Rapporto annuale abortivitÃ spontanea e volontaria (IVG) - Azienda ...

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pari al 19,8% del totale) seguite dallo “squilibrio ormonale ovaro-placentale” (83 casi pari al 10,2%). Caratteristiche assistenziali della casistica trattata in provincia di Trento La casistica assistita nel 2011 in provincia di Trento, si ripartisce ampiamente tra i diversi istituti di cura; l’ospedale S.Chiara di Trento e S. Maria del Carmine di Rovereto concentrano insieme il 57,0% dei casi. Tab. 3 Provincia di Trento. Aborti spontanei assistiti per istituto di cura. Anno 2011 Istituto Casi assistiti % Ospedale S.Chiara 294 37,3% Ospedale di Rovereto 155 19,7% Ospedale S.Camillo 96 12,2% Ospedale di Arco 86 10,9% Ospedale di Cles 50 6,3% Ospedale di Cavalese 49 6,2% Ospedale di Tione 33 4,2% Ospedale di Borgo 22 2,8% Casa di Cura Villa Bianca 3 0,4% Totale 788 100,0% Il 72,7% dei ricoveri avviene in regime di day hospital. Il valore modale della degenza (in regime ordinario) è pari a 1 giorno, come per gli scorsi anni, mentre il valore medio risente di alcuni valori anomali ed è pari a 2,4 giorni (deviazione standard = 2,2). Per l’ 80% delle donne (74% anno 2010), il ricovero ordinario dura comunque meno di tre giornate. L’approccio operativo più frequente è rappresentato dal raschiamento (49,7%). 8
Fig.4 Provincia di Trento. Tipo di intervento effettuato negli aborti spontanei assistiti presso gli istituti di cura provinciali. Anno 2011 Tipo di Intervento Effettuato 49,7% 36,8% 4,3% 9,1% Raschiamento Isterosuzione Altro Nessuno Esiste una certa eterogeneità nell’approccio operativo seguito dai diversi istituti di cura; per quanto riguarda il raschiamento si passa dal 100% dell’Ospedale di Borgo al 7,5% dell’Ospedale Santa Chiara mentre per la tecnica di Isterosuzione si va dal 64,6% dell’Ospedale Santa Chiara all’1% dell’Ospedale San Camillo Il tipo di approccio anestesiologico più frequente è l’anestesia generale (89,3%), senza rilevanti differenze tra gli istituti di cura.. Complicazioni a breve termine dall’intervento ricorrono solo in 1 caso (0,1%) e riguarda il dolore. Si confermano pertanto livelli molto bassi di complicazioni a breve termine Questo dato garantisce, almeno fino alla permanenza della paziente nella struttura di cura, la qualità e la sicurezza con cui viene condotta l’assistenza all’evento. Conclusioni Il confronto del rapporto di abortività, nonché del tasso di abortività <strong>spontanea</strong> dal 2009 al 2011 con quelli registrati negli anni precedenti non risulta possibile in quanto solo a partire dal 2009 è iniziato l’incrocio tra i dati SDO e i dati ottenuti col modello Istat D11, procedura quest’ultima che ha portato, nel 2011, ad un recupero di 53 casi per un totale di 788 aborti spontanei registrati complessivamente in Provincia di Trento 9
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