bioponico
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vazione i parametri rimangono identici: umidità, temperatura, ventilazione,<br />
prevenzione delle malattie e degli insetti, igiene degli spazi di coltivazione<br />
ecc. Per contro la gestione dei livelli di pH e di EC sarà modificata.<br />
In idroponia la maggior parte del lavoro si effettua sulla base della lettura<br />
dei livelli di pH e di EC. Per assicurare un assorbimento ideale di sali minerali<br />
per la pianta e per proteggere i chelati che sono contenuti nei concimi (di<br />
buona qualità), bisogna sforzarsi al massimo per mantenere il livello di pH<br />
tra 5.5 e 6.5. Per assicurare inoltre un livello di nutrimento corretti, verrà aggiunto<br />
il concime quando l’EC scenderà al di sotto del livello necessario<br />
ai bisogni della pianta, in funzione dei suoi cicli di crescita (generalmente:<br />
+/- 0.4 per le talee, +/-1.0 per le piante giovani e +/-1.3 per piante adulte e<br />
piante madri).<br />
In biponia il livello di pH è meno importante rispetto all’idroponia. Avrà<br />
sempre tendenza a salire. Si può lasciar salire al 7.5 senza che vengano<br />
rilevati problemi di sorta. E’, infatti, scientificamente provato che le piante<br />
vivono benissimo con livelli di pH che vanno da 5.0 a 7.5. D’altronde, anche in idroponia, si raccomanda di<br />
non intervenire troppo spesso sul pH, ma di lasciarlo oscillare nell’intervallo tra 5.5 e 6.5 prima d’intervenire,<br />
poiché l’aggiunta frequente di acidi non ha effetti particolarmente benefici. L’oscillazione del pH sino ad<br />
un valore di 7.5 non rappresenta quindi un problema in biponia. Valori superiori richiedono un intervento per<br />
riportare il pH al valore di 6.0, ma in modo progressivo, diluito in un periodo di qualche giorno.<br />
Per la regolazione del pH purtroppo non esistono regolatori biologici efficaci. L’ideale è rappresentato<br />
dall’utilizzo di acidi di buona qualità, che comprende tamponi organici per stabilizzare il più possibile il livello.<br />
Si raccomanda in particolar modo di non utilizzare aceto, come taluni consigliano di fare, poiché l’acido<br />
acetico è piuttosto nocivo per le piante.<br />
Per quanto riguarda il livello di EC, questo rappresenta un parametro assai complesso in biponia. Di fatto,<br />
le molecole organiche non possiedono carica elettrica, e non vengono quindi rilevate dal lettore di EC.<br />
Durante la diluizione del concime nell’acqua, une minuscola frazione verrà immediatamente trasformata in<br />
ioni, fornendo una leggera conduttività. Con una dose da 4 a 5 ml/l di concime <strong>bioponico</strong> e con la normale<br />
conduttività delle acque della rete idrica, si ottiene normalmente un valore di circa 0.65 (da 0.6 a 0.7).<br />
questa conduttività, ancorché bassa, è generalmente sufficiente. L’aggiunta di concime sarà necessaria<br />
solo se la conduttività scenderà al di sotto di questo valore. Man mano che gli elementi vengono liberati,<br />
ne saranno assorbiti degli altri. La conduttività tende a restare in equilibrio attorno a questi valori. Quando le<br />
riserve di materie organiche scarseggiano, tende a scendere. E’ il momento di aggiungere del concime.<br />
« Sembra abbastanza facile, ma per ottenere un risultato ottimale, bisogna anticipare la caduta di conduttività<br />
ed assicurare una provvista costante di materie organiche. Non bisogna neanche d’altra parte aggiungerne<br />
troppe, poiché la loro degradazione è in funzione del calore. I microorganismi (trichoderma<br />
harzianum) agiscono a velocità incredibilmente diverse secondo la temperatura. Se ci sono troppe materie<br />
organiche presenti nel sistema, un aumento della temperatura potrebbe far salire la conduttività ad un tale<br />
livello da uccidere la pianta. Non è sempre facile trovare la giusta misura, ed è proprio in questi casi che<br />
l’occhio del coltivatore informato fa la differenza. » ha dichiarato<br />
William Texier in “Culture en Intérieur” (J. Cervantes, p. 206.<br />
edizioni Mama, 2005)<br />
Ad ogni modo troverete le modalità d’impiego e le informazioni<br />
dettagliate sulle schede tecniche dei concimi bioponici. Non<br />
esitate nel contattare il produttore per rivolgergli tutte le domande<br />
che potrebbero venirvi in mente. La biponia non è una<br />
tecnica particolarmente complicata. Si tratta unicamente di un<br />
approccio diverso, un modo diverso di iniziare, solo le prime fasi<br />
possono sembrare un po’ particolari.<br />
Quali sono i vantaggi della biponia ?<br />
La biponia si basa su uno dei principi dell’agricoltura ragionata,<br />
che consiste nel fornire pochi nitrati alla pianta per favorire la<br />
fioritura e la fruttificazione, piuttosto che ottenere una crescita<br />
vegetativa sì abbondante, ma talvolta anche inutile. Questo<br />
è il motivo per il quale riscontrerete che il fogliame delle vostre<br />
piante non è così verde come quello ottenuto da concimi<br />
minerali e con certi concimi biologici tradizionali. Infatti, questo<br />
è un aspetto molto interessante di questo tipo di coltivazione: si<br />
forma pochissima massa vegetale in rapporto alla resa. A pari<br />
resa, come ad esempio 1 kg di pomodori, la quantità di foglie e<br />
gambi è notevolmente inferiore a quella che è necessaria per