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Canto XXXI - Edu.lascuola.it

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264<br />

Inferno<br />

così forando l’aura grossa e scura,<br />

più e più appressando ver’ la sponda,<br />

39 fuggiemi errore e cresciemi paura;<br />

però che, come su la cerchia tonda<br />

Montereggion di torri si corona,<br />

42 così la proda che ’l pozzo circonda<br />

<strong>Canto</strong> <strong>XXXI</strong><br />

torreggiavan di mezza la persona<br />

li orribili giganti, cui minaccia<br />

45 Giove del cielo ancora quando tuona.<br />

E io scorgeva già d’alcun la faccia,<br />

le spalle e ’l petto e del ventre gran parte,<br />

48 e per le coste giù ambo le braccia.<br />

Natura certo, quando lasciò l’arte<br />

di sì fatti animali, assai fé bene<br />

51 per tòrre tali essecutori a Marte.<br />

E s’ella d’elefanti e di balene<br />

non si pente, chi guarda sottilmente,<br />

54 più giusta e più discreta la ne tene;<br />

ché dove l’argomento de la mente<br />

s’aggiugne al mal volere e a la possa,<br />

57 nessun riparo vi può far la gente.<br />

La faccia sua mi parea lunga e grossa<br />

come la pina di San Pietro a Roma,<br />

60 e a sua proporzione eran l’altre ossa;<br />

sì che la ripa, ch’era perizoma<br />

dal mezzo in giù, ne mostrava ben tanto<br />

63 di sovra, che di giugnere a la chioma<br />

tre Frison s’averien dato mal vanto;<br />

però ch’i’ ne vedea trenta gran palmi<br />

66 dal loco in giù dov’omo affibbia ’l manto.<br />

«Raphèl maí amècche zabí almi»,<br />

cominciò a gridar la fiera bocca,<br />

69 cui non si convenia più dolci salmi.<br />

E ’l duca mio ver’ lui: «Anima sciocca,<br />

tienti col corno, e con quel ti disfoga<br />

72 quand’ira o altra passïon ti tocca!<br />

così, attraversando con lo sguardo (forando) l’aria densa (grossa)<br />

e scura, man mano che mi avvicinavo (più e più appressando)<br />

all’orlo del pozzo (ver’ la sponda), si allontanava (fuggiemi)<br />

l’errore e cresceva (cresciemi) la paura;<br />

dato che, come Monteriggioni si circonda (si corona) di torri<br />

sulla cinta muraria (cerchia tonda), così la parete (proda) che circonda<br />

il pozzo<br />

era sovrastata con metà della loro figura (di mezza la persona)<br />

dagli orribili giganti, che Giove ancora minaccia dal cielo<br />

quando tuona.<br />

® vv 46-81<br />

IL GIGANTE NEMBROT<br />

Ed io già distinguevo (scorgeva) di uno di essi (d’alcun) la faccia,<br />

le spalle, il petto e gran parte del ventre, ed entrambe<br />

(ambo) le braccia lungo i fianchi (per le coste giù).<br />

Di certo la Natura, quando smise (lasciò) di creare (l’arte) simili<br />

esseri (animali), fece molto bene, perché tolse (per tòrre) a<br />

Marte simili guerrieri (essecutori).<br />

E se la Natura (ella) non teme (non si pente) (di creare) elefanti<br />

e balene, chi osserva attentamente (sottilmente) la giudica (la ne<br />

tene) ancora più giusta e avveduta (discreta);<br />

poiché dove la ragione (l’argomento de la mente) si unisce (s’aggiugne)<br />

alla volontà di fare il male (mal volere) e alla forza (possa),<br />

l’uomo non vi può opporre (far) alcuna difesa.<br />

La faccia del gigante (sua) mi sembrava lunga e grossa come<br />

la pigna (pina) di San Pietro a Roma, e le altre membra (ossa)<br />

erano ad essa proporzionate (a sua proporzione);<br />

in modo tale che la sponda del pozzo (ripa), che faceva da<br />

(ch’era) perizoma dall’ombelico (mezzo) in giù, mostrava<br />

nella parte superiore del corpo tanta altezza<br />

che tre Frisoni, (uno sopra l’altro), non avrebbero potuto vantarsi<br />

(s’averien dato mal vanto) di giungere fino ai capelli (chioma)<br />

(del gigante); poiché io ne vedevo trenta palmi abbondanti<br />

dalla spalla (dal loco in giù dov’omo affibbia ’l manto).<br />

«Raphèl maí amècche zabí almi», cominciò a gridare quella terribile<br />

(fiera) bocca, alla quale non si addicevano (si convenia)<br />

parole (salmi) più dolci.<br />

E la mia guida gli rispose: «Anima stolta, accontentati (tienti)<br />

del corno e sfogati con quello quando sei preso (ti tocca) dall’ira<br />

o da altro insano sentimento!

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