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Italian Bamboo Rodmakers Association Anno 5 Numero 8 Gennaio ...

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Pagina 53<br />

<strong>Bamboo</strong> Journal<br />

Come ho scritto sopra, una buona parte delle soddisfazioni<br />

derivanti dal collezionismo di attrezzature da<br />

pesca deriva dall’insito orgoglio del possederle e quanto<br />

più alto è il valore o il prezzo (concetti ben distinti<br />

che affronteremo dopo) tanto maggiore sarà il livello<br />

di “stimolazione dell’ego personale”. Anche se ho sempre<br />

trovato inappropriato usare il termine “possesso”<br />

quando ci riferiamo a oggetti di collezionismo, e ancor<br />

più inappropriato il termine “proprietà”.<br />

Non credo noi si abbia la proprietà di questi oggetti<br />

del passato. Il termine proprietà nella sua eccezione<br />

giuridica implica il diritto di godere e disporre delle<br />

cose. Non ho quindi dubbi nell’affermare che il diritto<br />

a godere di questi oggetti sia sacrosanto; è per il nostro<br />

godimento, in qualsiasi forma ci sia concessa, che<br />

conserviamo tali cose del passato. Ma, altresì, mi permetto<br />

di dissentire sul fatto che noi si abbia il pieno<br />

diritto di disporre di tali cose se questo disporre implicasse<br />

per loro un qualsivoglia rischio.<br />

Sono più propenso a ritenermi un loro temporaneo<br />

curatore. Ne abbiamo il possesso temporaneo e il<br />

privilegio di goderne la bellezza, ma il loro valore storico<br />

e culturale ci impone di permettere questo godimento<br />

ai posteri.<br />

Questo argomento aprirebbe la parentesi sul fatto che<br />

sia lecito e accettabile o piuttosto riprovevole l’alterare<br />

in qualunque modo e a qualsiasi livello l’originalità dei<br />

pezzi acquisiti. Ha senso quindi sverniciare una vecchia<br />

Payne per riportarla a condizioni ottimali, oppure<br />

lucidare la patina acquisita nel corso dei decenni da<br />

un mulinello d’epoca o, ancora, rilegare un libro antico<br />

la cui copertina si presenta in condizioni pessime?<br />

Oppure è consigliabile mantenere integre quelle condizioni<br />

originali e quei segni del tempo e dell’uso così<br />

peculiari dell’oggetto antico, datato o semplicemente<br />

usato? Su questo punto esistono scuole di pensiero<br />

diverse e ognuna, a modo suo, si basa su convinzioni<br />

sostenibili che spaziano da implicazioni sul valore<br />

della cosa fino a motivazioni vagamente romantiche.<br />

Un semplice esempio che mi viene in mente: la patina<br />

accumulata sull’impugnatura in sughero delle canne<br />

in bambù d’epoca si deve lasciare intonsa o va pulita<br />

riportando in superficie la brillantezza dell’essenza?<br />

Credo che molto dipenda dal valore storico della canna<br />

e dal fatto che questa venga conservata per puro<br />

collezionismo o che venga usata regolarmente in pesca.<br />

<strong>Italian</strong> <strong>Bamboo</strong> <strong>Rodmakers</strong> <strong>Association</strong>

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