La multivisione oggi - Fotografia.it
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Parco di San Giuliano Venezia: incontro dibatt<strong>it</strong>o sulle religioni.<br />
zioni con i contributi necessari a sostenere le<br />
spese di attuazione.<br />
Roberto: Forse anche per il mio passato ed<br />
il mio background culturale, ho lavorato per<br />
parchi nazionali <strong>it</strong>aliani ed esteri, comuni,<br />
Regione Piemonte e Regione <strong>La</strong>zio, musei,<br />
associazioni culturali, viaggiatori, alpinisti.<br />
Come ha già detto Francesco, organizziamo<br />
assieme da anni festival della durata<br />
di più giorni, inv<strong>it</strong>ando autori provenienti<br />
da tutto il mondo, come Fantadia (s<strong>it</strong>o<br />
internet www.fantadia.<strong>it</strong>) grande fucina<br />
di idee e importante momento di scambio<br />
culturale per gli autori, o come il festival<br />
“Incontro con la <strong>multivisione</strong>” di Bra,<br />
giunto ormai alla ottava edizione. Altri<br />
importanti festival sono “Trieste incontra<br />
la <strong>multivisione</strong>” (www.multivisioni.<strong>it</strong>),<br />
“Painting w<strong>it</strong>h light” a Coldrano<br />
(www.<strong>multivisione</strong>.com), il “Diafestival di<br />
Meldola” (www.altocontrasto.com), solo<br />
per c<strong>it</strong>arne alcuni. Per i comuni che vogliono<br />
“provare” la <strong>multivisione</strong> siamo in grado<br />
di organizzare serate singole oppure “minirassegne”,<br />
abbinando mostre fotografi che,<br />
concerti, ecc.<br />
Cosa forn<strong>it</strong>e direttamente e cosa richiedete<br />
a livello di attrezzature/impianti in loco?<br />
Francesco: Per la realizzazione di uno spettacolo<br />
siamo praticamente autonomi, anche<br />
perché la strumentazione ci è necessaria<br />
per produrre i progetti. In casi particolari<br />
38 PC PHOTO<br />
si ricerca la collaborazione di altri autori<br />
conosciuti, dove è pregnante l’idea di condivisione.<br />
Nei casi in cui la <strong>multivisione</strong> deve rimanere<br />
in loco per molto tempo, come i musei,<br />
forniamo i consigli e la consulenza adeguata<br />
per l’acquisto del materiale idoneo.<br />
Roberto: Quando un comm<strong>it</strong>tente mi fa<br />
questa domanda io rispondo sempre: “datemi<br />
una presa di corrente stabile, un locale<br />
oscurato, una bottiglia di vino, un piatto di<br />
pasta, una fetta di salame e al resto penso<br />
tutto io”. Naturalmente questo vale per le<br />
classiche proiezioni su schermo; per quanto<br />
riguarda invece le grandi installazioni sulle<br />
strutture arch<strong>it</strong>ettoniche si deve valutare<br />
caso per caso.<br />
Realizzare una <strong>multivisione</strong> partendo da<br />
immagini che non siano state pensate<br />
appos<strong>it</strong>amente, lim<strong>it</strong>a molto il risultato?<br />
Francesco: Io non sono un fotografo e<br />
quindi mi trovo costantemente di fronte a<br />
questo problema. È chiaro che dopo aver<br />
fatto uno story-board virtuale e disegnando<br />
le scene che vorrei avere per realizzare un<br />
progetto la cosa più semplice è quella di<br />
fare le foto in base a ciò che ho pensato.<br />
Ma la maggior parte delle volte ci si trova<br />
di fronte alle foto e da lì deve nascere qualcosa;<br />
penso che in questo caso la mente<br />
abbia più difficoltà nel creare, ma è anche<br />
vero che è più sollec<strong>it</strong>ata a trovare soluzioni<br />
creative e dunque è possibile che qualcosa<br />
di nuovo e più affascinante possa venire<br />
fuori. L’importante è utilizzare l’immagine<br />
come strumento e non per la sua bellezza<br />
in sè; a volte ci si dimentica che le foto in<br />
una <strong>multivisione</strong> sono raggi di una ruota e<br />
quello che ci serve è la ruota.<br />
Roberto: Questa è veramente una bella<br />
domanda… per rispondere posso raccontare<br />
un aneddoto. Il primo lavoro realizzato per<br />
il tour operator Il Tucano Viaggi fu una<br />
<strong>multivisione</strong> sul Perù, realizzata partendo<br />
dal loro archivio fotografi co. Le immagini<br />
realizzate da parecchi fotografi , per quanto<br />
singolarmente anche belle, erano molto<br />
diverse tra di loro, per luce, inquadratura<br />
“taglio fotografi co”: perfettamente adatte a<br />
un catalogo, a una mostra, ma molto diffi cili<br />
da legare tra di loro in modo armonioso…<br />
una delle caratteristiche fondamentali della<br />
<strong>multivisione</strong>.<br />
Il lavoro ebbe successo, ma quando si trattò<br />
di realizzare il secondo lavoro sul Mali,<br />
chiesi loro di poter parlare con il fotografo<br />
che avrebbe scattato le immagini per spiegargli<br />
la mia necess<strong>it</strong>à di “sequenze”, di<br />
foto di particolari di per sè insignifi canti,<br />
ma utilissimi quando si deve realizzare una<br />
<strong>multivisione</strong>. “Perché non ci vai tu?” mi<br />
chiesero. Detto fatto; andai in Mali, scattai<br />
una cinquantina di rulli, mi portai dietro un<br />
Minidisc per registrare i suoni e la <strong>multivisione</strong><br />
ne trasse un enorme vantaggio.