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bioponico

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fatto, se aggiungete troppo concime o se non controllate il vostro livello di pH, correte il rischi d’intossicare<br />

la vostra pianta, o di provocare delle carenze. Sappiate però che esiste anche la possibilità d’intossicazione<br />

delle piante con l’utilizzo di concime biologico. Negli Stati Uniti, dove la coltivazione biologica si è sviluppata<br />

su larga scala da oltre 25 anni, si leggono regolarmente articoli che riportano intossicazioni alimentari<br />

causate da una gestione errata delle coltivazioni biologiche, che sfociano talvolta anche in gravi incidenti.<br />

E’ quindi bene ribadire che non è perché un prodotto è definito “biologico” che per questo motivo è sicuro,<br />

e la chiave per ottenere una coltivazione sana risiede non tanto nel prodotto utilizzato, quanto nella maniera<br />

nella quale è gestito.<br />

Nella scelta di un concime biologico, possono subentrare altre questioni, che sono considerazioni « politiche<br />

», frutto del concetto di sviluppo sostenibile e del crescente rispetto per i criteri sociali ed « econologici<br />

» (unione dei termini « economici » ed « ecologici ») attuali. Infatti, quando la coltivazione è effettuata per<br />

il proprio piacere, senza andare necessariamente alla ricerca di un’elevata produttività, c’è tutto lo spazio<br />

per andare alla ricerca d’altri tipi di concime. La scelta di consumare prodotti biologici, ragionati, equi,<br />

durevoli, rappresenta una scelta di vita contemporanea,<br />

ed alcuni ricercatori sono molto sensibili su questo<br />

concetto. Da oltre 20 anni, uno di loro, William Texier,<br />

studia la vita delle piante nel terreno ed in idroponia<br />

per studiare i segreti della loro alimentazione. Da 8 anni<br />

porta avanti ricerche ed esperimenti intensivi per ottenere<br />

un concime completo, biologico e perfettamente<br />

solubile che possa essere utilizzato efficacemente in<br />

idroponia. Ha appena realizzato il suo scopo brevettando<br />

il concetto di “terra liquida” con la tecnologia<br />

ed il nome “Biponia” (Brevetto N° 05.11569), e registrando<br />

il suo concime <strong>bioponico</strong> « BioSevia, Grow &<br />

Anni di esperimenti hanno permesso lo sviluppo di un concime<br />

biologico che si applica efficacemente in idroponia.<br />

Bloom » come concime biologico al 100% (in ottemperanza<br />

alla regolamentazione biologica europea<br />

N° 2092/91).<br />

Il successo è rilevante, poiché fino ad oggi non era<br />

possibile utilizzare concimi biologici in idroponia poiché s’ignorava come produrre concimi adeguati. Il<br />

punto era di ottenere concimi completi, ed allo stesso tempo bisognava che tutti gli elementi potessero<br />

essere certificati come biologici, Gli elementi dovevano inoltre essere perfettamente solubili per non marcire<br />

nell’acqua e per non bloccare i filtri e gli iniettori dei sistemi idroponici o di quelli goccia a goccia, fattore<br />

quasi impossibile poiché i concimi biologici sono normalmente composti di grosse molecole organiche, difficilmente<br />

solubili. Sono inoltre formulati in modo da degradarsi lentamente<br />

nel terreno, ed alcuni dei loro elementi marcirebbero nell’acqua, sprigionando<br />

un odore alquanto sgradevole. Un concime, per essere <strong>bioponico</strong>,<br />

deve essere liquido o completamente solubile. Non deve contenere particelle<br />

troppo grandi e deve essere rapidamente degradabile e disponibile.<br />

La biponia è un metodo di coltivazione rivoluzionario che vi consente di<br />

effettuare una coltivazione idroponica che sia biologica al 100%. Questa<br />

nuova metodologia di coltivazione va ben oltre un semplice cambio di<br />

concime, Il concetto è quello della “terra liquida”. Il concime adatto rappresenta<br />

l’anello mancante, Abbinandolo ad altri prodotti, quali il Trichoderma<br />

harzianum ed il silicato in polvere, la biponia è in grado di ricreare<br />

in una soluzione nutritiva tutti gli elementi utili per la pianta.<br />

L’acqua chiaramente è già presente, ed anche ossigeno in abbondanza,<br />

se il sistema di coltivazione è concepito adeguatamente, bisognerà aggiungere<br />

:<br />

w Il concime bionico che apporta anche la funzione di humus contenuta<br />

nel terreno che riproduce le condizioni di fertilità naturale della terra, ma<br />

senza la terra stessa.<br />

w Trichoderma harzianum, i microorganismi che apportano la vita microbica<br />

e che fanno parte del ciclo del carbonio.<br />

Se si desidera, è possibile aggiungere della silice, sotto forma di polvere,<br />

o un prodotto che aggiunga la silice, ovviamente, ma anche una vasta<br />

A sinistra :<br />

Concime <strong>bioponico</strong> senza tricoderma<br />

A destra :<br />

Concime <strong>bioponico</strong> con tricoderma<br />

gamma di metalli e di tracce di elementi contenuti nel terreno. Si otterrà una soluzione nutritiva che ha le<br />

stesse caratteristiche di una buona terra leggera, aerata, ricca di nutrimento e di vita microbica, alla quale<br />

non manca null’altro se non un substrato inerte, come biglie d’argilla o fibra di cocco, utilizzate in coltivazione<br />

idroponica.<br />

La biponia è difficile da applicare ?<br />

Ci viene spesso chiesto se la biponia è una tecnologia difficile. Va detto che si tratta di un sistema un po’ differente<br />

da quello al quale l’utente d’idroponia è abituato. Per ciò che riguarda i criteri di base di una colti-

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