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CIMA DI BALL_Maria - Quartogrado.com

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<strong>CIMA</strong> <strong>DI</strong> <strong>BALL</strong> – Diretta <strong>Maria</strong><br />

<strong>CIMA</strong> <strong>DI</strong> <strong>BALL</strong>, m 2802<br />

Parete O – Via “Diretta <strong>Maria</strong>”<br />

relazione di Emiliano Zorzi – salita del 10/9/2012<br />

Percorso simpatico e divertente di bassa difficoltà sul fresco<br />

versante occidentale della Cima di Ball, in vista della Forcella<br />

Stephen e della Cima Val di Roda ed immediatamente sopra il<br />

Sentiero Gusella. Data la brevità e le caratteristiche della via può<br />

essere considerata solo <strong>com</strong>e ripiego o nel caso si cerchino i<br />

dettagli del luogo, anche considerando l’avvicinamento lungo<br />

(anche se dormendo ai rifugi questo risulta misurato). Come linea di salita segue l’evidente<br />

colata nera di sinistra delle due ben visibili dalla Forcella Stephen, standone sempre un<br />

po’ a sx, sia per ricercare la roccia migliore sia per evitare alcune grosse nicchie umide<br />

nella parte alta della colata. Nonostante le basse difficoltà si arrampica sempre e vi sono<br />

pochi detriti, mentre la roccia è ottimamente lavorata anche se non ripulita dai passaggi<br />

date le quasi inesistenti ripetizioni (sul libro di vetta non c’è traccia di salitori).<br />

Le distanze ed i tiri sono indicativi in quanto la via è stata percorsa senza corda e quindi<br />

senza un riscontro esatto della lunghezza dei tiri. Soste facilmente attrezzabili ovunque e<br />

percorso non obbligato. Sono stati lasciati alcuni cordini in clessidra per orientamento e<br />

sono presenti alcuni vecchi chiodi.<br />

Primi salitori: G. Franceschini e <strong>Maria</strong> Chenou, 12 luglio 1964<br />

Sviluppo: 300 m (<strong>com</strong>preso il facile tratto finale)<br />

Difficoltà: AD max: 3°, p. 4°-<br />

Tempo previsto: 2 ore<br />

Roccia: molto buona, un po’ da ripulire<br />

Materiale: dadi e friend; 2 – 3 chiodi (via quasi disattrezzata)<br />

Punti d’appoggio: Rifugio Pradidali<br />

Cartine: Tabacco foglio 022 (Pale di San Martino), scala 1:25.000<br />

Accesso:<br />

Dal Rifugio Pradidali attraverso il Sentiero Gusella si raggiunge in ore 1,30 la Forcella<br />

Stephen (ore 2,30 se si parte dal Rifugio Rosetta). La forcella è raggiungibile anche dal<br />

Rifugio del Velo all’incirca nello stesso tempo.<br />

Dalla forcella si scende per 10 min. lungo il Sentiero Gusella verso il Rifugio del Velo.<br />

Dove risale brevemente e poco prima di raggiungere uno spiazzo di ghiaia sotto un settore<br />

giallo strapiombante si giunge all’inizio della colata nera che dà la direttiva della via.<br />

Attacco sul sentiero.<br />

Salita:<br />

1) Si sale lungo la colata scura o nei suoi pressi fino a sostare a piacimento dopo una<br />

cinquantina di metri. 50 m ca.; 2°, 3°; 1CL.<br />

2) Si prosegue <strong>com</strong>e prima per una cinquantina di metri attrezzandosi nuovamente una<br />

sosta dove più opportuno. 50 m ca.; 3°; 1CL.<br />

3) Si sta sulla sx della colata a ca. 10 m da essa raggiungendo una nicchia scura<br />

(ometto) ben visibile dalla Forcella Stephen (vedi foto), dove si sosta (1CF sulla sx).<br />

20 m ca.; 3°; 1CF.<br />

4) Si supera la nicchia indifferentemente a sx o a dx continuando poi in verticale sopra<br />

la stessa per una leggera rientranza della parete, a volte un po’ umida, fino ad una<br />

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<strong>CIMA</strong> <strong>DI</strong> <strong>BALL</strong> – Diretta <strong>Maria</strong><br />

successiva nicchia (ometto) che a dx continua fin dentro la colata scura principale. 40<br />

m ca.; 3°, pp. 3°+; 1CF.<br />

5) Si esce dalla nicchia sulla sx (1CL) continuando poi fino ad un <strong>com</strong>odo spiazzo (20 m<br />

ca. fin qui; sulla dx grande CL per eventuale sosta) che sulla dx forma la grande<br />

nicchia-strapiombo scuro da cui si origina la colata principale. Sulla sx dello spiazzo<br />

si affronta una specie di diedrino scuro (p. 4°-; 1 CL) sopra il quale le rocce si<br />

appoggiano. Si continua lungo un canalino di bella roccia sostando a piacere (1CL o<br />

altre clessidre nei paraggi). 50 m ca.; 3°, p. 4°-; 2CL, 1CLF.<br />

6) Si prosegue direttamente per rocce molto appoggiate ma a tratti sporche fino<br />

all’ampia spianata della cima. 80 m ca.; 1°, 2°.<br />

Discesa:<br />

Si effettua lungo la Via Normale, abbastanza facile anche se su terreno fastidioso e con<br />

un breve tratto che richiede attenzione.<br />

Dal grande ometto di vetta (libro delle ascensioni), si va qualche metro verso SE<br />

(direzione Val Pradidali) ad una selletta (ometto) per scendere poi a sx un ripido pendio di<br />

ghiaia e roccette verso sx (verso E, in direzione del Rifugio Pradidali). Dopo una<br />

cinquantina di metri di dislivello si attraversa in quota verso sx (N) un catino detritico (labili<br />

tracce, qualche ometto). Conviene scendere i scende qualche decina di metri verso dx nel<br />

fondo del catino per poi risalire leggermente per roccette infide (pp. 2°) ad aggirare una<br />

cresta arrotondata (ometto; non si tratta dell’ometto più alto – vedi nota sotto e foto).<br />

NB: In questo tratto fare attenzione a non restare troppo alti (un ometto fuorviante ben<br />

visibili sulla cresta sotto l’Anticima Nord), fatto che obbliga ad un traversino su terreno<br />

delicato ed esposto ed un altrettanto breve ma ripida discesa su roccette (possibile CD da<br />

1C con cordino) per riprendere il percorso migliore.<br />

Si continua verso N per terrazze detritiche e lastre rocciose fino a riportarsi sulla cresta<br />

pianeggiante e larga. Si aggira sulla dx un basso risalto di rocce per poi continuare a<br />

cavallo dell’elementare cresta fino alla Forcella Stephen (40 min. dalla cima).<br />

Seguendo le indicazioni si scende per la Ferrata Gusella fino al Passo di Ball e quindi al<br />

Rifugio Pradidali (ore 1,30 dalla cima; 45 min. da Forcella Stephen).<br />

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la via normale (discesa) – tratto centrale<br />

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