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Accordo Bussinello - Comune di San Martino Buon Albergo

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PROVINCIA DI VERONA<br />

COMUNE DI SAN MARTINO BUON ALBERGO<br />

ACCORDO PUBBLICO-PRIVATO N. 12<br />

ART. 6 LR N.11/2004<br />

BUSSINELLO Srl<br />

Impianto per la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> carburanti con annessa attività commerciale <strong>di</strong><br />

ristorazione<br />

VALUTAZIONE DI COMPATIBILITÀ IDRAULICA<br />

ai sensi della D.G.R. del Veneto 2948.2009<br />

IL TECNICO INCARICATO<br />

DOTT. GEOL. FRANCO GANDINI


PREMESSA<br />

2<br />

Dott. Franco Gan<strong>di</strong>ni – geologo<br />

Di seguito si propone la RELAZIONE IDROGEOLOGICA relativa al Progetto <strong>di</strong> realizzazione <strong>di</strong> un<br />

impianto per la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> carburanti con annessa attività commerciale <strong>di</strong> ristorazione in<br />

un’area posta al margine occidentale del territorio comunale, in prossimità della ZAI , e più<br />

precisamente in località Caselle.<br />

Il presente stu<strong>di</strong>o consegue ai <strong>di</strong>sposti della DGR del Veneto 3637/02 (rif. L. 267 del<br />

03.08.1998) e della DGR del Veneto 2948/09 che ha come scopo l’in<strong>di</strong>viduazione e<br />

perimetrazione delle aree a rischio idraulico ed idrogeologico, in<strong>di</strong>cazioni per la formazione<br />

dei nuovi strumenti urbanistici, modalità operative ed in<strong>di</strong>cazioni tecniche; il punto 1 e 2 della<br />

DGR del Veneto 3637/02 citano testualmente:<br />

le <strong>di</strong>sposizioni si applicano agli strumenti urbanistici generali o varianti generali o<br />

varianti che comportino una trasformazione territoriale che possa mo<strong>di</strong>ficare il regime<br />

idraulico per i quali, alla data del presente provve<strong>di</strong>mento, non sia già concluso l¡¦iter <strong>di</strong><br />

adozione e pubblicazione compreso l¡¦eventuale espressione del parere del <strong>Comune</strong> sulle<br />

osservazioni pervenute;<br />

per gli strumenti <strong>di</strong> cui sopra dovrà essere redatta una specifica Valutazione <strong>di</strong><br />

compatibilità idraulica dalla quale si desuma, in relazione alle nuove previsioni urbanistiche,<br />

che non viene aggravato l’esistente livello <strong>di</strong> rischio idraulico ne viene pregiu<strong>di</strong>cata la<br />

possibilità <strong>di</strong> riduzione, anche futura, <strong>di</strong> tale livello.<br />

Per quanto riguarda i contenuti della Valutazione <strong>di</strong> Compatibilità Idraulica nella Delibera<br />

stessa sono in<strong>di</strong>cati i seguenti <strong>di</strong>sposti:<br />

devono essere verificate le variazioni della permeabilità e della risposta idrologica<br />

dell’area interessata conseguenti alle previste mutate caratteristiche territoriali nonché<br />

devono essere in<strong>di</strong>viduate idonee misure compensative, il reperimento <strong>di</strong> nuove superfici<br />

atte a favorire l’infiltrazione delle acque o la realizzazione <strong>di</strong> nuovi volumi <strong>di</strong> invaso,<br />

finalizzate a non mo<strong>di</strong>ficare il grado <strong>di</strong> permeabilità del suolo e le modalità <strong>di</strong> risposta del<br />

territorio agli eventi meteorici;<br />

deve essere quin<strong>di</strong> definita la variazione dei contributi specifici delle singole aree<br />

prodotti dalle trasformazioni dell’uso del suolo e verificata la capacita della rete drenante <strong>di</strong><br />

sopportare i nuovi apporti;<br />

dovranno inoltre, in relazione alle caratteristiche della rete idraulica naturale od<br />

artificiale che deve accogliere le acque derivanti dagli afflussi meteorici, essere stimate le<br />

portate massime scaricabili e definiti gli accorgimenti tecnici per evitarne il superamento in<br />

caso <strong>di</strong> eventi estremi.


