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LAGAZUOI_Cengia Martini - Quartogrado.com

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PICCOLO <strong>LAGAZUOI</strong> – Via <strong>Cengia</strong> <strong>Martini</strong><br />

PICCOLO <strong>LAGAZUOI</strong> – Settore <strong>Cengia</strong> <strong>Martini</strong>, m 2450<br />

Via <strong>Cengia</strong> <strong>Martini</strong><br />

salita del 27/5/2012<br />

Interessante percorso che si svolge sul settore più a dx della <strong>com</strong>plessa parete<br />

meridionale del Piccolo Lagazuoi. L’arrampicata è bella, specialmente nei tiri superiori, e<br />

abbastanza continua. In basso la roccia, peraltro molto buona, presenta qualche tratto<br />

slavato dall'acqua mentre nella parte alta è quella tipica lavoratissima e solida del<br />

Falzarego. La <strong>com</strong>odità d’accesso e la brevità del percorso ne fanno una bella salita per le<br />

giornate incerte.<br />

Poco a sx della via si svolge Vento dell'Ovest (Dolomiti Orientali 2, Itin. 032), mentre a<br />

fianco dell'attacco si sviluppano vari monotiri della Falesia del Piccolo Lagazuoi chiodata<br />

dall'amico e guida alpina Enrico Maioni.<br />

Data la brevità del percorso lo si può convenientemente <strong>com</strong>binare ad esempio con le<br />

Vie A Baby o Per Non Dimenticare, sulla parte alta della parete oltre la <strong>Cengia</strong> <strong>Martini</strong><br />

(vedi Dolomiti Orientali 2, Itin. 033a e 033b).<br />

Primi salitori: ignoti<br />

Sviluppo: 175 m<br />

Difficoltà: D- max: 4°+<br />

Tempo previsto: 2 – 3 ore<br />

Roccia: molto buona<br />

Materiale: cordini, dadi, friend (soste attrezzate, chiodi di passaggio presenti)<br />

Punti d’appoggio: accesso alla via dalla statale del Passo Falzarego.<br />

Cartine: Tabacco foglio 03 (Cortina d’Ampezzo) scala 1:25.000<br />

Accesso:<br />

Dal parcheggio della funivia del Lagazuoi, a Passo Falzarego, si segue il sent. 402<br />

prima lungo la pista da sci e poi poco sopra la stessa. Dopo una serie di svolte si prende<br />

una delle varie tracce che verso sx per ghiaie ed erba conducono alla base della parete<br />

nei pressi di una caverna, visibile già dal passo. Qualche decina di metri a sx della<br />

caverna si attacca immediatamente a dx della grande fessura-camino che incide il settore<br />

di parete. 30 min. dalla strada.<br />

Nei pressi, sia sulle pareti a dx e sx dell’attacco sia su un torrione staccato, vi sono i<br />

monotiri della falesia.<br />

Salita:<br />

1) Dopo essere saliti su un piccolo zoccolo biancastro e slavato, si scala una fessura<br />

che permette di superare una bassa fascia strapiombante nell’unico punto<br />

accessibile (p. 4°+, 1C alla base). Sopra il tratto verticale si obliqua un po’ verso dx<br />

(1C) finché è possibile scalare in diagonale a sx per parete lavorata verso la<br />

profonda fessura-camino centrale che si raggiunge. Si supera lungo la stessa un<br />

breve tratto levigato (p. 4°+, 2C), uscendo a dx su un piccolo terrazzino esposto. 30<br />

m; 4°, pp. 4°+; 4C, 1CLF.<br />

2) Si sale parallelamente al camino principale, che rimane a sx, lungo una fessura-lama<br />

(4°, p. 4°+, 1C). Si prosegue per rocce più facili e per un camino fin sotto una breve<br />

fascia giallastra strapiombante (a sx grosso spuntone dietro al quale si può<br />

eventualm. sostare <strong>com</strong>odamente) incisa da una profonda fessura. Alcuni metri sotto<br />

i gialli si esce con un passo a dx giungendo ad un terrazzino. 30 m; 4°, p. 4°+; 1C,<br />

1CF+CL.<br />

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3) Una specie di diedro un po’ obliquo a dx (1C) permette di portarsi sotto un settore<br />

molto lavorato della parete. Lo si sale con arrampicata divertente fino a raggiungere<br />

quasi al suo termine una rampa-camino che incide obliquamente la parete (1C). La si<br />

asseconda in salita obliqua a dx con un passo s<strong>com</strong>odo ma breve fino alla sosta. 35<br />

m; 4°; 2C, 2CF+CL.<br />

4) Si sale la bella parete soprastante con leggero andamento obliquo a sx fino a<br />

portarsi sotto l’ultimo salto giallo-nerastro (1C). Si scala verso sx un gradino di roccia<br />

a tratti scura raggiungendo la base di una fessura verticale che incide l’ultima<br />

barriera (più a dx questa barriera è delimitata da una fessura obliqua). Si scala il bel<br />

passaggio atletico lungo la fessura (p. 4°+, 2C all a base) raggiungendo un terrazzino<br />

(1CL). Facili gradoni portano ad un’altra cengetta dove si sosta. 40 m; 4°, p. 4°+; 3C,<br />

1CL, 2CF.<br />

5) Un facile canale che inizia immediatamente a sx della sosta permette di raggiungere<br />

senza difficoltà la <strong>Cengia</strong> <strong>Martini</strong> nei pressi dello spiazzo, chiuso da corde metalliche,<br />

dove esce uno degli sbocchi della Galleria del Lagazuoi. 40 m; 1°.<br />

Discesa:<br />

Si segue verso dx il sentierino che dopo pochi metri si congiunge a quello principale<br />

sulla <strong>Cengia</strong> <strong>Martini</strong> all’imbocco della Galleria del Lagazuoi. Si prosegue lungo la <strong>com</strong>oda<br />

cengia verso dx (brevi tratti con fune e breve galleria) fino a raggiungere il sent. 402 e per<br />

questo verso dx passando poco discosti dall’attacco. 20 min.<br />

È possibile accorciare il percorso scendendo direttamente per il primo ampio canale<br />

ghiaioso che si incontra, rientrando direttamente all’attacco (15 min.).<br />

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