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Sulle orme dei Santi Pietro e Paolo - Pro Loco Binago

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CHIESA DEI<br />

SS. PIETRO E PAOLO<br />

MONELLO<br />

PRO<br />

LOCO<br />

BINAGO<br />

<strong>Sulle</strong> <strong>orme</strong> <strong>dei</strong><br />

<strong>Santi</strong> <strong>Pietro</strong> e <strong>Paolo</strong><br />

<strong>Pro</strong>cessione a Monello<br />

Domenica 27 Giugno 2010<br />

A cura di:<br />

Raffaele Fiorindo e Roberto Porta


Introduzione<br />

La solennità <strong>dei</strong> <strong>Santi</strong> <strong>Pietro</strong> e <strong>Paolo</strong> è una festa molto sentita dalla popolazione<br />

binaghese, in modo particolare da coloro che risiedono nel territorio<br />

di Monello.<br />

La processione che si svolge in occasione della ricorrenza liturgica intende<br />

mantenere viva una tradizione antica che continua, da tempi immemorabili<br />

sino ad oggi, a dimostrare l’affetto che i fedeli nutrono nei confronti<br />

<strong>dei</strong> loro <strong>Santi</strong> Patroni.<br />

La stesura del libretto che contiene i testi della celebrazione di quest’anno,<br />

di cui siamo stati incaricati dal nostro parroco don Carlo Monti, vuole, secondo<br />

i più moderni orientamenti, proporre l’unificazione del binomio “arte<br />

e fede” in un percorso artistico e spirituale. Abbiamo dunque pensato di<br />

imperniare il cammino meditativo sulle raffigurazioni sacre contenute nella<br />

chiesetta ad essi dedicata per indirizzare la riflessione nella preghiera e<br />

nella conoscenza <strong>dei</strong> momenti salienti della loro esperienza terrena.<br />

In questo modo, come vogliono le rette abitudini di una buona <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>,<br />

ci siamo prefissi di offrire la possibilità di trarre spunto dalle opere d’arte<br />

presenti nella realtà locale per apprezzare e approfondire spiritualmente<br />

una maggior conoscenza di coloro che sono stati indicati dai nostri padri<br />

come le guide privilegiate per la crescita umana e cristiana della comunità.<br />

Ringraziamo di cuore Antonella Poletti per la disponibilità dimostrata ad<br />

assecondare tempestivamente l’improvvisa e inattesa richiesta di creare il<br />

logo della chiesa di Monello.<br />

Ci auguriamo che il lavoro possa essere apprezzato da tutti voi per mantenere<br />

viva nei nostri cuori questa tradizione antica e sempre nuova.<br />

Raffaele Fiorindo<br />

Roberto Porta<br />

3


4<br />

I <strong>Santi</strong> Apostoli <strong>Pietro</strong> e <strong>Paolo</strong>


San <strong>Pietro</strong> e San <strong>Paolo</strong> hanno subito il martirio a Roma probabilmente intorno<br />

al 64 San <strong>Pietro</strong> e intorno al 67 San <strong>Paolo</strong>.<br />

Nella festa <strong>dei</strong> <strong>Santi</strong> <strong>Pietro</strong> e <strong>Paolo</strong> si riaccende nella Chiesa la coscienza di<br />

essere edificata sul fondamento degli apostoli e di essere chiamata a continuare<br />

fedelmente la loro testimonianza del Signore. Celebrati «in gioiosa<br />

fraternità», <strong>Pietro</strong> e <strong>Paolo</strong> si presentano nella diversità <strong>dei</strong> loro doni, u-<br />

gualmente posti a servizio dell’unica Chiesa: la professione di fede del pescatore<br />

di Galilea, la parola ardente e penetrante del maestro e dottore di<br />

tutte le genti. Così, nella differente vocazione, ha operato lo stesso prodigio<br />

della grazia di Cristo, amato con cuore indiviso e appassionato, fino al<br />

dono della vita per lui.<br />

La Chiesa persevera nella fede di <strong>Pietro</strong> in Gesù «il Cristo, il Figlio del Dio<br />

vivente». Essa è unità, stabilità e tradizione. Ma è insieme partecipazione<br />

allo Spirito missionario di <strong>Paolo</strong>, evangelizzazione ed espansione che rompe<br />

confini e misure umane. La fede è novità e rischio, rinnovamento e universalità.<br />

