Untitled - EleA@UniSA - Università degli Studi di Salerno
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Questo si apprende dalla seguente Lettera, che<br />
l’avvocato Capone il 17 febbraio 1868 inviò al<br />
Prefetto <strong>di</strong> <strong>Salerno</strong> :<br />
“ Con nota del 2.1 scorso gennaio resi la S. V. I. consapevole d ’es-<br />
sersi nel locale del Sem inario, commesso fu r to <strong>di</strong> alcuni oggetti <strong>di</strong> rame,<br />
appartenenti un tempo al Seminario stesso, ed a me consegnati, cioè,<br />
5 caldaie, una “ sartagine„ tre bacili <strong>di</strong> rame cedro, ed un barile<br />
anche <strong>di</strong> rame. Le m anifestai, inoltre, che il fu rto si era dovuto<br />
commettere col mezzo <strong>di</strong> chiave falsa dal 20 novembre 1867 in poi, dalla<br />
quale epoca, essendosi chiusa la Scuola Magistrale, io non avevo p iù visitato<br />
quel locale. N on mancai pure <strong>di</strong> fa rle notare, che nelle ore <strong>di</strong>urne<br />
accedevano nelle sale superiori <strong>di</strong> quel locale i com ponenti il corpo <strong>di</strong><br />
musica della Guar<strong>di</strong>a Nazionale <strong>di</strong> <strong>Salerno</strong>; e la notte poi <strong>di</strong>moravano<br />
abitualm ente, nelle stanze inferiori, i tam burini della stessa Guar<strong>di</strong>a, i<br />
quali, per qaanto m i si assicurava, conservavano pure le chiavi del p a <br />
ravento, che chiude la scalinata, la quale mena alle sale superiori.<br />
La pregavo, infine, <strong>di</strong> darm i le opportune istruzioni.<br />
A quella mia nota non Ju d a ta alcuna risposta, nè finora si è adottato<br />
alcun provve<strong>di</strong>mento, per im pe<strong>di</strong>re, che altri fu r ti si commettessero.<br />
La consegna dei locali e dei m obili del Sem inario m i f u fa tta , perchè<br />
io avevo la Direzione della Scuola Magistrale fem m in ile , la quale<br />
si teneva allora in quello stabilim ento. Questa Scuola al presente non<br />
si tiene più in quel luogo, e vi si tengono invece le Scuole Tecniche.<br />
Q uin<strong>di</strong> mal potrei continuare a tenere la responsabilità <strong>di</strong> una<br />
consegna, per la quale non vi sarebbe ora ragione alcuna. Prego adunque<br />
la S. V. a volermi esonerare da tale consegna, la quale potrebbe<br />
essere affidata al Direttore delle Scuole Tecniche, tanto p iù che dei mobili<br />
fa n parte le macchine fisiche, <strong>di</strong> cui quelle Scuole potrebbero usare<br />
Passarono cinque anni, e finalmente, il 7 luglio<br />
1873, il Subeconomo Diocesano <strong>di</strong> Cava, Giovanni<br />
Giannelli, scriveva all’avv. Capone, <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cargli<br />
un giorno, in cui era <strong>di</strong>sposto a fare la detta<br />
consegna (1).<br />
Intanto, in quei locali così ristretti, che erano<br />
stati lasciati al Seminario, e nei quali, alcuni dor-<br />
(1) Q uesta L ettera si trova insiem e con gli altri docu m en ti d el Se<br />
m inario n e ll’A rch. del C apit.