, in questo momento. Noi stiamo ricostruendo una cornice.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Qual’era la domanda?<br />

GIUDICE.


Chi era…? E <strong>le</strong>i ha risposto. Benissimo. Fermiamoci qui e an<strong>di</strong>amo avanti. Prego, avvocato<br />

Gervasi.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Si. Genera<strong>le</strong>, <strong>le</strong>i ha fatto riferimento, nel corso dell’esame a cui è stato sottoposto dal Pubblico<br />

Ministero, ad una fonte informativa che, come <strong>di</strong>re, <strong>le</strong> ha detto alcune cose. La prima del<strong>le</strong><br />

domande che <strong>le</strong> faccio è: può rivelare ora, dopo tanto tempo, il nominativo <strong>di</strong> questa fonte<br />

informativa?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

La <strong>le</strong>gge mi consente <strong>di</strong> non fare il nome dei confidenti. Il confidente è sacro.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Sono passati sessant’anni. Allora spero che possa rispondere a questa domanda. Signor<br />

genera<strong>le</strong>, <strong>le</strong>i ha fatto riferimento, nel corso del suo esame, pure alla qualità <strong>di</strong> questa fonte<br />

informativa. È, effettivamente, una fonte informativa che era dentro l’ambiente delinquenzia<strong>le</strong>?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si. Questo non era né il Cristo della Chiesa Madre, né l’ultimo arrivato. Le fonti informative,<br />

la prima cosa, devono essere all’altezza.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Allora vuo<strong>le</strong> <strong>di</strong>rci almeno, ovviamente non il nome, visto che non lo vuo<strong>le</strong> fare, ma può <strong>di</strong>rci<br />

se questa fonte informativa era appartenente alla mafia?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Ma cos’è la mafia?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

E non lo so. Posso risponder<strong>le</strong> con una…?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Mi consenta, signor Giu<strong>di</strong>ce, con una risposta. Lai ha mai sentito parlare <strong>di</strong> Peppino<br />

Ammoscato?<br />

GIUDICE.<br />

No, genera<strong>le</strong>, mi scusi. Io non <strong>le</strong> posso consentire…. Lei, in questa sede, è <strong>testi</strong>mone. Il<br />

<strong>testi</strong>mone non può fare domande. Dà risposte. Le è stata fatta una domanda ben precisa. A cui<br />

<strong>le</strong>i può rispondere si, no, non lo so. Le è stato chiesto se questo confidente, <strong>di</strong> cui <strong>le</strong>i non vuo<strong>le</strong><br />

o non può fare il nome, era, per quanto <strong>le</strong>i ne sa, appartenente alla mafia, all’associazione Cosa<br />

Nostra? La domanda è precisa. Per cortesia, la risposta deve essere altrettanto precisa. Se è<br />

possibi<strong>le</strong>.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Signor Giu<strong>di</strong>ce, mi metta in con<strong>di</strong>zione che…. La parte chiede se il confidente apparteneva<br />

alla mafia.<br />

GIUDICE.<br />

Si. La domanda è questa.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.


Ed io rispondo <strong>di</strong> si.<br />

GIUDICE.<br />

Si. Benissimo.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Signor genera<strong>le</strong>, questa fonte confidenzia<strong>le</strong> <strong>le</strong> rivelò il giorno, il momento in cui Frà Diavolo e<br />

i suoi sodali sarebbero passati per Alcamo?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Mi ha dato la notizia. Frà Diavolo era un ricercato perché, condannato all’ergastolo, evaso.<br />

Avevo bisogno io <strong>di</strong> chiederlo al confidente? Sapevo che era un ergastolano evaso.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

No, no, mi scusi. Forse non…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Non ho afferrato.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

No, no. Forse ho parlato io a bassa voce. Le ho chiesto: la fonte confidenzia<strong>le</strong> <strong>le</strong> <strong>di</strong>sse quando<br />

Frà Diavolo sarebbe passato per Alcamo, e il luogo ed il momento in cui <strong>le</strong>i avrebbe potuto,<br />

come <strong>di</strong>re, sorprenderlo?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

La fonte confidenzia<strong>le</strong> mi <strong>di</strong>sse soltanto la notizia che loro si erano dati appuntamento per<br />

concertare dei piani delittuosi nei riguar<strong>di</strong> dei citta<strong>di</strong>ni alcamesi. E per questo vi era, e credo<br />

che sia agli atti, <strong>le</strong> <strong>le</strong>ttere estorsive che venivano fatte a certi Bambina.<br />

GIUDICE.<br />

Le <strong>di</strong>sse anche il luogo dove si sarebbe tenuta questa riunione?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

È chiaro che <strong>di</strong>sse che la zona era quella dove poi avvenne lo scontro.<br />

GIUDICE.<br />

Quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>ede una in<strong>di</strong>cazione relativamente al luogo?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Signor genera<strong>le</strong>, <strong>le</strong>i, imme<strong>di</strong>atamente dopo l’azione che portò allo scontro a fuoco in cui<br />

persero la vita i malviventi, fece un rapporto giu<strong>di</strong>ziario all’autorità giu<strong>di</strong>ziaria?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si. È agli atti.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

È agli atti?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si, si.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.


Agli atti <strong>di</strong> questo processo?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Penso <strong>di</strong> si.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Allora, Presidente, con il suo permesso, e con il permesso del Pubblico Ministero, io, questo<br />

rapporto giu<strong>di</strong>ziario, lo deposito agli atti del processo.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Decisamente si.<br />

GIUDICE.<br />

Io, agli atti, ho la copia <strong>di</strong> un rapporto giu<strong>di</strong>ziario, relativo al conflitto a fuoco, datato 1 luglio<br />

1947.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

GIUDICE.<br />

Si, si, è questo.<br />

Quin<strong>di</strong> è già agli atti. Fa parte della produzione della parte civi<strong>le</strong>.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Allora, signor genera<strong>le</strong>. Vorrei, con il suo aiuto, a questo punto, <strong>di</strong>ciamo, siamo arrivati al<br />

momento in cui c’è l’azione militare che <strong>le</strong> fa intercettare i malviventi. Può <strong>di</strong>rci a che ora <strong>le</strong>i<br />

<strong>di</strong>spone il servizio? Do per scontato, ovviamente, che siamo al 26 giugno 1947.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Vuol saper che cosa, con esattezza?<br />

GIUDICE.<br />

A che ora cominciò…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Il momento in cui <strong>di</strong>spone il servizio.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

A mezzanotte.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

A mezzanotte. Può <strong>di</strong>rci, signor genera<strong>le</strong>, intanto, il numero degli uomini che furono<br />

impegnati.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Sono e<strong>le</strong>ncati.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quin<strong>di</strong> sono quelli in<strong>di</strong>cati nel rapporto.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si, si.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quattor<strong>di</strong>ci.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.


Sono e<strong>le</strong>ncati tutti gli uomini che facevano parte della squadriglia, perché i gruppi erano due,<br />

quelli che comandavo io e quelli che comandava il briga<strong>di</strong>ere Colantoni. Ci sono i nomi scritti.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Esisteva un’altra aliquota <strong>di</strong> uomini, adesso non saprei definirla in termini militari, pronti per<br />

essere impiegati nel caso queste due squadre da <strong>le</strong>i pre<strong>di</strong>sposte, una al comando…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

La sola squadriglia dell’Ispettorato, che era per i fatti suoi, consegnata in caserma a mia<br />

<strong>di</strong>sposizione. La sola squadriglia dell’Ispettorato.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quin<strong>di</strong> c’era una squadriglia dell’Ispettorato…. Possiamo <strong>di</strong>re il nome esatto <strong>di</strong> questa entità?<br />

L’Ispettorato…?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

L’Ispettorato <strong>di</strong> Pubblica Sicurezza.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

L’Ispettorato Genera<strong>le</strong> <strong>di</strong> Pubblica Sicurezza.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Lei, cinquantasette anni fa, si deve…. Non può, perché sono passati tanti anni. L’Ispettorato <strong>di</strong><br />

Pubblica Sicurezza teneva, ad Alcamo, un nuc<strong>le</strong>o particolare per la lotta contro il ban<strong>di</strong>tismo. E<br />

faceva capo al commissario <strong>di</strong> pubblica sicurezza Carbonetto.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Il commissario <strong>di</strong> pubblica sicurezza…?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Carbonetto. Questa squadriglia era mista, <strong>di</strong> carabinieri e agenti <strong>di</strong> pubblica sicurezza. Ed era<br />

al<strong>le</strong> <strong>di</strong>rette <strong>di</strong>pendenze dell’Ispettorato <strong>di</strong> Pubblica Sicurezza con sede a Pa<strong>le</strong>rmo.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Signor genera<strong>le</strong>, posso chieder<strong>le</strong>, visto che <strong>le</strong>i introduce questo argomento, se questa<br />

squadriglia dell’Ispettorato <strong>di</strong> Pubblica Sicurezza sapesse, in quel momento, che <strong>le</strong>i, quella<br />

sera, avrebbe dovuto intercettare Frà Diavolo?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Non si chiedono <strong>le</strong> cose. Questa squadriglia è a mia <strong>di</strong>sposizione, e basta. Di certo non per<br />

andare a fare una passeggiata ginnastica. La squadriglia è a <strong>di</strong>sposizione per l’impiego<br />

specifico. Quin<strong>di</strong> se era necessario intervenire, interveniva. Meno si parla, meno si <strong>di</strong>cono <strong>le</strong><br />

cose…. “Tu stai a <strong>di</strong>sposizione mia”, e basta. Certo non per andare a fare una passeggiata<br />

ginnastica.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Bene, signor genera<strong>le</strong>. Può <strong>di</strong>rci <strong>le</strong>i, quella sera, come era vestito? Cioè, che tipo <strong>di</strong> tenuta<br />

aveva?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Io?


DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Si.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Come ero vestito?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Si.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Mimetizzato.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Cioè?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Pantaloni cachi e camicia cachi.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

E, adesso non saprei come definirli, il cinturone, queste cose che tengono <strong>le</strong> armi…. Ce <strong>le</strong> può<br />

descrivere?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Le armi personali, certo io non potevo sembrare…. Le pisto<strong>le</strong> <strong>le</strong> tenevo…. Perché, se dovevo<br />

apparire un ingenuo citta<strong>di</strong>no,…. Avevo la pistola, una piccolina, che non lasciavo mai. E<br />

basta. Avevo solo questa pistola.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quin<strong>di</strong> <strong>le</strong>i, effettivamente, era con una <strong>di</strong>visa militare, sia pure, <strong>di</strong>ciamo, quella…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Non <strong>di</strong>visa. Mimetizzata. Pantaloni cachi e camicia cachi. Un normalissimo conta<strong>di</strong>no.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Non avevo capito bene.<br />

GIUDICE.<br />

In abiti civili, <strong>di</strong>ciamo. Non militari.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Per consentirmi <strong>di</strong> passare inosservato.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

E, quin<strong>di</strong>, aveva, su questi pantaloni, che li reggevano, una norma<strong>le</strong> cintura alla qua<strong>le</strong> aveva<br />

attaccato la fon<strong>di</strong>na con l’arma.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

No, no. La pistola mia la tenevo in tasca. Avevo una 6,35mm.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Aveva una 6,35mm. E qua<strong>le</strong> altra arma aveva?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Niente.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.


Soltanto una 6,35mm.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Solo una 6,35mm.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Posso chieder<strong>le</strong> dove teneva <strong>le</strong> bombe a mano?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Cosa?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Le bombe a mano.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Io?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Si.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Le bombe a mano, se c’erano, l’aveva qualche carabiniere. La bomba a mano non è un’arma<br />

che si adopera usualmente.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Eppure genera<strong>le</strong>, il termine, vede, forse non è nemmeno adatto, considerato che sono passati<br />

sessant’anni, ma quello che <strong>le</strong> devo fare si chiama, tecnicamente, una contestazione.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Qua<strong>le</strong>?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Ripeto la domanda. Lei è sicuro <strong>di</strong> non avere avuto del<strong>le</strong> bombe a mano?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Guar<strong>di</strong>, non lo escludo. Può darsi che i carabinieri che avevo accanto io…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

No, no, io sto parlando <strong>di</strong> <strong>le</strong>i, allora capitano Giallombardo.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Io ero al comando <strong>di</strong> un nuc<strong>le</strong>o <strong>di</strong> carabinieri. C’è l’e<strong>le</strong>nco dettagliato. Tra questi carabinieri,<br />

se vi era qualcuno munito <strong>di</strong> bombe a mano, non lo escludo. Certo che ci siamo messi a sparare<br />

usando tutto il possibi<strong>le</strong>. Bisognava fermarli. Assolutamente bisognava fermarli.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Vede, <strong>le</strong>i, in questo rapporto a cui abbiamo fatto riferimento, questo del 27 giugno del 1947,<br />

che re<strong>di</strong>ge in terza persona – <strong>le</strong>i <strong>di</strong>ce “Il capitano Giallombardo fece questo, fece quello”- ….<br />

Intanto <strong>le</strong> chiedo: effettivamente questo rapporto è redatto in terza persona? Si o no? Perché<br />

poi passo alla contestazione.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Io mi richiamo, mi consentite, sulla firma. Quando si è verificato quello che si è verificato, i<br />

superiori gerarchici non sapevano che posizione assumere. Io ero <strong>di</strong>ventato il responsabi<strong>le</strong> <strong>di</strong>


quintuplice omici<strong>di</strong>o. Quando io firmo “Capitano Giallombardo, dott. Roberto”, si <strong>di</strong>ce tutto.<br />

Mi <strong>le</strong>vai la giacca e la buttai in faccia a tutti. Dissi: ”In questa con<strong>di</strong>zione non si serve la<br />

giustizia”. Mi <strong>le</strong>vai la giacca e gliela buttai in faccia.<br />

GIUDICE.<br />

Va bene, genera<strong>le</strong>. Lasci stare…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Mi <strong>le</strong>vai la giacca, signor Giu<strong>di</strong>ce.<br />

GIUDICE.<br />

Va bene. Qui stiamo <strong>di</strong>scutendo <strong>di</strong> altro. Le è stata fatta una domanda semplicissima. Non<br />

c’era nessun fine…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Va bene, va bene.<br />

GIUDICE.<br />

La domanda è questa. Il rapporto che abbiamo qua, agli atti, se vuo<strong>le</strong> glielo faccio vedere,…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Lo conosco benissimo.<br />

GIUDICE.<br />

“Il capitano Giallombardo Roberto aveva assodato…”, eccetera, eccetera. La domanda del<br />

<strong>di</strong>fensore è semplicissima. Questo rapporto è firmato da <strong>le</strong>i, c’è la sua firma. Lo ha anche<br />

redatto <strong>le</strong>i? O è stato qualcun altro a re<strong>di</strong>gerlo?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Il Comando Gruppo Carabinieri <strong>di</strong> Trapani, allora si chiamava Comando Provincia<strong>le</strong>, veniva<br />

informato dettagliatamente <strong>di</strong> questa situazione. Il periodo storico era tremendo, la tranquillità<br />

era…<br />

GIUDICE.<br />

Si, va bene.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si informò subito il comandante <strong>di</strong> Gruppo <strong>di</strong> Trapani, allora Maggiore Marinese, <strong>di</strong> pigliare il<br />

Procuratore della Repubblica <strong>di</strong> Trapani, Ro<strong>di</strong>nò, e <strong>di</strong> portarlo, e arrivano assieme, il maggiore<br />

Marinese ed il Procuratore della Repubblica. Da quel momento in poi, essendoci il Procuratore<br />

della Repubblica noi ci mettiamo da parte. Siamo a <strong>di</strong>sposizione del magistrato. Questa è stata<br />

la fase. In questa fase, <strong>le</strong> devo <strong>di</strong>re, io vengo chiamato a Pa<strong>le</strong>rmo…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

GIUDICE.<br />

Si, signor genera<strong>le</strong>. Ci arriveremo.<br />

La domanda era un’altra. Il rapporto è firmato da <strong>le</strong>i. È scritto da <strong>le</strong>i.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

La domanda è questa. Nonostante sia scritto in terza persona, questo rapporto, è stato<br />

effettivamente redatto da <strong>le</strong>i?


TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Il maggiore Marinese.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Lo ha scritto.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

È stato lui, il comandante <strong>di</strong> Gruppo.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Bene.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Maggiore…?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Marinese.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Marinese Vincenzo.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Allora, signor genera<strong>le</strong>. Le <strong>di</strong>co che cosa c’è scritto in questo rapporto. “Li <strong>di</strong>vise…”, è il<br />

capitano Giallombardo che <strong>di</strong>vide i suoi uomini. “Li <strong>di</strong>vise in due nuc<strong>le</strong>i, <strong>di</strong> cui uno, <strong>di</strong> otto<br />

uomini comandato dallo stesso ufficia<strong>le</strong>, lo collocò, celato, <strong>di</strong>etro una traversa e l’altro, pure<br />

celato, <strong>di</strong> cinque uomini, al comando del briga<strong>di</strong>ere Colantoni, armato anche <strong>di</strong> fuci<strong>le</strong> da<br />

caccia, a circa trecento metri più avanti, in un’altra traversa della stessa via”.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Con l’or<strong>di</strong>ne…?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Un attimo, ci sto arrivando. Perché avevo preso…. Mi scusi, genera<strong>le</strong>. I miei occhi mi fanno<br />

brutti scherzi. Avevo <strong>le</strong>tto il passo sbagliato. “Egli si precipitò in caserma…”, cioè il capitano<br />

Giallombardo, “…e con quattor<strong>di</strong>ci militari, fortemente armati <strong>di</strong> mitra, moschetti e bombe a<br />

mano, ritornò sul posto, li <strong>di</strong>vise…”<br />

GIUDICE.<br />

L’ha già <strong>le</strong>tto, questo.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

“…e bombe a mano, ritornò sul posto…”.<br />

GIUDICE.<br />

In sostanza, credo <strong>di</strong> potere…. Lei, poco fa, ha detto che la sua dotazione, in quel momento,<br />

quando <strong>le</strong>i si è appostato aveva solo la pistola 6,35mm.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

6,35mm.<br />

GIUDICE.<br />

In questo rapporto c’è scritto, invece, che il capitano Giallombardo era armato anche <strong>di</strong> un<br />

fuci<strong>le</strong> da caccia.


TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Il fuci<strong>le</strong> da caccia l’avevo io ed il briga<strong>di</strong>ere Colantoni.<br />

GIUDICE.<br />

Quin<strong>di</strong> <strong>le</strong>i, oltre alla pistola che teneva in tasca, come ha detto poco fa, aveva anche un fuci<strong>le</strong><br />

da caccia?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si. Un fuci<strong>le</strong> da caccia. Mi ero preoccupato perché non dovevano andare via. O catturati o<br />

fermati con tutti i sistemi che la tecnica del momento consentiva. I fucili da caccia ci hanno<br />

permesso <strong>di</strong> fermarli. Infatti sono state fermate, <strong>le</strong> due persone pericolose, con il fuci<strong>le</strong> da<br />

caccia.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

No, no. Ma io vo<strong>le</strong>vo concentrarmi su questo aspetto. Questo “…fortemente armati <strong>di</strong> mitra,<br />

moschetti e bombe a mano…”. I suoi uomini, <strong>le</strong>i ed i suoi uomini, eravate armati, c’è scritto<br />

nel rapporto, “…fortemente armati <strong>di</strong> mitra, moschetti e bombe a mano…”.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si capisce. Si andava a…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quin<strong>di</strong> <strong>le</strong> bombe a mano c’erano.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si. Le bombe a mano, quando avvenne lo scontro, chi può negare che anche da parte nostra, da<br />

parte <strong>di</strong> chi <strong>le</strong> aveva, fossero state usate <strong>le</strong> bombe a mano. Si trattava <strong>di</strong> scontrarci con un<br />

ergastolano. Il fuci<strong>le</strong> da caccia, rispetto al<strong>le</strong> bombe a mano, è un giocattolo.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Vo<strong>le</strong>vo precisare <strong>le</strong> circostanze. E, quin<strong>di</strong>, c’erano <strong>le</strong> bombe a mano. Ora vorrei ritornare<br />

sull’azione. Lei porta gli uomini prima che arrivasse Frà Diavolo? O li porta dopo che era già<br />

arrivato il Frà Diavolo?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Vi è un punto nella <strong>di</strong>chiarazione dove è detto che, in avanscoperta, eravamo in due, il capitano<br />

Giallombardo, io, ed il carabiniere Gualcenti. Eravamo in due. E quando sono arrivati i ban<strong>di</strong>ti,<br />

io sono rimasto vivo per miracolo – da quel momento in poi <strong>di</strong>venni credente – invocai la<br />

Madonna. Perché un cagnolino, che avevano a seguito i delinquenti, mi venne ad annusare i<br />

pie<strong>di</strong>.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quin<strong>di</strong>, sostanzialmente, in avanscoperta <strong>le</strong>i vede arrivare i delinquenti e poi cosa fa?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Parto subito…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Ed il carabiniere Gualcenti?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.


