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Metaboliti da piante mediterranee - Università di Palermo

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<strong>Università</strong> degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

Facoltà <strong>di</strong> Scienze MM. FF. NN.<br />

Dottorato <strong>di</strong> ricerca in scienze chimiche XXVI-Ciclo<br />

Progetto <strong>di</strong> ricerca della Dott.ssa Riccobono Luana<br />

<strong>Metaboliti</strong> <strong>da</strong> <strong>piante</strong> <strong>me<strong>di</strong>terranee</strong>:<br />

caratterizzazione e trasformazioni. Valutazioni<br />

chemotassonomiche ed attività biologica<br />

Abstrat<br />

This research project aims to broaden the knowledge on Me<strong>di</strong>terranean plants and in<br />

particular of the genus Anthemis. These plants are widely used in folk me<strong>di</strong>cine. It will be<br />

analyzed the extracts for the isolation of metabolites. Appropriate biological target will be<br />

selected by computational methods. The biological activity of these molecules and<br />

chemically mo<strong>di</strong>fied derivatives will be evaluated in order to obtain structure-activity<br />

relationships.<br />

Stato dell'arte<br />

Tra le <strong>piante</strong> <strong>me<strong>di</strong>terranee</strong> il genere Anthemis (Asteraceae), comprendente circa 130 specie<br />

variamente <strong>di</strong>stribuite, risulta essere chimicamente interessante perchè poco in<strong>da</strong>gato per<br />

la composizione <strong>di</strong> metaboliti secon<strong>da</strong>ri, nonostante in Europa siano state in<strong>di</strong>viduate 62<br />

specie , delle quali 26 presenti in Sicilia. Il genere Anthemis è sud<strong>di</strong>viso, <strong>da</strong>l punto <strong>di</strong> vista<br />

botanico, in tre subgeneri: Anthemis, Cota e Ammanthus. Il subgenere Anthemis include<br />

quattro sezioni Hiorthia, Anthemis, Maruta e Chia.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista fitochimico le tre più interessanti classi <strong>di</strong> metaboliti secon<strong>da</strong>ri isolati<br />

fino ad oggi, sono i poliacetileni 1 , i flavonoi<strong>di</strong> 2 e i sesquiterpeni lattonici 3 . Questi ultimi<br />

sono sesquiterpeni lattonici α,β insaturi, metaboliti particolarmente interessanti per le loro<br />

attività biologiche e il loro significato tassonomico. Dal punto <strong>di</strong> vista strutturale, in<br />

funzione dello scheletro carbonioso, si possono <strong>di</strong>stinguere: sesquiterpeni guaianici,<br />

germacranici, eudesmanici e lineari (figura 1).


scheletro guaianico<br />

scheletro eudesmanico<br />

scheletro germacranico<br />

scheletro lineare<br />

Figura 1<br />

Pur essendo essi markers chemotassonomici, <strong>da</strong> un'analisi dettagliata della bibliografia<br />

non è emersa alcuna correlazione tra la classificazione botanica e il tipo <strong>di</strong> sesquiterpeni<br />

presenti.<br />

L'analisi dei cluster 4 realizzata nel 2008 <strong>da</strong> Staneva et al. limitatamente alle 23 specie<br />

stu<strong>di</strong>ate, la maggior parte appartenti alla sezione Hiorthia, ha permesso agli autori <strong>di</strong> fare<br />

delle interessanti considerazioni: la presenza <strong>di</strong> hydruntinoli<strong>di</strong> (figura 2) in molte delle<br />

specie <strong>di</strong> questa sezione ha fatto ipotizzare che questo guaianolide potesse essere un<br />

marker per la sezione stessa. Tuttavia, l'isolamento in queste specie <strong>di</strong> altri guaianoli<strong>di</strong> e<br />

sesquiterpeni lattonici con altri scheletri, richiede una riconsiderazione <strong>di</strong> quanto<br />

suggerito.<br />

R 1<br />

OH<br />

R 2<br />

R 3<br />

R 4<br />

O<br />

O<br />

Hydruntinolide A: R1= OAc, R2 = H, R3 = OAc, R4 = H<br />

Hydruntinolide B: R1= OAc, R2 = H, R3 = OAc, R4 = OiBu<br />

Hydruntinolide C: R1= OAc, R2 = H, R3 = OAc, R4 = OAng<br />

Figura 2: Hydruntinoli<strong>di</strong><br />

In funzione degli scheletri <strong>di</strong> tipo lattonico dei sesquiterpeni isolati, le specie <strong>di</strong> Anthemis


si possono <strong>di</strong>stinguere in due gruppi: il primo gruppo comprende specie contenenti<br />

guaianoli<strong>di</strong> (A. alpestris, A. hydruntina, A. aetnensis) mentre il secondo comprende specie<br />

che producono germacronoli<strong>di</strong> (A. stribrnyi subsp. tracica, A. punctata subsp.<br />

cupaniana).<br />

Inoltre <strong>da</strong> un'analisi dettagliata si è riscontrata la presenze anche <strong>di</strong> specie che contengono<br />

sia guaianoli<strong>di</strong> che germacranoli<strong>di</strong> (A. wiedemanniana, A. altissima).<br />