Gli apostoli <strong>Pietro</strong> e <strong>Paolo</strong> sono come i simboli della tradizione della Chiesa<br />

che promuove la riforma e della riforma che è maturazione delle «primizie<br />

della fede cristiana». La grazia di questa festa è quella della fedeltà agli<br />

apostoli attraverso la comunione con quanti hanno la missione e il dono di<br />

rappresentarli, quindi col Papa e coi Vescovi, ed è quella dell’impegno ad<br />

annunziare con le parole e con la vita il «mistero di salvezza» a tutte le<br />

creature.<br />

Domandiamo ai due «insigni testimoni» che sia rinnovata la nostra realtà e<br />

la nostra immagine di Chiesa, perché essa sia credibile nel mondo: «Concedi,<br />

o Dio, ai figli della tua Chiesa, che hai nutrito alla mensa celeste, di<br />

perseverare nella frazione del pane e nella dottrina degli apostoli, formando<br />

nel vincolo della tua carità un cuore solo e un’anima sola».<br />

[29 Giugno. <strong>Santi</strong> <strong>Pietro</strong> e <strong>Paolo</strong> Apostoli, in Messale ambrosiano festivo,<br />

introduzioni e commenti di Inos Biffi, Jaca Book Milano, Marietti Editori<br />

Torino, 1980 2 , p. 1117]<br />

5


<strong>Pro</strong>cessione<br />

Lettore – Ci mettiamo in cammino per le strade della nostra parrocchia<br />

per testimoniare la nostra fede in Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,<br />

che ha scelto i <strong>Santi</strong> <strong>Pietro</strong> e <strong>Paolo</strong> per farli divenire testimoni fedeli e<br />

ferventi annunciatori del suo vangelo.<br />

Guardando ai primi apostoli ed imitando le loro eroiche virtù, la nostra<br />

comunità parrocchiale converta il suo cuore a Dio che è l’Amore e non si<br />

stanchi di testimoniarlo con la vita quale Salvatore dell’umanità.<br />

Canto – <strong>Pietro</strong> vai<br />

Signore, ho pescato tutto il giorno, le reti son rimaste sempre vuote<br />

s’è fatto tardi, a casa ora ritorno, Signore, son deluso me ne vado.<br />

La vita con me è sempre stata dura e niente mai mi dà soddisfazione,<br />

la strada in cui mi guidi è insicura, son stanco e ora non aspetto più.<br />

«<strong>Pietro</strong> vai, fidati di me, getta ancora in acqua le tue reti,<br />

prendi ancora il largo sulla mia parola,<br />

con la mia potenza io ti farò pescatore di uomini».<br />

Maestro, dimmi cosa devo fare, insegnami, Signore, dove andare,<br />

Gesù dammi la forza di partire, la forza di lasciare le mie cose.<br />

Questa famiglia che mi son creato, le barche che a fatica ho conquistato,<br />

la casa, la mia terra, la mia gente, Signore, dammi tu una fede forte.<br />

«<strong>Pietro</strong> vai, fidati di me, la mia Chiesa su di te io fonderò,<br />

manderò lo Spirito, ti darà coraggio,<br />

donerà la forza dell’amor per il Regno di Dio».<br />

6


1° Momento:<br />

San <strong>Pietro</strong> e la pesca miracolosa<br />

7


Lettura – Dal vangelo secondo Luca (Lc. 5,1-11)<br />

Un giorno, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genesaret e la<br />

folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, vide due barche<br />

<strong>orme</strong>ggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in<br />

una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi,<br />

si mise ad ammaestrare le folle dalla barca.<br />

Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e calate le<br />

reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la<br />

notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». E<br />

avendolo fatto, presero una quantità en<strong>orme</strong> di pesci e le reti si rompevano.<br />

Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca che venissero ad aiutarli.<br />

Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi<br />

affondavano. Al veder questo, Simon <strong>Pietro</strong> si gettò alle ginocchia di Gesù,<br />

dicendo: «Signore, allontanati da me che sono un peccatore». Grande stupore<br />

infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la<br />

pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo,<br />

che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi<br />

sarai pescatore di uomini». Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo<br />

seguirono.<br />

Salmo responsoriale – Rit.: Cantiamo al Signore davanti ai suoi angeli.<br />

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:<br />

hai ascoltato le parole della mia bocca.<br />

A te voglio cantare davanti agli angeli,<br />

mi prostro verso il tuo tempio santo.<br />

Rendo grazie al tuo nome<br />

per la tua fedeltà e la tua misericordia:<br />

hai reso la tua promessa più grande di ogni fama.<br />

Nel giorno in cui t’ho invocato, mi hai risposto,<br />

hai accresciuto in me la forza.<br />

8


Ti loderanno, Signore, tutti i re della terra<br />

quando udranno le parole della tua bocca.<br />

Canteranno le vie del Signore,<br />

perché grande è la gloria del Signore.<br />

Il Signore completerà per me l’opera sua.<br />

Signore, la tua bontà dura per sempre:<br />

non abbandonare<br />

l’opera delle tue mani.<br />

Canto – Vocazione<br />

Era un giorno come tanti altri e quel giorno lui passò.<br />

Era un uomo come tutti gli altri e passando mi chiamò,<br />

come lo sapesse il mio nome era proprio quello,<br />

come mai vedesse proprio me nella sua vita, non lo so;<br />

era un giorno come tanti altri e quel giorno mi chiamò.<br />

Tu, Dio, che conosci il nome mio,<br />

fa’ che ascoltando la tua voce<br />

io ricordi dove porta la mia strada:<br />

nella vita, all’incontro con te.<br />

Era un’alba triste e senza vita e qualcuno mi chiamò,<br />

era un uomo come tanti altri, ma la voce, quella no.<br />

Quante volte un uomo con il nome giusto mi ha chiamata,<br />

una volta sola l’ho sentito pronunciare con amore;<br />

era un uomo come nessun altro e quel giorno mi chiamò.<br />

Banda<br />

9


10<br />

2° Momento:<br />

San <strong>Pietro</strong> liberato dall’angelo


Lettura – Dagli Atti degli Apostoli (At. 12,1-11)<br />

In quel tempo il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della<br />

Chiesa e fece uccidere di spada Giacomo, fratello di Giovanni. Vedendo<br />

che questo era gradito ai Giu<strong>dei</strong>, decise di arrestare anche <strong>Pietro</strong>. Erano<br />