Il carabiniere Gualcenti rimane sul posto. Io, c’era una bicic<strong>le</strong>tta messa da parte, e guadagno la<br />

caserma subito. Se siete stati sul posto, ancora credo che si possa vedere qualche cosa. Il posto<br />

dove avvenne lo scontro <strong>di</strong>stava nemmeno cento metri…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Genera<strong>le</strong>, mi ascolti. Lei, quin<strong>di</strong>, torna in caserma e al<strong>le</strong>rta quattor<strong>di</strong>ci militari. Erano questi i<br />

componenti del<strong>le</strong> due squadre che <strong>le</strong>i organizzò. Invece l’altra squadriglia, quella<br />

dell’Ispettorato, in quel momento, dove si trovava?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

In caserma per i fatti suoi. A Porta Pa<strong>le</strong>rmo.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quin<strong>di</strong> c’erano due caserme, ad Alcamo.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Una caserma a parte. Al commissariato, Porta Pa<strong>le</strong>rmo.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quin<strong>di</strong>…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Non c’entra niente. Quella squadriglia era per i fatti suoi. Perché erano autonomi. La<br />

squadriglia si trovava nel commissariato, che è in una piazzetta vicino Porta Pa<strong>le</strong>rmo. Distante<br />

circa un chilometro.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Signor genera<strong>le</strong>, io vorrei precisata un’altra circostanza. Rispetto alla caserma sua, quella da<br />

dove <strong>le</strong>i parte, il conflitto a fuoco con i ban<strong>di</strong>ti avviene, <strong>di</strong>ciamo, a qua<strong>le</strong> <strong>di</strong>stanza?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Centocinquanta metri.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Centocinquanta metri.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Possiamo andare a misurare. Non più <strong>di</strong> centocinquanta metri.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Come colloca <strong>le</strong>i <strong>le</strong> due squadre, quella comandata da <strong>le</strong>i e quella comandata dal Colantoni?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Quella comandata dal Colantoni viene defilata in una traversa <strong>di</strong> Corso Finocchiaro Apri<strong>le</strong>.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Una traversa <strong>di</strong> Corso…?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Corso Finocchiaro Apri<strong>le</strong>. Ironia, nei pressi vi era una ex caserma dei carabinieri. L’or<strong>di</strong>ne era<br />

<strong>di</strong> nascondersi là e avanzare semplicemente, schierarsi ed impe<strong>di</strong>re che scappassero. Ma dopo<br />

il conflitto con noi.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.


E, quin<strong>di</strong>, rispetto alla caserma…, più vicino alla caserma si colloca il suo gruppo o quello del<br />

Colantoni?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Il mio gruppo.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

E Colantoni quanto è <strong>di</strong>stante da lì?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Altri centocinquanta metri.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quin<strong>di</strong>, sostanzialmente, quando c’è l’impatto con i ban<strong>di</strong>ti, i ban<strong>di</strong>ti si trovano tra il gruppo<br />

suo e quello <strong>di</strong> Colantoni.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

I ban<strong>di</strong>ti, una volta che passano, vi ho raccontato la scena del cagnolino, entrano nella maglia<br />

per i fatti loro.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Certo. La maglia, però, si costituisce dopo che c’è la certezza che i ban<strong>di</strong>ti c’erano. Lei, dopo<br />

che arrivano i ban<strong>di</strong>ti va in caserma, prende i quattor<strong>di</strong>ci uomini e li piazza nel modo che<br />

abbiamo detto.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si capisce.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

La mia domanda è questa: i ban<strong>di</strong>ti si trovano tra il suo gruppo ed il gruppo <strong>di</strong> Colantoni?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Bene. Non ricorda, <strong>di</strong>ciamo, il gruppo del capitano Giallombardo da chi era composto?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

C’è l’e<strong>le</strong>nco. L’e<strong>le</strong>nco dei carabinieri che facevano parte…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

No. Siccome, signor genera<strong>le</strong>, abbiamo testè detto che, lo ha rivelato <strong>le</strong>i, noi non lo sapevamo,<br />

che in realtà il rapporto è stato fatto dal suo superiore.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

C’è l’e<strong>le</strong>nco. L’e<strong>le</strong>nco degli uomini che erano con me. C’erano…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quin<strong>di</strong>, quello che c’è nel rapporto, effettivamente la <strong>di</strong>slocazione degli uomini, rispecchia la<br />

realtà.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Non ho capito.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.


La <strong>di</strong>slocazione degli uomini, così come…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si capisce.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Diciamo, da chi erano comandati e la squadra alla qua<strong>le</strong> erano stati assegnati, rispecchia la<br />

realtà.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Una la comandavo io e l’altra era affidata al briga<strong>di</strong>ere Colantoni.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Nel momento in cui <strong>le</strong>i ultima, <strong>di</strong>ciamo, la <strong>di</strong>slocazione degli uomini, la sistemazione del<strong>le</strong> due<br />

squadre, ricorda, grosso modo, che ore potevano essere? O quanto tempo era passato, dal<br />

momento in cui…?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Un paio d’ore.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Ricorda se era comp<strong>le</strong>tamente buoi o se…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Buio. Buio pesto. Potevano essere <strong>le</strong> due, <strong>le</strong> tre del mattino.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Le sagome del<strong>le</strong> persone si intravedevano?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Come?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Le sagome del<strong>le</strong> persone si intravedevano?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Ma la luna c’era o era già tramontata?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Guar<strong>di</strong>, consultiamo il ca<strong>le</strong>ndario, per cortesia.<br />

GIUDICE.<br />

Interpretiamo la domanda. C’era un chiarore…?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

C’era la luce…. Forse la luna c’era.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Sul punto mi riservo <strong>di</strong>…. Lei <strong>di</strong>ce, signor genera<strong>le</strong>, che, a quel punto, quin<strong>di</strong>, dopo che<br />

eravamo arrivati al momento in cui <strong>le</strong>i aveva ultimato la <strong>di</strong>slocazione degli uomini, e intravide,<br />

da lontano, il profilarsi del<strong>le</strong> sagome. Ci può <strong>di</strong>re da lontano, quanto?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.


Una cinquantina <strong>di</strong> metri.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quin<strong>di</strong>, rispetto a <strong>le</strong>i, una cinquantina <strong>di</strong> metri.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Non più. Non più <strong>di</strong> cinquanta metri.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Questi uomini che <strong>le</strong>i intravide, stavano camminando? Stavano venendo? Stavano recandosi<br />

a…? Ci può <strong>di</strong>re, esattamente, da qua<strong>le</strong> <strong>di</strong>rezione venivano e verso dove andavano?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Per me venivano dalla zona <strong>di</strong> Gibellina. Ed erano <strong>di</strong>retti al centro del paese.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Mi scusi, signor genera<strong>le</strong>. Lei ci ha appena detto che, sostanzialmente, <strong>le</strong>i si accerta, prima <strong>di</strong><br />

dare luogo al <strong>di</strong>slocamento degli uomini, che questi ban<strong>di</strong>ti fossero arrivati nel luogo dove si<br />

erano dati convegno. Allora, ci può spiegare meglio il punto? Perché <strong>le</strong>i è certo che i ban<strong>di</strong>ti<br />

sono da qualche parte. È certo che i ban<strong>di</strong>ti passeranno da lì.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

I ban<strong>di</strong>ti andarono per incontrarsi, per stabilire un piano delittuoso. Vi ho già detto una volta<br />

che l’obiettivo era <strong>di</strong> attaccare la sede del partito comunista <strong>di</strong> Alcamo, prendere il segretario,<br />

un certo Taormina, ed impiccarlo nel…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quella sera avevano questo obiettivo?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

…impiccarlo nella piazza del comune. Perché Giuliano lamentava che niente era stato fatto<br />

contro il comunismo.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quin<strong>di</strong>, abbiamo visto, questi uomini venivano verso il suo gruppo, verso il gruppo da <strong>le</strong>i<br />

comandato. Venivano verso il gruppo da <strong>le</strong>i comandato, questi uomini?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Lei, prima <strong>di</strong> intimare l’alt, li fece avvicinare?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Come?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Prima <strong>di</strong> intimare l’alt, li fece avvicinare?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Li feci avvicinare…?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

A qua<strong>le</strong> <strong>di</strong>stanza, tra <strong>le</strong>i ed i ban<strong>di</strong>ti, <strong>le</strong>i <strong>di</strong>ede l’alt?


TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Penso un cinquanta metri. A cinquanta metri, quando loro si avvicinarono, <strong>di</strong>ssi: ”Alt,<br />

carabinieri. Arrendetevi”. Imme<strong>di</strong>ata, da parte loro, la reazione.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

E cioè?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

E la controreazione da parte nostra. I cadaveri sono stati trovati, dal Procuratore della<br />

Repubblica con <strong>le</strong> bombe a mano accanto, con i mitra accanto, con tutto…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Nel momento in cui <strong>le</strong>i <strong>di</strong>ede il “mani in alto”, <strong>di</strong>ede l’alt, che <strong>di</strong>stanza c’era tra voi…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Cinquanta metri.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Cinquanta metri. Come risposero i ban<strong>di</strong>ti a questa richiesta <strong>di</strong> alt?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Con un fuoco inferna<strong>le</strong>.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Con che cosa spararono, se lo ricorda?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Usarono bombe a mano, usarono mitra. Loro sono stati trovati, dal Procuratore della<br />

Repubblica, tutti a terra col moschetto pronto, con i mitra. I mitra rubati all’aeroporto <strong>di</strong><br />

Bocca<strong>di</strong>falco. Erano armati <strong>di</strong> mitra.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Mi può <strong>di</strong>re se avevano anche del<strong>le</strong> bombe a mano? Usarono anche del<strong>le</strong> bombe a mano?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Mi può <strong>di</strong>re che tipo <strong>di</strong> bombe a mano usarono? O, perlomeno,…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Era la bomba a mano tipica nostra. Non mi ricordo la marca.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Erano quel<strong>le</strong> a frammentazione?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Non glielo so <strong>di</strong>re, perché io venni portato via, venni portato a Pa<strong>le</strong>rmo. E tutta la<br />

documentazione fu raccolta personalmente dal Procuratore della Repubblica <strong>di</strong> Trapani,<br />

Ro<strong>di</strong>nò.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quello che <strong>le</strong> chiedo e se…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.


La bomba a mano, dopo esplosa, non si capisce più niente.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Genera<strong>le</strong>, anche io ho fatto il militare e so che la bomba a mano, quando esplode, la marca non<br />

si può andare a ricercare. Avendo fatto il militare in un reparto operativo, so che, dal tipo <strong>di</strong><br />

esplosione, si può in<strong>di</strong>viduare il tipo <strong>di</strong> or<strong>di</strong>gno che si usa. Allora io chiedo: in quel frangente,<br />

<strong>le</strong>i riuscì ad in<strong>di</strong>viduare o, perlomeno, ebbe sospetto sul tipo <strong>di</strong> or<strong>di</strong>gno che veniva usato? Se<br />

quello a frammentazione? Se quello cosiddetto “ad ananas”? Se la S.C.R.M.?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Niente. Non stavamo lì a pensare….<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Vi furono carabinieri feriti da questa azione?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si. C’è l’e<strong>le</strong>nco dei carabinieri feriti. Ed è agli atti. Ad uno asportarono comp<strong>le</strong>tamente il<br />

pa<strong>di</strong>glione dell’orecchio e non sentì più niente. Un certo Martelli. Fu <strong>di</strong>chiarato in pericolo <strong>di</strong><br />

vita, perché non si era capito ciò che era successo. Ma, fortunatamente, si trattava…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

La reazione vostra, ce la può descrivere?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

È stata adeguata all’offesa.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

E quin<strong>di</strong>?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

E quin<strong>di</strong> abbiamo reagito nell’intento <strong>di</strong> catturarli. Quando loro si schierano e si mettono a<br />

pancia a terra e cominciano a sparare, …<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quin<strong>di</strong> i ban<strong>di</strong>ti si schierarono. Ebbero il tempo <strong>di</strong> schierarsi, <strong>di</strong> mettersi a pancia a terra e <strong>di</strong><br />

sparare.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Ma si capisce. Si buttarono subito a terra. I fratelli Pianello si…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Ci può <strong>di</strong>re, <strong>le</strong>i con che arma sparò?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Io?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Si.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Prima ho fatto fuoco col fuci<strong>le</strong> da caccia. Poi non ho sparato più, perché c’erano i<br />

carabinieri…. La morte del gruppo avversario fu istantanea. Sono stati messi a tacere subito.


Non è che noi abbiamo perduto tempo. Abbiamo tirato dritto, senza assolutamente<br />

preoccuparci. Abbiamo mirato per ammazzare.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Non sentì, all’inizio del conflitto a fuoco, qualcuno che gridava: “Non sparate, sono il barbiere.<br />

Non sparate, sono il barbiere”, “Sono Coraci”?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Io non ho sentito niente. Per me è nuova, questa domanda.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Lei, prima che col fuci<strong>le</strong> da caccia, sparò con un mitra?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Sparai con quello che avevo.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quin<strong>di</strong> <strong>le</strong>i aveva il fuci<strong>le</strong> da caccia, la pistola 6,35mm,…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

E basta.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Non aveva un mitra.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Mitra, no.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Mi ero scordato una domanda, signor genera<strong>le</strong>. Lei era in abiti civili. Ma anche i suoi<br />

carabinieri erano in abiti civili?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

No, no. I carabinieri erano in <strong>di</strong>visa.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quin<strong>di</strong> <strong>le</strong>i era in abiti civili, ma i carabinieri erano in <strong>di</strong>visa. Nel conflitto a fuoco che ci fu tra<br />

voi ed i ban<strong>di</strong>ti, ci può descrivere, se <strong>le</strong>i lo ha visto, se lo ricorda, che tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>slocazione<br />

cominciarono a prendere i ban<strong>di</strong>ti durante il conflitto a fuoco? Se cercavano <strong>di</strong> sottrarsi? Che<br />

tipo <strong>di</strong> atteggiamento, rispetto al terreno, al territorio? A parte accoattarsi, come <strong>le</strong>i ha detto.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si misero a terra, col fuci<strong>le</strong>, a sparare. La posizione <strong>di</strong> colui che spara è improntata alla<br />

situazione…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Ma ce ne furono alcuni che morirono subito?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si, si. Il Procuratore della Repubblica, quando procedette alla ricognizione, vi erano quelli che,<br />

feriti,…. Morti subito.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.


Io, questa azione, signor genera<strong>le</strong>, mi scusi. Ognuno <strong>di</strong> noi fa e ha fatto il suo mestiere e a me,<br />

oggi, mi tocca questo. Le richiedo: <strong>le</strong>i <strong>di</strong>ede inizio al fuoco con un mitra?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Come?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Lei, il capitano Giallombardo, cinquantasette anni fa, <strong>di</strong>ede inizio al conflitto a fuoco con i<br />

ban<strong>di</strong>ti utilizzando un mitra?<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Giu<strong>di</strong>ce, mi scusi. C’è opposizione. Ha già risposto a questa domanda più <strong>di</strong> una volta.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

E allora, signor genera<strong>le</strong>, io <strong>le</strong> contesto quanto <strong>le</strong>i <strong>di</strong>ce nel suo rapporto. Dice: “…dando inizio,<br />

lo stesso ufficia<strong>le</strong>,…” cioè <strong>le</strong>i “…che, armato <strong>di</strong> mitra,…”. Questo mitra sparò o no?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

I mitra c’erano. Io ho sparato imme<strong>di</strong>atamente con il fuci<strong>le</strong> da caccia.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

E dopo che sparò, <strong>le</strong>i, genera<strong>le</strong>, allora, lanciò del<strong>le</strong> bombe a mano?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Come?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Lei lanciò del<strong>le</strong> bombe a mano?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

No, che mi ricor<strong>di</strong>. Ma non lo escludo. Posso avere lanciato del<strong>le</strong> bombe. Non lo escludo. Non<br />

posso ricordarmi…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Lei così scrive, nel ’46, signor genera<strong>le</strong>. “La reazione fu fulminea, decisa e vio<strong>le</strong>nta, dandone<br />

inizio lo stesso ufficia<strong>le</strong> che, armato <strong>di</strong> mitra, inceppatosi al primo colpo, <strong>di</strong>ede mano, prima<br />

al<strong>le</strong> bombe a mano, <strong>di</strong> cui era pure in possesso, e poscia…”.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Quin<strong>di</strong>, se nel rapporto c’è scritto che il mitra si era inceppato, mi pare che è sufficiente.<br />

Avevo il mitra, si è inceppato ed è <strong>di</strong>ventato un manico <strong>di</strong> scopa.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Il suo genera<strong>le</strong> comandante, che redasse allora il rapporto, lo redasse sulla base del racconto<br />

che <strong>le</strong>i aveva fatto?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Io <strong>le</strong> ho detto che, imme<strong>di</strong>atamente dopo il conflitto, fui chiamato a Pa<strong>le</strong>rmo.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

No. Stiamo parlando del rapporto, signor genera<strong>le</strong>. Ora ci arriviamo a Pa<strong>le</strong>rmo.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.


Colui che ha redatto il rapporto, non è l’ultimo arrivato. Era un maggiore dei carabinieri, il<br />

maggiore Vincenzo Marinese, che, quando ha redatto il rapporto, si è preoccupato <strong>di</strong> metterci<br />

tutto quello che era necessario, uti<strong>le</strong> e veritiero.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Mi scusi. Siccome, voglio <strong>di</strong>re, nel 1947 siamo nella vigenza del co<strong>di</strong>ce che pure io,<br />

nonostante non operassi nel ’47, ho dovuto stu<strong>di</strong>are, prima <strong>di</strong> quest’altro. Mi può spiegare<br />

come, adesso non voglio <strong>di</strong>re altro, è inusua<strong>le</strong> che un ufficia<strong>le</strong> <strong>di</strong> Polizia giu<strong>di</strong>ziaria non re<strong>di</strong>ga<br />

il rapporto ed, invece, lo re<strong>di</strong>ga una persona che, probabilmente, non è ufficia<strong>le</strong> <strong>di</strong> Polizia<br />

giu<strong>di</strong>ziaria. Ci può spiegare questo dato?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

La ricostruzione dei fatti?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

No, no. In relazione al rapporto. Come mai l’ha fatto un non ufficia<strong>le</strong> <strong>di</strong> Polizia giu<strong>di</strong>ziaria. E,<br />

comunque, non l’ufficia<strong>le</strong> <strong>di</strong> Polizia operante.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Io <strong>le</strong> ho detto che, quando fui pre<strong>le</strong>vato e portato a Pa<strong>le</strong>rmo, rimase il maggiore Marinese. Il<br />

maggiore Marinese era ufficia<strong>le</strong> <strong>di</strong> Polizia giu<strong>di</strong>ziaria. Era comandante <strong>di</strong> Gruppo dei<br />

carabinieri. Era colui che seguiva costantemente…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Il maggiore Marinese partecipò al conflitto a fuoco?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

No. Il maggiore Marinese venne, assieme al Procuratore della Repubblica, su mia richiesta.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Grosso modo, quanto tempo dopo la fine del conflitto a fuoco?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Un paio d’ore.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Era già giorno?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Potevano essere <strong>le</strong> <strong>di</strong>eci del mattino?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

No. Molto prima. Venne in macchina portando con sé il Procuratore della Repubblica <strong>di</strong><br />

Trapani, Ro<strong>di</strong>nò.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quando iniziò l’azione <strong>di</strong> fuoco della sua squadra, conto i malviventi, i malviventi in che<br />

<strong>di</strong>rezione cercarono <strong>di</strong> scappare? Quelli che non caddero imme<strong>di</strong>atamente.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.


Cercavano <strong>di</strong> rientrare ad Alcamo. Lasciavano il punto dove si erano incontrati e cercavano <strong>di</strong><br />

rientrare ad Alcamo.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Ed ebbero uno scontro a fuoco con la squadra del Colantoni?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si. Perché il gruppo si <strong>di</strong>vise. Un gruppo cercava <strong>di</strong> rientrare a Trapani e l’altro gruppo,<br />

siccome c’era stata la sparatoria, cerca <strong>di</strong> scappare verso fuori, fuori dall’abitato. Senonchè vi<br />

era lo schieramento del briga<strong>di</strong>ere Colantoni, il qua<strong>le</strong> li ferma.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Che tipo <strong>di</strong> armi utilizzò il briga<strong>di</strong>ere Colantoni?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Il fuci<strong>le</strong> da caccia, prima. E poi con <strong>le</strong> armi normali. Non si camminava con l’acqua Santa in<br />

mano.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Rispetto alla durata del conflitto a fuoco che i malviventi ebbero con la su squadra, quella con<br />

il briga<strong>di</strong>ere Colantoni fu più lunga? Più corta? Fu sostenuta da una, da due o più persone,<br />

secondo il suo parere? Secondo il suo ricordo, anzi.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

La sparatoria fu ta<strong>le</strong> che io la seguo a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> circa trecento metri, tra lo schieramento mio e<br />

lo schieramento del briga<strong>di</strong>ere Colantoni, tanto che io, preoccupato, chiamo a voce “Ci sono<br />

carabinieri feriti?”. Il briga<strong>di</strong>ere Colantoni mi risponde <strong>di</strong> no. Che non era passato nessuno.<br />

Erano tutti là.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Nella squadra del briga<strong>di</strong>ere Colantoni, c’erano dei feriti?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si, si.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Nel momento in cui il briga<strong>di</strong>ere Colantoni <strong>le</strong> <strong>di</strong>ce che non è riuscito a passare nessuno, ci può<br />

ricordare <strong>le</strong>i che cosa fa? Lei, il capitano Giallombardo.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Io vado in caserma a pigliare gli altri carabinieri. Raggiungo la caserma e porto con me il<br />

carabiniere…. Il Frà Diavolo, il Ferreri. Io vado in caserma, prendo la macchina <strong>di</strong> servizio, e<br />

torno sul posto. Illumino la zona, perché era buio pesto, non c’erano faretti, là. Illumino la zona<br />

e vedo i carabinieri, i delinquenti morti.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Mi scusi. C’erano, quin<strong>di</strong>, altri carabinieri ancora in caserma, che non erano stati impiegati nel<br />

conflitto a fuoco.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Guar<strong>di</strong>, in caserma erano rimasti il maresciallo Lo Bello ed il piantone. E basta.


DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Signor genera<strong>le</strong>, guar<strong>di</strong>, <strong>le</strong> <strong>le</strong>ggo il passo del rapporto. “Ritornata la calma, l’ufficia<strong>le</strong> chiamò<br />

ad alta voce il briga<strong>di</strong>ere Colantoni, chiedendo se vi fossero feriti tra i militari e se qualcuno<br />

dei malfattori fosse riuscito a fuggire. Alla risposta negativa, il capitano Giallombardo, assieme<br />

ai carabinieri Virruso e Brugato, raggiunse la caserma”. La prima del<strong>le</strong> domande è: perché <strong>le</strong>i<br />

porta con sé i carabinieri Virruso e Brugato?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Virruso è il carabiniere fede<strong>le</strong> mio. Non mi lasciava mai. Brugato era l’autista del<br />

camion. Noi avevamo in dotazione anche un camion. Ed or<strong>di</strong>no al Brugato <strong>di</strong> andare a<br />

prendere la squadriglia.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quin<strong>di</strong> in quel momento <strong>le</strong>i or<strong>di</strong>na al Brugato <strong>di</strong> andare a prendere il camion e, con il camion,<br />

andare a pigliare la squadriglia dell’Ispettorato <strong>di</strong> Pubblica Sicurezza per portarla sui luoghi<br />

del…. Quanto <strong>di</strong>stava la locazione dove era questa squadriglia dal luogo in cui ci fu il conflitto<br />

a fuoco?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Un chilometro e più.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Un chilometro e più.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

All’estremità del paese.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

E si potevano sentire i colpi <strong>di</strong> arma da fuoco, dal posto in cui era la squadriglia?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Penso <strong>di</strong> no. Noi…, lo scontro avvenne in aperta campagna, alla punta del paese, lato<br />

Gibellina, mentre la squadriglia si trovava all’estremità, in piazza Pa<strong>le</strong>rmo. C’erano un paio <strong>di</strong><br />

chilometri. Non si poteva sentire il fuoco.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Il Brugato prende il camion e va a prendere la squadriglia. Lei, il redattore del rapporto <strong>di</strong>ce:<br />

“Raggiunse la caserma, ritornò, subito dopo, con l’auto <strong>di</strong> servizio, avendo a bordo il<br />

maresciallo maggiore Scaglione Antonino ed i carabinieri Virruso,” - che abbiamo visto chi era<br />

– “Pacimeo Ignazio, La Barbera Giusto ed il briga<strong>di</strong>ere De Marco <strong>Giuseppe</strong>”. La mia<br />

domanda, avendo percepito dalla sua risposta che, in realtà, in caserma, rimasero solo il<br />

piantone ed il maresciallo Lo Bello, questi carabinieri <strong>le</strong>i da dove li prende, intanto?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Questi erano restati in caserma. La caserma mica rimase sola. In caserma rimasero il piantone,<br />

il maresciallo Lo Bello e questi carabinieri che avevano il compito <strong>di</strong> <strong>di</strong>fendere la caserma.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quin<strong>di</strong> non è vero che in caserma rimasero solo il piantone ed il maresciallo Lo Bello.


TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Non ricordo i particolari.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Qui c’è scritto…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Mi ri<strong>le</strong>gga quello che c’è scritto.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Si. “Ritornata la calma, l’ufficia<strong>le</strong> chiamò ad alta voce il briga<strong>di</strong>ere Colantoni chiedendo se vi<br />

fossero feriti tra i militari e se qualcuno dei malfattori fosse riuscito a fuggire. Alla risposta<br />

negativa, il capitano Giallombardo, assieme ai carabinieri Virruso e Brugato…” – che sono<br />

quelli che <strong>le</strong>i, dal luogo dell’azione, porta in caserma - “…raggiunse la caserma e ritornò,<br />

subito dopo, con l’auto <strong>di</strong> servizio avendo a bordo il maresciallo maggiore Scaglione Antonino,<br />

i carabinieri Virruso, Pacimeo Ignazio, La Barbera Giusto e il briga<strong>di</strong>ere De Marco <strong>Giuseppe</strong>”.<br />

Io <strong>le</strong> chiedo: queste persone, dove erano?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Erano in caserma. La caserma mica si abbandona.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quin<strong>di</strong> non è vero quello che ha <strong>di</strong>chiarato prima e cioè che in caserma c’erano solo il piantone<br />

ed il maresciallo Lo Bello?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Una volta che questi furono portati là, rimasero in caserma solo il piantone ed il maresciallo Lo<br />

Bello. Quando il carabinieri i cui nomi <strong>le</strong>i ha <strong>le</strong>tto poco fa, in caserma rimasero soltanto il<br />

maresciallo Lo Bello e il piantone. Io li portai lì sulla macchina. Erano carabinieri freschi, nel<br />

senso che non avevano…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quin<strong>di</strong> non parteciparono al conflitto a fuoco, questi carabinieri.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Assolutamente.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Perché? Lei <strong>di</strong>ce “Erano freschi <strong>di</strong> nomina”. Eppure c’è un maresciallo maggiore, un<br />

briga<strong>di</strong>ere.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Il maresciallo maggiore…. La caserma <strong>di</strong> Alcamo era articolata in questo modo: vi erano due<br />

stazioni…<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Giu<strong>di</strong>ce, mi perdoni. Vo<strong>le</strong>vo fare un’opposizione genera<strong>le</strong> a questo tema d’indagine del<br />

<strong>di</strong>fensore. Visto che è, sostanzialmente, documentabi<strong>le</strong> perché c’è un rapporto giu<strong>di</strong>ziario, non<br />

vedo l’insistenza, poi, nel chiedere una serie <strong>di</strong> particolari…<br />

GIUDICE.


Pubblico Ministero, il <strong>di</strong>fensore…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Si è appreso che il rapporto giu<strong>di</strong>ziario non è del teste. Questo avrebbe dovuto saperlo prima<br />

l’accusa, della <strong>di</strong>fesa.<br />

GIUDICE.<br />

Comunque io credo che la <strong>di</strong>fesa abbia il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> verificare se <strong>le</strong> cose sono andate<br />

esattamente come il rapporto <strong>le</strong> descrive. Prego.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Posso? Vorrei chiedere, se è possibi<strong>le</strong>, questo. È chiaro che il <strong>di</strong>fensore del professore<br />

<strong>Casarrubea</strong> fa il suo lavoro. Però se possiamo concentrare, per un fatto <strong>di</strong> economia<br />

processua<strong>le</strong>, <strong>le</strong> domande soltanto sulla parte relativa al conflitto a fuoco avvenuto dentro la<br />

caserma, perché, <strong>di</strong>co, il <strong>Casarrubea</strong> è imputato per avere proferito una frase che riguarda quel<br />

momento storico. Se noi an<strong>di</strong>amo a recuperare…, per carità, io apprezzo il lavoro che svolto il<br />

col<strong>le</strong>ga. Però, <strong>di</strong>co, parliamo <strong>di</strong> un argomento, e mi riferisco al conflitto avvenuto in località<br />

Canapè, che non è tema <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione, che non è oggetto del presente proce<strong>di</strong>mento pena<strong>le</strong>.<br />

L’oggetto, come il Giu<strong>di</strong>ce sa meglio <strong>di</strong> noi, è…<br />

GIUDICE.<br />

Va bene, avvocato. Ma io non posso, <strong>di</strong>ciamo, limitare o stabilire un confine netto. L’azione si<br />

è svolta “in unicum”, tutto quello che è successo quella notte. Per cui non mi sento <strong>di</strong> potere<br />

stoppare o <strong>di</strong> stabilire un confine netto per una domanda su un momento in cui è ammissibi<strong>le</strong><br />

ed un momento in cui non lo è. Per cui il <strong>di</strong>fensore può procedere.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Però <strong>di</strong>co, la frase, anzi, <strong>le</strong> frasi pronunciate dal professore <strong>Casarrubea</strong> riguardano quello che<br />

lui chiama “agguato teso da parte del…” e si riferiscono alla parte che è avvenuta dentro la<br />

caserma dei carabinieri e non alla parte relativa all’agguato. Dico, per carità, scusatemi se….<br />

GIUDICE.<br />

Invito <strong>le</strong> parti ad essere sintetici. Ma questo va<strong>le</strong> anche per chi risponde. Cerchiamo <strong>di</strong> fare un<br />

botta e risposta.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Signor genera<strong>le</strong>, dal momento in cui <strong>le</strong>i abbandona la scena del conflitto a fuoco, per tornare in<br />

caserma, al momento in cui <strong>le</strong>i ritorna sulla scena del conflitto a fuoco con l’autovettura,<br />

quanto tempo passa?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Precisiamo. Nel momento in cui io vado a prendere l’autovettura, a percorrere centocinquanta<br />

metri, a trent’anni,…. Avevo anche una bicic<strong>le</strong>tta, mi pare. Io raggiunsi la caserma subito.<br />

Centocinquanta metri, a trent’anni, si fanno in pochi secon<strong>di</strong>. Arrivo in caserma e <strong>di</strong> che cosa<br />

mi preoccupo? Di pigliare l’auto <strong>di</strong> servizio, perché avevo bisogno <strong>di</strong> illuminare. Era notte<br />

fonda, non si vedeva niente. Avevo bisogno dei fari della macchina. E fu in questa fase che io<br />

mi trovai…


DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

I carabinieri che <strong>le</strong>i lascia, sono sempre <strong>di</strong>slocati nel posto in cui <strong>le</strong>i li ha lasciati? I feriti…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Do or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> non muoversi.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

I feriti pure?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Tutti. I feriti sono stati recuperati in un secondo tempo. I feriti erano, fortunatamente, lievi.<br />

Tutti fermi, quando io mi assento per andare a pigliare la macchina <strong>di</strong> servizio. Non si doveva<br />

muovere nessuno.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quin<strong>di</strong>, quando <strong>le</strong>i piglia la macchina, ve<strong>di</strong>amo che torna con…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Con gli altri carabinieri che erano rimasti in caserma.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Chi richiama la sua attenzione sulla persona che non era morta durante il conflitto a fuoco?<br />

Appartenente ai ban<strong>di</strong>ti, <strong>di</strong>ciamo.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

I carabinieri che erano con me, il carabiniere La Barbera e gli altri – è scritto agli atti –<br />

l’avrebbero ammazzato se il capitano Giallombardo non avesse gridato “Non sparate, non<br />

sparate”.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quin<strong>di</strong>, mentre <strong>le</strong>i – sto cercando <strong>di</strong> ricostruire l’acca<strong>di</strong>mento – sta esaminando i cadaveri dei<br />

quattro ban<strong>di</strong>ti per terra, la sua attenzione viene richiamata da un altro carabiniere che <strong>di</strong>ce:<br />

“C’è una persona”.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Quando io ritorno con la macchina - i morti non c’era da perdere tempo, i morti, purtroppo,<br />

non parlano – vado e illumino la zona. Faccio marcia in<strong>di</strong>etro per tornare ed in questa fase<br />

illumino il portone dove era accoattato…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quin<strong>di</strong> nessuno richiamò la sua attenzione sul fatto che vi fosse un malvivente vivo.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

No.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Fu un fatto casua<strong>le</strong>, averlo visto.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Puramente casua<strong>le</strong>.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.


Signor genera<strong>le</strong>, io <strong>le</strong> devo contestare quanto <strong>di</strong>chiarato in questo rapporto che è agli atti. Mi<br />

rendo conto che non è stato redatto da <strong>le</strong>i, però, tuttavia, è firmato da <strong>le</strong>i. “Nel procedere alla<br />

ispezione della località, il carabiniere La Barbera richiamò l’attenzione dell’ufficia<strong>le</strong>, il qua<strong>le</strong>,<br />

nel frattempo, aveva constatato la presenza <strong>di</strong> quattro cadaveri, che un quinto malfattore si<br />

trovava accoattato, immobi<strong>le</strong>, sulla soglia <strong>di</strong> un magazzino chiuso, al riparo <strong>di</strong> un gra<strong>di</strong>no”.<br />

Quin<strong>di</strong> non è vero che fu un fatto casua<strong>le</strong>, signor genera<strong>le</strong>.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

La macchina fa questa manovra e, casualmente, illumina la porta. Ma è casua<strong>le</strong>. Perché la<br />

macchina fa la marcia in<strong>di</strong>etro e i fari illuminano la porta.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Appunto, genera<strong>le</strong>. Siccome abbiamo visto che il rapporto è stato redatto da un maggiore e non<br />

da <strong>le</strong>i, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong>co, non è vero quello che c’è scritto qui e cioè che “…l’attenzione<br />

dell’ufficia<strong>le</strong> fu attirata dal carabiniere La Barbera…”. Ma fu un fatto casua<strong>le</strong>. Lei girava la<br />

macchina e illuminò con i fari il quinto malfattore.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Il carabiniere La Barbera stava sul predellino della macchina, nota…. Dove stava il carabiniere<br />

La Barbera? Sul predellino della macchina.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Non c’è scritto.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Non c’è scritto? Era così. Era sul predellino della macchina e questa manovra, chiamiamola “<strong>di</strong><br />

rinculo” della macchina, illumina la porta dove era il malfattore. Il malfattore si alza, “Non mi<br />

toccate. Non mi toccate. Sono un agente segreto”.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quando, sotto il fascio dei fari, l’in<strong>di</strong>viduo si alza improvvisamente e <strong>le</strong> <strong>di</strong>ce, poi ve<strong>di</strong>amo cosa<br />

<strong>le</strong> <strong>di</strong>ce, la mia domanda è: l’in<strong>di</strong>viduo che si alza improvvisamente, era visibilmente dolorante?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

No, per carità. Era un grillo.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Era un grillo.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Per carità. Saltò in aria come un grillo.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quin<strong>di</strong> non sembrava ferito, signor genera<strong>le</strong>.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Il perito mi <strong>di</strong>sse che la pallottola era entrata…<br />

GIUDICE.<br />

Si, va bene, va bene. Rispon<strong>di</strong>amo in maniera coincisa.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.


Un felino, era.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Non sembrava ferito.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Assolutamente.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Le <strong>di</strong>sse:”Non mi toccate. Sono ferito”.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

No. “Non mi toccate, sono un agente segreto”.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Signor genera<strong>le</strong>, io <strong>le</strong> devo contestare…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

“Sono ferito” lo <strong>di</strong>sse l’appuntato Piazza. I carabinieri che erano presenti, Coniglio, La Barbera<br />

ed altri, non <strong>di</strong>sse “Sono ferito”. Disse:”Sono un agente segreto. Non mi toccate. Portatemi in<br />

casa dal colonnello Paolantoni o dall’ispettore Messana. Sono qua per fare catturare Giuliano”.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Signor genera<strong>le</strong>, io contesto a <strong>le</strong>i, tuttavia, quello che c’è scritto nel rapporto. Nel rapporto c’è<br />

scritto:”Sotto il fascio dei fari, detto in<strong>di</strong>viduo si alzò improvvisamente e, ponendosi con <strong>le</strong><br />

mani in alto, <strong>di</strong>sse: “Non mi toccate, sono ferito. Portatemi subito a Pa<strong>le</strong>rmo. Sono un agente<br />

segreto al servizio dell’Ispettorato <strong>di</strong> Pubblica Sicurezza. Debbo parlare subito al commissario<br />

Messana perché debbo fare arrestare Giuliano”.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

La parte “sono ferito”, io non l’ho sentita. Lui <strong>di</strong>ce:”Sono un agente segreto dell’Ispettorato <strong>di</strong><br />

Pubblica Sicurezza. Portatemi subito da Messana”. Questa è la frase che ho sentito io.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Disse: “Portatemi da Messana” o “Portatemi dal colonnello Paolantoni”?.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Da Messana.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

È sicuro, signor genera<strong>le</strong>?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Lei è stato, su questi fatti, interrogato anche dalla Corte d’Assise <strong>di</strong> Viterbo?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Ora mi permetteranno il Giu<strong>di</strong>ce ed i col<strong>le</strong>ghi <strong>di</strong> tornare sul punto anche su cose che <strong>le</strong>i ha<br />

avuto modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarare nel<strong>le</strong> altre se<strong>di</strong> giu<strong>di</strong>ziarie. Lei chiese allo sconosciuto – in quel


momento era ancora sconosciuto, questo Frà Diavolo - …. Non ho capito. In quel momento,<br />

per <strong>le</strong>i, era uno sconosciuto, quel personaggio?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Era uno sconosciuto. Perché <strong>le</strong>i si trovi, mi consenta, signor Giu<strong>di</strong>ce, a vedere al<strong>le</strong> tre <strong>di</strong> notte<br />

una persona che ha visto solo una volta in fotografia. La riconosce?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Quin<strong>di</strong> era uno sconosciuto. Lei chiese, a quello sconosciuto, chi fossero i morti?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Come?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Lei chiese, a quello sconosciuto, chi fossero i morti?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

E lo sconosciuto <strong>le</strong> <strong>di</strong>sse cosa?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Che appartenevano tutti alla banda <strong>di</strong> Giuliano.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Non <strong>le</strong> <strong>di</strong>sse:”Tra quelli c’è mio padre”?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

(?)<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

A quel punto <strong>le</strong>i cosa fece?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Lo misi in macchina e lo portai in caserma.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Mentre lo mise in macchina, continuò a sembrar<strong>le</strong>, questo personaggio, visibilmente sano, non<br />

attinto dai colpi <strong>di</strong> arma da fuoco?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Lui fu fatto salire nel se<strong>di</strong><strong>le</strong> posteriore e, accanto, vi erano due carabinieri. Ed io guidavo la<br />

macchina.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO.<br />

Giu<strong>di</strong>ce, io sono a metà dell’esame.<br />

GIUDICE.<br />

Si, lo immaginavo. Dobbiamo necessariamente interrompere. Per il momento ci fermiamo qua<br />

e ci aggiorniamo all’u<strong>di</strong>enza del 14 ottobre <strong>2004</strong>, ore 11 e seguenti.


Testi:<br />

GIUDICE.<br />

DOTT. CHIARAMONTE LORENZO<br />

TRIBUNALE DI PALERMO<br />

SEZIONE DISTACCATA DI PARTINICO<br />

UDIENZA DEL 14/10/<strong>2004</strong><br />

CONTRO<br />

CASARRUBEA GIUSEPPE<br />

R. G. T. 146/2003<br />

1- GIALLOMBARDO ROBERTO<br />

2- LO CICERO BALDASSARE<br />

3-<br />

4-<br />

5-<br />

6-<br />

7-<br />

RINVIATO AL 25/11/<strong>2004</strong><br />

<strong>Casarrubea</strong> <strong>Giuseppe</strong>, è presente, <strong>di</strong>feso dall’avvocato Vincenzo Gervasi e dall’avvocato Fabio<br />

Gaetano Lanfranca, entrambi presenti. È presente l’avvocato Di Trapani per la parte civi<strong>le</strong>. Va<br />

bene. Il teste Lo Cicero è presente?<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Era presente però credo che ora sia rimasto fuori.<br />

GIUDICE.<br />

È presente. È già stato fatto appartare. Ne <strong>di</strong>amo atto. Va bene. Alla scorsa u<strong>di</strong>enza avevamo<br />

interrotto l’esame del Giallombardo da parte del <strong>di</strong>fensore dell’imputato. Quin<strong>di</strong> possiamo<br />

riprendere l’esame dal punto in cui ci eravamo interrotti la volta scorsa. Possiamo iniziare.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Grazie Giu<strong>di</strong>ce. Genera<strong>le</strong>, sono l’avvocato Lanfranca e continuo oggi io il controesame che<br />

aveva iniziato il col<strong>le</strong>ga, l’avvocato Vincenzo Gervasi. All’u<strong>di</strong>enza scorsa <strong>le</strong>i ha riferito <strong>di</strong>


avere messo in macchina il Ferreri per portarlo in caserma. Eravate arrivati a questo punto della<br />

sua narrazione.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Lei si deve riportare a quello che è avvenuto nell’incontro tra me ed il Ferreri. Che cosa è<br />

avvenuto.<br />

GIUDICE.<br />

Genera<strong>le</strong>, qui <strong>le</strong>i deve rispondere al<strong>le</strong> domande nell’or<strong>di</strong>ne in cui <strong>le</strong> vengono poste dal<br />

<strong>di</strong>fensore. Non può fare <strong>le</strong> domande <strong>le</strong>i. Perché siamo in sede processua<strong>le</strong>.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Io <strong>le</strong> <strong>di</strong>co semplicemente, signor Giu<strong>di</strong>ce, che cosa è avvenuto quando l’ho portato in caserma.<br />

Cosa è avvenuto prima? Lo posso <strong>di</strong>re quello che è avvenuto prima. Lui si alza…<br />

GIUDICE.<br />

No, genera<strong>le</strong>, ne abbiamo già parlato la volta scorsa. Adesso an<strong>di</strong>amo alla fase successiva.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Ci ritorneremo su questo punto. Su questo punto che lui si alza <strong>le</strong>i ha già riferito, ha detto<br />

“…sono ferito…”. Io <strong>le</strong> chiedo un’altra cosa. Il punto dove è stato ritrovato il Ferreri, questo<br />

gra<strong>di</strong>no dove c’era il Ferreri, a che <strong>di</strong>stanza era dalla caserma, dalla sua caserma?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

150 metri. Circa.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Perfetto. Quando <strong>le</strong>i ritrovò il Ferreri, con <strong>le</strong> modalità che ha già descritto alla scorsa u<strong>di</strong>enza -<br />

la macchina, i fari eccetera – io vorrei sapere: <strong>le</strong>i si accorse, in quella circostanza, che il Ferreri<br />

era ferito?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

No. Non me ne sono né accorto, né lui lo ha detto.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Genera<strong>le</strong>, <strong>le</strong>i ha riferito, su questa circostanza, ed è nel rapporto giu<strong>di</strong>ziario a sua firma del 1°<br />

luglio del ’47, che il Ferreri, al momento del suo ritrovamento,…<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Se mi agevola nella consultazione….<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Siamo a pagina 3. “Sotto il fascio dei fari…”, io <strong>le</strong>ggo da questo verba<strong>le</strong>, “…detto in<strong>di</strong>viduo si<br />

alzò improvvisamente e, ponendosi con <strong>le</strong> mani in alto, <strong>di</strong>sse: Non mi toccate, sono ferito”.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

L’ho detto io nel rapporto?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Esattamente, genera<strong>le</strong>.


TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Può darsi. Dopo 57 anni. Lui <strong>di</strong>sse “Io sono un agente segreto”. Ma <strong>di</strong> essere ferito, a mia<br />

memoria, dopo 57 anni, non <strong>di</strong>sse niente.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Rimane la contrad<strong>di</strong>zione perché, nel verba<strong>le</strong>, io <strong>le</strong> ho <strong>le</strong>tto testualmente a pagina 3, è in<strong>di</strong>cata<br />

questa espressione. E poi quello che <strong>le</strong>i ha riferito “Sono un agente segreto, portatemi a<br />

Pa<strong>le</strong>rmo”, eccetera. Quin<strong>di</strong> <strong>le</strong>i ha, su questo punto, risposto <strong>di</strong>cendo <strong>di</strong> non ricordare che lui<br />

<strong>di</strong>sse questa espressione. Senta, ma <strong>le</strong>i non notò se il Ferreri sanguinasse?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Per carità. Io chiesi, successivamente, al Procuratore della Repubblica, <strong>di</strong> assistere all’autopsia.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Questo dopo i fatti <strong>di</strong> cui par<strong>le</strong>remo.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Per chiarire tutto, per avere la coscienza, per così <strong>di</strong>re, a posto. Ho detto:”Io intendo assister<br />

all’autopsia”. E sono stato autorizzato e ho assistito all’autopsia.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Perfetto. Torniamo però, in modo ta<strong>le</strong> da ricostruire, cronologicamente, gli acca<strong>di</strong>menti.<br />

Torniamo al momento del ritrovamento del Ferreri da parte vostra e, quin<strong>di</strong>, alla cattura del<br />

Ferreri, in quel posto specifico.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Lui salta da questo gra<strong>di</strong>no rientrato che c’era con <strong>le</strong> mani in alto. “Non mi toccate. Sono un<br />

agente segreto dell’ispettore Messana”. Lei capisce che cosa avvenne in me. Io,<br />

coscientemente, sapevo <strong>di</strong> affrontare Frà Diavolo perché sapevo <strong>di</strong> affrontare Frà Diavolo. Un<br />

agente segreto. Quin<strong>di</strong> la preoccupazione mia fu <strong>di</strong> chiarire subito questo punto. Allora lo<br />

faccio mettere in macchina, c’erano i carabinieri ed, in particolare, i carabinieri che lo stavano<br />

ammazzando. Dissi “Non sparate, non sparate”. Queste cose mi sono state chieste. Non sto<br />

esagerando nel <strong>di</strong>r<strong>le</strong>, però sono documentate. Io, quando sentìi “Sono un agente segreto”, ed i<br />

carabinieri che erano attaccati al predellino della macchina spianarono <strong>le</strong> armi contro questo<br />

se<strong>di</strong>cente agente segreto, gridai “Non sparate, non sparate”. E ci sono <strong>le</strong> <strong>di</strong>chiarazioni, se non<br />

vado errato,…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Perché gridò “Non sparate, non sparate”?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Perché quello <strong>di</strong>ceva <strong>di</strong> essere un agente segreto. Ammazzo l’agente segreto?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Quin<strong>di</strong> <strong>le</strong>i <strong>di</strong>ede cre<strong>di</strong>to a questa affermazione.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si capisce.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.


Diede cre<strong>di</strong>to all’affermazione che si trattasse <strong>di</strong> un agente segreto.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Die<strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to…. “Questo <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> essere un agente segreto. Ma che cosa è successo, allora?<br />

Cosa ho fatto? Cosa è avvenuto?”.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Lei lo ritenne come uno dei soggetti che avevano partecipato, quella notte, alla sparatoria?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si, si.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Da cosa lo dedusse, questo fatto?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Lui era nascosto. Era nascosto certo non per giocare a nascon<strong>di</strong>no. Si era nascosto perché era<br />

uno <strong>di</strong> quelli. Perché? Per non farsi catturare. Si era nascosto in questo gra<strong>di</strong>no. Il gra<strong>di</strong>no era<br />

sotto il livello della strada. E lui era accoattato là sotto. Certo, data l’atmosfera, il momento,<br />

non poteva essere un estraneo. Doveva essere uno dei malfattori. Lui si alza “Non mi toccate,<br />

non mi toccate. Sono un agente segreto. Portatemi subito dall’ispettore Messana”. Non altre<br />

paro<strong>le</strong>.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Quin<strong>di</strong> <strong>le</strong>i realizzò che questo soggetto era una persona che aveva partecipato alla sparatoria e,<br />

allo stesso tempo, un agente segreto.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Diceva <strong>di</strong> essere un agente segreto.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Ecco, io <strong>le</strong> ho chiesto. Lei ha dato cre<strong>di</strong>to a questa affermazione.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Lo <strong>di</strong>ceva lui “Io sono un agente segreto”. Che potevo <strong>di</strong>re? Entravamo in contestazione, in<br />

<strong>di</strong>scussione? La premura mia, <strong>le</strong>i si deve rendere conto, era <strong>di</strong> accertare subito, stabilire subito<br />

questo particolare.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

E cosa fece <strong>le</strong>i per accertare e stabilire se questo particolare che <strong>le</strong> aveva riferito questa<br />

persona era vero oppure meno?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Lo porto in caserma e lo affido al maresciallo dei carabinieri. “Lo metta in camera <strong>di</strong><br />

sicurezza”. E mi precipito sul posto per vedere se, tra i morti, vi era Frà Diavolo.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Ho capito. Genera<strong>le</strong>, chiedo scusa. Io <strong>le</strong> chiesto: come ha fatto <strong>le</strong>i, siccome ha finito poco fa <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>re “La prima cosa che faccio è <strong>di</strong> accertare se, effettivamente, era vero quello che aveva detto<br />

questa persona”. Ho capito bene?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.


Si.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

E cosa ha fatto <strong>le</strong>i per appurare se, effettivamente, era vero che questa persona era un agente<br />

segreto oppure no?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Ho cercato attentamente <strong>le</strong> sembianze <strong>di</strong> tutti i morti, chiaramente. Erano morti tutti. Il<br />

Procuratore della Repubblica che venne…, è stato lui a fare la ricognizione,…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Si, a questo poi ci arriviamo. Mi scusi, se no per<strong>di</strong>amo il filo. E in che cosa avrebbe potuto<br />

aiutarla nel decidere se effettivamente era o meno un agente segreto…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Nel riconoscere <strong>le</strong> sembianze <strong>di</strong> Frà Diavolo.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Lei sapeva che Frà Diavolo era un agente dei servizi segreti.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

No, assolutamente.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

E allora, ritorno a far<strong>le</strong> la domanda, come avrebbe potuto aiutarla nel capire, nel decidere se si<br />

trattava <strong>di</strong> un agente dei servizi segreti o comunque un agente segreto dell’ispettore Messana il<br />

riconoscimento dei cadaveri? Che nesso c’è?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Io, i cadaveri, ad uno ad uno li ho ispezionati con la lampa<strong>di</strong>na. Il primo era un tipo che aveva<br />

ricevuto una operazione <strong>di</strong> (?) ed era lo zio <strong>di</strong> Frà Diavolo. Deceduto. Più avanti c’era il padre<br />

<strong>di</strong> Frà Diavolo, a terra, che stringeva il moschetto. Un uomo sui sessant’anni. Frà Diavolo era<br />

un ragazzo. Quin<strong>di</strong> né il primo, né il secondo potevano essere Frà Diavolo. Gli altri due erano<br />

due giovani alti, mentre Frà Diavolo era un bassino e tarchiato. I connotati, i dati fisici non<br />

corrispondevano. Dissi “Qui Frà Diavolo non c’è. Non facciamo che…”. Pensai subito a quello<br />

che avevo affidato al maresciallo Lo Bello, al se<strong>di</strong>cente agente segreto. Entro in caserma e<br />

chiedo subito…. Entro in caserma nel momento in cui il comandante maresciallo Lo Bello lo<br />

perquisiva e lo metteva in camera <strong>di</strong> sicurezza.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Chiaro. Ora queste cose <strong>le</strong> analizzeremo punto per punto. Io torno a chieder<strong>le</strong>. Lei ha detto “Io<br />

avevo necessità…, quando lui si alza in pie<strong>di</strong>, alza <strong>le</strong> mani e mi <strong>di</strong>ce: “Sono un agente<br />

dell’ispettore Messana”, ho necessità <strong>di</strong> capire se è vero o meno”. E, quin<strong>di</strong>?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Controllare subito gli altri cadaveri.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Gli altri cadaveri. Perché? Perché, avendo riscontrato che tra i cadaveri non vi era Frà<br />

Diavolo,…


TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Il fisico degli altri cadaveri…, due erano due vecchi…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Chiarissimo. Quin<strong>di</strong> io voglio capire…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Gli altri erano due pezzi <strong>di</strong> giovani alti un metro e ottanta.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Ed erano i fratelli Pianello. Giusto?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Frà Diavolo dov’è?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Non c’è.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

E torno in caserma subito.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Ed è il soggetto che <strong>le</strong>i ha detto…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

E torno in caserma subito, per andare a chiedere al se<strong>di</strong>cente agente segreto “Frà Diavolo<br />

dov’è?”. “Ma tu chi sei?”. Lo guardo…. Noi, mi consenta signor Giu<strong>di</strong>ce, <strong>le</strong>i conosce una<br />

persona, vede la fotografia <strong>di</strong> questa persona, <strong>di</strong>ce: “Si rassomigliano”. Ma vede la fotografia<br />

<strong>di</strong> questa persona, <strong>di</strong> notte, là, un bel momento, non mi sembra che ci siano con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>favore</strong>voli per identificare fisicamente. Io <strong>di</strong>ssi: “Ma allora i sospetto qual è? Puoi essere tu Frà<br />

Diavolo. Tu che sei il se<strong>di</strong>cente agente e che stai per entrare in camera <strong>di</strong> sicurezza”. Allora gli<br />

<strong>di</strong>co: “Miserabi<strong>le</strong>, tu sei Frà Diavolo. Non ti sai assumere il coraggio del<strong>le</strong> tue azioni”.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Domanda. Signor genera<strong>le</strong>, <strong>le</strong>i, nel momento in cui realizza che tra i morti non c’è Frà<br />

Diavolo, e l’unico soggetto sopravvissuto che <strong>le</strong>i ha trovato è stato affidato al maresciallo Lo<br />

Bello, realizza, altresì, che - e questa è la domanda – che quel soggetto è colui che <strong>le</strong> ha detto<br />

“Sono un agente segreto <strong>di</strong> Messana”. Quin<strong>di</strong> la domanda è questa: perché, quando <strong>le</strong>i torna in<br />

caserma, gli <strong>di</strong>ce: “Miserabi<strong>le</strong>, tu sei Frà Diavolo.”? Era, <strong>le</strong>i mi ha finito <strong>di</strong> <strong>di</strong>re prima, un<br />

soggetto a cui <strong>le</strong>i aveva riconosciuto almeno la possibilità che fosse un agente <strong>di</strong> Messana.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

(?) gli <strong>di</strong>ssi subito: ”Miserabi<strong>le</strong>, tu sei Frà Diavolo. Tu chi sei?”.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

E lui cosa rispose?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

“Sono un agente segreto. Portami subito da Messana”. Allora, a questo punto, la seconda<br />

espressione. Avendo io controllato <strong>le</strong> con<strong>di</strong>zioni fisiche degli altri quattro morti, gli <strong>di</strong>ssi: “Tu


mi pren<strong>di</strong> in giro. Tu non hai il coraggio del<strong>le</strong> tue azioni. Tu sei Frà Diavolo. Tu sei colui che<br />

mi ha minacciato più volte <strong>di</strong> morte”.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Frà Diavolo non poteva essere un agente segreto <strong>di</strong> Messana?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

A me non risultava, insomma, che un ispettore genera<strong>le</strong> avesse come agente segreto un<br />

ergastolano. Lei l’ha <strong>le</strong>tta la sentenza <strong>di</strong> Viterbo?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Signor genera<strong>le</strong>, mi scusi. Altrimenti <strong>di</strong>vaghiamo.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Signor Giu<strong>di</strong>ce, è assurdo che…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Genera<strong>le</strong>, <strong>le</strong>i ha…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Mi faccia finire.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Prego.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Disse D’Agostino, Presidente della Corte D’Assise <strong>di</strong> Viterbo, “E’ assurdo che si abbia<br />

confidenti condannati alla massima pena”. Non è concepibi<strong>le</strong> un fatto del genere. È scritto nella<br />

sentenza.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Non lo metto in dubbio, signor genera<strong>le</strong>. Però io <strong>le</strong> chiedo: io ho <strong>le</strong>tto <strong>le</strong> trascrizioni del<strong>le</strong><br />

<strong>u<strong>di</strong>enze</strong> precedenti e ho <strong>le</strong>tto <strong>le</strong> risposte che <strong>le</strong>i ha dato al<strong>le</strong> domande che <strong>le</strong> sono state rivolte<br />

dal<strong>le</strong> altre parti. Lei ha, rispondendo ad una domanda del mio col<strong>le</strong>ga avvocato Gervasi, ha<br />

detto che il confidente che <strong>le</strong> ha passato la notizia che quella notte sarebbero entrati in paese<br />

questi malfattori, <strong>le</strong> fu data, questa notizia, da un suo confidente, il qua<strong>le</strong> era un soggetto che<br />

rivestiva una grossa, <strong>di</strong>ciamo,… che aveva una grossa caratura crimina<strong>le</strong>. Ad<strong>di</strong>rittura era un<br />

appartenente a Cosa Nostra.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Non mi risulta <strong>di</strong> avere detto questo.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Allora, <strong>le</strong> devo…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Mi faccia una cortesia. Sono passati 57 anni.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Certo. Mi deve dare solo il tempo <strong>di</strong> trovare la pagina.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Sono passati 57 anni.


GIUDICE.<br />

No, ma questa è una risposta che <strong>le</strong>i ha dato un mese fa, non 57 anni fa. Pagine 34, 35 e<br />

seguenti.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Grazie Giu<strong>di</strong>ce. Allora, <strong>le</strong> è stato chiesto, all’u<strong>di</strong>enza che si è svolta in questo Tribuna<strong>le</strong> a<br />

settembre, il 16 settembre, <strong>le</strong> è stato chiesto se il confidente che <strong>le</strong> aveva passato questa notizia<br />

fosse appartenete alla mafia. E <strong>le</strong>i ha risposto <strong>di</strong> si. Se vuo<strong>le</strong> <strong>le</strong> <strong>le</strong>ggo testualmente tutto il testo.<br />

Però questo è, in sostanza, quello che <strong>le</strong>i ha riferito.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Appartenente alla mafia, si.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Perfetto. Quin<strong>di</strong> un soggetto che aveva una grossa caratura crimina<strong>le</strong>. Io <strong>le</strong> chiedo: perché,<br />

allora, il Frà Diavolo, che era un altro soggetto avente una grossa caratura crimina<strong>le</strong>, non<br />

poteva essere un confidente dell’ispettore Messana? Anche <strong>le</strong>i aveva i suoi confidenti…<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Mi scusi, signor Giu<strong>di</strong>ce.<br />

GIUDICE.<br />

Un attimo solo.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

…appartenenti alla criminalità.<br />

GIUDICE.<br />

Un attimo solo avvocato Lanfranca. Prego.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Io vo<strong>le</strong>vo oppormi a questa domanda quantomeno così come è formulata. Perché si <strong>di</strong>vaga,<br />

non me ne voglia il col<strong>le</strong>ga, da un argomento che attiene a quella notte ed al ruolo rivestito dal<br />

ban<strong>di</strong>to Ferreri, denominato poi Frà Diavolo, e si passa a considerare un aspetto che riguarda<br />

soltanto, che sfiora soltanto quella notte e i fatti per cui è il processo e che riguarda invece altra<br />

persona, altro confidente, appartenente, questo si, alla consorteria crimina<strong>le</strong> denominata Cosa<br />

Nostra. Allora, siccome Frà Diavolo non fa parte <strong>di</strong> questa consorteria, siccome non c’è<br />

attinenza tra i due episo<strong>di</strong>, io chiedo cortesemente e con garbo che: o l’avvocato Lanfranca<br />

chiarisce qual è la conducenza <strong>di</strong> questa domanda e del comp<strong>le</strong>ssivo insistere su questo punto<br />

in or<strong>di</strong>ne al ruolo avuto dal genera<strong>le</strong>, che non è l’imputato, lo ripeto a me stesso, in questo<br />

processo nell’in<strong>di</strong>viduazione del cadavere, dei cadaveri, pardon, e nella successiva<br />

in<strong>di</strong>viduazione che è chiara, anzi chiarissima, per come è stata espressa alla scorsa u<strong>di</strong>enza, o<br />

chiedo ufficialmente al Giu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> porre un freno a queste domande che non sono<br />

assolutamente conducenti per quello che sono i fatti oggetto <strong>di</strong> causa. Grazie.<br />

GIUDICE.<br />

In realtà, <strong>di</strong>ciamo, la domanda tendeva a cogliere, probabilmente, una contrad<strong>di</strong>zione rispetto a<br />

quello che era stato affermato prima. Però <strong>di</strong>ciamo che questo può essere utilizzato, poi, in sede


<strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione certamente. Però forse è meglio procedere con l’esame seguendo…, credo che si<br />

stia seguendo l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> esposizione dei fatti contenuti nel rapporto. Forse è opportuno seguire<br />

questa traccia.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Senz’altro, Giu<strong>di</strong>ce. È chiaro che io ho la necessità…, questo è semplicemente, come <strong>di</strong>re, un<br />

appunto che faccio <strong>di</strong>, in qualche modo, seguire sia gli atti, quin<strong>di</strong> la cronologia, ma anche <strong>le</strong><br />

risposte del teste introducono degli argomenti che vanno, a nostro giu<strong>di</strong>zio, approfon<strong>di</strong>ti.<br />

Comunque, an<strong>di</strong>amo avanti. Torniamo al momento in cui <strong>le</strong>i porta il soggetto che ha rinvenuto,<br />

il Ferreri, da questo posto dove lo trova, in caserma. Lei ha riferito già che lo porta in<br />

macchina.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Ci può <strong>di</strong>re come eravate, in macchina, <strong>di</strong>sposti? E chi eravate.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Ero con i carabinieri, precisamente ci deve essere l’e<strong>le</strong>nco, che, nel momento in cui ci siamo<br />

incontrati, lo stavano per uccidere.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Perfetti. Quanti erano?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Quattro.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Quattro. Escluso <strong>le</strong>i.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Escluso io.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Frà Diavolo, <strong>le</strong>i ha riferito già, che era seduto <strong>di</strong>etro. Tra due carabinieri?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Guar<strong>di</strong>, due carabinieri erano sui predellini della macchina. Tra due carabinieri, con un<br />

carabiniere, non glielo so <strong>di</strong>re. Era seduto <strong>di</strong>etro.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Perfetto.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Era seduto <strong>di</strong>etro ed era in buone mani.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Era ammanettato?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

No.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.


