Gli strumenti per la stampa - Fotografia.it
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140<br />
Camera oscura<br />
Trent’anni fa, quando <strong>per</strong> i fotoamatori <strong>la</strong><br />
strada obbligata era quel<strong>la</strong> del bianconero<br />
sia <strong>per</strong> una questione di costi che di difficoltà<br />
o<strong>per</strong>ative, nessuno si sarebbe potuto<br />
immaginare che il progresso ci avrebbe<br />
portato al<strong>la</strong> <strong>stampa</strong> ink-jet in piena luce<br />
e senza bisogno liquidi.<br />
Oggi invece <strong>la</strong> <strong>stampa</strong> tradizionale in<br />
bianconero non è più una scelta economica,<br />
ma è diventata una scelta di<br />
linguaggio visivo e in questo sta <strong>la</strong> sua<br />
valenza.<br />
Nel fascicolo di febbraio abbiamo esaminato<br />
le diverse fasi dello sviluppo del<br />
negativo ed abbiamo visto come il procedimento<br />
sia al<strong>la</strong> portata di tutti: non è<br />
difficile, se escludiamo il caricamento<br />
del<strong>la</strong> pellico<strong>la</strong> sul<strong>la</strong> spirale nel buio<br />
totale, che richiede un po’ di pratica.<br />
Lo sviluppo non richiede nemmeno un<br />
locale dedicato, basta che l’inserimento<br />
del<strong>la</strong> pellico<strong>la</strong> nel<strong>la</strong> tank sia fatta nel buio<br />
più assoluto.<br />
La <strong>stampa</strong> invece è un procedimento<br />
più complesso; richiede innanz<strong>it</strong>utto un<br />
locale appos<strong>it</strong>o, che <strong>per</strong>metta di <strong>la</strong>vorare<br />
al buio e sia dotato di acqua corrente.<br />
Una soluzione possibile è usare il bagno,<br />
riponendo ogni volta ingrand<strong>it</strong>ore e baci-<br />
<strong>Gli</strong> <strong>strumenti</strong><br />
<strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>stampa</strong><br />
Ingrand<strong>it</strong>ore a condensatore o a luce diffusa, carta bar<strong>it</strong>ata o pol<strong>it</strong>enata, i<br />
vantaggi del<strong>la</strong> carta a gradazione variabile. Prima di iniziare a <strong>stampa</strong>re occorre<br />
imparare a conoscere gli <strong>strumenti</strong> che useremo.<br />
Dopo aver scelto il fotogramma da <strong>stampa</strong>re,<br />
lo si inserisce nel porta-negativi;<br />
se si stanno utilizzando i cristalli, questi<br />
vanno accuratamente pul<strong>it</strong>i dal<strong>la</strong> polvere,<br />
e lo stesso vale <strong>per</strong> il negativo. Il sistema<br />
migliore <strong>per</strong> pulire il negativo (che non<br />
deve mai venire a contatto con le d<strong>it</strong>a) è<br />
un soffio di aria compressa.
Il provinatore consente di eseguire un provino degli scatti<br />
effettuati, <strong>per</strong> scegliere in modo consapevole quali fotogrammi<br />
<strong>stampa</strong>re: tiene a contatto i negativi con un foglio di carta.<br />
Un porta-negativi con mascherina in metallo, qui <strong>per</strong> il formato<br />
24x36mm.<br />
nelle, ma è chiaro che l’ideale è avere<br />
un locale destinato esclusivamente al<strong>la</strong><br />
camera oscura.<br />
Imparare le varie fasi di <strong>stampa</strong> non è difficile,<br />
ma riveste una grande importanza<br />
l’es<strong>per</strong>ienza che si acquisisce col tempo,<br />
l’unica che ci <strong>per</strong>mette di valutare con<br />
sicurezza i provini e <strong>la</strong> <strong>stampa</strong>.<br />
Di grande aiuto è anche <strong>la</strong> possibil<strong>it</strong>à di<br />
osservare come o<strong>per</strong>a uno <strong>stampa</strong>tore<br />
professionista; <strong>la</strong> <strong>stampa</strong> è un <strong>la</strong>voro<br />
decisamente artigianale e come tutti i<br />
<strong>la</strong>vori artigianali viene trasmessa dallo<br />
<strong>stampa</strong>tore al suo assistente.<br />