quelli i giorni degli Azzimi. Fattolo catturare, lo gettò in prigione, consegnandolo<br />

in custodia a quattro picchetti di quattro soldati ciascuno, col<br />

proposito di farlo comparire davanti al popolo dopo la Pasqua. <strong>Pietro</strong> dunque<br />

era tenuto in prigione, mentre una preghiera saliva incessantemente a<br />

Dio dalla Chiesa per lui. E in quella notte, quando poi Erode stava per farlo<br />

comparire davanti al popolo, <strong>Pietro</strong>, piantonato da due soldati e legato<br />

con due catene, stava d<strong>orme</strong>ndo, mentre davanti alla porta le sentinelle<br />

custodivano il carcere. Ed ecco, gli si presentò un angelo del Signore e una<br />

luce sfolgorò nella cella. Egli toccò il fianco di <strong>Pietro</strong>, lo destò e disse: «Alzati,<br />

in fretta!». E le catene gli caddero dalle mani. E l’angelo a lui: «Mettiti<br />

la cintura e legati i sandali». E così fece. L’angelo disse: «Avvolgiti il mantello,<br />

e seguimi!». <strong>Pietro</strong> uscì e prese a seguirlo, ma non si era ancora accorto<br />

che era realtà ciò che stava succedendo per opera dell’angelo: credeva<br />

infatti di avere una visione.<br />

Essi oltrepassarono la prima guardia e la seconda e arrivarono alla porta di<br />

ferro che conduce in città: la porta si aprì da sé davanti a loro. Uscirono,<br />

percorsero una strada e ad un tratto l’angelo si dileguò da lui. <strong>Pietro</strong> allora,<br />

rientrato in sé, disse: «Ora sono veramente certo che il Signore ha<br />

mandato il suo angelo e mi ha strappato dalla mano di Erode e da tutto ciò<br />

che si attendeva il popolo <strong>dei</strong> Giu<strong>dei</strong>».<br />

Salmo responsoriale – Rit.: Ti amo, Signore, mia forza.<br />

Signore, mia roccia,<br />

mia fortezza, mio liberatore;<br />

mio Dio, mia rupe, in cui trovo riparo;<br />

mio scudo e baluardo, mia potente salvezza.<br />

11


Invoco il Signore, degno di lode,<br />

e sarò salvato dai miei nemici.<br />

Mi assalirono nel giorno di sventura,<br />

ma il Signore fu mio sostegno;<br />

mi portò al largo,<br />

mi liberò perché mi vuol bene.<br />

Viva il Signore e benedetta la mia rupe,<br />

sia esaltato il Dio della mia salvezza.<br />

Egli concede al suo re grandi vittorie,<br />

si mostra fedele al suo consacrato.<br />

Canto – Il Signore è il mio pastore<br />

Il Signore è il mio pastore: nulla manca ad ogni attesa;<br />

in verdissimi prati mi pasce, mi disseta a placide acque.<br />

È il ristoro dell’anima mia, in sentieri diritti mi guida<br />

per amore del santo suo nome, dietro lui mi sento sicuro.<br />

Pur se andassi per valle oscura non avrò da temere alcun male<br />

perché sempre mi sei vicino, mi sostieni col tuo vincastro.<br />

Quale mensa per me tu prepari sotto gli occhi <strong>dei</strong> miei nemici<br />

e di olio mi ungi il capo, il mio calice è colmo di ebbrezza.<br />

Bontà e grazia mi sono compagne quanto dura il mio cammino,<br />

io starò nella casa di Dio lungo tutto il migrare <strong>dei</strong> giorni.<br />

Banda<br />

12


3° Momento:<br />

La morte di San <strong>Pietro</strong><br />

13


Lettura – Memorie apostoliche di Abdia (Libro I, 19) 1<br />

[19] « […] Quanto a ciò che ora vedete fatto contro di me, mi è stato annunziato<br />

già precedentemente dal Signore che non c’è discepolo superiore<br />

al maestro, né servo superiore al padrone. Perciò sappiate che mi sto avvicinando<br />

in fretta per comparire alla presenza del Signore, una volta spogliato<br />

della carne. Ma perché mi attardo e non vado al supplizio della croce?<br />

Coloro che mi perseguitano dispongano pure del corpo: io me ne andrò<br />

al Signore con la mia anima». E accostandosi alla croce supplicò di esservi<br />

affisso inversamente al modo tradizionale. Era questo un segno di rispetto<br />

affinché egli non sembrasse crocifisso come il Signore, ma come<br />

servo.<br />

Finito questo, cominciò a parlare al popolo dalla croce: «Indicibile e nascosto<br />

mistero della croce, legame inscindibile della carità. Questo è l’albero<br />

della vita su cui il Signore Gesù, innalzato, trasse tutto a sé. Questo è<br />

l’albero della vita su cui fu crocifisso il corpo del Signore Salvatore. Su di lui<br />

