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PRIMO PIANO Vaticano<br />
Emissari<br />
discreti<br />
Due alti prelati<br />
in un montaggio<br />
fotografico. Oltre<br />
che autorità<br />
morale, la<br />
Chiesa di Roma<br />
è un centro<br />
di potere<br />
internazionale.<br />
Esercitato con<br />
proverbiale<br />
discrezione dalle<br />
nunziature<br />
apostoliche,<br />
le ambasciate<br />
del Vaticano.<br />
88<br />
Spionaggio, giochi di potere, intrighi,<br />
scandali finanziari, delitti insoluti...<br />
È il lato inconfessabile della Santa Sede<br />
Le segrete<br />
stanze<br />
Nel 1982 Hans Langemann, ufficiale<br />
dei servizi segreti dell’allora<br />
Germania Ovest, denunciò<br />
l’esistenza di una rete di spionaggio<br />
attiva in Vaticano negli anni Sessanta.<br />
A quei tempi c’era ancora il muro<br />
di Berlino, si era in piena guerra fredda e i<br />
tedeschi erano molto interessati alle relazioni<br />
tra la Santa Sede e i Paesi dell’Est.<br />
Secondo Langemann, attraverso un gesuita<br />
e un monsignore (nome in codice:<br />
“Bruno”) gli agenti occidentali erano<br />
riusciti a procurarsi documenti scottanti<br />
sulla Germania comunista. La cosiddetta<br />
“operazione Eva”, dopo<br />
un’inchiesta del segretario di Stato vaticano<br />
Agostino Casaroli, fu smentita.<br />
Ma gli ecclesiastici sospettati di spionaggio<br />
furono trasferiti. E un altro<br />
episodio si aggiunse così al catalogo<br />
dei segreti custoditi negli angoli più<br />
reconditi degli archivi vaticani.<br />
Storia ufficiosa. A raccontare i<br />
retroscena della curia romana e i<br />
loro protagonisti (cortigiane, figli<br />
di papi e cardinali, inquisitori e soldati,<br />
banchieri e faccendieri, camerieri<br />
e segretari indiscreti) sono antiche<br />
cronache, memoriali di prelati,<br />
pasquinate (satire anonime affisse<br />
a partire dal 1500 presso una<br />
statua romana soprannominata<br />
“Pasquino”), dossier giornalistici.<br />
Queste fonti, non sempre verificabili,<br />
si spingono molto più indietro<br />
dell’11 febbraio 1929, giorno<br />
della firma dei Patti lateranensi<br />
e data di nascita dello Stato della<br />
Città del Vaticano.<br />
Si scopre così che è l’elezione del pontefice<br />
il momento attorno al quale da sempre<br />
si concentrano i giochi di potere della Chiesa<br />
di Roma. Fin dal 366, quando san Damaso<br />
fu eletto papa solo dopo aver vinto<br />
una sanguinosa battaglia contro il rivale<br />
Ursino, che lasciò nella basilica di Santa<br />
Maria ad Nivem ben 137 morti.<br />
L’istituzione del conclave, nel 1274, non<br />
migliorò la situazione: l’isolamento dei cardinali<br />
riuniti per scegliere il nuovo papa<br />
era più formale che reale. Tra patteggiamenti<br />
e promesse di privilegi, dal Trecento<br />
fino all’Ottocento i cardinali agirono in<br />
conclave come rappresentanti dei sovrani<br />
europei, che esercitavano così la loro pressione<br />
sulle candidature. E intorno al XVII<br />
secolo fu introdotto lo ius exclusivae, una<br />
norma che dava ai re la possibilità di porre<br />
il proprio “veto” su un candidato e rimasta<br />
in vigore fino al 1903.<br />
Morto un papa... Del resto, la politica è<br />
ancora oggi protagonista nei conclavi. L’elezione<br />
di Karol Wojtyla nell’ottobre 1978,<br />
per esempio, fu favorita da un’intesa fra<br />
l’Opus Dei (v. a pag. 100) e la fazione tedesca<br />
dei cardinali, guidata dall’arcivescovo<br />
di Colonia cardinale Joseph Höffner.<br />
Lo proverebbe la visita del futuro papa polacco<br />