Vediamo ora nel dettaglio cosa occorre<br />
<strong>per</strong> allestire una camera oscura funzionale<br />
e prendiamo confidenza con<br />
gli <strong>strumenti</strong> necessari, rimandando al<br />
prossimo fascicolo l’esame del<strong>la</strong> procedura<br />
di <strong>stampa</strong>.<br />
Il locale camera oscura<br />
Innanz<strong>it</strong>utto <strong>la</strong> stanza deve essere oscurabile,<br />
anche se non è necessario che<br />
sia <strong>per</strong>fettamente ermetica al<strong>la</strong> luce, a<br />
differenza del locale in cui si avvolge <strong>la</strong><br />
pellico<strong>la</strong> sul<strong>la</strong> spirale del<strong>la</strong> tank.<br />
Oltre allo spazio <strong>per</strong> l’ingrand<strong>it</strong>ore è<br />
necessario un piano d’appoggio <strong>per</strong><br />
disporre le tre bacinelle destinate allo<br />
sviluppo, all’arresto e al fissaggio. Se<br />
pensiamo di <strong>stampa</strong>re su carta in formato<br />
24x30cm, o sul più utilizzato 30x40cm,<br />
il piano di <strong>la</strong>voro dovrà essere di dimensioni<br />
piuttosto ampie.<br />
Se il locale non è convenientemente<br />
riscaldato (cantina, taverna, garage)<br />
bisognerà anche predisporre un sistema<br />
riscaldante almeno <strong>per</strong> <strong>la</strong> bacinel<strong>la</strong> dello<br />
sviluppo, anche se sarebbe opportuno<br />
estendere il riscaldamento all’arresto e al<br />
La camera di misce<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong> luce di un ingrand<strong>it</strong>ore con<br />
testa Multigrade a luce diffusa.<br />
Un porta-negativi con cristalli <strong>per</strong> poter <strong>stampa</strong>re fino al formato<br />
di negativo 6x7cm; il cristallo su<strong>per</strong>iore è speciale <strong>per</strong><br />
ev<strong>it</strong>are <strong>la</strong> formazione degli anelli di Newton. I cursori rossi ai<br />
<strong>la</strong>ti <strong>per</strong>mettono di delim<strong>it</strong>are l’area dell’immagine proiettata<br />
sul piano di <strong>stampa</strong>.<br />
fissaggio. Per questo esistono in commercio<br />
dei piani riscaldanti di diverse misure<br />
che <strong>per</strong>mettono di variare <strong>la</strong> tem<strong>per</strong>atura<br />
con un termostato.<br />
Un sistema decisamente più comodo e<br />
che richiede anche uno spazio ridotto è <strong>la</strong><br />
sviluppatrice a vasche verticali: è composta<br />
da almeno tre vasche, in cui inserire i<br />
bagni di sviluppo, arresto e fissaggio, ed<br />
è dotata di un sistema di riscaldamento<br />
automatico dei bagni.<br />
La <strong>stampa</strong> viene inser<strong>it</strong>a e spostata tra<br />
le varie vasche utilizzando un appos<strong>it</strong>o<br />
te<strong>la</strong>io, che tra l’altro ev<strong>it</strong>a di toccare i<br />
chimici; in questo modo le mani sono<br />
sempre asciutte e non si rischiano contaminazioni<br />
tra i bagni delle diverse<br />
vasche. Il costo del<strong>la</strong> sviluppatrice è<br />
decisamente su<strong>per</strong>iore a quello di tre<br />
bacinelle, ma i vantaggi sono signifi-<br />
141
142<br />
Le carte a contrasto variabile <strong>per</strong>mettono di variare il contrasto del<strong>la</strong> <strong>stampa</strong><br />
tram<strong>it</strong>e filtri a colori; a sinistra vediamo <strong>la</strong> proiezione di un’immagine filtrata<br />
in giallo <strong>per</strong> accentuare <strong>la</strong> morbidezza, a destra <strong>la</strong> stessa immagine filtrata in<br />
magenta <strong>per</strong> aumentare il contrasto. Tra il giallo del<strong>la</strong> gradazione extra-morbida<br />
e il magenta del<strong>la</strong> gradazione più contrastata è possibile variare il contrasto senza<br />
soluzione di continu<strong>it</strong>à, anche tra diverse zone del<strong>la</strong> stessa immagine.<br />