In<strong>di</strong>pendentemente <strong>da</strong>l tipo <strong>di</strong> scheletro, i sesquiterpeni isolati possiedono tutti un anello<br />

lattonico chiuso o fra i carboni 6 e 12 oppure fra i carboni 8 e 12, caratteristica questa che<br />

potrebbe essere considerata un segno <strong>di</strong>stintivo della sezione Cota.<br />

Risulta evidente che, ulteriori in<strong>da</strong>gini fitochimiche sono in<strong>di</strong>spensabili per ampliare i <strong>da</strong>ti<br />

<strong>di</strong>sponibili, necessari a chiarire le affinità delle specie per una classificazione<br />

chemotassonomica.<br />

In Sicilia, secondo quanto riportato nella Flora italiana 5 sono presenti 26 specie <strong>di</strong><br />

Anthemis (tabella 1), delle quali 9 sono endemismi (A. aetnensis, A. asperula, A.<br />

cupaniana, A. ismelia, A. lopadusana, A. muricata, A. rigi<strong>da</strong>, A. secun<strong>di</strong>ramea, A.<br />

urvilleana) e solo 2 sono state ad oggi stu<strong>di</strong>ate (A. aetnensis 6 e A. cupaniana 7 ).<br />

Nome scientifico<br />

Nome scientifico<br />

1 A. aetnensis Schouw 14 A. mixta L.<br />

2 A. arvensis L. 15 A. montana L.<br />

3 A. arvensis L. subsp. arvensis 16 A. montana L. subsp. montana<br />

4 A. arvensis L. subsp. incrassata<br />

(Loisel.) Nyman<br />

5 A. arvensis L. subsp. sphacelata (Presl)<br />

Fernandes<br />

17 A. muricata (DC.) Guss.<br />

18 A. praecox Link<br />

6 A. asperula Bertol. 19 A. rigi<strong>da</strong> Heldr.<br />

7 A. chia L. 20 A. secun<strong>di</strong>ramea Biv.<br />

8 A. cotula L. 21 A. secun<strong>di</strong>ramea Biv.<br />

subsp. interme<strong>di</strong>a (Guss.) Fernandes<br />

9 A. cretica L.<br />

sinonimi: A. montana L.<br />

22 A. secun<strong>di</strong>ramea Biv.<br />

subsp. secun<strong>di</strong>ramea<br />

10 A. cupaniana Tod. 23 A. tinctoria L.<br />

11 A. ismelia Lojac. 24 A. tomentosa L.<br />

12 A. lopadusana Lojac. 25 A. triumfetti All.<br />

13 A. maritima L. 26 A. urvilleana (DC.) Somm. et Car.-G.<br />

Tabella 1


Nella specie Anthemis aetnensis sono stati isolati sesquiterpeni lattonici con scheletro<br />

guaianico e germacranico mentre nella specie Anthemis cupaniana sono stati isolati<br />

epossigermacranoli<strong>di</strong>.<br />

Il contenuto <strong>di</strong> questi metaboliti nelle specie <strong>di</strong> Anthemis è probabilmente la causa<br />

principale delle varie attività biologiche che rendono queste <strong>piante</strong> molto utilizzate nella<br />

me<strong>di</strong>cina tra<strong>di</strong>zionale.<br />

I fiori <strong>di</strong> Anthemis sono ampiamente usate come erbe antisettiche e curative e hanno<br />

mostrato possedere importanti proprietà anti-infiammatorie 8 , anti-Helicobacter pylori 9 ,<br />

antiprotozoica 10 , antimicrobiche 11 e citotossiche 12 . Queste attività risultano correlate ai<br />

componenti principali presenti: sesquiterpeni lattonici, flavonoi<strong>di</strong> e monoterpeni<br />

ossigenati costituenti principali degli oli essenziali.<br />

Obiettivi<br />

Il mio progetto per il dottorato prevede in un primo momento la collezione,<br />

l'identificazione e lo stu<strong>di</strong>o fitochimico delle specie <strong>di</strong> Anthemis siciliane non ancora<br />

stu<strong>di</strong>ate.<br />

Si procederà sia all'analisi GC-MS degli oli, che all'isolamento, purificazione e<br />

identificazione dei metaboliti secon<strong>da</strong>ri con i meto<strong>di</strong> cromatografici tra<strong>di</strong>zionali. Acquisiti<br />

questi <strong>da</strong>ti si procederà ad un'analisi dei cluster per evidenziare se esista, per le specie<br />

siciliane, una separazione in sezioni confrontabile con la classificazione botanica. In un<br />

secondo momento, attraverso meto<strong>di</strong> computazionali 13 (in collaborazione con il prof. G.<br />