3<br />

Dott. Franco Gan<strong>di</strong>ni – geologo<br />

La citata DGR del Veneto 2948/09, nell’allegato A al capoverso “in<strong>di</strong>cazioni operative” riporta<br />

testualmente: “…l tempo <strong>di</strong> ritorno cui fare riferimento viene definito pari a 50 anni. I<br />

coefficienti <strong>di</strong> deflusso, ove non determinati analiticamente, andranno convenzionalmente<br />

assunti pari a 0,1 per le aree agricole, 0,2 per le superfici permeabili (aree ver<strong>di</strong>), 0,6 per le<br />

superfici semi-permeabili (grigliati drenanti con sottostante materasso ghiaioso, strade in<br />

terra battuta o stabilizzato, …) e pari a 0,9 per le superfici impermeabili (tetti, terrazze,<br />

strade, piazzali,….)…l volume da destinare a laminazione delle piene sarà quello necessario<br />

a garantire che la portata <strong>di</strong> efflusso rimanga costante. Andranno pertanto pre<strong>di</strong>sposti nelle<br />

aree in trasformazione volumi che devono essere riempiti man mano che si verifica deflusso<br />

dalle aree stesse fornendo un <strong>di</strong>spositivo che ha rilevanza a livello <strong>di</strong> bacino per la<br />

formazione delle piene del corpo idrico recettore, garantendone l’effettiva invarianza del<br />

picco <strong>di</strong> piena; la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tali volumi non garantisce automaticamente sul fatto che<br />

la portata uscente dall’area trasformata sia in ogni con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> pioggia la medesima che si<br />

osservava prima della trasformazione… Appare opportuno inoltre introdurre una<br />

classificazione degli interventi <strong>di</strong> trasformazione delle superfici. La classificazione è riportata<br />

nella seguente tabella:<br />

CLASSE DI INTERVENTO DEFINIZIONE<br />

Trascurabile impermeabilizzazione Intervento su superfici <strong>di</strong> estensione inferiore<br />

potenziale<br />

a 0,1 ha<br />

Modesta impermeabilizzazione potenziale Intervento su superfici comprese fra 0,1 e 1<br />

ha<br />

Significativa impermeabilizzazione Intervento su superfici comprese fra 1 e 10<br />

potenziale<br />

ha; interventi su superfici <strong>di</strong> estensione oltre<br />

10 ha con Imp 0,3<br />

Per ottenere le informazioni riportate <strong>di</strong> seguito sono stati eseguite ricognizioni, sopralluoghi<br />

e rilievi <strong>di</strong> campagna assieme alla consultazione delle cartografie tecniche ed in particolare i<br />

documenti allegati al P.A.I. – Autorità <strong>di</strong> Bacino dell’A<strong>di</strong>ge.<br />

I risultati dello stu<strong>di</strong>o eseguito sono illustrati a seguire.


Stralcio da Tavoletta I.G.M. (scala 1:25.000) con ubicata l’area <strong>di</strong> intervento.<br />

Stralcio da C.T.R. (scala 1:5.000) con ubicata l’area <strong>di</strong> intervento<br />

4<br />

Dott. Franco Gan<strong>di</strong>ni – geologo


1 – SITUAZIONE GEOLOGICA E GEOMORFOLOGICA<br />

5<br />

Dott. Franco Gan<strong>di</strong>ni – geologo<br />

La zona appartiene alla pianura alluvionale del fiume A<strong>di</strong>ge con quota me<strong>di</strong>a dei terreni <strong>di</strong><br />

circa 48 m s.l.m.<br />

Il sottosuolo è formato da depositi prevalentemente ghiaiosi e sabbiosi ricoperti da un suolo<br />

argillo-limoso <strong>di</strong> colore bruno rossastro <strong>di</strong> probabile origine lessinea che solitamente è <strong>di</strong><br />

circa 50-60 cm <strong>di</strong> spessore.<br />

La presenza <strong>di</strong> se<strong>di</strong>menti a <strong>di</strong>versa granulometria è geneticamente da addebitarsi al<br />

succedersi perio<strong>di</strong>co <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti fasi energetiche <strong>di</strong> erosione e trasporto che si instauravano<br />

nel corso dell’attività fluvio-glaciale; la deposizione <strong>di</strong> materiali fini corrispondeva a situazioni<br />

