La PA accessibile - LAU - CSI-Piemonte
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LA P.A. ACCESSIBILE<br />
Progettare servizi web per tutti i cittadini<br />
2.1 Gruppi di disabilità<br />
Nel 1980 l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) pubblica un primo documento dal<br />
titolo International Classification of Impairments, Disabilities and Handicaps (ICDH) che definisce la<br />
persona disabile come persona portatrice di una qualsiasi limitazione o perdita (conseguente a<br />
menomazione) della capacità di compiere un'attività nel modo o nell'ampiezza considerati normali.<br />
Nel documento dell'OMS del 2001 il concetto di disabilità viene definito in maniera più precisa<br />
e complessa, prendendo in esame una serie di fattori e variabili che possano influenzare la definizione<br />
di disabilità stessa. I criteri di valutazione pertanto iniziano a considerare sia fattori individuali<br />
(funzioni corporee, strutture corporee, attività e partecipazione) che fattori ambientali (prodotti,<br />
tecnologia, servizi), sociali e fisici in cui la persona interagisce.<br />
Secondo le Nazioni Unite il numero dei disabili è intorno al 10% della popolazione mondiale.<br />
<strong>La</strong> prima indagine eseguita in Italia sul numero e la composizione dei disabili è del 1980; da allora<br />
le indagini hanno assunto una frequenza quinquennale e confermano la presenza di circa tre milioni<br />
di cittadini disabili pari, più o meno, al 5% della popolazione.<br />
In genere le disabilità vengono classificate come:<br />
• Disabilità sensoriali<br />
• Disabilità motorie<br />
• Disabilità cognitive<br />
2.1.1 Disabilità sensoriali<br />
Cecità<br />
<strong>La</strong> cecità è la condizione che rende impossibile avere una percezione ottico-visiva. <strong>La</strong> cecità<br />
può essere determinata da vari fattori: può essere ad esempio genetica, o derivare da un evento successivo<br />
alla nascita.<br />
Tale condizione pone senz'altro maggiori difficoltà di accesso ai contenuti web. Tuttavia questa<br />
disabilità, pur precludendo un senso, non incide in maniera negativa sulle capacità cognitive<br />
degli altri sensi: il disabile visivo, anzi, essendo meno focalizzato sulla percezione della realtà esterna,<br />
può essere facilitato nello sviluppo del pensiero e della memoria.<br />
Inoltre, non disponendo della vista, i non vedenti affinano gli altri sensi e ciò gli permette di<br />
compensare in parte il senso mancante. Non potendo percepire elementi grafici, questi utenti ricorrono<br />
a due efficaci alternative, utilizzando dispositivi di output basati su un'uscita tattile oppure su<br />
un'uscita audio.<br />
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