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Storia della fotografia_ dott.ssa Tiziana Serena Norme redazionali

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Università degli Studi di Firenze _ Dipartimento di <strong>Storia</strong> delle Arti e dello Spettacolo<br />

<strong>Storia</strong> <strong>della</strong> <strong>fotografia</strong>_ <strong>dott</strong>.<strong>ssa</strong> <strong>Tiziana</strong> <strong>Serena</strong><br />

L-Art-03 (<strong>Storia</strong> dell’arte contemporanea)<br />

<strong>Norme</strong> <strong>redazionali</strong><br />

Non esistono criteri unici e condivisi per le norme che regolano la redazione di un testo. La<br />

massima importanza è a<strong>dott</strong>are un criterio e usarlo sempre con coerenza. Si indicano le regole<br />

di massima per la redazione <strong>della</strong> tesi.<br />

Nomi<br />

La prima volta che si cita nel capitolo un nome di un autore va indicato con la formula nome<br />

cognome, poi basta solo il cognome. La regola vale all’interno di un singolo capitolo e non per<br />

le note.<br />

Corsivi<br />

Il corsivo va usato nei seguenti casi: parole straniere non entrate in uso comune; titoli di film,<br />

opere letterarie, figurative, musicali, riviste; parole latine (es. genius loci).<br />

Maiuscolo e minuscolo<br />

L’iniziale maiuscola si utilizza nei seguenti casi:<br />

la prima parola del periodo; nomi propri; istituzioni (es. Museo d’Arte moderna e<br />

contemporanea); epoche geologiche e antiche ere storiche (es. Paleolitico, e età paleolitica);<br />

periodi storici e movimenti (es. Rinascimento, Illuminismo, Resistenza, Romanticismo); stili<br />

artistici (es. la Pop Art); riferimenti cardinali (es. l’America del Sud, il Medio Oriente);<br />

istituzioni (es. la Corte di Giustizia, il Senato); eventi (es. Sagra dello Gnocco, Festa <strong>della</strong><br />

Madonna <strong>della</strong> Salute), nazioni; stati, comuni, province, regioni (es. il comune di Gorgonzola).<br />

L’iniziale minuscola si usa nei seguenti casi: nomi di popolazioni e gruppi etnici (es. i tedeschi,<br />

i pellero<strong>ssa</strong>); ordini monastici (es. francescani, benedettini); titoli onorifici, come onerevole,<br />

cavaliere, generale; mesi e giorni <strong>della</strong> settimana; correnti artistiche (es. i macchiaioli, i<br />

surrealisti).<br />

Virgolette e apici<br />

Le virgolette caporali « » vengono usate per la citazione del nome del periodico nelle note e<br />

nel testo e per tutte le citazioni letterali nel testo e nelle note.<br />

Le virgolette alte doppie (“…”) vengono usate per le citazioni all’interno delle citazioni di testi.<br />

Le virgolette alte singole (‘ ’) vengono usate per sottolineare un particolare significato <strong>della</strong><br />

parola.<br />

Trattini<br />

Usare, eventualmente, i trattini lunghi per sottolineare gli incisi nel testo; i trattini brevi vanno<br />

usati per unire parole composte (es. nord-est)<br />

Unità di misura<br />

I simboli delle unità di misura non devono essere seguiti dal punto; nelle misure di un’opera<br />

bisogna riportare prima la base, poi l’altezza e infine la profondità (es. mm 2000 x 555 x 100).<br />

Utilizzare le cifre per date, pagine, quantità e misure quando accompagnati da unità di misura.<br />

Non utilizzare spaziature nei numeri. I numeri cardinali non vanno mai accompagnati dal<br />

tondino esponente (Pio IX, e non Pio IX°).<br />

Anni e secoli<br />

I secoli vengono espressi con numeri romani e la parola secolo per esteso (un dipinto francese<br />

del XIX secolo), quando è tra parentesi deve essere abbreviato (un dipinto francese (sec.<br />

