SIMBIOSI La filiera del gemmoterapico V2.indd - Collegio ...
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Gemma<br />
Aesculus<br />
pronta per<br />
raccolta<br />
50<br />
<strong>La</strong> gemma: meraviglioso strumento terapeutico<br />
che originano direttamente dalle radici o dalla ceppaia e che meglio rappresentano<br />
la capacità rigenerativa <strong>del</strong>la pianta.<br />
Terapeuticamente essa occupa un posto di rilievo in tutti i trattamenti in ambito<br />
circolatorio venoso a livello degli arti inferiori con eventuale presenza di edemi<br />
malleolari, come pure in diffi coltà <strong>del</strong>la diuresi.<br />
VITIS VINIFERA, da tempo immemore compagna <strong>del</strong>l’ uomo, viene da noi raccolta<br />
da individui inselvatichiti e quindi a portamento strisciante, come gemma in<br />
primavera e non in autunno sotto forma di vendemmia (abbiamo fatto credere per<br />
scherzo ai nostri vicini contadini che abbiamo scoperto un metodo per fare il vino<br />
partendo dalle gemme e un po’ di nemici per invidia ce li siamo fatti); occorrono<br />
almeno tre anni di inselvatichimento di una vite precedentemente trattata, prima<br />
che la si possa utilizzare nella preparazione di un <strong>gemmoterapico</strong> e a tutt’ oggi non<br />
sappiamo se anche la scelta <strong>del</strong> tipo di vitigno sia importante nell’azione farmacologica.<br />
Rinforza l’ azione sulla fase liquida dei summenzionati vegetali unitamente all’ ippocastano.<br />
AESCULUS HIPPOCASTANUM o castagna d’ india, utile sin dall’antichità perché<br />
i suoi frutti hanno storicamente avuto impiego come cibo per cavalli, dovendo per<br />
tale impiego ringraziare i turchi, i quali sconfi tti nell’assedio di Vienna alcuni secoli<br />
or sono, se la batterono a gambe levate lasciandosi dietro tale usanza.<br />
Dobbiamo per dovere segnalare che la nostra sede di raccolta più interessante<br />
per l’aesculus si trova nelle vallate <strong>del</strong>l’entroterra <strong>del</strong> ponente ligure, ove vasti popolamenti<br />
si incontrano accanto a ruderi di chiese o monasteri di quasi mille anni,<br />
purtroppo in desolante stato di conservazione; la sua voluminosa gemma è paradigmatica<br />
<strong>del</strong>la forza propulsiva e <strong>del</strong>le meravigliose forme geometriche riscontrabili<br />
nella breve fase de gemmazione.<br />
In questo raggruppamento si incontrano ancora due elementi vegetali ad azione<br />
precipua sull’ apparato genitourinario con capacità regolatorie sul ciclo mestruale<br />
femminile:<br />
SALIX CAPREA specie molto diffusa sul nostro territorio, deve il suo nome al fatto<br />
di essere prediletta dalle capre. Il suo imponente apparato radicolare garantisce la<br />
stabilità <strong>del</strong>le rive dei corsi d’ acqua e la malleabilità dei suoi rami ne motiva l’ ampio<br />
impiego per fare cestini e contenitori di altro genere. <strong>La</strong> sua gemma affascina per<br />
la bellezza e perfezione geometrica, che indica il momento giusto per la raccolta;<br />
non appena infatti il suo manto giallognolo pollinico perde consistenza e uniformità<br />
si supera la massima valenza energetica e si perde in qualità farmacologica.<br />
Salix da solo ha corretto alcune situazioni di iperestrogenismo,<br />
riequilibrando stillicidi ematici perduranti tra cicli mestruali.<br />
RUBUS IDAEUS è noto per i suoi frutti che sono i lamponi<br />
e per la sua capacità a colonizzare, con i suoi rami spinosi,<br />
i terreni incolti o divenuti tali. <strong>La</strong> raccolta <strong>del</strong>le sue gemme,<br />
