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Coping Orientation to Problems Experienced-Nuova Versione Italiana

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Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale - Vol. 14 - n. 1 • 2008<br />

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negazione, sfogo emotivo, rimuginazione e simili) e in relazione negativa con strategie<br />

centrate sul problema. Questi risultati non stupiscono: le strategie di coping vengono<br />

utilizzate per regolare emozioni disturbanti e per generare soluzioni per gestire e risolvere<br />

la causa dello stress. Gli individui con diffi coltà nella regolazione emotiva, tipicamente,<br />

adotterebbero strategie di coping disadattive per la riduzione della tensione.<br />

Considerando invece il rappor<strong>to</strong> tra coping e benessere, numerosi sono gli studi che<br />

hanno dimostra<strong>to</strong> il ruolo delle strategie di coping nella salute psicologica e fi sica (per una<br />

rassegna si veda Zani e Cicognani, 1999). Per fare qualche esempio, pensiamo allo studio<br />

delle relazioni tra coping, sistema immunitario e sopravvivenza a malattie a decorso fatale<br />

(An<strong>to</strong>ni e Goodkin, 1988; Blaney et al., 1991; Carver et al., 1993; Goodkin, Fuchs, Feaster,<br />

Leeka e Rishel, 1992; si veda anche la rassegna di Litman, 2006). In questi studi, le strategie<br />

relative all’accettazione e a una interpretazione legata al senso di crescita personale, erano<br />

collegate a un migliore reattività del sistema immunitario e a una migliore qualità di vita.<br />

Relazioni negative con la qualità della vita e la reattività del sistema immunitario sono<br />

state trovate con strategie legate allo sfogo emotivo, al cinismo e all’evitamen<strong>to</strong>. Altri studi<br />

(ad esempio, Carver, Scheier e Weintraub, 1989) hanno messo in evidenza che forme di<br />

coping focalizzate sui problemi erano positivamente associate con ottimismo, au<strong>to</strong>stima,<br />

resistenza, ma anche tendenze ai comportamenti di tipo A. Di fat<strong>to</strong> è sta<strong>to</strong> sot<strong>to</strong>linea<strong>to</strong><br />

molte volte che persone tenaci e inclini al cambiamen<strong>to</strong> potrebbero trovarsi in diffi coltà in<br />

situazioni non modifi cabili. Infi ne, in alcuni studi, è risulta<strong>to</strong> che il coping può giocare un<br />

ruolo importante nel proteggere o esacerbare le reazioni fi siologiche comunemente ritenute<br />

sin<strong>to</strong>mo di stress (Connor-Smith e Compas, 2004). Hardiness e coping attivo hanno in<br />

effetti mostra<strong>to</strong> un legame diret<strong>to</strong> con lo stress percepi<strong>to</strong> e le malattie, in quan<strong>to</strong> alti livelli<br />

di hardiness in lavora<strong>to</strong>ri sono risultati collegati a bassi livelli di stress percepi<strong>to</strong> e a minor<br />

sin<strong>to</strong>mi di malattia (Soderstrom, Dolbier, Leiferman, e Steinhardt, 2000).<br />

COPE: lo strumen<strong>to</strong><br />

Il <strong>Coping</strong> <strong>Orientation</strong>s <strong>to</strong> Problem <strong>Experienced</strong> (Carver, Scheier e Weintraub, 1989)<br />

è un questionario self-report che prende in considerazione diverse modalità di coping.<br />

Tali modalità di coping non sono state ricavate a posteriori come spesso avviene nella<br />

costruzione di nuovi questionari, ma rappresentano altrettanti domini concettuali sviluppati<br />

in diversi anni di ricerche. Il modello concettuale che ha guida<strong>to</strong> la costruzione dello<br />

strumen<strong>to</strong> richiama i processi di au<strong>to</strong>-regolazione. In breve, si sostiene che le persone<br />

tendono a regolare il proprio comportamen<strong>to</strong> in funzione di una gerarchia di obiettivi più<br />

o meno consapevole (per una trattazione esaustiva si veda il volume in lingua italiana<br />

di Carver e Scheier, 2004). Secondo questi studiosi, le strategie di coping utilizzate<br />

dipenderanno sostanzialmente dalle aspettative che le persone hanno di raggiungere i propri<br />

obiettivi (ad esempio, di risolvere un da<strong>to</strong> problema): se le aspettative sono buone, allora<br />

le persone tenteranno anche strenuamente di raggiungere il loro obiettivo; se le aspettative<br />

sono negative, le persone rinunceranno a raggiungere i propri obiettivi e cercheranno un<br />

diverso modo per gestire l’eventuale stress psicologico causa<strong>to</strong> dal manca<strong>to</strong> raggiungimen<strong>to</strong><br />

dei propri fi ni.

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