La segnaletica invisibile - Comune di Firenze

Guida Nuova Cittadinanza
Il testo fotografico La segnaletica invisibile nasce successivamente alla pubblicazione del testo Guida Nuova
Cittadinanza dell’associazione L.A.M.I’, progetto di mappatura sulle “nuove cittadinanze” nell’area urbana di
Firenze, che narra la conformazione interculturale della città.
La Guida è stata suddivisa al suo interno in varie aree di analisi: una prima parte in cui sono state analizzate
e descritte - anche tramite citazioni biografiche – la maggior parte delle associazioni straniere ed interculturali
presenti nel Comune di Firenze. E una seconda parte in cui abbiamo analizzato i 5 Quartieri della città
attraverso i luoghi di incontro principali, come gli spazi pubblici di socializzazione per le comunità straniere,
i luoghi dell’intercultura, i luoghi di culto e del commercio.
Una doppia valenza della Guida: creare una mappatura della città ‘altra’ rispetto alle cartine ufficiali, con
informazioni utili per chi, migrante o passeggero, vuole conoscerla, e per chi, abitante della città da sempre,
fatica a riconoscere la presenza, in svariati settori, di cittadini stranieri.
Con questo progetto volevamo concretizzare la necessità di individuare e articolare i nuovi spazi della città.
La Guida è infatti il frutto delle nostre camminate per le zone urbane, dei nostri svariati incontri e dei dialoghi
con una parte dei cittadini stranieri che vivono e contribuiscono agli sviluppi e alle trasformazioni di
Firenze.
Abbiamo costruito la Guida in modo che fosse un “contenitore” di voci, percezioni, valutazioni sulla città,
seguendo nella restituzione del materiale raccolto uno spostamento di prospettiva: una mappatura creata con
l’insieme dell’informazione e delle esperienze delle persone incontrate durante la nostra ricerca su campo per
proporre una rilettura della città, delle sue mancanze e delle sue ricchezze, tramite le voci dirette di chi la
vive. Il punto focale non era tanto descrivere minuziosamente gli eventi e i contesti, ma far narrare la città
e le sue sfaccettature alle persone coinvolte nelle ricerca stessa. Non è la “vero-somiglianza” che interessava,
quanto le percezioni personali e collettive.
Partendo dai referenti istituzionali dei gruppi culturali, andando ad indagare le informazioni già esistenti e
le realtà già testimoniate, abbiamo iniziato a scendere nelle vie, nelle zone di Firenze per incontrare i referenti
delle associazioni o di interi gruppi stranieri. Emergono così associazioni formali e informali, progettazioni
e attività in rete tra i diversi organismi che si muovono nella città.