XIX)); Settecento, Ottocento, Novecento si scrivono così quando si riferiscono a periodi<br />

artistici (i dipinti dell’Ottocento italiano);i decenni devono essere accompagnati dal secolo<br />

qualora potesse insorgere un dubbio (gli anni Cinquanta del Novecento; ma solo anni Venti se<br />

all’interno di un paragrafo dedicato al XX secolo);nella scrittura utilizzare la formula due<br />

fotografie, sei dipinti etc.<br />

Toponimi ed esonimi<br />

Nel testo in caso di località note con la forma italiana del nome si utilizzano nella forma<br />

tra<strong>dott</strong>a (es. Parigi, Londra). Nelle citazioni bibliografiche, invece, riportare sempre il toponimo nella<br />

forma


originale in cui appare.<br />

Traduzioni<br />

Nel caso si citi una frase nel testo questa va riportata nella lingua originale e in nota a piè di<br />

pagina va riportata la sua traduzione eseguita dallo studente, specificando: (la traduzione è mia).<br />

Per singole parole nel testo si lasciano nella lingua d’origine inserendo la traduzione tra<br />

parentesi (es. Bahnhof (Stazione)).<br />

D eufonica<br />

La d eufonica si usa soltanto nell’incontro di due vocali uguali (es. ad altri), ma non si usa mai<br />

con la o, davanti a parole che iniziano con AD, ED, se la parola successiva viene separata da<br />

virgolette.<br />

Abbreviazioni (es.)<br />

anno= a.<br />

centimetro= cm, cg<br />

chilometro, chilogrammo = km, kg<br />

circa= ca.<br />

decimetro, decigrammo = dm, dg<br />

etcetera= etc.<br />

edizione= ed.<br />

esempio= esempio<br />

ettometro, ettogrammo =he, hg<br />

italiana=it.<br />

manoscritto/i= ms, mss.<br />

metro quadrato, metro cubo = mq, mc<br />

metro, grammo = m, gr<br />

millimetro, milligrammo = mm, mg<br />

numero/i = n., nn.<br />

pagina/e= p., pp.<br />

quintale = q<br />

santissimo = SS. Sacramento<br />

senza autore = s.a.<br />

senza edizione = s.e.<br />

senza luogo di edizione= s.l.<br />

sigle e acronimi di associazioni e di enti,<br />

scritti con le iniziali maiuscole, senza punto<br />

(esempio ACI, TCI, CAI )<br />

tonnellata = t<br />

traduzione= trad.<br />

volume, volumi= vol., voll.<br />

Citazioni bibliografiche nelle note a piè di pagina<br />

Le citazioni a piè di pagina vanno concepite parallelamente al testo, il quale però deve essere<br />

sempre autonomamente comprensibile.<br />

Vengono utilizzate per: inserire la traduzione di un testo citato in lingua originale nel testo;<br />

proseguire una citazione particolarmente significativa accennata nel testo; sviluppare un<br />

concetto enunciato nel testo; inserire i rimandi bibliografici relativi all’argomento trattato. Per<br />

illustrare la letteratura esistente su un certo argomento, elencare i testi in ordine di<br />

importanza.<br />

I nomi degli autori e dei curatori vanno con iniziale maiuscola e puntata seguiti dal cognome<br />

con iniziale maiuscola e, separati da virgola: i titoli in corsivo, il luogo di edizione, il nome<br />

<strong>della</strong> casa editrice, l’anno di pubblicazione, i numeri delle pagine.<br />

Fino a tre autori e curatori si separano i nomi con un trattino. Quando gli autori e curatori sono<br />

maggiori di tre, l’indicazioni dei nomi si omette senza tuttavia scrivere AA.VV.<br />

La citazione di cataloghi di mostre e di atti di convegni va accompagnata dal luogo dell’evento<br />

e dalle date relative, qualora questi dati siano direttamente desumibili dal colophon del<br />

volume.<br />

L’assenza di autore, titolo, luogo di edizione, edizione va segnalata con: s.a., s.t., s.l., s.e.<br />

1) Volumi<br />

Autore di un volume:<br />

I. Jammes, Blanquart-Evrard et les origines de l’édition photographique française. Catalogue<br />

raisonné des albums photographique édités, 1851-1855, Paris, Librairie Droz, 1981.