cativi, non ultimo quello di conservare i<br />
bagni nelle vasche, <strong>la</strong> cui chiusura ev<strong>it</strong>a<br />
<strong>la</strong> precoce ossidazione.<br />
Usando invece le bacinelle tradizionali<br />
conviene disporre di almeno due set, uno<br />
nel formato del<strong>la</strong> <strong>stampa</strong> più grande ed<br />
uno di un formato medio; è una questione<br />
di spazio, ma <strong>per</strong>mette anche di lim<strong>it</strong>are<br />
l’ossidazione del<strong>la</strong> chimica.<br />
L’ingrand<strong>it</strong>ore<br />
Mai come oggi è stato facile trovare un<br />
ingrand<strong>it</strong>ore usato e spesso è in eccellenti<br />
condizioni.<br />
<strong>Gli</strong> ingrand<strong>it</strong>ori sono di due tipi, a condensatore<br />
e a luce diffusa. I primi incorporano<br />
una <strong>la</strong>mpada e un condensatore<br />
<strong>per</strong> concentrare <strong>la</strong> luce sul<strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie<br />
del negativo: tendono ad aumentare il<br />
microcontrasto dell’immagine e contemporaneamente<br />
evidenziano <strong>la</strong> polvere<br />
e gli eventuali graffi presenti sul<br />
negativo.<br />
<strong>Gli</strong> ingrand<strong>it</strong>ori a luce diffusa incorporano<br />
invece una “scato<strong>la</strong> di misce<strong>la</strong>zione”<br />
<strong>per</strong> omogeneizzare <strong>la</strong> luce; di norma sono<br />
dotati di una serie di filtri <strong>per</strong> <strong>la</strong> carta a<br />
contrasto variabile.<br />
Suggeriamo senza ombra di dubbio un<br />
ingrand<strong>it</strong>ore a luce diffusa, già dotato di<br />
testa specifica <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>stampa</strong> bianconero<br />
a contrasto variabile, o a colori; in questo<br />
caso, usando i filtri giallo e magenta sarà<br />
possibile utilizzare ugualmente le carte a<br />
contrasto variabile.<br />
Il formato dell’ingrand<strong>it</strong>ore<br />
Spesso lungo <strong>la</strong> strada di un appassionato<br />
di bianconero appare una fotocamera<br />
medio formato. Potendo scegliere, suggeriamo<br />
quindi l’acquisto di un ingrand<strong>it</strong>ore<br />
in grado di coprire almeno fino al<br />
negativo 6x7cm.<br />
Ogni formato di negativo richiede una<br />
specifica focale: 50mm <strong>per</strong> il 24x36mm,<br />
80mm <strong>per</strong> il 6x6 e 105mm <strong>per</strong> i formati<br />
fino al 6x9cm. Si può usare una focale<br />
inferiore ma non il contrario, e comunque<br />
si viene penalizzati nell’ingrandimento.<br />
Ricordiamo che le ottiche <strong>per</strong> ingrand<strong>it</strong>ori<br />
danno risultati eccellenti anche in ripresa,<br />
sia <strong>per</strong> le riproduzioni che nel<strong>la</strong> macrofotografia:<br />
basta solo trovare l’anello di<br />
raccordo che ne consente il collegamento<br />
al<strong>la</strong> propria fotocamera.<br />
Il porta-negativi<br />
A seconda delle marche e dei modelli di<br />
ingrand<strong>it</strong>ore, il porta-negativi è disponibile<br />
con una coppia di cristalli ottici<br />
che garantiscono <strong>la</strong> <strong>per</strong>fetta p<strong>la</strong>ne<strong>it</strong>à del<br />
negativo, o con mascherine metalliche di<br />
formato diverso a seconda del negativo<br />
che si utilizza.<br />
Alcuni porta-negativi incorporano anche<br />
delle micro<strong>la</strong>me riposizionabili che <strong>per</strong>-<br />
Alcuni tipi di carta da <strong>stampa</strong>: ancora oggi<br />
<strong>la</strong> produzione è vasta e artico<strong>la</strong>ta sia nei supporti<br />
che nelle su<strong>per</strong>fici.<br />
mettono di inquadrare l’immagine direttamente<br />
sul negativo; lo scopo è control<strong>la</strong>re<br />
meglio <strong>la</strong> luce che cade sul foglio da<br />