Bifulco – <strong>Università</strong> <strong>di</strong> Salerno) si cercherà <strong>di</strong> determinare la potenziale attività dei<br />

sesquiterpeni lattonici isolati e/o <strong>di</strong> un panel <strong>di</strong> molecole chimicamente mo<strong>di</strong>ficati su un<br />

pannello <strong>di</strong> targets, per evidenziare eventuali relazioni struttura-attività. Successivamente,<br />

tutti i metaboliti isolati saranno sottoposti ai saggi biologici per i quali sono risultati più<br />

promettenti. Questo lavoro ha come obiettivo l'ampliamento delle conoscenze sul genere<br />

Anthemis ancora piuttosto limitate, che consente la possibilità <strong>di</strong> mettere in atto delle<br />

strategie per il mantenimento della bio<strong>di</strong>versità. Inoltre si potranno chiarire alcune delle<br />

ragioni dell'uso <strong>di</strong> queste <strong>piante</strong> nella me<strong>di</strong>cina tra<strong>di</strong>zionale ed eventualmente evidenziare<br />

limiti a questo uso. Infine potranno essere in<strong>di</strong>viduate molecole biologicamente attive <strong>di</strong><br />

interesse farmacologico.<br />

Programmazione ricerche<br />

Nel corso del primo anno si svolgerà l'attività <strong>di</strong> isolamento e caratterizzazione dei<br />

metaboliti secon<strong>da</strong>ri <strong>da</strong>lle specie <strong>di</strong> Anthemis. Per ogni molecola isolata in quantità


agionevole si procederà allo screening computazionale del target o dei target molecolari<br />

verso i quali la molecola potrebbe risultare attiva.<br />

Nel corso del secondo anno saranno messe a punto anche delle piccole mo<strong>di</strong>fiche<br />

strutturali in funzione dei risultati computazionali ottenuti. Tutte le molecole saranno<br />

sottoposte ai saggi biologici.<br />

Nel corso del terzo anno saranno valutate le eventuali relazioni struttura-attività e si<br />

valuteranno statisticamente i risultati dell'analisi dei metaboliti per in<strong>di</strong>viduare affinità fra<br />

specie.<br />

Materiali e metodologie previste nel progetto<br />

Delle specie <strong>di</strong> Anthemis verranno preparati secondo le meto<strong>di</strong>che convenzionali gli<br />

estratti eterei, <strong>di</strong>clorometanico e metanolico. I composti isolati, attraverso colonna<br />

cromatografica, saranno caratterizzati me<strong>di</strong>ante spettrometria <strong>di</strong> massa e spettroscopia<br />

principalmente NMR mono e bi<strong>di</strong>mensionale. Gli oli essenziali, ottenuti me<strong>di</strong>ante<br />

idro<strong>di</strong>stillazione, verranno caratterizzati attraverso analisi GC-MS. Si effettuerà un'analisi<br />

statistica dei <strong>da</strong>ti per ottenere informazioni chemotassonomiche.<br />

Si applicherà la metodologia computazionale <strong>di</strong> tipo Inverse Virtual Screening per<br />

determinare l'affinità <strong>di</strong> una molecola con targets biologici completamente caratterizzati.<br />

Bibliografia<br />

1. Christensen L., Phytochemistry (1992), 31, 7-49.<br />

2. Williams C.A., Greenham J., Harborne J.B., Biochem. Syst. Ecol. (2001), 54, 625-<br />

633.<br />

3. Bulatović V., PhD thesis, Faculty of chemistry, University of Belgrade, 57-66.<br />

4. http://luirig.altervista.org/flora/taxa/florain<strong>di</strong>ce.php<br />

5. Bruno M., Bondì M.L., Vassallo N., Gedris T.E., Herz W., Phytochemistry (1997), 45,<br />

375-377.<br />

6. Bruno M., Diaz J.G., Herz W., Phytochemistry (1991), 30, 3458-60<br />

7. Staneva J.D., Todorova M.N., Evstatieva L.N., Phytochemistry (2008), 69, 607-618.<br />

8. Gegauer H., Sofw J. (2006), 34, 36-38.<br />

9. Konstantinopoulou M., Karioti A., Skaltsas S. et al., J. Nat. Prod. (2003), 66, 699-702.<br />

10. Karioti A., Skaltsa H., Linden A. et al., J. Org. Chem. (2007), 72, 8103-8106.<br />

11. Kurtulmus A., Fafal T., Mert T. et al., Chem. Nat. Com. (2009), 45, 900-904.<br />

12. Hajdú Z., Zupkó I., Réthy B., Forgo P., Hohmann J., Planta Med. (2010), 76, 94-96.<br />

13. Lauro G., Romano A., Riccio R., Bifulco G., J. Nat. Prod. (2011), 74, 1401-1407.

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