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AIM Communications

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costituiranno un ingresso all’ontologia di OASIS che<br />

consentirà una valutazione clinica dell’attività<br />

muscolare e della vita indipendente pianificando le<br />

attività di neuroriabilitazione.<br />

La terapia cellulare con Mini-Agrina migliora il<br />

fenotipo di modelli murini di Distrofia Muscolare<br />

Congenita<br />

Porrello E*, Capotondo A^, Triolo D*, Sampaolesi M°,<br />

Brunelli S°, Comi G*, Ruegg M§, Cossu G°, Biffi A^,<br />

Quattrini A*, Previtali SC*<br />

*Dipartimento di Neurologia e INSPE, ^TIGET, °SCRI,<br />

Istituto Scientifico San Raffaele, Milano, Italia; §Biozentrum,<br />

Università di Basilea, Svizzera<br />

La distrofia muscolare congenita (DMC) è<br />

caratterizzata da atrofia ed ipostenia muscolare,<br />

neuropatia ed anomalie del sistema nervoso centrale<br />

che causano una severa e progressiva disabilità. La<br />

forma più frequente è causata da mutazioni del gene<br />

LAMA2, che codifica per la catena alfa-2 della<br />

laminina-2, la principale laminina presente nella<br />

lamina basale di molti tessuti. Sebbene siano note le<br />

caratteristiche cliniche, le cause genetiche, ed i<br />

meccanismi patogenetici che causano la progressiva<br />

degenerazione del tessuto neuromuscolare della DMC,<br />

non si è ancora in grado di modificarne il decorso o<br />

rallentarne i processi degenerativi. Studi recenti hanno<br />

dimostrato che incrociando modelli murini di DMC<br />

con topi transgenici che esprimono una proteina di<br />

sintesi detta mini-agrina, capace di formare un ponte<br />

tra le cellule muscolari ad altre laminine presenti nella<br />

loro lamina basale, si ottiene un miglioramento del<br />

fenotipo muscolare. Tuttavia, questo approccio non è<br />

praticabile nell’uomo. Invece, l’utilizzo della terapia<br />

cellulare potrebbe essere di più facile traslazione nella<br />

pratica clinica. Scopo di questo lavoro è di verificare se<br />

sia possibile migliorare il fenotipo di topi con DMC<br />

trattandoli con cellule che sintetizzano e rilasciano nel<br />

tessuto malato la mini-agrina. A tale scopo, cellule<br />

staminali note come mesoangioblasti sono state<br />

ingegnerizzate per esprimere la mini-agrina. Le cellule<br />

sono in grado in vitro di secernere ampie quantità di<br />

mini-agrina. Le stesse cellule sono state iniettate<br />

endovena in topi affetti da DMC migliorandone il<br />

fenotipo e l’istologia muscolare.<br />

Malattia di Chanarin-Dorfman: aspetti clinici,<br />

genetici e neuroradiologici di un caso adulto seguito<br />

per 25 anni.<br />

Portaro S*, Gaeta M°, Bruno C^, Musumeci O*,<br />

Rodolico C*, Cassandrini D^, Vita G*, Toscano A*<br />

*Dipartimento di Neuroscienze, Scienze Psichiatriche ed<br />

Anestesiologiche, Università degli Studi di Messina; ^Unità<br />

di malattie muscolari e neurodegenerative, Istituto “G.<br />

Gaslini”, Università di Genova, Genova; °Dipartimento di<br />

Scienze Radiologiche, Università degli studi di Messina,<br />

Italia<br />

La malattia di Chanarin-Dorfman (CDD) è una rara<br />

malattia autosomico-recessiva (circa 50 i casi fino ad<br />

ora descritti), caratterizzata da ittiosi, epatomegalia,<br />

2008<strong>AIM</strong> Conference – Pisa (Italy) June 5-7, 2008<br />