<strong>di</strong> bassa energia ed era localizzata in aree periferiche rispetto alla zona <strong>di</strong> maggiore attività<br />

deposizionale del Fiume A<strong>di</strong>ge, mentre in corrispondenza delle fasi <strong>di</strong> alta energia venivano<br />

trasportati e se<strong>di</strong>mentati i materiali più grossolani.<br />

Il rilievo proposto nella CARTA GEOLOGICA D’ITALIA – FOGLIO 49 VERONA (scala 1:100.000)<br />

evidenzia, in corrispondenza dell’area <strong>di</strong> intervento, la presenza alluvioni fluvioglaciali e<br />

fluviali da ciottolose a ghiaiose al limite con i depositi alluvionali prevalentemente sabbiosi.<br />

LEGENDA. sfondo giallo (fg R ) alluvioni fluvioglaciali e fluviali da ciottolose a ghiaiose con<br />

strato <strong>di</strong> alterazione superficiale argilloso, <strong>di</strong> ridotto spessore / sfondo bianco celeste (a 2 )=<br />

alluvioni sabbioso-ghiaiose, terrazzate antiche / sfondo verde chiaro (fg W ) = alluvioni<br />

fluvioglaciali e fluviali prevalentemente sabbiose (Wurm).<br />

Estratto da Carta Geologica <strong>di</strong> Italia – F. 49 Verona.<br />

Si tratta <strong>di</strong> una zona sostanzialmente pianeggiante che termina a ridosso del margine<br />

superiore del principale terrazzo alluvionale dell’A<strong>di</strong>ge, elemento morfologico che separa il<br />

conoide dal piano <strong>di</strong> <strong>di</strong>vagazione.


6<br />

Dott. Franco Gan<strong>di</strong>ni – geologo<br />

La geomorfologia del territorio è stata con<strong>di</strong>zionata principalmente dall’attività del fiume<br />

A<strong>di</strong>ge che dapprima ha deposto il conoide che forma l’alta e me<strong>di</strong>a pianura veronese, ed in<br />

seguito lo ha parzialmente inciso dando origine ad un’area depressa limitata a Nord ed a<br />

Sud da due estesi terrazzi fluviali convergenti nel vertice posto in corrispondenza della città<br />

<strong>di</strong> Verona; l’area è posta sul margine superiore del terrazzo alluvionale.<br />

L’evoluzione morfologica della zona è praticamente arrestata venendo a mancare gli agenti<br />

naturali che la possono determinare; infatti anche il principale <strong>di</strong> essi, l’A<strong>di</strong>ge, per l’attuale<br />

regime idraulico e la posizione depressa ove scorre, non può esercitare alcuna azione sulla<br />

zona <strong>di</strong> costruzione; essa è quin<strong>di</strong> al riparo sia da azioni erosive, sia da esondazioni del<br />

fiume sia da altri fenomeni morfologici in evoluzione.<br />

Di seguito si riporta uno stralcio della CARTA GEOMORFOLOGICA DI UNA PORZIONE DI PIANURA A<br />

SUD-EST DI VERONA (redatta dal Museo Civico <strong>di</strong> Storia Naturale <strong>di</strong> Verona) che consente <strong>di</strong><br />

osservare i caratteri sopra descritti e dove è in<strong>di</strong>cata la posizione del pozzo n. 50 la cui<br />

stratigrafia può essere assunta come rappresentativa della successione se<strong>di</strong>mentaria <strong>di</strong><br />

questa zona; si propone poi una sezione geologica relativa al territorio sul quale insiste<br />

l’area d’intervento.<br />

CONOIDE ADIGE. sfondo arancio = alluvioni prev. ghiaiose / sfondo verde = alluvioni prev.<br />

sabbiose / aree rosa = aluvioni. prev. limose.<br />

PIANO DI DIVAGAZIONE ADIGE. sfondo giallo = alluvioni prevalentemente ghiaiose / sfondo<br />

verde = alluvioni prev. sabbiose / aree rosa = aluvioni. prev. limose.<br />

Linea dentata rossa = orlo <strong>di</strong> terrazzo / pallino blu = pozzo e n. stratigrafia.<br />

