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Lienz Spittal Villach Klagenfurt am Worthersee Carinzia Ferlach 4 parte: Viaggio nella Carinzia centrale alla scoperta del Wörthersee e del Capoluogo. Siamo giunti al valico di Coccau pronti per esplorare la Carinzia, terra ideale per chi ama le due ruote. Dalla ciclabile Alpe Adria, che ci ha condotto al confine, si prosegue su ciclabile fino a Thorl Maglern. Da qui la ciclabile costeggia la strada principale fino ad Arnoldstein. Passata la ferrovia, si procede entrando in un boschetto fino a incontrare l’autostrada, dove si gira a destra. Percorriamo il tratto parallelo all’autostrada e poi, tornado sulla strada principale, oltrepassiamo Oberschutt fino a trovare indicazioni per la Karnische Radweg (R3) con direzione Villach. Superato il ponte rosso sulla Drava incontriamo il trivio della Drauradweg (R1) – la ciclabile della Drava, che ci porta fino a Villach. Questa vivace cittadina, Con ben 83 km di piste ciclabili, porta a buon diritto il titolo di “città più a misura di bicicletta” d'Austria. A Villach si avverte con particolare intensità l’influenza mediterranea. Fortunato chi ci arriva in occasione dell’annuale sagra folcloristica “Kirchtag” (29.7 - 5.8.2012). Questa sì che è una festa! Per otto giorni la città si trasforma in un grande palcoscenico con musica popolare alpina non-stop. Ma prima di proseguire il viaggio in bicicletta, è d’obbligo assaggiare la speciale “Kirchtagssuppe”, una “zuppa acida” cucinata con abbondanti aromi, panna e carne, e spesso accompagnata da una fetta di squisita focaccia “Reindling”, un dolce lievitato con tenero ripieno di nocciole e cannella. Superata Villach, lasciandosi la Drava alle spalle, ci dirigiamo verso Velden am Wörthersee. Il gioco cromatico del lago Wörthersee rimane ancora un mistero: a luglio le acque sono di un verde smeraldo che ricorda i colori del Mar dei Caraibi. La mattina presto si ammanta del verde dei canneti e la sera di un nero raffinato ed elegante. Il blu scuro è il colore prediletto nelle limpide giornate autunnali, e quando finalmente d’inverno il lago può riposarsi dopo il trambusto dell’estate, le sue acque sono avvolte da un riflesso argenteo. Quando la temperatura del lago tocca i 27 gradi in pieno agosto, il gorgoglio delle sue acque si sente anche sulle rive del Wörthersee. Appassionati di sport acquatici, turisti, star e personaggi in cerca di notorietà, ricchi, belli e amanti del lago: tutti si incontrano qui. È di nuovo di gran moda il lustro mondano del lago, già in voga agli inizi del Novecento quando la Vienna bene ne aveva fatto il punto di ritrovo per la frescura estiva, come dimostrano le numerose ville sulle sue sponde, opera degli architetti star dell’epoca Fuchs e Baumgartner. Anche lo Schloss, il castello sul lago Wörthersee, un tempo set di una serie di film, è ritornato ai suoi antichi fasti come hotel a cinque stelle. Quando la roulette gira a pieno ritmo nel casinò di Velden, il piroscafo Thalia fischia allegramente e una folla festosa si gode lo spirito del Wörthersee nei tanti caffè o stabilimenti balneari, la dolce vita anima il lago. In occasione della Fete Blanche, le vie di Velden e di Pörtschach diventano la passerella per una miriade di bellezze vestite di bianco. Si può pedalare lungo la riva del lago fino a Pörtschach e poi, da qui, giungere a Klagenfurt, capoluogo della Carinzia. Qui si può visitare la grande sala degli stemmi nel Landhaushof con i suoi 665 stemmi. Gli affreschi e gli stemmi, riportati dal famoso pittore barocco JF Fromiller sono testimoni della grande storia carinziana. Salendo 225 gradini fino al campanile della chiesa parrocchiale di Klagenfurt si gode una vista magnifica sulla città con i suoi numerosi cortili e torri. A nord di Klagenfurt si vede l’imponente Duomo di Maria Saal con le sue torri gemelle. Località Quota Km Valico di Coccau 674 0 Villach 493 26,17 Klagenfurt 446 36 Lunghezza percorso: circa 63 km Discesa iniziale e poi pianeggiante Tipo di strada: asfalto Periodo: primavera - estate - autunno
