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SCAMBIO PSICHICO-EMOTIVO SCAMBIO SCAMBIO GASSOSO SCAMBIO LIQUIDO SCAMBIO SCAMBIO SOLIDO Schema 3 46 EMOZIONI AMBIENTALI OSSIGENO BEVANDE CIBI FECI La gemma: meraviglioso strumento terapeutico SITI DI AZIONE DEI GEMMODERIVATI Larix Abies Pinus Castanea Prunus Vitis Aesculus Juniperus Stomaco Ovaie REAZIONI INDIVIDUALI ANIDRIDE CARBONICA SUDORE URINA MESTRUAZIONI Cute Quercus Tilia Crataegus Carpinus Alnus Rosa canina Betula Salix Rubus Juglans Corylus Ficus Cornus Robinia Fraxinus Fagus Acer Vaccinium Pier Paolo Pilotti RIMEDI DELLO SCAMBIO GASSOSO Relativamente alla sistemazione di elementi vegetali nel gruppo di pertinenza degli scambi gassosi, è stato possibile accertare la correttezza dell’ impiego degli aghiformi LARIX DECIDUA, PINUS MONTANA e ABIES ALBA o PECTINATA in patologie del sistema linfoghiandolare con particolare riferimento al distretto cefalico (otiti, faringotonsilliti recidivanti). LARIX DECIDUA o EUROPEA è l’unico tra i tre aghiformi a perdere le foglie in inverno, ama i versanti esposti al sole ed ha inoltre la caratteristica di essere una pianta pioniera (come pure la betulla), cioè fa parte di quei vegetali che per primi colonizzano terreni minerali, con poca sostanza organica e che preparano il terreno ad altre piante con maggiori esigenze nutrizionali. Gli aghi del larice non si inseriscono direttamente sul ramo, bensì su una piccola base, che viene raccolta con tutto il ciuffo di minuscoli aghi in allungamento (gemma foliare) verso maggio-giugno, a cui si aggiungono alcune gemme fi orali. Il Larice rappresenta quindi un prodotto essenziale per condizioni in cui la esigenza di sole e luce, per carenza di nutrienti e vitamine nell’organismo, sono prioritarie, quali ad esempio le frequenti ricadute faringotonsillari, in soggetti deboli ed emaciati o fasi di crescita in età infantile. ABIES ALBA o PECTINATA deve il suo nome alla disposizione a pettine degli aghi, che presentano sulla loro superfi cie inferiore una tipica stria bianca mediana, caratteri che ne permettono la differenziazione dall’ abete rosso; le chiazze di verde con le sue nuances nelle tavolozze di colore autunnali sono dovute agli abeti e ai pini, mentre la molteplicità di gialli e arancioni sono date dalla degradazione della clorofi lla che avviene negli aghi caduchi dei larici. Tollera l’ ombra e non sopporta elevati sbalzi termici, per questi motivi lo si ritrova sovente nelle esposizioni settentrionali delle vallate. Si è dimostrato molto utile in condizioni di estrema freddolosità e cefalee degli studenti a tipica localizzazione frontale e ad insorgenza pomeridiana, nonché in situazioni febbrili ricorrenti. PINUS MONTANA, subspecie PINUS UNCINATA, condivide con gli abeti il carattere sempreverde, ma ha una maggiore predilezione per i pendii esposti al sole. Si presenta con una disposizione delle gemme di tipo apicale, di dimensioni maggiori rispetto all’abete, ma numericamente meno consistenti; la raccolta delle gemme degli aghiformi lascia sulle mani il tipico profumo penetrante e persistente della resina, carattere olfattivo distintivo del totum vegetale delle conifere. Rinforza l’ azione dell’ abies in condizioni analoghe, tanto più in individui sottopeso. Particolarmente profi cua è la associazione dei tre summenzionati elementi vege- 47 Gemme Florali e Fogliari di Larix
Gemma di Rosa Canina tali (triade degli aghiformi) nelle alterazioni funzionali tiroidee, spesso misconosciute e trattate erroneamente perché mascherate da mal di gola e ipertrofi e ghiandolari. Si può facilmente dedurre da quanto appena esposto che in natura gli aghiformi rappresentano l’adattamento più idoneo del mondo arboreo a condizioni di basse temperature e ridotta insolazione, (l’aghifoglia ha una resa fotosintetica otto volte superiore alla latifoglia), rendendone plausibile l’ impiego in condizioni metaboliche di insuffi ciente apporto energetico respiratorio, che è proprio della tipologia linfatica o tubercolinica. Tale tipologia è purtroppo stata dimenticata dalla moderna medicina, ma si incontra quotidianamente nella pediatria con le continue ricadute otitico-tonsillari o in età più adulta in soggetti longilinei facilmente astenici o cefalalgici, pure tendenzialmente amenorroici se individui femminili. Il gruppo dei fi toterapici regolatori gli scambi gassosi presenta anche ROSA CANINA e BETULA nelle sue due specie PUBESCENS o VERRUCOSA, due elementi vegetali da decenni conosciuti per la loro ricchezza in vitamine e oligoelementi. ROSA CANINA è un arbusto spinoso ben rappresentato in ambiente montano i cui frutti rossi (cinorrodi) vengono da generazioni raccolti in autunno e, dopo opportuna asportazione dei semi in essi contenuti, se ne mangia il frutto particolarmente ricco