Stralcio da Carta Geomorfologica <strong>di</strong> una Porzione <strong>di</strong> Pianura a Sud-Est <strong>di</strong> Verona


7<br />

Dott. Franco Gan<strong>di</strong>ni – geologo<br />

POZZO N. 50 SEZIONE GEOLOGICA<br />

intervallo litologia ◄ W <strong>San</strong> <strong>Martino</strong> B/A E ►<br />

p.c. – 1,0 Terreno<br />

1,0 – 10,0<br />

10,0 – 15,0<br />

15,0 – 28,0<br />

28,0 – 53,0<br />

Ghiaia e sabbia<br />

Argilla sabbiosa<br />

e ghiaia<br />

Ghiaia e strati<br />

<strong>di</strong> argilla<br />

Ghiaia e sabbia<br />

2 – SITUAZIONE IDROGEOLOGICA<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista idrogeologico la <strong>di</strong>fferenziazione granulometrica degli orizzonti stratigrafici<br />

presenti nel substrato della Pianura Veronese determina strutture idrogeologiche non<br />

omogenee e <strong>di</strong>suniformi, variabili soprattutto da monte verso valle; l’area <strong>di</strong> intervento si<br />

trova in corrispondenza del potente materasso ghiaioso della fascia <strong>di</strong> alta pianura dove<br />

esiste un unico grande acquifero in<strong>di</strong>fferenziato.<br />

Il successivo estratto cartografico ci mostra come la <strong>di</strong>rezione principale <strong>di</strong> deflusso in<br />

corrispondenza dell’area sia all’incirca NW–SE; considerata la quota topografica me<strong>di</strong>a dei<br />

terreni <strong>di</strong> circa 48 m s.l.m., è possibile dedurre dalla stessa carta tematica una soggiacenza<br />

me<strong>di</strong>a della falda <strong>di</strong> circa 7/8 m; anche la Carta Idrogeologica allegata al PAT vi in<strong>di</strong>ca valori<br />

<strong>di</strong> soggiacenza della falda compresi tra 4 e 8 metri.<br />

Argilla<br />

Ghiaia<br />

Sabbia<br />

Linee blu = isofreatica con quota in m s.l.m. (num. blu) / pallino blu = pozzo con quota<br />

freatica max (num. rosso) / freccia blu = <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> deflusso sotterraneo.<br />

Estratto da Carta Idrogeologica dell’Alta Pianura dell’A<strong>di</strong>ge.


8<br />

Dott. Franco Gan<strong>di</strong>ni – geologo<br />

L’idrografia <strong>di</strong> superficie è caratterizzata primariamente dal Torrente Rosella che scorre al<br />

margine orientale dell’appezzamento; altro elemento significativo è il Torrente Fibbio che<br />

defluisce circa 600 m a NE mentre l’A<strong>di</strong>ge defluisce circa 3 km ad Ovest; la rete idrografica<br />

esterna agli inse<strong>di</strong>amenti è completata da numerosi scoline e fossette appartenenti rete <strong>di</strong><br />

fossalazione minore a servizio dei terreni coltivi.<br />

3 – VINCOLI, SICUREZZA IDRAULICA<br />

La Carta della pericolosità idraulica (ve<strong>di</strong> estratto a seguire) relativa al Piano Stralcio per la<br />

Tutela del Rischio Idrogeologico, aggiornato dopo gli eventi occorsi dal 31 ottobre al<br />

2 novembre 2010 (progetto <strong>di</strong> 2° variante) redatto a cura dell’Autorità Bacino dell’A<strong>di</strong>ge –<br />

Regione Veneto, in<strong>di</strong>ca che la porzione <strong>di</strong> territorio comunale interessata dall’intervento<br />

non ricade in aree <strong>di</strong> pericolo idraulico né zone <strong>di</strong> attenzione.<br />

CLASSI PERICOLOSITÀ IDRAULICA [Q30 – Q100-Q200][*]<br />

MOLTO ELEVATA ELEVATA MEDIA MODERATA ZONA DI<br />

ATTENZIONE<br />

P4 P3 P2 P1<br />

h30 >1 m<br />

v30 > 1m/s<br />

1m > h30 > 0.5 m<br />

h100 >1 m<br />

v100 > 1m/s<br />

h100 > 0 m h200 > 0 m<br />

Estratto da Carta della Perimetrazione delle aeree a <strong>di</strong>verso grado <strong>di</strong> pericolosità idraulica<br />

(Autorità <strong>di</strong> Bacino dell’A<strong>di</strong>ge) con ubicata l’area <strong>di</strong> intervento.


