29.07.2014 Views

02_struttura Terra.pdf

02_struttura Terra.pdf

02_struttura Terra.pdf

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

- 2 -<br />

Struttura<br />

interna<br />

della<br />

<strong>Terra</strong><br />

Crosta<br />

Litosfera<br />

Astenosfera<br />

Mantello<br />

Limite nucleo-mantello<br />

Nucleo esterno<br />

Nucleo interno


Le onde sismiche<br />

cambiano velocità e<br />

direzione quando<br />

passano da un<br />

materiale a un altro<br />

La velocità delle<br />

onde sismiche<br />

dipende dalla<br />

composizione dei<br />

materiali attraversati<br />

e dalla pressione<br />

Zona d’ombra d<br />

delle onde P<br />

Zona d’ombra d<br />

delle onde S<br />

Percorsi delle onde P e<br />

delle onde S attraverso<br />

la <strong>Terra</strong><br />

Possiamo sfruttare<br />

il comportamento<br />

delle onde<br />

sismiche per<br />

indagare l’interno<br />

della <strong>Terra</strong><br />

2.2


2.3<br />

Registrazione sismografica di onde P, PP, S<br />

e superficiali<br />

Le variazioni di velocità<br />

delle onde P ed S all’interno<br />

della <strong>Terra</strong> rivelano<br />

l’esistenza<br />

di strati di<br />

differente spessore e<br />

caratteristiche fisiche


Struttura della <strong>Terra</strong><br />

Lo studio del comportamento delle onde sismiche fornisce<br />

informazioni circa la forma e la composizione dell’interno della <strong>Terra</strong>:<br />