Autori di un volume:<br />

A. Jammes - E. Parry Janis, The Art of French Calotype, Princeton, Princeton University Press,<br />

1983.<br />

Catalogo di mostra:<br />

Venezia nella <strong>fotografia</strong> dell’Ottocento, catalogo <strong>della</strong> mostra (Venezia, Museo Fortuny 16.01-<br />

30.03.1986) a cura di P. Costantini - I. Zannier, Venezia, Arsenale-Böhm, 1986.<br />

Atti di un convegno:<br />

Magistri d’Europa. Eventi, relazioni, strutture <strong>della</strong> migrazione di artisti e costruttori lombardi,<br />

Atti del convegno (Como 1996) a cura di S. Della Torre, T. Mannoni, V. Pracchi, Como, Nodo<br />

Libri, 1997.<br />

Ad vocem<br />

N. Stringa, Domenico Bresolin (ad vocem), in La pittura nel Veneto. L’Ottocento, a cura di G.<br />

Pavanello, Electa-Regione Veneto, t. II, 2003, pp. 661-662.<br />

2) Periodici<br />

Al nome e cognome dell’autore e al titolo dell’intervento, segue l’indicazione del nome del<br />

periodico riportato fra virgolette caporali e preceduto da in. Le annate del periodico vanno<br />

indicate in numero romano, i fascicoli o i numeri in numero arabo, a cui segue il mese, l’anno<br />

e le pagine (ovviamente nel caso in cui tutti i dati siano disponibili):<br />

A. Emiliani, Parola e immagine, in «Quaderni di Palazzo Pepoli Campogrande», n. 5 (1998),<br />

pp. 7-11.<br />

Per la citazione di articoli tratti da quotidiani dopo il titolo <strong>della</strong> rivista si indicano solamente il<br />

giorno, il mese, l’anno e il numero di pagine.<br />

3) Siti Web<br />

Oltre alle indicazioni relative all’autore e al titolo dell’intervento, si riporta l’indirizzo completo<br />

<strong>della</strong> pagina del sito da cui è tratta la notizia fra virgolette angolate semplici e nella forma<br />

in cui compare (maiuscole, minuscole, etc., ma non sottolineato come collegamento<br />

ipertestuale), a cui segue entro parentesi tonde la data di consultazione:<br />

S.a., Recensione libraria, in <br />

(23.01.2002).<br />

4) Citazioni ricorrenti<br />

Se nella nota compare un testo già citato in modo esteso nelle note precedenti, si indica<br />

solamente l’autore e il titolo, omettendo il resto e riportato dopo una virgola cit.:<br />

N. Stringa, Domenico Bresolin, cit., p. 661.<br />

Se nella nota compare un testo citato nella nota immediatamente precedente e si cita la<br />

ste<strong>ssa</strong> pagina, si indica Ibidem (in corsivo):<br />

N. Stringa, Domenico Bresolin (ad vocem), in La pittura nel Veneto. L’Ottocento, a cura di G.<br />

Pavanello, Electa-Regione Veneto, t. II, 2003, pp. 661-662.<br />

Ibidem.<br />

Se nella nota compare un testo citato nella nota immediatamente precedente e si cita una<br />

pagina diversa, si indica Ivi (in corsivo):<br />

N. Stringa, Domenico Bresolin (ad vocem), in La pittura nel Veneto. L’Ottocento, a cura di G.<br />

Pavanello, Electa-Regione Veneto, t. II, 2003, p. 661.<br />

Ivi, p. 662.<br />

Se nella nota compare un testo diverso ma dello stesso autore citato nella nota<br />

immediatamente precedente, si indica Idem (in corsivo):<br />

N. Stringa, Domenico Bresolin, cit.<br />

Idem, Realtà e pittura: itinerari del colore, in Ottocento veneto, cit., pp. 43-66.<br />