a villa Tevere, sede romana dell’Opus<br />
Dei, avvenuta proprio durante la riunione<br />
tra i due “partiti” prima di entrare in<br />
conclave. Inoltre Giovanni Paolo II avviò<br />
subito le procedure per dare all’organizzazione<br />
lo status di prelatura personale e per<br />
la beatificazione del suo fondatore, José<br />
Maria Escrivá de Balaguer, canonizzato il 6<br />
ottobre 2002 (appena trent’anni dopo la<br />
sua morte).Anche l’elezione di Joseph Rat-<br />
89<br />
▼
▼<br />
Segreto violato? Confessore scomunicato<br />
La risaputa discrezione<br />
dei membri del clero ha<br />
forse origine dall’obbligo<br />
“professionale” del segreto,<br />
cui sono vincolati i sacerdoti<br />
quando confessano i fedeli<br />
zinger sarebbe stata pre-<br />
(nella foto, un confessore<br />
all’opera in Polonia).<br />
Inderogabile. L’obbligo di<br />
non divulgare il contenuto<br />
della confessione (che per<br />
i cattolici è un sacramento)<br />
parata da una campagna<br />
elettorale appoggiata da<br />
porporati conservatori e<br />
Opus Dei, culminata con<br />
la “solita” riunione in una<br />
sede fuori Roma della prelatura<br />
fondata da Balaguer.<br />
«In questo modo» ha<br />
scritto il quotidiano di Rio<br />
de Janeiro O Globo «Ratzinger<br />
entra in conclave<br />
praticamente papa». Il<br />
giornale riportava anche<br />
la testimonianza di uno dei quattro cardinali<br />
brasiliani presenti al conclave, ma l’alto<br />
prelato ha preferito rimanere anonimo,<br />
per evitare la scomunica che colpisce chi rivela<br />
i segreti di un’elezione papale.<br />
Banchieri di Dio. Altrettanto ben custoditi<br />
sono i segreti delle finanze pontificie,<br />
non ammette eccezioni,<br />
nemmeno in caso di minaccia<br />
di morte. Il sacerdote<br />
che rivelasse ciò che ha<br />
appreso, andrebbe incontro<br />
alla scomunica.<br />
Dal 1929 la Città del Vaticano è uno Stato<br />
neutrale e inviolabile. E alcuni palazzi e<br />
basiliche di Roma godono dell’immunità<br />
Paul Marcinkus nel 1980,<br />
quando presiedeva lo Ior.<br />
amministrate dallo Ior<br />
(Istituto per le opere di religione),<br />
la banca vaticana<br />
fondata nel 1887. I suoi<br />
fondi diventarono particolarmente<br />
consistenti dopo<br />
la firma dei Patti lateranensi,<br />
che fruttarono al Vaticano<br />
un’indennità di 750<br />
milioni di lire dell’epoca<br />
(oltre 560 milioni di euro<br />
di oggi) e una rendita garantita.<br />
Negli anni Settanta,<br />
sotto la presidenza di<br />
monsignor Paul Marcinkus, lo Ior fu travolto<br />
dallo scandalo della bancarotta del<br />
Banco Ambrosiano, conclusosi con la misteriosa<br />
morte di due famosi banchieri, Roberto<br />
Calvi e Michele Sindona: il primo<br />
trovato impiccato sotto un ponte di Londra<br />
nel 1982, il secondo avvelenato in carcere<br />
nel 1986. Le vicende giudiziarie<br />
dello Ior e degli alti<br />
prelati coinvolti terminarono<br />
con la sentenza<br />
della corte di Cassazione<br />
del 17 luglio 1987, che annullò<br />
i mandati di cattura<br />
emessi nei confronti dei<br />
vertici dell’istituto (in seguito<br />
riformato). Secondo<br />
l’articolo 11 del trattato<br />
con il Vaticano, infatti, lo<br />
Alois Estermann<br />
e la moglie,<br />
uccisi nel 1998.<br />
Stato italiano non può giudicare<br />
l’operato degli enti<br />
centrali della Chiesa.<br />
Segreteria<br />
particolare<br />
Una sala<br />
storica<br />
dell’Archivio<br />
segreto<br />
vaticano, nato<br />
nel 1600 per<br />
conservare<br />