• Crosta: ~10–70 km, composizione intermedia<br />

• Mantello: ~2800 km, composizione mafica<br />

• Nucleo esterno : ~2200 km, ferro liquido<br />

• Nucleo interno: ~1500 km, ferro solido<br />

Composizione della <strong>Terra</strong><br />

La sismologia ci informa anche sulla densità delle rocce:<br />

• Crosta continentale: ~2.8 g/cm 3<br />

• Crosta oceanica: ~3.2 g/cm 3<br />

• Astenosfera: ~3.3 g/cm 3 2.4


Isostasi<br />

“Galleggiamento” di masse rocciose a bassa densità su rocce a più<br />

alta densità; giustificazione delle “radici” delle fasce montagnose<br />

Due ipotesi: Pratt e Airy<br />

La crosta meno densa “galleggia” sul mantello più denso<br />

Discontinuità di<br />

Mohorovicic<br />

(MOHO)<br />

2.5


La crosta terrestre si comporta<br />

come un supporto elastico<br />

Struttura della crosta e<br />

del mantello superiore<br />

Il ghiaccio continentale<br />

si accumula sulla crosta<br />

Il ghiaccio causa la<br />

subsidenza isostatica<br />

Lo scioglimento del<br />

ghiaccio causa il<br />

sollevamento isostatico<br />

Ritorno all’equilibrio<br />

isostatico<br />

2.6


Il calore interno della <strong>Terra</strong><br />

Calore originale<br />

Successivo<br />

decadimento radioattivo<br />

Conduzione<br />

Convezione<br />

Le correnti di convezione nel<br />

mantello come possibile<br />

meccanismo della tettonica<br />

delle placche crostali<br />

2.7


Paleomagnetismo<br />

• Uso del campo magnetico terrestre per investigare i movimenti<br />

delle placche crostali nel passato<br />

• Registrazione permanente della direzione del campo magneitico<br />

terrestre al momento della formazione della roccia<br />

• Può non essere lo stesso campo magnetico attuale<br />

Campo magnetico di un magnete a barra<br />

Gli elementi che hanno un numero<br />

dispari di elettroni (es.. Fe, Mn, , Cr,<br />

Co) sono interessati da un campo<br />

magnetico. . Se un minerale<br />

contenente tali elementi si raffredda<br />

sotto una certa temperatura in<br />

presenza di un campo magnetico, , lo<br />

stesso minerale si orienta in<br />

direzione del polo Nord (valido<br />

anche per i sedimenti)<br />

2.8


Il campo magnetico terrestre<br />

La <strong>Terra</strong> si comporta come un<br />

magnete i cui poli sono quasi<br />

coincidenti con l’asse di rotazione (poli<br />

geografici)<br />

Le linee di forza del campo<br />

magnetico si diffondono dai poli<br />

magnetici in modo tale che un<br />

magnete liberamente sospeso si<br />

inclina verso l’alto nell’emisfero<br />

meridionale, si mantiene orizzontale<br />

all’Equatore e si inclina verso il basso<br />

nell’emisfero settentrionale<br />

Declinazione magnetica: angolo, su di<br />

un piano orizzontale, fra il Nord<br />

magnetico e quello reale<br />

Inclinazione magnetica: angolo, su di<br />

un piano verticale, verticale con un<br />

piano orizzontale<br />

2.9


Il campo magnetico terrestre<br />

All’inizio si pensava che il campo magnetico terrestre<br />

fosse causato da un grande e permanente magnete<br />

localizzato nelle profondità dell’interno della <strong>Terra</strong>.<br />

Nel 1900, Pierre Currie scoprì che il magnetismo<br />

permanente è viene perso dai materiali magnetizzabili a<br />

temperature comprese fra 500 e 700 °C (punto di Currie).<br />

Dal momento che il gradiente geotermico all’interno<br />

della <strong>Terra</strong> è ≈ 25°C/km, nessun materiale può essere<br />

magnetizzato in modo permanente al disotto di circa 30<br />

km dalla superficie.<br />

Si deve trovare un’altra spiegazione.<br />

2.10


Una dinamo autoalimentata<br />

Una dinamo produce corrente elettrica dal moto di un<br />

conduttore entro un campo magnetico e viceversa (una<br />

corrente elettrica in un conduttore produce un campo<br />

magnetico)<br />

Si pensa che nel nucleo esterno si verifichino moti convettivi (in<br />

quanto si trova allo stato liquido in un gradiente di temperatura).<br />

Un campo magnetico “vagante” (probabilmente causato dal<br />

Sole) interagisce col ferro in movimento nel nucleo per produrre<br />

una corrente elettrica che si muove intorno all’asse di rotazione<br />

terrestre producendo un campo magnetico: una dinamo che si<br />

alimenta da sé stessa!<br />

Se questi dettagli sembrano vaghi, è perché non sappiamo ancora<br />

abbastanza della dinamica del nucleo.<br />

2.11


Inversioni magnetiche<br />

• La polarità del campo magnetico terrestre è cambiata migliaia di<br />

volte nell’era Fanerozoica (l’ultima inversione si è verificata circa<br />

700,000 anni fa).<br />

• Queste inversioni sembrano essere verificarsi in tempi brevi<br />

(probabilmente gli ultimi 1000 anni o quasi).<br />

• Un periodo di tempo in cui il è dominante il magnetismo di una<br />

particolare polarità è detto “epoca magnetica”. Definiamo normale la<br />

polarità Nord e inversa la polarità Sud.<br />

• L’inversione magnetica fu scoperta indagando la “firma” magnetica<br />

del fondo oceanicoDiscovered by looking at magnetic signature of the<br />

seafloor as well as young (0-2 Ma) lavas in France, Iceland, Oregon<br />

and Japan.<br />

• Quando furono resi noti, questi dati furono accolti con grande<br />

scetticismo<br />

2.12


Evidenza di una possibile inversione<br />

del campo magnetico terrestre<br />

Oggi possiamo usare le proprietà magnetiche di una<br />

sequenza di rocce per determinare la loro età<br />

2.13


Teoria dell’inversione<br />

• Suggerì innanzitutto che era cambiata la natura delle rocce, non il campo<br />

magnetico<br />

• Datando l’età delle rocce (di solito per mezzo del metodo K–Ar) è stato<br />

dimostrato che tutte le rocce di una particolare età hanno la stessa “firma”<br />

magnetica<br />

Registrazione del campo magnetico in<br />

un sedimento deposto recentemente<br />

Successione di lave che registrano inversioni<br />

del campo magnetico terrestre<br />

2.14


Scala geomagnetica<br />

del tempo<br />

Basata sulla<br />

determinazione delle<br />

caratteristiche magnetiche di<br />

rocce (sia oceaniche che<br />

continentali) ) di età nota<br />

Oggi possediamo una<br />

buona registrazione delle<br />

inversioni geomagnetiche a<br />

partire da circa 60 milioni di<br />

anni fa<br />

2.15

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!