9<br />

Dott. Franco Gan<strong>di</strong>ni – geologo<br />

La Carta delle Fragilità relativa al PAT comunale in<strong>di</strong>ca che l’area <strong>di</strong> intervento non ricade in<br />

aree soggette a rischio idrogeologico.<br />

In termini <strong>di</strong> compatibilità geologica, l’area è inserita tra quelle idonee a con<strong>di</strong>zione per la<br />

vulnerabilità intrinseca all’inquinamento elevata o elevatissima segnalata (art. 12.3.3 –<br />

P.A.T.) e ciò consegue alla me<strong>di</strong>amente buona permeabilità delle litologie <strong>di</strong> superficie.<br />

Di seguito si riporta l’estratto della succitata carta tematica.<br />

Estratto da Carta della Fragilità (P.A.T.) con ubicata l’area <strong>di</strong> intervento.


4 – STIMA DELLA PERMEABILITÀ DEI TERRENI<br />

10<br />

Dott. Franco Gan<strong>di</strong>ni – geologo<br />

I terreni presenti nell’area <strong>di</strong> intervento sono principalmente ghiaioso-sabbiosi tuttavia sono<br />

ricoperti da un suolo argillo-limoso con scarsa matrice ghiaiosa; i precedenti possono essere<br />

ascritti rispettivamente a classi definite <strong>di</strong> permeabilità DISCRETA (unità ghiaioso-sabbiosa) e<br />

<strong>di</strong> permeabilità BASSA (unità argillo-limosa); in assenza <strong>di</strong> prove <strong>di</strong> permeabilità in sito, la<br />

letteratura idrogeologica ci consente <strong>di</strong> stimare cautelativamente valori del coefficiente <strong>di</strong><br />

permeabilità k pari a 10 -7 m/s per i depositi coesivi e k = 10 -4 m/s per i depositi incoerenti<br />

(ghiaie e sabbie), in accordo con la tabella sottostante.<br />

Tabella Permeabilità dei terreni (da elementi <strong>di</strong> idrogeologia a cura <strong>di</strong> F. Francavilla).<br />

k (cm/s) 10 2 10 1 10 -1 10 -2 10 -3 10 -4 10 -5 10 -6 10 -7 10 -8 10 -9<br />

k (m/s) 1 10 -1 10 -2 10 -3 10 -4 10 -5 10 -6 10 -7 10 -8 10 -9 10 -10 10 -11<br />

Classi <strong>di</strong><br />

permeabilità<br />

Tipi <strong>di</strong><br />

terreno<br />

E E Elevata <strong>Buon</strong>a Discreta Bassa BB Impermeabile<br />

Ghiaie<br />

pulite<br />

fini<br />

Sabbie grossolane<br />

Sabbie<br />

pulite e miscele <strong>di</strong><br />

sabbie e ghiaie<br />

argillosi<br />

Miscele<br />

<strong>di</strong><br />

Limi<br />

sabbie<br />

e limi<br />

Campo <strong>di</strong> appartenenza della permeabilità dei terreni presenti.<br />

Unità Ghiaioso-sabbiosa Unità Limo-argillosa<br />

ed argille<br />

limose, fanghi<br />

argillosi<br />

5 – VALUTAZIONE APPORTI METEORICI E LORO REGIMAZIONE<br />

Argille omogenee e<br />

compatte<br />

L’applicazione dei coefficienti alle varie superfici <strong>di</strong> progetto consente <strong>di</strong> determinare la<br />

superficie <strong>di</strong> deflusso (SD) e da questa il coefficiente <strong>di</strong> deflusso me<strong>di</strong>o () dell’area che<br />

esprime il rapporto tra la superficie <strong>di</strong> deflusso e la superficie <strong>di</strong> intervento totale (ST).<br />