5) Riedizioni e traduzioni<br />

Nel caso di riedizioni si indica la parentesi tonde dopo il titolo l’anno <strong>della</strong> prima edizione.<br />

Nel caso di traduzioni qualora i dati siano disponibili indicare la citazione bibliografica completa<br />

seguita da trad. it.<br />

S. Kraucauer, Theory of Film, New York, Oxford University Press, 1960, trad. it. : Film: ritorno<br />

alla realtà fisica, Milano, Il Saggiatore, 1962, p. 44.


Documenti di archivio<br />

Indicare nell’ordine: il luogo ove si trova l’ente conservatore, il nome dell’ente conservatore, il<br />

nome del fondo o <strong>della</strong> partizione dell’archivio in cui si trovano i documenti citati, l’autore del<br />

documento citato, il titolo o l’incipit o il genere e la data. Se trattasi di una citazione all’interno<br />

di un manoscritto indicare anche la numerazione delle carte componenti (abbreviata c.)e se<br />

trattasi di recto o verso <strong>della</strong> carta.<br />

Venezia, Archivio di Stato, Fondo Prefettura, Lettera del prefetto al presidente dell’Accademia,<br />

9 settembre 1852, ms., c. 12verso.<br />

Didascalie<br />

Le didascalie alla immagini riportate come illustrazioni o come tavole fuori testo devono<br />

fornire informazioni dettagliate. Nell’ordine: autore, titolo, data, tecnica, specifiche <strong>della</strong><br />

tecnica, dimensioni, ente conservatore:<br />

L. Sacchi, 1852 ca., <strong>fotografia</strong>, stampa su carta salata, mm 100 x 73, Milano, Accademia di<br />

Brera.<br />

Bibliografia a fine volume<br />

La bibliografia raccoglie testi,articoli e manoscritti citati nelle note. L’ordine è preferibilmente<br />

alfabetico per ogni categoria summenzionata ma può essere anche cronologico, in questo caso<br />

indicare sempre la prima edizione segnalando quale edizione o traduzione è stata consultata.<br />

Nel caso si a<strong>dott</strong>i l’ordine alfabetico va cambiato l’ordine <strong>della</strong> citazione in Cognome, Nome.<br />

Formattazione del testo<br />

Si consiglia di usare per il testo un carattere con le grazie a corpo 12, con interlinea 1,5/2 (es.<br />

Times new roman a corpo 12, interlinea 1,5).<br />

I bordi <strong>della</strong> pagina sono non dovrebbero essere superiori ai 3 cm.<br />

Per le note si consiglia un corpo 10/11.<br />

Per i paragrafi si consiglia un rientro sinistro di 0,5 cm.<br />

Il testo e le note dovrebbero essere giustificati, preferibilmente senza l’uso <strong>della</strong> sillabazione<br />

automatica.<br />

Quando si scrive disattivare l’opzione <strong>della</strong> correzione automatica, spesso causa di numerosi<br />

errori nella battitura di parole non registrate nel vocabolario del computer. Attivare la<br />

funzione solo a fine stesura, per verificare gli errori di battitura.<br />

Appendici, indici e didascalie vanno battuti con un corpo inferiore rispetto a quello del testo.<br />

Titoli di capitoli e di paragrafi vanno evidenziati graficamente con un corpo maggiore o in<br />

corsivo.<br />

Le citazioni testuali quando superano le tre righe devono essere inserite con un corpo e rientri<br />

inferiori rispetto alla formattazione generale del testo. Nelle note invece si mantiene inalterata<br />

la formattazione generale.<br />

I capitoli e le bibliografie vanno consegnati alla docente esclusivamente in forma cartacea.

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