Scuderi_Stabat_170811:Layout 1 - Fondazione Pergolesi Spontini
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Dal 2000, anno della sua realizzazione, il<br />
polittico in terracotta “<strong>Stabat</strong> Mater“ da G.B.<br />
<strong>Pergolesi</strong> di Enzo <strong>Scuderi</strong> si è misurato con<br />
l’attenzione e la curiosità dei visitatori di<br />
diverse sedi espositive. In alcune di esse,<br />
elencate qui di seguito, particolarmente viva<br />
e profonda è stata la relazione con eventi<br />
musicali concomitanti.<br />
2001 Firenze Galleria “Via Larga“<br />
2004 Volterra Palazzo dei Priori<br />
2005 Napoli Cripta della Chiesa<br />
di S. Maria del Parto<br />
a Mergellina<br />
2005 Barga Palazzo Simoncini<br />
in occasione di<br />
“Opera Barga Festival“<br />
2007 Lodi ex Chiesa dell’Angelo<br />
nell’ ambito delle<br />
Celebrazioni per i 250 anni<br />
dalla nascita di W.A. Mozart<br />
2009 Trento Palazzo della Regione<br />
2011 Faenza Museo Internazionale<br />
delle Ceramiche<br />
www.enzoscuderi.it<br />
www.fondazionepergolesispontini.com<br />
Enzo<br />
<strong>Scuderi</strong><br />
Jesi Teatro <strong>Pergolesi</strong><br />
02 settembre 02 ottobre 2011<br />
<strong>Stabat</strong> Mater<br />
da <strong>Pergolesi</strong>
Enzo<br />
<strong>Scuderi</strong><br />
<strong>Stabat</strong> Mater<br />
da <strong>Pergolesi</strong><br />
Polittico dipinto su embrici vissuti, l’omaggio di <strong>Scuderi</strong> a <strong>Pergolesi</strong> è una rilettura visiva del<br />
paradigmatico oscillare del capolavoro del maestro di Jesi fra le preminenze antitetiche del<br />
teatro e della meditazione sacra. Nell’azzardo di imparentarsi all’immortale partitura, le<br />
terrecotte dell’artista siciliano ne ricalcano l’audace ambivalenza. Laddove, nella musica,<br />
spettacolarità e contrizione si contendono il primo piano, nella perfetta simmetria del<br />
polittico il senso ultimo è sotteso all’interlocuzione fra rigore costruttivo e generosità<br />
dell’abbandono: al centro, il capo reclinato (quando non addirittura mozzato) di un Crucifixus<br />
tragico, diretta discendenza di Masaccio; ai lati estremi due testimoni contaminati dalla<br />
femminilità della Mater dolorosa, ma non dalla sua passionalità, impassibili nella loro<br />
compostezza, pontormiani nell’enigma della loro drappeggiata eleganza. Danilo Faravelli