è stata crocifissa la morte e il mondo intero è stato sciolto dal legame di<br />

una morte eterna. O grazia incomparabile e amore che non verrà mai meno.<br />

Ti rendo grazie, Signore Gesù, Figlio del Dio vivo, non solo con la voce e<br />

il cuore, ma anche con l’anima grazie alla quale posso amarti, nominarti,<br />

supplicarti senza tregua, averti, conoscerti, vederti. Tu sei per me ogni cosa<br />

e in ogni cosa tu mi sei tutto e non ho null’altro all’infuori di te solo. Tu<br />

che hai bontà, sei veramente Figlio di Dio e Dio, al quale con il Padre eterno<br />

e lo Spirito Santo va ogni onore e gloria nei secoli per sempre». Dopo<br />

che il popolo ebbe risposto a piena voce: «Così sia!», egli spirò.<br />

Marcello, uno <strong>dei</strong> suoi discepoli, senza aspettare l’ordine di nessuno, ne<br />

depose il corpo dalla croce con le sue stesse mani e, trattatolo con aromi<br />

costosissimi, lo collocò nella sua stessa tomba, nel posto detto: «Vaticano»<br />

lungo la via Trionfale, dove è celebrato in pace dalla venerazione di<br />

tutta la città.<br />

1 Memorie apostoliche di Abdia. I. La splendida attività del beato <strong>Pietro</strong>, primo degli Apostoli,<br />

in Tutti gli Apocrifi del nuovo Testamento. II. Atti degli Apostoli, a cura di L. MORALDI,<br />

Piemme (= Religione), Casale Monferrato 1994, pp. 534-535.<br />

14


Invocazioni – Rit.: Nella tua bontà, Signore, non abbandonarmi.<br />

Signore, tu lo sai che ti amo,<br />

sostieni la mia debolezza,<br />

accresci in me la tua carità,<br />

la tua fiducia, la tua forza.<br />

Da chi potremo andare, Signore,<br />

tu solo hai parole di salvezza<br />

e noi abbiam creduto che tu sei<br />

il Figlio eterno del Dio vivo.<br />

Nessuno ha un amore più grande<br />

di chi sa donare la sua vita:<br />

maestro, fa’ che possa come te<br />

dare la vita per il mondo.<br />

Canto – Nella Chiesa del Signore<br />

Nella Chiesa del Signore tutti gli uomini verranno<br />

se bussando alla sua porta solo amore troveranno.<br />

Quando <strong>Pietro</strong>, gli Apostoli e i fedeli vivevano la vera comunione<br />

mettevano in comune i loro beni e non v’era fra loro distinzione.<br />

E nessuno soffriva umiliazione ma, secondo il bisogno di ciascuno,<br />

compivano una giusta divisione perché non fosse povero nessuno.<br />

Spezzando il pane nelle loro case, esempio davan di fraternità,<br />

lodando insieme Dio per queste cose, godendo stima in tutta la città.<br />

E noi, che ci sentiamo Chiesa viva, desideriamo con ardente impegno<br />

riprendere la strada primitiva, secondo l’evangelico disegno.<br />

Banda<br />

15


16<br />

4° Momento:<br />

Prima sosta


Orazione<br />

O Dio, che ci allieti con la festa solenne <strong>dei</strong> <strong>Santi</strong> <strong>Pietro</strong> e <strong>Paolo</strong>, fa’ che la<br />

tua Chiesa sia fedele alla parola degli Apostoli, dai quali ha ricevuto il primo<br />

annunzio del vangelo.<br />

Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna<br />

con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli <strong>dei</strong> secoli.<br />

Amen.<br />

Canto – Il pane del cammino<br />

Il tuo popolo in cammino cerca in te la guida:<br />

sulla strada verso il Regno sei sostegno col tuo corpo.<br />

Resta sempre con noi, o Signore!<br />

È il tuo pane, Gesù, che ci dà forza<br />

e rende più sicuro il nostro passo.<br />

Se il vigore nel cammino si svilisce,<br />

la tua mano dona lieta la speranza.<br />

È il tuo vino, Gesù, che ci disseta,<br />

e sveglia in noi l’ardore di seguirti.<br />

Se la gioia cede il passo alla stanchezza,<br />

la tua voce fa rinascere freschezza.<br />

È il tuo corpo, Gesù, che ci fa Chiesa,<br />

fratelli sulle strade della vita.<br />

Se il rancore toglie luce all’amicizia,<br />

dal tuo cuore nasce giovane il perdono.<br />

È il tuo sangue, Gesù, il segno eterno<br />

dell’unico linguaggio dell’amore.<br />

Se il donarsi come te richiede fede,<br />

nel tuo Spirito sfidiamo l’incertezza.<br />

17


È il tuo dono, Gesù, la vera fonte<br />

del gesto coraggioso di chi annuncia.<br />

Se la Chiesa non è aperta ad ogni uomo,<br />

il tuo fuoco le rivela la missione.<br />

Banda<br />

18


5° Momento:<br />

La conversione di San <strong>Paolo</strong><br />

19


Lettura – Dagli Atti degli apostoli (At. 9,1-9)<br />

Saulo frattanto, sempre fremente minaccia e strage contro i discepoli del<br />

Signore, si presentò al sommo sacerdote e gli chiese lettere per le sinagoghe<br />

