Italian Bamboo Rodmakers Association Anno 5 Numero 8 Gennaio ...
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Pagina 57<br />
<strong>Bamboo</strong> Journal<br />
Pensate a quanti indizi si potrebbero trovare con una<br />
analisi microscopica degli interstizi e delle loro pagine:<br />
tracce di pelle, capelli, fili di tessuti dell’epoca,<br />
tracce di tabacco e sigari, gocce di scotch invecchiato.<br />
E forse, in quelli appartenuti a vecchi costruttori di<br />
mosche, anche piume e frammenti microscopici di peli<br />
animali.<br />
Spesso una data, piccole dediche o il semplice nome<br />
del possessore sono aggiunte a matita o inchiostro<br />
nelle prime pagine. In quelli antichi l’inchiostro ha poi<br />
una sfumatura inconfondibile dovuta al naturale invecchiamento.<br />
In uno di questi volumi, una copia del<br />
1902 dell’Entomology di Halford, dono di un caro<br />
amico che non smetterò mai di ringraziare, vi è iscritta<br />
una sorta di poesia, o meglio di filastrocca in rima<br />
datata 1904. Il contenuto, l’evidente sarcasmo apprezzabile<br />
tra le righe sulla diatriba tra mosca secca e sommersa,<br />
nonché la firma dello sconosciuto autore, mi<br />
aiutano a identificarla come scritta da un simpatico<br />
pescatore irlandese che non si riteneva certo un purista.<br />
Questa breve rima scritta oltre 100 anni fa mi da<br />
un emozione che va ben oltre il libro stesso e il suo<br />
indubbio valore.<br />
Provate a prendere uno di questi libri, apritelo ad una<br />
qualsiasi pagina, ed avvicinatelo al vostro viso. Chiudete<br />
gli occhi. Fate scorrere le dita sulle pagine, aspiratene<br />
l’odore di carta e stampa antica. E volate. Qualcuno,<br />
chi ha posseduto quel libro, ha pianto, ha riso,<br />
ha amato, ha vissuto. In un tempo che fu. Dentro a<br />
quelle pagine c’è un impercettibile pezzetto della sua<br />
vita.<br />
Persino i volumi più martoriati dal tempo conservano<br />
la loro dignità. Riportano sulle loro pagine l’uso e<br />
l’abuso di chi li ha conservati o tramandati, o semplicemente<br />
le tracce evidenti degli eventi atmosferici, il<br />
caldo, l’umidità, l’acqua. Come in una mia copia del<br />
bellissimo volume di William Blacker, Art of Fly Making,<br />
del 1855: chissà dove, chissà in quale anno<br />
l’acqua riuscì ad aggredire quelle pagine, forse durante<br />
una piena. Così mi piace pensarlo, quel volume,<br />
salvato all’ultimo istante dal suo proprietario<br />
dall’inclemenza di un alluvione sulle acque di un qualsiasi<br />
fiume scozzese.<br />
Quelle acque che entrarono non gradite ma inarrestabili<br />
nel cottage sulla riva. Lui avrebbe potuto salvare<br />
cose ben più importanti, importanti per altri ma non<br />
per lui. Lui scelse quel libro e i sogni in esso rinchiusi.<br />
<strong>Italian</strong> <strong>Bamboo</strong> <strong>Rodmakers</strong> <strong>Association</strong>