esporre. Sono utili e conviene control<strong>la</strong>re<br />
che abbiano tutti e quattro i movimenti<br />
indipendenti.<br />
Per quanto riguarda gli ingrand<strong>it</strong>ori che<br />
accettano anche i negativi medio formato<br />
è importante control<strong>la</strong>re che l’area utile<br />
del porta-negativi sia sempre su<strong>per</strong>iore di<br />
almeno un paio di millimetri <strong>per</strong> <strong>la</strong>to al<strong>la</strong><br />
area utile del fotogramma che, nel caso<br />
di negativi 6x6cm è intorno ai 56mm <strong>per</strong><br />
<strong>la</strong>to, nel caso del 6x7 misura 56x69mm.<br />
Questa abbondanza <strong>per</strong>mette non solo di<br />
<strong>stampa</strong>re il negativo a pieno formato,<br />
ma anche di impressionare un filo nero<br />
intorno all’immagine, una scelta a fini<br />
estetici che serve anche a dimostrare<br />
che il negativo è stato <strong>stampa</strong>to a pieno<br />
formato, senza tagli.<br />
Il marginatore<br />
Per tenere <strong>per</strong>fettamente piano il foglio<br />
di carta da <strong>stampa</strong> (specie se si usa carta<br />
bar<strong>it</strong>ata) e <strong>per</strong> creare il c<strong>la</strong>ssico bordo<br />
bianco intorno all’immagine, si usa il<br />
marginatore.<br />
L’ideale è che copra almeno fino al<br />
formato di <strong>stampa</strong> 30x40cm e che abbia<br />
quattro <strong>la</strong>me <strong>per</strong> riquadrare l’immagine<br />
senza nessuna lim<strong>it</strong>azione.<br />
E’ necessario control<strong>la</strong>re che il margi-
Vediamo ora l’effetto dei diversi filtri sull’immagine <strong>stampa</strong>ta: si ha <strong>la</strong> conferma del diverso contrasto che si ottiene passando<br />
dal filtro giallo a quello magenta.<br />
natore sia compatibile con il proprio<br />
ingrand<strong>it</strong>ore, ovvero che <strong>la</strong> sua colonna<br />
sia sufficientemente alta da poter coprire<br />
il formato di <strong>stampa</strong> consent<strong>it</strong>o dal marginatore.<br />
La carta pol<strong>it</strong>enata, grazie al<strong>la</strong> sua maggiore<br />
p<strong>la</strong>ne<strong>it</strong>à, può essere <strong>stampa</strong>ta senza<br />
bisogno del marginatore, ma occorre<br />
prestare attenzione che il foglio di carta<br />
resti ben fermo durante l’esposizione<br />
sotto l’ingrand<strong>it</strong>ore.<br />
Il focometro<br />
E’ senza dubbio un accessorio indispensabile<br />
<strong>per</strong>ché consente di control<strong>la</strong>re<br />
con precisione <strong>la</strong> corretta messa a fuoco<br />
dell’immagine sul foglio di carta, visualizzando<br />
<strong>la</strong> grana del<strong>la</strong> pellico<strong>la</strong>.<br />
La luce di sicurezza<br />
Oggi oltre alle convenzionali luci di<br />
sicurezza ad incandescenza, rossa o giallo<br />
verde, esistono anche delle <strong>la</strong>mpade a<br />
Led che <strong>per</strong>mettono di <strong>la</strong>vorare in una<br />
camera “meno oscura” di quelle convenzionali,<br />
pur senza ve<strong>la</strong>re <strong>la</strong> carta.<br />
Le <strong>la</strong>mpade devono comunque essere<br />
posizionate a una certa distanza dal<strong>la</strong><br />
carta da esporre; <strong>per</strong> valutare quale sia<br />
questa distanza minima basterà appoggiare<br />
su un foglio di carta da <strong>stampa</strong> una<br />
moneta e <strong>la</strong>sciare che il foglio riceva<br />
luce dalle <strong>la</strong>mpade di sicurezza <strong>per</strong> alcuni<br />
minuti, e poi sviluppare il foglio: <strong>la</strong><br />
presenza del profilo del<strong>la</strong> moneta come<br />
un disco bianco su un campo tendente al<br />
grigio ci farà capire che le <strong>la</strong>mpade sono<br />
troppo vicine al<strong>la</strong> carta da <strong>stampa</strong>re.<br />
La luce bianca<br />
