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ARTEINTERTRANSPERSONALE è un insieme giocoso di parole, che indaga, scava e lega fra
loro l’introversione e l’estroversione delle emozione provocate dall’opera d’arte.
Nell’interazione fra gli artisti e il pubblico, si attiva un meccanismo che attraversa e rompe
le linee di confine della persona.
Abbiamo Viola, col suo esplorare il fenomeno del senso della percezione, che lavora sulle
esperienze universali dell’uomo; abbiamo poi Oursler, che con le sue opere espone lo stato
della coscienza collettiva contemporanea, attraverso le sue emozioni, i suoi desideri e le
sue patologie; infine, con l’opera di Alastalo, l’osservatore porta le sue emozioni, appena
plasmate dalle opere viste, al di fuori di sé, tradotte da questo sistema di rilevamento dei
flussi cerebrali in musica e luci, alterando così l’intero ambiente dell’esposizione.
dall’estrerno, all’interno dell’ individuo, si verifica un processo che in un certo senso va
oltre l’individuo stesso, un feedback visivo-sonoro-emotivo collettivo, transpersonale;
è l’espandersi del confine sè-non sé, al di là dei confini epidermici dell’organismo, in un
tutt’uno armonico.
La mostra attraverso i tre artisti scelti e` volta a capire come il paesaggio interiore che
analizza i profondi legami che uniscono emozioni e luoghi, alla personalita` e al vissuto, si
rapportano con le nuove tecnologie che vengono utilizzate per scavare nell’interiorità di
ogni persona. Bill Viola, Tony Oursler e Marko Alastalo sono personalita` differenti ma con
finalita` simili; utilizzano procedimenti volti a stimolare la nostra mente, talvolta inversi,
attraverso mezzi tecnologici che permettono di renedere noto e presentare al pubblico cosa
c’e` di piu` privato e inaccessibile cioe` il paesaggio interiore.
Sensazioni, turbamenti e ricordi che si faticano a nascondere o che si cercano da molto
tempo vengono materializzate, come risultato dell’interazione fra il pubblico e l’opera,
attraverso un feedback visivo-sonoro collettivo.
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