di Damasco al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme<br />

uomini e donne, seguaci della dottrina di Cristo, che avesse trovati.<br />

E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco,<br />

all’improvviso lo avvolse una luce dal cielo e cadendo a terra udì una voce<br />

che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?». Rispose: «Chi sei, o<br />

Signore?». E la voce: «Io sono Gesù, che tu perseguiti! Orsù, alzati ed entra<br />

nella città e ti sarà detto ciò che devi fare».<br />

Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti,<br />

sentendo la voce ma non vedendo nessuno. Saulo si alzò da terra ma, a-<br />

perti gli occhi, non vedeva nulla. Così, guidandolo per mano, lo condussero<br />

a Damasco, dove rimase tre giorni senza vedere e senza prendere né cibo<br />

né bevanda.<br />

Salmo responsoriale – Rit.: Luce di gioia, Signore, è la tua salvezza.<br />

Celebrate il Signore, perché è buono;<br />

perché eterna è la sua misericordia.<br />

Dica Israele che egli è buono:<br />

eterna è la sua misericordia.<br />

Lo dica chi teme Dio:<br />

eterna è la sua misericordia.<br />

La pietra scartata dai costruttori<br />

è divenuta testata d’angolo;<br />

ecco l’opera del Signore:<br />

una meraviglia ai nostri occhi.<br />

Questo è il giorno fatto dal Signore:<br />

rallegriamoci ed esultiamo in esso.<br />

20


Dona, Signore, la tua salvezza,<br />

dona, Signore, la vittoria!<br />

Benedetto colui che viene nel nome del Signore.<br />

Vi benediciamo dalla casa del Signore;<br />

Dio, il Signore è nostra luce.<br />

Canto – Cantico <strong>dei</strong> redenti<br />

Il Signore è la mia salvezza e con lui non temo più,<br />

perché ho nel cuore la certezza: la salvezza è qui con me.<br />

Ti lodo, Signore, perché<br />

un giorno eri lontano da me,<br />

ora, invece, sei tornato,<br />

e mi hai preso con te.<br />

Berrete con gioia alle fonti,<br />

alle fonti della salvezza,<br />

e in quel giorno voi direte:<br />

«Lodate il Signore,<br />

invocate il suo nome».<br />

Cantate a chi ha fatto grandezze,<br />

e sia fatto sapere nel mondo;<br />

grida forte la tua gioia,<br />

abitante di Sion, perché grande<br />

con te è il Signore.<br />

Banda<br />

21


22<br />

6° Momento:<br />

San <strong>Paolo</strong> predica sull’Areopago


Lettura – Dagli Atti degli apostoli (At. 17,18-31)<br />

Anche certi filosofi epicurei e stoici discutevano con lui e alcuni dicevano:<br />

«Che cosa vorrà mai insegnare questo ciarlatano?». E altri: «Sembra essere<br />

un annunziatore di divinità straniere»; poiché annunziava Gesù e la risurrezione.<br />

Presolo con sé, lo condussero sull’Areopago e dissero: «Possiamo<br />

dunque sapere qual è questa nuova dottrina predicata da te? Cose<br />

strane per vero ci metti negli orecchi; desideriamo dunque conoscere di<br />

che cosa si tratta». Tutti gli ateniesi, infatti, e gli stranieri colà residenti<br />

non avevano passatempo più gradito che parlare e sentir parlare.<br />

Allora <strong>Paolo</strong>, alzatosi in mezzo all’Areopago, disse:<br />

«Cittadini ateniesi, vedo che in tutto siete molto timorati degli dèi. Passando,<br />

infatti, e osservando i monumenti del vostro culto, ho trovato anche<br />

un’ara con l’iscrizione: “Al Dio ignoto”. Quello che voi adorate senza<br />

conoscere, io ve lo annunzio. Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che<br />

contiene, che è signore del cielo e della terra, non dimora in templi costruiti<br />

dalle mani dell’uomo né dalle mani dell’uomo si lascia servire come<br />

se avesse bisogno di qualche cosa, essendo lui che dà a tutti la vita e il respiro<br />

e ogni cosa. Egli creò da uno solo tutte le nazioni degli uomini, perché<br />

abitassero su tutta la faccia della terra. Per essi ha stabilito l’ordine <strong>dei</strong><br />

tempi e i confini del loro spazio, perché cercassero Dio, se mai arrivino a<br />

trovarlo andando come a tentoni, benché non sia lontano da ciascuno di<br />

noi. In lui, infatti, viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come anche alcuni<br />