Come mai?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

A me risultava, da quello che aveva detto, che fosse un agente segreto. Ammanettavo l’agente<br />

segreto? Sarei stato…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Lei ci ha creduto.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

In quel momento lui mi <strong>di</strong>ce: “Sono un agente segreto”. Intanto lo porto in caserma. Non<br />

per<strong>di</strong>amo tempo a mettergli <strong>le</strong> manette perché era in buone mani. C’erano due carabinieri che<br />

lo tenevano inchiodato.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Ah, c’erano due carabinieri. Perfetto.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Quattro carabinieri.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Quattro carabinieri.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Eravamo: io che guidavo la macchina, quattro carabinieri ed il Frà Diavolo. Dentro e fuori.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Perfetto. Lei ha detto, all’inizio <strong>di</strong> questa deposizione, “Dovevo verificare, poi, se era vero<br />

quello che mi aveva detto. Cioè che era un agente segreto dell’ispettore Messana”. Lo chiamò<br />

l’ispettore Messana, per chiedergli questa circostanza?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

No, no.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

E come mai?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Ma scusi, io dovevo chiamare l’ispettore Messana…. Innanzitutto <strong>le</strong> preciso una cosa. La<br />

compagnia dei carabinieri <strong>di</strong> Alcamo, avevamo all’epoca una segretaria (?), avevamo un<br />

centralino con due spine: una linea per Pa<strong>le</strong>rmo ed una per Trapani. La segretaria, prima <strong>di</strong><br />

andare via, lasciava il commissariato col<strong>le</strong>gato con Pa<strong>le</strong>rmo e i carabinieri col<strong>le</strong>gati con<br />

Trapani. Quin<strong>di</strong> io non potevo, materialmente, che parlare soltanto col Comando, ora<br />

Provincia<strong>le</strong>, allora si chiamava Gruppo, <strong>di</strong> Trapani. Alzo la spina e mi risponde Trapani perché<br />

eravamo già al<strong>le</strong> strette. Si sapevano già certe situazioni delicatissime. Sequestri <strong>di</strong> persona,<br />

minacce ed altro. E se mi è consentito chiedo che vengano prodotte <strong>le</strong> <strong>le</strong>ttere <strong>di</strong> estorsione che<br />

mi mandarono poi <strong>le</strong> vittime a cose fatte. Io fui oggetto <strong>di</strong> <strong>le</strong>ttere <strong>di</strong> estorsione. Lettere <strong>di</strong><br />

estorsione, soggetti passivi che si premurarono <strong>di</strong> <strong>di</strong>rmi con chi io avevo avuto a che fare. Se è<br />

possibi<strong>le</strong> in origina<strong>le</strong>…<br />

GIUDICE.


Va bene. An<strong>di</strong>amo avanti, intanto.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Queste <strong>le</strong>ttere…<br />

GIUDICE.<br />

Per ora lasciamo perdere.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Queste <strong>le</strong>ttere <strong>di</strong>cono del<strong>le</strong> minacce…<br />

GIUDICE.<br />

Genera<strong>le</strong>, mi segua. Il <strong>di</strong>battito, <strong>di</strong>ciamo, lo conduco io. Cerchi <strong>di</strong> seguire…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Va bene.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Genera<strong>le</strong>, <strong>le</strong>i ha detto “Noi avevamo un col<strong>le</strong>gamento notturno con Trapani, il commissariato<br />

l’aveva con Pa<strong>le</strong>rmo”.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Quin<strong>di</strong> io, materialmente, non potevo parlare con Pa<strong>le</strong>rmo.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Va bene. Commissariato <strong>le</strong>i intende…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Un commissariato c’era, ad Alcamo.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Perfetto. Lei si rivolse a questo commissariato per <strong>di</strong>re <strong>di</strong> mettersi in contatto con l’ispettore<br />

Messana?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

No.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Non lo fece.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Assolutamente. Il commissariato…, la squadriglia, perché il commissariato era commissariato<br />

loca<strong>le</strong>, (?) affari or<strong>di</strong>nari, e poi vi era una squadriglia ed un funzionario dell’Ispettorato, un<br />

certo dottor Carbonetto. Loro avevano del<strong>le</strong> squadriglie operanti al<strong>le</strong> <strong>di</strong>pendenze<br />

dell’Ispettorato. Vi era una squadriglia, al commissariato. Questa squadriglia era tenuta a mia<br />

<strong>di</strong>sposizione perché prima <strong>di</strong> iniziare mi premurai <strong>di</strong> avere <strong>le</strong> spal<strong>le</strong> coperte. E <strong>di</strong>ssi alla<br />

squadriglia “Voi siete a mia <strong>di</strong>sposizione. Avvertite i vostri superiori”.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Perfetto.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Io non potevo…. Mi consenta e basta. Non potevo, materialmente, parlare con Messana.<br />

GIUDICE.


È chiaro, questo.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Perfetto. La squadriglia che era al<strong>le</strong> sua <strong>di</strong>pendenza, squadriglia <strong>di</strong> cui ha parlato ora, dove era<br />

allocata? Dove stava, fisicamente?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Nei locali del commissariato <strong>di</strong> pubblica sicurezza.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Quello che era col<strong>le</strong>gato con Pa<strong>le</strong>rmo.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Piazza Badoglino.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Va bene. Senta, <strong>le</strong>i ha chiamato Trapani, visto che la stazione carabinieri era col<strong>le</strong>gata con<br />

Trapani? E cosa <strong>di</strong>sse, se ha chiamato?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Quello che era successo. Il comandante <strong>di</strong> Gruppo prende il Procuratore della Repubblica e si<br />

precipita ad Alcamo. Arriva dopo, <strong>di</strong>rei, qualche ora.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Si. Le ricordo che, signor genera<strong>le</strong>, e lo ricordo anche a me stesso, che la domanda inizia<strong>le</strong>,<br />

<strong>di</strong>ciamo – queste sono appen<strong>di</strong>ci – era come ha fatto <strong>le</strong>i, che ha detto che vo<strong>le</strong>va appurare se<br />

quel soggetto che aveva in custo<strong>di</strong>a fosse Frà Diavolo, come ha fatto <strong>le</strong>i ad appurare ciò. E,<br />

quin<strong>di</strong>, io <strong>le</strong> ho chiesto se ha chiamato Pa<strong>le</strong>rmo e <strong>le</strong>i mi ha risposto “Non lo potevo chiamare<br />

<strong>di</strong>rettamente”. Io <strong>le</strong> chiedo: se ha chiamato Trapani, io <strong>le</strong> chiedo, <strong>le</strong>i ha chiesto una verifica,<br />

che venisse svolta una verifica su questo aspetto? Che venisse messo in contatto con l’ispettore<br />

Messana?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

No. Ho avvertito il comandante provincia<strong>le</strong>, allora si chiamava <strong>di</strong> Gruppo, il qua<strong>le</strong> prende il<br />

Procuratore della Repubblica, prende la macchina e si precipita ad Alcamo. Arrivano dopo<br />

poche ore. Il maggiore Marinese, si chiamava, ed il Procuratore della Repubblica.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Le chiedo, molto <strong>di</strong>rettamente, come intendeva verificare, con quali mezzi intendeva verificare<br />

se quel soggetto che aveva in custo<strong>di</strong>a era o meno un agente <strong>di</strong> Messana?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Ma me lo ha detto lui. Nel momento in cui avvenne “Miserabi<strong>le</strong>, chi sei tu?”, “Sono un agente<br />

segreto”. Dico: “Tu sei Frà Diavolo”. Lui inveisce contro <strong>di</strong> me “Fammi andare, che è meglio<br />

per te”. Allora, a questo punto, avviene la colluttazione.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Va bene. Signor genera<strong>le</strong>, <strong>le</strong>i quando si accorse che Ferreri è ferito?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

All’autopsia. Quando chiesi al Procuratore della Repubblica <strong>di</strong> assistere…


DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Questo l’ha…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Non era ferito. Noi, posso fare una precisazione, l’ho detto altre volte, avevamo due fucili da<br />

caccia. Uno l’avevo io e uno l’aveva il briga<strong>di</strong>ere Calantoni. Questi fucili da caccia servivano<br />

per gambizzare, perché non dovevano…. O si arrendevano o venivano catturati. Il fuci<strong>le</strong> mio<br />

sparò ma non concluse nulla. Quello dell’altra squadriglia, del briga<strong>di</strong>ere Calantoni, riesce ad<br />

impallinare il Frà Diavolo. E dove lo impallina? Nel basso ventre. La pallottola entra nel<br />

cavo…, nello stomaco, e si ferma in un bolo <strong>di</strong> pastasciutta che il Frà Diavolo aveva mangiato<br />

poco prima. Basta. La cartuccia da caccia ha un effetto limitato rispetto al moschetto, che fa<br />

centinaia <strong>di</strong> metri. Una volta nel bolo, si è fermata. Quando fu fatta la vivisezione, il perito<br />

settore da me richiesto – in presenza…, c’era il Giu<strong>di</strong>ce Istruttore, c’erano tutti – l’entità della<br />

ferita, <strong>di</strong>sse: “E’ come se avesse ricevuto un pugno nello stomaco”.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Ma sanguinava, quella ferita. Dico, è sempre un ingresso <strong>di</strong> un corpo estraneo, <strong>di</strong> una<br />

pallottola nella pancia.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Non sanguinava niente.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Non sanguinava.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Perché aveva appena raggiunto il bolo in<strong>testi</strong>na<strong>le</strong> e si era fermata.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Dalla autopsia risulta che sono due queste pallotto<strong>le</strong> nella pancia.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Due?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Si. Lei non lo ricorda, questo aspetto, visto che ha assistito all’autopsia?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Io ne ricordo una.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Va bene. An<strong>di</strong>amo al momento in cui <strong>le</strong>i, abbiamo detto, ha fatto il percorso con la macchina<br />

con quattro carabinieri. al momento in cui arrivate, con Frà Diavolo, in caserma. Che cosa<br />

succede, in quel preciso momento?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Viene affidato al comandante della stazione, maresciallo Lo Bello, “Lo perquisisca e lo metta<br />

in camera <strong>di</strong> sicurezza”.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Ecco, arriva, lo perquisisce, il Lo Bello,…


TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Il Lo Bello, nel fare questa operazione si attardò, evidentemente. Non fu imme<strong>di</strong>ata. Certo,<br />

guar<strong>di</strong>, siamo a 150 metri. Io guidavo la macchina e si percorrono in attimi. Quin<strong>di</strong>, quando io<br />

mi accorsi e mi sorse il dubbio, il sospetto, <strong>di</strong>ssi: “Non facciamo che sia questo…”. Torno<br />

imme<strong>di</strong>atamente in<strong>di</strong>etro, già prevenuto, e vedo il maresciallo Lo Bello che lo stava mettendo<br />

in camera <strong>di</strong> sicurezza…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Perfetto, ho capito. Lei arriva, affida il Ferreri al maresciallo Lo Bello, e che cosa fa <strong>le</strong>i?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Niente, attimi. Perché nel momento in cui lo affido al maresciallo Lo Bello ritorno subito per<br />

andare a controllare…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Perfetto.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Per andare a controllare tutti gli altri feriti.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Quin<strong>di</strong> torna sui luoghi. Come ci torna?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

In macchina.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Sempre in macchina. Gli altri quattro carabinieri che la accompagnavano quando <strong>le</strong>i ha portato<br />

il Ferreri in caserma…?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Non avevano più ragion d’essere.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

E dove si sono collocati? Cosa hanno fatto?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Ma saranno stati in caserma.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Erano in caserma.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Non avevano ragion d’essere, perché non avevano alcun compito.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Perfetto. Chiedevo, siccome eravate in cinque. Lei è tornato sui luoghi, mentre i quattro<br />

carabinieri, <strong>le</strong>i <strong>di</strong>ce, rimangono in caserma.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.


Quin<strong>di</strong>, a questo punto <strong>le</strong> chiedo: <strong>le</strong>i, al Lo Bello, che or<strong>di</strong>ni dà, quando gli consegna il<br />

prigioniero?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Di perquisirlo e <strong>di</strong> metterlo in camera <strong>di</strong> sicurezza.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Perfetto. Lei come mai si allontana subito e non rimane sul posto ad interrogare questa persona<br />

che <strong>le</strong> aveva detto “Sono un agente <strong>di</strong> Messana”?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Io ero alla ricerca <strong>di</strong> Frà Diavolo. Non mi risultava. Perché <strong>le</strong> sembianze e gli aspetti fisici…<br />

“Dove è andato a finire?”. Pensai “Qualcosa lui la deve sapere”, l’agente segreto. Infatti gli<br />

<strong>di</strong>ssi: “Dove è Frà Diavolo?”. Questo fu il momento in cui successe il macello.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Perfetto. Quin<strong>di</strong> <strong>le</strong>i torna sui luoghi, verifica, ha riferito, rispondendo ad una mia domanda,<br />

“Ho guardato tutti uno per uno. Questo non può essere, i due sono troppo giovani, lui è troppo<br />

anziano”, eccetera. Questa operazione, quin<strong>di</strong> la verifica <strong>di</strong> ciascun cadavere, l’analisi del<strong>le</strong><br />

sembianze, quanto tempo ha impiegato, per fare questa attività? Cioè andare via dalla caserma,<br />

arrivare a fare questa verifica…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Minuti. Avevo 32 anni, io. E “quanto satava pi davanti, satava pi <strong>di</strong>etro”. Non perdevo tempo<br />

in queste cose. Mi consenta, signor Giu<strong>di</strong>ce.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

E ritorna in caserma.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Dopo che ho stabilito e mi venne il sospetto che quello della caserma…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Perfetto. Cosa succede quando <strong>le</strong>i arriva in caserma? Tanto per cominciare…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Ma l’ho descritto tante volte.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Lo facciamo analiticamente, ora. Io <strong>le</strong> chiedo: quando <strong>le</strong>i arriva in caserma, che situazione<br />

trova? Chi vede?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Il maresciallo Lo Bello che stava per mettere incamera <strong>di</strong> sicurezza questo in<strong>di</strong>viduo, il<br />

se<strong>di</strong>cente agente segreto.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Oltre i due, cioè il maresciallo Lo Bello e il Ferreri, chi c’era?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

L’appuntato Guercio.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.


L’appuntato Guercio. I quattro carabinieri <strong>di</strong> cui abbiamo parlato prima e che erano rimasti in<br />

caserma? Erano presenti?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

No, assolutamente.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Non erano presenti.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Erano nel<strong>le</strong> stanze loro.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Perfetto. Lei arriva in caserma e si rivolge al Ferreri. Questo ce lo ha già detto. Cosa chiede al<br />

Ferreri, ritornando in caserma?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

“Dove è Frà Diavolo?”.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Lui cosa rispose?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

“Non lo conosco”. “Come non lo conosci?”. Frà Diavolo, colui – Giu<strong>di</strong>ce, <strong>le</strong>i <strong>di</strong>rige il<br />

<strong>di</strong>battimento, mi consenta – l’in<strong>di</strong>viduo il qua<strong>le</strong> recise la testa ad un certo Monticciolo per<br />

<strong>le</strong>vargli la macchina. E chiamiamoli questi Monticciolo per sapere come si taglia la testa…<br />

GIUDICE.<br />

Si, va bene. Seguiamo, però, sempre il filo…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Monticciolo. Il Monticciolo venne, mi consenta, a sputare addosso…, tanto che io mi arrabbiai.<br />

Il figlio che aveva avuto scannato il padre sputò addosso al cadavere ed io minacciai <strong>di</strong><br />

punizione i maresciallo. I cadaveri sono cadaveri e non si toccano.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Perfetto, genera<strong>le</strong>. Io <strong>le</strong> avevo chiesto: <strong>le</strong>i chiede “Dove è Frà Diavolo?”. Lui risponde…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

“Non lo so”.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

“Non lo so”. Le <strong>di</strong>sse, in quella circostanza, <strong>le</strong> ribadì quanto <strong>le</strong> aveva già detto prima, “Sono un<br />

agente segreto. Portatemi a Pa<strong>le</strong>rmo”?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si. Questo lo gridava a tutti i venti. “Portatemi a Pa<strong>le</strong>rmo. Portatemi subito da Messana o<br />

Paolantonio”.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>sse anche “Portatemi da Messana o da Paolantonio”. Chi era Paolantonio?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Un ufficia<strong>le</strong>, purtroppo, dei carabinieri che faceva servizio all’Iapettorato.


DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Era un ufficia<strong>le</strong>…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Superiore. Il qua<strong>le</strong>…. Basta.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

E <strong>le</strong>i, quando riaffermò nuovamente “Fatemi parlare con Messana o con Paolantonio”…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Io?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

No, <strong>le</strong>i inteso…. Cosa fece <strong>le</strong>i quando lui ribadì ancora con forza – <strong>le</strong>i <strong>di</strong>sse che lo gridava ai<br />

quattro venti -…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

“Entra in camera <strong>di</strong> sicurezza che io ho i carabinieri feriti. Poi se ne parla. Entra in camera <strong>di</strong><br />

sicurezza”. Ed allora, a questo punto, avviene ciò che <strong>le</strong>i più volte avrà visto. La colluttazione<br />

e…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Ora ci arriviamo a questo punto. “Entra in camera <strong>di</strong> sicurezza”. Come eravate collocati, voi,<br />

nella stanza. Ha detto che c’era il Lo Bello, al qua<strong>le</strong> era stato affidato il prigioniero, che lo<br />

stava facendo entrare già nella camera <strong>di</strong> sicurezza. Era ammanettato o meno, tanto per<br />

cominciare?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

No. Non era stato ammanettato neanche lontanamente.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Perfetto. Quin<strong>di</strong>, come erano <strong>di</strong>slocati…. Il Lo Bello era…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Lei la conosce la stazione <strong>di</strong> Alcamo? E la vada a vedere. È situata in questo modo: <strong>le</strong> camere<br />

<strong>di</strong> sicurezza erano alla porta, davanti alla porta <strong>di</strong> uscita. Io avevo avuto del<strong>le</strong> evasioni,<br />

gravissime. Era un’incoscienza. Non ci stavano nemmeno <strong>le</strong> inferriate. Le finestre erano <strong>tutte</strong><br />

apribili. Era un luogo <strong>di</strong> vil<strong>le</strong>ggiatura. Non era una caserma dei carabinieri.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Per questo io <strong>le</strong> ho chiesto se era ammanettato o meno.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

E io <strong>le</strong> <strong>di</strong>co che noi non lo avevamo ammanettato. Neanche lontanamente. Gli stavano quattro<br />

carabinieri attorno. C’era bisogno <strong>di</strong> mettergli <strong>le</strong> manette?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

E chi erano questi quattro che gli stavano attorno?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Quelli che avevano partecipato e che erano presenti quando lui si è arreso, “Non mi toccate,<br />

non mi toccate. Sono un agente segreto”. E quelli hanno <strong>di</strong>chiarato. Penso che sia…, hanno


<strong>di</strong>chiarato che io <strong>di</strong>ssi “Non sparate, non sparate”. E quelli <strong>di</strong>cono “Noi lo avremmo senz’altro<br />

ammazzato se non fosse stato per il capitano Giallombardo che ha gridato “Non parate, non<br />

sparate”. Questi quattro carabinieri.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Lo vigilavano?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si capisce.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Perfetto. A questo punto, il maresciallo Lo Bello, che <strong>le</strong>i ha detto essere un soggetto<br />

corpu<strong>le</strong>nto, <strong>di</strong>ciamo, si trovava <strong>di</strong>etro al Ferreri, mentre lo stava accompagnando in questa<br />

camera <strong>di</strong> sicurezza? Come era collocato? Mi faccia vedere questa scena.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Alla <strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Frà Diavolo “Miserabi<strong>le</strong>”…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

No. Chiedo scusa, genera<strong>le</strong>.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Mi faccia finire.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Prego, genera<strong>le</strong>.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

All’espressione <strong>di</strong> Frà Diavolo “Vi<strong>le</strong>, <strong>di</strong>fen<strong>di</strong>ti se hai coraggio” - poveretto, soffriva <strong>di</strong><br />

stomaco, il maresciallo Lo Bello -…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Io <strong>le</strong> chiedo…. Non ci siamo arrivati ancora al “Vi<strong>le</strong>…”. Siamo ancora in una fase<br />

antecedente, in cui <strong>le</strong>i vede il Lo Bello che stava accompagnando…. Vorrei chiarire questo<br />

aspetto. Stava mettendo, ha detto <strong>le</strong>i, Frà Diavolo in camera <strong>di</strong> sicurezza. Abbiamo il Lo Bello<br />

<strong>di</strong>etro e Frà Diavolo davanti, che sta per entrare? È una scena che non è chiara.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Indubbiamente stava Frà Diavolo davanti e Lo Bello <strong>di</strong>etro.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Perfetto. Lei arriva e vede questa scena. Si trova davanti il maresciallo Lo Bello e davanti al<br />

maresciallo Lo Bello c’è Frà Diavolo. Giusto?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si. Uno a destra, uno a sinistra.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

A questo punto si rivolge al Frà Diavolo e c’è quel colloquio che ci ha riferito. Giusto? Chi sei,<br />

chi non sei, dove è Frà Diavolo. Giusto?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Benissimo.


DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Perfetto.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Lui: “Vi<strong>le</strong>, <strong>di</strong>fen<strong>di</strong>ti se hai coraggio”.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

No. Ancora no. Quando <strong>le</strong> <strong>di</strong>ce “Vi<strong>le</strong>, <strong>di</strong>fen<strong>di</strong>ti se hai coraggio”?. Perché <strong>le</strong> <strong>di</strong>ce questa<br />

affermazione? Come nasce questa affermazione?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Il mio autista viene ferito con una certa gravità. Gli si asporta comp<strong>le</strong>tamente l’orecchio. E<br />

allora la macchina mia rimase senza autista. Io mi rivolsi ai carabinieri, guidando la macchina,<br />

<strong>di</strong>ssi: “Datemi una pistola”. Ed un carabiniere, un certo Virruso Calogero, prende la sua pistola<br />

e me la da. Io prendo questa pistola <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nanza e me la metto tra la pancia ed il cinturone.<br />

Tenevo sempre, nella mia tasca, una pistolina da passeggio, una 6,35 mm, con la pallottola in<br />

canna. Quella non l’ho lasciata mai, mi ha salvato la vita. Non appena io mi avvicino e gli <strong>di</strong>co:<br />

“Dove è Frà Diavolo?”, lui nota che io avevo la pistola nella pancia, si abbassa e me la sfila. E<br />

se ne impossessa.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Qua<strong>le</strong> pistola, del<strong>le</strong> due?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

La pistola che mi aveva dato il carabiniere Virruso. Il carabiniere Virruso mi <strong>di</strong>ede la sua<br />

pistola. Io chiesi, essendo il mio autista ferito,…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Si, ho capito. Le chiedevo: <strong>le</strong>i ha detto che aveva due pisto<strong>le</strong>. Qua<strong>le</strong> <strong>di</strong> queste due? La pistolina<br />

o l’altra?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

La pistola <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nanza. La calibro 9.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Perfetto. E che succede?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Lui si mette la pistola in mano, io mi giro e guardo e <strong>di</strong>co: “Maresciallo, stia attento che<br />

spara”. Perché il maresciallo soffriva <strong>di</strong> stomaco…. Disse che mi ha aiutato. Vada pure. “Stia<br />

attento che spara”. A quel punto, quando è successo quello che è successo, prendo la mia<br />

pistolina 6,35mm, e gli brucio <strong>le</strong> cervella due volte, uno a destra e uno a sinistra.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Quin<strong>di</strong>, sostanzialmente, c’è stata una colluttazione o no?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

C’è stata…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Lui ha preso la pistola e <strong>le</strong>i gli ha sparato. Questo ho capito io.


TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Ci siamo abbracciati, ci siamo fatti due ruzzoloni. Per carità, per carità. Mi <strong>di</strong>spiace che siano<br />

tutti morti. Si giocava la vita, non si scherzava.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Allora, genera<strong>le</strong>, <strong>le</strong>i, nel verba<strong>le</strong> che è stato già citato, questo del ’47, del 1° luglio ’47, nel<br />

narrare questi fatti ha riferito “L’ufficia<strong>le</strong>, nel guardarlo attentamente lo riconobbe…” –<br />

l’ufficia<strong>le</strong> sarebbe <strong>le</strong>i – “…apostrofandolo “Miserabi<strong>le</strong>, tu sei Frà Diavolo”. Alchè egli rispose<br />

“Fammi andare via che è meglio per te” e contemporaneamente, con mossa fulminea, gli <strong>di</strong>ede<br />

un colpo <strong>di</strong> testa all’addome facendolo ripiegare”. Lei, oggi, non ci ha raccontato <strong>di</strong> questo<br />

colpo <strong>di</strong> testa all’addome. Che cosa successe? Ci fu questo colpo <strong>di</strong> testa all’addome? Lei ha<br />

detto “Lui si è piegato…”<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Lui si abbassa improvvisamente e mi da un colpo <strong>di</strong> testa all’addome. Io in<strong>di</strong>etreggio e me lo<br />

porto <strong>di</strong>etro. Mi aggancio al suoi collo e facciamo due rotoloni a terra. Un primo ed un<br />

secondo.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

E quin<strong>di</strong>?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

E quin<strong>di</strong>, col Cristo in mano….<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Genera<strong>le</strong>, io <strong>le</strong> contesto anche un’altra affermazione. Questo sempre nell’ottica <strong>di</strong> ricostruire<br />

questi acca<strong>di</strong>menti con la maggiore precisione possibi<strong>le</strong>, signor genera<strong>le</strong>.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Ma si capisce.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Lei aveva riferito, nel verba<strong>le</strong>, questa affermazione “Quest’ultimo, con mossa fulminea e con<br />

consapevo<strong>le</strong>zza della grave situazione in cui si era venuto a trovare, forte ancora della sua<br />

audacia, giocando l’ultima carta, sfilò, con la mano destra, dal cinturone dell’ufficia<strong>le</strong> la pistola<br />

Beretta <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nanza e, tentando <strong>di</strong> usarla, pronunciò <strong>le</strong> seguenti testuali paro<strong>le</strong>: “Vi<strong>le</strong>, <strong>di</strong>fen<strong>di</strong>ti<br />

se hai coraggio”. Nella ricostruzione che <strong>le</strong>i ci ha fatto in u<strong>di</strong>enza oggi, <strong>le</strong>i ha riferito che la<br />

pistola fu presa dal suo cinturone, la pistola <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nanza che <strong>le</strong> era stata data, fu presa prima<br />

della colluttazione. Mentre dal verba<strong>le</strong> emerge che questa pistola <strong>le</strong> viene sottratta durante…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Durante.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Quin<strong>di</strong> non è vero che gliel’ha sottratta prima.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

No.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.


Quando cominciò ad abbassarsi.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Durante la colluttazione. Lui mi da il colpo <strong>di</strong> testa, io perdo l’equilibrio e cado in<strong>di</strong>etro, era<br />

già iniziata la colluttazione. Penso <strong>di</strong> si. E a questo punto lui si prende la pistola.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Quin<strong>di</strong> quando lui si abbassa, all’inizio, perché si abbassa? Perché è ferito, forse?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

No, no. Perché vedeva che io avevo la pistola nella pancia.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

E però non gliela prende.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Non me la prende subito perché mi da il colpo <strong>di</strong> testa, io perdo l’equilibrio e lui si prende la<br />

pistola. A questo punto io prendo la mia pistola, la 6,35mm, e gli brucio <strong>le</strong> cervella.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Va bene. Su questo punto ci sono…. Secondo me permane una contrad<strong>di</strong>zione però è, <strong>di</strong>ciamo,<br />

oltre questo aspetto non riesco a…. torniamo alla figura del maresciallo Lo Bello. Il<br />

maresciallo Lo Bello, nella ricostruzione dei fatti così come l’ha fatta ora <strong>le</strong>i, signor genera<strong>le</strong>, il<br />

maresciallo Lo Bello doveva trovarsi tra <strong>le</strong>i ed il Ferreri. Perché era…. Lei sopraggiunge, c’è il<br />

maresciallo Lo Bello e poi c’è il Ferreri. Come fece, <strong>le</strong> chiedo io, il Ferreri ad aggre<strong>di</strong>rla senza<br />

che il maresciallo Lo Bello che, in realtà, era tra voi due, da come <strong>le</strong>i ci ha narrato oggi,<br />

interponesse, almeno fisicamente, una resistenza al…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Debbo ricorrere ad una volgarità. Il maresciallo Lo Bello soffriva <strong>di</strong> stomaco. Se l’era fatta<br />

addosso. Ed è andato via. E mi ha lasciato solo.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Però…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

I superiori gerarchici hanno salvato il salvabi<strong>le</strong>. E poi <strong>le</strong> racconterò un particolare. Un fatto del<br />

genere costò la vita a due commissari e ad un ufficia<strong>le</strong> dei carabinieri 48 ore dopo. E per questo<br />

il maresciallo Lo Bello, che si trovava a Pa<strong>le</strong>rmo sotto rassegna, venne imme<strong>di</strong>atamente<br />

restituito al servizio perché i coman<strong>di</strong> superiori si erano accorti <strong>di</strong> quanto stava succedendo. Lo<br />

Bello se l’è fatta addosso.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Quin<strong>di</strong> non è affatto vero quello che è stato inserito nel verba<strong>le</strong> del ’47 in cui c’è scritto che il<br />

Lo Bello si prestò, si abbassò…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Giu<strong>di</strong>ce…<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Però, Giu<strong>di</strong>ce,…


GIUDICE.<br />

Un attimo solo.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Il teste non può rendere <strong>di</strong>chiarazioni autoin<strong>di</strong>zianti. Il verba<strong>le</strong> l’ha scritto….<br />

VOCI SOVRAPPOSTE E CONFUSE.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Però, voglio <strong>di</strong>re, esiste una tutela a prescindere se sia…<br />

GIUDICE.<br />

Pubblico Ministero, io credo che il prob<strong>le</strong>ma sia superato dal fatto che, comunque, il verba<strong>le</strong><br />

non l’ha redatto il genera<strong>le</strong> Giallombardo. È si da lui firmato, ma ci ha detto l’altra volta che<br />

l’ha redatto il suo superiore. Prosegua.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Pubblico Ministero, stiamo ricostruendo…<br />

GIUDICE.<br />

An<strong>di</strong>amo avanti, non <strong>di</strong>alogate fra <strong>di</strong> voi.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Chiedo scusa. Quin<strong>di</strong>, tornando a noi, signor genera<strong>le</strong>. La posizione del Lo Bello inizialmente<br />

era quella che <strong>le</strong>i ha descritto? Cioè c’era il Lo Bello tra <strong>le</strong>i ed il Ferreri? Se ho capito bene, mi<br />

corregga se sbaglio. Il Lo Bello, però, ad un certo punto, si defila. Il maresciallo, ad un certo<br />

punto, si defila. Ho capito bene?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Non capisco…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Si allontana. Ha bisogno…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si allontana.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Quando? In che momento preciso?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Nel momento in cui si pronunciarono <strong>le</strong> famose paro<strong>le</strong> “Vi<strong>le</strong>, <strong>di</strong>fen<strong>di</strong>ti se hai coraggio”, <strong>le</strong><br />

pisto<strong>le</strong> in mano. Ho detto che soffriva <strong>di</strong> stomaco. Si è allontanato.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Quin<strong>di</strong> <strong>le</strong> paro<strong>le</strong> si pronunciarono in una fase antecedente allo scontro, <strong>di</strong>ciamo.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Quali paro<strong>le</strong>?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Queste paro<strong>le</strong>. Tanto per cominciare “Vi<strong>le</strong>, <strong>di</strong>fen<strong>di</strong>ti…”. Chi la <strong>di</strong>ce questa affermazione?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.


Frà Diavolo. Nel momento in cui si butta verso <strong>di</strong> me, e riesce ad assicurarsi il possesso della<br />

pistola, “Vi<strong>le</strong>, <strong>di</strong>fen<strong>di</strong>ti…”. Ma lui non sapeva che la pistola era in sicura. “Vi<strong>le</strong>, <strong>di</strong>fen<strong>di</strong>ti se<br />

hai coraggio”. E cercava <strong>di</strong> spararmi. Ma la pistola era in sicura.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Chiaro. Il momento in cui si defila, si allontana il maresciallo Lo Bello?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Attimi prima.<br />

GIUDICE.<br />

An<strong>di</strong>amo al passaggio successivo. Io mi scuso se mi permetto…. Però c’è scritto, nel verba<strong>le</strong>,<br />

che il maresciallo Lo Bello si buttò in ginocchio per immobilizzare il delinquente. Leggo<br />

testualmente.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Pietà dei superiori gerarchici.<br />

GIUDICE.<br />

Quin<strong>di</strong> non è vero quello che c’è scritto in questo verba<strong>le</strong>.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Purtroppo no.<br />

GIUDICE.<br />

Va bene.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Invece il carabiniere Guercio che fece?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Altra panzana. Mi consenta, signor Giu<strong>di</strong>ce. Le armi dei carabinieri in servizio sono due:<br />

moschetto, ai miei tempi, e la pistola. Il moschetto, quando si va fuori, non si porta in caserma.<br />

Il moschetto non si tiene in caserma. In caserma ci sta la pistola. Il carabiniere Guercio <strong>di</strong>chiara<br />

che con il moschetto cercava <strong>di</strong>…. Ma non è vero.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Altra bugia. Nel verba<strong>le</strong>, questo sempre per ricostruire la situazione nella maniera più corretta<br />

possibi<strong>le</strong>, è in<strong>di</strong>cato, nel verba<strong>le</strong> del 1° luglio del ’47, che “…il carabiniere Guercio Calogero -<br />

pagina 4 – pure presente, colpiva, col calcio del moschetto <strong>di</strong> cui era armato, senza avere la<br />

possibilità <strong>di</strong> fare uso dell’arma per non ferire i superiori”.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Avvocato, questo è motivo <strong>di</strong> denunzia <strong>di</strong> falsità. Perché non poteva essere armato in caserma.<br />

Non doveva. Il carabiniere in servizio non è armato <strong>di</strong> moschetto. È armato solo <strong>di</strong> pistola. Il<br />

moschetto si usa nel<strong>le</strong> perlustrazioni.<br />

GIUDICE.<br />

Si, però qui c’è scritto che colpiva con il calcio del moschetto. Lei vuo<strong>le</strong> <strong>di</strong>re che invece lo<br />

colpì con il calcio della pistola?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.


Non lo colpì con niente.<br />

GIUDICE.<br />

Non lo colpì con niente. E che cosa fece il carabiniere Guercio, allora?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Scappò pure lui.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Scappò pure Guercio.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

E mi lasciò solo. Fu a questo punto che i superiori gerarchici, il comandante <strong>di</strong> Gruppo e <strong>di</strong><br />

Regione, cercarono <strong>di</strong> salvare il salvabi<strong>le</strong>. Perché i carabinieri non potevano…. Ma non<br />

avevano fatto a meno <strong>di</strong> <strong>di</strong>re la verità sul mio operato. Dobbiamo contestare qualche cosa<br />

sull’operato degli altri. Il mio operato è tutto quello che c’è scritto là. Io, appena lui mi ha<br />

aggre<strong>di</strong>to, mi <strong>di</strong>ce “Vi<strong>le</strong>, <strong>di</strong>fen<strong>di</strong>ti se hai coraggio”, lo aggancio al collo, facciamo due<br />

ruzzoloni, lo vedo armato, prendo la mia pistola e lo fulmino. Grazie a Dio.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Signor genera<strong>le</strong>, nel momento in cui <strong>le</strong>i arriva in caserma e comincia questo scambio <strong>di</strong> battute<br />

con il Ferreri, non la accompagnava nessuno? Lei arriva da solo in caserma? Non aveva un<br />

carabiniere con sé? O più <strong>di</strong> uno?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

La macchina la guidavo io. I carabinieri, ormai, ad azione compiuta,…. Non è consentito,<br />

signor Giu<strong>di</strong>ce. Ma glielo chiedo e <strong>le</strong>i deciderà. Mia moglie, scendendo <strong>le</strong> sca<strong>le</strong>, quando sentì<br />

tutto questo, gridava “Aiutati, aiutati” e ha seguito tutto. Ha seguito tutti i particolari, mia<br />

moglie. Lei è qui presente. Le chieda quello che è successo. Mia moglie si precipitava,<br />

rendendosi conto…. Perché la caserma <strong>di</strong>stava dal posto dello scontro 150 metri. E, quin<strong>di</strong>,<br />

pensi, mia moglie che sapeva <strong>di</strong> avere il marito fuori, sparatorie e bombe a mano.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Quin<strong>di</strong>, oltre al maresciallo Lo Bello, il carabiniere Guercio, il Ferreri e <strong>le</strong>i, c’era anche sua<br />

moglie presente. Ho capito bene?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si. Ed è qui presente. La può interrogare. Aggiungo che c’era solo <strong>le</strong>i.<br />

GIUDICE.<br />

Ma dove? Non ho capito, scusi.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

C’era solo mia moglie, io ed il delinquente. C’era solo mia moglie. Gli altri…, non c’era il<br />

Padreterno, non c’era nessuno. Se la sono fatti addosso.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

C’era sua moglie, <strong>le</strong>i ed il Ferreri. Al momento dei fatti. Ho capito. Signor genera<strong>le</strong>, se ho<br />

capito bene, i fatti sono andati, cronologicamente, in questo modo: abbiamo l’appostamento<br />

inizia<strong>le</strong>, la sparatoria con i malviventi…


TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Non…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Mi faccia finire, per cortesia, così risponde…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Mi deve fare una cortesia. Precisi.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

In estrema sintesi. Era solo per arrivare alla domanda. Ecco perché <strong>le</strong> chiedevo <strong>di</strong> avere un<br />

attimo <strong>di</strong> pazienza. Abbiamo la sparatoria fuori,…. Quin<strong>di</strong>, prima l’appostamento; la<br />

sparatoria; poi <strong>le</strong>i rientra in caserma per prendere la macchina e ritorna con la macchina sui<br />

luoghi per illuminare e vedere la situazione; trovate il Ferreri; tornate in caserma; lascia il<br />

Ferreri al Lo Bello e ritorna sui luoghi ad identificare se c’è Frà Diavolo tra i cadaveri; ritorna<br />

<strong>di</strong> nuovo in caserma; sparatoria in caserma; uccisione del Ferreri dentro la caserma. È corretto<br />

questa ricostruzione, in estrema sintesi?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Io <strong>le</strong> chiedo: quanto tempo è passato tra la sparatoria che c’è stata fuori e l’uccisione del<br />

Ferreri all’interno della caserma?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Guar<strong>di</strong>, 57 anni fa gli orologi camminavano in un modo. Adesso gli orologi camminano in un<br />

altro modo. 57 anni fa. Lei faccia la prova, con una macchina, con la morte davanti e <strong>di</strong> <strong>di</strong>etro,<br />

con tutto quello che succede, saranno passati 4-5 minuti.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

No, genera<strong>le</strong>, mi ascolti. Dalla sparatoria che c’è stata fuori all’uccisione del Ferreri dentro la<br />

caserma sono passati 4-5 minuti?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Ne prendo atto. Un’altra domanda. Lei, poco fa, ha detto “Io avevo una mia pistola, piccola, la<br />

6,35mm, che tenevo sempre con me”. In tasca, credo <strong>di</strong> avere capito. È corretto?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si, si.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Signor Giu<strong>di</strong>ce, mi scusi, c’è opposizione. Si può spiegare con i capi <strong>di</strong> imputazione cosa<br />

c’entrano queste domande? Per una mia conoscenza. Mi <strong>di</strong>chiaro ignorante rispetto al punto. I<br />

capi <strong>di</strong> imputazione sono quelli che sono scritti. Io vorrei capire – che sia messo a verba<strong>le</strong>,<br />

cortesemente, questa mia opposizione – che c’entra questa domanda con i capi <strong>di</strong> imputazione.<br />

Grazie.


DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Mi consente, signor Giu<strong>di</strong>ce?<br />

GIUDICE.<br />

Si, avvocato. Prego.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Il col<strong>le</strong>ga sa perfettamente e conosce meglio <strong>di</strong> me qua<strong>le</strong> è il primo capo <strong>di</strong> imputazione e che<br />

ha a che fare con la ricostruzione <strong>di</strong> quanto è avvenuto all’interno della caserma. Quin<strong>di</strong> questa<br />

domanda se, tra l’altro, avesse avuto la cortesia <strong>di</strong> lasciarmi finire, avrebbe compreso<br />

perfettamente a che cosa era <strong>di</strong>retta. Quin<strong>di</strong> io chiedo <strong>di</strong> potere, innanzitutto, concludere la<br />

domanda ed eventualmente…<br />

GIUDICE.<br />

Può proseguire.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Grazie, Giu<strong>di</strong>ce.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Posso, signor Giu<strong>di</strong>ce? Brevissimamente e mi scuso ancora una volta <strong>di</strong> avere interrotto…<br />

GIUDICE.<br />

Per carità. Lei ha il sacrosanto <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> farlo, quando ritiene <strong>di</strong> farlo. Non è questione…<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Siccome si parla della mia cortesia. Io credo <strong>di</strong> essere, anche adesso, cortese. Io vorrei<br />

ricordare a me stesso, perché non lo ricordo, probabilmente, che il primo capo <strong>di</strong> imputazione<br />

recita così: “Ferreri…”, parlo della frase, “…venne eliminato a freddo…”<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Giu<strong>di</strong>ce, io vorrei finire la domanda.<br />

GIUDICE.<br />

Lasciamogliela finire e poi ve<strong>di</strong>amo se l’opposizione resta valida.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Dico, questo c’entra con il capo <strong>di</strong> imputazione? Perché, secondo me, non c’entra.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Se mi fa finire la domanda, lo capisce, col<strong>le</strong>ga. Mi consenta soltanto questa cortesia, <strong>di</strong> finire la<br />

domanda. Poi, per carità, è suo dovere fare l’opposizione. Allora, io <strong>le</strong> stavo chiedendo, signor<br />

genera<strong>le</strong>: <strong>le</strong>i era in possesso <strong>di</strong> una 6,35mm. Tornando in caserma, <strong>le</strong>i ha detto <strong>di</strong> essersi fatta<br />

dare una pistola da un carabiniere che la accompagnava.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Non tornando in caserma.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

E quando?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.


