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Rivista Euganeamente Luglio Agosto 2013

In viaggio attraverso i Colli Euganei Battaglia Terme, Valsanzibio, Bruno Bresciani, Giardino Labirinto, Villa Barbarigo, Castello del Catajo, Villa Selvatico, Villa Emo Selvatico, Monte Ceva

In viaggio attraverso i Colli Euganei
Battaglia Terme, Valsanzibio, Bruno Bresciani, Giardino Labirinto, Villa Barbarigo, Castello del Catajo, Villa Selvatico, Villa Emo Selvatico, Monte Ceva

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Il profumo<br />

dell’inganno<br />

Ophrys<br />

ph. Siro Morello<br />

Le orchidee “abitano” tutto il pianeta ad esclusione dei deserti e<br />

delle zone circumpolari, con oltre 25.000 specie diverse (come<br />

numero di specie sono al secondo posto in natura), mentre gli<br />

ibridi artificiali prodotti dai floricoltori sono almeno il doppio.<br />

Naturalmente la maggior parte di esse vive nelle zone tropicali ed è<br />

epifita (vivono sugli alberi), in Europa ci sono circa 300 specie e nei<br />

Colli Euganei possiamo incontrare più di 30 diverse orchidee.<br />

Il loro rizoma ha una forma particolare: oltre all’apparato radicale<br />

tipico ha due “tuberi” di forma particolare, infatti Orchis in greco<br />

significa testicolo. Il tubero vecchio serve per la nutrizione della pianta<br />

nel presente mentre quello giovane per sviluppare la pianta nella<br />

stagione successiva, che si “sposterà” nel terreno verso la posizione<br />

dove prolificano i nuovi tuberi.<br />

La riproduzione può essere sessuata ed a questo compito ci pensano<br />

gli insetti, oppure asessuata grazie alla capacità di autoimpollinarsi<br />

quando l’apparato florale si secca, come fa l’Ophrys apifera (Vesparia).<br />

Le orchidee producono migliaia di semi, ma generare nuove piante<br />

da essi non è cosa facile: perché un seme possa germogliare deve<br />

(almeno nei primi stadi di sviluppo) avere un rapporto di “simbiosi”<br />

con un funghetto: il Corticium catonii.<br />

C’è da considerare, però, che più che un rapporto simbiotico positivo è<br />

una specie di competizione: il fungo si attacca alle radici dell’orchidea<br />

anche con lo scopo di usarla come nutrimento, lei si difende e lo tiene<br />

a bada usando delle sostanze funghicide, però senza eliminarlo del<br />

tutto... perché gli serve per crescere!<br />

Ci sono orchidee che per produrre l’apparato radicale impiegano<br />

12-13 anni.<br />

Personalmente le orchidee spontanee che più mi affascinano sono<br />

quelle appartenenti al genere Ophrys perché i loro fiori assomigliano<br />

a degli insetti. Queste orchidee emanano un profumo particolare<br />

(ferormoni) simile a quello dell’insetto femmina che rappresentano; lo<br />

scopo è quello di attirare l’insetto maschio per la riproduzione.<br />

La Plathantera clorantha produce verso l’imbrunire un aroma<br />

particolare (ferormone) che ha lo scopo di attirare una farfalla<br />

notturna che per le sue caratteristiche morfologiche (possiede una<br />

spirotromba molto allungata) è l’unico insetto che può raggiungere il<br />

nettare raccolto nel lunghissimo sperone del fiore. L’orchidea, conoscendo<br />

il momento della giornata nel quale la farfalla è attiva emana il profumo sul<br />

far della sera e così si assicura la riproduzione.<br />

Gastone Cusin<br />

10 • <strong>Euganeamente</strong> | Ophrys

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