<strong>dei</strong> vostri poeti hanno detto: «Poiché di lui stirpe noi siamo».<br />

Essendo noi dunque stirpe di Dio, non dobbiamo pensare che la divinità<br />

sia simile all’oro, all’argento e alla pietra, che porti l’impronta dell’arte e<br />

dell’immaginazione umana. Dopo esser passato sopra ai tempi dell’ignoranza,<br />

ora Dio ordina a tutti gli uomini di tutti i luoghi di ravvedersi, poiché<br />

egli ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare la terra con giustizia<br />

per mezzo di un uomo che egli ha designato, dandone a tutti prova sicura<br />

col risuscitarlo dai morti».<br />

23


Salmo responsoriale – Rit.: La loro voce si è diffusa per tutta la terra.<br />

I cieli narrano la gloria di Dio<br />

e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento.<br />

Il giorno al giorno ne affida il messaggio<br />

e la notte alla notte ne trasmette notizia.<br />

Non è linguaggio e non sono parole,<br />

di cui non si oda il suono.<br />

Per tutta la terra si diffonde la loro voce<br />

e ai confini del mondo la loro parola.<br />

Canto – Voi tutte opere del Signore<br />

Voi tutte opere del Signore,<br />

Voi tutti angeli del Signore,<br />

E voi, o cieli, voi, o acque,<br />

benedite il Signore!<br />

benedite il Signore!<br />

benedite il Signore!<br />

Voi tutte opere del Signore,<br />

benedite il Signore.<br />

Voi tutte potenze e astri del cielo,<br />

Voi tutte piogge, rugiade e nevi,<br />

Voi sole e luna, e voi, o venti,<br />

Voi fuoco e calore, freddo e caldo,<br />

Voi luce e tenebre, ghiacci e freddo,<br />

Voi notti e giorni, lampi e nubi,<br />

La terra tutta lodi il Signore,<br />

Voi tutti, viventi, lodate il Signore,<br />

Voi monti e colli, mari e fiumi,<br />

Voi tutti pesci e mostri del mare,<br />

Voi tutte belve feroci e armenti,<br />

Voi acque e fonti, voi uccelli,<br />

benedite il Signore!<br />

benedite il Signore!<br />

benedite il Signore!<br />

benedite il Signore!<br />

benedite il Signore!<br />

benedite il Signore!<br />

benedite il Signore!<br />

benedite il Signore!<br />

benedite il Signore!<br />

benedite il Signore!<br />

benedite il Signore!<br />

benedite il Signore!<br />

24


Voi tutti uomini del Signore,<br />

E voi, sacerdoti del Signore,<br />

Voi, popolo santo, eletto da Dio,<br />

Lodate Dio, perché egli è buono,<br />

Lodate Dio, glorioso in eterno,<br />

Cantate al suo nome, esaltate il suo amore,<br />

benedite il Signore!<br />

benedite il Signore!<br />

benedite il Signore!<br />

benedite il Signore!<br />

benedite il Signore!<br />

benedite il Signore!<br />

Banda<br />

25


26<br />

7° Momento:<br />

La morte di San <strong>Paolo</strong>


Lettura – Memorie apostoliche di Abdia (Libro II, 8) 2<br />

[8] Quando <strong>Paolo</strong> finì di dire questo, l’imperatore Nerone rimase stupito;<br />

poi si indignò, pronunciò contro di lui la sentenza di morte per decapitazione.<br />

E avendogli fatto sapere più tardi la notizia della sua prossima morte,<br />

secondo il suo costume, Nerone mandò due armati, Ferego e Partenio;<br />

costoro, andati là, trovarono <strong>Paolo</strong> che stava istruendo con piena fiducia e<br />

libertà tutto il popolo sui miracoli di Cristo.<br />

Quando li vide avvicinarsi, <strong>Paolo</strong> disse loro parole di esortazione: «Venite,<br />

figli, e credete anche voi nel Dio che ha chiamato me e tutti coloro che<br />

credono in lui, grazie alla venuta del Figlio suo unigenito e ci ha posti nel<br />

suo regno eterno, perché le vostre anime siano salve». Quelli risposero:<br />

«Ma noi, <strong>Paolo</strong>, andremo prima da Nerone per annunciargli il compimento<br />

della tua morte. Tu, però, prega per noi, perché crediamo in colui che tu<br />

predichi come Dio». Avevano pregato, infatti, <strong>Paolo</strong> che li battezzasse per<br />

la loro salvezza. Allora di nuovo l’apostolo disse: «Figli, tra poco verrete<br />

qui al mio sepolcro e troverete due uomini in preghiera, Tito e Luca; essi,<br />

dopo di me, insegneranno il sacramento della salvezza».<br />

Dopo di questo si fecero avanti i soldati che lo presero e lo condussero<br />

fuori della città. Giunto sul luogo del supplizio, <strong>Paolo</strong> si voltò verso Oriente<br />