in vitamina C; la eliminazione dei semini ricchi di peli è indispensabile per evitare il sintomo fastidioso che è valso alla rosa canina il soprannome di grattaculo. La gemma, sempre difesa da una spina, assume la forma di una fi amma ed una consistenza pastosa nel momento più opportuno per la raccolta. BETULA PUBESCENS e BETULA VERRUCOSA portano gemme di ridotte dimensioni non facilmente raggiungibili negli esemplari più vecchi e sviluppati, per cui si scelgono individui giovani alti non più di due metri per la raccolta, resa ancor più diffi cile dalla notevole appiccicosità delle gemme, che restano adese alle dita durante la frammentazione delle stesse. Nella loro veste di piante pioniere, riconoscibili dal tronco chiaro e dal profi lo aggraziato si associano bene nelle condizioni menzionate per il larice e, insieme ad esso ed alla rosa canina permettono riequilibri a volte sorprendenti in recidive faringotonsillari e catarrali resistenti ad altre terapie. Abbiamo inoltre accertato la capacità della betulla di intervenire sulle debolezze energetiche-linfoghiandolari grazie all’azione drenante sulla linfa, che colloca questo esile ed elegante vegetale a cavallo tra gli scambi gassosi e quelli liquidi. Per completare questa famiglia di vegetali operanti allo stadio gassoso vanno segnalati CARPINUS BETULUS e ALNUS GLUTINOSA, entrambi agenti a livello linfoghiandolare, modulando la formazione di catarri (sinusiti frontomascellari). Il CARPINUS ha reso buoni servigi in presenza di quel sintomo tanto innocuo quanto fastidioso che è il russare, quando esso sia dovuto a ipertrofi e adenoidee; per l’altra frequente causa del russare, cioè la distensione addominale, si impiegano gemmoderivati della fase solida. 48 La gemma: meraviglioso strumento terapeutico Pier Paolo Pilotti Albero di terza grandezza (fi no a 20 metri) ha una corteccia liscia e costolata. Tollerante l’ ombra, lo si ritrova spesso sotto i boschi di quercia in pianura. Il legno ha un buon potere calorico, per cui la sua ampia diffusione è stata favorita dall’ uomo. ALNUS GLUTINOSA e INCANA conosciute come ontano nero e ontano bianco in italiano, e verna in alcuni dialetti, sono due specie a portamento arboreo, che le differenziano dalla sua variabile arbustiva, l’alnus viridis (ontano verde o draus in dialetto piemontese), molto spesso causa di disastrose valanghe in inverni ad alta nevosità dopo stagioni povere di precipitazioni che gli hanno permesso di crescere e prosperare, complice anche una scarsa cura dei territori montani; questi arbusti, cresciuti eccessivamente realizzano un effetto fi onda, a causa dei suoi rami fl essibili sugli strati nevosi sovrapposti, che vengono catapultati a valle con nefaste conseguenze. Va segnalata altresì la curiosità dell’ alnus di crescere in luoghi umidi e sulle sponde dei corsi d’ acqua, tanto da essere usato da secoli nella costruzioni delle palafi tte. Dall’impiego clinico in situazioni catarrali orofaringee traspare chiaramente la proprietà analogica di agire sull’organismo in condizioni metaboliche simili all’ ambiente naturale in cui crescono e vegetano. RIMEDI DEGLI SCAMBI LIQUIDI Alla famiglia degli elementi botanici ascrivibili a questo livello fanno capo tra gli altri alcune piante già da secoli impiegate dalle popolazioni residenti in ambito alpino e prealpino: PRUNUS AVIUM (ciliegio) CASTANEA VESCA (castagno) VITIS VINIFERA (vite) PRUNUS AVIUM ha un alto valore economico grazie al legno pregiato che è in grado di fornire. In inverno, nei boschi spogli, si riconosce grazie agli strati circolari tipici dei suoi tronchi e le sue gemme sono tra le prime a sbocciare; nella raccolta si prediligono le gemme fl orali rispetto a quelle fogliari. A livello di frutti si prediligono le varietà dolci, mentre a livello di medicina popolare i peduncoli di amarena, specie ibridata del ciliegio a gusto acido, sono da sempre utilizzati per stimolare la diuresi nei bambini e da questa considerazione siamo partiti per verifi carne la validità clinica, dapprima in associazione con altri preparati e poi singolarmente, con esiti soddisfacenti su problematiche urinarie a tutte le età. CASTANEA VESCA è la pianta a maggiore impatto antropico sul territorio alpino, grazie al fatto che da essa si ricavano molteplici prodotti (frutti, farine, marmellate, dolci etc.), che nei decenni passati hanno rappresentato la sopravvivenza per le popolazioni alpine; si ha notizia di esemplari di centinaia di anni, anche se in condizioni di competizione non infl uenzata dall’ uomo questa pianta viene soppiantata dalla quercia. Per la raccolta si scelgono gemme a rapida crescita di consistenza elastica, che sono presenti sui polloni, vale a dire quei giovani getti Gemma di Castanea
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