bolle e<br />
documenti<br />
dell’attività<br />
pontificia.<br />
Cadaveri eccellenti. Dove non arrivano<br />
i trattati arriva di solito la proverbiale<br />
discrezione degli ambienti vaticani, che non<br />
sempre riesce però a impedire il diffondersi<br />
delle voci. Specie quelle che accompagnano<br />
le morte di un papa. Pio XI, per<br />
esempio, sarebbe stato assassinato il 10 febbraio<br />
1939 per ordine di Mussolini, che temeva<br />
di essere scomunicato.Autore del delitto,<br />
compiuto con un’iniezione di veleno,<br />
sarebbe stato Francesco Petacci, medico in<br />
Vaticano e padre di Claretta, l’amante del<br />
Duce. Questo almeno secondo la ricostru-<br />
▼<br />
Gli archivi vaticani: quando la Storia era un affare privato<br />
Archivio segreto del Vaticano,<br />
L’ almeno alle sue origini, era<br />
meno segreto di quanto il suo nome<br />
facesse pensare. “Segreto”,<br />
infatti, nell’italiano del Cinque-<br />
Seicento voleva dire privato.<br />
Istituito da Paolo V tra il 1611 e<br />
il 1614, raccoglie testimonianze<br />
dell’attività pontificia dagli inizi<br />
dell’VIII secolo a oggi: tutti i<br />
documenti della segreteria di<br />
Stato, bolle e registri della<br />
Cancelleria, incartamenti della<br />
Sacra Rota e delle congregazioni,<br />
dei concili e delle nunziature<br />
(le ambasciate del Vaticano).<br />
Ma anche le lettere papali e le<br />
relazioni dei conclavi redatte dal<br />
cardinale camerlengo e chiuse in<br />
buste sigillate che “non potranno<br />
essere aperte da nessuno, se<br />
il Sommo Pontefice non l’avrà<br />
permesso esplicitamente”.<br />
Templari ed eretici. Tra i<br />
tesori dell’archivio ci sono le 80<br />
pergamene relative al processo<br />
ai Templari del 1308-1310, il<br />
“Sommario del processo contro<br />
Giordano Bruno” (1597, ma<br />
tornato alla luce nel 1940) e un<br />
“Estratto degli atti del processo di<br />
Galileo Galilei” (gli atti completi<br />
sono andati perduti), sottratto per<br />
ordine di Napoleone nel 1810 e<br />
restituito solo nel 1843.<br />
Bunker. I depositi dell’Archivio si<br />
trovavano nei corridoi del cortile<br />
del Belvedere fino al 1991,<br />
quando furono trasferiti in un<br />
edificio sotterraneo nel cortile<br />
della Pigna, a 20 metri di profondità,<br />
attrezzato con 54 km<br />
di scaffali. Solo nel 1880<br />
l’archivio è stato messo a disposizione<br />
di pochi e selezionati<br />
studiosi da Leone XIII, che però<br />
affermò anche che esso “serve<br />
prima di tutto e principalmente<br />
al romano pontefice e alla sua<br />
curia”. Da allora, alcune sezioni<br />
sono state via via rese pubbliche<br />
per volere dei papi.<br />
91
Le suore che assistono i cardinali riuniti in conclave sono tenute a sottoscrivere un giuramento di segretezza<br />
▼<br />
Cancellare ogni traccia<br />
La stufa in cui si bruciano le schede<br />
con i voti dei cardinali in conclave<br />
(in alto, un esemplare del ’700).<br />
zione del cardinale Eugène Tisserant, rive-<br />
lata nel maggio del 1972 in un memoriale<br />
pubblicato dalla rivista francese Paris-<br />
Match.<br />
Un giallo resta anche<br />
la morte di Giovanni<br />
Paolo I, il 28<br />
settembre 1978, avvenuta<br />
dopo appena<br />
un mese dall’elezione<br />
per infarto, secondo<br />
il certificato del<br />
direttore dei Servizi<br />
sanitari del Vaticano.<br />
I giornali riportarono<br />
illazioni su un<br />
presunto avvelenamento<br />
e sulla richiesta<br />
da parte di qualcuno<br />
di un’autopsia.<br />