e, alzate le mani e gli occhi al cielo, pregò molto a lungo. Terminata la preghiera,<br />

diede la pace ai fratelli che lo avevano seguito, li salutò in ginocchio,<br />

forte nel segno della croce, offrì il collo al boia. Allorché la spada<br />

staccò la testa, invece di sangue sgorgò latte a tal punto che un fiotto di<br />

latte impregnò la destra del boia. Quando i circostanti videro ciò, stupiti,<br />

tutti magnificarono Dio che aveva concesso tanta gloria al suo apostolo.<br />

Lucina, una cristiana, trattò il corpo con aromi e lo seppellì nella propria<br />

tenuta sulla via Ostiense, alla seconda pietra miliare.<br />

Morì quindi il 3 luglio, due anni dopo la morte di <strong>Pietro</strong>, mentre regnava il<br />

Signore nostro Gesù Cristo al quale sia gloria presso l’eterno Padre e lo<br />

Spirito Santo onore e gloria per sempre. Amen.<br />

2 Memorie apostoliche di Abdia. Gesta del beato <strong>Paolo</strong> Apostolo, in Tutti gli Apocrifi del<br />

nuovo Testamento. II. Atti degli Apostoli, a cura di L. MORALDI, Piemme (= Religione), Casale<br />

Monferrato 1994, pp. 541-542.<br />

27


Salmo responsoriale – Rit.: L’anima mia spera nel Signore.<br />

Dal profondo a te grido, o Signore;<br />

Signore, ascolta la mia voce.<br />

Siano i tuoi orecchi attenti<br />

alla voce della mia preghiera.<br />

Se consideri le colpe, Signore,<br />

Signore, chi potrà sussistere?<br />

Ma presso di te è il perdono;<br />

perciò avremo il tuo timore.<br />

Io spero nel Signore,<br />

l’anima mia spera nella sua parola.<br />

L’anima mia attende il Signore<br />

più che le sentinelle l’aurora.<br />

Israele attenda il Signore,<br />

perché presso il Signore è la misericordia<br />

e grande presso di lui la redenzione.<br />

Egli redimerà Israele<br />

da tutte le sue colpe.<br />

Canto – Tu sei la mia vita<br />

Tu sei la mia vita, altro io non ho.<br />

Tu sei la mia strada, la mia verità.<br />

Nella tua Parola io camminerò<br />

finché avrò respiro, fino a quando tu vorrai.<br />

Non avrò paura, sai, se tu sei con me.<br />

Io ti prego: resta con me.<br />

28


Credo in te, Signore, nato da Maria,<br />

Figlio eterno e santo, uomo come noi,<br />

morto per amore, vivo in mezzo a noi,<br />

una cosa sola con il Padre e con i tuoi<br />

fino a quando – io lo so – tu ritornerai<br />

per aprirci il Regno di Dio.<br />

Tu sei la mia forza: altro io non ho.<br />

Tu sei la mia pace, la mia libertà.<br />

Niente nella vita ci separerà:<br />

so che la tua mano forte non mi lascerà,<br />

so che da ogni male tu mi libererai,<br />

e nel tuo perdono vivrò.<br />

Padre della vita, noi crediamo in te.<br />

Figlio Salvatore, noi speriamo in te.<br />

Spirito d’amore, vieni in mezzo a noi:<br />

tu, da mille strade, ci raduni in unità,<br />

e per mille strade, poi, dove tu vorrai,<br />

noi saremo il seme di Dio.<br />

Banda<br />

29


30<br />

8° Momento:<br />

Seconda sosta


Orazione<br />

Dio onnipotente ed eterno, che hai donato a Maria la grazia di essere<br />

l’unica, tra i figli di Adamo, preservata da ogni macchia, lavaci dalle nostre<br />

colpe e fa’ che possiamo offrirti una vita immacolata.<br />

Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna<br />

con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli <strong>dei</strong> secoli.<br />

Amen.<br />

Canto – Noi vogliam Dio<br />

Noi vogliam Dio, Vergin Maria, porgi l’orecchio al nostro dir.<br />

Noi t’invochiamo, o Madre pia: <strong>dei</strong> figli tuoi vedi il desir.<br />

Deh! Benedici, o Madre, al grido della fe’:<br />

noi vogliam Dio, che è nostro Padre,<br />

noi vogliam Dio, che è nostro re!<br />

Noi vogliam Dio, che è nostro Padre,<br />

noi vogliam Dio, che è nostro re!<br />

Noi vogliam Dio nelle famiglie, <strong>dei</strong> nostri cari in mezzo al cor.<br />

