Camposampiero Notizie - marzo 2013 - Comune di Camposampiero

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Manifestazioni Due voci femminili s’impongono nel Premio Camposampiero 2012 È andata a Serena Dal Borgo con la raccolta di poesie “Non ancora”, la ventunesima edizione del Premio Camposampiero,concorso biennale di poesia religiosa. La giuria presieduta dalla scrittrice Antonia Arslan e composta dal giornalista Sergio Frigo, dalla storica Elda Martellozzo Forin, dalla critica letteraria Siobhan Nash Marshall e dal poeta Alessandro Rivali, ha voluto premiare la scrittrice di Farra d’Alpago (Belluno) per aver trattato con versi sobri e intensi l’immane tragedia del Vajont, in un ricordo di dolore e sofferenza per la scomparsa di un amico. Serena Dal Borgo, che succede alla scrittrice e poetessa russa Ol’ga Sedakova, vincitrice dell’edizione 2010, ha prevalso sugli altri tre fi nalisti Paolo Butti, autore di “Nel cuore della madre”, Marco Cian con “L’arca” e Luigi Riceputi, con il libro “Di un’altra luce”. La cerimonia di premiazione, presentata da Lorena Bianchetti, è stata ospitata secondo tradizione nell’auditorium dei Santuari Antoniani. L’ultima edizione del Premio Camposampiero ha ripro- PREMIO CAMPOSAMPIERO Poesia Religiosa posto, quindi, dopo una pausa di alcuni anni, il bando di concorso. “È stata una decisione coraggiosa – spiega la consigliera comunale Raffaella Pagetta, autentico deus ex machina dell’evento – fortemente voluta dalla presidente, dalla giuria e dal comitato organizzatore. Il Premio, presentato anche al Salone del libro di Torino, è tornato alla sua formula originaria, uscendo dai cenacoli ristretti, rimettendosi a indagare sulla produzione reale e sintonizzandosi sull’ansia espressiva e sulle urgenze poetiche degli autori. La poesia è tornata protagonista assoluta”. Nel concorso “Parole e Immagini”, riservato ai giovani autori di età compresa tra i 16 e i 20 anni, si è imposta Costanza Biasibetti, di Santa Giustina in Colle, con la composizione “Faccia a faccia”. L’iniziativa è riuscita a unire due linguaggi apparentemente diversi come la scrittura e la fotografi a, ma adatti ad avvicinare i giovani all’espressione artistica. Camposampiero luogo Antoniano: inaugurata la nuova cartellonistica L’Amministrazione comunale ha sancito il legame con Sant’Antonio assumendo i connotati di “Luogo Antoniano”. Il 26 maggio scorso è stata infatti inaugurata in Piazza Castello alla presenza della cittadinanza, degli studenti e delle massime autorità la nuova cartellonistica “Camposampiero Luogo Antoniano”. Si è voluto così celebrare in maniera concreta e visibile il ricordo del passaggio e del soggiorno di Antonio, il santo più venerato dalla cristianità. “Non si è trattato di un atto simbolico – ha spiegato il sindaco Domenico Zanon – ma di una precisa volontà che trae origine dal dato di fatto inconfutabile che, se Camposampiero è conosciuta nel mondo, lo deve essenzialmente a quel soggiorno, lontano nel tempo, ma ancora vivo nella memoria. L’importanza, direi quasi la necessità che un luogo ha di possedere un’identità, è un’esigenza culturale del tutto laica. L’identità crea appartenenza. Attraverso essa un territorio diviene riconoscibile. La sua storia, le sue tradizioni, il suo patrimonio artistico divengono noti nel mondo”. L’idea viene da molto lontano: già nel 1981 era ben chiara in alcuni nostri cittadini che curarono il volume “Camposampiero Luogo Antoniano” e che il sindaco ha pubblicamente ringraziato: Armando Fiscon, Tiziano Dalla Mora, che scrissero i testi insieme al compianto Alberto Frasson, e Gianfranco Garzaro che realizzò le foto. Il volume fu presentato alla comunità esattamente il 13 giugno del 1981 ovvero in occasione del 750° anniversario della morte di Sant’Antonio avvenuta il 15 giugno 1231. I festeggiamenti si sono conclusi con l’interessante e partecipato convegno storico su “Camposampiero in epoca feudale tra il santo ed il tiranno”, curato dalla professoressa Elda Forin Martellozzo.
S anità L’Amministrazione comunale vuole l’Ospedale di Comunità al “Moretti Bonora” Mantenere l’ospedale di rete nei due presidi di Camposampiero e Cittadella, garantire l’eccellenza dei servizi, realizzare l’Ospedale di Comunità, vigilare sull’approvazione delle schede ospedaliere regionali. Sono questi gli impegni ribaditi dal riconfermato direttore generale Francesco Benazzi in occasione della riuscita Conferenza dei sindaci dei 28 Comuni dell’Ulss 15, tenutasi il 18 gennaio scorso all’auditorium “A. Ferrari”. Il 2012 sarà, comunque, ricordato per l’attivazione di importanti servizi a Camposampiero. Il 3 febbraio è stato inaugurato il DIMT ovvero il Centro trasfusionale provinciale, intitolato al compianto Fortunato Rao; un investimento di 1.700.000 euro ove verrà trasferito il sangue raccolto nell’intera provincia. Il 29 settembre è stato aperto il Centro diurno per disabili motori in via Cao del Mondo, con una dotazione di trenta posti, l’11 ottobre sono state inaugurate le sette nuove sale operatorie dell’ospedale di Camposampiero, disposte su una superficie di duemila metri quadri per un investimento di 6 milioni di euro. Assicureranno circa 10.000 interventi chirurgici l’anno. Dal 22 ottobre è infine in funzione, in una palazzina di via Tentori, la nuova comunità alloggio per pazienti del Dipartimento di salute mentale dell’Ulss 15. Il 2013 è iniziato con un’altra buona notizia: a partire da febbraio, con l’apertura serale e di sabato del reparto di Radiologia, sarà possibile, si spera, dare una risposta migliore, più celere e completa a tutti i cittadini. L’Amministrazione comunale ora spinge, in particolare, per l’attivazione dell’Ospedale di Comunità al Centro Servizi “Moretti Bonora” di Camposampiero, come previsto nel piano di zona 2011-2015 dell’Ulss 15. Il Consiglio comunale, su proposta del sindaco, ha infatti approvato all’unanimità un ordine del giorno in tal senso. L’Ospedale di Comunità è una struttura residenziale innovativa destinata a erogare un’assistenza sanitaria di breve durata per il consolidamento dello stato clinico generale, in seguito ad un ricovero ospedaliero, per la prevenzione di eventuali complicanze e per il recupero dell’autonomia, nell’ottica del rientro a domicilio o del ricorso a forme assistenziali territoriali. È riservato dunque a quei pazienti che, pur non presentando patologie a elevata necessità di assistenza medica, non possono essere assistiti adeguatamente a domicilio per ragioni di natura socio sanitaria. “Alla faccia dei professionisti della diffamazione seriale, sta proseguendo con soddisfazione, pur tra le difficoltà del momento – osserva il sindaco Domenico Zanon – il percorso a tappe della riorganizzazione del nostro presidio ospedaliero e dei servizi territoriali, con l’obiettivo finale di fornire servizi sempre più adeguati alle esigenze di salute della nostra comunità. Il nostro ospedale, da sempre vanto e orgoglio degli amministratori e degli abitanti della nostra città, come ribadito anche dal Governatore del Veneto, Luca Zaia, resta un’eccellenza, non solo regionale”.
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