Quando io mi sono messo al volante della macchina. Per potere fare su e giù. Ed in<br />

quell’istante mi mettevo alla guida; il mio autista era stato fatto fuori. Non connetteva. Gli era<br />

stato asportato l’orecchio e la macchina me la guidavo io. Fu in quel momento che io chiesi:<br />

“Datemi una pistola”. Non quando sono arrivato in caserma. All’inizio, subito. Quando fu fatto<br />

fuori l’autista io chiesi subito la pistola. E il carabiniere Virruso me l’ha data.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Lei aveva <strong>di</strong>chiarato, all’u<strong>di</strong>enza del 2 luglio, in questa aula, a pagina 57, questo: “Nel<br />

frattempo lui si abbassava <strong>le</strong>ntamente e, siccome io guidavo la macchina - faccio questa<br />

premessa per inciso – guidavo la macchina ed avevo solo la pistola mia, la 6,35mm. Allora<br />

chiesi ad un carabiniere che mi desse una pistola. Ed il carabiniere mi <strong>di</strong>ede la sua pistola. La<br />

pistola d’or<strong>di</strong>nanza del carabiniere. La metto qua, tra la cinta e la pancia. Lui si butta verso <strong>di</strong><br />

me e si piglia questa pistola. Si prese questa pistola”. Da come ha <strong>di</strong>chiarato all’u<strong>di</strong>enza del 2<br />

luglio, la catena degli avvenimenti e quell’inciso, come è stato posto, io comprendo che la<br />

consegna della pistola è avvenuta nel momento in cui <strong>le</strong>i si recava in caserma.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

La consegna della pistola <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nanza avvenne ne momento in cui sostituivo l’autista. Certo<br />

non mi sostituivo nel guidare la macchina. Le macchine, nel<strong>le</strong> caserme, non camminano. Io<br />

prima la chiesi. Quando mi misi al volante perché l’autista mio aveva avuto asportato<br />

l’orecchio comp<strong>le</strong>tamente e non poteva guidare. Io allora chiesi la pistola.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Io <strong>le</strong> chiedo: se <strong>le</strong>i già una pistola l’aveva, perché ne ha chiesto un’altra?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Scusi, <strong>le</strong>i vuo<strong>le</strong> paragonare una 6,35mm, definita dal mio interlocutore una pistola da<br />

borsetta,…. Ve lo immaginate questo capitano dei carabinieri che va a caccia <strong>di</strong> ergastolani con<br />

la pistola da borsetta? Io avevo il mitra, avevo il fuci<strong>le</strong> da caccia, avevo tutto. La pistola da<br />

borsetta mi serviva per risolvere i prob<strong>le</strong>mi ultimi. Io avevo tanto <strong>di</strong> fuci<strong>le</strong> da caccia. Avevo<br />

tanto <strong>di</strong> moschetto. Avevo tutto.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Signor genera<strong>le</strong>, con qua<strong>le</strong> pistola sparò, <strong>le</strong>i, al Ferreri?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Con la 6,35mm.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

A qua<strong>le</strong> parte del corpo del Ferreri ha mirato?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Al cervello.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Al cervello. Che cosa successe dopo la morte del ban<strong>di</strong>to? Cosa successe dopo che Frà Diavolo<br />

fu ucciso? Appena Frà Diavolo fu ucciso?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.


È rimasto là dove era. È chiaro che io ho intimato: “Non vi azzardate a toccare i cadaveri”,<br />

perché sapevo che già c’era in arrivo il Procuratore della Repubblica. “Attendete”. Ed infatti<br />

tutto si è congelato. Il figlio <strong>di</strong> colui che ebbe sgozzato la testa, entra in caserma e sputa<br />

addosso al cadavere. Io ne fui informato e rimproverai tutti. “Non dovevate permettere un fatto<br />

del genere”.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Oltre al figlio della vittima, <strong>di</strong> cui <strong>le</strong>i ci ha parlato, chi altri ebbe ingresso, prima che<br />

arrivassero i me<strong>di</strong>ci ed il Procuratore?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

La caserma non era un punto <strong>di</strong> incontro. La caserma è caserma. Esiste tanto <strong>di</strong> regolamento.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Ho capito. Però io ho capito che, in questa caserma, <strong>le</strong>i ha appena detto, è entrato un privato,<br />

che ha ad<strong>di</strong>rittura sputato addosso al cadavere. Oltre lui chi c’era? Mi <strong>di</strong>ca se ricorda che altri<br />

soggetti ebbero ingresso…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Guar<strong>di</strong>, avrebbero dovuto esserci… perché io ero stato chiamato a Pa<strong>le</strong>rmo. Fui chiamato a<br />

Pa<strong>le</strong>rmo subito. Io ho lasciato il cadavere davanti la porta della caserma. Fui chiamato per<br />

essere presentato al capo della Polizia. Quando fui chiamato, io chiamai il genera<strong>le</strong> Calabrò e<br />

<strong>di</strong>ssi: “Io vengo subito, prendo la macchina, ma la prego <strong>di</strong> una cortesia. Non mi faccia<br />

incontrare col colonnello Paolantonio, perché lui è un colonnello dell’Arma ed io sono un<br />

capitano. L’ispettore Messana si”. Prendo la macchina evado a Pa<strong>le</strong>rmo.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Questo ora…. Lei quando viene chiamato dal capo della Polizia?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Io vengo chiamato dal genera<strong>le</strong> comandante la brigata dei carabinieri <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo, il genera<strong>le</strong><br />

Armando Calabrò.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Come la contattò il genera<strong>le</strong> Calabrò?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Per te<strong>le</strong>fono. Ormai si sapeva già tutto. Erano partiti i primi fax.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Quin<strong>di</strong> <strong>le</strong>i non poteva mettersi in contatto con Pa<strong>le</strong>rmo, ma Pa<strong>le</strong>rmo…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Io sono stato chiamato al<strong>le</strong> otto e mezza, <strong>le</strong> nove.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Del mattino.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Era la notte che non potevo chiamare.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.


Chiaro. La mattina poteva chiamare. An<strong>di</strong>amo a questa te<strong>le</strong>fonata del genera<strong>le</strong> Calabrò. Il<br />

genera<strong>le</strong> Calabrò cosa <strong>le</strong> <strong>di</strong>ce? “Ci dobbiamo vedere”.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

“Vieni subito qua a Pa<strong>le</strong>rmo”.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Dove?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Nel suo ufficio. “Vieni subito a Pa<strong>le</strong>rmo”. “Sissignore, prendo la macchina e vengo subito”.<br />

Dissi:”Signor genera<strong>le</strong>, devo premettere che, se l’incontro avverrà tra me e l’ispettore Messana,<br />

tutto va bene. Però, prego <strong>di</strong> non fare presenziare il colonnello Paolantonio”.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Perché?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Perché lui era tenente colonnello ed in una <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong>sse che va<strong>le</strong>va la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong><br />

grado per essere sufficientemente creduti. Siccome lui era tenente colonnello, io potevo subire<br />

<strong>di</strong> tutto.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Perché? Cosa temeva <strong>di</strong> subire da Paolantonio?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Io?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Si.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Temevo <strong>di</strong> subire?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Anche se c’era, qua<strong>le</strong> era il prob<strong>le</strong>ma? Me lo faccia capire. Glielo sto chiedendo proprio perché<br />

non…<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Signor Giu<strong>di</strong>ce, c’è opposizione a questa domanda, perché esula assolutamente da entrambi i<br />

capi <strong>di</strong> imputazione. I capi <strong>di</strong> imputazione, lo ricordo sempre e per l’ultima volta a me stesso,<br />

parlano <strong>di</strong> fatto assolutamente crimina<strong>le</strong>, commesso dal genera<strong>le</strong>, e <strong>di</strong> esecuzione a freddo.<br />

Cosa c’entra un incontro, caro col<strong>le</strong>ga, del genera<strong>le</strong> chicchessia non lo capisco, sinceramente.<br />

Mi oppongo formalmente.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Siccome è già stato oggetto <strong>di</strong> esame, questo punto – ha risposto, su questo punto, al<strong>le</strong><br />

domande del Pubblico Ministero, se la memoria non mi inganna -…<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

No, su questo punto no. Glielo assicuro, col<strong>le</strong>ga, non ha risposto.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.


Io ricordo che…. Io l’ho ripreso, il punto, esclusivamente perché ne ha già parlato, il genera<strong>le</strong>,<br />

e…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Rifaccia la domanda, per cortesia.<br />

GIUDICE.<br />

Io, onestamente, non ricordo il punto specifico.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Ne ha parlato a pagina 64 e 65 dell’u<strong>di</strong>enza del 2 luglio <strong>2004</strong>. A domanda del Pubblico<br />

Ministero “Chi era l’ispettore Messana?”. Posso approfon<strong>di</strong>re l’aspetto su questo punto? Posso,<br />

in controesame, chiedere…<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Col<strong>le</strong>ga, se è conducente, lo può approfon<strong>di</strong>re quanto vuo<strong>le</strong>. Ma secondo me…, non secondo<br />

me, oggettivamente, non lo è. Lei, in controesame, può fare, come sa, quello che vuo<strong>le</strong>, da<br />

questo punto <strong>di</strong> vista. Ma non è conducente rispetto ai capi <strong>di</strong> imputazione. Siccome questo<br />

processo rischia <strong>di</strong> prolungarsi per semestri, quando ci sono anche, lo sappiamo tutti, ma<br />

facciamo finta <strong>di</strong> non saperlo, <strong>di</strong> prob<strong>le</strong>mi <strong>di</strong> prescrizione, allora, <strong>di</strong>co, continuiamo a fare<br />

domande…<br />

GIUDICE.<br />

Queste, <strong>di</strong>ciamo, sono considerazioni su cui non possiamo farci niente e che, comunque,<br />

spettano a me, <strong>di</strong>ciamo. Comunque, siccome il tema era stato affrontato, io non posso<br />

impe<strong>di</strong>re, in sede <strong>di</strong> controesame, <strong>di</strong> chiarire il punto.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Posso, Giu<strong>di</strong>ce?<br />

GIUDICE.<br />

Prego.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

La ripigliamo, questa cosa.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Rifaccia la domanda.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

An<strong>di</strong>amo al momento, allora, dell’incontro tra <strong>le</strong>i, il suo genera<strong>le</strong>, Messana e chi altri? Se c’era<br />

qualcun altro.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Nessun altro.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Nessun altro. quin<strong>di</strong> la sua istanza, affinché Paolantonio non fosse presente, è stata accolta.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Senz’altro. In pieno.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.


Che succede?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si apre la porta, entro e trovo l’ispettore Messana seduto…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Nell’ufficio…?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Di Calabrò. Lo saluto, mi siedo e l’ispettore Messana <strong>di</strong>ce: “Come prima cosa il capitano<br />

Giallombardo deve chiarire perché ha ucciso Ferreri, perché Ferreri era un mio confidente”. “E<br />

chi me l’ha detto?”, <strong>di</strong>ssi. “Glielo ha fatto capire il colonnello Paolantonio”. Risposi,<br />

all’ispettore Messana: “Il colonnello Paolantonio sa benissimo come sono andati i fatti. Lui non<br />

mi ha detto niente. Il Ferreri <strong>di</strong>ceva <strong>di</strong> essere un agente segreto suo”. FRASE FUORI<br />

MICROFONO. Quando questo agente segreto esprime questo giu<strong>di</strong>zio, io guardo l’ispettore<br />

Messana e…. “Lei lo ha ammazzato perché era un mio agente segreto”. Avevo trent’anni. Mi<br />

alzo, prendo per il bavero della giacca l’ispettore Messana, lo alzo tre volte sulla se<strong>di</strong>a e gli<br />

<strong>di</strong>co: “Lei non ha capito che io ho capito che i state facendo il baratro, nel qua<strong>le</strong> pensate <strong>di</strong><br />

buttarmi. Ma sappi che nel baratro che voi mi state preparando io ci butto <strong>le</strong>i e il colonnello<br />

Paolantonio. I responsabili siete voi, <strong>di</strong> questa situazione. Io non sapevo nulla <strong>di</strong> quello che era<br />

successo”.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Non l’ho capito. Che significa “I responsabili siete voi, <strong>di</strong> questa situazione”?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Che io avevo ucciso il confidente suo. A me mi faceva carico, l’ispettore Messana, <strong>di</strong> avere<br />

ucciso il confidente perché confidente. Lei capisce la gravità? Io <strong>di</strong>ssi: “E chi me lo ha detto?”.<br />

“Glielo ha fatto capire il colonnello Paolantonio”. “Mi porti il colonnello Paolantonio. Io non<br />

sapevo nulla <strong>di</strong> quello che c’era <strong>di</strong>etro <strong>le</strong> quinte. Voi avevate fatto quello che avete fatto. E voi<br />

sperate <strong>di</strong> farmi cadere nel baratro? Ma io prendo <strong>le</strong>i ed il colonnello Paolantonio e ci butto<br />

voialtri nel baratro”.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

“Cadere nel baratro”, in che senso? Le avevano teso una trappola, secondo <strong>le</strong>i?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Lei capisce cosa significa, nella veste in cui uno si trova, uccidere con un motivo – perché io<br />

non è che ho ucciso, secondo loro, con qua<strong>le</strong> motivo? Di eliminare il loro confidente. Quin<strong>di</strong><br />

era un fatto specifico che mi si faceva carico. La <strong>le</strong>gittima <strong>di</strong>fesa spuntò dopo. Ma il fatto fu<br />

che io l’avevo ucciso perché confidente dell’ispettore Messana. Ha detto niente <strong>le</strong>i. Quintuplice<br />

omici<strong>di</strong>o preme<strong>di</strong>tato. L’ufficio <strong>di</strong> istruzione del Tribuna<strong>le</strong> <strong>di</strong> Trapani istruì il processo ed il<br />

Giu<strong>di</strong>ce Istruttore, Macaluso, concluse – in atti ci deve essere – che nei fatti non si ravvisava<br />

responsabilità pena<strong>le</strong>.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Lei fu processato, per questo fatto.


TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si. Quintuplice omici<strong>di</strong>o preme<strong>di</strong>tato.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Ma quando Messana <strong>le</strong> fa questa affermazione pesantissima, <strong>le</strong> <strong>di</strong>ce: “Lei ha ucciso Ferreri<br />

perché mio confidente”,…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

L’acchiappo per il bavero e lo sol<strong>le</strong>vo tre volte. Poi lo siedo e gli <strong>di</strong>co: “Lei farà i conti con<br />

me. Nel baratro io ci butto <strong>le</strong>i ed il suo colonnello Paolantonio”. Ci fu si<strong>le</strong>nzio <strong>di</strong> tomba. Le<br />

voci del mio genera<strong>le</strong>, quando mi <strong>di</strong>sse: “Giallombardo…” e mi intimò <strong>di</strong> allontanarmi, si<br />

sentivano da Corso Vittorio Emanue<strong>le</strong>.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

E cosa <strong>le</strong> <strong>di</strong>sse?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Mi richiama e mi <strong>di</strong>ce: “Giallombardo vai via. Stai tranquillo che <strong>di</strong>etro <strong>di</strong> te ci sono i tuoi<br />

superiori”. Ed ebbi fatta la proposta <strong>di</strong> Medaglia d’Argento.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. LANFRANCA.<br />

Giu<strong>di</strong>ce, io ho terminato.<br />

GIUDICE.<br />

Va bene. Siccome l’esame è stato più che approfon<strong>di</strong>to, io invito <strong>le</strong> parti a non ripercorrere<br />

strade già…. Se ci sono punti nuovi da approfon<strong>di</strong>re, o chiarimenti – io capisco che con la<br />

parola “chiarimenti” si può aprire il vasi <strong>di</strong> Pandora – però…. Cerchiamo <strong>di</strong> non ripercorrere<br />

strade già ampiamente percorse. Va bene? Se è possibi<strong>le</strong>. Aspetti, genera<strong>le</strong>. C’è, forse, l’altro<br />

<strong>di</strong>fensore che vuo<strong>le</strong> porre qualche domanda.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Genera<strong>le</strong>, buongiorno. Sono l’avvocato Gervasi. Genera<strong>le</strong>, <strong>le</strong>i seppe che, sul punto relativo alla<br />

ricostruzione dei fatti <strong>di</strong> cui abbiamo finora parlato, cioè <strong>di</strong> questa sera in cui morì il Frà<br />

Diavolo, la Commissione Antimafia, nel 1971, ebbe ad occuparsene?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Cosa?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Le risulta, <strong>le</strong>i sa se la Commissione Parlamentare Antimafia, nel 1971, negli anni settanta,…<br />

GIUDICE.<br />

Avvocato Gervasi, però qui…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

No, no, ma è propedeutica…<br />

GIUDICE.<br />

No, no, per carità. Però io <strong>di</strong>co una cosa. Se ci sono atti, documenti che possono essere<br />

prodotti, ovviamente, la <strong>di</strong>fesa se ne farà parte <strong>di</strong>rigente. Però fare rispondere ad un teste su<br />

documenti, su…. Non so fino a che punto sia…


DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Non su documenti. La circostanza era su una <strong>di</strong>chiarazione resa, non su un documento. La<br />

domanda che vo<strong>le</strong>vo fare è se <strong>le</strong>i ebbe mai conoscenza del fatto che il colonnello Paolantonio,<br />

rispondendo, come teste, ad una domanda <strong>di</strong>sse che <strong>le</strong>i già sapeva dell’esistenza del Ferreri<br />

come agente segreto suo da molto tempo prima. Cioè, se <strong>le</strong>i sa questa circostanza. Se <strong>le</strong> risulta<br />

che Paolantonio questa cosa la <strong>di</strong>sse.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Questa è una falsità esagerata.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Si, questo mi è chiaro.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Il colonnello Paolantonio mi chiese perdono prima <strong>di</strong> morire. Ed io <strong>di</strong>ssi: “Dopo tutto quello<br />

che è successo, si può anche perdonare”. Non mi tocchi questo tasto. Lui si avva<strong>le</strong>va del fatto<br />

che era convinto <strong>di</strong> essere sulla giusta strada, per motivi politici – aveva interessi in politica. Io<br />

non mi sono occupato mai <strong>di</strong> politica. Mi sono occupato <strong>di</strong> perseguire i delinquenti, i<br />

responsabili <strong>di</strong> coloro che non davano pace…. Il comune <strong>di</strong> Alcamo, il sindaco <strong>di</strong> Alcamo….<br />

Non si campava più. Si ammazzavano come i cani. Non c’era più niente da fare. Io catturai un<br />

capitano dell’EVIS. Questo rilasciò una <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> qualche <strong>di</strong>eci pagine.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

E che cosa c’era scritto in questa <strong>di</strong>chiarazione?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

L’hanno loro.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Loro chi?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Il Comando.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Che cosa riguardava? Riguardava i fatti per cui…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Riguardava tutto quello che era successo. Il capitano dell’EVIS <strong>di</strong>ceva perché dell’esistenza<br />

dell’EVIS. Perché questa lotta al comunismo.<br />

VOCI SOVRAPPOSTE E CONFUSE.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Ma la mia domanda è se <strong>le</strong>i sapeva che Paolantonio, nel 1971, alla Commissione Antimafia,<br />

aveva detto <strong>di</strong> aver<strong>le</strong> detto, a <strong>le</strong>i Giallombardo, che il Ferreri era suo agente segreto.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Questo Paolantonio l’ha detto. Però bisogna vedere se era vero. Ha detto che mi aveva<br />

informato e <strong>di</strong>sse, nella circostanza, se mi è consentito, “Bastava la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> grado per<br />

essere creduto”.


DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Lo <strong>di</strong>sse anche…. Lei sapeva, nel momento in cui <strong>le</strong>i andò a Pa<strong>le</strong>rmo, perché chiamato dal<br />

genera<strong>le</strong> Calabrò, <strong>le</strong>i sapeva che Paolantonio, anche allora, aveva detto <strong>di</strong> averla informato del<br />

suo rapporto con Ferreri?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Non riesco a…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Nel momento in cui il genera<strong>le</strong> Calabrò la chiama, <strong>le</strong>i, capitano Giallombardo, sa che<br />

Paolantonio ha detto ai superiori “Ho informato Giallombardo che Ferreri era un confidente”?<br />

Si o no?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Nel pormi questa domanda…, <strong>le</strong>i mi consenta. Io debbo <strong>di</strong>re se mi aveva informato,<br />

Paolantonio. Io ho già detto che Paolantonio non mi aveva detto nulla. Lo detto in tutti i<br />

momenti, in tutti gli sta<strong>di</strong> dell’inchiesta.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Su questo non ho dubbi, genera<strong>le</strong>.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Paolantonio non mi ha detto niente.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Si. E allora perché <strong>le</strong>i non vuo<strong>le</strong> la presenza <strong>di</strong> Paolantonio? Abbiamo detto “Perché è un<br />

superiore”. Ma perché dovrebbe temere la presenza <strong>di</strong> un altro superiore?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Non è che la temevo, io. La temevo per loro.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Cioè?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

La mia reazione.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Cioè?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Lo acchiappavo e lo scannavo la davanti.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Perché avrebbe dovuto avere una reazione contro Paolantonio, in quel momento, se <strong>le</strong>i sapeva<br />

che Paolantonio aveva detto a qualcuno…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Per questa macroscopica bugia lurida.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Quando l’aveva detta, questa bugia, Paolantonio?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.