TIPOLOGIA<br />

D’USO<br />

Estensione (m 2 )<br />

COEFFICIENTE<br />

DI DEFLUSSO<br />

Estensione (m 2 )<br />

Aree agricole 0 0,10 0<br />

Sup. permeabili 3.885 0,20 777<br />

Sup. semipermeabile 0 0,60 0<br />

Sup. impermeabili 7.343 0,90 6.608,70<br />

SUPERFICIE TOTALE (ST) 11.228 SUPERFICIE DI DEFLUSSO (SD) 7.385,70<br />

COEFF. DI DEFLUSSO (= SD / ST) 0,66<br />

Il coefficiente <strong>di</strong> deflusso così ottenuto, assieme ai dati meteoclimatici della stazione <strong>di</strong><br />

Zevio, ci consente <strong>di</strong> stimare il volume delle acque piovane da regimare.<br />

Dai valori delle altezze <strong>di</strong> pioggia (con Tr = 50 anni) in<strong>di</strong>cati nella tabella in allegato (Tabella<br />

delle curve <strong>di</strong> possibilità climatica per assegnato tempo <strong>di</strong> ritorno – stazione <strong>di</strong> Zevio):<br />

1 ORA 3 ORE 6 ORE 12 ORE 24 ORE<br />

hi 59.89 68.60 77.65 97.17 114.07


11<br />

Dott. Franco Gan<strong>di</strong>ni – geologo<br />

con l’ausilio <strong>di</strong> un normale foglio <strong>di</strong> calcolo, con un opportuno proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> regressione<br />

<strong>di</strong> potenza è possibile ottenere la curva <strong>di</strong> possibilità pluviometrica interpolata:<br />

h 56, 95 t<br />

Di seguito si riporta il calcolo del volume massimo in m 3 calcolato con il metodo <strong>di</strong> Gumbel<br />

nel caso <strong>di</strong> un evento piovoso eccezionale con tempo <strong>di</strong> ritorno Tc pari a 50 anni<br />

considerando un coefficiente udometrico pari a 5 l/sec/ha così come in<strong>di</strong>cato dal Consorzio<br />

Alta Pianura Veneta.<br />

0,<br />

208<br />

Quantitativo <strong>di</strong> acqua da regimare<br />

- in relazione ad eventi <strong>di</strong> pioggia eccezionale con tempi <strong>di</strong> ritorno <strong>di</strong> 50 anni -<br />

Coefficienti delle curve <strong>di</strong> possibilità pluviometrica<br />

a = 56,95<br />

n = 0,208 per t (h) ≥1<br />

4/3 n = 0,277 per t (h)