Ma la congregazione dei cardinali, sentito il<br />
parere di tre medici, accettò la diagnosi del<br />
certificato e autorizzò i funerali. Le insinuazioni<br />
proseguirono negli anni successivi:<br />
il papa sarebbe stato ucciso perché<br />
avrebbe manifestato l’intenzione di rimuovere<br />
Marcinkus dalla guida dello Ior.<br />
Il 4 maggio 1998 a scuotere la Santa Sede<br />
fu invece un fatto di sangue: il 44enne colonnello<br />
Alois Estermann, comandante della<br />
Guardia svizzera, venne ucciso nel suo<br />
appartamento insieme alla moglie Gladys<br />
Meza Romero dal vicecaporale Cedric Tornay,<br />
23 anni, che poi si tolse la vita. Secondo<br />
la versione ufficiale si trattò di un raptus di<br />
follia. Ma forse il movente fu una storia<br />
passionale tra il giovane e la moglie del colonnello,<br />
oppure una punizione non tollerata<br />
dal vicecaporale, o addirittura una storia<br />
omosessuale. Eppure i parenti del gio-<br />
vane, che sono convinti si<br />
sia trattato di una macchinazione<br />
per eliminare<br />
Estermann, non hanno mai<br />
potuto leggere la relazione<br />
dell’inchiesta condotta dal<br />
giudice unico della Città del Vaticano.<br />
Immunità. Il particolare status giuridico<br />
della Santa Sede rende quasi impossibili le<br />
ingerenze esterne. Ciò ha favorito enormemente<br />
la diplomazia. Durante la II guerra<br />
mondiale, grazie alle nunziature (cioè le<br />
sue ambasciate) il Vaticano diventò un crocevia<br />
per le spie di mezzo mondo. Da un lato<br />
monsignor Hugh O’Flaherty, un irlandese<br />
del Sant’Uffizio, organizzò una rete<br />
segreta di aiuto ai prigionieri alleati fuggiti<br />
dai campi di concentramento. Dall’altro,<br />
i tedeschi in fuga di fronte all’arrivo degli<br />
alleati a Roma trovarono rifugio presso il<br />
SAPERNE DI PIÙ<br />
Il Vaticano. Storia e<br />
segreti, Claudio Rendina<br />
(Newton & Compton).<br />
Grandi<br />
manovre<br />
La messa<br />
che il 18 aprile<br />
2005, in<br />
San Pietro,<br />
precedette<br />
l’inizio del<br />
conclave dei<br />
cardinali.<br />
L’omelia fu<br />
celebrata<br />
da Joseph<br />
Ratzinger, che<br />
il giorno dopo<br />
fu proclamato<br />
nuovo papa.<br />
vescovo Alois Hudal, rettore<br />
del Collegio germanico di<br />
Roma, e alcuni criminali nazisti<br />
si salvarono così in<br />
America Latina.<br />
La stessa destinazione di<br />
molti miliziani cattolici croati, i famigerati<br />
ustascia.Approfittando del caos seguito al<br />
conflitto mondiale, molti di loro fuggirono<br />
in Austria e da qui – con l’aiuto dei servizi<br />
segreti britannici e del nunzio apostolico –<br />
in Italia, dove furono temporaneamente<br />
ospitati in palazzi e conventi grazie alla<br />
protezione dell’allora vicesegretario di Stato,<br />
Giovanni Battista Montini, il futuro papa<br />
Paolo VI. Solo nel 2005 la corte federale<br />
di San Francisco (Usa) è stata chiamata<br />
a giudicare una serie di istanze di risarcimento<br />
presentate da ebrei, serbi e rom vittime<br />
degli ustascia; e in un’udienza del pro-<br />
La fabbrica dei santi<br />
Nel 2002, il film<br />
di Marco<br />
Bellocchio L’ora di<br />
religione raccontava<br />
la storia di<br />
una moderna<br />
santificazione. E<br />
l’atmosfera un po’<br />
misteriosa che<br />
circonda, a volte<br />
tra pressioni e<br />
ambizioni molto<br />
terrene, il processo<br />
di canonizzazione.<br />
Ma come si<br />
diventa santi?<br />
Candidati. Qualunque<br />
battezzato<br />
può chiedere alla<br />
Congregazione dei<br />
santi che una<br />