Lo <strong>di</strong>ceva sempre che mi aveva informato.<br />

GIUDICE.<br />

Ma <strong>le</strong>i quando lo ha saputo, genera<strong>le</strong>? Questo è il punto. Lei quando è che ha saputo, il<br />

momento esatto, che Paolantonio <strong>di</strong>ceva questa cosa?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Signor Giu<strong>di</strong>ce, c’è un dossier della Commissione Antimafia dove è scritto tutto questo. In<br />

questo dossier della Commissione Antimafia, che credo sia in atti – avvocato, c’è? – viene<br />

detto questo: che io ero a conoscenza del fatto che era un suo confidente.<br />

GIUDICE.<br />

Ecco. Questo è chiaro. L’abbiamo appurato. La domanda che <strong>le</strong> faceva l’avvocato è questa:<br />

quando è il momento esatto in cui <strong>le</strong>i apprende che Paolantonio <strong>di</strong>ceva queste cose?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

C’è un volume.<br />

GIUDICE.<br />

Come?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Avvocato, dove è il volume?<br />

GIUDICE.<br />

No, genera<strong>le</strong>, mi segua. Lei, poco fa,…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Signor Giu<strong>di</strong>ce, mi consenta. Quel volume contiene tutti questi particolari, del fatto che lui<br />

<strong>di</strong>ceva “Io l’ho avvertito”. Nel volume c’è scritto. Mi si fa carico…. Io sono imputato…. Quel<br />

volume è un poema. C’è un punto in cui si <strong>di</strong>ce che tutto ciò avveniva in una caserma dei<br />

carabinieri e veniva ucciso un confidente. E l’inquirente, non ricordo chi,…. Mi fate la<br />

cortesia. Dovete <strong>le</strong>ggere l’ultimo periodo.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Va bene, genera<strong>le</strong>. Fa parte <strong>di</strong> quella produzione <strong>di</strong> cui…<br />

GIUDICE.<br />

Allora. Per <strong>favore</strong>, non <strong>di</strong>alogate fra <strong>di</strong> voi, altrimenti qua an<strong>di</strong>amo fuori controllo. C’è un<br />

punto che si deve chiarire, genera<strong>le</strong>. Lei è stato chiarissimo bravissimo nello spiegare la<br />

<strong>di</strong>namica dei fatti. Lei ha detto che aveva un’avversione nei confronti del suo superiore<br />

Paolantonio perché aveva detto questa cosa. Aveva detto, cioè, che <strong>le</strong>i sapeva che Frà Diavolo<br />

sarebbe stato un confidente della polizia. Ma <strong>le</strong>i quando l’ha saputo questo? Prima <strong>di</strong> andare…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Che cosa ho saputo prima? Che Frà Diavolo era un confidente della polizia?<br />

GIUDICE.<br />

No, che Paolantonio <strong>di</strong>ceva questo.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Io l’ho saputo da quello che c’è scritto in quel libro là. Perché l’inquirente dell’epoca…


VOCI SOVRAPPOSTE E FUORI MICROFONO.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Genera<strong>le</strong>, mi ascolti. Forse io ho perfettamente chiaro che <strong>le</strong>i ha riferito, a tutti quanti noi, <strong>di</strong><br />

non avere saputo che Ferreri era un confidente <strong>di</strong> Messana e <strong>di</strong> Paolantonio.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

E per questo ho or<strong>di</strong>nato ai carabinieri “Non sparate, non sparate”.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

La mia domanda è: per qua<strong>le</strong> ragione <strong>le</strong>i chiede al genera<strong>le</strong> Calabrò <strong>di</strong> non fare presenziare, al<br />

colloquio con Messana, il Paolantonio?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Perché temevo <strong>di</strong> una reazione mia, che l’avrei preso a schiaffi.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

E perché avrebbe dovuto prendere a schiaffi il Paolantonio?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Perché lui smentisce spudoratamente <strong>di</strong>cendomi che io ero a conoscenza.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Quin<strong>di</strong> <strong>le</strong>i già sapeva, quando si recò a Pa<strong>le</strong>rmo, che Paolantonio aveva detto questa cosa?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Ma si. Perché se non vado errato…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Basta. Va bene. L’ulteriore precisazione è la seguente. Lei sapeva o ha mai saputo che in<br />

Alcamo la stessa mattina in cui ci fu il conflitto a fuoco in cui morirono questi componenti<br />

della banda Ferreri, morirono, in altra circostanza, sempre nel territorio <strong>di</strong> Alcamo, altri tre<br />

componenti della banda Ferreri?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Di Camporea<strong>le</strong>.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Camporea<strong>le</strong> era nella sua giuris<strong>di</strong>zione?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si. Per questo mi riporto, necessariamente, ai giornali dell’epoca. Contemporaneamente,<br />

particolare, signor Giu<strong>di</strong>ce, quella notte lo scontro doveva avvenire io, la compagnia <strong>di</strong><br />

Alcamo, con la banda <strong>di</strong> Frà Diavolo e la stazione dei carabinieri <strong>di</strong> Camporea<strong>le</strong> con la banda<br />

<strong>di</strong> Nino Terranova. Chi era Nino Terranova?<br />

GIUDICE.<br />

È proprio necessario, avvocato?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Se ricordava chi erano i fratelli Taormina. Taormina è possibi<strong>le</strong> che si chiamassero questi altri<br />

morti?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.


I fratelli Taormina erano i due fratelli comunisti che avrebbero dovuto essere uccisi da Frà<br />

Diavolo…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

No, gli altri membri della banda Ferreri che morirono non nel conflitto a fuoco, ma in un’altra<br />

parte della sua zona.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

I fratelli Taormina…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Comunque si ricorda che vi furono questi altri morti.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Si. Tutti questi facevano parte della banda <strong>di</strong> Nino Terranova. Questi, anzi, scannarono come<br />

cani…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

La penultima domanda che <strong>le</strong> faccio è: <strong>le</strong>i presenziò all’autopsia <strong>di</strong> Frà Diavolo?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Certo.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Quin<strong>di</strong> è certo <strong>di</strong> avere visto i due fori in fronte.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Due fori nella fronte ed uno nel basso addome.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Signor genera<strong>le</strong>,…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Il perito settore, se mi consente, al qua<strong>le</strong> io posi…. “Un pugno nello stomaco. Né più, né<br />

meno”.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Signor genera<strong>le</strong>, dove ha <strong>le</strong>tto, nel libro “Portella…”, e la domanda si riferisce al capo <strong>di</strong><br />

imputazione, è specifica relativamente al capo <strong>di</strong> imputazione. Nel libro per cui <strong>le</strong>i ha sporto<br />

querela, “Portella della Ginestra: Microstoria <strong>di</strong> una strage <strong>di</strong> Stato”, si ricorda in qua<strong>le</strong> parte,<br />

in qua<strong>le</strong> pagina, in qua<strong>le</strong> capitolo era inserita la frase?<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Per carità, si rivolga al mio avvocato.<br />

GIUDICE.<br />

Avvocato, qua<strong>le</strong> è lo scopo? Mi faccia capire.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Viene contestato, all’imputato, <strong>di</strong> avere detto la seguente frase “Attribuendo al Giallombardo<br />

la veste <strong>di</strong> kil<strong>le</strong>r spietato e freddo crimina<strong>le</strong> al servizio ora <strong>di</strong> questo, ora <strong>di</strong> quell’altro<br />

padrone”. Con riferimento al secondo capo <strong>di</strong> imputazione che è “Portella della Ginestra:<br />

Microstoria <strong>di</strong> una strage <strong>di</strong> Stato”.


GIUDICE.<br />

Si. Ma perché chiede…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Perché è lui che permette, in questo senso, al Pubblico Ministero, <strong>di</strong> formulare il capo <strong>di</strong><br />

imputazione perché viene estrapolato dalla querela.<br />

GIUDICE.<br />

Ma se <strong>le</strong>i può provare documentalmente che non ci sono queste frasi…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Io il libro l’ho prodotto. È solo se si ricorda <strong>di</strong> avere <strong>le</strong>tto questa frase che io <strong>le</strong> ho <strong>le</strong>tto.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Ottantanove anni. Quando <strong>le</strong>ssi…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

“Portella della Ginestra: Microstoria <strong>di</strong> una strage <strong>di</strong> Stato”. Se vi è contenuta, riferita a <strong>le</strong>i, la<br />

frase “Giallombardo, kil<strong>le</strong>r spietato e freddo crimina<strong>le</strong> al servizio ora <strong>di</strong> questo, ora <strong>di</strong><br />

quell’altro padrone”.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

Che <strong>le</strong> devo <strong>di</strong>re. Lei scriva tutto quello che vuo<strong>le</strong>.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

No, no. Se <strong>le</strong>i l’ha <strong>le</strong>tta, questa frase.<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

No. Io l’ho fatta <strong>le</strong>ggere agli altri. E quando, io ho un fratello avvocato, gli altri hanno <strong>le</strong>tto…<br />

GIUDICE.<br />

Va bene, va bene. Mi pare evidente che…<br />

TESTE GIALLOMBARDO.<br />

L’ho fatta <strong>le</strong>ggere agli altri.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Posso?<br />

GIUDICE.<br />

Avvocato Di Trapani.<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Genera<strong>le</strong>, <strong>le</strong>i, invece, ricorda se a pagina 223 del libro si parla…<br />

GIUDICE.<br />

No, scusate. Tutto ciò che può essere provato documentalmente è perfettamente inuti<strong>le</strong><br />

chiederlo al teste. Anche perché ha la sua età. Dopo un’ora e mezza <strong>di</strong> controesame mi sembra<br />

inuti<strong>le</strong> affaticarlo ulteriormente. Tutto ciò che può essere prodotto e provato documentalmente,<br />

per <strong>favore</strong>, venga fatto per <strong>le</strong> vie giuste. Va bene, genera<strong>le</strong>. La ringraziamo. Può accomodarsi.<br />

Abbiamo finito. Va bene. A questo punto introduciamo il teste Lo Cicero. Si accomo<strong>di</strong>. Legga<br />

la formula <strong>di</strong> impegno.<br />

TESTE LO CICERO.


Consapevo<strong>le</strong> della responsabilità mora<strong>le</strong> e giuri<strong>di</strong>ca che assumo con la mia deposizione, mi<br />

impegno a <strong>di</strong>re tutta la verità ed a non nascondere nulla <strong>di</strong> quanto è a mia conoscenza.<br />

GIUDICE.<br />

Le sue generalità.<br />

TESTE LO CICERO.<br />

Lo Cicero Baldassare, nato a Pa<strong>le</strong>rmo il 28/6/52.<br />

GIUDICE.<br />

Va bene. Prego, Pubblico Ministero.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Grazie, Giu<strong>di</strong>ce. Signor Lo Cicero, <strong>le</strong>i ha ricevuto un incarico, da parte della Procura della<br />

Repubblica, per procedere alla trascrizione <strong>di</strong> un’intervista?<br />

TESTE LO CICERO.<br />

Si.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Può in<strong>di</strong>care, cortesemente, al Tribuna<strong>le</strong>, al Giu<strong>di</strong>ce, <strong>di</strong> fatto, <strong>di</strong> qua<strong>le</strong> intervista si è trattata.<br />

Senza che riferisca il contenuto dell’intervista. Da dove proveniva questa intervista e chi era a<br />

parlare.<br />

TESTE LO CICERO.<br />

Onestamente non mi ricordo da dove veniva…. Comunque erano tre videocassette che<br />

contenevano del<strong>le</strong> interviste fatte dal dottor <strong>Casarrubea</strong> e c’era uno speaker, un intervistatore<br />

che lo intervistava.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

La sua attività è consistita, in particolare, in che cosa?<br />

TESTE LO CICERO.<br />

Ho soltanto trascritto ciò che ascoltavo, ciò che sentivo.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Quin<strong>di</strong> ha trasposto, in realtà, <strong>le</strong> <strong>di</strong>chiarazioni…<br />

TESTE LO CICERO.<br />

Esattamente. Su carta.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Senta, queste cassette da chi <strong>le</strong> erano state fornite?<br />

TESTE LO CICERO.<br />

Se non ricordo ma<strong>le</strong>, dal dottor De Luca. Salvatore De Luca.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Dal Pubblico Ministero, quin<strong>di</strong>.<br />

TESTE LO CICERO.<br />

Si, si.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Le erano state consegnate dal dottor De Luca in esecuzione dell’incarico.


TESTE LO CICERO.<br />

Dell’incarico, si.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Ho capito. Va bene. Nessun altra domanda, Giu<strong>di</strong>ce.<br />

GIUDICE.<br />

Le altre parti vogliono porre domande al teste? Nessuna? È stata fatta una trascrizione <strong>di</strong><br />

queste…?<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Non è depositata, Giu<strong>di</strong>ce?<br />

GIUDICE.<br />

È agli…. No, non lo so, perché sono depositate <strong>le</strong> cassette.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Mi riservo <strong>di</strong> depositarla la prossima volta. Ricordavo <strong>di</strong> averlo già fatto.<br />

GIUDICE.<br />

Non ricordo io. Va bene. Lei può andare intanto. Grazie. questa è la produzione della parte<br />

civi<strong>le</strong>. La Procura ha depositato…. Ci sono <strong>le</strong> videocassette, però non so se siano mai state<br />

depositate <strong>le</strong> trascrizioni.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Giu<strong>di</strong>ce, mi riservo <strong>di</strong> farlo la prossima volta, perché ora c’ho gli originali.<br />

GIUDICE.<br />

Naturalmente ci si riserva fin d’ora <strong>di</strong> far<strong>le</strong> trascrivere da un perito d’ufficio, qualora…. A<br />

meno che <strong>le</strong> parti non concordano sul contenuto, non facciano questioni sul contenuto stesso.<br />

Si tratta <strong>di</strong> videocassette, per cui il contenuto, <strong>di</strong>co, sia…. È impossibi<strong>le</strong> che vi possano essere<br />

<strong>di</strong>vergenze sull’interpretazione, sull’ascolto o sulla successiva trascrizione. Qualora ci<br />

dovessero essere, eventualmente, ci si riserva fin d’ora <strong>di</strong> nominare…, <strong>di</strong> far fare una<br />

trascrizione anche d’ufficio. Va bene. A questo punto…<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Avrei una richiesta…<br />

GIUDICE.<br />

Prego.<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

…istruttoria alla luce della deposizione del teste Giallombardo, poiché lo stesso ha fatto<br />

riferimento qua<strong>le</strong> persona presente al momento, mi pare <strong>di</strong> capire, proprio dell’esplosione dei<br />

colpi <strong>di</strong> pistola, della moglie del Giallombardo, ai sensi dell’art 195 del Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Procedura<br />

Pena<strong>le</strong>, il Pubblico Ministero chiede che si escussa la stessa signora <strong>le</strong> cui generalità…<br />

GIUDICE.<br />

Possiamo farlo. Però io devo dare atto che la signora è stata presente per tutto il tempo. Quin<strong>di</strong><br />

la genuinità <strong>di</strong> questo teste, chiaramente, sarebbe…. Devo darne atto perché la signora è stata<br />

presente tutto il tempo.


PUBBLICO MINISTERO.<br />

Rimane…<br />

GIUDICE.<br />

Rimane la richiesta. Le altre parti?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Sulla richiesta del Pubblico Ministero, ovviamente, la <strong>di</strong>fesa non si oppone. Però la richiesta<br />

deve proprio, sull’ascolto del<strong>le</strong> <strong>di</strong>chiarazioni del teste Giallombardo, chiedere, doverosamente,<br />

che il verba<strong>le</strong> <strong>di</strong> oggi sia trasmesso alla Procura della Repubblica competente per territorio. Noi<br />

abbiamo appreso che <strong>le</strong> <strong>di</strong>chiarazioni, i verbali giu<strong>di</strong>ziari prodotti sono assolutamente falsi.<br />

Non era presente nessuno. E sono stati costruiti a tavolino.<br />

GIUDICE.<br />

Avvocato, siccome sono fatti del 1947,…<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Io credo che la Procura competente, che è la Procura della Repubblica <strong>di</strong> Trapani, sia l’unica a<br />

stabilire se su tutti i fatti,…<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

E allora non doveva rispondere, Giu<strong>di</strong>ce. Non doveva rispondere perché c’è una garanzia<br />

precisa, per i <strong>testi</strong>moni, contro l’autoincriminazione. Lei, avvocato, è stato chiaro, anche con<br />

un gesto abbastanza vio<strong>le</strong>nto, in<strong>di</strong>rizzato verso questo Pubblico Ministero e la <strong>di</strong>fesa per <strong>di</strong>re,<br />

insomma, che era norma<strong>le</strong> che rispondesse. È un principio costituzionalmente garantito<br />

secondo il qua<strong>le</strong> il teste non può rendere <strong>di</strong>chiarazioni contro sè. Glie<strong>le</strong> abbiamo fatte rendere,<br />

e dopo che <strong>le</strong> ha rese, si chiede che il teste venga incriminato. E no.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Io non ho chiesto che il teste venga incriminato, primo. Non è…<br />

GIUDICE.<br />

Va bene.<br />

VOCI SOVRAPPOSTE E CONFUSE.<br />

GIUDICE.<br />

La sua richiesta è chiarissima. La posizione del Pubblico Ministero è altrettanto chiara. Io <strong>di</strong>co<br />

soltanto che, su questa richiesta, mi riservo perché voglio verificare se, effettivamente, vi siano<br />

gli estremi nel caso della sussistenza evidente <strong>di</strong> una causa <strong>di</strong> estinzione <strong>di</strong> reato, qua<strong>le</strong> è la<br />

prescrizione. Tutto qui. È un fatto che devo approfon<strong>di</strong>re. Il <strong>di</strong>fensore <strong>di</strong> parte civi<strong>le</strong> vo<strong>le</strong>va<br />

interloquire?<br />

DIFENSORE DI PARTE CIVILE.<br />

Si. Si oppone alla richiesta del Pubblico Ministero in or<strong>di</strong>ne alla au<strong>di</strong>zione della moglie del<br />

Giallombardo, in quanto, come, per altro, ri<strong>le</strong>vato dal giu<strong>di</strong>cante, la stessa è stata presente in<br />

tutta la fase del <strong>di</strong>battimento e, quin<strong>di</strong>, non sarebbe un teste genuino. Si oppone, altresì, alla<br />

richiesta formulata adesso dal <strong>di</strong>fensore dell’imputato <strong>Casarrubea</strong> in quanto, quasi con<br />

certezza, i fatti ipotizzabili a carico del genera<strong>le</strong> Giallombardo sarebbero coperti da sicura


GIUDICE.<br />

prescrizione. Inoltre perché non vi è nessun atto a sua firma <strong>di</strong>vergente da quello che oggi<br />

avrebbe <strong>di</strong>chiarato. In ultimo per <strong>le</strong> considerazioni svolte proprio dal Pubblico Ministero in<br />

or<strong>di</strong>ne alla cosiddetta “autoincriminazione” del teste. Grazie.<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Come si <strong>di</strong>ce in questi casi, per amore dell’arte, sono tra quelli che hanno sempre pensato che<br />

<strong>le</strong> <strong>di</strong>chiarazioni autoin<strong>di</strong>zianti debbano essere protette in una certa maniera. Le sapevo anche<br />

prima che <strong>di</strong>ventassero norma, queste cose. Io ho chiesto la trasmissione degli atti alla Procura<br />

della Repubblica competente, che è la Procura della Repubblica <strong>di</strong> Trapani, perché? Per<br />

ricostruire, stabilirà poi la Procura della Repubblica competente, per qua<strong>le</strong>, se e per tutti i reati<br />

si sono maturate <strong>le</strong> con<strong>di</strong>zioni prescrizionali, per stabilire come è potuto accadere che un<br />

ufficio preposto ad accertare un fatto, a fare un capo <strong>di</strong> imputazione, abbia avuto dei documenti<br />

pa<strong>le</strong>semente e chiaramente, fino a quel momento, e sembra che la cosa si sapesse, non veri.<br />

Tutto qua.<br />

GIUDICE.<br />

Va bene. Resta ferma la riserva. Inuti<strong>le</strong> insistere sul punto. Per quanto riguarda l’ammissione<br />

della signora, moglie del teste che ha appena deposto, il Giu<strong>di</strong>ce non ammette ta<strong>le</strong> teste<br />

ritenendolo superfluo, atteso che riferirebbe <strong>le</strong> medesime circostanze che, per altro, ha sentito<br />

dalla viva voce del teste già escusso. Va bene, per quanto riguarda il proseguio, la prossima<br />

u<strong>di</strong>enza, visto che comunque con i <strong>testi</strong> dell’accusa abbiamo concluso, sarà de<strong>di</strong>cata, prima <strong>di</strong><br />

iniziare con l’escussione dei <strong>testi</strong> della <strong>di</strong>fesa, all’esame dell’imputato. È necessario de<strong>di</strong>care<br />

un’intera u<strong>di</strong>enza a questo?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Giu<strong>di</strong>ce, non ricordo se è stato chiesto.<br />

GIUDICE.<br />

L’esame?<br />

DIFENSORE DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI.<br />

Si.<br />

GIUDICE.<br />

Io davo per scontato <strong>di</strong> si. Lo verifichiamo subito. Il Pubblico Ministero l’ha chiesto. Il<br />

<strong>di</strong>fensore <strong>di</strong> parte civi<strong>le</strong> si è associato al<strong>le</strong> richieste del Pubblico Ministero e, quin<strong>di</strong>,<br />

implicitamente, l’ha chiesto pure. Purtroppo nel verba<strong>le</strong> riassuntivo non sono in<strong>di</strong>cate <strong>le</strong><br />

richieste <strong>di</strong> prova. Comunque, dal momento che il Pubblico Ministero l’ha chiesto…. Se poi <strong>le</strong><br />

parti vogliono formulare una richiesta <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso….<br />

PUBBLICO MINISTERO.<br />

Giu<strong>di</strong>ce, c’è un accordo con la <strong>di</strong>fesa per invertire l’onere dell’acquisizione della prova. Vi è<br />

l’accordo affinché si procede all’escussione dei <strong>testi</strong> nell’interesse della <strong>di</strong>fesa.<br />

Successivamente all’esito, l’esame dell’imputato.


Va bene. An<strong>di</strong>amo all’u<strong>di</strong>enza del 25 novembre,<br />

ore nove e seguenti. È un’u<strong>di</strong>enza straor<strong>di</strong>naria<br />

de<strong>di</strong>cata a questo processo. La <strong>di</strong>fesa è onerata<br />

per la citazione dei <strong>testi</strong> <strong>di</strong> cui al n° 1 della<br />

propria lista.

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