12<br />

Dott. Franco Gan<strong>di</strong>ni – geologo<br />

t t t t h Qa Va Vu Vo<br />

(h:m,s) (h) (min) (sec) (mm) (m 3 /sec) (m 3 ) (m 3 ) (m 3 )<br />

00:16,0 0,27 16 960 39,47 0,304 292 5 286,38<br />

00:30,0 0,50 30 1800 46,99 0,193 347 10 337,23<br />

01:00,0 1,00 60 3600 56,95 0,117 421 20 400,74<br />

01:15,0 1,25 75 4500 59,66 0,098 441 25 415,69<br />

01:30,0 1,50 90 5400 61,96 0,085 458 30 427,68<br />

01:45,0 1,75 105 6300 63,98 0,075 473 35 437,55<br />

02:00,0 2,00 120 7200 65,78 0,068 486 40 445,81<br />

02:15,0 2,25 135 8100 67,41 0,062 498 45 452,82<br />

02:30,0 2,50 150 9000 68,91 0,057 509 51 458,81<br />

02:45,0 2,75 165 9900 70,29 0,052 520 56 463,96<br />

03:00,0 3,00 180 10800 71,57 0,049 529 61 468,39<br />

03:15,0 3,25 195 11700 72,77 0,046 538 66 472,22<br />

03:30,0 3,50 210 12600 73,90 0,043 546 71 475,52<br />

03:45,0 3,75 225 13500 74,97 0,041 554 76 478,37<br />

04:00,0 4,00 240 14400 75,98 0,039 562 81 480,80<br />

04:15,0 4,25 255 15300 76,95 0,037 569 86 482,88<br />

04:30,0 4,50 270 16200 77,87 0,036 576 91 484,63<br />

04:45,0 4,75 285 17100 78,75 0,034 582 96 486,08<br />

05:00,0 5,00 300 18000 79,59 0,033 588 101 487,27<br />

05:15,0 5,25 315 18900 80,41 0,031 594 106 488,22<br />

05:30,0 5,50 330 19800 81,19 0,030 600 111 488,95<br />

05:45,0 5,75 345 20700 81,94 0,029 606 116 489,47<br />

06:00,0 6,00 360 21600 82,67 0,028 611 121 489,80<br />

06:15,0 6,25 375 22500 83,38 0,027 616 126 489,96<br />

06:30,0 6,50 390 23400 84,06 0,027 621 131 489,96<br />

06:45,0 6,75 405 24300 84,72 0,026 626 136 489,80<br />

07:00,0 7,00 420 25200 85,36 0,025 631 141 489,50<br />

07:15,0 7,25 435 26100 85,99 0,024 636 147 489,07<br />

07:30,0 7,50 450 27000 86,60 0,024 640 152 488,52<br />

07:45,0 7,75 465 27900 87,19 0,023 644 157 487,85<br />

08:00,0 8,00 480 28800 87,77 0,023 649 162 487,06<br />

08:15,0 8,25 495 29700 88,33 0,022 653 167 486,18<br />

08:30,0 8,50 510 30600 88,88 0,021 657 172 485,19<br />

08:45,0 8,75 525 31500 89,42 0,021 661 177 484,11<br />

09:00,0 9,00 540 32400 89,94 0,021 665 182 482,94<br />

09:15,0 9,25 555 33300 90,46 0,020 669 187 481,69<br />

09:30,0 9,50 570 34200 90,96 0,020 672 192 480,36<br />

09:45,0 9,75 585 35100 91,45 0,019 676 197 478,95<br />

10:00,0 10,00 600 36000 91,94 0,019 680 202 477,46<br />

10:15,0 10,25 615 36900 92,41 0,019 683 207 475,91<br />

10:30,0 10,50 630 37800 92,88 0,018 686 212 474,29<br />

10:45,0 10,75 645 38700 93,33 0,018 690 217 472,61<br />

11:00,0 11,00 660 39600 93,78 0,018 693 222 470,86<br />

11:15,0 11,25 675 40500 94,22 0,017 696 227 469,05<br />

11:30,0 11,50 690 41400 94,65 0,017 700 232 467,19<br />

11:45,0 11,75 705 42300 95,07 0,017 703 237 465,28<br />

12:00,0 12,00 720 43200 95,49 0,016 706 243 463,31<br />

Dai calcoli eseguiti, dovranno essere progettati <strong>di</strong>spositivi adeguati a regimare circa 490 m 3 il<br />

Consorzio <strong>di</strong> Bonifica in<strong>di</strong>ca in 400 m 3 /ha la volumetria minima da laminare per tali e<br />

pertanto si avrà:<br />

400 m 3 /ha x 1,12 ha = 448 m 3 (< 490 m 3 )<br />

Da quanto sopra il volume che dovrà essere laminato è <strong>di</strong> 490 m 3 .<br />

Vista la permeabilità presunta dei terreni inferiore a 10 -3 m/sec si dovrà provvedere a<br />

laminare tutto il volume calcolato; inoltre, vista l’assenza nelle vicinanze <strong>di</strong> corsi d’acqua<br />

superficiali dove poter recapitare le acque meteoriche, queste dovranno essere smaltite<br />

completamente sul suolo.<br />

I sistemi <strong>di</strong> smaltimento e laminazione dei volumi calcolati saranno in<strong>di</strong>cati nel progetto<br />

definitivo a cura dei Tecnici Progettisti.


Allegato: Tabella CPC per assegnato tempo <strong>di</strong> ritorno – stazione <strong>di</strong> Zevio<br />

13<br />

Dott. Franco Gan<strong>di</strong>ni – geologo

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