Coping Orientation to Problems Experienced-Nuova Versione Italiana
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Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale - Vol. 14 - n. 1 • 2008<br />
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luce cinque dimensioni: Funzionalità psicologica, Funzionalità fi sica, Lavoro, Sonno<br />
e alimentazione, Funzionalità sociale. In ques<strong>to</strong> studio è stata utilizzata la scala di<br />
Funzionamen<strong>to</strong> psicologico costituita da 10 item che valutano aspetti quali il <strong>to</strong>no<br />
dell’umore, l’effi cienza mentale, la stabilità emotiva, la fi ducia in sé stessi, ecc.<br />
È importante sot<strong>to</strong>lineare che le misure prese in considerazione sono tra quelle che, in<br />
ambi<strong>to</strong> italiano, sono risultate più attendibili e valide per la misura della psicopa<strong>to</strong>logia<br />
ansiosa e depressiva e per la qualità della vita. Questi aspetti, come abbiamo vis<strong>to</strong> nella<br />
rassegna precedente, sono quelli più sistematicamente messi in relazione con le strategie<br />
di coping. Ci sembrava quindi che l’utilizzo di tali questionari fosse coerente con un<br />
procedimen<strong>to</strong> rigoroso vol<strong>to</strong> a verifi care le ipotesi precedentemente formulate.<br />
Analisi statistica<br />
La maggior parte delle analisi è stata effettuata con il pacchet<strong>to</strong> statistico SPSS versione<br />
11.0. Per le analisi di consistenza interna si è fat<strong>to</strong> riferimen<strong>to</strong> all’indice alfa di Cronbach,<br />
mentre per evidenziare possibili correlazioni si è utilizza<strong>to</strong> il coeffi ciente «prodot<strong>to</strong>momen<strong>to</strong>»<br />
di Pearson. Le variabili demografi che sono state valutate tramite l’analisi della<br />
varianza o della covarianza. L’analisi fat<strong>to</strong>riale esplorativa è stata condotta con il me<strong>to</strong>do<br />
delle componenti principali con rotazione or<strong>to</strong>gonale varimax.<br />
Per quan<strong>to</strong> riguarda l’analisi fat<strong>to</strong>riale confermativa (CFA), abbiamo utilizza<strong>to</strong> il<br />
pacchet<strong>to</strong> statistico LISREL 9.0. L’analisi è stata condotta con il me<strong>to</strong>do di massima<br />
verosimiglianza e la corrispondenza tra il modello testa<strong>to</strong> e la struttura ipotizzata del<br />
COPE-NVI (goodness of fi t) è stata valutata per mezzo di una pluralità di indici come<br />
raccomanda<strong>to</strong> da Cole (1987): Root Mean Square Error of Approximation (RMSEA),<br />
Non-Normed Fit Index (NNFI), il Comparative Fit Index (CFI), l’Incremental Fit Index<br />
(IFI) e il rappor<strong>to</strong> chi-quadra<strong>to</strong>/gradi di libertà (gdl) (Cole, 1987; Kline, 1998). Inoltre,<br />
per scegliere il modello migliore, abbiamo utilizza<strong>to</strong> il criterio di Akaike (AIC) (Akaike,<br />
1987); secondo ques<strong>to</strong> criterio, il modello che ottiene il valore minore di AIC è considera<strong>to</strong><br />
il migliore.<br />
RISULTATI<br />
Struttura fat<strong>to</strong>riale del COPE-NVI<br />
Un’Analisi Fat<strong>to</strong>riale Confermativa (CFA) è stata condotta prendendo innanzitut<strong>to</strong><br />
in considerazione le cinque dimensioni di secondo ordine che caratterizzavano la prima<br />
versione italiana del COPE (Sica, Novara, Dorz e Sanavio, 1997a). Questa struttura non è<br />
stata confermata dagli appositi indici di goodness of fi t. Seguendo le classiche indicazioni<br />
della letteratura psicometrica (ad esempio, Gorsuch, 1997), abbiamo allora diviso il<br />
campione dei partecipanti in due gruppi di uguale numerosità, mediante una procedura<br />
randomizzata. Sulla prima metà dei soggetti abbiamo esegui<strong>to</strong> un’analisi fat<strong>to</strong>riale<br />
esplorativa per individuare la struttura «semplice» del questionario; sull’altra metà dei<br />
soggetti abbiamo esegui<strong>to</strong> una CFA per verifi care la bontà della soluzione individuata