Sian baldi i figli, caste le figlie, tutti l’infiammi di Dio l’amor.<br />

Noi vogliam Dio, dell’alma è il grido, che a pie’ leviamo del santo altar.<br />

Grido d’amore ardente e fido, per tua man possa al ciel volar.<br />

Noi vogliam Dio, Dio nella scuola, vogliam che in essa la gioventù<br />

studi la santa di lui la Parola, miri l’immagine del buon Gesù.<br />

Banda<br />

31


32<br />

9° Momento:<br />

Solenne benedizione eucaristica


Sac.<br />

Tutti<br />

Il Signore sia con voi.<br />

E con il tuo spirito.<br />

Sac. O Signore, che rendi presente la tua passione e morte in questo<br />

mirabile Sacramento, ti preghiamo: concedi a noi di adorare i sacri misteri<br />

del tuo Corpo e del tuo Sangue e di percepire il frutto della redenzione<br />

operata da te, nostro Signore e nostro Dio, che vivi e regni con il Padre<br />

nell’unità con lo Spirito Santo, Dio, per tutti i secoli <strong>dei</strong> secoli.<br />

Tutti Amen.<br />

Sac.<br />

Tutti<br />

Sac.<br />

Tutti<br />

Il Signore sia con voi.<br />

E con il tuo spirito.<br />

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.<br />

Diamo lode al Signore.<br />

Rendiamo grazie a Dio.<br />

Canto<br />

Tantum ergo Sacramentum<br />

Tantum ergo Sacramentum<br />

veneremur cernui,<br />

et antiquum documentum<br />

novo cedat ritui,<br />

praestet fides supplementum<br />

sensuum defectui.<br />

Genitori, Genitoque<br />

laus et jubilatio,<br />

salus, honor, virtus quoque<br />

sit, et benedictio,<br />

procedenti<br />

ab utroque<br />

compar sit laudatio.<br />

Amen.<br />

Questo grande Sacramento<br />

Questo grande Sacramento<br />

adoriamo supplici:<br />

ogni antico insegnamento<br />

ceda al rito mistico<br />

e <strong>dei</strong> sensi lo sgomento<br />

viva fede superi.<br />

Padre e Figlio veneriamo<br />

con il Santo Spirito<br />

e l’Altissimo lodiamo<br />

con intenso giubilo.<br />

Gloria, osanna<br />

a lui cantiamo<br />

ora e in tutti i secoli.<br />

Amen.<br />

33


Sac.<br />

Tutti<br />

Vi benedica Dio Onnipotente,<br />

Padre † e Figlio † e Spirito Santo †.<br />

Amen.<br />

Canto<br />

O salutaris Hostia<br />

O salutaris Hostia,<br />

quae caeli pandis ostium,<br />

bella premunt hostilia,<br />

da robur, fer auxilium.<br />

Uni trinoque Domino<br />

sit sempiterna gloria;<br />

qui vitam sine termino<br />

nobis donet in patria.<br />

Amen.<br />

Gesù tu sei la vittima<br />

Gesù tu sei la vittima<br />

che schiudi il cielo agli uomini<br />

aiuto e forza donaci<br />

mentre i nemici premono.<br />

A te perenne gloria,<br />

o Padre Figlio e Spirito<br />

che vita senza termine<br />

ci doni nella patria.<br />

Amen.<br />

Canto finale – Resta con noi, Signore, la sera<br />

Resta con noi, Signore, la sera,<br />

resta con noi e avremo la pace.<br />

Resta con noi, non ci lasciar:<br />

la notte mai più scenderà!<br />

Resta con noi, non ci lasciar<br />

per le vie del mondo, Signor.<br />

Ti porteremo ai nostri fratelli,<br />

ti porteremo lungo le strade.<br />

Voglio donarti queste mie mani,<br />

voglio donarti questo mio cuor.<br />

34


Preghiera ai <strong>Santi</strong> <strong>Pietro</strong> e <strong>Paolo</strong><br />

<strong>Santi</strong> <strong>Pietro</strong> e <strong>Paolo</strong>,<br />

che avete portato nel mondo il nome di Cristo<br />

e a lui avete dato l’estrema testimonianza dell’amore e del sangue,<br />

proteggete ancora e sempre questa Chiesa,<br />

per la quale avete vissuto e sofferto.<br />

Conservatela nella verità e nella pace, accrescete in tutti i suoi figli<br />

la fedeltà inconcussa alla Parola di Dio,<br />

la santità della vita eucaristica e sacramentale, l’unità serena nella fede,<br />

la concordia nella carità vicendevole, la costruttiva obbedienza ai pastori.<br />

Che la Chiesa continui ad essere nel mondo<br />

il segno vivo, gioioso e operante del disegno redentivo di Dio<br />

e della sua alleanza con gli uomini.<br />

Così essa vi prega con la trepida voce dell’umile attuale vicario di Cristo<br />

che a voi, o santi <strong>Pietro</strong> e <strong>Paolo</strong>, ha guardato come a modelli e ispiratori.<br />

E così custoditela, questa Chiesa benedetta, con la vostra intercessione,<br />

ora e sempre, fino all’incontro definitivo<br />

e beatificante col Signore che viene.<br />

Amen, amen.<br />

[Dall’Omelia nel XV anniversario dell’incoronazione, 29 giugno 1978]<br />

[PAOLO VI, Preghiamo con <strong>Paolo</strong> VI. Preghiere, dialoghi e invocazioni a Dio<br />

di Papa Montini, a cura di M. Clemente Moro, Paoline, Milano 1988, 144]<br />

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