marzo 2013 / anno 6 - numero 3 - Comune di Lerici
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La spesa intelligente<br />
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La comunità<br />
parrocchiale <strong>di</strong><br />
<strong>Lerici</strong> ha ricollocato<br />
(grazie<br />
alla generosità<br />
<strong>di</strong> Margherita e<br />
A l e s s a n d r o<br />
Bracco) nella<br />
chiesa <strong>di</strong> San<br />
Francesco un<br />
suo gioiello<br />
costituito da un<br />
fonte battesimale<br />
del ‘700,<br />
ospitato fino a oggi nell’oratorio <strong>di</strong><br />
San Bernar<strong>di</strong>no. I due fratelli h<strong>anno</strong><br />
contribuito economicamente al<br />
progetto del recupero per riportarlo<br />
allo stato originale in memoria dei<br />
loro genitori, Elvira e Giambattista.<br />
Il fonte ha trovato una sistemazione<br />
nella parte a sinistra della<br />
chiesa parrocchiale (foto sopra) ed<br />
è tornato quin<strong>di</strong> ad assolvere al<br />
suo compito religioso, assumendo<br />
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oggi anche una valenza documentaria<br />
sul borgo e sulle sue trasformazioni.<br />
Se la chiesa <strong>di</strong> San Francesco<br />
nel ‘700 aveva un fonte così importante,<br />
altrettanta importanza aveva<br />
assunto nell’ambito ligure. Anche il<br />
vescovo Ernesto Palletti ha benedetto<br />
il fonte partecipando a una<br />
cerimonia che per <strong>Lerici</strong> non è soltanto<br />
una ricollocazione. I cosiddetti<br />
“gioielli” lericini sono pochi,<br />
ma parlano tutti del passato del<br />
borgo: <strong>di</strong> arte e genio, <strong>di</strong> fede e riti<br />
religiosi come è nel caso del fonte<br />
battesimale tornato nella chiesa <strong>di</strong><br />
San Francesco.<br />
Ma non solo. Ci sono sempre<br />
messaggi più profon<strong>di</strong> che vengono<br />
dal <strong>di</strong>segno e dall’uso dei materiali<br />
<strong>di</strong> opere urbane e manufatti. Ci<br />
sono le correlazioni con il vivere<br />
quoti<strong>di</strong>ano e con gli spostamenti<br />
degli uomini, raccontano <strong>di</strong> economie<br />
e <strong>di</strong> <strong>di</strong>segni politici. Dopo es-<br />
• cibo per gli animali<br />
• prodotti per la casa e per<br />
l’igiene<br />
• ...e tanto altro ancora<br />
Superato San Terenzo, ci trovate a sinistra, subito dopo la galleria degli Scoglietti<br />
A <strong>Lerici</strong> un fonte battesimale rinato.<br />
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sere stato conservato nell’oratorio<br />
<strong>di</strong> San Bernar<strong>di</strong>no (dove raramente<br />
oggi si tengono cerimonie religiose)<br />
c’è voluto un po’ <strong>di</strong> tempo perché<br />
questo fonte ricomparisse. E<br />
c’è voluto un parroco giovane (don<br />
Federico) per guardarlo con occhio<br />
umido e pensare che non c’erano i<br />
sol<strong>di</strong> per farlo rinascere. Quando<br />
Margherita e Alessandro Bracco<br />
h<strong>anno</strong> saputo <strong>di</strong> questo desiderio,<br />
è stato tutt’uno il decidere <strong>di</strong> intervenire<br />
economicamente.<br />
La parrocchia ha deciso allora<br />
<strong>di</strong> affidarsi a due giovani architetti<br />
con stu<strong>di</strong>o in San Terenzo. È stata<br />
scelta una base moderna in marmo<br />
(concepita quin<strong>di</strong> in modo contemporaneo)<br />
così il fonte ha trovato<br />
una collocazione più alta e agevole<br />
per i battesimi. E sopra è stato<br />
aggiunto un San Giovanni Battista<br />
(del 1570, come si legge alla base<br />
del piccolo reperto). Anche lui pro<strong>di</strong>go<br />
<strong>di</strong> messaggi, ma che era nascosto<br />
alla vista.<br />
Gabriella Molli<br />
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LERICI IN… - <strong>marzo</strong> <strong>2013</strong> Pagina 16
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