Dal gestionale puro alla 'compliance' alle regole GMP e quelle della ...

Case Study Revorg
Dal gestionale puro alla ‘compliance’ alle
regole GMP e quelle della FDA.
Il valore di un servizio IT su misura che
conduce all’efficienza.
Cliente
Laboratori Bouty SpA
Settore
Farmaceutico
Necessità
Nuovo gestionale su AS/400 a seguito
dell’acquisizione della società
Recordati.
Soluzione
Gestione di tutti i processi interni.
Tracciabilità dei dati e adeguamento
alle normative internazionali.
Gestione gare.
Tecnologia
J-Pharma, la soluzione gestionale per
le aziende farmaceutiche.
Dat@gon, la soluzione per la gestione
della gare d’appalto.
Per informazioni alla stampa:
Alessandra Villa/Ilaria Ferrini
Ufficio Stampa Revorg
Tel.: 02/5099171 Fax: 02/ 50991755
sandra.villa@revorg.it/ilaria.ferrini@revorg.it
Elvira scibetta
Business and Technical Writing
e-mail elvira.scibetta@tin.it
“Nel settore farmaceutico la
documentazione sui prodotti e
sui processi riveste
un’importanza strategica e
rappresenta sempre più spesso
un vantaggio competitivo.”
Ci sono tutti gli ingredienti di storia di
successo nella collaborazione che dal
1994 affianca Revorg e la società
Farmaceutica Bouty: l’esperienza, la
professionalità, una consulenza
ritagliata su misura, ma anche rapporti
umani tenuti in gran conto e una voglia
di far bene che spesso va oltre l’orario
d’ufficio. “In quel periodo Bouty aveva
appena acquisito il ramo diagnostico
della società Recordati ed era
impegnata a migrare il suo sistema
informativo verso un AS400 e a
inquadrare una serie di applicativi
specifici nella nuova architettura”,
racconta Virgilio Belloni, EDP Manager
della casa farmaceutica italiana,
“Revorg ci ha aiutato in questa fase e
da allora è iniziata una collaborazione
molto stretta sfociata nell’adozione del
sistema gestionale Revorg Mit-
Pharma”. L’ultimo tassello in ordine di
tempo è Dat@gon per la gestione
degli appalti in ambito ospedaliero e
farmaceutico, una soluzione su
architettura Web che accompagna
l’azienda dall’inoltro della domanda di
partecipazione alla registrazione ‘attiva’
dell’aggiudicazione e al conseguente
aggiornamento automa-tico dei
listini.
Bouty deve il suo nome al farmacista
francese che la fondò nel 1898, forse
nemmeno sognandosi che nel 1975,
con l’acquisizione da parte dell’americana
Carter Wallace Inc., sarebbe
iniziato un forte processo di internazionalizzazione
segnato dall’inglobamento
di Corsel, Technogenetics e
Sanodent fino all’ingresso, nel 2001,
nel Gruppo Armkel di Church & Dwight
(sempre USA). Un anno più tardi è il
momento della ‘svolta italiana’, che, a
seguito di un’azione di management
buyout, trasforma Bouty in una realtà
nazionale ‘esperta’ e ‘flessibile’.
Oggi l’azienda ha un fatturato tra i 90 e
i 100 milioni di euro, 200 dipendenti
interni e una forza commerciale di altre
100 persone tra informatori scientifici
del farmaco e venditori divisi tra
farmacie e grande distribuzione. Gli
ordini si contano in milioni di righe
l’anno e a livello informativo sono
gestiti da un AS400 che fa da
database server (dove sono allocate
tutte le applicazioni di tipo gestionale e
contabile) e da una serie di server
dedicati che comprende Web server e
server di controllo. Strano a dirsi,
l’organico del settore Sistemi
informativi è composto da tre sole
persone; come è possibile? “La
squadra – spiega il dottor Belloni – è
composta dal sottoscritto, da un mio
collaboratore dedicato soprattutto ai
backup e da una persona di Revorg
che ci segue fin dall’inizio e
sovrintende al gestionale. Lo so,
sembra poco – aggiunge –, il punto è
che i processi hanno raggiunto un alto
grado di automazione e i sistemi sono
stati perfettamente integrati per
supportare una gran mole di lavoro,
gestioni particolari e moltissimi controlli
con un alto grado di efficienza
operativa”.
Una delle attività più impegnative per
una Casa farmaceutica è il continuo
adeguamento alle normative, per
esempio le regole di tracciabilità e
buona fabbricazione richieste dalla
Food and Drugs Administration (FDA).
“Si tenga presente che di aziende
farmaceutiche italiane ne sono rimaste
ben poche – sottolinea Giampiero
Mapelli, Direttore generale Revorg –,
molte fanno parte di gruppi mondiali e
le poche ancora indipendenti, avendo
rapporti con l’estero, sono costrette a
dotarsi di ambienti applicativi FDA
compatibili. Nel settore farmaceutico –
prosegue – la documentazione sui
prodotti e sui processi riveste inoltre
un’importanza strategica e rappresenta
sempre più spesso un vantaggio
competitivo e di concorrenza tra le

Case Study Revorg
imprese. L’azienda deve dimostrare di produrre secondo
regole di buona fabbricazione (GMP) la cui certificazione si
ottiene seguendo un piano di convalida soggetto a verifiche da
parte della FDA”. Tali regole riguardano record e firme
elettroniche e richiedono che tutto il processo informativo, dalla
ricerca allo sviluppo, dalla produzione alla
commercializzazione del prodotto, debba essere rintracciabile
di modo che il documento elettronico raggiunga lo stesso
livello di affidabilità di quello cartaceo. In Bouty il processo di
adeguamento è stato avviato a giugno 2003 e ha comportato
l’installazione di una nuova versione di software applicativo
GMP compatibile.
“Il processo di certificazione è il medesimo per tutti, ma ogni
azienda ha il suo specifico – rimarca Belloni –; l’esperienza di
Revorg ci ha aiutato a superare in maniera indolore la fase
critica dell’implementazione e ci accompagna nei continui
aggiornamenti. Contemporaneamente, stiamo lavorando
insieme su un nuovo obiettivo: passare da uno a due sistemi
informativi per rendere indipendenti l’area farmacia-grande
distribuzione da quella dei diagnostici”. In corso ci sono anche
la definizione degli SLA (Service Level Agreement) e
l’adozione di ITIL allo scopo di rendere l’IT sempre più
business oriented. “Si tratta di definire standard di processo
capaci di inquadrare tutti gli interventi in un modello-contratto
con le varie aree aziendali, in particolare il commerciale e
l’amministrazione. Ciò renderà qualitativamente misurabili il
nostro lavoro e darà visibilità alla funzione IT”. Anche in questo
Revorg mette in campo la sua esperienza: “Il nostro sforzo è
quello di aiutare i clienti nei processi di innovazione – ha
concluso Mapelli – offendo nuovi sistemi per gestire al meglio
le informazioni”.
Michele Ciceri