Basic Applied Myology 18 (4): 101-148, 2008<br />

136<br />

disturbi del sistema nervoso centrale e miopatia,<br />

prevalentemente presente nelle popolazioni<br />

mediterranee. Riportiamo qui il caso di una paziente<br />

siciliana, nata da genitori consanguinei (cugini di I<br />

grado), con insorgenza a 41 anni, di debolezza<br />

muscolare progressiva ai 4 arti e crampi muscolari agli<br />

arti inferiori. Presentava inoltre ittiosi lamellare,<br />

prevalentemente distale agli arti inferiori, e modica<br />

epatomegalia. L’esame obiettivo evidenziava<br />

un’andatura steppante, iperlordosi lombare, segno di<br />

Gowers ed atrofia muscolare dei quattro arti con<br />

riflessi osteotendinei fiacchi agli arti. Il dosaggio<br />

serico di CK e mioglobina era aumentato. L’esame<br />

dello striscio di sangue evidenziava, nel citoplasma di<br />

neutrofili, monociti ed eosinofili, vacuoli contenenti<br />

gocciole lipidiche (anomalia di Jordan). La biopsia<br />

muscolare presentava una abnorme presenza di vacuoli<br />

ripieni di gocciole lipidiche. Il dosaggio della carnitina<br />

muscolare era marcatamente ridotto. All’età di 67 anni,<br />

la paziente non deambulava più e presentava una<br />

notevole e diffusa atrofia muscolare. Una RMN dei<br />

muscoli del collo, del tronco e degli arti inferiori,<br />

(eseguita mediante tecnica GE in fase ed in<br />

opposizione di fase nelle sequenze T1 pesate),<br />

confermava una marcata atrofia muscolare con<br />

sostituzione adiposa e risparmio dei muscoli<br />

masticatori, cervicali, psoas ed otturatori interni ed<br />

esterni. Lo studio, eseguito con le suddette sequenze,<br />

riusciva inoltre a valutare la presenza di lipidi<br />

intracellulari, suggerendo così una tecnica<br />

preferenziale per la precoce diagnosi di una miopatia<br />

da accumulo di lipidi. Lo studio molecolare del gene<br />

CGI-58 ha evidenziato la mutazione IVS4-1G>A in<br />

omozigosi; tale mutazione causava a livello di cDNA<br />

uno skipping degli esoni 4 e 5. La paziente e’ deceduta<br />

all’eta’ di 69 anni, dopo ripetuti episodi di coma<br />

metabolico dovuto ad iperammoniemia. Pertanto, i<br />

nostri dati evidenziano la rarità della malattia di<br />

Chanarin-Dorfman, confermata dalla presenza di una<br />

mutazione del gene CGI-58, e suggeriscono, in casi<br />

sospetti di miopatia da accumulo di lipidi, l’utilizzo di<br />

particolari metodiche RMN per il muscolo scheletrico<br />

per un migliore approccio diagnostico.<br />

La Rete Regionale del Piemonte per la gestione dei<br />

pazienti con insufficienza respiratoria insorta in età<br />

evolutiva<br />

Racca F*, Bignamini E^, Maspoli M°, Ranieri VM*<br />

*Dipartimento di Anestesia e Rianimazione, Università di<br />

Torino, ASO S.Giovanni Battista-Molinette, Torino; ^S.C.<br />

Pneumologia ASO OIRM S.Anna, Torino; °Assessorato alla<br />

Sanità- Regione Piemonte, Torino, Italia<br />

I progressi nel campo della gestione clinica<br />

(ventilazione meccanica domiciliare, assistenza alla<br />

tosse, chirurgia della scoliosi,etc.) hanno migliorato in<br />

modo significativo la qualità di vita, la morbilità e la<br />

mortalità dei bambini che sviluppano insufficienza<br />

respiratoria (IR) durante l’età evolutiva, soprattutto di<br />

quelli con patologia neuromuscolare. A partire dal

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