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SIMBIOSI La filiera del gemmoterapico V2.indd - Collegio ...

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PIER PAOLO PILOTTI nasce a Pinerolo (TO) il 03/07/1959, laureato in Medicina e Chirurgia<br />

a Torino, esercita attività libero professionale in Medicina Omeopatica e Fitoterapia dal<br />

1986. All’inizio degli anni ’90 ha iniziato l’attività di ricerca sui gemmoderivati proponendo<br />

nuovi criteri applicativi clinici.<br />

A Silvia, Giulia e Madda.<br />

Pier Paolo Pilotti<br />

LA GEMMA:<br />

meraviglioso strumento terapeutico<br />

Il contenuto di questo capitolo è riconducibile alla esperienza personale di uno<br />

degli autori, medico omeopata e fi toterapeuta da oltre un ventennio, che nel corso<br />

degli anni di attività, ha maturato la consapevolezza di alcune incompletezze<br />

proprie <strong>del</strong>l’ambito <strong>del</strong>la medicina naturale.<br />

A fronte di un aumento vorticoso di popolarità e fatturati, in fi toterapia continuano<br />

a rimanere irrisolte due questioni fondamentali relative all’uso degli elementi vegetali<br />

in terapie applicate su esseri umani ed in medicina veterinaria:<br />

1) Perché in certi ambiti fi toterapici, quali la gemmoterapia oggetto <strong>del</strong>la nostra<br />

trattazione, non è possibile reperire studi e pubblicazioni che considerino l’iter<br />

trasformativo <strong>del</strong> vegetale, dalla sua raccolta sul campo fi no allo stadio fi nale di<br />

prodotto farmaceutico?<br />

2) Perché scorrendo tutta la letteratura fi toterapica degli ultimi due secoli non<br />

si riesce a defi nire con precisione un ambito di azione specifi co per ogni singolo<br />

vegetale, tanto che ad un qualsivoglia elemento botanico vengono attribuite<br />

guarigioni negli ambiti clinici più disparati, destando così l’impressione che tutto<br />

serve per tutto?<br />

Alla prima diffi coltà, vale a dire la strutturazione di una fi liera, ho dato una risposta<br />

svolgendo in prima persona la raccolta, il riconoscimento e la macerazione<br />

degli elementi botanici; l’acquisto di numerosi strumenti analitici e la formazione<br />

di un gruppo di valenti collaboratori permettono di effettuare le necessarie analisi<br />

di legge, nonché lo sviluppo di numerosi iter analitici chimici e microbiologici di<br />

ricerca. Le fasi ultime <strong>del</strong>la fi liera, vale a dire diagnosi, somministrazione e verifi -<br />

ca clinica vengono eseguite da oltre un decennio dal sottoscritto nella funzione di<br />

medico omeopata e fi toterapeuta, negli ultimi 2 anni coadiuvato da alcuni colleghi<br />

che si sono appassionati a queste modalità operative.<br />

<strong>La</strong> seconda diffi coltà è stata superata ricorrendo alla indagine sul corpo umano,<br />

studiato alla stregua di un sistema complesso, l’analisi <strong>del</strong> quale comporta la<br />

necessità di considerare le FUNZIONI e non gli ORGANI. Tali funzioni , tra loro<br />

intrecciate, vanno studiate nel loro DINAMISMO e l’interazione tra l’organismo e<br />

sostanze medicamentose deve prendere in considerazione il fattore tempo, inteso<br />

sia come storia biografi ca individuale che come istante o attimo, in cui avviene<br />

l’atto terapeutico, per poter comprendere gli esiti fi nali. Troppo spesso la clinica<br />

medica di tutti i giorni si basa su diagnosi cliniche, che non esito a defi nire “etichette<br />

per scatole vuote”, perché dietro l’altisonante terminologia greca o latina,<br />

si cela un raggruppamento di sintomi atemporali, che poco dicono <strong>del</strong>l’individualità<br />

biologica-evolutiva dei pazienti.<br />

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