il pesaro settembre 2010

SOLUZIONI
l’articolo
Mi rendo conto per la prima volta che ho una scrivania
troppo piccola. Non riesce a contenere comodamente i
miei due monitor, il posacenere, i videogiochi, alcuni
arretrati di questa rivista, una bibbia, i miei tre piatti di
stuzzichini, i cd/dvd, cavetti vari, il mio cocktail (di cui
ormai, ammettiamolo, sono un magistrale preparatore),
cianfrusaglie di ogni tipo e la mia tastiera, cioè il tramite
tra me e la vostra comprensibile incomprensione. Questo,
ovviamente, rende molto più difficoltosa l'operazione di
scrittura in cui mi sto cimentando, anche perché per ogni
taralluccio, mi devo sporgere parecchio (li ho piazzati sul
davanzale, dove ho ancora un po' di spazio libero). Sono,
comunque, di buon umore. In fondo è finita la frenesia
estiva, e il ritorno alle routine (pre)invernali mi tranquillizza.
L'estate, invece, è un calvario: innanzitutto è troppo
caldo, un caldo che non si addice di certo ai gentiluomini
e tantomeno a me, che sopra i 26 gradi inizio a sudare
come un babbuino. Inoltre, nell'estate pesarese, gli
unici locali frequentati e frequentabili sono in spiaggia, il
che mi porta, per dovere di socialità, a riempirmi le scarpe
di sabbia quasi tutte le sere e, conseguentemente, a trasportarmela
in casa, dove rimane per giorni e giorni, di
solito fino a quando il vento non soffia abbastanza forte
da sollevarla (toh, là dietro ci sono pure una lampada e
una telecamera, devo proprio trovare una scrivania più
grande).
Ma adesso è tutto finito. Finita la fiera di San Nicola
(limite temporale estivo che fa coppia con l'Epifania) si
torna tutti ai ritmi umani (o disumani, a seconda dei casi)
ai quali siamo abituati (personalmente, disumani). Basta
con aperitivi, cene e feste tutte le sere. Perlomeno, basta
con aperitivi e cene e feste affollate. Adesso solo i coraggiosi
escono il mercoledì. Solo i pazzi escono il martedì.
E solo i più tenaci escono il lunedì. Nessuno esce il giovedì,
perché non si può mica uscire tutte le sere. Così sì
che è bello. E poi, anche starsene a casa non è male, da
quando hanno inventato internet per farci scaricare i film
gratis. Poi c'è il cinema, che d'estate non se lo fila nessuno.
Bello il cinema. A me piaceva l'Astra, ma adesso è un
bar-gelateria. Peccato. Sarà che alla gente piacciono i
MULTIPLEX. MULTIPLEX! Che nome, sembra
l'America. Ma forse era (sottolineo era) meglio l'Astra.
Sul divano. Il divano è superlativo. A parte d'estate, che
ti si appiccica addosso, il divano è il migliore amico dell'uomo.
Ci stai sopra e ci puoi fare tutto: ci leggi, ci guardi
X-files, dormi, mangi e giochi con la Playstation.
Anche tutto insieme. Multimediale. Wow. Sopra il mio
c'è Watchmen di Alan Moore. Se non l'avete mai letto,
siete proprio dei pappalocchi. Altroché i film con Bruce
Willis. Potrei andare avanti, ma la notte è tarda, ed io
ancora mi devo svegliare troppo presto.
P.S.
Soluzioni ed errata corrige.
Intanto le mie più profonde scuse a tutti i nerd e i trekkers
del mondo. Mea culpa. La soluzione della 23 verticale
del cruciverba del mese scorso è vittima di un misunderstanding
con me stesso. La soluzione "corretta" era Kang
(un arcinemico dei Vendicatori, detto il conquistatore, o,
se preferite, uno degli extraterrestri dei Simpson-il "fratello"
di Kodos), mentre la definizione, in realtà, suggeriva
Khan (Khan Noonien Singh), arcinemico del capitano
Kirk e dell'equipaggio dell'Enterprise-comparso nell'episodio
"Spazio Profondo" ("Space Seed") e nel secondo
lungometraggio della serie, "L'ira di Khan" (quello in
cui Spock muore dicendo quelle belle parole che se le
dicesse un politico in Italia vincerebbe subito, pur essendo
di una banalità terrificante).
La soluzione della 10 verticale è "oaanic" (per una volta
NON è un'errore).
La soluzione della 22 orizzontale e "Ok". Declino ogni
responsabilità per l'errore nella definizione (non potrò
pure correggermi, caspio).
Per le altre, ce la potete fare. A parte, forse, la 6 verticale.
"Ssuggo". Inteso come super sugo. I miei sono ottimi.
Diego Fornarelli
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