5 Parte: l’imperdibile passeggiata lungo la Drava, un fiume di piacere Sulla pista ciclabile lungo la Drava sembra di essere nel paese della cuccagna. Sulla riva del fiume, nelle idilliache valli laterali e un po’ dappertutto s’incontrano trattorie tipiche che invitano a gustare le specialità tradizionali del land più meridionale d’Austria: la Carinzia. Sulla ciclabile della Drava pedalare diventa un piacere. Quando si programma un viaggio cicloturistico sulla ciclabile “Drauradweg”, sarebbe meglio aggiungere un paio di giorni in più dello stretto necessario. E non perché le fatiche del viaggio richiedano periodi di recupero più lunghi, ma perché lungo la pista, quasi a ogni curva del fiume s’incontra una nuova tentazione, quasi sempre all’insegna della buona cucina. La ciclabile della Drava, lunga 366 km, porta dalla sorgente della Drava, che si trova in Italia nella Conca di Dobbiaco, fino a Marburgo in Slovenia, attraversando il Tirolo orientale e la Carinzia. A medio termine è previsto un ampliamento da Marburgo fino alla foce della Drava nel Mar Nero. I 222 chilometri che interessano lo splendido paesaggio della Carinzia, seguendo il sinuoso corso della Drava da occidente a oriente, si possono percorrere comodamente anche in quattro giorni, se non ci si ferma mai. Ma così facendo si perde gran parte del suo fascino. Per esempio la magia di Irschen, il paese delle erbe, adagiato su di un terrazzo inondato di sole sopra l’alta valle della Drava. Un gioiello nascosto di natura, tutto da vedere, ascoltare, annusare e assaporare. Qui crescono erbe utili contro ogni disturbo. Problemi alle ginocchia? Conviene utilizzare la consolida (Symphytum officinale) di Irschen. Con la tintura ricavata dalle radici di questa pianta dai fiori lilla, le articolazioni tornano a lavorare sui pedali come se fossero lubrificate. Fra i tanti prodotti salutari ci sono anche le grappe distillate da Walter Heregger nella cantina del suo albergo, utilizzando piante come il calamo, l’angelica silvestre e l’achillea, raccolte personalmente sui monti del gruppo del Kreuzeck. Accompagnati dai pendii boscosi delle Gaitaler Alpen e dalle loro aspre cime rocciose, si pedala piacevolmente verso Spittal, dove una nuova tentazione rende difficile proseguire. Il Café Moser è un irresistibile tempio dei dolci che vizia i ciclisti con squisite fette di strudel e focaccia “Eisreindling”. Questa caffetteria fa parte delle 50 strutture alberghiere “Drauradwegwirt”, in cui i cicloturisti vengono deliberatamente viziati con tradizionali specialità come il tortellone al formaggio “Kärntner Kasnudeln”, lo speck nostrano e il pesce della Drava. Queste strutture offrono alloggio per una notte, un posto sicuro dove parcheggiare la bicicletta e Località Quota Km Klagenfurt 446 0 Ferlach 466 16 Villach 493 50 Spittal 560 38 Lienz 673 75 Lunghezza percorso: circa 179 km Pianeggiante Tipo di strada: misto (asfalto - sterrato) Periodo: primavera - estate - autunno locali appositi dove far asciugare l’abbigliamento. Lungo la pista ciclabile della Drava bisognerebbe essere sempre pronti a fare qualche deviazione. Per esempio per salire al lago Faaker See, un incantevole specchio d’acqua balneabile che brilla al sole con le sue acque dal caratteristico colore turchese. Facile innamorarsene a prima vista. E ancor più pericoloso è cedere ai leggendari tranci di torta alla crema e all’anatra stufata (“Festtagsente”), con cui la trattoria Gasthaus Tschebull di Egg am Faaker See ormai da anni seduce buongustai provenienti da ogni parte del mondo. Servitevi senza sensi di colpa. Quello che si accumula a tavola da Tschebull si può facilmente smaltire percorrendo la pista ciclabile intorno al lago Faaker See. Noi prendiamo la Drauradweg da Ferlach, facilmente raggiungibile da Klagenfurt e distante dal capoluogo solo 16 chilometri. Dopo Ferlach, la città degli armaioli che merita senz’altro una visita, procediamo per Villach. Da qui la Drauradweg prosegue per Spittal, per poi giungere in Tirolo a Lienz, dove termina il nostro lungo viaggio. L’arte di fare i Nudeln “Krendln”: un’espressione sconosciuta per chi non è nato e vissuto in Carinzia, così come sconosciuti sono i Kärntner Nudeln. Ed entrambi sono inseparabili. Il termine “Krendl” si riferisce alla chiusura dei bordi dei ravioli, una tecnica che richiede estro artistico e destrezza nelle dita affinché il ripieno a base di ricotta, menta e patate non fuoriesca durante la cottura. Un po’ di burro scuro o Grammelschmalz (ciccioli di lardo) come condimento, et voilà, ecco pronta la specialità carinziana per eccellenza. Nelle trattorie della Carinzia i Nudeln sono il piatto forte di quasi tutti i menu – non solo con il classico ripieno alla ricotta ma con mille altre varianti.
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