Gemma Aesculus schiusa<br />
Pier Paolo Pilotti<br />
come si può ben immaginare, presenta non poche diffi coltà, dovute al portamento<br />
strisciante e intrecciato di questo arbusto infestante, che ben fornito di aculei consiglia<br />
l’impiego di guanti ai raccoglitori.<br />
Per fortuna la gemma, giunta a maturità, ha dimensioni tali che l’aculeo che la affi<br />
anca e la difende non riesce a svolgere appieno la sua funzione protettrice.<br />
Rappresenta il nostro caposaldo terapeutico, da solo o in associazione al salice,<br />
per tutte le situazioni di irregolarità mestruali e nelle situazioni dismenorroiche.<br />
RIMEDI DEGLI SCAMBI SOLIDI<br />
Nella fase solida includeremo in maniera grossolana tutti quei processi di assunzione<br />
dei cibi, che si concludono con la eliminazione <strong>del</strong>le feci; naturalmente<br />
ciò offrirà il fi anco a una moltitudine di corrette obiezioni circa la veridicità che i<br />
processi digestivi siano unicamente classifi cabili allo stato solido, ma desidero<br />
ancora ricordare che tale impianto ha valore prevalentemente didattico e concettuale<br />
e che, naturalmente, la complessità <strong>del</strong>la struttura aggregativa <strong>del</strong>la materia<br />
viene consapevolmente semplifi cata con ovvie approssimazioni ed inesattezze.<br />
Dati clinici hanno verifi cato una azione di riequilibrio su sintomi gastrici, quali pirosi,<br />
eruttazioni acide, rigurgiti acidi e congiuntiviti con la classica sensazione di<br />
sabbia negli occhi (asse stomaco-occhi) per tre vegetali :<br />
FICUS CARICA pianta molto nota per i suoi dolci frutti, da noi raccolta, come già<br />
avvenuto per l’ ippocastano, nelle valli <strong>del</strong> ponente ligure, ove lo spopolamento<br />
interessa molte zone, col vantaggio che la spontaneità di crescita <strong>del</strong> fi cus permette<br />
di selezionare gli individui più idonei per la raccolta, rappresentati da individui<br />
vegetali solitamente contorti e inselvatichiti in prossimità di muri a secco il più<br />
<strong>del</strong>le volte abbandonati. Va segnalata l’utilità di usare un piccolo coltellino nella<br />
frammentazione <strong>del</strong>le gemme, perché il farlo con le sole unghie genera bruciori<br />
sottoungueali intensi e duraturi dovuti a sostanze acide presenti nella gemma,<br />
che peraltro lascia sulle mani un piacevole profumo dolciastro molto simile ai<br />
frutti. L’identità <strong>del</strong>la pianta si rispecchia nei suoi singoli componenti.<br />
CORNUS MAS meglio conosciuto come corniolo ha al contrario avuto contraccolpi<br />
negativi dallo spopolamento <strong>del</strong>l’ambiente montano <strong>del</strong> Piemonte nord-occidentale,<br />
dove lo raccogliamo per la sua azione a livello gastrico. Fino ad alcuni<br />
decenni fa, da esso si ricavava una marmellata, la cui acidità è però il motivo <strong>del</strong><br />
suo disuso; la sua funzione ornamentale inoltre è stata soppiantata oggigiorno<br />
dalle numerose cultivar, che fanno ovunque bella mostra di sé, col risultato che<br />
molte piante di corniolo sono state eliminate e si trovano oramai solo in luoghi<br />
incolti ed isolati.<br />
È la gemma più diffi cile da raccogliere e non di rado ci sorprende, perché<br />
è la prima a partire coi primi tepori primaverili e solo successivamente<br />
si muovono i noccioli, anch’essi molto precoci nella fi oritura.<br />
ROBINIA PSEUDOACACIA rappresenta il terzo pilastro terapeutico<br />
a livello digestivo superiore.<br />
51<br />
Gemma<br />
Ficus