persona sia beatificata<br />
e poi canonizzata.<br />
Il candidato<br />
è detto “servo di<br />
Dio” e, se si riscontra<br />
“l’eroicità<br />
delle sue virtù”,<br />
diviene “venerabile”.<br />
Dopo l’accertamento(attraverso<br />
un’accurata<br />
indagine, con<br />
tanto di medici e<br />
testimoni) di un<br />
miracolo avvenuto<br />
per sua intercessione<br />
è dichiarato<br />
“beato”, e con<br />
la prova di un<br />
secondo miracolo<br />
può essere proclamato<br />
“santo”.<br />
Dispensati. Non<br />
si può però presentare<br />
domanda<br />
prima di 5 anni<br />
dalla morte del<br />
candidato, salvo<br />
dispensa papale,<br />
come è avvenuto<br />
per Karol Wojtyla.<br />
Del resto, Giovanni<br />
Paolo II ha battuto<br />
ogni record: in 26<br />
anni di pontificato<br />
ha proclamato<br />
1.345 beati (due<br />
terzi di tutti quelli<br />
della Storia) e ben<br />
483 santi, rendendo<br />
anche più<br />
veloce la canonizzazione<br />
dei martiri.<br />
16 giugno 2002: padre Pio è fatto santo.<br />
cesso l’agente del<br />
controspionaggio<br />
Usa William Gowen<br />
ha testimoniato<br />
proprio sul<br />
ruolo svolto da<br />
Montini.<br />
Spioni. Ma il<br />
caso di spionaggio<br />
più clamoroso risale<br />
al 1973. In<br />
quell’anno, l’arcivescovo<br />
di origine<br />
siriana Hilarion<br />
Capucci, visitatore<br />
apostolico (una<br />
sorta di ambasciatore)<br />
dei greci<br />
melchiti cattolici a<br />
Gerusalemme, abusando<br />
della sua<br />
carica introdusse<br />
dal Libano nel territorio<br />
giordano<br />
occupato dagli israeliani<br />
armi ed<br />
esplosivi destinati<br />
VATICANERIE<br />
Restauro<br />
diplomatico<br />
rapporti tra il<br />
I Vaticano e il nazismo<br />
furono ambigui.<br />
Tuttavia sia Pio XI,<br />
sia Pio XII, ogni volta<br />
che Hitler si recava a<br />
Roma si trasferivano<br />
nella sede estiva di<br />
Castel Gandolfo e<br />
facevano chiudere<br />
per (finti) restauri<br />
la cappella Sistina:<br />
che così il dittatore<br />
non vide mai.<br />
ai guerriglieri palestinesi. Un tribunale<br />
israeliano lo condannò a 12 anni di carcere,<br />
ma ne scontò solo 3; liberato nel 1977, fu<br />
espulso dal Paese e inviato da Paolo VI in<br />
America Latina.Tornò per diventare membro<br />
onorario del Consiglio nazionale palestinese<br />
e, nonostante le proteste di Israele,<br />
godette ancora a lungo della protezione<br />
del Vaticano, che lo sconfessò solo quando<br />
iniziò ad appoggiare le azioni terroristiche<br />
palestinesi.<br />
Amici influenti. Il caso più recente è invece<br />
quello di Ante Gotovina, generale<br />
croato accusato di aver massacrato 150 serbi<br />
e di averne deportati oltre 200 mila durante<br />
il conflitto nella ex Iugoslavia (1991-<br />
1995). Prima della sua cattura (avvenuta<br />
in Spagna nel dicembre scorso), Gotovina<br />
sarebbe rimasto nascosto in un monastero<br />
francescano della Croazia per sfuggire al<br />
processo per crimini di guerra. Il procuratore<br />
del tribunale internazionale dell’Aja,<br />
Carla Del Ponte, nel luglio 2005 aveva chiesto<br />
al riguardo la collaborazione del ministro<br />
degli Esteri vaticano, arcivescovo<br />
Giovanni Lajolo. La risposta? Il<br />
Vaticano non possiede un’intelligence<br />
e comunque non è obbligato ad<br />
aiutare un organismo internazionale<br />
nella caccia ai criminali di guerra.<br />
Anche la Santa Sede, come qualsiasi<br />
altra nazione, ubbidisce insomma<br />
alla ragion di Stato. ❏<br />
Claudio Rendina<br />
93