Per osservare e control<strong>la</strong>re i provini<br />
e <strong>la</strong> <strong>stampa</strong> ultimata è necessaria una<br />
luce bianca che simuli al meglio <strong>la</strong> luce<br />
ambiente.<br />
Ricordiamo che le carte pol<strong>it</strong>enate, una<br />
volta asciutte, tendono a scurirsi di circa<br />
uno stop rispetto a quando sono ancora<br />
bagnate; questo significa che una <strong>stampa</strong><br />
pol<strong>it</strong>enata ancora bagnata ci apparirà<br />
molto più chiara di come sarà una volta<br />
asciutta.<br />
L’attrezzatura <strong>per</strong> il <strong>la</strong>vaggio<br />
Il <strong>la</strong>vaggio è una fase da non trascurare<br />
assolutamente: esegu<strong>it</strong>o in modo corretto<br />
assicura una durata “eterna” del<strong>la</strong> <strong>stampa</strong>,<br />
altrimenti c’è il rischio che sul<strong>la</strong> <strong>stampa</strong><br />
compaiano macchie anche solo dopo<br />
pochi mesi; le macchie non sono altro<br />
che residui di fissaggio non rimosso che<br />
intaccano progressivamente l’argento<br />
dell’immagine.<br />
Il sistema migliore è usare le vasche di<br />
<strong>la</strong>vaggio verticali. Disponibili in vari<br />
formati (anche qui suggeriamo il formato<br />
<strong>per</strong> stampe 30x40cm), possono avere<br />
cinque o più slot, uno <strong>per</strong> ogni <strong>stampa</strong>.<br />
L’acqua di <strong>la</strong>vaggio viene automaticamente<br />
misce<strong>la</strong>ta con dell’aria che crea<br />
una turbolenza che tiene in movimento<br />
le stampe, ev<strong>it</strong>ando che si incollino<br />
alle pareti dello slot. L’acqua pompata<br />
a iniezione all’interno di ciascuno slot,<br />
sfruttando <strong>la</strong> semplice pressione dell’acqua<br />
del rubinetto, assicura un buon<br />
ricambio e di conseguenza un <strong>la</strong>vaggio<br />
approfond<strong>it</strong>o.<br />
La carta: gradazione fissa o variabile?<br />
Pol<strong>it</strong>enata o bar<strong>it</strong>ata?<br />
Una volta <strong>la</strong> carta era esclusivamente<br />
bar<strong>it</strong>ata a gradazione fissa; quando era<br />
necessario variare il contrasto di un negativo<br />
si ricorreva a carte più morbide o più<br />
contrastate, <strong>per</strong> cui era necessario avere<br />
da tre a cinque pacchi <strong>per</strong> ogni formato di<br />
carta, in gradazioni dal<strong>la</strong> 1 (<strong>la</strong> più morbida)<br />
al<strong>la</strong> 5 (<strong>la</strong> più contrastata).<br />
Le carte a contrasto variabile hanno rappresentato<br />
una notevole semplificazione<br />
(e un notevole risparmio); sensibili<br />
al colore del<strong>la</strong> luce dell’ingrand<strong>it</strong>ore,<br />
traducono queste differenze di colore<br />
in morbidezza o contrasto e richiedono<br />
quindi un solo pacco di carta <strong>per</strong> ogni<br />
formato. Ma c’è di più. E’ possibile<br />
variare il contrasto tra una zona e l’altra<br />
dell’immagine cambiando <strong>la</strong> filtratura<br />
durante l’esposizione e mascherando o<br />
bruciando di conseguenza.<br />
Raccomandiamo quindi di indirizzarsi<br />
sulle carte a contrasto variabile.<br />
Le carte poi si distinguono tra bar<strong>it</strong>ate e<br />
pol<strong>it</strong>enate.<br />
Per <strong>la</strong> sua struttura <strong>la</strong> carta pol<strong>it</strong>enata <strong>per</strong>mette<br />
di ridurre i tempi sia di sviluppo<br />
che di fissaggio, e soprattutto quello di<br />
<strong>la</strong>vaggio. Inoltre ha una stabil<strong>it</strong>à dimensionale<br />
decisamente su<strong>per</strong>iore al<strong>la</strong> carta<br />
bar<strong>it</strong>ata e <strong>per</strong> cui è più adatta a chi si<br />
avvicina al<strong>la</strong> <strong>stampa</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> prima volta.<br />
