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l centro storico di Pordenone,
I
chiamato anche Contrada
Maggiore, si snoda in gran parte
per corso Vittorio Emanuele II. Il
MUNICIPIO, dalle forme gotiche originalissime,
è stato eretto tra il 1291 e il
1395; poi nel XVI sec. vennero aggiunti
la loggia con l’orologio e i pinnacoli.
Vicino al municipio si trova il
DUOMO-CONCATTEDRALE DI SAN
MARCO in stile romanico-gotico, portato
a termine tra la fine del XIV sec. e la
metà del XV; successivamente, nel XVIII
e nel XX sec., il tempio ha subito altri
rimaneggiamenti. Al suo interno sono
collocate opere d’arte di notevole interesse,
fra cui la famosa pala della Madonna
della Misericordia di Giovanni Antonio
de’ Sacchis detto il Pordenone (1484-
1539), lavori del Pilacorte (il portale
principale, l’acquasantiera e il fonte battesimale),
di Gianfrancesco da Tolmezzo,
del Fogolino, dell’ Amalteo, del
Tintoretto, oltre ai rinomati affreschi
della cappella Mantica, eseguiti (1554-
1555) da Giovanni Maria Zaffoni detto il
Calderari. Il CAMPANILE DI SAN
MARCO, elegante e svettante nei suoi 72
metri, fu costruito tra il 1291 e il 1347
(fino alla cella campanaria); la cuspide è
invece del XVI sec.
Il rinascimentale palazzo Ricchieri,
sede del MUSEO CIVICO D’ARTE,
contiene, fra l’altro, opere del Pordenone,
del Savoldo, del Padova-nino, del Politi,
di Michelangelo Grigoletti – pordenonese
e uno dei migliori ritrattisti del XIX sec.,
oltre a una raccolta di sculture lignee e di
oreficeria gotica. Il seicentesco e venezianeggiante
palazzo Gregori ha la facciata
impreziosita da numerose teste scolpite;
poi, meritano di essere visti l’affrescato
palazzo dei Capitani del XIII sec., i suggestivi
palazzi Montereale-Mantica,
Pordenone
Cattaneo, Popaite (Policreti) con statue
nel cortile e un “portello” con i resti delle
mura (a queste si arriva anche dal vicolo
delle Mura, ristrutturato elegantemente).
Non lontano si trovano l’ex CON-
VENTO DI SAN FRANCESCO con
chiesa e chiostro che hanno rivelato notevoli
affreschi del Quattrocento; palazzo
Amalteo sede del MUSEO CIVICO
DELLE SCIENZE; il vicino castello iniziato
nel 1274 quale residenza del rappresentante
imperiale in città e oggi
ridotto a carcere; la CHIESA DETTA
DEL CRISTO (Santa Maria degli Angeli)
con pitture del secondo Trecento e il portale
del Pilacorte.
Poco fuori Contrada Maggiore, al di
là del fiume Noncello, che scorre a un
centinaio di metri dal Duomo di San
Marco, c’è la cinquecentesca chiesa ottagonale
della Santissima Trinità contenente
pregevoli affreschi del Calderari e di
altri pittori. Notevoli sono pure i palazzi
di Corso Garibaldi, altra grande via storica
di Pordenone, la cui costruzione è iniziata
nel Seicento: palazzo Baldini con
una graziosa Madonnina sull’ angolo;
palazzo de’ Spelladi (oggi Porcia), i
Palazzi Pera e Sbrojavacca che presto
diventeranno sede della Provincia.
Nei pressi s’innalza la neoclassica chiesa
di San Giorgio dal singolare campanile
a forma di colonna dorica. In altre zone
della città troviamo: l’antico CASTELLO
DI TORRE,che diventerà sede del nuovo
museo archeologico e nelle cui vicinanze
sono state rinvenute testimonianze di
epoca romana (un dipinto del Pordenone
nella parrocchiale); il moderno (1989)
centro diocesano con il MUSEO D’AR-
TE SACRA; la chiesa di Roraigrande che
ha inglobato un’antica cappella affrescata
dal Pordenone, altri dipinti del
Pordenone nelle parrocchiali di
Vallenoncello e di Villanova.
A Villanova, secondo tradizione, ebbe
i natali il famoso beato Odorico da
Pordenone che visitò la Cina nel
Trecento, poco dopo Marco Polo e al
quale, in altra parte della città, è dedicata
una chiesa progettata da Mario Botta
(1992). Interessanti risultano, quale
“archeologia industriale”, anche i vecchi
cotonifici, fra cui quello a ridosso di
un’ansa del fiume Noncello, all’entrata
del centro di Pordenone dalla località di
Borgomeduna. Vicino sono situate, con
ampi parchi, le ville Galvani e Carinzia.
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