La carta bar<strong>it</strong>ata è più pregiata, ed infatti<br />
viene utilizzata <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>stampa</strong> fine-art, ma<br />
obbliga a uno sviluppo più lungo e a una<br />
ferrea attenzione ai tempi di fissaggio, e<br />
soprattutto di <strong>la</strong>vaggio.<br />
Una differenza fondamentale tra le due<br />
carte è nel tipo di fin<strong>it</strong>ura del<strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie:<br />
mentre <strong>la</strong> carta bar<strong>it</strong>ata è disponibile<br />
sia in fin<strong>it</strong>ura opaca (matt) che bianco<br />
bril<strong>la</strong>nte (quel<strong>la</strong> che una volta veniva<br />
poi smaltata), <strong>per</strong> <strong>la</strong> carta pol<strong>it</strong>enata vi<br />
è una fin<strong>it</strong>ura “autolucidante” (glossy)<br />
143
144<br />
Il focometro<br />
<strong>per</strong>mette di<br />
esaminare <strong>la</strong><br />
grana del<strong>la</strong><br />
pellico<strong>la</strong> sul<br />
piano di <strong>stampa</strong><br />
e quindi di<br />
mettere a fuoco<br />
con precisione<br />
l’immagine.<br />
Un riscaldatore<br />
<strong>per</strong> bacinel<strong>la</strong> e<br />
sul<strong>la</strong> sinistra un<br />
robot programmabile<br />
<strong>per</strong> l’ag<strong>it</strong>azionemeccanizzata;<br />
si tratta<br />
del TAS ( Tank<br />
Ag<strong>it</strong>ation System)<br />
del<strong>la</strong> Ei<strong>la</strong>nd di<br />
Wetz<strong>la</strong>r.<br />
Prezzi<br />
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Una sviluppatrice Nova a vasche verticali; <strong>per</strong>mette di<br />
verificare l’annerimento dell’immagine durante lo sviluppo<br />
e l’ag<strong>it</strong>azione. Questa sviluppatrice è composta<br />
da vasche verticali separate e termostatate, una <strong>per</strong> lo<br />
sviluppo, l’altra <strong>per</strong> l’arresto, <strong>la</strong> terza <strong>per</strong> il fissaggio;<br />
una quarta vasca è disponibile <strong>per</strong> un ulteriore bagno<br />
<strong>per</strong>sonalizzato, ad esempio un secondo fissaggio.<br />
Il funzionamento di una turbo<strong>la</strong>vatrice:<br />
l’acqua viene<br />
immessa a pressione negli<br />
slot, dove viene misce<strong>la</strong>ta<br />
con aria <strong>per</strong> ev<strong>it</strong>are che le<br />
stampe si attacchino alle<br />
su<strong>per</strong>fici impedendo un<br />
<strong>la</strong>vaggio completo, e defluisce<br />
al di fuori del<strong>la</strong> vasca<br />
<strong>per</strong>mettendo l’ingresso di<br />
acqua pul<strong>it</strong>a.<br />
Le stampe di questo articolo sono<br />
state esegu<strong>it</strong>e da Donato Navone del<br />
FotoLaboratorio Professionale Navone<br />
di Mi<strong>la</strong>no ( Via Bernardino Verro 41,<br />
20141 Mi<strong>la</strong>no. Tel.: 02.84.66.851 cell.:<br />
347.150.13.36 - www.navonefineart.<strong>it</strong><br />
simile a quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> carta a colori delle<br />
stampe da mini<strong>la</strong>b, una carta che soffre le<br />
impronte delle d<strong>it</strong>a e che di sol<strong>it</strong>o “spara”<br />
le luci che <strong>la</strong> colpiscono. La su<strong>per</strong>ficie<br />
delle carte pol<strong>it</strong>enate che più assomiglia<br />
al<strong>la</strong> bianco-bril<strong>la</strong>nte del<strong>la</strong> bar<strong>it</strong>ata, è <strong>la</strong><br />
fin<strong>it</strong>ura cosiddetta <strong>per</strong><strong>la</strong>, ed è con questa<br />
fin<strong>it</strong>ura che vi suggeriamo di iniziare.<br />
Esiste poi <strong>la</strong> fin<strong>it</strong>ura opaca (mat).<br />
Nel prossimo articolo entreremo nel<strong>la</strong><br />
fase o<strong>per</strong>ativa e vedremo come esporre<br />
e sviluppare il nostro foglio di carta.<br />
Gerardo Bonomo